Attacchi nel Mar Rosso, Usa annunciano coalizione anti Houthi: c'è anche l'Italia

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Una nuova task force composta da 10 Paesi per rafforzare la difesa marittima e garantire la sicurezza alle navi commerciali: così il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha presentato l'operazione statunitense alla quale aderirà, con un ruolo di primo piano, anche il Bahrein. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sentito questa mattina l'americano Lloyd Austin: anticipato a prima di Natale l'invio della nave italiana. Houthi minacciano: "Attaccheremo Mar Rosso ogni 12 ore"

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I ribelli Houthi continuano a fare paura alle navi nel Mar Rosso. Anche questa mattina un nuovo attacco delle forze yemenite filo-iraniane ha colpito tra le coste di Gibuti e lo stretto di Bab al Mandab, tra il Mar Rosso e l'Oceano Indiano. Le azioni dei ribelli sono iniziate con la guerra tra Israele e Hamas come forma di supporto a Gaza e gli attacchi sono stati condannati dall’Ue ma anche dagli Stati Uniti che ieri hanno annunciato una coalizione di 10 nazioni contro gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso. Tra gli altri, Gran Bretagna, Francia, Italia e Bahrein aderiranno alla "iniziativa di sicurezza multinazionale" per garantire la sicurezza delle navi commerciali. Come sottolineato dal segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, "i Paesi che cercano di sostenere il principio fondamentale della libertà di navigazione devono unirsi per affrontare la sfida posta da questo attore non statale". Ma i ribelli minacciano: intenzionati ad "effettuare operazioni e attacchi ogni 12 ore alle navi che transitano nel Mar Rosso". 

La risposta yemenita

Anche il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha parlato della coalizione anti-Houthi: una task force che intende “rafforzare una forza marittima che esiste già, sotto la guida del Bahrein". La risposta dei ribelli non si è fatta attendere. Gli Houthi "saranno in grado" di affrontare la coalizione formata dagli Stati Uniti, ha affermato in un'intervista ad al-Jazeera Mohammed al-Bukhaiti, membro dell'organizzazione filo-iraniana che controlla alcune parti dello Yemen. "Chiunque cerchi di espandere il conflitto deve assumersi la responsabilità delle conseguenze delle sue azioni", ha ammonitoil portavoce del gruppo Abdel Salam, ritenendo che "la coalizione formata dagli Usa con lo scopo di proteggere Israele e militarizzare il mare senza alcuna giustificazione, non impedirà allo Yemen di continuare le sue legittime operazioni a sostegno di Gaza". E ha aggiunto: "Proprio come gli Stati Uniti si sono permessi di sostenere Israele con e senza un’alleanza, i popoli della regione hanno piena legittimità a sostenere palestinesi, e lo Yemen si è assunto la responsabilità di opporsi alla grande ingiustizia a Gaza". 

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Iran prende le distanze

Gli Houthi sono un gruppo yemenita filo-iraniano: per questo motivo Teheran è stata accusata di sostenere gli attacchi contro le navi del Mar Rosso. L’Iran, per voce del viceministro degli Esteri Ali Bagheri Kani, ha però preso le distanze dai ribelli, affermando che “il gruppo agisce in modo indipendente per quanto riguarda i suoi attacchi e il sequestro delle navi collegate a Israele nel Mar Rosso e nel Mar Arabico”. “Non è giusto - ha sottolineato il politico - mettere in relazione le misure indipendenti del gruppo yemenita con altri Paesi".

Aerei israeliani hanno colpito la scorsa notte la casa a Gaza di Ismail Haniyeh, capo dell'Ufficio politico di Hamas. Lo ha fatto sapere l'esercito, secondo cui la casa "era usata come infrastruttura del terrore e spesso ha ospitato riunioni dei leader di Hamas per dirigere atti terroristici contro civili e militari israeliani". L'esercito ha aggiunto che nella presa del campo profughi di Shati i soldati hanno localizzato e distrutto un deposito di armi della forza navale di Hamas "contenente attrezzatura subacquea, ordigni esplosivi e armi". +++ ISRAEL DEFENSE FORCES +++ NPK +++

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La partecipazione italiana

I Paesi che aderiscono alla task force statunitense sono dieci. Tra loro anche la Gran Bretagna, la Francia, il Bahrein e l'Italia. Il coinvolgimento italiano è guidato dal ministro della Difesa Guido Crosetto che ha sentito questa mattina il ministro americano Lloyd Austin. L'invio della fregata europea multi missione 'Virgilio Fasan', inizialmente previsto per il prossimo febbraio nell'operazione diplomatico europea e anti pirateria denominata 'Atalanta', è stato anticipato ai prossimi giorni: il 24 dicembre la nave dovrebbe attraversare il canale di Suez. 

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Ministro Crosetto: "Italia farà la sua parte"

"Durante il colloquio con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti è stato affermata l'importanza del principio di libera navigazione, valutato l'impatto sul commercio internazionale e discusse le possibili opzioni per garantire la sicurezza delle rotte marittime al fine di prevenire ripercussioni sull'economia internazionale, con pericolose dinamiche sui prezzi delle materie prime". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto a seguito del video collegamento con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti d'America, Lloyd Austin. E ha aggiunto: "L'Italia farà la sua parte, insieme alla comunità internazionale, per contrastare l'attività terroristica di destabilizzazione degli Houthi, che abbiamo già condannato pubblicamente, e per tutelare la prosperità del commercio e garantire la libertà di navigazione e il diritto internazionale". "È necessario - haproseguito il ministro - aumentare la presenza nell'area al fine di creare le condizioni per la stabilizzazione, evitare disastri ecologici e prevenire, inoltre, una ripresa della spinta inflazionistica".

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