
Le Forze aeree israeliane prevedono che la guerra iniziata lo scorso 7 ottobre andRà avanti per tutto il prossimo anno, e si sta preparando per questo. Lo ha detto il portavoce di IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, citato dai giornali israeliani. "Stiamo adattando i metodi di combattimento a ciascuna area di Gaza, così come le forze necessarie per portare a termine la missione nel miglior modo possibile"
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Le Forze aeree israeliane prevedono che la guerra iniziata lo scorso 7 ottobre andra' avanti per tutto il prossimo anno, e si sta preparando per questo. Lo ha detto il portavoce di IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, citato dai giornali israeliani.
"L'IDF ha bisogno di pianificare in anticipo, con la consapevolezza che saremo necessari per ulteriori missioni e per continuare a combattere durante tutto il prossimo anno - ha spiegato - Stiamo adattando i metodi di combattimento a ciascuna area di Gaza, così come le forze necessarie per portare a termine la missione nel miglior modo possibile. Ogni area ha caratteristiche diverse e diverse esigenze operative. Stanotte inizierrà il 2024. Gli obiettivi della guerra richiedono lunghi combattimenti e noi siamo preparati di conseguenza", ha aggiunto Hagari, spiegando che l'esercito programma una gestione delle forze impiegate a Gaza che consenta ai riservisti di tornare a casa per aiutare a risollevare l'economia e lasci che i militari dell'esercito permanente si addestrino per diventare comandanti".
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Guerra Israele, esercito ha allagato i tunnel di Hamas a Gaza con acqua di mare
Hamas ha una rete di gallerie sotterranee di 500 chilometri. Pompare acqua salata, scrive il Wall Street Journal, potrebbe comportare danni per la falda acquifera. Inoltre nell'enclave palestinese ci sono gli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso. I DETTAGLI
Casa Bianca: non cerchiamo allargamento conflitto
Intervenendo dopo l'affondamento delle imbarcazioni degli Houthi nel Mar Rosso, la Casa Bianca ha precisato che gli Stati Uniti non sono alla ricerca di un allargamento del conflitto in Medio Oriente. Gli elicotteri Usa hanno affondato le barche uccidendo gli equipaggi formati dai ribelli Houthi sostenuti dall'Iran e alleati di Hamas, rispondendo a un attacco e dopo che gli Houthi hanno preso di mira le navi commerciali che transitano nel Mar Rosso. Finora gli Stati Uniti avevano evitato di colpire direttamente il gruppo all'interno dello Yemen, per evitare un'ulteriore escalation della crisi, ma il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby ha dichiarato ad ABC News che gli Stati Uniti continueranno ad agire per autodifesa. "Non cerchiamo un conflitto più ampio nella regione e non cerchiamo un conflitto con gli Houthi. La cosa migliore sarebbe che gli Houthi fermassero questi attacchi, come abbiamo chiarito più e più volte", ha detto Kirby
Ehud Olmert a Sky TG24: "Israele deve fornire una visione politica"
Il governo Netanyahu e le forze di estrema destra al suo interno, ci dice l’ex premier israeliano, non vogliono il negoziato. L'INTERVISTA
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. IL PIANO

Israele, scoperto sistema di tunnel nella Striscia di Gaza vicino al valico di Erez
La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE IMMAGINI
Attacchi nel Mar Rosso, Usa annunciano coalizione anti Houthi: c'è anche l'Italia
Una nuova task force composta da 10 Paesi per rafforzare la difesa marittima e garantire la sicurezza alle navi commerciali: così il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha presentato l'operazione statunitense alla quale aderirà, con un ruolo di primo piano, anche il Bahrein. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sentito l'americano Lloyd Austin. Houthi minacciano: "Attaccheremo Mar Rosso ogni 12 ore". COSA SAPERE
Incoronazioni, guerre, summit: le notizie che hanno segnato il mondo nel 2023
I conflitti hanno segnato l'anno che si sta per concludere: la guerra in Ucraina è proseguita, senza soluzioni di pace, mentre il Medio Oriente è diventato il teatro dello scontro tra Hamas e Israele, dopo gli attacchi del 7 ottobre. E poi ancora: proteste, catastrofi naturali, riunioni tra leader mondiali e meeting per combattere il cambiamento climatico. Ecco gli eventi più importanti di questi ultimi 12 mesi. LA FOTOSTORIA
Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"
"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. LA SITUAZIONE

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Medioriente, IDF si prepara: guerra durerà per l'intero 2024
Le Forze aeree israeliane prevedono che la guerra iniziata lo scorso 7 ottobre andrà avanti per tutto il prossimo anno, e si sta preparando per questo. Lo ha detto il portavoce di IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, citato dai giornali israeliani. "L'IDF ha bisogno di pianificare in anticipo, con la consapevolezza che saremo necessari per ulteriori missioni e per continuare a combattere durante tutto il prossimo anno - ha spiegato - Stiamo adattando i metodi di combattimento a ciascuna area di Gaza, così come le forze necessarie per portare a termine la missione nel miglior modo possibile. Ogni area ha caratteristiche diverse e diverse esigenze operative. Stanotte inizierà il 2024. Gli obiettivi della guerra richiedono lunghi combattimenti e noi siamo preparati di conseguenza", ha aggiunto Hagari, spiegando che l'esercito programma una gestione delle forze impiegate a Gaza che consenta ai riservisti di tornare a casa per aiutare a risollevare l'economia e lasci che i militari dell'esercito permanente si addestrino per diventare comandanti. "Stiamo continuando l'addestramento di ufficiali dopo la loro esperienza in combattimento, perchè possano unirsi alla linea di comandanti dell'esercito". Inoltre, ha spiegato, già nel corso di questa prossima settimana "alcuni dei riservisti torneranno alle loro famiglie e al lavoro. Questo comporterà un notevole sollievo per l'economia e consentirà ai riservisti di acquisire forza per le operazioni dell'anno prossimo, quando i combattimenti continueranno e avremo bisogno di loro", ha concluso.
Orologio dell'Apocalisse, cambia l'orario che misura la potenziale fine del mondo
A oggi l’ora segna le 23 e 58 minuti, è tornato quindi indietro di 30 secondi, ma da qui alla fine di gennaio, data del prossimo aggiornamento, "c’è ancora spazio per le revisioni finali", sostiene, intervistata da Newsweek, la ceo del Bulletin of the Atomic Scientists Rachel Bronson. Che cos'è lo strumento ideato nel 1947. I DETTAGLI
Medioriente, Mattarella: Hamas disumano, da Israele migliaia di vittime civili
C'è angoscia per "l'orribile ferocia terroristica del 7 ottobre scorso di Hamas contro centinaia di inermi bambini, donne, uomini, anziani d'Israele. Ignobile oltre ogni termine, nella sua disumanità. La reazione del governo israeliano, con un'azione militare che provoca anche migliaia di vittime civili e costringe, a Gaza, moltitudini di persone ad abbandonare le proprie case, respinti da tutti". Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso di fine anno
Iran, tre uomini e una donna giustiziati per legami con il Mossad
Secondo le accuse, avevano ricevuto denaro per diverse missioni nelle province dell'Azarbaijan occidentale, Teheran e Hormozgan. La pena di morte è stata eseguita per "crimine di guerra e corruzione attraverso la cooperazione con il regime sionista". LEGGI L'ARTICOLO
Medioriente, Esercito Israele: parte dei riservisti a casa tra una settimana
''Una parte dei nostri riservisti tornerà alle loro famiglie e ai loro posti di lavoro già questa settimana'': lo ha affermato il portavoce militare, Daniel Hagari, confermando notizie precedenti relative a un graduale ridispiegamento delle forze impegnate a Gaza dalla fine di ottobre. ''Questo sarà di aiuto all'economia del nostro mercato''. Hagari ha precisato che questo ''aggiustamento'' del ricorso alle forze combattenti nella Striscia rientra nei progetti delle forze armate relativi al 2024, ''nella convinzione che in tutto l'anno a venire dovremo essere impegnati in combattimenti''.
Le 20 foto simbolo dal mondo del 2023, dalla guerra a Gaza al naufragio di Cutro
Il conflitto in Ucraina che continua, gli sfollati del Nagorno-Karabakh, la terza guerra civile in quattro anni in Sudan. Poi l'Inghilterra che saluta un nuovo Re e una nuova Regina, i fenomeni migratori (dagli Stati Uniti all'Italia) e gli effetti del cambiamento climatico. L'anno che si conclude raccontato per immagini. LE FOTO
Medioriente, esercito israeliano: 5 brigate stanno per lasciare Gaza
L'esercito israeliano ha deciso di riportare nel territorio nazionale cinque brigate (di cui una composta da riservisti) che erano impegnate in operazioni di terra nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato la radio militare secondo cui la decisione - che a quanto pare sara' realizzata nei prossimi giorni - è stata presa in seguito ad un esame della situazione sul terreno. Secondo i media nell'ultima settimana sono molto calati i lanci di razzi da Gaza verso Israele. La televisione commerciale Canale 13 ha appreso da fonti militari che questo ridispiegamento riguarda il settore nord della striscia di Gaza.
Medioriente, ministro israeliano chiede ritorno coloni ebrei a Gaza dopo la guerra
Israele dovrebbe discutere la ripresa degli insediamenti civili all'interno della Striscia di Gaza come parte della sua pianificazione per l'enclave una volta rovesciato il governo di Hamas. Lo ha detto il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, negando che qualcuno dei circa 2 milioni di residenti di Gaza sia innocente e chiedendo che Israele “incoraggi l’emigrazione volontaria” dal territorio. Parlando al notiziario di Channel 12, il leader del partito di estrema destra Sionismo religioso ha anche raddoppiato il suo rifiuto di trasferire i pagamenti delle tasse all'Autorità Palestinese per paura che il denaro possa arrivare a Gaza, rinunciando alle pressioni degli Stati Uniti.
“Avremo un controllo di sicurezza e avremo bisogno che ci sia un controllo civile”, ha detto Smotrich. “Sono favorevole a cambiare completamente la realtà a Gaza, ad avere una conversazione sugli insediamenti nella Striscia di Gaza… Dovremo governare lì per molto tempo".
Medioriente, al Jazeera: numero di palestinesi uccisi nel 2023 è il più alto dai tempi della Nakba
Il numero di palestinesi uccisi nel 2023 è il più alto dai tempi della Nakba. Il bilancio delle vittime palestinesi quest’anno è infatti il più alto a cui la Palestina abbia mai assistito dal 1948. Alla fine del 2023 - scrive al Jazeera - il numero di persone uccise nei territori occupati ammonta a 22.404, di cui 22.141 dal 7 ottobre. Almeno il 98% si trovava nella Striscia di Gaza, tra cui circa 9.000 bambini e 6.450 donne.
Il numero delle persone uccise in Cisgiordania dal 7 ottobre ha raggiunto quota 319, tra cui 111 bambini e quattro donne. Secondo il Ministero della Sanità sono stati uccisi anche più di 100 giornalisti, mentre il numero delle persone scomparse a Gaza ammonta a più di 7.000 persone, il 67% delle quali sono donne e bambini.
Medioriente, Israele pronto a consentire l'ingresso di navi umanitarie a Gaza da Cipro
Israele è pronto a consentire che le navi portino aiuti alla Striscia di Gaza “immediatamente” come parte di un corridoio marittimo proposto da Cipro. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano uscente Eli Cohen alla stazione radiofonica di Tel Aviv 103 FM. Secondo l’accordo, il carico sarebbe sottoposto a un’ispezione di sicurezza nel porto cipriota di Larnaca prima di essere traghettato verso la costa di Gaza, a 110 km di distanza, anziché attraverso i vicini Egitto o Israele.
Media: "Inviato Usa Hochstein in Libano nei prossimi giorni"
Il quotidiano libanese Al-Akhbar ha riferito che l'inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein si recherà in Libano all'inizio del nuovo anno per i colloqui su un eventuale stop delle ostilità tra Hezbollah e Israele. Secondo Al-Akhbar, vicino a Hezbollah, il piano di Hochstein comprenderebbe negoziati per porre fine agli attacchi dal confine del Libano con Israele e il ritiro israeliano dalla parte settentrionale del villaggio di Reger. Il giornale precisa che i contatti tra i Paesi occidentali con il Libano non si sono fermati, e tutti continuano a mettere in guardia contro l'escalation tra Israele e Hezbollah, con la pressione israeliana sugli Stati Uniti affinché raggiungano una soluzione che consenta ai residenti del nord di tornare alle loro case.
Papa: "I popoli soffrono a causa delle guerre". VIDEO
Gaza: "Oltre 5.300 abitanti gravemente feriti attendono di essere evacuati"
Le autorità della Striscia di Gaza affermano che oltre 5.300 persone gravemente ferite e malate attendono urgentemente di essere evacuate. L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) sta organizzando il trasporto delle persone all'estero insieme all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha riferito l'Ocha citando cifre diramate dalle autorità sanitarie di Gaza.
Nel nord della Striscia di Gaza è stato possibile ripristinare servizi limitati in alcune strutture sanitarie tra cui gli ospedali Al Ahli Arab e Al Awda e in alcuni studi medici, ha affermato l'Ocha. Le autorità stanno collaborando con l’Oms e l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) per riaprire più strutture. In alcuni casi, ciò avviene a rischio della vita dei dipendenti, poiché molte aree sono ancora sotto il costante fuoco israeliano, ha aggiunto l'agenzia delle Nazioni Unite.
Netanyahu: "La guerra a Gaza è atto di moralità senza eguali"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che la guerra nella Striscia di Gaza è un atto di "moralità ineguagliabile" di fronte alle accuse di "genocidio" mosse dal Sudafrica davanti alla Corte internazionale di giustizia (ICJ). "Continueremo la nostra guerra difensiva, la cui giustizia e moralità non hanno eguali", ha dichiarato prima dell'inizio di una riunione del Governo, sottolineando che Israele "agisce nella maniera più morale possibile" a Gaza.
Da parte sua, il Ministero degli Esteri dell'Autorità Palestinese si è rammaricato che Netanyahu continui a "rubare la gioia del mondo" in vista del nuovo anno e lo ha accusato di "aver preferito lo sterminio dei palestinesi al riconoscimento del suo Stato. La comunità internazionale deve riconoscere il proprio fallimento di fronte alla sua incapacità di fermare il genocidio contro il nostro popolo", ha affermato in una nota.
Il Sudafrica ha presentato venerdì una denuncia contro Israele per genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia per l'offensiva militare sulla Striscia di Gaza lanciata il 7 ottobre come rappresaglia per l'attacco al territorio israeliano lanciato dalle milizie palestinesi dalla Striscia di Gaza in cui sono morte circa 1.200 persone. Secondo l’ultimo bilancio, dall’inizio dell’offensiva sono morte nella Striscia di Gaza più di 21.800 persone.
L'Idf arresta 16 persone in Cisgiordania
Almeno 16 persone sono state arrestate dalle forze israeliane in Cisgiordania nel corso di raid notturni dell'Idf. Lo ha affermato in un comunicato il Club dei Prigionieri Palestinesi. I raid hanno avuto luogo in tutta la Cisgiordania, comprese Nablus e Hebron, ha affermato il gruppo per i diritti dei prigionieri. Il numero totale di arresti effettuati dalle forze israeliane dal 7 ottobre ammonta a 4.876, aggiunge la nota.
Attivisti pro-Palestina chiedono cessate il fuoco a Gaza la notte di Capodanno
Attivisti pro-Palestina hanno lanciato una campagna globale chiedendo alle persone di trasformare il conto alla rovescia per il nuovo anno in tutto il mondo in un conto alla rovescia per un cessate il fuoco a Gaza.
"Con quasi 30.000 civili uccisi, tra cui oltre 10.000 bambini, la nostra unica richiesta per il nuovo anno è quella per un cessate il fuoco permanente", ha affermato in una dichiarazione Countdown2Ceasefire, una campagna pacifista con sede a Londra.
Finora, secondo gli organizzatori, la campagna è stata abbracciata con successo da attivisti in oltre 30 paesi, tra cui Svizzera, Turchia, Malesia, Australia, Tanzania, Messico e Germania.
Incoronazioni, guerre, summit: le notizie che hanno segnato il mondo nel 2023
I conflitti hanno segnato l'anno che si sta per concludere: la guerra in Ucraina è proseguita, senza soluzioni di pace, mentre il Medio Oriente è diventato il teatro dello scontro tra Hamas e Israele, dopo gli attacchi del 7 ottobre. E poi ancora: proteste, catastrofi naturali, riunioni tra leader mondiali e meeting per combattere il cambiamento climatico. Ecco gli eventi più importanti di questi ultimi 12 mesi. LA FOTOSTORIA
Mar Rosso, i dubbi (e i rischi) dell'operazione Usa contro gli Houthi
Regole di ingaggio, durata dell'intervento, numero di navi da guerra coinvolte: sono gli aspetti ancora da chiarire, secondo il sito Analisi Difesa, sulla coalizione statunitense nata per combattere gli attacchi del gruppo yemenita alle imbarcazioni occidentali. E non è tutto: ci potrebbe essere un allargamento del conflitto di Gaza. L'ANALISI
Guerra Hamas-Israele, Netanyahu: ecco i tre “requisiti preliminari per la pace a Gaza”
Il premier israeliano ha parlato dei tre requisiti in un commento pubblicato sul Wall Street Journal. “Una volta che Hamas sarà distrutto, Gaza sarà smilitarizzata e la società palestinese inizierà un processo di deradicalizzazione, Gaza potrà essere ricostruita e le prospettive di una pace più ampia in Medi Oriente diventeranno realtà”, ha scritto. Nessun riferimento agli ostaggi. I DETTAGLI
Donne e bambini nudi detenuti dalle forze israeliane in uno stadio a Gaza: il video
Le immagini che circolano sui social mostrano file di uomini spogliati, alcuni seduti a terra con le mani legate dietro la schiena e gli occhi bendati. La bandiera israeliana è appesa alla porta del campo da calcio. Il video è stato pubblicato su Youtube dal riservista Yosee Gamzoo Letova. LEGGI L'ARTICOLO
L'Idf scopre esplosivi in un parco giochi nel nord di Gaza
I soldati della 14a Brigata di Riserva dell'Idf hanno scoperto ordigni esplosivi in un parco giochi per bambini collegato a un asilo alla periferia del campo profughi di Shati, nel nord di Gaza. Gli ordigni erano stati preparati prima dell'arrivo previsto dei soldati e sono stati neutralizzati. Lo scrive il Jerusalem Post, aggiungendo che l'esercito israeliano ha identificato nell'operazione quattro terroristi di Hamas che avanzavano verso di loro portando ordigni esplosivi. Un aereo dell'aeronautica israeliana ha contrastato la cellula. Circa mezz'ora dopo, le truppe hanno identificato altri quattro terroristi nella zona, che sono stati successivamente presi di mira in un attacco aereo.
Contemporaneamente, un veicolo con terroristi a bordo è stato identificato mentre si avvicinava alle truppe dell'Idf nel sud di Gaza City. Un aereo ha colpito il gruppo, provocando l'eliminazione dei terroristi. Inoltre, un caccia dell'Iaf ha colpito un complesso militare da cui i terroristi di Hamas avevano fatto esplodere un ordigno contro i soldati dell'Idf.
Netanyahu: ""Diamo pieno sostegno alle nostre forze. Stanno facendo un lavoro straordinario in una guerra difficile"
Le 20 foto simbolo dal mondo del 2023, dalla guerra a Gaza al naufragio di Cutro
Il conflitto in Ucraina che continua, gli sfollati del Nagorno-Karabakh, la terza guerra civile in quattro anni in Sudan. Poi l'Inghilterra che saluta un nuovo Re e una nuova Regina, i fenomeni migratori (dagli Stati Uniti all'Italia) e gli effetti del cambiamento climatico. L'anno che si conclude raccontato per immagini. LE FOTO
Il Papa: "Preghiamo per popoli che soffrono a causa della guerra, chiediamoci quante vite spezzate"
"Continuiamo a pregare per i popoli che soffrono a causa delle guerre: il martoriato popolo ucraino, i popoli palestinesi e israeliani, il popolo sudanese e tanti altri. Al termine di un anno si abbia il coraggio di chiedersi quante vite umane sono state spezzate dai conflitti armati? Quanto morti? E quante distruzioni, sofferenza e povertà... chi ha interesse in questi conflitti ascolti la voce della coscienza". Così il Papa al termine dell'Angelus.
©IPA/Fotogramma
Conte: "L'Italia fa come Ponzio Pilato, a Gaza carneficina"
"A non troppa distanza da noi ci sono due guerre che stanno mietendo morti e distruzioni. Ogni giorno vengono spezzate nuove vite, anche di donne e bambini. E l'Italia cosa fa? Possibile che il nostro Paese che da millenni è la culla della civiltà giuridica, che sino a poco fa era la più tenace e credibile frontiera del dialogo, sia capace oggi solo di inviare armi in Ucraina o di fare come Ponzio Pilato a Gaza dove è in corso una carneficina di dimensioni epocali? Non è questa la nostra Italia. La nostra Italia è quella in prima fila per costruire percorsi di pace". Lo dice il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in un videomessaggio postato sui social.
Media: "I raid israeliani hanno distrutto oltre il 70% delle case"
Gli incessanti bombardamenti israeliani di Gaza che proseguono da quasi tre mesi hanno distrutto il 70% delle case nell’enclave palestinese assediata. Lo scrive al Jazeera, che cita un rapporto del Wall Street Journal, secondo cui circa 300.000 delle 439.000 case sono state distrutte dagli attacchi israeliani.
Analizzando le immagini satellitari, il rapporto aggiunge che le 29.000 bombe sganciate sulla Striscia hanno preso di mira aree residenziali, chiese bizantine, ospedali e centri commerciali e tutte le infrastrutture civili sono state danneggiate a tal punto che non possono essere riparate.
Un rapporto precedente affermava che più di 200 siti archeologici e del patrimonio culturale erano stati distrutti durante i bombardamenti israeliani, considerati i più distruttivi della storia moderna.
Medioriente, 15 feriti nei raid israeliani in Cisgiordania
La Mezzaluna Rossa Palestinese afferma che almeno 15 persone sono rimaste ferite nei raid israeliani nella città di Tulkarem e nel campo profughi di Nur Shams in Cisgiordania. Le forze israeliane hanno effettuato un raid anche a Silwan, a Gerusalemme est, scrive su X la Mezzaluna Rossa.
Netanyahu: "Impareggiabile la nostra moralità in guerra"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che Israele ha mostrato una "moralita'" senza precedenti nella guerra di Gaza e ha respinto l'accusa del Sudafrica di aver commesso atti "genocidi" nel territorio palestinese. "Continueremo la nostra guerra difensiva, la cui giustizia e moralità non hanno eguali", ha detto Netanyahu durante una riunione di gabinetto a Tel Aviv.

©Ansa
Hamas, il bilancio delle vittime a Gaza è salito a 21.822
Almeno 21.822 persone sono state uccise nelle operazioni israeliane nella Striscia di Gaza da quando è scoppiata la guerra il 7 ottobre scorso: lo ha annunciato oggi il ministero della Sanità di Hamas. Il nuovo bilancio include 150 morti nelle ultime 24 ore, si legge in un comunicato del ministero, secondo cui 56.451 persone sono rimaste ferite a Gaza dall'inizio della guerra.
Usa, affondate 3 imbarcazioni Houthi dopo attacco a cargo
Elicotteri della Marina americana hanno affondato tre imbarcazioni dei ribelli Houthi dello Yemen sostenuti dall'Iran che avevano attaccato una nave portacontainer nel Mar Rosso: lo ha reso noto oggi il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom). Gli Houthi avevano sparato contro gli elicotteri statunitensi, ha spiegato Centcom in un comunicato, e questi "hanno risposto al fuoco per legittima difesa, affondando tre delle quattro piccole imbarcazioni e uccidendo gli equipaggi". La quarta imbarcazione è riuscita a fuggire, aggiunge la nota.
Medioriente, sale a 25 bilancio vittime attacchi aerei nella Siria orientale
Il bilancio delle vittime dei presunti attacchi aerei israeliani di ieri contro le milizie filo-iraniane nella Siria orientale è salito a 25. I raid effettuati sabato hanno preso di mira le postazioni presidiate dalle milizie filo-iraniane nella città siriana di al-Bu Kamal e un convoglio in arrivo dal vicino Iraq, ha affermato l'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Le vittime includono 20 combattenti stranieri, quattro dei quali del movimento libanese Hezbollah sostenuto dall'Iran, e cinque siriani. Ieri, l'osservatorio con sede in Gran Bretagna aveva affermato che gli attacchi avevano ucciso almeno 19 combattenti.
Se confermati, gli attacchi sarebbero i primi da parte di aerei da guerra israeliani nella Siria orientale dallo scoppio della guerra di Gaza il 7 ottobre, ha detto il capo dell'osservatorio, Rami Abdel-Rahman. Secondo l’Osservatorio, che dal 2011 registra le vittime della guerra civile siriana, dallo scoppio della guerra di Gaza Israele ha effettuato 45 attacchi in Siria.
Ministro Israele: "Favorire l'uscita in massa dei palestinesi da Gaza"
Israele deve favorire l'emigrazione in massa dei palestinesi dalla Striscia di Gaza affinché siano accolti altrove e "rifarsi così un'esistenza in maniera umana". Lo ha detto alla radio militare il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, leader del partito di estrema destra 'Sionismo Religioso'. "Dobbiamo impedire che a Gaza rimangano due milioni di palestinesi che sognano la distruzione di Israele. Noi peraltro non vogliamo governarli. Se in definitiva vi resteranno 100-200 mila arabi tutto l'assetto relativo al 'Giorno Dopo' (la distruzione di Hamas, ndr) cambierà". In quel modo, a suo parere, sarebbe possibile garantire la sicurezza a quanti risiedono nel Negev. Secondo Smotrich, Israele deve mantenere al confine con l'Egitto e nella Striscia un controllo militare ad oltranza. Ciò include a suo parere la possibilità che vi siano poi creati insediamenti ebraici. "Un controllo militare prolungato sul terreno - ha osservato - richiede infatti anche una presenza civile di sostegno".
Guerra in Medioriente, ipotesi accordo su ostaggi per tregua di un mese. VIDEO
Idf: "Il loro terrore non conosce limiti: Hamas ha piazzato esplosivi all’interno di un asilo di Gaza"
Almeno 10 persone ferite nei raid israeliani a Khan Younis, un palestinese ucciso a Rafah
Almeno 10 persone sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti dell'artiglieria israeliana che hanno preso di mira una scuola che ospitava sfollati a Khan Younis, nel sud di Gaza.
I bombardamenti israeliani del sud di Gaza si sono intensificati nelle ultime settimane, con l’esercito, la marina e l’aeronautica che hanno preso di mira diverse località a Khan Younis e Rafah. Proprio a Rafah, un palestinese è stato ucciso dal fuoco israeliano.
Katz nuovo ministro degli Esteri, sostituisce Cohen
Israel Katz, un esponente di spicco del Likud, assume l'incarico di ministro degli Esteri di Israele, in sostituzione del suo compagno di partito Eli Cohen. Lo ha deciso oggi il governo che, secondo la radio pubblica Kan, si appresta a chiedere in merito un voto alla Knesset. In base ad accordi interni nel Likud, nel primo anno di governo Cohen ha svolto l'incarico di ministro degli Esteri e Katz quello di ministro dell'Energia e delle infrastrutture. Nei prossimi due anni - che iniziano adesso - Katz sarà agli Esteri e Cohen all'Energia. Nel quarto anno, si scambieranno di nuovo gli incarichi.
Al Jazeera, '64 palestinesi uccisi e 186 feriti a Gaza nelle ultime 24 ore'
Sessantaquattro persone sono state uccise e 186 ferite negli attacchi israeliani che hanno preso di mira alcune case nel centro di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito una fonte medica ad al Jazeera.
Cohen: governo Israele responsabile per attacco 7/10
Il governo israeliano è "responsabile" dell'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso sul Sud del Paese. Lo ha ammesso il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Eli Cohen, parlando al quotidinao israeliano Maariv. Il ministro ha chiesto l'istituzione di una commissione d'inchiesta per stabilire responsabilità e negligenze in quanto accaduto. Sulla questione del post-guerra a Gaza, Cohen ha definito "prematura" parlare di insediamenti nella Striscia di Gaza e ha sottolineato che il ripristino della sicurezza "viene prima di tutto". "Non ci sarà Hamas e riporteremo a casa i rapiti. Prenderemo il controllo della sicurezza di Gaza", ha assicurato.
Per ministro francese capodanno tra i feriti palestinesi
Il ministro francese della Difesa, Sebastien Lecornu, saluterà il 2024 tra i feriti palestinesi di Gaza assistiti sulla porta elicotteri "Dixmude". L'unità militare francese è in missione in Egitto dal 27 novembre e ha accolto decine di civili palestinesi feriti, con una media tra 5 e 20 pazienti al giorno curati a bordo. La Francia "è la prima potenza occidentale a dislocare un presidio di assistenza cosi' vicino a Gaza", ha sottolineato Leconue. La "Dixmude" è ancorata auna cinquantina di chilometri dal valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza ed è dotata di due sale operatorie e 40 posti letto, laboratori di analisi e apparecchiature diagnostiche. L'assistenza ai feriti viene fornita da medici della sanità militare francese.
Gb, nuovo attacco a nave in Mar Rosso, davanti a Yemen
L'agenzia britannica per le operazioni commerciali marittime (Ukmto) ha ricevuto notizia di un attacco a una nave a 60 miglia nautiche a nord-ovest del porto di Hodiedah, nel Mar Rosso, davanti alle coste dello Yemen. In una nota, l'Ukmto afferma che una nave non identificata ha riferito di essere stata attaccata da tre piccole imbarcazioni sul lato sinistro e che si è verificato uno scambio di colpi. Non risultano vittime, al momento.
A Gaza ucciso uno dei fondatori dell'ala militare di Hamas
Uno dei fondatori dell'ala militare di Hamas, Abdel Fattah Ma'ali, è stato ucciso ieri in un bombardamento israeliano a Gaza. Lo ha riferito la radio militare, citando informazioni di fonte palestinese. Ex 'braccio destro' dell'ingegnere Yihia Ayash (il confezionatore di sofisticati ordigni che causarono numerose vittime israeliane nella intifada) Ma'ali aveva poi trascorso lunghi periodi in Siria, Yemen e Sudan perfezionando così le proprie conoscenze militari. Era tornato a Gaza nel 2006 ed aveva assunto una posizione di rilievo nelle "Brigate Ezzedin al-Qassam', il braccio armato di Hamas. La radio militare ha aggiunto che l'esercito estende le proprie operazioni a Khan Yunis (principale città nel settore sud di Gaza) e nelle vicine località di Nusseirat e Daraj-Tufach. In quelle aeree negli ultimi due giorni - ha affermato - ''sono stati uccisi 100 terroristi''. ''Avanziamo con lentezza, ma in continuazione'', ha precisato l'emittente. Il portavoce militare ha intanto aggiunto che ordigni esplosivi pronti per l'uso sono stati trovati e neutralizzati in un asilo-nido di Shati, nel settore nord della Striscia.
Media, delegati Egitto a Tel Aviv per negoziare fine guerra
Una delegazione egiziana ha visitato Tel Aviv la scorsa settimana nel tentativo di raggiungere un accordo "per porre fine alla guerra" tra Israele e Hamas. Lo ha riferito un funzionario egiziano al quotidiano di proprietà del Qatar Al-Araby Al-Jadid aggiungendo che la situazione è "ancora complicata". Secondo la testata, Il Cairo sta esplorando la "disponibilità di Israele a ritirarsi completamente dalle aree in cui l'esercito è entrato nella Striscia di Gaza in seguito all'operazione di terra, nel caso in cui fosse raggiunto un accordo globale". Nel frattempo, una fonte palestinese ha riferito al giornale che "le consultazioni interne tra le fazioni palestinesi continuano per concludere un accordo sullo scambio di prigionieri e un cessate il fuoco".
M.O., media: attacco con droni su base Usa nell'Est della Siria
Una base americana situata vicino a un giacimento petrolifero nella Siria orientale è stata attaccata questa mattina presto da tre droni, secondo quanto riferito da fonti siriane, rilanciate dal quotidiano israeliano Haaretz. I droni avrebbero colpito con precisione i loro obiettivi sulla base.
Media, 12 morti in raid Israele su case a Zawaida
L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno 12 persone sono morte ieri a causa di un bombardamento israeliano su un edificio residenziale di Zawaida, nel centro della Striscia di Gaza.
Gaza, Unicef: consegnate 600mila dosi di vaccini per i bambini
Il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) ha dichiarato di aver consegnato venerdì scorso almeno 600.000 dosi di vaccini nella Striscia di Gaza per proteggere i bambini dalle malattie. Sul suo account X dedicato alle operazioni in Palestina, l'Unicef ha affermato che circa di 16.855 bambini nell'enclave assediata da Israele "non hanno ricevuto uno o più vaccini di routine negli ultimi tre mesi". Il fondo Onu ha aggiunto che lavorerà con l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e con l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) al fine di "raggiungere tutti i bambini in attesa di vaccinazione".
Nave Usa abbatte due missili Houthi nel Mar Rosso
Il cacciatorpediniere americano "Gravely" ha abbattuto due missili lanciati nel Mar Rosso dai miliziani yemeniti Houthi, sostenuti dall'Iran. Lo riferisce il Centcom, il Comando centrale degli Stati Uniti. Il "Gravely" era intervenuto in soccorso della nave cargo Maersk Hangzhou, che aveva lanciato l's.o.s. dopo essere stata colpita da un missile partito dallo Yemen. Non ci sono stati feriti tra l'equipaggio del mercantile. Secondo il Centcom, questo è stato il 23esimo attacco missilistico degli Houthi nel Mar Rosso dallo scorso 19 novembre.
Unrwa, il 40% della popolazione è a rischio carestia
Il direttore a Gaza dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa), Tom White, ha affermato che almeno il 40% della popolazione della Striscia è a rischio di carestia. In un post sul suo account X, White ha condiviso un video in cui un folto gruppo di persone che a Gaza circonda un convoglio umanitario e salta sui camion di aiuti. "Sono necessari rifornimenti più regolari: è necessario un accesso umanitario sicuro e sostenibile ovunque, compreso il nord" della Striscia, ha affermato il funzionario dell'Unrwa.
Per ministro francese capodanno tra i feriti palestinesi
Il ministro francese della Difesa, Sebastien Lecornu, saluterà il 2024 tra i feriti palestinesi di Gaza assistiti sulla porta elicotteri "Dixmude". L'unità militare francese e' in missione in Egitto dal 27 novembre e ha accolto decine di civili palestinesi feriti, con una media tra 5 e 20 pazienti al giorno curati a bordo. La Francia "è la prima potenza occidentale a dislocare un presidio di assistenza cosi' vicino a Gaza", ha sottolineato Leconue. La "Dixmude" è ancorata auna cinquantina di chilometri dal valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza ed è dotata di due sale operatorie e 40 posti letto, laboratori di analisi e apparecchiature diagnostiche. L'assistenza ai feriti viene fornita da medici della sanità militare francese.
Media, Idf dubita potrà eliminare lancio razzi da Gaza
Le Forze di difesa israeliane (Idf) non credono che saranno in grado di distruggere completamente le capacità di lancio dei razzi dei gruppi terroristici con base a Gaza. Lo riferisce la Radio dell'Esercito, secondo cui sebbene l'Idf sia riuscita a eliminare i lanciatori di missili a lungo raggio, sarà piu' difficile eliminare completamente la minaccia del fuoco a corto raggio contro le comunità di confine di Gaza. "Anche tra due anni, è possibile che i residenti della Striscia di Gaza sentiranno ancora gli allarmi dei razzi", dice al quotidiano un alto ufficiale in forma anonima.
Netanyahu: "Su ostaggi rifiutati ultimatum Hamas, vediamo possibilità"
Sugli ostaggi ''Hamas ha proposto vari tipi di ultimatum che noi non abbiamo accettato''. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso si una conferenza stampa, sottolineando che se un accordo sarà possibile, ''sarà portato a termine''. In questo momento, ha aggiunto Netanyahu, ''vediamo una possibilità, forse''. Ma sottolinea anche: ''Non voglio suscitare aspettative esagerate''.
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI
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