Israele: presto rientro abitanti kibbutz vicino Gaza

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Israele ha assicurato che consentirà "presto" il ritorno dei residenti dei kibbutz adiacenti alla zona nord di Gaza, evacuati dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre e lo scoppio della guerra. "Secondo le raccomandazioni fornite dall'esercito israeliano e dall'apparato di difesa, presto saremo in grado di (permettere) il ritorno" dei membri delle comunità sfollate "in aree comprese tra quattro e sette chilometri a nord del confine Striscia" ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant

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Israele ha assicurato che consentirà "presto" il ritorno dei residenti dei kibbutz adiacenti alla zona nord di Gaza, evacuati dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre e lo scoppio della guerra. "Secondo le raccomandazioni fornite dall'esercito israeliano e dall'apparato di difesa, presto saremo in grado di (permettere) il ritorno" dei membri delle comunità sfollate "in aree comprese tra quattro e sette chilometri a nord del confine Striscia" ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, che ha visitato la zona. Un portavoce della Difesa non ha precisato una data precisa per il ritorno dei residenti in questi luoghi. Secondo i dati ufficiali, circa 18.000 abitanti di 29 città situate tra i quattro e i sette chilometri da Gaza sono stati trasferiti in altre parti del Paese. Allo stesso modo, 31.000 residenti della città israeliana di Sderot, molto vicino a Gaza, sono stati inviati in un altro luogo, a cui si sono aggiunti 16.000 abitanti di 25 comunità che quasi toccano l'enclave, a soli tra zero e quattro chilometri di distanza. Questi luoghi sono stati i più colpiti dall'attacco di Hamas, che colse Israele di sorpresa e provoco' circa 1.200 morti, oltre ad almeno 240 persone prese in ostaggio e portate a Gaza. In totale, gli israeliani che vivevano vicino alla Striscia e dovevano essere evacuati erano circa 65.000, la maggior parte di loro ora vive in case-alloggio o alberghi in altre parti del Paese. L'annuncio odierno del ministro della Difesa sembra essere un passo avanti per il rientro di alcuni di loro, ma riguarderà solo una percentuale relativamente piccola degli sfollati e non esiste una data chiara. Gallant ha affermato che il processo sara' "un ritorno graduale, iniziando una prima fase con le comunità entro un raggio di sette chilometri, per poi passare alle comunità rimanenti".


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Hamas ha una rete di gallerie sotterranee di 500 chilometri. Pompare acqua salata, scrive il Wall Street Journal, potrebbe comportare danni per la falda acquifera. Inoltre nell'enclave palestinese ci sono gli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso. I DETTAGLI

163 camion aiuti umanitari entrati oggi nella Striscia di Gaza

Oggi sono entrati 163 camion nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Rafah e Kerem Shalom. Circa il 50% di essi conteneva cibo, il resto includeva acqua, forniture mediche e attrezzature sanitarie. Lo riferisce il canale tv israeliano 'Channel 12'.

Media: Houthi smentiscono scontri con Usa in Mar Rosso

Gli Houthi hanno smentito che siano in corso scontri con una nave da guerra americana nel Mar Rosso come invece riportato in precedenza dalla testata israeliana Maariv. Lo riporta Al Jazeera, citando sue fonti nel gruppo dei ribelli yemeniti. Secondo Maariv, gli Houthi avrebbero attaccato la nave militare Usa.

Media: attacco Houthi a nave Usa in Mar Rosso, "scontri"

Gli Houthi dello Yemen hanno attaccato una nave da guerra americana nel Mar Rosso. Lo riportano il quotidiano israeliano Maariv, secondo il quale "si stanno verificando intensi scontri a fuoco tra le imbarcazioni Houthi e la nave americana", ma non aggiunge dettagli

Ehud Olmert a Sky TG24: "Israele deve fornire una visione politica"

Il governo Netanyahu e le forze di estrema destra al suo interno, ci dice l’ex premier israeliano, non vogliono il negoziato. L'INTERVISTA

Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra

Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. IL PIANO

Medioriente, Israele: "presto" rientro abitanti kibbutz vicino Gaza

Israele ha assicurato che consentirà "presto" il ritorno dei residenti dei kibbutz adiacenti alla zona nord di Gaza, evacuati dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre e lo scoppio della guerra. "Secondo le raccomandazioni fornite dall'esercito israeliano e dall'apparato di difesa, presto saremo in grado di (permettere) il ritorno" dei membri delle comunità sfollate "in aree comprese tra quattro e sette chilometri a nord del confine Striscia" ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, che ha visitato la zona. Un portavoce della Difesa non ha precisato una data precisa per il ritorno dei residenti in questi luoghi. Secondo i dati ufficiali, circa 18.000 abitanti di 29 città situate tra i quattro e i sette chilometri da Gaza sono stati trasferiti in altre parti del Paese. Allo stesso modo, 31.000 residenti della città israeliana di Sderot, molto vicino a Gaza, sono stati inviati in un altro luogo, a cui si sono aggiunti 16.000 abitanti di 25 comunità che quasi toccano l'enclave, a soli tra zero e quattro chilometri di distanza. Questi luoghi sono stati i più colpiti dall'attacco di Hamas, che colse Israele di sorpresa e provoco' circa 1.200 morti, oltre ad almeno 240 persone prese in ostaggio e portate a Gaza. In totale, gli israeliani che vivevano vicino alla Striscia e dovevano essere evacuati erano circa 65.000, la maggior parte di loro ora vive in case-alloggio o alberghi in altre parti del Paese. L'annuncio odierno del ministro della Difesa sembra essere un passo avanti per il rientro di alcuni di loro, ma riguarderà solo una percentuale relativamente piccola degli sfollati e non esiste una data chiara. Gallant ha affermato che il processo sara' "un ritorno graduale, iniziando una prima fase con le comunità entro un raggio di sette chilometri, per poi passare alle comunità rimanenti".

Israele, Gantz: sentenza Alta Corte deve essere rispettata

 Il leader del partito di Unità Nazionale israeliano Benny Gantz, membro del Gabinetto di guerra, spiega, secondo quanto riferisce 'The Times of Israel', che "alla vigilia del 7 ottobre, la società israeliana aveva raggiunto livelli estremi di divisioni a cui non saremmo dovuti arrivare. La sentenza dell'Alta Corte deve essere rispettata e la lezione della condotta dell'ultimo anno deve essere imparata. Siamo fratelli e abbiamo un destino comune".

Medioriente, Idf: spaccatura su riforma giudiziaria può avere avuto ruolo in decisione Hamas di attaccare

La spaccatura all'interno della società israeliana a seguito della controversa riforma giudiziaria potrebbe avere avuto un ruolo nella decisione di Hamas di attaccare Israele. Ad affermarlo è il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari,. "Queste cose diventeranno chiare nell'indagine approfondita che condurremo, ma la risposta è che è probabile che la spaccatura nella società possa aver influito Hamas" nella sua decisione di attaccare Israele, ha spiegato Hagari nel corso di una conferenza stampa. "Penso che ora nei combattimenti Hamas stia affrontando un esercito determinato e funzionante", ha aggiunto.

Israele, scoperto sistema di tunnel nella Striscia di Gaza vicino al valico di Erez

La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE IMMAGINI

Medioriente, Lapid: Corte Suprema mette fine a un anno difficile

Il leader dell'opposizione israeliano, Yair Lapid, afferma che la sentenza dell'Alta Corte che boccia la legge di ragionevolezza "pone fine a un anno difficile di conflitto che ci ha lacerato dall'interno e ha portato al peggior disastro della nostra storia". Lapid sostiene che "la fonte del potere di Israele, la base della forza israeliana, e' il nostro essere uno stato ebraico, democratico, liberale e rispettoso della legge". Come riporta il Times of Israel, il leader dell'opposizione ha assicurato il suo "pieno appoggio" alla Corte. "Se il governo riavviasse la lotta per l'Alta Corte, non avrebbero imparato nulla", ha concluso.

Medioriente, portavoce Houthi a Teheran, vede ministro Esteri

Il portavoce e capo negoziatore del gruppo ribelle yemenita degli Houthi, Mohammad Abdulsalam, si è recato a Teheran dove ha discusso degli sforzi di pace in Yemen con il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, nonchè dei negoziati tra gli Houthi e l'Arabia Saudita. Lo riporta Al Jazeera. Il ministro degli Esteri ha anche ringraziato la "forte posizione" degli Houthi su Gaza, secondo una dichiarazione ufficiale. L'Iran è il principale alleato degli Houthi, e il gruppo yemenita ha visto crescere il suo sostegno regionale sulla scia delle sue azioni a sostegno dei palestinesi a Gaza, anche se molti in Yemen temono la sua crescente forza. 

Medioriente, Idf: attacchi contro siti di Hezbollah in Libano

L'Idf, le Forze di difesa israeliane hanno effettuato un'ondata di attacchi contro i siti di Hezbollah in Libano, a seguito degli attacchi di oggi al confine, tra cui un incidente che ha lasciato cinque riservisti feriti. Aerei da combattimento dell'Air Force e altri aerei hanno colpito siti militari di Hezbollah, posizioni di lancio di razzi e altre strutture nel sud del Libano, afferma l'Idf. E' stata colpita anche una cellula di Hezbollah nell'area del villaggio di Houla. Un "bersaglio aereo sospetto", che si ritiene essere un drone, che è entrato nello spazio aereo israeliano dal Libano è stato abbattuto dalle difese aeree sul nord di Israele, dice l'Idf.  Hezbollah ha sparato diversi proiettili contro l'area di Adamit, ferendo leggermente cinque riservisti, dice l'Idf. Sono stati portati in ospedale per ulteriori cure. Hezbollah nel frattempo fa i nomi di tre membri uccisi negli attacchi israeliani di oggi.

Medioriente, media: verso ritorno a casa israeliani kibbutz a sud Gaza

Gli israeliani che sono stati evacuati dai kibbutz a sud della Striscia di Gaza dopo l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre potrebbero tornare a casa a breve. Lo riferisce il Times of Israel citando "funzionari militari". I combattimenti nella Striscia, secondo quanto riporta il quotidiano, si abbasseranno di intensita' dopo i primi tre mesi di "guerra totale" volta all'annientamento di Hamas in risposta al sanguinoso attacco che ha provocato circa 1200 vittime e 240 ostaggi. Ieri, le Forze armate avevano preannunciato il ritiro di 5 brigate, delle quali due formate da riserviste, nel corso della prima settimana dell'anno, in vista di una riorganizzazione della guerra che, ha preannunciato l'IDF, durerà per l'intero 2024. L'idea è quella di creare una sorta di "convivenza" con la situazione bellica. In questo contesto, si riferiscono testimonianze di persone che hanno riscontrato un effettivo ritiro di carri armati da alcune zona nella Striscia. L'evacuazione degli israeliani dopo l'attacco del 7 ottobre ha riguardato tutti quelli che vivevano in comunità a ridosso della Striscia di Gaza, entro un raggio di 7 chilometri. Solo poche delle persone evacuate sono già tornate a casa e gli altri sono ancora ospitati in hotel o in altri kibbutz nel resto di Israele. Le comunità più vicine al confine con Gaza resteranno però ancora inaccessibili, dopo la distruzione subita il 7 ottobre; potranno rientrare a casa gli abitanti di quelle che si trovano ad almeno 4 chilometri di distanza dalla Striscia.

Israele, morto un soldato a Gaza, il bilancio sale a 173

L'esercito israeliano ha annunciato oggi la morte di un soldato in combattimenti avvenuti nel nord della striscia di Gaza. Sale così a 173 il bilancio dei caduti israeliani dall'inizio delle operazioni terrestri lanciate nella Striscia alla fine di ottobre. Cinque altri soldati sono stati feriti in modo grave oggi a Gaza, mentre altri 5 militari sono stati feriti a loro volta al confine con il Libano dalla esplosione di un razzo lanciato dagli Hezbollah. 

Medioriente, Ong: 2023 anno record per violenza coloni in Cisgiordania

Il 2023 è stato un anno record di violenze dei coloni in Cisgiordania, con 10 palestinesi uccisi e decine di case devastate. Lo denuncia, scrive Times of Israel, l'organizzazione israeliana Yesh Din, sottolineando che gli attacchi di coloni estremisti sono aumentati dopo il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. 

Medioriente, Hamas: presi di mira soldati israeliani e veicoli militari in tutta Gaza

Le Brigate Qassam, l'ala militare di Hamas, afferma di aver preso di mira soldati israeliani e veicoli militari in tutta Gaza. Il braccio armato di Hamas, riferisce 'Al Jazeera', afferma che i suoi combattenti hanno preso di mira un carro armato Merkava con proiettili Yasin-105 a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza; una casa a nord di Khan Younis con dei soldati all'interno;  tre soldati israeliani a nord di Khan Younis con un missile; un tunnel con all'interno dei soldati israeliani sempre a nord di Khan Younis; un soldato israeliano sarebbe stato preso di mira da a cecchini a est del campo profughi di Bureij, nella Striscia di Gaza e veicoli militari israeliani sarebbero stati colpiti a est del quartiere di Tuffah a Gaza City.

Israele, Corte Suprema annulla elemento chiave riforma Netanyahu

La Corte Suprema ha deciso di annullare un elemento chiave della riforma giudiziaria intrapresa dal governo Netanyahu: l'emendamento della cosiddetta 'Clausola di ragionevolezza', che il governo aveva qualificato come una legge fondamentale. Otto dei 15 giudici che hanno esaminato la questione si sono espressi contro quell'emendamento (che di fatto annullava la 'Clausola'). Dodici dei 15 giudici hanno inoltre stabilito che la Corte Suprema ha la prerogativa di annullare una legge fondamentale. 

Medioriente, confermata morte abitante kibbutz Be'eri

Il kibbutz Be'eri ha confermato oggi la morte di un altro dei suoi residenti, Ilan Weiss, disperso dall'attacco di Hamas il 7 ottobre. L'uomo, che faceva parte della squadra di emergenza del kibbutz, è stato probabilmente ucciso il giorno dell'attacco e il suo corpo è stato portato a Gaza.

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