Israele-Hamas, Netanyahu: "Morte ostaggi spezza cuore, Gaza smilitarizzata nel dopoguerra”

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Il premier israeliano, in una conferenza stampa, dice: "Il conflitto andrà avanti fino alla distruzione di Hamas", anche se la tragica fine dei 3 ostaggi, uccisi per errore dall'IDF a Gaza, ha "spezzato il mio cuore e quello della nazione. Abbiamo appreso la lezione”. Poi ha aggiunto che “la Striscia sarà smilitarizzata nel dopoguerra e rimarrà sotto il controllo di sicurezza israeliano"

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Con la situazione sul campo in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio attraverso mappe, schede e approfondimenti. 

 

"La guerra andrà avanti fino alla distruzione di Hamas", anche se la morte dei 3 ostaggi ha "spezzato il mio cuore e quello della nazione". Lo ha detto il premier israeliano Netanyahu in una conferenza stampa. Poi ha aggiunto: “Abbiamo appreso la lezione” e ha promesso che Israele manterrà "tutti gli sforzi militari e diplomatici per riportare a casa tutti gli ostaggi” (GUERRA ISRAELE-HAMAS: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI).

Netanyahu: "Pressione militare è necessaria"

Netanyahu ha detto questa sera che l'uccisione dei tre ostaggi venerdì da parte dei soldati dell'IDF è stata una “terribile tragedia”. "Non cederemo nello sforzo militare e politico per restituire i nostri ostaggi. La pressione militare è necessaria sia per il ritorno degli ostaggi che per la vittoria. Senza la pressione militare, non abbiamo nulla”. Netanyahu ha ribadito la sua opposizione alla presa del controllo della Striscia di Gaza da parte dell’Autorità Palestinese alla fine della guerra, nonostante il sostegno degli Stati Uniti. "Dobbiamo dire la verità e non coltivare illusioni", ha detto, "Dopo l'eliminazione di Hamas, la Striscia di Gaza sarà smilitarizzata e sotto il controllo della sicurezza israeliana. Nonostante il dolore, nonostante la pressione internazionale, andiamo avanti fino alla fine, niente ci fermerà”.

Netanyahu sugli ostaggi: "Impareremo la lezione"

Parlando dell'uccisione per errore di tre ostaggi ieri mattina a Gaza ha aggiunto: "Avevano toccato la salvezza e invece è successo il disastro”. Netanyahu ammette di essersi chiesto, come tutti gli israeliani, "cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente...eravamo vicini a riabbracciarli". "Ma non possiamo riportare indietro l'orologio", ha continuato il primo ministro.

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Le critiche per non aver annunciato la morte degli ostaggi

Nelle ultime ore, voci di forte critica si sono alzate in Israele contro il premier e il suo governo per non aver annunciato lui ieri sera in prima persona l'uccisione dei 3 ostaggi israeliani da parte dell'esercito a Gaza. I media ricordano che in passato, in casi simili, è stato il premier ad annunciare ad Israele quanto era successo. Dan Halutz, un ex capo di stato maggiore dell'esercito, è stato il più caustico nei confronti di Netanyahu. "Bibi - ha detto, citato dai media, ricorrendo al nomignolo del premier - l'unica immagine di vittoria possibile dopo il fallimento del 2023 è quella di te che ci lasci con la bandiera bianca". Una immagine legata al fatto che gli ostaggi uccisi per errore dall'esercito israeliano a Gaza - secondo l'esercito - avevano innalzato un bastone con una pezza bianca.

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