
L'Assemblea generale dell'Onu chiede a gran voce un "cessate il fuoco umanitario immediato": 153 voti a favore, 10 contrari e 23 astenuti tra cui l'Italia. Israele e Usa resistono coi loro 'no', ma il loro isolamento nella comunità internazionale continua ad aumentare. Biden accusa intanto Netanyahu di non volere una soluzione a due stati e invoca un "cambiamento". Hamas invita a rispettare la richiesta dell'Onu e ad "esercitare pressioni" per fermare quella che definisce "una guerra di genocidio"
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"Israele continuerà la guerra contro Hamas con o senza il sostegno internazionale": lo ha detto il ministro degli Esteri Eli Cohen, secondo quanto riportano i media israeliani. "Un cessate il fuoco nella fase attuale è un regalo all'organizzazione terroristica Hamas e le consentirà di ritornare e minacciare i residenti di Israele", ha aggiunto all'indomani dal voto schiacciante all'Assemblea generale dell'Onu in favore di una tregua a Gaza.
L'Assemblea Onu intanto chiede a gran voce un "cessate il fuoco umanitario immediato": 153 voti a favore, 10 contrari e 23 astenuti tra cui l'Italia. Israele e Usa resistono coi loro 'no', ma il loro isolamento nella comunità internazionale continua ad aumentare.
Biden accusa intanto Netanyahu di non volere una soluzione a due stati e invoca un "cambiamento". Hamas invita a rispettare la richiesta dell'Onu ed "esercitare pressioni" per fermare quella che definisce "una guerra di genocidio" in corso contro i palestinesi.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina
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Guerra Israele, esercito sta allagando i tunnel di Hamas a Gaza con acqua di mare
Hamas ha una rete di gallerie sotterranee di 500 chilometri. Pompare acqua salata, scrive il Wall Street Journal, potrebbe comportare danni per la falda acquifera. Inoltre nell'enclave palestinese ci sono gli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso. L'APPROFONDIMENTO
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. IL FOCUS
Guerra Israele-Hamas, cos'è e come funziona il sistema Gospel usato per colpire Gaza
L'esercito ebraico utilizza l'intelligenza artificiale per individuare e bombardare gli obbiettivi dei terroristi all'interno della Striscia. Ma dato il numero di civili palestinesi rimasti uccisi, alcuni analisti internazionali nutrono dubbi sulla sua accuratezza. IL FOCUS
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO

Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Lo scrittore israeliano racconta come per sopravvivere al conflitto sia necessario abbandonare le vecchie ideologie. LEGGI L'ARTICOLO
Usa frenano vendita fucili a Israele per violenza coloni
L'amministrazione Biden sta ritardando la vendita di fucili prodotti negli Stati Uniti a Israele sulla scia dei timori per gli attacchi dei coloni contro i civili palestinesi in Cisgiordania. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali l'amministrazione è preoccupata dal fatto che il governo israeliano non sta facendo abbastanza per ridurre la violenza dei coloni.
Hackerati sito Idf e Poste israeliane
Il sito delle Idf, le Forze di difesa israeliane, e quello della Compagnia delle Poste israeliane sono stati hackerati questa sera da attivisti filo palestinesi. Lo rende noto il Times of Israel spiegando che sui due siti Internet sono apparsi messaggi contro Israele. I due siti web sono stati offline per respingere gli attacchi e sono ora di nuovo attivi.
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI
Onu, da Assemblea segnale chiaro per cessate il fuoco
"E' un grande numero". Ha commentato così Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, i 153 Paesi membri che ieri all'Assemblea generale delle Nazioni Unite hanno votato a favore della risoluzione che chiede l'immediato cessate il fuoco a Gaza.
Pentagono, Austin in Medioriente la prossima settimana
Il capo del Pentagono Lloyd Austin volera' in Medio Oriente la prossima settimana, dove ha in programma di incontrare alti dirigenti di Bahrein, Qatar e Israele: lo ha annunciato il portavoce della Difesa Usa Pat Ryder. Sara' la seconda visita di Austin nella regione dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre contro Israele. Gli obiettivi saranno "proteggere le forze e i cittadini statunitensi, sostenere il diritto intrinseco di Israele a difendersi, lavorare a stretto contatto con Israele per contribuire a garantire il rilascio degli ostaggi di Hamas e garantire che la crisi non degeneri in un conflitto regionale più ampio".
La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news
Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese Pini, i direttori di Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della Sera Luciano Fontana e di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del conflitto in medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio nella narrazione dei fatti e sul rischio sempre presente della diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Hamas-Israele, così la disinformazione sfrutta l’I.A. per creare bufale
La guerra in Medio Oriente comporta anche un'ondata di disinformazione e misinformazione, da entrambe le parti. Un report di NewsGuard ha identificato un nuovo caso, nel quale a giocare un ruolo è anche l’intelligenza artificiale, con la falsa notizia della morte del presunto psichiatra di Benjamin Netanyahu. IL PUNTO
Netanyahu a capo Shin Bet: "No alternativa a guerra anche se difficile"
"Non penso che abbiamo un'alternativa'' alla guerra e anche se sarà ''difficile'' c'è la ''determinazione a continuare fino alla fine''. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al capo dello Shin Bet Ronen Bar. ''Dovremo occuparci dell'Iran e soprattutto impedire che l’Iran si doti di armi nucleari'', ha sottolineato Netanyahu affermando che Israele non fermerà la sua offensiva militare a Gaza finché Hamas non sarà ''eliminato''.
Casa Bianca a Israele, "preoccupati per vittime civili"
"Nutriamo preoccupazioni, e le abbiamo manifestate, sull'offensiva militare" israeliana a Gaza e sul suo impatto sulla popolazione civile. Lo ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza della Casa Bianca, parlando ai giornalisti e rilevando che Israele intende minimizzare il bilancio delle perdite civili nella Striscia.
Noa Marciano, morta la soldatessa israeliana ostaggio di Hamas
L'esercito israeliano ha confermato la scomparsa della soldatessa 19enne, rapita nell'attacco del 7 ottobre e da allora tenuta in ostaggio a Gaza. LA VICENDA
Haniyeh: "Hamas continuerà a guidare Gaza, aggressione brutale finirà"
Hamas, ''la resistenza'', continuerà a guidare la Striscia di Gaza dopo che la ''brutale aggressione'' finirà. Ne è convinto il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh che, citato dall'emittente al-Jazeera, ha sostenuto che i combattenti dell'ala armata del gruppo sono impegnati sul terreno e stanno infliggendo ''pesanti perdite'' ai soldati israeliani.
Guerra Israele, a Gaza fatto saltare in aria il parlamento di Hamas
L'edificio era stato conquistato nei giorni scorsi dai militari, che avevano diffuso una foto dall'interno con le bandiere israeliane. FOTO
Haniyeh ringrazia Assemblea Onu per voto su cessate il fuoco
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha ringraziato l'Assemblea generale delle Nazioni Unite per aver sostenuto il cessate il fuoco immediato. Inoltre ''Hamas è grata per la posizione assunta dal segretario generale dell'Onu'' Antonio Guterres ''che ha più volte chiesto il cessate il fuoco".
Esercito Israele: scoperto tunnel di Hamas sotto moschea a Gaza
Nel corso delle attività condotte nella Striscia, soldati israeliani hanno scoperto il passaggio scavato in profondità: al suo interno c'erano armi di diverso genere ed esplosivi. Secondo quanto riportato dal portavoce militare delle forze di difesa israeliane, l'aviazione avrebbe colpito 200 siti terroristici: fra questi siti per la produzione di armi, postazioni di lancio di missili anticarro, centri di comando e di addestramento. LE FOTO
Haniyeh: accordo a Gaza senza Hamas? "Illusione"
Il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, ha detto oggi in un discorso televisivo che qualsiasi accordo a Gaza senza Hamas e' una "illusione". "Siamo aperti a discutere qualsiasi idea o iniziativa che possa porre fine all'aggressione israeliana e aprire la porta per mettere ordine nella casa palestinese sia in Cisgiordania sia nella Striscia di Gaza", ha aggiunto Haniyeh.
Israele: esercito imbarazzato per video di militari a Gaza
Destano imbarazzo nell'esercito alcuni video fatti circolare sui social da soldati impegnati nelle operazioni terrestri a Gaza. Uno di questi mostra un militare mentre si appresta a dare fuoco a scorte di cibo rimaste su un camion palestinese. In un altro video si vede un soldato che svuota gli scaffali di un negozio e che danzando getta per terra libri, quaderni ed un penumatico. ''Il tutto - annuncia, fra l'ilarita' dei compagni - per 1000 shekel'' (250 euro). Altri ancora hanno rilanciato da Gaza messaggi di carattere politico, spesso collegati con slogan dell'estrema destra nazionalistica. Fra questi, appelli a rinnovare la presenza di insediamenti ebraici nella Striscia (in sostituzione di quelli del Gush Katif smantellati nel 2005 con il ridispiegamento ordinato dall'allora leader del Likud, Ariel Sharon) ed anche, due giorni fa, la esposizione di volantini con una ''taglia'' da 100 mila shekel sulla testa del leader di Hamas a Gaza, Yihya Sinwar. Era la iniziativa di una formazione dell'estrema destra religiosa, ''Torat ha-Lehimà'', ossia le 'regole di combattimento'. Sui social, in particolare dell'estrema destra, questi messaggi hanno avuto una forte divulgazione. La cosa ha destato la netta riprovazione del portavoce militare Daniel Hagari che alcuni giorni fa, in una conferenza stampa, ha ribadito che si tratta di forme gravi di indisciplina e che ha preannunciato punizioni per i militari che fossero individuati.
M.O. e Ucraina, Biden: la palla è nel campo repubblicani
"I repubblicani alla Camera vogliono lasciare la citta' senza approvare finanziamenti cruciali per Israele e Ucraina. Non puoi dire che c'e' una crisi e poi dire che vuoi partire per tre settimane. La palla e' nel loro campo. Sto facendo il mio lavoro. I repubblicani dovrebbero fare la loro parte". Lo scrive il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sui finanziamenti per Israele e Ucraina in discussione al Congresso Usa.
Netanyahu, 'elimineremo Hamas e nessuno ci fermerà'
''Continueremo fino alla fine, fino alla vittoria, fino all'eliminazione di Hamas''. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrando alcuni militari dell'unità di intelligence che sta interrogando i miliziani di Hamas detenuti nel sud di Israele. ''Niente ci fermerà'', ha aggiunto Netanyahu riferendosi alle pressioni internazionali. L'ufficio di Netanyahu ha spiegato che il premier ha ricevuto un aggiornamento su come vengono condotti gli interrogatori e su come sta procedendo il lavoro dell'unità militare.
Mo, altri due giornalisti uccisi a Gaza: 89 quelli morti da inizio guerra
Altri due giornalisti palestinesi sono stati uccisi oggi nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del governo di Hamas, spiegando che a perdere la vita sono stati Ahmed Abu Absah e Hanan Ayyad. E' salito così a 89 il numero dei giornalisti uccisi nell'enclave palestinese dall'inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre.
Biden riceve i famigliari degli ostaggi rapiti da Hamas
Il presidente Joe Biden ha ricevuto alla Casa Bianca in un incontro privato i famigliari degli ostaggi Usa rapiti da Hamas il 7 ottobre. All'incontro hanno partecipato anche il segretario di Stato Antony Blinken e il vice consigliere per la sicurezza nazionale Jon Finer.
Netanyahu: 'Avanti nonostante le pressioni internazionali'
Israele continuerà la sua guerra contro Hamas "nonostante le pressioni internazionali". Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu durante la visita ad una base militare nel sud del Paese. "Andremo fino in fondo, non c'è dubbio. Lo affermo - ha spiegato - nonostante il dolore enorme, ma anche nonostante le pressioni internazionali. Niente ci fermerà, andremo fino in fondo, finché non saremo vittoriosi, e niente di meno".
Medioriente, IDF: operazione Jenin ancora in corso, centinaia arresti
Prosegue ormai da trenta ore l'operazione dell'esercito israeliano nella città di Jenin, in Cisgiordania. Lo fa sapere l'IDF, secondo cui le forze israeliane hanno arrestato centinaia di sospetti ricercati per interrogarli e sequestrato e sequestrato armi. Le truppe riserviste e gli agenti della polizia di frontiera hanno finora perquisito circa 400 edifici nel campo profughi di Jenin, ha affermato l'IDF in una nota. Le scuole nella zona sono state chiuse e gli studenti sono stati trasferiti alla didattica a distanza alla luce dei combattimenti, scrive l'agenzia ufficiale palestinese WAFA. L'esercito israeliano ha fatto sapere che quattro soldati sono rimasti feriti dalle schegge a seguito di un'esplosione controllata e sono stati ricoverati in ospedale con ferite lievi. L'IDF ggiunge che le forze israeliane hanno anche distrutto sei laboratori utilizzati dai gruppi terroristici locali per fabbricare ordigni esplosivi, insieme a numerosi ordigni esplosivi, e quattro sale attrezzate utilizzate per osservare le operazioni dell'IDF.
Medioriente, incontro Biden con famiglie ostaggi Usa a Gaza
Il presidente americano Joe Biden ha incontrato le famiglie degli ostaggi americani nelle mani dei militanti di Hamas nella Striscia di Gaza. Si tratta del primo incontro fra Biden e i famigliari degli ostaggi. Lo hanno reso noto fonti della Casa Bianca senza fornire ulteriori dettagli.
Medioriente, Sullivan in Israele domani e dopodomani
Sullivan incontrerà Netanyahu, il suo gabinetto di guerra e il Presidente israeliano Isaac Herzog, per discutere "gli ultimi sviluppi in Israele e a Gaza", ha annunciato la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Adrienne Watson in un comunicato. Negli ultimi giorni sono emerse nuove discrepanze tra Israele e il suo principale alleato per il corso della guerra e i piani post-conflitto.
Medioriente, sondaggio: quasi quadruplicato sostegno a Hamas in Cisgiordania
Dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza, è quasi quadruplicato il sostegno a Hamas in Cisgiordania, mentre cresce il malcontento nei confronti dell'Anp e del suo presidente, Mahmoud Abbas. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dal Palestinian Center for Policy and Survey Research tra il 22 novembre ed il 2 dicembre su un campione di 1.231 persone intervistate nei Territori palestinesi. Secondo il sondaggio, citato dal Times of Israel e che ha un margine di errore del 4%, il 57% degli intervistati a Gaza e l'82% in Cisgiordania approvano il massacro eseguito da Hamas in Israele il 7 ottobre. Secondo una larga maggioranza, la formazione palestinese ha agito per "difendere" la moschea di al-Aqsa a Gerusalemme. Solo il 10% ritiene che Hamas abbia commesso crimini di guerra.
Evidente il balzo di Hamas in Cisgiordania, dove il sostegno nei confronti dell'organizzazione islamista è salito dal 12% di settembre al 44%. A Gaza invece è salito di solo quattro punti, dal 38% al 42%. Crolla invece l'Anp, con quasi il 60% degli intervistati che ne auspica lo scioglimento, mentre addirittura l'88% crede che Abbas debba dimettersi.
Tv: soldati uccisi da gas tossico in assalto Hamas il 7/10
Alcuni soldati israeliani in servizio di sorveglianza il 7 ottobre scorso nella base di Nahal Oz - a ridosso della Striscia e presa d'assalto dai miliziani di Hamas - sono stati uccisi da un gas tossico che ha provocato soffocamento e perdita di coscienza pochi minuti dopo essere stato respirato. Lo ha riferito un report della tv Canale 12 che ha citato una indagine in corso sul caso da parte dell'esercito. Secondo questo report, dall'inchiesta è emerso che una non specificata sostanza, ma tossica e infiammabile, fu lanciata dai miliziani all'ingresso dell'edificio in cui si trovava il Comando dei soldati di sorveglianza. Durante l'assalto di Hamas alla base di Nahal Oz sono stati uccisi 15 soldati e 6 sono stati presi in ostaggio.
Medioriente, Lapid: no ad Abbas al governo di Gaza dopo la guerra
Il leader dell'opposizione Yair Lapid si schiera contro il ritorno del presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas al governo nella Striscia di Gaza. Una posizione, questa, che sembra in contrasto con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. "Non c'è nessuno al mondo che pensi che Gaza debba essere consegnata ad Abu Mazen, il giorno dopo la guerra", twitta Lapid. Gli Stati Uniti hanno parlato di un eventuale ritorno dell'Autorità nazionale palestinese nella Striscia di Gaza in vista di una possibile riunificazione della Striscia e della Cisgiordania sotto un unico organo di governo palestinese, che getterebbe le basi per una soluzione a due Stati. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è espresso con forza contro un possibile coinvolgimento dell'Anp a Gaza, dicendo che questo non accadrà sotto il suo governo.
In una serie di post su X, Lapid insiste sul fatto che l'idea di riportare Abbas a Gaza è e un'ipotesi scartata da tutti ma che Netanyahu sta intenzionalmente seminando una frattura con gli Stati Uniti per un guadagno politico. "Ha inventato questa idea impraticabile in modo da poter dire che combatterà contro di essa con tutte le sue forze", scrive Lapid, non escludendo però l'idea di riportare l'Autorità Palestinese a Gaza senza Abbas. "Ne ho parlato con la leadership americana, con gli europei, con la gente del partito di unità nazionale, con chi volete. Nessuno capisce di cosa stia parlando. Nessuno pensa che questo possa accadere nel prossimo futuro. Nessuno! Non capiscono cosa vuole. Con chi sta discutendo esattamente?". Per Lapid "Netanyahu sta facendo quello che ha fatto per tutta la vita: incitare, mentire e produrre odio. Ora è solo che lo sta facendo nel bel mezzo di una guerra aspra, quando i soldati vengono uccisi ogni giorno. Non ha imparato nulla dal 7 ottobre. Il disastro non lo ha cambiato. Non è in grado di ammettere la sua colpa. Quest'uomo non può continuare ad essere il capo del paese. È troppo pericoloso", conclude Lapid.
Medioriente, Herzog: Houthi hanno superato limite nel Mar Rosso, aumentare azioni contrasto
I miliziani yemeniti ''Houthi hanno superato la linea rossa nel Mar Rosso''. Lo ha scritto il presidente di Israele Isaac Herzog in un tweet affermando che ''le attività internazionali guidate dagli Stati Uniti contro i pirati terroristi Houthi devono essere rafforzate nella forma di una vera coalizione internazionale''.
Herzog ha poi aggiunto che ''sotto la direzione dei loro comandanti totalitari a Teheran, gli Houthi continuano a compiere atti di terrorismo e di pirateria contro le navi di qualsiasi nazionalità'' e questo ''necessita che l'intera comunità internazionale agisca unita, con forma e in modo decisivo di fonte a questa minaccia vile all'economia e al commercio globale''.
Medioriente, Tajani a Cohen, tutelare i civili a Gaza
"Ho parlato con Eli Cohen. Nel ribadire solidarietà ad Israele per gli attacchi di Hamas, gli ho sottolineato come siano assolutamente prioritari per il Governo italiano la tutela dei civili e l'incremento degli accessi umanitari per alleviare le sofferenze della popolazione a Gaza". Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
G20, Lula chiede soluzione di due Stati per conflitto Gaza
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha chiesto con forza oggi che la comunità internazionale si adoperi maggiormente per facilitare una soluzione di due Stati per dare uno sbocco al conflitto tra Israele e i palestinesi. In apertura di una sessione congiunta a Brasilia degli sherpa preparatoria al vertice del G20, di cui il Brasile ha la presidenza di turno, Lula ha sottolineato che "il Brasile continua ad assistere con sofferenza al tragico conflitto tra Israele e i palestinesi. La violazione quotidiana del diritto umanitario è scioccante e provoca la morte di migliaia di civili innocenti, soprattutto donne e bambini". Il leader brasiliano ha quindi dichiarato che il suo Paese continuerà "a lavorare per un cessate il fuoco permanente che permetta agli aiuti umanitari di entrare a Gaza e per il rilascio immediato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas". Inoltre, per Lula a questo punto è essenziale che la comunità internazionale "lavori per una soluzione di due Stati che possano vivere fianco a fianco in sicurezza". Per quanto riguarda gli obiettivi della presidenza brasiliana del G20, ha ribadito che svilupperanno lungo tre assi. "Il primo - ha spiegato - sarà l'inclusione sociale, la lotta alla fame e alla povertà". Il secondo, ha proseguito, "mira a promuovere lo sviluppo sostenibile nelle sue dimensioni sociali, economiche e ambientali e le transizioni energetiche. E il terzo riguarda la riforma delle istituzioni di governance globale". Lula ha rafforzato infine la richiesta di un regime più equo per l'allocazione degli importi disponibili negli enti finanziari internazionali e, per quanto riguarda l'Fmi, "un regime più equo per l'assegnazione dei diritti speciali di prelievo", perché il sistema in vigore oggi "aggrava le disuguaglianze tra i Paesi".
Medioriente, Cisgiordania: raffica arresti a Jenin, proteste e Hamas invoca escalation resistenza
Sono "centinaia" gli arresti confermati dalle forze israeliane (Idf) nel quadro dell'operazione in corso da ieri a Jenin, in Cisgiordania. Il blitz nel campo profughi va avanti da oltre 30 ore, dicono le Idf, e, riferisce la Bbc, ha provocato proteste tra i palestinesi. Per Hamas l'intervento a Jenin "non riuscirà a fermare" la "resistenza". Sono sempre più numerosi i palestinesi che chiamano Jenin la 'piccola Gaza'. L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha denunciato stamani l'uccisione di almeno sette palestinesi. Le forze israeliane hanno reso noto di aver "perlustrato oltre 400 edifici", di aver "arrestato centinaia di sospetti", di aver sequestrato armi e munizioni e distrutto "infrastrutture e strutture terroristiche". Distrutti, stando a quanto riferito, sei laboratori usati per la fabbricazione di esplosivi, vari tunnel nell'area del campo profughi. Quattro militari, hanno confermato, hanno riportato ferite "lievi" a causa di "esplosioni controllate" e fuoco amico durante l'operazione nel campo profughi di Jenin.
Medioriente, Unrwa: la popolazione di Gaza non ha più tempo né opzioni
Il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini ha affermato che gli abitanti di Gaza stanno "stando esaurendo il tempo e le opzioni" mentre la guerra di Israele contro Hamas continua. "Affrontano bombardamenti, privazioni e malattie in uno spazio sempre più ristretto", ha dichiarato Lazzarini al Global Refugee Forum di Ginevra, aggiungendo che gli abitanti di Gaza "stanno affrontando il capitolo più buio della loro storia dal 1948, ed è stata una storia dolorosa".
Nuove sanzioni di Gb e Usa contro Hamas
Regno Unito e Usa hanno annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro Hamas e la Jihad Islamica in risposta agli attacchi a Israele del 7 ottobre scorso e sullo sfondo dell'azione militare israeliana tuttora in corso nella Striscia di Gaza. L'obiettivo, sostiene il Foreign Office citando una dichiarazione del ministro degli Esteri britannico David Cameron, è quello di combattere "il terrorismo" e contribuire a far sì che "Hamas non abbia futuro a Gaza" e non riceva fondi dall'estero. Londra ha in particolare inserito nella sua lista dei sanzionati - con congelamento di ogni asset individuabile e divieto di viaggio nel Regno - sette individui. Si tratta di dirigenti storici del braccio politico di Hamas come Mahmoud Zahar (uno dei cofondatori del movimento) o Maher Obeid, entrambi basati nella Striscia, e ancora di Ali Baraka, capo delle relazioni esterne con base in Libano; nonché di tre presunti finanziatori, Khaled Chouman e Rida Ali Khamis, pure residenti in Libano, e Aiman Ahmad Al Duwaik, che si trova in Algeria; e infine di Akram al-Ajouri, vicesegretario generale della Jihad Islamica alleata di Hamas e capo delle Brigate Al Quds (ala militare della stessa Jihad), residente in Siria.
Guerra Israele, esercito sta allagando i tunnel di Hamas a Gaza con acqua di mare
Hamas ha una rete di gallerie sotterranee di 500 chilometri. Pompare acqua salata, scrive il Wall Street Journal, potrebbe comportare danni per la falda acquifera. Inoltre nell'enclave palestinese ci sono gli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso LEGGI
Hamas, 'bilancio dei morti a Gaza sale a 18.608'
I morti a Gaza sono arrivati a 18.608. Lo ha comunicato il ministero della Sanità gestito da Hamas fornendo il nuovo bilancio delle vittime dall'inizio della guerra.
Cohen, guerra anche senza supporto internazionale
Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, afferma che l'esercito continuerà la guerra contro Hamas a Gaza con o senza il sostegno internazionale e che accettare un cessate il fuoco a Gaza in questa fase sarebbe un errore. "Israele continuera' la guerra contro Hamas con o senza il sostegno internazionale", dice Cohen. "Un cessate il fuoco nella fase attuale è un regalo all'organizzazione terroristica Hamas e le consentira' di ritornare e minacciare i residenti di Israele". Cohen invita la comunità internazionale ad agire "in modo efficace e aggressivo" per proteggere le rotte marittime globali dopo che il movimento Houthi sostenuto dall'Iran nello Yemen ha lanciato una serie di nuovi attacchi contro navi legate a Israele nel Mar Rosso.
Medioriente, "censura Palestina", oltre mille artisti contro museo Gb
Artisti di spicco tra cui Robert del Naja dei Massive Attack e Geoff Barrow e Adrian Utley dei Portishead hanno annunciato il loro rifiuto di lavorare con uno dei principali centri europei per le arti contemporanee, l'Arnolfini International Center for Contemporary Arts di Bristol, accusato di "censura della cultura palestinese". La mossa arriva in risposta alla cancellazione da parte del Centro Arnolfini degli eventi cinematografici e di poesia programmati dal Palestine Film Festival di Bristol, che gli artisti hanno definito "un modello allarmante di censura e repressione nel settore artistico". Il Centro artistico ha affermato che la decisione e' stata presa perche' "non poteva essere sicuro che gli eventi non sconfinassero nell'attivita' politica", nonostante in passato avesse organizzato altri eventi con temi politici.
Medioriente, Sullivan in Israele domani e dopodomani
Il Consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, sarà in Israele domani e dopodomani. Lo rende noto il suo portavoce.
Medioriente, Qatar condanna decisione di Israele di confiscare terre a Gerusalemme Est per funivia
Dopo la Giordania anche il Qatar "condanna con fermezza" la decisione di Israele di confiscare le terre palestinesi a Siloam a Gerusalemme Est per costruire una funivia. Per il ministero degli Esteri del Qatar si tratta "di una grave violazione del diritto internazionale". A dicembre, il governatorato di Gerusalemme, la più alta rappresentanza palestinese della città, ha dichiarato che le forze di occupazione israeliane avevano notificato a 30 famiglie nel quartiere di Al-Baydoun di Silwan la loro espulsione dalle loro case entro due mesi, per costruire una base per la funivia. Il ministero degli Esteri giordano, in precedenza, aveva sottolineato che "la confisca delle terre palestinesi, l'espulsione dei palestinesi dalle loro case e tutti i tentativi di cambiare lo status e il carattere di Gerusalemme rappresentano una flagrante violazione e una grave violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni di legittimità internazionale". Qatar e Giordania hanno invitato la comunità internazionale ad agire "immediatamente per fermare le misure unilaterali e illegali di Israele".
Medioriente, da Usa e Gb nuove sanzioni contro leader Hamas e Jihad
La decisione di oggi, che secondo le parole del ministro degli Esteri britannico David Cameron è finalizzata a garantire che “Hamas non abbia futuro a Gaza”, è la seconda serie di sanzioni mirate imposte dal Regno Unito a personaggi associati ad Hamas dopo gli attacchi del 7 ottobre contro Israele. Mahmoud Zahar, cofondatore di Hamas, è tra i soggetti presi di mira dalle sanzioni. Nel mirino c'è anche Ali Baraka, capo delle relazioni esterne di Hamas, che ha difeso pubblicamente gli attacchi del 7 ottobre e ha cercato di giustificare la presa di ostaggi. Le sanzioni colpiscono figure chiave della rete che ha finanziato Hamas, compresi individui in Libano e Algeria. Queste misure rigorose dimostrano che gli individui legati a Hamas non potranno sottrarsi alle responsabilità, anche se operano al di fuori di Gaza. Cameron ha dichiarato che "Le sanzioni odierne contro Hamas e la Jihad islamica palestinese continueranno a tagliare loro l'accesso ai finanziamenti e a isolarli ulteriormente. Continueremo a lavorare con i partner per raggiungere una soluzione politica a lungo termine in modo che israeliani e palestinesi possano vivere in pace". Fra le persone soggette ai divieti di viaggio e al congelamento dei beni nel Regno Unito, compaiono inoltre Maher Obeid, un leader politico che ha ricoperto posizioni di rilievo all'interno di Hamas; Akram al-Ajouri, vice segretario generale della Jihad islamica palestinese (Pij) con sede in Siria e leader delle Brigate Al-Quds, l'ala militare del Pij; Khaled Chouman e Rida Ali Khamis, che hanno incanalato fondi verso Hamas attraverso i loro uffici di cambio valuta con sede in Libano; Aiman Ahmad Al Duwaik, un finanziatore di Hamas con sede in Algeria che ha contribuito a gestire il portafoglio di investimenti esteri dell'organizzazione.
Meloni, è stato il Governo Conte a vendere le armi a Israele
"Noi non stiamo trasferendo armi a Israele. Oppure vi riferite alle armi che il Governo Conte ha venduto ad Israele, visto che il governo Conte è stato quello che ha venduto più armi di tutti a Israele". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo in sede di replica in Senato dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Europeo
Mo:Lorefice (M5s), 10 mila bambini morti impongono cessate fuoco
"A Gaza siamo arrivati a oltre 18 mila morti, di cui 10 mila sono bambini: un numero che dovrebbe far rabbrividire qualsiasi essere umano. Se ognuno di questi 10 mila innocenti uccisi fosse depositato su questi seggi ci vorrebbero cinquanta aule come questa del Senato per contenerli tutti. Di fronte a questa tragedia si continua ancora a balbettare, invece di dire chiaramente al mondo che non si può usare l'attacco criminale di Hamas per commettere un genocidio e far precipitare tutta la regione mediorientale a una guerra infinita. Dobbiamo chiedere un cessate il fuoco immediato e duraturo per poi avviare un processo di pace". Lo ha dichiarato il senatore Pietro Lorefice, capogruppo M5S in commissione Politiche Ue di Palazzo Madama, intervenendo in aula nel corso della discussione generale sulle comunicazioni della presiedete Meloni in vista del Consiglio europeo
A Rafah attendamenti di sfollati allagati dalla pioggia
Piogge torrenziali cadute per l'intera nottata hanno provocato estesi allagamenti negli attendamenti eretti a Rafah (all'estremità sud della Striscia di Gaza) per molte migliaia di persone che nelle ultime settimane sono state costrette a sfollare dalle proprie abitazioni con l'avanzata delle forze israeliane di terra. Fonti locali riferiscono che una situazione particolarmente grave si è creata nella zona di Muwasi, in riva al mare, e nell'area che corre lungo il confine con l'Egitto: in entrambe le zone gli attendamenti sono stati eretti infatti in aree aperte, prive di qualsiasi infrastruttura. Altri allagamenti sono segnalati negli attendamenti allestiti nel centro di Rafah, in particolare nella piazza principale, e nei cortili delle scuole
Olp, Biden metta in pratica parole e chieda cessate fuoco
Il presidente Usa, Joe Biden, deve trasformare le sue parole in fatti e chiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza. Lo ha affermato in un post su X Hussein Al-Sheikh, segretario generale del comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). "Le dichiarazioni di ieri del presidente americano Biden devono trasformarsi in azioni, a partire dalla richiesta di un cessate il fuoco immediato e dalla presentazione di un piano politico globale basato sulla legittimita' internazionale e sul diritto internazionale, per porre fine all'occupazione e creare uno stato palestinese indipendente", ha scritto Al-Sheikh.
Von der Leyen, 'sanzionare i coloni israeliani violenti'
"L'aumento della violenza da parte dei coloni estremisti sta infliggendo enormi sofferenze ai palestinesi. E sta mettendo a repentaglio le possibilità di raggiungere una pace duratura. Potrebbe anche rendere più instabile l'intera regione. Per questo motivo sono favorevole all'imposizione di sanzioni agli autori degli attacchi in Cisgiordania. Devono essere chiamati a rispondere delle loro azioni. Questa violenza non ha nulla a che fare con la lotta ad Hamas e deve cessare". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando alla Plenaria dell'Europarlamento
Russia propone conferenza internazionale Onu su Palestina
La Russia chiede che l'Onu convochi una "conferenza internazionale" per risolvere la questione palestinese, con la partecipazione dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, della Lega Araba, dell'Organizzazione della conferenza islamica e del Consiglio di cooperazione del Golfo. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. "Mi aspetto che il segretario generale dell'Onu (Antonio Guterres) sia in grado di prendere una tale iniziativa", ha aggiunto Lavrov, citato dalla Tass.
Cisgiordania, 'continuano operazioni israeliane a Jenin, altri 7 morti'
Continuano le operazioni militari israeliane a Jenin, in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa, che riferisce di sette palestinesi uccisi e "molti civili feriti", di "scontri tra giovani palestinesi e forze di occupazione" e di "una campagna di arresti tra gli abitanti" della città. La Wafa accusa le forze israeliane di "proseguire l'aggressione contro la città di Jenin" e di aver "continuato stamani a bombardare case nel campo profughi di Jenin".
Le denunce arrivano dopo che le autorità palestinesi hanno accusato i militari israeliani di aver ucciso ieri sette persone, tra le quali un bambino, nelle operazioni a Jenin.
Raid aereo Israele contro Siria dopo attacchi di ieri
Israele ha riferito di aver attaccato postazioni dell'esercito siriano, in risposta agli attacchi del giorno prima contro il territorio dello Stato ebraico provenienti dal Paese vicino. Quattro i proiettili lanciati ieri dalla Siria, di cui due caduti in Israele, senza fare vittime. Nel Paese sono presenti sia il gruppo sciita libanese Hezbollah che altri gruppi armati sostenuti dall'Iran, considerati da Israele come una minaccia alla sua sicurezza.
Israele-Hamas, Cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
L'attacco senza precedenti del 7 ottobre 2023, che ha provocato la morte di oltre 1.300 persone e la cattura di più di 200 ostaggi, ha riacceso le ostilità tra lo stato ebraico e Hamas. L'azione del gruppo terrorista islamista ha causato un'escalation del confronto, quando negli ultimi mesi l'esecutivo israeliano si era piuttosto concentrato sulla situazione in Cisgiordania. E' così che il Governo ha deciso di intervenire nella Striscia di Gaza con un dispiegamento di forze che non si vedeva da anni. Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. VAI ALL'APPROFONDIMENTO
Militari israeliani: "250 obiettivi attaccati a Gaza in 24 ore"
Sono stati "più di 250" gli obiettivi attaccati in 24 ore dalle forze israeliane (Idf) nella Striscia di Gaza. Lo rendono noto le stesse Idf su X che riferiscono di una "cellula terroristica individuata nella zona di Shejaiya a Gaza City", accusata di "apprestarsi a lanciare razzi contro Israele" e colpita con un raid aereo. L'area è la stessa in cui nelle ultime ore sono morti diversi soldati israeliani.
Tajani: "Solidarietà ad Israele per gli attacchi di Hamas, ma tutelare i civili a Gaza"
Centinaia di familiari degli ostaggi manifestano a Gerusalemme
Centinaia di familiari degli ostaggi detenuti a Gaza e loro sostenitori stanno protestando davanti alla sede del governo israeliano a Gerusalemme, chiedendo che venga raggiunto urgentemente un accordo per il rilascio dei sequestrati. "Il tempo stringe: liberate i rapiti adesso", si legge sui cartelli dei manifestanti. Alcuni di loro hanno dormito in un accampamento allestito ieri vicino all'ufficio del premier Benjamin Netanyahu.
Il Papa: "Rinnovo l'appello per un immediato cessate il fuoco" in Medioriente
"Continuo a seguire con molta preoccupazione e dolore il conflitto in Israele e Palestina", "rinnovo il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario. Si soffre tanto lì". Lo ha detto il Papa alla fine dell'udienza generale. "Incoraggio tutte le parti coinvolte a riprendere i negoziati, e chiedo a tutti di assumersi l'urgente impegno di fare arrivare gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza che è allo stremo e ne ha veramente bisogno", ha detto ancora il Pontefice alla fine dell'udienza generale. "Si liberino subito tutti gli ostaggi che avevano visto una speranza nella tregua di qualche giorno fa. E che questa grande sofferenza per gli israeliani e per i palestinesi finisca. Per favore, no alle armi, sì alla pace", ha concluso il Papa le cui parole sono state accolte da un lungo applauso.

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Sale a 10 il bilancio dei soldati israeliani uccisi a Gaza
L'esercito israeliano ha comunicato che 10 dei suoi soldati, compreso un colonnello che comandava una base avanzata della brigata di fanteria Golani, sono stati uccisi nella Striscia di Gaza. Secondo al Jazeera nove soldati sono morti in un'imboscata durante un'operazione nel campo profughi di Shujayea, nel nord di Gaza.
Imboscata mortale per la Brigata Golani, 7 i morti
E' stata una carneficina per la Brigata Golani: nell'imboscata di ieri nel quartiere di Shejaiya, nord di Gaza, ha perso sette uomini tra cui il colonnello Itzhak Ben Basat, l'ufficiale più alto in grado a essere ucciso nella Striscia dall'avvio dell'operazione di terra. Per il 44enne Basat, a capo della squadra dei comandanti dell'intera brigata, era già previsto il ritiro dalle forze armate ma con lo scoppio della guerra contro Hamas aveva deciso di restare. Tra le vittime ci sono anche il tenente colonnello 35enne Tomer Grinberg, comandante del 13esimo battaglione della Brigata Golani, insieme al maggiore 23enne Roei Meldasi e al maggiore 23enne Moshe Avram Bar On, anche loro del 13esimo battaglione. Sono morti anche il sergente 19enne Achia Daskal, il capitano 22enne Liel Hayo e il sergente 19enne Eran Aloni, del 51esimo battaglione. Insieme a loro, il maggiore 26enne Ben Shelly e il sergente Rom Hecht, 20 anni, dell'Unità 669 dell'aeronautica, intervenuti per evacuare i feriti, e il sergente 19enne Oriya Yaakov del battaglione 614.
Autorità palestinesi: "Sale a 7 morti il bilancio dell'operazione militare a Jenin"
È salito a sette il numero dei palestinesi uccisi per mano dell'esercito israeliano durante l'operazione effettuata ieri nella città di Jenin, in Cisgiordania. A riferirne sono state oggi le autorità palestinesi, precisando che tra i morti c'è un bambino di cui sarebbe stato bloccato il trasferimento in ospedale: le autorità palestinesi hanno indicato in un messaggio sui social che "è stato ostacolato il suo percorso verso l'ospedale Martyr Khalil Suleiman durante l'operazione contro Jenin".
In un video pubblicato sui social network da diversi giornalisti che si trovavano nella zona, si vede il padre del piccolo che porta in braccio il figlio a piedi fino all'ospedale perché impossibilitato ad effettuare il viaggio con un veicolo a causa delle restrizioni imposte dalle forze israeliane. "Ciò porta a sette il numero dei martiri nella città", denunciano le autorità palestinesi che parlano di oltre 280 palestinesi uccisi in Cisgiordania e a Gerusalemme Est nelle operazioni delle forze di sicurezza israeliane e negli attacchi dei coloni dal 7 ottobre.
Israele, altri 2 soldati morti: totale ora a 115
L'esercito ha annunciato la morte di altri 2 soldati durante i combattimenti a Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare. Il totale è ora a 115 dall'inizio delle operazioni di terra nella Striscia. I due nuovi caduti - della Brigata Golani - sono stati uccisi in un'imboscata a Shujaia, sobborgo di Gaza City, come gli otto annunciati durante la notte scorsa.

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Gantz: "Seconda guerra di indipendenza ci richiede alto prezzo"
L'operazione a Gaza è una "seconda guerra d'indipendenza d'Israele" e "ci sta costando un pesante, doloroso e difficile prezzo". Così l'ex capo di Stato maggiore e ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz, dopo la morte di otto soldati israeliani mentre combattevano nella Striscia. "Chiunque cada e' una cicatrice per l'intero Stato d'Israele e ogni cicatrice ci ricorda dell'eroismo dei nostri combattenti e la necessità di essere degni come società del loro sacrificio", ha aggiunto su X.
Israele critica Australia per voto all'Onu su cessate il fuoco a Gaza
Israele ha criticato l'Australia per il voto all'Assemblea generale dell'Onu a favore di un cessate il fuoco umanitario a Gaza. La decisione di Canberra è stata "difficile da comprendere", ha commentato l'ambasciatore israeliano in Australia Amir Maimon. "Come può l'Australia sostenere il diritto di Israele di difendere il suo popolo dall'aggressione terroristica, votando allo stesso tempo a sostegno di un cessate il fuoco che incoraggerà Hamas e gli consentirà di riprendere i suoi attacchi contro gli israeliani?", ha aggiunto il rappresentante diplomatico.
Israele, operazione a Gaza procede: ieri 250 attacchi
L'esercito israeliano ha identificato e distrutto "una cellula terroristica nell'area di Shujaia (quartiere di Gaza City, ndr) che si apprestava a lanciare razzi verso Israele". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui truppe di terra, d'aria e di mare "stanno continuando ad attuare attacchi precisi su obiettivi terroristici in tutta la Striscia". Solo ieri sono stati centrati "oltre 250 obiettivi" in tutta l'enclave palestinese.
Presidenza Anp: "La maggioranza del mondo è con la causa della Palestina"
"Il mondo è in grande maggioranza dalla parte del popolo palestinese e della sua giusta causa". Lo ha detto la presidenza dell'Autorità nazionale palestinese di Abu Mazen (Anp) salutando la Risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu a favore di un cessate il fuoco a Gaza. "Il mondo - ha detto Nabil Abu Rudeinah, portavoce di Abu Mazen, citato dalla Wafa - conferma il suo rifiuto dell'aggressione israeliana contro il nostro popolo, del suo allontanamento dalle sue terre e della creazione di una nuova Nakba. Il governo occupante deve prendersi la responsabilità dei risultati del voto e affrontarli seriamente".
Guerra in Medioriente, Borrell: "Orrore a Gaza ingiustificabile". VIDEO
Trudeau a Netanyahu: "Servono sforzi in direzione di un cessate il fuoco permanente"
Justin Trudeau appoggia "nuove pause umanitarie e sforzi internazionali urgenti in direzione di un cessate il fuoco sostenibile": il premier canadese ne ha parlato direttamente al telefono con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Trudeau ha anche sostenuto la necessità di un accesso sicuro e privo di ostacoli per gli aiuti umanitari salvavita destinati alle popolazioni civili a Gaza. Il premier canadese non ha mancato di sottolineare il diritto di Israele all'autodifesa in linea con il diritto internazionale ed ha condannato gli attacchi di Hamas e il trattamento inaccettabile riservato agli ostaggi, di cui ha chiesto il rilascio immediato e senza condizioni. Un cessate il fuoco non può essere unilaterale, ha aggiunto, sottolineando che Hamas non deve usare i civili come scudi umani. Trudeau ha infine fatto riferimento alla soluzione dei due stati per arrivare ad una pace duratura nella regione.
Media: "Diversi leader di Hamas via dal Qatar, sono irreperibili"
Diversi leader di Hamas hanno lasciato il Qatar per una destinazione sconosciuta, spegnendo i telefoni e non rispondendo alle chiamate. Lo ha riferito il canale in lingua araba dell'emittente israeliana Kan, citando fonti a Doha. Ugualmente, anche Saleh al-Arouri, alto esponente del Movimento islamico e tra i fondatori delle Brigate Ezzedin al-Qassam, ha lasciato la sua residenza abituale a Beirut per la Turchia, ha aggiunto Kan.
Operazioni Idf a Betlemme e Jenin, 5 arresti
Le forze armate israeliane hanno condotto operazioni a Jenin e Betlemme. In quest'ultima, i soldati hanno compiuto cinque arresti. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Waf, precisando che quattro dei cinque arrestati provenivano dal campo di Al-Azza, mentre il quinto è stato preso a Janata, a sud di Shuq Betlemme. Ad Al-Azza sono scoppiati scontri tra militari e residenti, ma non si sono registrati feriti.
Patrick Zaki: "Sono la voce dei civili palestinesi"
"Da troppi anni Netanyahu sta attuando una politica razzista nei confronti del popolo palestinese, violando sistematicamente i diritti dei civili della Striscia di Gaza". Lo ha detto Patrick Zaki ospite in serata ieri a Brescia dai Saveriani, invitato da Missione Oggi e dal Coordinamento provinciale degli enti locali per la pace e la cooperazione internazionale, per presentare il suo libro "Sogni e illusioni di libertà. La mia storia". "I palestinesi non sono trattati come esseri umani - ha precisato - Mi hanno dato del filo Hamas, con cui io non ho nulla da spartire. Non dimentico i civili israeliani nelle mani dei terroristi e spero che siano presto liberati. Ma ho scelto di essere la voce dei civili palestinesi, la voce di chi non ha voce. E continuerò ad esserlo".
Usa insiste con Israele, aprire valico Kerem Shalom
L'amministrazione Biden ha aumentato la pressione su Israele affinchè riapra il valico di Kerem Shalom in modo che possano entrare a Gaza una maggiore quantità di aiuti. L'avvio di ispezioni sui camion di aiuti al valico tra la Striscia e lo Stato ebraico non sono sufficienti, ha affermato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca al Times of Israel. "Abbiamo avanzato questa richiesta ormai da tempo", ha dichiarato, ricordando la telefonata tra il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu nei giorni scorsi. "La risposta del governo israeliano è stata che possono rafforzare la capacità di Rafah... ma noi siamo giunti alla conclusione che non è così, ha aggiunto, mettendo l'accento sull'"urgenza" espressa da Washington. "Speriamo presto in una risposta da parte del governo israeliano", ha concluso il portavoce.
Idf: "Quattro nuove navi di classe Sa'ar 6 hanno salpato per la prima volta verso il Mar Rosso, unendosi alle attività operative della Marina israeliana"
Altri otto soldati morti a Gaza, 113 in totale
Le forze armate israeliane hanno annunciato la morte di altri otto soldati in battaglia a Gaza, portando il bilancio complessivo a 113 dall'inizio dell'operazione di terra nella Striscia. Tra le vittime, c'è il 35enne Tomer Grinberg, il 23enne Roei Meldasi, il 23enne Moshe Avram Bar On, tutti e tre del 13esimo battaglione della Brigata Golani. Sono morti anche il 19enne Achia Daskal e il 22enne Liel Hayo, del 51esimo battaglione della Brigata Golani, insieme al 26enne Ben Shelly e Rom Hecht, 20 anni, dell'Unità 669 dell'aeronautica, e il 19enne Oriya Yaakov, del 614esimo battaglione. Tre i soldati gravemente feriti.
Israele: gli ostaggi morti sono 19, ne restano 135
Israele ha dichiarato che 19 persone, ancora tenute in ostaggio, sono morte in contumacia, annunciando inoltre di aver recuperato i corpi di due ostaggi. Tra le 19 persone c'è un cittadino tanzaniano, ha reso noto l'ufficio stampa israeliano. La Tanzania aveva affermato che due dei suoi cittadini erano tra quelli presi in ostaggio a ottobre. Circa 240 persone sono state prese in ostaggio da Hamas il 7 ottobre, di cui 135 sono ancora prigioniere.
Assemblea Onu approva bozza che chiede cessate fuoco Gaza
L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato la risoluzione che chiede un "cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza. Nella bozza si esprime anche la "grave preoccupazione per la catastrofica situazione umanitaria a Gaza", sulla scia del testo bocciato venerdì in Consiglio di Sicurezza a causa del veto Usa. La risoluzione ha ottenuto 153 voti a favore, 10 contrari (tra cui Austria, Usa, Israele), e 23 astenuti, tra cui Germania e Italia, mentre la Francia ha votato a favore.