Guerra Israele, esercito sta allagando i tunnel di Hamas a Gaza con acqua di mare
MondoHamas ha una rete di gallerie sotterranee di 500 chilometri. Pompare acqua salata, scrive il Wall Street Journal, potrebbe comportare danni per la falda acquifera. Inoltre nell'enclave palestinese ci sono gli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso
L'esercito israeliano ha iniziato a pompare acqua di mare nella vasta rete di tunnel di Hamas a Gaza. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti Usa. Si tratta di operazioni militari israeliane che mirano a distruggere le infrastrutture sotterranee del gruppo di combattenti. Hamas ha una rete di gallerie sotterranee lunga 500 chilometri.
La tattica di Tel Aviv
L'allagamento dei tunnel con l'acqua di mare è solo una delle tattiche che Israele sta usando per svuotare e distruggere i tunnel di Hamas, scrive il Wall Street Journal. La dimensione sotterranea dell'enclave palestinese è un labirinto di cunicoli che sarebbe più lungo della metropolitana di Londra. Secondo il quotidiano i militari israeliani avrebbero installato a metà novembre cinque pompe idriche a nord di Gaza City.
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I casi precedenti
Non è la prima volta che viene utilizzata questa tattica a Gaza, anche se per motivi diversi. Già nel 2015 l'Egitto utilizzò l'acqua del Mediterraneo per allagare una rete di centinaia di tunnel lungo il confine con la Striscia. L'operazione scatenò la rabbia a Rafah dove denunciarono danni per le coltivazioni. Nel 2021 racconta la Bbc, le forze speicali israeliani (Idf) affermarono di aver distrutto con raid aerei più di 100 chilometri di tunnel a Gaza.
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Gli ostaggi nei tunnel
Questa volta però ci sono di mezzo gli ostaggi rapiti il 7 ottobre in Israele e da allora trattenuti nella Striscia. Hamas afferma che si trovano in luoghi sicuri e nei tunnel. Un altro problema da non sottovalutare riguarda la questione dell'impatto ambientale. Pompare acqua salata potrebbe comportare danni per la falda acquifera sotterranea. L'operazione potrebbe rendere estremamente difficile coltivare la terra di Gaza e, inoltre, quello che è stato immagazzinato negli anni nei tunnel potrebbe contaminare il terreno.