Israele: presto rientro abitanti kibbutz vicino Gaza

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Israele ha assicurato che consentirà "presto" il ritorno dei residenti dei kibbutz adiacenti alla zona nord di Gaza, evacuati dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre e lo scoppio della guerra. "Secondo le raccomandazioni fornite dall'esercito israeliano e dall'apparato di difesa, presto saremo in grado di (permettere) il ritorno" dei membri delle comunità sfollate "in aree comprese tra quattro e sette chilometri a nord del confine Striscia" ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant

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Israele ha assicurato che consentirà "presto" il ritorno dei residenti dei kibbutz adiacenti alla zona nord di Gaza, evacuati dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre e lo scoppio della guerra. "Secondo le raccomandazioni fornite dall'esercito israeliano e dall'apparato di difesa, presto saremo in grado di (permettere) il ritorno" dei membri delle comunità sfollate "in aree comprese tra quattro e sette chilometri a nord del confine Striscia" ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, che ha visitato la zona. Un portavoce della Difesa non ha precisato una data precisa per il ritorno dei residenti in questi luoghi. Secondo i dati ufficiali, circa 18.000 abitanti di 29 città situate tra i quattro e i sette chilometri da Gaza sono stati trasferiti in altre parti del Paese. Allo stesso modo, 31.000 residenti della città israeliana di Sderot, molto vicino a Gaza, sono stati inviati in un altro luogo, a cui si sono aggiunti 16.000 abitanti di 25 comunità che quasi toccano l'enclave, a soli tra zero e quattro chilometri di distanza. Questi luoghi sono stati i più colpiti dall'attacco di Hamas, che colse Israele di sorpresa e provoco' circa 1.200 morti, oltre ad almeno 240 persone prese in ostaggio e portate a Gaza. In totale, gli israeliani che vivevano vicino alla Striscia e dovevano essere evacuati erano circa 65.000, la maggior parte di loro ora vive in case-alloggio o alberghi in altre parti del Paese. L'annuncio odierno del ministro della Difesa sembra essere un passo avanti per il rientro di alcuni di loro, ma riguarderà solo una percentuale relativamente piccola degli sfollati e non esiste una data chiara. Gallant ha affermato che il processo sara' "un ritorno graduale, iniziando una prima fase con le comunità entro un raggio di sette chilometri, per poi passare alle comunità rimanenti".


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Guerra Israele, esercito ha allagato i tunnel di Hamas a Gaza con acqua di mare

Hamas ha una rete di gallerie sotterranee di 500 chilometri. Pompare acqua salata, scrive il Wall Street Journal, potrebbe comportare danni per la falda acquifera. Inoltre nell'enclave palestinese ci sono gli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso. I DETTAGLI

163 camion aiuti umanitari entrati oggi nella Striscia di Gaza

Oggi sono entrati 163 camion nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Rafah e Kerem Shalom. Circa il 50% di essi conteneva cibo, il resto includeva acqua, forniture mediche e attrezzature sanitarie. Lo riferisce il canale tv israeliano 'Channel 12'.

Media: Houthi smentiscono scontri con Usa in Mar Rosso

Gli Houthi hanno smentito che siano in corso scontri con una nave da guerra americana nel Mar Rosso come invece riportato in precedenza dalla testata israeliana Maariv. Lo riporta Al Jazeera, citando sue fonti nel gruppo dei ribelli yemeniti. Secondo Maariv, gli Houthi avrebbero attaccato la nave militare Usa.

Media: attacco Houthi a nave Usa in Mar Rosso, "scontri"

Gli Houthi dello Yemen hanno attaccato una nave da guerra americana nel Mar Rosso. Lo riportano il quotidiano israeliano Maariv, secondo il quale "si stanno verificando intensi scontri a fuoco tra le imbarcazioni Houthi e la nave americana", ma non aggiunge dettagli

Ehud Olmert a Sky TG24: "Israele deve fornire una visione politica"

Il governo Netanyahu e le forze di estrema destra al suo interno, ci dice l’ex premier israeliano, non vogliono il negoziato. L'INTERVISTA

Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra

Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. IL PIANO

Medioriente, Israele: "presto" rientro abitanti kibbutz vicino Gaza

Israele ha assicurato che consentirà "presto" il ritorno dei residenti dei kibbutz adiacenti alla zona nord di Gaza, evacuati dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre e lo scoppio della guerra. "Secondo le raccomandazioni fornite dall'esercito israeliano e dall'apparato di difesa, presto saremo in grado di (permettere) il ritorno" dei membri delle comunità sfollate "in aree comprese tra quattro e sette chilometri a nord del confine Striscia" ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, che ha visitato la zona. Un portavoce della Difesa non ha precisato una data precisa per il ritorno dei residenti in questi luoghi. Secondo i dati ufficiali, circa 18.000 abitanti di 29 città situate tra i quattro e i sette chilometri da Gaza sono stati trasferiti in altre parti del Paese. Allo stesso modo, 31.000 residenti della città israeliana di Sderot, molto vicino a Gaza, sono stati inviati in un altro luogo, a cui si sono aggiunti 16.000 abitanti di 25 comunità che quasi toccano l'enclave, a soli tra zero e quattro chilometri di distanza. Questi luoghi sono stati i più colpiti dall'attacco di Hamas, che colse Israele di sorpresa e provoco' circa 1.200 morti, oltre ad almeno 240 persone prese in ostaggio e portate a Gaza. In totale, gli israeliani che vivevano vicino alla Striscia e dovevano essere evacuati erano circa 65.000, la maggior parte di loro ora vive in case-alloggio o alberghi in altre parti del Paese. L'annuncio odierno del ministro della Difesa sembra essere un passo avanti per il rientro di alcuni di loro, ma riguarderà solo una percentuale relativamente piccola degli sfollati e non esiste una data chiara. Gallant ha affermato che il processo sara' "un ritorno graduale, iniziando una prima fase con le comunità entro un raggio di sette chilometri, per poi passare alle comunità rimanenti".

Israele, Gantz: sentenza Alta Corte deve essere rispettata

 Il leader del partito di Unità Nazionale israeliano Benny Gantz, membro del Gabinetto di guerra, spiega, secondo quanto riferisce 'The Times of Israel', che "alla vigilia del 7 ottobre, la società israeliana aveva raggiunto livelli estremi di divisioni a cui non saremmo dovuti arrivare. La sentenza dell'Alta Corte deve essere rispettata e la lezione della condotta dell'ultimo anno deve essere imparata. Siamo fratelli e abbiamo un destino comune".

Medioriente, Idf: spaccatura su riforma giudiziaria può avere avuto ruolo in decisione Hamas di attaccare

La spaccatura all'interno della società israeliana a seguito della controversa riforma giudiziaria potrebbe avere avuto un ruolo nella decisione di Hamas di attaccare Israele. Ad affermarlo è il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari,. "Queste cose diventeranno chiare nell'indagine approfondita che condurremo, ma la risposta è che è probabile che la spaccatura nella società possa aver influito Hamas" nella sua decisione di attaccare Israele, ha spiegato Hagari nel corso di una conferenza stampa. "Penso che ora nei combattimenti Hamas stia affrontando un esercito determinato e funzionante", ha aggiunto.

Israele, scoperto sistema di tunnel nella Striscia di Gaza vicino al valico di Erez

La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE IMMAGINI

Medioriente, Lapid: Corte Suprema mette fine a un anno difficile

Il leader dell'opposizione israeliano, Yair Lapid, afferma che la sentenza dell'Alta Corte che boccia la legge di ragionevolezza "pone fine a un anno difficile di conflitto che ci ha lacerato dall'interno e ha portato al peggior disastro della nostra storia". Lapid sostiene che "la fonte del potere di Israele, la base della forza israeliana, e' il nostro essere uno stato ebraico, democratico, liberale e rispettoso della legge". Come riporta il Times of Israel, il leader dell'opposizione ha assicurato il suo "pieno appoggio" alla Corte. "Se il governo riavviasse la lotta per l'Alta Corte, non avrebbero imparato nulla", ha concluso.

Medioriente, portavoce Houthi a Teheran, vede ministro Esteri

Il portavoce e capo negoziatore del gruppo ribelle yemenita degli Houthi, Mohammad Abdulsalam, si è recato a Teheran dove ha discusso degli sforzi di pace in Yemen con il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, nonchè dei negoziati tra gli Houthi e l'Arabia Saudita. Lo riporta Al Jazeera. Il ministro degli Esteri ha anche ringraziato la "forte posizione" degli Houthi su Gaza, secondo una dichiarazione ufficiale. L'Iran è il principale alleato degli Houthi, e il gruppo yemenita ha visto crescere il suo sostegno regionale sulla scia delle sue azioni a sostegno dei palestinesi a Gaza, anche se molti in Yemen temono la sua crescente forza. 

Medioriente, Idf: attacchi contro siti di Hezbollah in Libano

L'Idf, le Forze di difesa israeliane hanno effettuato un'ondata di attacchi contro i siti di Hezbollah in Libano, a seguito degli attacchi di oggi al confine, tra cui un incidente che ha lasciato cinque riservisti feriti. Aerei da combattimento dell'Air Force e altri aerei hanno colpito siti militari di Hezbollah, posizioni di lancio di razzi e altre strutture nel sud del Libano, afferma l'Idf. E' stata colpita anche una cellula di Hezbollah nell'area del villaggio di Houla. Un "bersaglio aereo sospetto", che si ritiene essere un drone, che è entrato nello spazio aereo israeliano dal Libano è stato abbattuto dalle difese aeree sul nord di Israele, dice l'Idf.  Hezbollah ha sparato diversi proiettili contro l'area di Adamit, ferendo leggermente cinque riservisti, dice l'Idf. Sono stati portati in ospedale per ulteriori cure. Hezbollah nel frattempo fa i nomi di tre membri uccisi negli attacchi israeliani di oggi.

Medioriente, media: verso ritorno a casa israeliani kibbutz a sud Gaza

Gli israeliani che sono stati evacuati dai kibbutz a sud della Striscia di Gaza dopo l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre potrebbero tornare a casa a breve. Lo riferisce il Times of Israel citando "funzionari militari". I combattimenti nella Striscia, secondo quanto riporta il quotidiano, si abbasseranno di intensita' dopo i primi tre mesi di "guerra totale" volta all'annientamento di Hamas in risposta al sanguinoso attacco che ha provocato circa 1200 vittime e 240 ostaggi. Ieri, le Forze armate avevano preannunciato il ritiro di 5 brigate, delle quali due formate da riserviste, nel corso della prima settimana dell'anno, in vista di una riorganizzazione della guerra che, ha preannunciato l'IDF, durerà per l'intero 2024. L'idea è quella di creare una sorta di "convivenza" con la situazione bellica. In questo contesto, si riferiscono testimonianze di persone che hanno riscontrato un effettivo ritiro di carri armati da alcune zona nella Striscia. L'evacuazione degli israeliani dopo l'attacco del 7 ottobre ha riguardato tutti quelli che vivevano in comunità a ridosso della Striscia di Gaza, entro un raggio di 7 chilometri. Solo poche delle persone evacuate sono già tornate a casa e gli altri sono ancora ospitati in hotel o in altri kibbutz nel resto di Israele. Le comunità più vicine al confine con Gaza resteranno però ancora inaccessibili, dopo la distruzione subita il 7 ottobre; potranno rientrare a casa gli abitanti di quelle che si trovano ad almeno 4 chilometri di distanza dalla Striscia.

Israele, morto un soldato a Gaza, il bilancio sale a 173

L'esercito israeliano ha annunciato oggi la morte di un soldato in combattimenti avvenuti nel nord della striscia di Gaza. Sale così a 173 il bilancio dei caduti israeliani dall'inizio delle operazioni terrestri lanciate nella Striscia alla fine di ottobre. Cinque altri soldati sono stati feriti in modo grave oggi a Gaza, mentre altri 5 militari sono stati feriti a loro volta al confine con il Libano dalla esplosione di un razzo lanciato dagli Hezbollah. 

Medioriente, Ong: 2023 anno record per violenza coloni in Cisgiordania

Il 2023 è stato un anno record di violenze dei coloni in Cisgiordania, con 10 palestinesi uccisi e decine di case devastate. Lo denuncia, scrive Times of Israel, l'organizzazione israeliana Yesh Din, sottolineando che gli attacchi di coloni estremisti sono aumentati dopo il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. 

Medioriente, Hamas: presi di mira soldati israeliani e veicoli militari in tutta Gaza

Le Brigate Qassam, l'ala militare di Hamas, afferma di aver preso di mira soldati israeliani e veicoli militari in tutta Gaza. Il braccio armato di Hamas, riferisce 'Al Jazeera', afferma che i suoi combattenti hanno preso di mira un carro armato Merkava con proiettili Yasin-105 a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza; una casa a nord di Khan Younis con dei soldati all'interno;  tre soldati israeliani a nord di Khan Younis con un missile; un tunnel con all'interno dei soldati israeliani sempre a nord di Khan Younis; un soldato israeliano sarebbe stato preso di mira da a cecchini a est del campo profughi di Bureij, nella Striscia di Gaza e veicoli militari israeliani sarebbero stati colpiti a est del quartiere di Tuffah a Gaza City.

Israele, Corte Suprema annulla elemento chiave riforma Netanyahu

La Corte Suprema ha deciso di annullare un elemento chiave della riforma giudiziaria intrapresa dal governo Netanyahu: l'emendamento della cosiddetta 'Clausola di ragionevolezza', che il governo aveva qualificato come una legge fondamentale. Otto dei 15 giudici che hanno esaminato la questione si sono espressi contro quell'emendamento (che di fatto annullava la 'Clausola'). Dodici dei 15 giudici hanno inoltre stabilito che la Corte Suprema ha la prerogativa di annullare una legge fondamentale. 

Medioriente, confermata morte abitante kibbutz Be'eri

Il kibbutz Be'eri ha confermato oggi la morte di un altro dei suoi residenti, Ilan Weiss, disperso dall'attacco di Hamas il 7 ottobre. L'uomo, che faceva parte della squadra di emergenza del kibbutz, è stato probabilmente ucciso il giorno dell'attacco e il suo corpo è stato portato a Gaza.

Medioriente, Iran: Usa non competente per trovare soluzione, è sempre stata parte del conflitto

L'Iran smentisce le notizie secondo cui Teheran avrebbe ricevuto un nuovo messaggio da parte degli Stati Uniti sul conflitto in Medio Oriente. "Non posso confermare queste notizie" ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanani secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa semi ufficiale iraniana Tasnmi associata al Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane. L'Iran, rileva, ha una posizione chiara e precisa sugli sviluppi in Palestina. "Ci stiamo consultando con varie parti per porre fine ai crimini del regime israeliano". Per quanto riguarda la Palestina, aggiunge Kanani, "crediamo che sia il popolo palestinese che debba prendere decisioni in merito alla propria situazione politica".

Per Kanani "non consideriamo che il governo degli Stati Uniti sia competente per svolgere un ruolo nelle questioni palestinesi. L'America non è mai stata parte della soluzione e l'America è sempre stata parte del conflitto". "Gli Stati Uniti hanno ripetutamente affermato a vari livelli che sono impegnati per la sicurezza e il sostegno di Israele, come può un tale regime essere competente in termini di soluzioni politiche?".

Medioriente, Israele: ministri estrema destra vogliono presenza permanente a Gaza

Due ministri israeliani di estrema destra hanno ribadito di voler ripristinare insediamenti ebraici a Gaza e voler incentivare "l'emigrazione volontaria" di palestinesi dalla Striscia. La "soluzione corretta" per il conflitto israelo-palestinese è "incoraggiare l'emigrazione volontaria da Gaza verso paesi disposti ad accogliere i rifugiati", ha detto il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, parlando agli esponenti del suo partito Sionismo Religioso, riferisce Times of Israel. Secondo Smotrich serve "un controllo permanente" di Israele sulla striscia di Gaza, compresa la creazione di insediamenti ebraici. Simili concetti sono stati espressi dal suo alleato elettorale Itamar Ben Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale. "Non possiamo ritirarci dai territori dove ci troviamo nella Striscia di Gaza. Non escludo nuovi insediamenti ebraici. Credo siano importanti", ha detto Ben Gvir all'incontro con la sua fazione politica Otzma Yehudit. A suo parere, la guerra è un'occasione per "incoraggiare la migrazione degli abitanti di Gaza". Al momento queste politiche non sono sostenute dal primo ministro Benyamin Netanyahu.

Medioriente, Iran invia un cacciatorpediniere nel Mare Rosso

La Marina iraniana ha inviato un cacciatorpediniere nel Mar Rosso. Alborz, che opera come nave militare della 94a flottiglia della Marina iraniana, ha attraversato lo stretto di Bab-el-Mandeb ed è entrato nel Mar Rosso oggi. Lo riferisce l'agenzia di stampa semi ufficilae Tasnmi associata al Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane. La Marina iraniana ha istituito tre comandi che supervisionano le missioni navali nell'Oceano Indiano, nell'Oceano Pacifico e nell'Oceano Atlantico. In un incontro con una serie di comandanti e funzionari della Marina iraniana nel novembre 2022, il leader della Rivoluzione islamica, l'ayatollah Seyed Ali Khamenei, ricorda Tasnmi, aveva sottolineato la necessità che la Marina rafforzi e mantenga la sua presenza in acque internazionali. Il leader ha anche sottolineato la necessità per la Marina di aumentare le sue capacità di combattimento e le attrezzature di difesa e di continuare la navigazione in acque remote e internazionali.

Medioriente: media: delegazione israeliana al Cairo per discutere su possibile accordo su ostaggi

Una delegazione israeliana sarebbe al Cairo, in Egitto, per discutere di un potenziale accordo sugli ostaggi e una cessate il fuoco con Hamas. A rilevarlo è il quotidiano Asharq Al-Awsat, con sede a Londra. Il giornale, rileva 'The Times of Israel', citando fonti non identificate a conoscenza della questione, riferisce che l'accordo sul tavolo vedrebbe il rilascio di circa 40 ostaggi israeliani in cambio di diverse centinaia di prigionieri palestinesi e una tregua di alcune settimane nella Striscia di Gaza. Non sono arrivate conferme a questa notizia.

Media, la nave da guerra iraniana Alborz è nel Mar Rosso

La nave da guerra iraniana Alborz è nel Mar Rosso, dopo essere passata dallo stretto di Bab el-Mandeb: lo riferisce l'agenzia di stampa semi-ufficiale dell'Iran Tasnim, che non ha precisato il motivo della presenza di tale nave. Il Mar Rosso è al centro di tensioni da quando i ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran e alleati di Hamas, hanno cominciato ad attaccare le navi commerciali occidentali, considerate alleate di Israele, dopo l'inizio della guerra fra Israele e Hamas. La flotta iraniana è presenta dal 2009 nella zona, "per garantire la sicurezza delle vie di navigazione e combattere i pirati, fra le altre cose", si legge nell'agenzia. Gli Stati Uniti sono presenti nella zona assieme ad altri alleati di una coalizione internazionale che ha l'obiettivo di proteggere il traffico commerciale nel Mar Rosso, e ieri hanno affondato tre navi degli Houthi provocando la morte dei componenti degli equipaggi che si trovavano a bordo.

Iran smentisce le notizie su messaggio inviato dagli Usa su Gaza

Il ministero degli Esteri iraniano ha respinto le notizie dei media secondo cui l'Iran avrebbe ricevuto un nuovo messaggio dagli Stati Uniti sulla guerra in corso a Gaza e sulla questione palestinese. "L'Iran è coinvolto in colloqui con varie parti per porre fine alle atrocità del regime israeliano a Gaza e valutare i piani per assistere la nazione palestinese", ha sottolineato il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanani. "Il governo degli Stati Uniti non ha la competenza per svolgere un ruolo nella risoluzione della questione palestinese, poiché gli americani non sono mai stati parte della soluzione, ma sempre parte del conflitto", ha aggiunto, citato dall'agenzia Irna. Poi ha sottolineato: "L'unica cosa che gli Usa possono fare" è fermare il sostegno ai crimini israeliani". 

Hamas, 'il bilancio dei morti a Gaza sale a 21.978'

Sale a 21.978 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas, senza chiarire quante sono le vittime civili e quanti sono morti nei combattimenti. Il nuovo bilancio, afferma il ministero, include 156 persone uccise nelle ultime 24 ore, mentre i feriti sono 57.697.

Papa: si porti sempre la pace, ogni giorno, tutto l'anno

"Saluto i partecipanti alla manifestazione 'Pace in tutte le terre' organizzata dalla Comunita' di Sant'Egidio e anche in altre citta' del mondo. Come pure il Movimento europeo di azione non violenta. E ricordo con gratitudine le innumerevoli iniziative di preghiera e di impegno per la pace che in questa giornata si svolgono in tutti i continenti promosse dalle comunita' ecclesiali. In particolare menziono quella a livello nazionale che ieri sera ha avuto luogo a Gorizia". Cosi' Papa Francesco al termine dell'Angelus, esortando a "essere operatori di pace in ogni giorno del nuovo anno. Tutti i giorni operatori di pace, portare pace", ha sottolineato il Pontefice.

Israele, 29 soldati morti su 170 vittime di fuoco amico

Dei 170 soldati israeliani rimasti finora uccisi nell'offensiva di terra a Gaza, ben 29 sono stati vittima di fuoco amico. Lo ha reso noto oggi l'esecito israeliano. 

Idf, ucciso uno dei comandanti attacco 7 ottobre

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver ucciso un comandante della Nukhba, la forza di elite di Hamas, con un raid aereo notturno a Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza. L'uomo, identificato come Adel Msammah, è accusato di aver guidato il 7 ottobre l'attacco contro Kissufim e di aver diretto i suoi uomini contro le comunità israeliane di Be'eri e Nirim. Successivamente Msammah ha guidato combattimenti contro le forze israeliane nella Striscia di Gaza, riferisce l'Idf.

Gb valuta intervento aereo contro Houthi nel Mar Rosso

La Gran Bretagna sta valutando l'ipotesi di raid aerei contro i ribelli Houthi dopo che la Marina statunitense ha affondato tre loro imbarcazioni che avevano preso di mira una nave portacontainer nel Mar Rosso. Lo riporta il Guardian. Grant Shapps, il segretario alla Difesa, ha affermato che il governo non esiterebbe a intraprendere "un'azione diretta" per prevenire ulteriori attacchi.

Guerra Israele, esercito ha allagato i tunnel di Hamas a Gaza con acqua di mare

Hamas ha una rete di gallerie  sotterranee di 500 chilometri. Pompare acqua salata, scrive il Wall  Street Journal, potrebbe comportare danni per la falda acquifera.  Inoltre nell'enclave palestinese ci sono gli ostaggi rapiti il 7 ottobre  scorso. I DETTAGLI

Hamas, "se la guerra non finisce non liberiamo gli ostaggi"

Hamas ha ribadito che non accetterà di rilasciare gli ostaggi israeliani a Gaza prima della completa cessazione dei combattimenti, ha dichiarato una fonte dell'organizzazione al quotidiano Al-Arabiya, di proprietà saudita, dopo diversi giorni di colloqui per il cessate il fuoco con funzionari egiziani al Cairo. La fonte ha riferito che una delegazione di Hamas è oggi al Cairo. 

Portavoce Idf: "La guerra contro Hamas durerà tutto l'anno"

Israele ha avvertito che la guerra contro Hamas continuera' per tutto il 2024. Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha detto in un messaggio di Capodanno che alcuni dei 300.000 riservisti dell'esercito si prenderanno una pausa dalla guerra, per prepararsi ai "combattimenti prolungati" che li attendono. L'esercito "deve pianificare in anticipo, comprendendo che saremo chiamati a svolgere ulteriori compiti e guerre per tutto l'anno", ha detto Hagari. 

Hamas, 27 razzi contro Israele alla mezzanotte

Hamas ha lanciato 27 razzi contro Israele allo scoccare del nuovo anno a mezzanotte. La difesa aera ne ha intercettati 18, mentre altri nove sono caduti in luoghi aperti, riferiscono i media israeliani. Le sirene sono entrate in funzione in diverse località centrali fra cui Rehovot, Ness Ziona, Holon, Lod e Modiin, oltre ad Ashdod e Sderot nel sud. Il rumore della contraerea in azione si è sentito a Tel Aviv. Le brigate Izz ad-Din al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno rivendicato il lancio in un video, affermando che i razzi M90 sono stati lanciati in risposta ai "massacri di civili" compiuti da Israele a Gaza

Truppe escono da nord Gaza, nel sud infuria battaglia

E' iniziata oggi l'uscita graduale di forze israeliane dal settore nord della Striscia di Gaza, nel contesto di un ridispiegamento che prevede il ritorno in Israele di cinque brigate (fra cui due di riservisti) nel corso di questa settimana. Lo ha riferito la radio militare, secondo cui al tempo stesso i combattimenti si intensificano nel settore sud, in particolare a Khan Yunis, a Deir el-Balah e a Bani Suheila. Fonti locali aggiungono che all'estremita' sud della Striscia, a Rafah, la popolazione teme l'imminenza di un ingresso di forze israeliane di terra che potrebbero assestarsi sull''Asse Filadelfi', al confine con l'Egitto.

Parola 'pace' la più usata da Mattarella nel discorso di fine anno

E' la parola 'pace' quella più usata ieri sera dal capo dello Stato nel suo discorso agli italiani per la fine dell'anno. Mattarella la pronuncia ben 11 volte, nei suoi 17 minuti di intervento, in cui fa ricorso a 1861 termini della nostra lingua. Per il capo dello Stato forte l'uso anche del vocabolo 'violenza' che ricorre 9 volte, per 8 volte si sente pronunciare dal Colle la parola 'guerra' e 'guerre', segue poi la parola 'libertà', che figura 7 volte. Sei volte Mattarella usa il termine 'donna', il termine 'vita' e la parola 'futuro' . 'Diritti', 'valori', 'dignità' e solidarietà, costituiscono poi una famiglia di parole che figura complessivamente 14 volte. Le parole 'speranza' e 'orgoglio' trovano posto nello speech di Mattarella due volte ciascuno. Infine risalta l'utilizzo del verbo 'ascoltare', che ricorre ben 5 volte nel discorso di Mattarella.

Da Gaza 'razzi di mezzanotte' di Hamas su Israele

Hamas ha voluto celebrare la scorsa notte l'inizio del 2024 con lanci di razzi verso diverse citta' israeliane. ''Contro Tel Aviv - afferma un comunicato dell'ala militare - abbiamo sparato venti razzi di tipo M-90. Gaza spara missili per il nuovo anno''. Sirene di allarme sono risuonate, alla mezzanotte, nelle citta' di Ashdod e di Rishon le-Zion, a sud di Tel Aviv. Secondo la radio militare sono partiti da Gaza 27 razzi, la maggior parte dei quali sono stati intercettati in volo dalle batterie di difesa Iron Dome, mentre i rimanenti sono caduti in zone aperte. Gli attacchi non hanno provocato vittime, ne' danni.

Ucciso a Gaza comandante Hamas che guidò attacco a kibbutz

Un comandante militare di primo piano di Hamas e' stato ucciso oggi a Deir el-Balah, nel settore meridionale della Striscia di Gaza, da un aereo da combattimento israeliano dopo che il suo nascondiglio era stato localizzato dall'intelligence. Lo ha reso noto il portavoce militare secondo cui si tratta di Adel Masmah, comandante locale della unita' di elite di Hamas 'Nukbe'. Il 7 ottobre, secondo il portavoce militare, comando' di persona la cruenta incursione nel kibbutz Kissufim ed invio' due altre unita' di 'Nukhbe' contro i vicini kibbutz di Beeri e Nirim.

New York Times, "giorni impunità per Houti potrebbero finire presto"

I giorni dell'impunità per i ribelli Houthi che dallo Yemen tengono in scacco i traffici navali nel Mar Rosso potrebbero essere finiti. Secondo il New York Times, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta affrontando crescenti pressioni affinche' agisca contro i miliziani e la dura reazione a un tentativo di abbordaggio di una portacontainer danese, ieri, potrebbe essere un'anticipazione di quello che verrà. Secondo il quotidiano, funzionari della difesa statunitense hanno preparato piani per colpire basi missilistiche e droni nello Yemen, ma l'amministrazione Biden è riluttante a metterli in atto.


29 dei 170 soldati uccisi a Gaza vittime del fuoco amico

Quasi uno su dei 170 soldati israeliani uccisi nella Striscia di Gaza durante l'offensiva di terra è stato colpito dal fuoco amico o è rimasto vittima di altri incidenti. Secondo i nuovi dati diffusi dall'IDF e ripresi dal Times of Israel, diciotto soldati sono stati uccisi per errori di identificazione in attacchi aerei e bombardamenti di carri armati. Due sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco sparati contro altri obiettivi. Nove sono morti in incidenti, inclusi spari accidentali, o sono stati investiti da schegge durante demolizioni controllate.


Lancio di razzi da Hamas verso Israele, nessun ferito

Più di 20 razzi sono stati lanciati da Hamas contro il centro e il sud di Israele proprio all'inizio del nuovo anno. La maggior parte è stata intercettata dal sistema di difesa missilistico Iron Dome, scrive il Times of Israel. Le sirene hanno suonato in varie località del centro del Paese, tra cui Rehovot, Ness Ziona, Holon, Lod e Modiin, così come Ashdod, Sderot e altre città del sud. Il servizio di ambulanze afferma che non ci sono stati feriti.

Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"

"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. LA SITUAZIONE

Attacchi nel Mar Rosso, Usa annunciano coalizione anti Houthi: c'è anche l'Italia

Una nuova task force composta da 10 Paesi per rafforzare la difesa marittima e garantire la sicurezza alle navi commerciali: così il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha presentato l'operazione statunitense alla quale aderirà, con un ruolo di primo piano, anche il Bahrein. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sentito l'americano Lloyd Austin. Houthi minacciano: "Attaccheremo Mar Rosso ogni 12 ore". COSA SAPERE

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La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE IMMAGINI

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Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. IL PIANO

Guerra Israele, esercito ha allagato i tunnel di Hamas a Gaza con acqua di mare

Hamas ha una rete di gallerie sotterranee di 500 chilometri. Pompare acqua salata, scrive il Wall Street Journal, potrebbe comportare danni per la falda acquifera. Inoltre nell'enclave palestinese ci sono gli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso. I DETTAGLI

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