Così Lloyd Austin, che ha anche avvertito l'Iran di "smettere" di sostenere i ribelli Huthi che continuano ad attaccare le navi nel Mar Rosso. A Varsavia incontro capi Mossad, Cia e premier Qatar su ostaggi: discusso della possibilità di rinnovare i negoziati. Tuttavia, afferma la Casa Bianca, l'accordo non è "imminente". Intanto Hamas ha pubblicato un nuovo video di tre ostaggi trattenuti nella Striscia. Israele ha scoperto vicino al valico di Erez un "enorme sistema di tunnel"
Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha assicurato che gli Stati Uniti forniranno altre armi e munizioni a Israele, avvertendo nel contempo l'Iran di "smettere" di sostenere i ribelli Huthi che continuano ad attaccare le navi nel Mar Rosso.
Sono 110 i palestinesi che sarebbero stati uccisi nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore dalle Forze di difesa israeliane (Idf). I soldati israeliani uccisi nei combattimenti salgono invece a 129.
Il capo del Mossad David Barnea ha incontrato a Varsavia il direttore della Cia William J. Burns e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed Al Thani. I tre hanno discusso della possibilità di rinnovare i negoziati con Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. Intanto Hamas ha pubblicato un nuovo video di tre ostaggi trattenuti nella Striscia.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite torna oggi a votare una risoluzione redatta dagli Emirati Arabi Uniti proprio per chiedere un cessate il fuoco immediato nella guerra tra Israele e Hamas che consenta la consegna di aiuti umanitari a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi.
Gli approfondimenti:
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog finisce qui
Continua a seguire gli aggiornamenti sul liveblog di martedì 19 dicembre
Israele, scoperto sistema di tunnel nella Striscia di Gaza vicino al valico di Erez
La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE FOTO
Fotografo palestinese colpito da agenti Israele, Usa preoccupati
Gli Usa si sono detti "profondamente preoccupati" per l'attacco a un fotografo palestinese dell'agenzia turca Anadolu da parte di agenti di polizia israeliani a Gerusalemme est. Durante gli scontri con le forze dell'ordine a margine della preghiera del venerdì vicino alla moschea di al-Aqsa, Moustafa al-Kharouf è stato colpito da agenti prima al volto, poi con il calcio di un fucile, secondo le immagini recuperate dall'Afp. Messo a terra, è stato poi preso a calci violentemente ed è stato ricoverato in ospedale. La polizia israeliana ha dichiarato di "aver sospeso immediatamente le operazioni degli agenti" coinvolti. Interrogato sulla questione, il portavoce del dipartimento di stato americano Matthew Miller ha detto che gli Stati Uniti sono "profondamente preoccupati per le immagini inquietanti dell'uso della forza contro un giornalista viste in questo video". "Riteniamo opportuno che questo video sia oggetto d'inchiesta e, se i fatti lo richiedono, che le persone coinvolte rendano conto delle loro responsabilita'", ha aggiunto.
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO
Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Lo scrittore israeliano racconta come per sopravvivere al conflitto sia necessario abbandonare le vecchie ideologie. LEGGI L'ARTICOLO
Hamas minimizza scoperta del tunnel a Gaza da parte di Israele
Un funzionario di Hamas ha minimizzato la scoperta di uno dei tunnel a Gaza da parte dell'esercito israeliano, affermando che questo passaggio sotterraneo era stato costruito per una "missione" che è stata "portata a termine con successo". Ieri l'esercito israeliano ha mostrato le immagini di quello che sembrerebbe essere il più grande tunnel di Hamas scoperto finora sotto la Striscia, vicino al valico di Erez tra il territorio palestinese e Israele. L'esercito israeliano ha affermato che il passaggio sotterraneo fa parte di una rete ramificata più ampia che si estende per oltre quattro chilometri. Israele ha inoltre affermato che il tunnel è costato milioni di dollari e ci sono voluti anni per costruirlo, comprendendo binari, elettricità, drenaggio e una rete di comunicazioni.
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI
Al Jazeera, "scontri a ovest di Jenin in Cisgiordania"
"Il corrispondente di Al Jazeera ha annunciato che scontri sono scoppiati nella città di Ya'bad, a sud-ovest di Jenin" in Cisgiordania, "dopo che le forze di occupazione hanno preso d'assalto la città e fatto irruzione nelle case". Lo riporta la stessa tv satellitare.
Israele attacca postazione esercito Siria dopo lanci nel Golan
"Il portavoce delle forze di difesa israeliane ha annunciato che i carri armati dell'Idf hanno attaccato una postazione militare dell'esercito siriano, in risposta ai lanci nell'area delle alture di Golan". Lo riporta il sito Ynet, precisando che "le forze dell'Idf hanno anche attaccato con l'artiglieria in territorio siriano".
La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news
Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese Pini, i direttori di Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della Sera Luciano Fontana e di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del conflitto in medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio nella narrazione dei fatti e sul rischio sempre presente della diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO
A Al-Sisi i messaggi di Lega araba, bin Salman e re di Giordania
La Lega araba, i re d'Arabia Saudita e di Giordania, il leader indiano Narendra Modi, oltre al presidente russo Vladimir Putin, hanno inviato messaggi di congratulazioni al presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi, riconfermato alle elezioni per un nuovo mandato. Messaggi anche da parte dell'ambasciatore degli Stati Uniti in Egitto Herro Mustafa Garg, del grande imam di Al-Azhar Dr Ahmed El-Tayeb e del papa copto Tawadros II di Alessandria. Il re di Giordania Abdullah ha espresso "il desiderio di espandere i legami storici e la cooperazione profondamente radicata tra Giordania ed Egitto" e ha ribadito "l'importanza di lavorare insieme per porre fine all'aggressione israeliana a Gaza e spingere verso un orizzonte politico per la questione palestinese". Il premier indiano Modi ha sottolineato che "non vede l'ora" di lavorare con Al-Sisi "per approfondire ulteriormente il partenariato strategico India-Egitto".
Israele colpisce in Siria in risposta a razzi su Golan
Israele ha attaccato una postazione dell'esercito siriano in risposta ai missili sparati dal territorio siriano. L'esercito israeliano ha dichiarato che i proiettili sono atterrati in aree aperte e la sua artiglieria ha sparato contro il "centro del fuoco" in Siria. "I carri armati dell'Idf hanno attaccato una postazione militare dell'esercito siriano", si legge in un comunicato. Israele ha intensificato gli attacchi contro la Siria dallo scoppio della guerra contro il gruppo islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza il 7 ottobre, con più di 20 attacchi in poche settimane e mettendo fuori uso i due principali aeroporti del Paese in diverse occasioni. In precedenza ha attaccato obiettivi nel Paese arabo, spesso appartenenti a milizie iraniane o libanesi alleate di Damasco, che considera una minaccia alla propria sicurezza. Sia il gruppo sciita libanese Hezbollah che altri gruppi armati sostenuti dall'Iran sono presenti in territorio siriano e sono alleati del governo del presidente siriano Bashar al-Assad, mentre Israele considera la loro presenza nel Paese vicino una minaccia alla sua sicurezza.
Onu, Consiglio rinvia a domani voto su risoluzione
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu resta diviso sulla ultima risoluzione redatta da Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti che chiede l'interruzione delle ostilità a Gaza per permettere l'accesso degli aiuti umanitari. Il voto, atteso per oggi, è slittato a domani. Gli Emirati hanno chiesto un rinvio di ventiquattr'ore per permettere ai negoziati di andare avanti e trovare la formula che accontenti tutti. Per essere approvata, la risoluzione ha bisogno di almeno nove voti su quindici e nessun veto da parte dei cinque Paesi membri permanenti, Usa, Cina, Russia, Francia e Regno Unito. La missione americana, per esempio, vuole attenuare l'impatto delle definizioni, e preferisce parlare di "pause umanitarie" invece di "cessate il fuoco", non accettata da Israele e considerata un'opzione che darebbe alle milizie paramilitari di Hamas il tempo per riorganizzarsi.
Ehud Olmert a Sky TG24: "Israele deve fornire una visione politica"
Il governo Netanyahu e le forze di estrema destra al suo interno, ci dice l’ex premier israeliano, non vogliono il negoziato. L'INTERVISTA
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti LEGGI
Austin, coalizione a guida Usa contro attacchi Mar Rosso
Il capo del Pentagono Lloyd Austin annuncia che gli Stati Uniti stanno lavorando alla formazione di una coalizione internazionale per contrastare quelli che ha definito "pericolosi" attacchi da parte dei ribelli Huthi dello Yemen alle navi da trasporto nel Mar Rosso. L'aumento degli attacchi marittimi da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas all'inizio di ottobre ha costretto alcune compagnie a interrompere il transito attraverso la travagliata ma vitale via d'acqua. "Questi attacchi sono sconsiderati, pericolosi e violano il diritto internazionale", ha dichiarato Austin in conferenza stampa durante la visita in Israele. "Stiamo agendo per costruire una coalizione internazionale che affronti questa minaccia", ha detto Austin. "Questo non e' solo un problema degli Stati Uniti. E' un problema internazionale e merita una risposta internazionale". Austin ha detto che domani si terrà una riunione virtuale dei ministri dei Paesi del Medio Oriente per affrontare la questione. Le sue osservazioni sono giunte dopo che i ribelli Huthi, sostenuti dall'Iran, hanno dichiarato di aver attaccato due navi "legate a Israele" nel Mar Rosso in solidarietà con i palestinesi di Gaza, governati da Hamas. li Huthi contro il commercio deve cessare", ha dichiarato.
Media, leader Hamas hanno deciso espandere attacchi da Siria
Un'espansione degli attacchi contro Israele dalla Siria. E' quanto sarebbe stato deciso nella riunione segreta tra i leader di Hamas, tra cui Saleh al-Arouri e Khaled Meshal, che si è svolta la scorsa settimana in Turchia. Lo riporta il sito della tv israeliana Kan, citando fonti palestinesi a conoscenza dei dettagli della riunione. L'emittente sottolinea che Hamas può contare su un ramo militare non solo in Libano, ma anche in Siria. Quest'ultimo sarebbe composto da decine di miliziani, la maggior parte dei quali sarebbero basati nei campi profughi intorno Damasco, ma anche nel sud del Paese, nella zona di Quneitra e Daraa.