La campagna elettorale entra nel vivo. In un video l’endorsement degli Obama per Harris: "Non potremmo essere più orgogliosi di sostenerti e di fare tutto il possibile per farti vincere". Trump grida al "colpo di Stato Pelosi-Obama" e attacca la vicepresidente definendola "una pazza di sinistra, anche sull'aborto". Secondo un sondaggio Nyt e Siena College, il tycoon è avanti solo di un punto. Harris si è detta "pronta" a un dibattito ma la campagna dell’ex presidente: "Prima i dem formalizzino il loro candidato"
Dopo l'addio in diretta tv di Joe Biden, che ha detto di aver deciso di ritirarsi dalla corsa al secondo mandato “per salvare la democrazia” Usa, la campagna per le elezioni presidenziali e la Casa Bianca entra nel vivo. Donald Trump grida al “colpo di Stato Pelosi-Obama” e attacca Kamala Harris definendola “una pazza di sinistra, anche sull'aborto”. Harris lancia il primo spot e incassa l’endorsement di Barack e Michelle Obama. "Michelle e io non potremmo essere più orgogliosi di sostenerti e di fare tutto il possibile per farti vincere queste elezioni", dice l'ex presidente. "Sono orgogliosa di te. Sarà storico", aggiunge l'ex first lady. Secondo un sondaggio del New York Times e Siena College, il tycoon è avanti solo di un punto (48% a 47%). Intanto, Harris si è detta "pronta" a un dibattito con Trump. Ma la campagna dell’ex presidente risponde: “I dettagli per un dibattito non possono essere finalizzati fino a quando i democratici non formalizzeranno il loro candidato”.
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Wsj: Harris indietro di 2 punti da Trump
Un nuovo sondaggio del Wall Street Journal mostra che il duello tra Kamala Harris e Donald Trump è un testa a testa, con la vicepresidente leggermente indietro di due punti (47% a 49%), una percentuale che rientra nel margine di errore (3,1%), dopo aver eroso però il vantaggio di sei punti che il tycoon aveva su Joe Biden prima del ritiro. Il sondaggio indica anche un maggiore sostegno per Kamala tra gli elettori non bianchi e un entusiasmo notevolmente aumentato nella campagna dem
Trump, torno a fare un comizio nel luogo dell'attentato
"Tornerò a Butler, in Pennsylvania, per un grande e bellissimo comizio, in onore dell'anima del nostro amato pompiere eroe, Corey, e di quei coraggiosi patrioti feriti due settimane fa. Che giornata sarà: combattete, combattete, combattete!". Così Donald Trump ha annunciato sul suo social Truth che tornerà a fare un comizio nello stesso posto dove ha subito l'attentato e dove un vigile del fuoco è morto. "Restate sintonizzati per i dettagli", ha aggiunto.
Biden chiama il re di Giordania, focus su accordo ostaggi Gaza
Joe Biden ha parlato oggi con il re Abdullah II di Giordania e lo ha "aggiornato sui suoi sforzi in corso per garantire il rilascio degli ostaggi e un accordo di cessate il fuoco, e sui preparativi per un'aumento dell' assistenza umanitaria" durante la tregua. Lo rende noto la Casa Bianca in una nota. Il presidente "ha elogiato la straordinaria risposta umanitaria della Giordania a Gaza" sotto Abdullah II". I due leader inoltre hanno discusso della situazione in Cisgiordania e degli sforzi del Presidente per rafforzare l'Autorità Nazionale Palestinese "incoraggiando le riforme e assicurando all'Autorità Nazionale Palestinese le entrate di cui ha bisogno per il popolo palestinese". Il presidente ha infine ringraziato il re "per la sua amicizia" e ha confermato "il sostegno incrollabile degli Stati Uniti alla Giordania come partner e alleato nella promozione di una regione mediorientale più stabile, prospera e integrata".
Elezioni Usa 2024, le star di Hollywood per Kamala Harris. Aspettando Taylor Swift
Per la Cnn quello di adesso è "il più grande momento politico di Hollywood dai tempi di Obama": attori e cantanti si stanno mobilitando per il voto alle presidenziali del prossimo novembre. Molti di loro si sono schierati dalla parte dell'attuale vicepresidente, designata da Biden come candidata. C'è chi lo ha fatto esplicitamente, come George Clooney e Spike Lee, e chi più silenziosamente. Tra questi Beyoncé, che ha dato il permesso di utilizzare il suo brano "Freedom" per i comizi di Harris. CHI SONO LE STAR CHE SUPPORTANO KAMALA HARRIS
Gli Obama dalla parte di Harris. Il video dell'endorsement
Trump: "Farò ogni sforzo per pace in Medio Oriente"
La campagna di Trump ha rilasciato una dichiarazione sull'incontro con premier israeliano Netanyahu, affermando che il tycoon "ha promesso che, quando tornerà alla Casa Bianca, farà ogni sforzo per portare la pace in Medio Oriente e combattere l'antisemitismo impedendone la diffusione nei campus universitari degli Stati Uniti".
Trump: "Harris irrispettosa su Israele, sistemerò tutto io"
Incontrando Benyamin Netanyahu a Mar-a-Lago, Donald Trump ha attaccato Kamala Harris definendo "irrispettose di Israele" le sue dichiarazioni dopo l'incontro con Bibi. "In realtà non so come una persona ebrea possa votarla, ma questo dipende da loro", ha detto. "Abbiamo persone incompetenti a gestire il nostro Paese", ha proseguito, descrivendo Harris come peggiore di Biden. "Se vinciamo, sarà molto semplice. Tutto si sistemerà, e molto in fretta. Se non lo facciamo, potrebbero accadere grandi guerre in Medio Oriente e forse una Terza guerra mondiale", ha aggiunto. In seguito, la campagna di Trump ha rilasciato una dichiarazione sull'incontro, affermando che il tycoon "ha promesso che, quando tornerà alla Casa Bianca, farà ogni sforzo per portare la pace in Medio Oriente e combattere l'antisemitismo impedendone la diffusione nei campus universitari degli Stati Uniti".
Netanyahu da Trump, primo incontro da quando tycoon ha lasciato Casa Bianca
Dopo il discorso al Congresso e i colloqui separati alla Casa Bianca con Joe Biden e Kamala Harris, Benjamin Netanyahu oggi è in Florida per incontrare Donald Trump a Mar a Lago. Si tratta del primo incontro tra i due da quando il tycoon ha lasciato la Casa Bianca, cosa che colpisce vista la stretta relazione personale con il premier israeliano che Trump vantava quando era presidente. Le cose sarebbero però cambiate quando Netanyahu inviò un messaggio di congratulazioni a Joe Biden per la vittoria nel 2020, facendo infuriare Trump che continuava a denunciare presunte elezioni rubate. In tempi più recenti, dopo il 7 ottobre, il tycoon non ha esitato a criticare il modo in cui Netanyahu sta gestendo la guerra, accusandolo di essersi fatto cogliere "impreparato" dall'attacco di Hamas.
Secondo fonti citate da Times of Israel, i due non solo non si sono visti in questi anni, ma non si sono neanche parlati al telefono. Il primo colloquio tra i due dal gennaio 2021 è avvenuto questo mese, quando Bibi ha chiamato Trump per fargli gli auguri del 4 luglio. Fonti dell'ex amministrazione Trump parlano di "relazione di odio e amore tra i due".
Dubbi su Vance fra i repubblicani
Ora che in meno di una settimana è stato completamente stravolto dall'entrata in scena di Kamala Harris lo scenario elettorale statunitense, diversi repubblicani iniziano, ovviamente coperti dell'anonimato, a esprimere dubbi sull'utilità, ai fine della vittoria a novembre, della scelta dell'ultra Maga J.D. Vance come candidato alla vice presidenza.
"Era la peggiore di tutte le opzioni, uno su posizioni anti-Ucraina, più che populista, non aggiunge niente al ticket di Trump, entusiasma le stesse persone che amano Trump", è il ragionamento con The Hill di uno dei deputati che avanzano dubbi sulle posizioni del senatore dell'Ohio in politica estera, sulla sua inesperienza politica e sulla sua incapacità, visto il profilo fotocopia di Trump, di guadagnare voti in settori dell'elettorato conservatore diversi dalla base dei sostenitori del tycoon. Lo scontento sarebbe più generalizzato di quanto appare: "Credo che se domandate un po' in giro al Congresso, nove persone su 10 della nostra parte diranno che è una scelta sbagliata, è una persona che può fare seri danni", afferma un secondo deputato. Mentre un terzo, per il quale all'interno del gruppo repubblicano alla Camera c'è "un forte dissenso" sulla scelta di Donald Trump, arriva a dire che "la sensazione prevalente è che se Trump perderà sarà per il vice scelto, non aiuta per niente"
Harris ha 6 punti di vantaggio su Trump in New Hampshire
Kamala Harris ha un vantaggio di 6 punti su Donald Trump in New Hampshire. È quanto emerge dal sondaggio del Survey Center della University of New Hampshire, secondo il quale la vice presidente, che ha annunciato la sua candidatura dopo la rinuncia di Joe Biden il mese scorso, ha il 49% dei favori contro il 43% del tycoon, con l'indipendente Robert Kennedy jr al 4%. In uno scontro a due, la forbice si allarga ancora con il 53% per la democratica e il 46 per il repubblicano.
L'icona olimpica Felix: vittoria Harris sarebbe "monumentale"
Nel giorno dell'endorsement degli Obama alla corsa di Kamala Harris alla candidatura dem, arriva anche il sostegno di Allyson Felix, l'icona olimpica statunitense, a poche ore dall'apertura di Parigi 2024. Una vittoria di Harris alle presidenziali Usa di novembre sarebbe un momento "monumentale" per il Paese che, secondo l'atleta più decorata nella storia dell'atletica leggera, "ispirerebbe i bambini neri di tutti gli Stati Uniti". "Sarebbe un evento monumentale", ha dichiarato Felix, madre di due figli, quando le è stato chiesto se Harris potrebbe essere il presidente degli Stati Uniti quando le prossime Olimpiadi si svolgeranno a Los Angeles nel 2028. "Voglio dire, parlando come madre di una bambina nera, che voglio che veda qualcosa di simile, che veda che non ci sono limiti a ciò che può fare", ha aggiunto la 38enne icona dell'atletica leggera. "Ho fatto delle cose con Kamala nel corso degli anni, molto prima di tutto questo, quindi sì', sarebbe davvero speciale. Super fantastico", ha sottolineato Felix. L'atleta americana ha vinto complessivamente 31 medaglie olimpiche e mondiali nel corso della sua carriera atletica, con ben sette medaglie d'oro in cinque partecipazioni alle Olimpiadi tra il 2004 e il 2021. Felix è anche nota per il suo attivismo a sostegno dei diritti delle madri lavoratrici e delle madri atlete. E' in corsa per l'elezione alla Commissione Atleti del Comitato Olimpico Internazionale ed è stata determinante nel contribuire alla creazione di un asilo nido nel villaggio olimpico per i genitori che partecipano alle Olimpiadi di Parigi 2024.
L'Fbi vuole sentire Trump nelle indagini sull'attentato
L'Fbi intende sentire il candidato presidente Donald Trump nelle indagini sull'attentato da lui subito per ottenere una "dichiarazione della vittima". Lo riferisce la Cnn. Il colloquio è una procedura standard per le vittima di un crimine. "Sin dal giorno dell'attacco, l'Fbi è stata coerente e chiara nel dire che la sparatoria è stata un tentativo di assassinio dell'ex presidente Trump, che ha causato il suo ferimento, così come la morte di un padre eroico e il ferimento di altre persone", ha affermato l'agenzia in una nota.
In autunno arriva l'autobiografia di Melania Trump
A ridosso del voto, questo autunno, Melania Trump pubblicherà un libro di memorie: Melania. Il suo ufficio lo definisce "una storia potente e stimolante di una donna che ha tracciato la propria strada, superato le avversità e definito l'eccellenza personale". È il primo memoir dell'ex first lady, che finora è stata per lo più assente dall'ultima campagna presidenziale del marito. Il libro sarà pubblicato da Skyhorse Publishing, casa editrice di sostenitori di Donald Trump, come l'ex sindaco di New York City Rudolph Giuliani e l'avvocato Alan Dershowitz. Skyhorse ha anche lavorato con il candidato presidenziale indipendente Robert F Kennedy Jr e l'ex fixer di Trump Michael Cohen, che in seguito è diventato uno dei suoi più severi nemici. Alcuni libri di Skyhorse includono prefazioni di Steve Bannon, ex stratega della Casa Bianca sotto il tycoon.
Cnn: Netanyahu arrivato a Mar-a-Lago da Trump
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è arrivato a Mar-a-Lago per incontrare Donald Trump. Lo riferisce la Cnn. Si tratta del loro primo incontro da quando il tycoon ha lasciato la Casa Bianca. Il focus è sulla guerra a Gaza e il futuro della Palestina.
Chi sono i finanziatori della campagna elettorale di Kamala Harris?
Da quando Biden ha fatto un passo indietro dalla campagna elettorale per le presidenziali di novembre, la sua erede designata Kamala Harris ha raccolto in pochi giorni molto più dei 95 milioni che la campagna dell’inquilino della Casa Bianca aveva in banca alla fine di giugno. Il boom di donazioni va dai grandi nomi della finanza a tantissimi piccoli donatori, spesso al loro primo sostegno economico per il partito democratico. CHI SONO I FINANZIATORI
Per il Cremlino Trump è il candidato più aperto al dialogo. VIDEO
Trump "forse dimostra un po' più di saggezza politica in termini di mantenimento dei canali di dialogo", ha detto il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.
Le star di Hollywood che sostengono Kamala Harris: chi sono?
Per la Cnn quello di adesso è "il più grande momento politico di Hollywood dai tempi di Obama": attori e cantanti si stanno mobilitando per il voto alle presidenziali del prossimo novembre. Molti di loro si sono schierati dalla parte dell'attuale vicepresidente, designata da Biden come candidata. C'è chi lo ha fatto esplicitamente, come George Clooney e Spike Lee, e chi più silenziosamente. Tra questi Beyoncé, che ha dato il permesso di utilizzare il suo brano "Freedom" per i comizi di Harris. LA GALLERY
Le elezioni Usa e i Giochi Olimpici
I Giochi Olimpici di Parigi s’intrecciano con la campagna elettorale per le elezioni Usa. "Negli States sta accadendo qualcosa di grande e mi auguro che con Kamala Harris nel 'ticket' vinceremo le elezioni. È anche tifosa dei Warriors, ci ha sempre dato il massimo supporto e noi, dalle Olimpiadi, vogliamo ritrasmettere a lei questa energia, per spingerla". A esporsi con questa vera e propria dichiarazione di voto è stato il fenomeno del basket Stephen Curry, alla sua prima esperienza ai Giochi. "Ciò che sta accadendo mi trasmette energia e ottimismo, non vedo l'ora che anche lei, Kamala, cominci il suo viaggio", ha aggiunto. Delle elezioni Usa ha parlato anche Steve Kerr, che a Parigi allena gli Usa ma di solito è il tecnico di Curry ai Golden State Warriors, squadra del cuore di Harris. "L'ho incontrata qualche volta e la chiamo per nome, Kamala. Ma se sarà eletta non me la sentirò più di farlo. In ogni caso ho ammirato molto il presidente Biden per la decisione di ritirarsi e ora io sosterrò Kamala, che ritengo sia un'ottima candidata", ha detto Kerr.
Mosca: “Trump non è diverso da altri, forse migliore nel dialogo”
"Sotto Trump, gli americani probabilmente hanno iniziato questa corsa alle sanzioni. Sotto Trump, è stato introdotto un numero enorme di sanzioni contro il nostro Paese e in questo senso per noi" Trump "non è molto diverso da tutti gli altri. Forse, dimostra un po' più di saggezza politica in termini di mantenimento dei canali di dialogo". Lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass.