Attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza, interessate anche le città meridionali di Khan Younis e Rafah. Un gruppo di circa 50 coloni israeliani è entrato stasera nel villaggio palestinese di Duma in Cisgiordania, dando fuoco alle proprietà e attaccando i residenti. È dovuto intervenire l'Idf per sedareno "scontro violento" tra israeliani e palestinesi. Netanyahu annulla la nomina del nuovo capo dello Shin Bet, Eli Sharvit
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Gli aerei israeliani hanno attaccato la Striscia di Gaza, comprese le città meridionali di Khan Younis e Rafah, secondo quanto riportato dai media palestinesi rilanciati dal Times of Israel. Nessuna dichiarazione al momento da parte delle Forze di difesa israeliane.
Un gruppo di circa 50 coloni israeliani è entrato stasera nel villaggio palestinese di Duma in Cisgiordania, dando fuoco alle proprietà e attaccando i residenti. È dovuto intervenire l'Idf per sedareno "scontro violento" tra israeliani e palestinesi.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito che lo Stato ebraico colpirà "qualsiasi parte del Libano contro qualsiasi minaccia", dopo il lancio di razzi da parte di Hezbollah verso il nord di Israele.
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Media: raid IDF a Gaza; colpite Rafah e Khan Younis
Gli aerei israeliani stanno effettuando attacchi aerei nella Striscia di Gaza, comprese le città meridionali di Khan Younis e Rafah, secondo quanto riportato dai media palestinesi rilanciati dal Times of Israel. Nessuna dichiarazione al momento da parte delle Forze di difesa israeliane.
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Abu Mazen compie 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina
Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA
Gaza: un lungo tavolo tra le macerie per la cena di Ramadan. FOTO
Immagini diffuse sui social da Gaza mostrano la popolazione che prepara un Iftar collettivo, il pasto serale che interrompe il digiuno durante il Ramadan, a Rafah, nel sud della Striscia, tra le rovine rimaste dopo i combattimenti. LE IMMAGINI
Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso
Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO
M.O, la situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti
Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. I DATI
Coloni danno fuoco a case in Cisgiordania, interviene Idf
Un gruppo di circa 50 coloni israeliani è entrato stasera nel villaggio palestinese di Duma in Cisgiordania, dando fuoco alle proprietà e attaccando i residenti. È dovuto intervenire l'Idf per sedareno "scontro violento" tra israeliani e palestinesi.
Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni
Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. LE STIME
Israele, Netanyahu ci ripensa: annullata nomina del nuovo capo dello Shin Bet
Dopo aver annunciato nella giornata di ieri la scelta di nominare l'ex comandante della Marina Eli Sharvit alla guida dello Shin Bet, i servizi di sicurezza interni, il premier israeliano ha annunciato oggi un suo ripensamento. Da subito, la nomina di Sharvit al posto di Ronen Bar era stata molto criticata. LEGGI QUI
Gaza: uccise 42 persone nelle ultime 24 ore
Il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono state uccise 42 persone e altre 183 sono rimaste ferite. Nella dichiarazione il ministero aggiunge che 1.042 palestinesi sono stati uccisi e 2.542 sono rimasti feriti nella Striscia di Gaza dalla ripresa delle ostilità, avvenuta il 18 marzo.
Wafa: 7 palestinesi morti in vari raid Israele su Gaza
Almeno sette civili israeliani hanno perso la vita in diversi attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza, secondo quanto scrive l'agenzia palestinese Wafa. Fonti locali, scrive Wafa, riferiscono che tre persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite in un raid che ha preso di mira il campo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Inoltre, due persone sono morte in una casa colpita vicino all'impianto per il trattamento delle acque di Deir al-Balah, nel nord; una nel campo rifugiati di Nuseirat e una colpita dall'artiglieria israeliana a est del campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia.
Hezbollah conferma morte Hassan Bdeir
Hezbollah ha confermato in una dichiarazione che l'agente ucciso dalle forze israeliane nel raid aereo israeliano su Beirut era Hassan Bdeir, responsabile del dipartimento "Affari palestinesi" di Hezbollah. Le Idf e lo Shin Bet avevano annunciato di aver condotto un attacco nella zona di Dahiyeh, nel sud di Beirut, contro Hassan Bdeir, "un agente che aveva collaborato di recente con Hamas".
Israele ha affermato che Bdeir "ha diretto i terroristi di Hamas e li ha aiutati a pianificare e portare avanti un importante e imminente attacco terroristico contro i civili israeliani". Secondo una dichiarazione congiunta delle Idf, dello Shin Bet e del Mossad, Bdeir era anche un membro della Forza Quds iraniana.
Idf, ordine evacuazione da nord di Gaza dopo razzo su Sderot
Le Forze di difesa israeliane hanno emesso un ordine di evacuazione per le aree nel nord di Gaza, dopo che un razzo è stato lanciato questa mattina dalla Striscia verso la città israeliana di Sderot. Lo riporta il Times of Israel. Il razzo è stato intercettato dalle difese aeree, ha detto l'esercito, e non ci sono state segnalazioni di feriti. Le sirene antiaeree sono state attivate a Sderot, Ibim e Kibbutz Or Haner. Due ore dopo il lancio del razzo, l'Idf ha emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi nella città di Beit Hanoun e nelle aree circostanti tramite il portavoce in lingua araba, Avichay Adraee, che su X ha pubblicato una mappa dell'area che deve essere evacuata, affermando che si trattava di un "ultimo avvertimento" prima degli attacchi.
Ministri Israele: "Non lasceremo la Cisgiordania all'Anp"
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato che Israele non consentirà all'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) di controllare la Cisgiordania occupata, durante un tour del territorio con il ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich, che ha affermato che Israele è "qui per restare". "Così come stiamo schiacciando il terrore palestinese nei campi terroristici di Jenin, Tulkarem e Nur al-Shams, impediremo qualsiasi tentativo da parte dell'Anp di prendere il controllo della Giudea e della Samaria e danneggiare gli insediamenti ebraici", ha affermato Katz in una dichiarazione video insieme a Smotrich.
Media: Jihad Islamica rivendica lancio razzo in direzione di Sderot
La Jihad Islamica ha rivendicato il lancio di un razzo in direzione della città israeliana di Sderot. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet dopo che i militari israeliani avevano reso noto di un razzo lanciato dal nord della Striscia di Gaza e intercettato da Israele.
Onu su raid Idf a Beirut: "Escalation ultima cosa di cui c'è bisogno"
Le Nazioni Unite hanno condannato il bombardamento eseguito nelle ultime ore dall’esercito israeliano contro un edificio a Beirut, la capitale del Libano, che ha provocato almeno quattro morti e sette feriti. L’Onu ha avvertito che "un'ulteriore escalation è l’ultima cosa di cui c’è bisogno. Un altro bombardamento questa mattina nei sobborghi meridionali di Beirut", ha lamentato la coordinatrice speciale dell’Onu per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert, sottolineando che, "con il governo libanese che sta compiendo passi positivi e con il graduale rientro degli sfollati nel nord di Israele, una nuova escalation sarebbe deleteria". Attraverso un messaggio pubblicato sulla piattaforma X, Hennis-Plasschaert ha ribadito che "la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite - approvata dopo il conflitto del 2006 e pilastro dell’accordo di cessate il fuoco raggiunto nel novembre 2024 - è l’unica strada percorribile per andare avanti".
Hamas: 1.042 morti da ripresa raid Israele il 18/3
Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza gestito da Hamas ha reso noto che nelle ultime 24 ore sono arrivati ;;negli ospedali del territorio 42 morti e 183 feriti, mentre diverse vittime sono ancora sotto le macerie. Il numero dei morti dal 18 marzo scorso, quando l'esercito israeliano ha ripreso gli attacchi su larga scala, è salito a quota 1.042, mentre i feriti sono 2.542. Dal sette ottobre 2023 il bilancio è aumentato a 50.399 vittime e 114.583 feriti, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram.
Allerta Israele per attacchi Hamas contro ebrei a Pasqua
Il Consiglio per la sicurezza nazionale (Nsc) israeliano ha lanciato l'allerta, prevedendo che Hamas intensificherà i suoi sforzi per attaccare obiettivi ebraici e israeliani all'estero in vista delle festività di Pasqua. "Si prevede che il deterioramento della situazione del gruppo a Gaza e la ripresa dei combattimenti aumenteranno ulteriormente i suoi tentativi di condurre attacchi", ha affermato il Nsc, indicando l'Iran come il principale sostenitore del terrorismo globale che prende di mira ebrei e israeliani. Il Nsc ha anche denunciato l'incremento delle operazioni in Europa da parte dell'Isis e delle organizzazioni jihadiste globali, con un aumento del rischio di attacchi da parte di lupi solitari.
I pasdaran: "Possiamo raggiungere 10 basi e 50mila soldati Usa"
I Guardiani della Rivoluzione dell'Iran hanno minacciato attacchi contro le basi militari Usa in Medio Oriente dopo che 48 ore fa il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha evocato raid "come non ne hanno mai visti prima" sulla Repubblica islamica nel caso Teheran non faccia un accordo sul suo programma nucleare.
"Gli americani hanno 10 basi militari nella regione, in particolare intorno all'Iran, e al loro interno ci sono 50mila soldati", ha dichiarato il comandante della divisione Aerospaziale dei pasdaran, il generale di brigata Amir Ali Hajizadeh, citato dall'agenzia di stampa Mehr. Secondo il generale, le forze Usa sono sedute in una "vetreria" e, data la loro situazione", dovrebbero evitare di "lanciare pietre contro gli altri".
Libano, l'Onu: "Scongiurare il rischio di un'ulteriore escalation"
La coordinatrice speciale delle Nazioni Unite, Jeanine Hennis-Plasschaert, ha messo in guardia dai rischi di una nuova escalation in Libano, dopo il raid israeliano di questa mattina a Beirut. "Con il governo libanese che sta adottando misure positive e con il graduale ritorno (degli sfollati) nel nord di Israele, un'ulteriore escalation è l'ultima cosa di cui il mondo ha bisogno. La risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu è l'unica strada percorribile", ha avvertito Hennis-Plasschaert sul suo account X.
La Jihad Islamica rivendica un razzo da Gaza su Israele
La Jihad islamica palestinese ha rivendicato il lancio di un razzo dal nord di Gaza verso il sud di Israele. Le forze armate israeliane hanno intercettato il missile e poco dopo hanno esortato gli abitanti a evacuare, preannunciando attacchi nel nord della Striscia, da dove è stato lanciato il razzo.
Hamas: "1.042 morti dalla ripresa della guerra, 50.399 in totale"
Dalla ripresa delle operazioni militari di Israele a Gaza il 18 marzo 1.042 palestinesi sono stati uccisi, di cui 41 nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, precisando che in totale dall'inizio della guerra i morti sono 50.399.
Libano, nuovo raid israeliano su Beirut: almeno 3 morti. VIDEO
Idf: "Nel raid su Beirut ucciso il terrorista Hassan Bdair"
L'esercito israeliano (Idf) ha confermato che nel raid aereo della notte scorsa su un sobborgo meridionale di Beirut è stato ucciso il "terrorista di Hezbollah Hassan Ali Mahmoud Bdair". "Durante la notte, sotto la direzione dell'Isa (i servizi di sicurezza, ndr), l'Iaf (l'Aeronautica militare, ndr) ha colpito ed eliminato il terrorista Hassan Ali Mahmoud Bdair, un terrorista dell'Unità 3900 di Hezbollah e della Forza Quds iraniana, nell'area di Dahieh, una roccaforte chiave dell'organizzazione terroristica di Hezbollah", si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. "Bdair ha recentemente operato in cooperazione con l'organizzazione terroristica di Hamas, ha diretto i terroristi di Hamas e li ha assistiti nella pianificazione e nell'avanzamento di un significativo e imminente attacco terroristico contro i civili israeliani - prosegue la nota -. Data l'immediatezza della minaccia, Bdair è stato colpito immediatamente per eliminare la minaccia rappresentata da un attacco terroristico destinato a danneggiare i civili israeliani".
Socialisti Ue: "Sospendere accordo di associazione con Israele"
"Se difendiamo il diritto internazionale in Ucraina, dobbiamo farlo anche a Gaza. Non possono esserci due pesi e due misure. Dopo più di 50mila morti, 110mila feriti, quasi 15mila dispersi, un milione e mezzo di rifugiati, cos'altro deve accadere perché l'Europa proponga la sospensione dell'accordo di associazione con Israele?". Lo ha detto la presidente del gruppo dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo (S&d), Iratxe Garcia Perez, nel dibattito in plenaria a Strasburgo sul Consiglio europeo.
Smantellata struttura logistica di Hezbollah in Spagna, tre arresti
Un'operazione antiterrorista della guardia civile in Spagna ha portato all'arresto di almeno tre persone accusate di far parte di una struttura logistica di Hezbollah, la milizia sciita libanese, che riforniva parti di droni. I tre arresti, informa la guardia civile, sono stati effettuati in un appartamento del centrale quartiere dell'Eixample di Barcellona, ma dalle prime ore del mattino sono in corso perquisizioni anche a Girona. Secondo fonti investigative anticipate da alcuni media catalani, l'operazione sarebbe collegata a una precedente realizzata dalla polizia spagnola a giugno in collaborazione con quella tedesca, per smantellare una delle strutture logistiche di droni della milizia di Hezbollah che operava in Europa. La documentazione sequestrata in quell'occasione avrebbe portato all'operazione odierna tuttora aperta e che potrebbe avere ulteriori sviluppi.
I residenti di Rafah sono sotto ordine di evacuazione. VIDEO
Israele ordina evacuazione villaggi prima di attacco
L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione di un settore del nord-est di Gaza, dopo che dall'area e' stato lanciato in mattinata un razzi su Israele. In post in arabo sul suo account X, il portavoce delle forze armate, Avichay Adraee, ha avvertito "tutti i residenti della Striscia di Gaza che si trovano nelle aree di Beit Hanoun, Beit Lahia, Sheikh Zayed e dei quartieri di Al Manshiya e Tal al Zaatar" di partire immediatamente. "Questo e' l'ultimo avvertimento prima dell'attacco", ha assicurato. Le forze armate hanno chiesto alla popolazione di "spostarsi a ovest, in rifugi nella citta' di Gaza".
Vandalismo in Cisgiordania, carcere per tre soldati Idf
Riconosciuti colpevoli di atti di vandalismo commessi durante un recente raid in Cisgiordania, tre soldati israeliani sono stati condannati a una settimana di prigione militare. I fatti incresciosi si sono verificati sabato scorso, nel villaggio di Jinba a Masafer Yatta, nel sud della Cisgiordania, secondo quanto riferito dalle forze armate israeliane (Idf). "Durante l'operazione nel villaggio, le truppe hanno effettuato ricerche di armi. Alcune delle perquisizioni sono state condotte in luoghi sensibili, come scuole e una clinica, senza la necessaria autorizzazione. Le truppe hanno commesso atti vandalici e danneggiato le attrezzature presenti nel sito", si legge nel comunicato militare che illustra l'indagine dell'esercito sull'accaduto. Per le loro azioni nel raid, il comandante della brigata, del battaglione e della compagnia hanno ricevuto "un rimprovero formale", il comandante di un plotone e due soldati sono stati condannati a sette giorni di prigione militare e un altro comandante di plotone e' stato condannato alla reclusione. "Inoltre, le truppe non hanno denunciato l'attivita' irregolare, che e' stata scoperta solo attraverso le immagini che circolavano sui social media", ha aggiunto il testo, secondo cui l'ufficiale responsabile del Comando centrale dell'esercito ha definito l'accaduto un "grave incidente". In base alla ricostruzione dei fatti pubblicata sul quotidiano israeliano Haaretz, 13 coloni incappucciati e armati di bastoni hanno fatto irruzione a Jinba con la connivenza delle truppe e hanno picchiato sei palestinesi del villaggio. Tra i feriti, un adolescente di 15 anni e' stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni e un uomo di 64 anni ha riportato una frattura del cranio. Il palestinese aggredito e' stato identificato come Aziz Rabai, di cui gli attivisti locali hanno pubblicato le foto della sua testa ferita e poi medicata, con enormi cicatrici spillate sul cranio. Secondo gli attivisti locali per i diritti umani, durante il raid sono stati arrestati 22 palestinesi. L'attacco di Jinba e' venuto alla luce dopo che i residenti hanno diffuso le immagini delle telecamere a circuito chiuso dei coloni che picchiavano brutalmente un altro colono, Qusay al Amur, colpendolo con bastoni e pietre mentre cercava di fuggire. Jinba si trova nel gruppo di villaggi di Masafer Yatta, sotto i riflettori internazionali dopo la vittoria agli Oscar del film documentario "No Other Land" - realizzato da attivisti israeliani e palestinesi - potente denuncia dell'occupazione israeliana e della violenza dei coloni nell'area. Il 24 marzo, uno dei registi palestinesi del documentario, Hamdan Ballal, e' stato arrestato dalle autorita' israeliane oltre a essere stato picchiato dai coloni nel suo villaggio, Susiya. Ballal e' stato rilasciato il giorno successivo dopo aver trascorso la notte in detenzione.
Idf: "Abbattuto razzo lanciato dal nord di Gaza"
L'Aeronautica militare israeliana ha intercettato questa mattina un razzo lanciato dal nord della Striscia di Gaza dopo un allarme aereo scattato alle 8:36 (le 7:36 in Italia) a Sderot, Ibim e Or HaNer: lo riferisce l'esercito (Idf) su Telegram.
Unicef: "322 bambini uccisi e 609 feriti dopo rottura cessate fuoco Gaza"
La rottura del cessate il fuoco e la ripresa di intensi bombardamenti e operazioni di terra nella Striscia di Gaza hanno provocato, secondo le notizie, la morte di almeno 322 bambini e 609 feriti, con una media giornaliera di oltre 100 bambini uccisi o mutilati negli ultimi dieci giorni. Lo ha denunciato l'Unicef in una nota sottolineando che la maggior parte di questi bambini erano sfollati, riparati in tende di fortuna o in case danneggiate. Queste cifre includono i bambini che, secondo le notizie, sono stati uccisi o feriti quando il reparto di chirurgia dell'ospedale Al Nasser, nel sud di Gaza, è stato colpito in un attacco il 23 marzo.
La ripresa dei bombardamenti incessanti e indiscriminati, unita al blocco totale dei rifornimenti nella Striscia di Gaza per più di tre settimane, ha messo a dura prova la risposta umanitaria e i civili di Gaza - soprattutto il milione di bambini - in grave pericolo. ''Il cessate il fuoco a Gaza ha fornito un'ancora di salvezza disperatamente necessaria per i bambini di Gaza e la speranza di un percorso di ripresa'', ha dichiarato la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell. ''Ma i bambini sono stati nuovamente gettati in un ciclo di violenza mortale e di privazioni. Tutte le parti devono rispettare i loro obblighi in materia di diritto internazionale umanitario per proteggere i bambini'', ha aggiunto.
Weber: "Su Houthi hanno ragione ma dazi sono risentimento"
"C'era questo scandalo riguardo alle chat su Signal a Washington. Molte persone hanno preso in giro i nostri amici americani, criticandoli sulla riservatezza delle loro comunicazioni. Ma devo dire qualcosa nel merito. Credo che il segretario alla Difesa degli Stati Uniti abbia scritto che nel mar Rosso viene gestito solo il 4% del commercio statunitense, mentre il 40% del commercio dell'Unione europea passa di li'. E comunque sono gli americani a dover proteggere le rotte commerciali dai ribelli Houthi. Diciamolo chiaramente: gli americani hanno ragione. Noi in questo momento non siamo in grado di proteggere i nostri stessi interessi". Lo ha dichiarato il presidente del Partito popolare europeo, Manfred Weber, intervenendo in sessione plenaria del Parlamento europeo. "Il Ppe dice si' alla relazione con gli Stati Uniti, la partnership di maggior successo al mondo. Conosciamo i numeri: cinque miliardi di beni e servizi attraversano l'Atlantico ogni singolo giorno, sedici milioni di posti di lavoro dipendono da entrambe le sponde dell'Atlantico grazie a questa partnership vantaggiosa per entrambi. Il 2 aprile non e' un giorno della liberazione, e' un giorno di risentimento. Trump minaccia il miglior modello economico che abbiamo costruito", ha aggiunto.
Parlamentare Hezbollah: "Agire dopo gravissimo raid Israele"
Un parlamentare di Hezbollah ha chiesto allo Stato di agire dopo la "gravissima" aggressione israeliana la notte scorsa in un sobborgo meridionale di Beirut.
Libano, responsabile dossier Palestina obbiettivo attacco Idf (2)
L'attacco è avvenuto intorno alle 3:30 del mattino (le 02:30 in Italia) durante la festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del periodo di digiuno del Ramadan. Almeno tre i morti. Gli ultimi due piani di un edificio sono stati distrutti. I residenti della zona in preda al panico si sono riversati fuori dalle loro case mentre i soccorritori aiutavano i feriti. L'attacco, ha riferito l'esercito israeliano in una nota congiunta con lo Shin Bet, "ha preso di mira un terrorista di Hezbollah che ha di recente diretto gli operativi di Hamas e li ha aiutati a pianificare un significativo e imminente attacco terroristico contro i civili israeliani". Il presidente libanese Joseph Aoun ha condannato l'attacco e ha invitato gli alleati del suo paese a unirsi per sostenerne "il diritto alla piena sovranita'". Per il primo ministro, Nawaf Salam, il raid e' stato una "chiara violazione" dell'accordo di cessate il fuoco in vigore dal novembre scorso.
Fonte: "Raid Israele contro un vice capo di Hezbollah"
L'attacco israeliano della notte scorsa su Beirut ha preso di mira un funzionario che supervisionava le attività palestinesi di Hezbollah: lo afferma una fonte vicina al gruppo militante libanese sostenuto dall'Iran. L'attacco "ha preso di mira Hassan Bdair, vice capo di Hezbollah per il fascicolo palestinese", che era "a casa con la sua famiglia" in quel momento, ha detto la fonte all'agenzia si stampa Afp.
Libano, responsabile dossier Palestina obbiettivo attacco Idf
L'attacco israeliano alla periferia meridionale di Beirut aveva come obbiettivo un funzionario di Hezbollah incaricato di seguire gli affari palestinesi. Lo ha riferito una fonte di Hebollah. Si tratta di "Hassan Bdair, vice capo di Hezbollah per il dossier palestinese" che era "a casa con la sua famiglia" al momento del raid, ha spiegato la fonte.
3 morti in raid Israele contro Hezbollah a Beirut: Libano denuncia "violato accordo tregua"
Una "chiara violazione" dell'accordo di tregua che era entrato in vigore lo scorso novembre per porre fine alle ostilità tra Israele e Hezbollah libanesi. Il premier libanese Nawaf Salam bolla così il raid israeliano che nelle scorse ore ha colpito la periferia sud di Beirut, come riportano i media del Paese dei Cedri. Per il Primo ministro si tratta di una "chiara violazione degli accordi di cessazione delle ostilità" e di una "flagrante violazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite" che nel 2006 pose fine al conflitto tra Israele e Hezbollah.
"L'aggressione israeliana ci costringe a intensificare gli sforzi per rivolgerci agli amici del Libano nel mondo e mobilitarli a favore del nostro diritto alla piena sovranità nel nostro territorio", si legge in una dichiarazione diffusa via X dalla presidenza libanese. Jopeh Aoun promette di "lavorare con il governo e il suo presidente per sventare qualsiasi tentativo di rovinare l'eccezionale opportunità di salvare il Libano".
Il ministero della Salute di Beirut ha confermato un bilancio che parla di almeno tre morti e sette feriti dopo che le forze israeliane (Idf) hanno reso noto di aver effettuato un raid nella zona di Dahiyeh prendendo di mira un "terrorista di Hezbollah, che di recente aveva guidato agenti di Hamas e li aveva aiutati a pianificare un attacco terroristico significativo e imminente contro i civili israeliani".
Contraerea israeliana intercetta razzo da Gaza
La contraerea israeliana ha intercettato un razzo lanciato dal nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l'Idf su Telegram. Le sirene erano scattate a Sderot e altri due villaggi vicini.
Libano, raid Israele palese violazione del cessate il fuoco
II primo ministro del Libano, Nawaf Salam, ha affermato che l'attacco israeliano della notte scorsa su Beirut è una "palese violazione" degli accordi di cessate il fuoco che hanno posto fine a più di un anno di ostilità tra Israele ed Hezbollah. Il raid è "una palese violazione degli accordi di cessate il fuoco" e una "flagrante violazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite", una decisione del Consiglio di sicurezza che ha posto fine alla guerra del 2006 tra Israele ed Hezbollah ed ha costituito il fondamento della tregua di novembre, si legge in un comunicato stampa diffuso dal suo ufficio.
Libano: "Dopo raid Israele più sforzi a difesa sovranità"
Il presidente del LIbano, Joseph Aoun, ha condannato oggi l'attacco lanciato la notte scorsa dall'esercito israeliano alla periferia sud di Beirut ed ha invitato gli alleati del Paese a sostenere il suo "diritto alla piena sovranità". "La persistenza di Israele nella sua aggressione ci impone di raddoppiare i nostri sforzi per mobilitare gli amici del Libano in tutto il mondo affinché sostengano il nostro diritto alla piena sovranità", ha affermato Aoun in un comunicato stampa. Il capo dello Stato ha definito l'attacco un "pericoloso avvertimento" sulle intenzioni israeliane nei confronti del Libano.
Netanyahu ci ripensa: cambiato idea su capo Shin Bet
Il premier Benjamin Netayahu ha annunciato un suo ripensamento sul nome del nuovo capo dello Shin Bet. Ieri il primo ministro aveva comunicato la scelta di Eli Sharvit per sostituire Ronen Bar alla guida dei servizi di sicurezza interni, ma da subito la nomina era stata molto criticata. LEGGI L'ARTICOLO
Unicef: almeno 322 bambini uccisi a Gaza in 10 giorni
La rinnovata offensiva di Israele a Gaza ha causato la morte di almeno 322 bambini e il ferimento di altri 609 negli ultimi 10 giorni, secondo l'Unicef. Le cifre includono i bambini che sarebbero stati uccisi o feriti quando il reparto chirurgico dell'ospedale Al Nasser, nel sud di Gaza, è stato colpito in un attacco il 23 marzo, ha affermato l'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia in una dichiarazione. La maggior parte di questi bambini - aggiunge l'Unicef - erano sfollati e si erano rifugiati in tende di fortuna o in case danneggiate.
Raid di Israele su Beirut: tre morti
L'esercito israeliano ha dichiarato stamattina di aver condotto un attacco in un sobborgo meridionale della capitale libanese Beirut, prendendo di mira un operativo di Hezbollah: è il secondo raid del genere dopo il cessate il fuoco di novembre. Almeno tre persone sono state uccise nel raid, condotto lcon l'obiettivo, raggiunto, di uccidere un leader di Hezbollah.