Israele Medio Oriente, Hamas: 1001 morti dalla ripresa dei raid israeliani a Gaza

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Sale a 50.357 il bilancio delle vittime dal 7 ottobre 2023, secondo le stime del ministero della Sanità di Hamas. Intanto, le Idf hanno ordinato l’evacuazione di Rafah, annunciando una nuova offensiva per "eliminare le capacità delle organizzazioni terroristiche nella zona". Nonostate il mandato di cattura della Cpi, il 2 aprile il premier israeliano sarà a Budapest per incontrare il premier ungherese, che potrebbe sostenere la visione di Trump sul futuro della Striscia

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Il ministero della Sanità di Hamas ha riferito che sono 1.001 i morti  dalla ripresa dei raid israeliani su Gaza, il 18 marzo scorso. Il  ministero precisa che 80 persone sono rimaste uccise nelle ultime 48  ore, facendo salire a 50.357 morti il bilancio totale delle vittime dal 7  ottobre 2023.

Intanto, le Idf hanno emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi nell'intera area di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, affermando che l'esercito sta "tornando a combattere con grande forza per eliminare le capacità delle organizzazioni terroristiche in queste aree". Lo riporta il Times of Israel.

Il 2 aprile si terrà un incontro a Budapest tra il premier israeliano Netanyahu e il premier ungherese Orban, che potrebbe sostenere la visione del tycoon per il futuro di Gaza. 

Sul fronte interno, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha scelto l'ex comandante della Marina, Eli Sharvit, come prossimo direttore del servizio di sicurezza interna israeliano (Shin Bet): lo ha reso noto il suo ufficio. A inizio mese la Corte suprema aveva sospeso il licenziamento dell'attuale capo del servizio di intelligence, Ronen Bar, in attesa che vengano esaminati i ricorsi contro la decisione del governo, cosa che avverrà entro l'8 aprile. 

La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha espresso indignazione per l'uccisione di otto medici in servizio nella Striscia.

Intanto, il leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha affermato che Teheran risponderà in modo "forte" se il Paese venisse attaccato  dagli Stati Uniti. 

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Houthi: "Gli Usa hanno colpito l'isola di Kamaran"

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Idf punisce soldati per aver vandalizzato villaggio Cisgiordania

Un'indagine dell'Idf su un'operazione israeliana nel villaggio di Jinba, nell'area di Masafer Yatta in Cisgiordania, ha portato a punizioni e alla detenzione temporanea di tre dei 140 soldati che hanno condotto il raid durante il quale le forze israeliane "hanno vandalizzato e danneggiato equipaggiamento contro gli ordini e il protocollo". Lo ha affermato un portavoce dell'esercito israeliano citato da Haaretz. "Questo è un grave incidente contrario al livello professionale ed etico previsto dai soldati dell'Idf durante l'attività operativa", ha riferito il portavoce secondo cui la brigata, il battaglione, il plotone e i comandanti sono stati rimproverati. Stando a quanto emerso dall'indagine, le truppe hanno condotto perquisizioni non autorizzate della scuola e dell'infermeria del villaggio, vandalizzando le strutture. 

Gaza: un lungo tavolo tra le macerie per la cena di Ramadan. FOTO

Immagini diffuse sui social da Gaza mostrano la popolazione che prepara un Iftar collettivo, il pasto serale che interrompe il digiuno durante il Ramadan, a Rafah, nel sud della Striscia, tra le rovine rimaste dopo i combattimenti. LE IMMAGINI

Idf, 3 militari incarcerati per raid a Masafer Yatta

Tre militari israeliani sono stati messi in detenzione dopo un'indagine interna dell'Idf su un raid compiuto tra venerdi' e sabato nel villaggio di Jinba, a Masafer Yatta, nella Cisgiordania meridionale. I soldati sono accusati di aver vandalizzato proprieta' palestinesi durante una perquisizione ingiustificata alla ricerca di armi, "violando gli ordini e il protocollo". Il comandante della Brigata Yehuda, il colonnello Shahar Barkai, il comandante del battaglione e il comandante della compagnia hanno ricevuto rimproveri. Inoltre, il comandante di plotone e' stato condannato a 7 giorni di custodia cautelare e rimosso dal suo incarico mentre un altro comandante sara' costretto a rimanere nella base per un periodo di tempo prolungato. Due soldati che hanno preso parte agli atti vandalici sono stati condannati a 7 giorni di custodia cautelare. "Si tratta di un grave incidente, contrario al livello professionale ed etico che ci si aspetta dai soldati dell'Idf durante le attivita' operative", ha affermato il capo del Comando Centrale, Avi Bluth, in una nota delle forze armate. L'episodio e' venuto alla luce grazie a un filmato pubblicato sui social media, che ha suscitato forti polemiche. Secondo l'emittente pubblica Kan, il capo di Stato maggiore, Eyal Zamir, si e' recato personalmente a Jinba per indagare sull'incidente.

Usa-Iran, Trump a Fox News: “Ho scritto a Khamenei per un accordo sul nucleare”

Èstato lo stesso Trump a rivelarlo, in un'intervista a Fox Business Network, ripresa dai media internazionali. "Vorrei raggiungere un accordo con l'Iran sul suo programma nucleare", ha detto il presidente Usa, aggiungendo che "se l'Iran non negozia, sarà molto brutto per loro”. LEGGI QUI

Trump: "Gli Houthi decimati, andremo avanti con gli attacchi"

"I terroristi Houthi, sostenuti dall'Iran, sono stati decimati dai raid senza sosta delle ultime due settimane. I nostri attacchi continueranno fino a quando non saranno più una minaccia per la libertà alla navigazione". Lo ha detto Donald Trump sul suo social X. "La scelta per gli Houthi è chiara: smettete di sparare alle navi americane e noi fermeremo" gli attacchi nei vostri confronti, "altrimenti questo è solo l'inizio e la vera sofferenza deve ancora arrivare sia per gli Houthi sia i loro sponsor in Iran", ha messo in evidenza Trump. 

Abu Mazen compie 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA

Proteste a Gerusalemme, almeno 7 manifestanti arrestati

Centinaia di manifestanti contro il governo e a sostegno dell'immediato ritorno a casa degli ostaggi stanno bloccando tutti gli ingressi della Knesset a Gerusalemme. E' il quattordicesimo giorno consecutivo di proteste, iniziate con l'annuncio dell'intenzione del premier Benjamin Netanyahu di cacciare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. La polizia e' presente in forze e ha schierato anche i cannoni ad acqua, nel tentativo di sgomberare i manifestanti. Sette gli arresti finora in tre localita', tra cui fuori dal Parlamento e sulla Begin Highway. Tra gli arrestati c'e' il cugino dell'ostaggio liberato Arbel Yehud, che secondo testimoni oculari e' stato trattenuto con violenza dopo aver insultato un agente di polizia. Altri due manifestanti sono stati arrestati mentre bloccavano il traffico sulla Begin Highway. Gia' stamane la strada era stata bloccata da attivisti e dei pneumatici erano stati bruciati.

Media: "Denunciarono la guerra", Mosca condanna 2 reporter

Due giornalisti russi, Roman Anin e Ekaterina Fomina, sono stati condannati in contumacia a otto anni e mezzo di reclusione sulla base della legge bavaglio che in Russia di fatto vieta ogni critica contro l'invasione dell'Ucraina: lo riportano diversi media russi, tra cui la Tass. Secondo la testata online Meduza, dietro le condanne emesse dal tribunale Dorogomilovsky di Mosca ci sono tre video pubblicati da IStories, e in particolare due filmati in cui Anin denuncia i raid dei soldati russi che hanno provocato numerose vittime tra i civili ucraini, e una videoinchiesta di Fomina sulla strage di Bucha di cui sono accusate le truppe russe. 

Netanyahu: "I miei collaboratori arrestati sono in ostaggio"

Dopo essere stato interrogato come testimone nell'inchiesta israeliana Qatargate, Benyamin Netanyahu ha pubblicato un video definendo le indagini come "politiche" e aggiungendo che due dei suoi principali collaboratori arrestati stamani "sono tenuti in ostaggio". "La polizia ha detto che ci volevano quattro ore" per interrogarmi, "ma dopo un'ora non avevano più domande", ha detto Netanyahu nel video pubblicato su Telegram e ripreso da Times of Israel. "Si tratta di una caccia politica volta a sventare il licenziamento del capo dello Shin Bet e a far cadere un primo ministro di destra", ha aggiunto. 

Netanyahu: "E' un'indagine politica per rovesciarmi" (2)

"La polizia ha detto che ci sarebbero volute quattro ore, ma dopo un'ora hanno esaurito le domande", ha riferito Netanyahu, chiamato nel pomeriggio a testimoniare come persona informata, non come sospettato. "Ho detto, 'Mostratemi del materiale. Mostratemi qualcosa', e non avevano niente da mostrare. Sono rimasto sbalordito - ha sottolineato il premier - ho capito che c'era un'indagine politica qui, ma non sapevo fino a che punto".

Israele, l'ex comandante della Marina Eli Sharvit è il nuovo capo dello Shin Bet

Sharvit prende il posto di Ronen Bar, alla guida dell'agenzia interna dei servizi segreti israeliani. "Dopo aver condotto ampi colloqui con sette candidati qualificati, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha deciso di nominare l'ex comandante della Marina e ammiraglio in riserva" si legge in una nota. IL PROFILO

Netanyahu: "E' un'indagine politica per rovesciarmi"

L'inchiesta sul Qatargate e' una "caccia alle streghe politica progettata per impedire il licenziamento del capo dello Shin Bet e provocare il rovesciamento di un primo ministro di destra". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo l'arresto di due suoi collaboratori e la sua convocazione a testimoniare in merito allo scandalo su presunti pagamenti da parte di Doha. "Stanno tenendo in ostaggio Urich e Feldstein", ha sottolineato il capo del governo. 

Bonelli: "Netanyahu colpisce palestinesi mentre mondo tace"

"L'esercito israeliano torna a colpire Rafah con una violenza inaudita, costringendo migliaia di palestinesi a un nuovo esodo forzato. Dopo aver ridotto la citta' in macerie, oggi l'Idf ordina ancora evacuazioni, lasciando la popolazione senza alcuna certezza di salvezza. Netanyahu e i suoi generali dispongono della vita dei palestinesi come se fossero pedine: bombardano ospedali, scuole, campi profughi, mentre il mondo tace. Questo e' inaccettabile". Lo afferma Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. "Mentre la comunita' internazionale rimane immobile, Viktor Orban accoglie Netanyahu in pompa magna, ignorando il mandato di arresto per crimini di guerra emesso dalla Corte penale internazionale. L'Europa  - prosegue Bonelli - non puo' far finta di niente: chi protegge un criminale di guerra come Netanyahu non puo' restare nella comunita' europea senza conseguenze. Orban sta sfidando apertamente i valori fondanti dell'Ue e non possiamo permetterlo. La strage di civili palestinesi deve finire. Lo ripetiamo da mesi: servono sanzioni contro il governo israeliano di Netanyahu. L'Ue non puo' applicare due pesi e due misure. Il governo italiano, l'Ue, non possono girarsi dall'altra parte, c'e' bisogno di una posizione forte  di fronte a un massacro che sta avvenendo sotto gli occhi del mondo".

Israele costruirà recinzione lungo confine con Giordania

Israele inizierà a costruire una nuova recinzione lungo il confine con la Giordania. Lo riferisce il Times of Israel spiegando che i lavori inizieranno a giugno e dovrebbero durare tre anni. La recinzione andrà da Hamat Gader, all'estremità meridionale delle alture del Golan, fino all'aeroporto internazionale Ramon, a nord di Eilat e costerà 5,2 miliardi di shekel (1,4 miliardi di dollari). L'obiettivo di Israele è costruire la recinzione il più vicino possibile al confine effettivo con la Giordania, tenendo presente la sicurezza e le considerazioni topografiche.

Idf: "Smantellato a Gaza un tunnel lungo un chilometro"

L'Idf continua ad operare nella Striscia di Gaza per "espandere il perimetro di sicurezza nella parte settentrionale e centrale di Gaza", e dice di aver smantellato un tunnel di Hamas e un'officina di produzione di razzi e lanciarazzi. "Finora - affermano le Forze di difesa israeliane - le truppe della 252/a Divisione hanno eliminato oltre 50 terroristi". "Le truppe dell'Unità Yahalom sotto il comando della 252a Divisione - afferma l'Idf in una nota - hanno smantellato un tunnel sotterraneo lungo un chilometro appartenente all'organizzazione terroristica Hamas. In un'ulteriore attività, le truppe hanno localizzato un'officina utilizzata per la produzione di razzi e lanciarazzi". "Le truppe dell'Idf - conclude la nota - continueranno a operare contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza per proteggere i cittadini dello Stato di Israele". 

Amnesty: "Ungheria arresti Netanyahu e lo consegni a Cpi"

L'Ungheria "deve arrestare" Netanyahu e consegnarlo alla Corte Penale Internazionale. E' Al Jazeera a riportare le parole di Erika Guevara-Rosas, capo della ricerca globale di Amnesty International che ha commentato la notizia dell'invito a Budapest rivolto a Netanyahu da parte del primo ministro ungherese Viktor Orban. Per Amnesty l'invito "mostra disprezzo per il diritto internazionale e conferma che i presunti criminali di guerra ricercati dalla Cpi sono i benvenuti nelle strade di uno Stato membro dell'Unione europea". "Il primo ministro israeliano - ha proseguito Guevara-Rosas - e' un presunto criminale di guerra, accusato di usare la fame come metodo di guerra, di attaccare intenzionalmente i civili e di crimini contro l'umanita' di omicidio, persecuzione e altri atti disumani". "In qualita' di Stato membro della Cpi, l'Ungheria deve arrestarlo se si reca nel Paese e consegnarlo alla corte. Qualsiasi viaggio che intraprende in uno Stato membro della CPI che non si concluda con il suo arresto incoraggerebbe Israele a commettere ulteriori crimini contro i palestinesi nei Territori Palestinesi Occupati".

Media: "Netanyahu valuta dietrofront su nomina capo Shin Bet"

Benyamin Netanyahu sarebbe pronto a riconsiderare la sua decisione di nominare l'ex comandante della Marina e vice ammiraglio in pensione Eli Sharvit come prossimo capo dello Shin Bet. Lo scrive il Times of Israel citando una fonte israeliana, secondo cui il premier israeliano non ha ancora preso una decisione definitiva sulla questione. L'ufficio del primo ministro si è rifiutato di commentare. Secondo altre indiscrezioni, Netanyahu starebbe valutando la scelta di un candidato alternativo a causa della presunta partecipazione di Sharvit alle proteste contro la riforma giudiziaria del suo governo, e un recente editoriale che criticava duramente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per le sue politiche sul clima. Times of Israel sostiene inoltre che per avallare la sua marcia indietro, Netanyahu avrebbe "falsamente" detto ai giornalisti che il motivo per cui sta riconsiderando la sua decisione di nominare Sharvit è dovuto alla preoccupazione nella cerchia ristretta di Trump per l'editoriale dell'ex capo della Marina. Channel 12 afferma che l'ufficio di Netanyahu aveva bisogno di "inventare" questa scusa affinché non sembrasse che lo stesse facendo a causa dell'irritazione del suo partito e della base di destra per la partecipazione di Sharvit a una manifestazione contro il governo due anni fa. Diversi membri della coalizione del premier hanno infatti già condannato la scelta di Sharvit, tra cui il ministro del patrimonio Amichai Eliyahu e il parlamentare del Likud Tally Gotliv. 

Al Jazeera: 10 morti in raid su Gaza City, 3 sono bambini

Almeno dieci persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite in un raid israeliano che ha colpito Gaza City. Lo riferisce Al Jazeera sottolineando che tra i morti ci sono anche tre bambini. Secondo quanto riferisce l'emittente, il bombardamento ha colpito una casa residenziale in Yaffa Street a Gaza City. 

Udienza su Bar, Alta Corte autorizza trasmissione in tv

L'Alta Corte di Giustizia israeliana ha autorizzato la trasmissione in tv dell'udienza riguardante il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. La richiesta è stata avanzata da quotidiano progressista Haaretz e di altri organi di informazione. L'udienza si terrà l'8 aprile a Gerusalemme, alla presenza del presidente della Corte Suprema, Isaac Amit, e di altri giudici dell'Alta Corte. Al centro del dibattito, il licenziamento di Bar da parte del governo, rispetto al quale si è opposta il procuratore generale Gali Baharav-Miara. 

Houthi: "Quasi 60 morti per raid Usa in Yemen"

In due settimane sarebbero circa 60 le persone uccise in Yemen in raid attribuiti agli Usa, che prendono di mira obiettivi degli Houthi. E' quanto affermano gli stessi 'ribelli' dello Yemen, che da anni l'Iran è accusato di sostenere. All'agenzia Dpa Anees Al-Asbahi, portavoce del ministero della Salute controllato dagli Houthi, ha fornito un bilancio che parla di 57 morti e 132 feriti dal 15 marzo.

Ieri sera, secondo il ministero, tre persone sono morte e 12 sono rimaste ferite in raid che hanno colpito la capitale yemenita Sana'a e la provincia nordoccidentale di Hajja, entrambe controllate dagli Houthi.

Lo scorso 15 marzo il Centcom ha confermato l'avvio di un'operazione con raid contro obiettivi degli Houthi in Yemen per "ripristinare la libertà di navigazione" nel Mar Rosso. I 'ribelli' yemeniti hanno più volte attaccato navi israeliane o considerate legate a Israele dall'avvio, il 7 ottobre del 2023, delle operazioni militari israeliane contro Hamas nella Striscia di Gaza in risposta all'attacco di quel giorno in Israele. Di recente gli Houthi hanno tra l'altro rivendicato un attacco contro la portaerei Uss Harry S Truman nel Mar Rosso.

Cpi avverte Orban, rispetti mandato d'arresto su Netanyahu (2)

"Qualora uno Stato nutra dubbi o perplessità in merito alla cooperazione con la Corte, ha la possibilità di consultarsi con essa in modo tempestivo ed efficace", evidenzia ancora il portavoce della Cpi, ricordando inoltre che "l'articolo 119 dello Statuto di Roma stabilisce chiaramente che ogni controversia concernente le funzioni giudiziarie della Corte deve essere risolta dalla Corte stessa".

Cpi avverte Orban, rispetti mandato d'arresto su Netanyahu

"La Corte fa affidamento sugli Stati per l'esecuzione delle sue decisioni. Non si tratta solo di un obbligo giuridico nei confronti della Corte stessa come previsto dallo Statuto di Roma, ma anche di una responsabilità verso gli altri Stati parte". Così un portavoce della Corte penale internazionale, in merito alla visita in Ungheria del premier israeliano Benyamin Netanyahu, atteso mercoledì da Viktor Orban nonostante il mandato d'arresto internazionale a suo carico. "Non spetta ai singoli Stati valutare unilateralmente la legittimità o la validità delle decisioni della Cpi", aggiunge il portavoce.

Idf, distrutto tunnel Hamas a Gaza lungo un chilometro

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver distrutto "un tunnel sotterraneo di Hamas lungo un chilometro". Le truppe dell'Idf hanno anche fatto sapere di aver localizzato un centro di produzione di razzi e lanciatori e di aver eliminato finora oltre 50 terroristi, dalla ripresa delle operazioni militari nella Striscia.

Gantz: "Condotta di Netanyahu sta spingendo Israele verso crisi costituzionale"

"La condotta del premier israeliano Benjamin Netanyahu sta spingendo Israele verso una crisi costituzionale". Lo ha detto il presidente di Unità Nazionale Benny Gantz, rammaricandosi della nomina di Eli Sharvit a capo dello Shin Bet, una decisione "volta a offuscare il sistema legale e le organizzazioni di sicurezza". "Quanto più progredisce l'inchiesta sul 'Qatargate' - ha aggiunto - tanto più aumenta la determinazione di Netanyahu nella lotta contro i sistemi che credono nell'inchiesta".

Gasparri: "Prime vittime di Hamas sono gli stessi palestinesi"

"I criminali terroristi di Hamas hanno gettato ulteriormente la maschera con l'uccisione di Oday Nasser Al Rabay, uno dei tanti palestinesi che hanno manifestato contro Hamas perché ritengono questi terroristi la prima causa di sofferenze del popolo palestinese. Questo clima dimostra che Hamas vuole eliminare i palestinesi che giustamente si oppongono ai terroristi. Quindi si conferma quello che ho sempre sostenuto, che le prime vittime di Hamas sono gli stessi palestinesi, tenuti sotto il giogo di un gruppo di fanatici fondamentalisti terroristi islamici la cui presenza va messa al bando per consentire al popolo palestinese di avere istituzioni libere e democratiche. Oday Nasser Al Rabay è un martire di questa causa e lo vogliamo ricordare proprio perché la sua tragica fine dimostra che Hamas è il vero e principale problema dei palestinesi". Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

Hamas: "1001 morti dalla ripresa dei raid israeliani a Gaza"

Il ministero della Sanità di Hamas ha riferito che sono 1.001 i morti dalla ripresa dei raid israeliani su Gaza, il 18 marzo scorso. Il ministero precisa che 80 persone sono rimaste uccise nelle ultime 48 ore, facendo salire a 50.357 morti il bilancio totale delle vittime dal 7 ottobre 2023.

Media: Netanyahu chiamato a testimoniare sul caso Qatargate

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarebbe in viaggio per testimoniare agli ufficiali dell'unità reati gravi Lahav 433 della polizia nel quadro dell'indagine sul cosiddetto scandalo Qatargate riguardante i presunti legami illeciti tra i suoi stretti collaboratori e Doha: lo riporta il Times of Israel. Netanyahu stava testimoniando alla Corte distrettuale di Tel Aviv durante un'udienza del suo processo penale per accuse di corruzione, ma l'udienza è stata interrotta, apparentemente per consentirgli di testimoniare alla polizia. In precedenza era emerso, sempre oggi, che il Procuratore generale aveva ordinato alla polizia di convocare rapidamente Netanyahu per testimoniare nell'indagine Qatargate, anche se non come sospettato. Secondo quanto riferito, Netanyahu testimonierà nel suo ufficio a Gerusalemme. Un portavoce del primo ministro non ha risposto a una richiesta di commento da parte del giornale. Nel corso della mattinata in tribunale, l'avvocato di Netanyahu - Amit Hadad - ha lasciato l'aula per occuparsi di uno dei suoi altri clienti, Yonatan Urich, uno dei due assistenti del primo ministro - insieme ad Eli Feldstein - sospettati nello scandalo Qatargate e arrestati dalla polizia questa mattina. 

Media: Netanyahu sta riconsiderando Sharvit come capo Shin Bet

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, starebbe riconsiderando la scelta di promuovere l'ex comandante della Marina, il vice ammiraglio Eli Sharvit, come nuovo capo dello Shin Bet. Lo hanno riferito media in lingua ebraica citati dal Times of Israel. Nell'annunciare la sua scelta nelle scorse ore, il primo ministro si era detto "convinto" che Sharvit fosse "la persona giusta per guidare lo Shin Bet su un percorso che continuerà la gloriosa tradizione dell'organizzazione". Secondo alcuni media, tuttavia, Netanyahu starebbe ora valutando di indicare un altro candidato - su pressione del suo entourage e di membri della coalizione di governo - a causa della presunta partecipazione di Sharvit alle proteste contro la contestata riforma della giustizia. Una notizia del marzo 2023 diffusa da Ynet riportava che Sharvit si fosse unito a una protesta in Kaplan Street a Tel Aviv insieme ad altri ex ufficiali militari. Stando al quotidiano Israel Hayom, Netanyahu era a conoscenza delle opinioni politiche di Sharvit, ma ha deciso di ignorarle. Dopo l'annuncio, tuttavia, il suo entourage ha sollevato diversi dubbi, spingendo il primo ministro a riconsiderare la nomina. 

Hamas: "Armatevi in tutto mondo contro piano Trump su Gaza"

Un alto leader di Hamas ha invitato oggi i sostenitori del movimento in tutto il mondo a imbracciare le armi e a combattere il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di trasferire più di due milioni di abitanti di Gaza in Paesi confinanti come Egitto e Giordania. "Di fronte a questo piano sinistro, che unisce massacri e carestia, chiunque possa portare armi, in qualsiasi parte del mondo, deve agire", ha affermato Sami Abu Zuhri. "Non trattenere un esplosivo, un proiettile, un coltello o una pietra. Lasciate che tutti rompano il loro silenzio".

Idf evacua Rafah, torniamo a combattere con forza

Le Idf hanno emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi nell'intera area di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, affermando che l'esercito sta "tornando a combattere con grande forza per eliminare le capacità delle organizzazioni terroristiche in queste aree". Lo riporta il Times of Israel.  In un post su X, il portavoce in lingua araba delle Idf, il colonnello Avichay Adraee, pubblica una mappa della zona che verrà evacuata, invitando gli abitanti di Gaza a spostarsi nella zona di al-Mawasi, sulla costa meridionale della Striscia.

Rafah

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Media: “Missili Iran pronti a colpire obiettivi Usa”

Le forze armate iraniane hanno preparato missili in grado di colpire obiettivi legati agli Stati Uniti in seguito alle continue minacce di azioni militari da parte del presidente Donald Trump se Teheran non accetta un nuovo accordo nucleare alle sue condizioni: lo ripota Tehran Times.Trump ha minacciato ieri "bombardamenti" e "dazi secondari" contro l'Iran se Teheran non raggiungerà un accordo con Washington.Il giornale scrive che un numero significativo di questi missili pronti al lancio si trova in strutture sotterranee sparse in tutto il Paese e progettate per resistere agli attacchi aerei. Fin dal suo insediamento a gennaio, Trump ha ripetutamente affermato che avrebbe bombardato l'Iran se il Paese non avesse fatto le concessioni che desiderava. Secondo alcune indiscrezioni, queste concessioni includerebbero lo smantellamento completo del suo programma nucleare, i legami con i gruppi della resistenza e aspetti del suo programma missilistico e dei droni.

Mitsotakis e Netanyahu riaffermano "relazioni strategiche"

Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha incontrato l'omologo israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme ieri: "Durante il loro incontro, i due leader hanno riaffermato le relazioni strategiche tra Grecia e Israele e hanno discusso l'ulteriore approfondimento della cooperazione bilaterale, in particolare nel campo della difesa", si legge in un comunicato dell'ufficio di Mitsotakis. I due leader "hanno avuto uno scambio di vedute sugli sviluppi regionali, con particolare attenzione al Mediterraneo orientale e alle sfide in Siria, Libano e Mar Rosso", rende noto il comunicato. Mitsotakis ha sottolineato l'importanza dei progetti energetici di interesse comune nella regione, e a proposito del Libano ha ribadito "l'importanza della stabilità nel Paese e del mantenimento del cessate il fuoco nel sud del Libano", si legge.   Nella  giornata di ieri il premier ellenico ha incontrato anche il presidente israeliano Isaac Herzog e i rappresentanti delle industrie della difesa israeliane, nonché alti funzionari del ministero della Difesa. "Da una democrazia del Mediterraneo orientale a un'altra democrazia del Mediterraneo orientale, benvenuto, amico", ha dichiarato Netanyahu nello scambio di saluti pubblico che i due leader hanno avuto prima del colloquio. "I nostri legami sono in costante crescita. So che molti israeliani si recano in Grecia e investono in Grecia, il che è un voto di fiducia", ha aggiunto il primo ministro israeliano, affermando che i due Paesi hanno "valori comuni" e condividono "interessi e sfide".    Mitsotakis da  parte sua ha ricordato "la partnership strategica" tra i due Stati e le sfide per riportare la "nostra regione comune a uno stato di pace". Mitsotakis ha aggiunto di volersi concentrare "sulla nostra cooperazione in materia di difesa, che è particolarmente importante per noi in Grecia".

Israele: l'ex comandante della Marina Eli Sharvit è il nuovo capo dello Shin Bet

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha scelto di nominare l'ex comandante della Marina, il viceammiraglio Eli Sharvit, come nuovo capo dello Shin Bet. Lo rende noto l'ufficio del premier israeliano. Sharvit prende il posto di Ronen Bar, "Dopo aver condotto ampi colloqui con sette candidati qualificati, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha deciso di nominare l'ex comandante della Marina, ammiraglio in riserva, Eli Sharvit, come prossimo direttore dello Shin Bet", si legge in un comunicato. LEGGI L’ARTICOLO

Iran: "Forte risposta in caso di attacco Usa"

Il leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha affermato oggi che Teheran risponderà in modo "forte" se il Paese venisse attaccato dagli Stati Uniti. "Minacciano di fare danni", ha detto Khamenei durante un discorso in diretta tv riferendosi alle minacce degli Stati Uniti: "Se ciò verrà attuato, riceveranno sicuramente un forte contrattacco". 

Netanyahu nomina ex capo Marina alla guida dello Shin Bet

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha scelto l'ex comandante della Marina Eli Sharvit come nuovo capo dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno. "Dopo aver avuto ampi colloqui con sette candidati qualificati - si legge in una nota - il primo ministro Benjamin Netanyahu ha deciso di nominare l'ex comandante della Marina, l'ammiraglio Eli Sharvit, come prossimo direttore dello Shin Bet". A inizio mese la Corte suprema aveva sospeso il licenziamento dell'attuale capo del servizio di intelligence, Ronen Bar, in attesa che vengano esaminati i ricorsi contro la decisione del governo, cosa che avverrà entro l'8 aprile. 

 Eli Sharvit

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Appello dell'ex ostaggio Yarden Bibas: "Trump fermi la guerra a Gaza"

Il presidente americano Donald Trump, "fermi la guerra a Gaza". "So che puo' aiutare, sono qui solo per lui". E' l'appello lanciato dai microfoni della Cbs dall'ex ostaggio israeliano Yarden Bibas, liberato lo scorso primo febbraio e padre dei piccoli Kfir e Ariel, morti insieme alla madre Shiri mentre erano imprigionati dai miliziani di Hamas. "Per favore, fermate questa guerra e aiutate a riportare indietro tutti gli ostaggi" ha incalzato in un'intervista a '60 Minutes'. Le osservazioni di Bibas sembrano riflettere il sentimento di molte delle famiglie di ostaggi che hanno concentrato i loro sforzi per liberare i loro cari sull'amministrazione di Washington, credendo che il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu debba essere pressato dagli Stati Uniti per accettare un accordo. La risposta di Bibas evidenzia anche l'opposizione delle famiglie di ostaggi alla decisione di Netanyahu di riprendere la guerra all'inizio di questo mese, in mezzo a una situazione di stallo nei negoziati con Hamas. Un sondaggio trasmesso nel fine settimana su Channel 12 ha mostrato che il 69 percento degli israeliani sostiene la fine della guerra in cambio del rilascio degli ostaggi rimasti, qualcosa a cui Netanyahu si è opposto.

Netanyahu mercoledì in Ungheria per incontrare Orban

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu volerà in Ungheria mercoledì sera, secondo il programma diffuso dal suo ufficio e citato dal Times of Israel.   Netanyahu incontrerà il primo ministro ungherese Viktor Orbán, che a novembre ha respinto la decisione della Corte Penale Internazionale di richiedere l'arresto di Netanyahu per presunti crimini di guerra a Gaza e lo ha invitato a compiere una visita ufficiale.  Il rientro in Israele è previsto per domenica.

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