Israele Medio Oriente, Hamas respinge l'ultima proposta di Israele per la tregua

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I miliziani hanno annunciato di aver respinto l'ultima contro-proposta israeliana per una cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi in cambio della scarcerazione di detenuti palestinesi. Secondo fonti locali, almeno 40 persone sono state uccise dal fuoco delle Idf a Gaza. Lo scrive Haaretz, aggiungendo che 19 persone sono state uccise in un attacco contro una clinica sanitaria dell'Unrwa a Jabalia, nel nord della Striscia

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Hamas ha annunciato di aver respinto l'ultima contro-proposta israeliana per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi in cambio della scarcerazione di detenuti palestinesi. Lo hanno riferito due responsabili del movimento islamico all'Afp. "Hamas ha deciso di non dare seguito all'ultima proposta israeliana presentata dai mediatori", ha detto uno dei due funzionari, accusando Israele di "ostacolare una proposta di Egitto e Qatar e di cercare di far deragliare qualsiasi accordo". Un altro funzionario ha chiesto "ai mediatori e alla comunità internazionale di obbligare Israele a impegnarsi in favore della proposta dei mediatori". Secondo fonti locali, almeno 40 persone sono state uccise dal fuoco delle Idf a Gaza. Lo scrive Haaretz, aggiungendo che 19 persone sono state uccise in un attacco contro una clinica sanitaria dell'Unrwa a Jabalia, nel nord della Striscia. Israel Katz ha affermato che l'esercito israeliano sta espandendo le sue operazioni nella Striscia di Gaza per conquistare "vaste aree", dopo aver ripreso la sua offensiva nel territorio palestinese il mese scorso. L'operazione di Israele nella Striscia "si sta espandendo per distruggere e ripulire l'area dai terroristi e dalle infrastrutture terroristiche", ha aggiunto. 

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Hamas respinge ultima proposta tregua di Israele

Hamas ha  respinto l'ultima proposta israeliana sulla tregua a Gaza. Lo hanno  detto all'Afp due  responsabili del movimento islamico. "Hamas ha deciso di non dare seguito all'ultima proposta israeliana  presentata tramite i mediatori", ha riferito uno dei funzionari,  accusando Israele di "bloccare una proposta di Egitto e Qatar e di  cercare di far deragliare qualsiasi accordo".

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Osservatorio siriano: almeno 4 morti in raid Israele su Hama

L'Osservatorio siriano per i diritti umani, con base nel Regno Unito, ha  riferito che gli attacchi israeliani lanciati questa sera contro un  aeroporto militare nella provincia centrale siriana di Hama hanno ucciso  quattro persone e ne hanno messo "completamente fuori servizio" le  strutture. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, "quattro  persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite, tra cui membri  del ministero della Difesa siriano, durante gli attacchi contro  l'aeroporto militare di Hama".

Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni

Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. LE STIME

M.O, la situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti

Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. I DATI

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova. CHI SONO

Ministero Sanità Gaza: "73 i morti negli attacchi israeliani"

E' salito ad almeno 73 morti il bilancio degli attacchi israeliani di oggi nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità guidato da Hamas, mentre l'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che l'attacco più pesante ha interessato Khan Younis, nel sud, e al-Sawaida, nella parte centrale della Striscia.

Israele conferma due raid sulla Siria

L'esercito israeliano ha confermato di aver colpito mercoledì siti militari siriani nella capitale Damasco e nella provincia centrale di Hama, dopo che i media statali siriani hanno riferito di attacchi. Le forze militari dello Stato ebraico "hanno colpito le capacità militari rimaste nelle basi siriane di Hama e T4, insieme ad altri siti infrastrutturali militari rimanenti nell'area di Damasco". T4 dovrebbe riferirsi all'ex base aerea delle forze siriane di Tiyas, nella provincia di Homs. 

Siria, Israele conferma raid: "Rimuoveremo ogni minaccia"

L'esercito israeliano (Idf) ha rivendicato i raid che questa sera hanno colpito delle basi militari a Hama, Homs e Damasco. L'Idf, in una nota, afferma di aver "colpito nell eultime ore le capacita' militari rimaste nelle basi siriane di Hama e T4 (una base aerea nella zona di Homs), insieme ad altri siti infrastrutturali militari rimanenti nell'area di Damasco". "L'Idf continuera' ad agire per rimuovere qualsiasi minaccia ai cittadini dello Stato d'Israele", conclude il comunicato.

Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO

Israele ordina evacuazione del nord di Gaza dopo razzi

L'Idf ha intimato alla popolazione civile palestinese di evacuare subito il nord della Striscia di Gaza in vista di una risposta al lancio di razzi su Israele da quella zona. 

Houthi denunciano: "Cinque morti in nuovi attacchi degli Usa"

I ribelli Houthi dello Yemen hanno affermato che una persona è morta oggi pomeriggio a seguito di nuovi attacchi aerei statunitensi nella provincia di Hodeida, dopo che già i raid aerei notturni avevano provocato 4 morti nella stessa zona. Anees Alasbahi, portavoce del ministero della Salute degli Houthi, ha riferito di "un martire civile e un ferito" nel porto di Ras Issa sul Mar Rosso, affermando che erano "vittime dell'aeronautica militare nemica degli Usa". I media controllati dagli Houthi hanno affermato che gli attacchi hanno colpito Ras Issa e la roccaforte settentrionale del gruppo sostenuto dall'Iran, Saada. Gli Stati Uniti, che hanno effettuato importanti raid nello Yemen nelle scorse settimane, non hanno confermato la responsabilità degli ultimi attacchi. I media Houthi hanno affermato che gli obiettivi degli attacchi notturni includevano infrastrutture idriche a Hodeida e aree della regione nord-occidentale di Hajjah. 

Netanyahu: "Il Qatar non è un Paese nemico"

"Il Qatar è un Paese complesso, non è un Paese semplice", ma "non è un Paese nemico, molti lo elogiano". Lo ha detto il premier israeliano Benajmin Netanyahu in video diffuso a due giorni dall'arresto dei suoi due principali collaboratori, coinvolti nel cosiddetto "Qatargate", per presunti legami illeciti con Doha. 

Media: "Raid Israele mandano avvertimento a Turchia"

Con i raid di questa sera su due basi militari e un centro di ricerca in Siria, "Israele invia un avvertimento alla Turchia: non stabilite una base militare in Siria e non interferite nelle attivita' israeliane sui cieli del Paese". Lo hanno detto funzionari israeliani al Jerusalem Post. Il legame turco-siriano si e' rafforzato, anche in campo militare. Una fonte dell'intelligence occidentale ha dichiarato ieri al Jerusalem Post che la Turchia vuole diventare il fornitore di difesa aerea della Siria, in parte stabilendo una presenza alla base T4 di Hama, attiva durante il regime di Assad. La base T4 e' stata bersaglio di diversi attacchi aerei israeliani in Siria nelle ultime settimane come anche questa sera. Lunedi', un funzionario della difesa israeliano ha dichiarato alla stampa che lo scopo di questi attacchi e' di segnalare al leader siriano Ahmed al-Sharaa che Israele non permettera' alcuna limitazione della sua liberta' di azione nello spazio aereo siriano. Secondo una fonte di intelligence occidentale, la Turchia intende convertire la base T4 in una struttura per droni.

Attacchi aerei israeliani a Damasco, Hama e Homs (2)

"Un attacco aereo dell'occupazione israeliana ha preso di mira le vicinanze dell'edificio di ricerca scientifica" nel quartiere Barzeh di Damasco, ha affermato l'agenzia di stampa Sana. L'agenzia ha anche riferito di un raid israeliano che ha preso di mira "le vicinanze della citta' di Hama" nella Siria centrale, senza specificare l'obiettivo. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito, a essere preso di mira e colpito e' stato "l'aeroporto militare di Hama", dove ci sono state vittime. Gli aerei da guerra israeliani hanno inoltre "preso di mira le vicinanze dell'aeroporto militare T4 nella provincia di Homs", sempre nella Siria centrale, ha affermato l'Osservatorio, che si affida a una rete di fonti all'interno della Siria. Israele ha lanciato centinaia di attacchi su siti militari in Siria da quando le forze guidate dagli islamisti hanno rovesciato il dittatore Bashar al-Assad, affermando di voler impedire che le armi cadano nelle mani delle nuove autorita', che considera jihadiste.

Siria:"Due raid israeliani, su Damasco e Hama"

Le forze iraeliane hanno colpito con dei raid un centro di ricerca militare nel nord di Damasco e i dintorni della città di Hama, nel centro della Siria. Lo riferisce l'agenzia di Stato Sana. "Un attacco aereo israeliano (...) ha preso di mira l'area circostante l'edificio di ricerca scientifica" nel quartiere Barzeh di Damasco, ha scritto la Sana, riferendosi a un'installazione militare già colpita dagli attacchi. 

Guterres: "Scioccato da raid Israele su convoglio medico a Gaza"

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto "scioccato dagli attacchi dell'esercito israeliano" contro un convoglio medico, in cui sono morti 15 soccorritori e operatori umanitari nei giorni scorsi. Lo ha affermato il suo portavoce Stéphane Dujarric. Antonio Guterres "chiede un'indagine completa, approfondita e indipendente" su tutti gli attacchi contro gli operatori umanitari, mentre questi 15 nuovi corpi trovati sepolti giorni fa a Rafah portano ad "almeno 408" il numero di operatori umanitari uccisi nei Territori palestinesi dal 7 ottobre 2023, ha aggiunto. In una conferenza stampa video da Gaza, Jonathan Whittall, capo dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) nei Territori palestinesi, ha raccontato la "scioccante esperienza" di aver partecipato alla missione che ha portato alla scoperta di quella che ha descritto come una "fossa comune". I 15 soccorritori e operatori umanitari, tra cui otto della Mezzaluna Rossa palestinese e uno dell'Onu, "indossavano ancora le loro uniformi, con i guanti, uccisi mentre cercavano di salvare vite", ha affermato. "Le ambulanze sono state colpite una dopo l'altra", ha affermato, descrivendo i veicoli distrutti accanto a questa "fossa comune". 

Attacchi aerei israeliani a Damasco, Hama e Homs

Israele ha bombardato questa sera diversi obbiettivi in Siria. A quanto  riferito dall'agenzia ufficiale Sanaa, l'aviazione ha colpito vicino a  Damasco e ad Hama. Nella capitale, i missili avrebbero preso di mira la sede della  ricerca scientifica, situato nel quartiere di Masaken Barzah.

Gaza: un lungo tavolo tra le macerie per la cena di Ramadan. FOTO

Immagini diffuse sui social da Gaza mostrano la popolazione che prepara un Iftar collettivo, il pasto serale che interrompe il digiuno durante il Ramadan, a Rafah, nel sud della Striscia, tra le rovine rimaste dopo i combattimenti. LE IMMAGINI

Ankara, pericolosa la visita del ministro israeliano ad Al-Aqsa

Dopo la Giordania e l'Arabia Saudita, anche la Turchia ha condannato la visita del ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, il falco di estrema destra Itamar Ben Gvir, alla moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, affermando che avrebbe aumentato le tensioni regionali. "Condanniamo il blitz di un membro del governo israeliano sul complesso della moschea di Al-Aqsa", ha affermato il ministero degli Esteri in una nota. "Questa azione dei complici di (il primo ministro israeliano Benjamin) Netanyahu è una decisione pericolosa che aggraverà nuovamente le tensioni nella regione", aggiunge. 

Usa-Iran, Trump a Fox News: “Ho scritto a Khamenei per un accordo sul nucleare”

È stato lo stesso Trump a rivelarlo, in un'intervista a Fox Business Network, ripresa dai media internazionali. "Vorrei raggiungere un accordo con l'Iran sul suo programma nucleare", ha detto il presidente Usa, aggiungendo che "se l'Iran non negozia, sarà molto brutto per loro”. LEGGI QUI

In Libia una decina di Ong e Unhcr sospese: "Minano sicurezza"

"L'Agenzia per la sicurezza interna (Asi) della Libia ha accusato le Ong internazionali di minare la sicurezza nazionale, di contrabbando e riciclaggio di denaro e di pianificare di diffondere ateismo, cristianesimo, omosessualità, decadenza morale e insediamento di migranti nel Paese". Lo scrive su X giornale The Libya Observer, precisando che le Ong accusate sono: l'International Rescue Committee, il Norwegian Refugee Council, Terre des Hommes Italia, l'International Medical Corps, il Danish Refugee Council, Médecins Sans Frontières (Msf), Care Germania-Lussemburgo, Intersos, Acted e Cesvi, oltre all'agenzia dell'Onu per i rifugiati, l'Unhcr. "Il piano di insediare i migranti di origine africana in Libia è visto come un'azione ostile volta a cambiare la composizione demografica del Paese e minaccia la società", ha detto il portavoce dell'Agenzia per la sicurezza interna (Asi). Salem Gheith, parlando di "attività ostili che minano l'integrità dello Stato e la sua sicurezza interna.

Due palestinesi uccisi in operazioni Idf Cisgiordania

Due palestinesi sono rimasti uccisi oggi in operazioni dell'esercito israeliano in Cisgiordania. Ne hanno dato notizia fonti palestinesi. Un ragazzino di 15 anni e' morto a Silat al Hariziya, vicino a Jenin, nel nord, dove le truppe stanno portando avanti un'intensa operazione militare da piu' di due mesi. A quanto reso noto dall'agenzia di stampa Wafa, il ragazzo, di nome Omar Amer Zayoud, e' stato portato all'ospedale Ibn Sina di Jenin con ferite da arma da fuoco al petto. Il ministero della Sanita' palestinese ha invece comunicato l'uccisione di un trentatreenne di nome Hamza Muhammad Saeed Khammash nella citta' vecchia di Nablus, anche lui ferito mortalmente durante un'irruzione dei militari dell'Idf.

Israele toglie dazi restanti con gli Usa prima di annuncio Trump

Il governo israeliano ha annunciato che cancellerà tutte le tariffe rimanenti sulle importazioni americane, in un apparente tentativo di assicurarsi l'esenzione nella nuova ondata di imposte che il presidente Trump dovrebbe annunciare mercoledì. Israele e gli Stati Uniti, due stretti alleati, hanno un accordo di libero scambio dal 1985 che esclude la maggior parte dei prodotti americani dalle tariffe israeliane. Oggi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha presentato la decisione di rimuovere tutte le tariffe rimanenti come passo verso una maggiore liberalizzazione del commercio. "Oggi abbiamo cancellato tutti i dazi doganali riscossi sui prodotti provenienti dagli Stati Uniti, il più grande partner commerciale di Israele", ha affermato Netanyahu in un post su X. "Cancellare i dazi doganali sui prodotti americani è un ulteriore passo avanti nella politica che i miei governi hanno condotto per un decennio nell'apertura del mercato alla concorrenza", ha aggiunto. 

Fratoianni: "Avs in piazza perché si fermi l'ecatombe"

"Non ci sono piu' parole per descrivere l'ecatombe provocata dal governo di Israele, il genocidio del popolo palestinese in corso nella striscia di Gaza o le violenze continue dei coloni in Cisgiordania. E' ora che il governo la smetta di tacere, faccia qualcosa al di la' delle parole di circostanza che lo rendono complice di questa tragedia disumana". Lo afferma Nicola Fratoianni parlando con i cronisti in piazza del Campidoglio alla manifestazione promossa dalle associazioni pacifiste, a cui sta partecipando insieme ad Angelo Bonelli ed altri parlamentari di Avs fra cui i senatori De Cristofaro, Magni e il deputato Mari.

Abu Mazen compie 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA

Gaza, a centinaia in piazza contro Hamas e contro la guerra

Centinaia di persone sono scese di nuovo in piazza oggi a Gaza contro Hamas e contro la guerra. Testimoni oculari hanno riferito alla Dpa che i manifestanti a Beit Lahia, nel nord della Striscia, tra cui donne e bambini, hanno chiesto al movimento di resistenza islamico di ritirarsi. Proteste anche contro il piano degli Stati Uniti di deportare i palestinesi fuori da Gaza. "Hamas, fuori", si sentono i manifestanti urlare in alcuni video sui social media. Nei giorni scorsi, secondo quanto denunciato dalla famiglia, un 22enne che aveva partecipato alle proteste era stato rapito e torturato a morte presumibilmente da militanti di Hamas.

Ankara condanna visita Ben-Gvir su Spianata delle Moschee

La Turchia ha condannato la visita del ministro israeliano per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, sostenendo che contribuirà a far salire le tensioni regionali. "Condanniamo il raid di oggi di un membro del governo israeliano nel complesso della moschea di Al-Aqsa", ha dichiarato il ministero degli Esteri di Ankara in una nota in cui si fa riferimento alla visita dell'esponente dell'estrema destra israeliana. "Questa azione dei complici di Netanyahu è una decisione pericolosa che aggraverà nuovamente le tensioni nella regione", ha aggiunto il ministero degli Esteri turco.

Netanyahu: "A Gaza forze israeliane in un altro corridoio Philadelphi nel sud"

"Stiamo prendendo il controllo della 'Morag Route'. Sarà il secondo Corridoio Philadelphi, un'altra Philadelphi Route" nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, come riporta il giornale israeliano Haaretz. 

Il Corridoio Philadelphi è la striscia di terra al confine tra l'enclave palestinese e l'Egitto. Le Idf, secondo il Premier, stanno prendendo il controllo dell' "asse Morag", che separa Rafah da Khan Yunis.

Netanyahu: "L'esercito sta dividendo il sud della Striscia"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato che l'esercito sta "dividendo la Striscia di Gaza" prendendo il controllo dell'asse Morag, la strada che separa Khan Yunis da Rafah, nel sud. "Stiamo dividendo la Striscia di Gaza e aumentando gradualmente la pressione affinché ci restituiscano gli ostaggi", ha affermato Netanyahu in un video diffuso dal suo ufficio. L'esercito, ha aggiunto, "sta prendendo territorio, colpendo i terroristi e distruggendo le infrastrutture". 

Netanyahu: "Stiamo sezionando territorio Gaza per recuperare ostaggi"

L'esercito israeliano sta "sezionando" la Striscia di Gaza e "impossessandosi di territorio" per recuperare gli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

L'esercito sta "sezionando la Striscia e aumentando la pressione passo dopo passo in modo che (Hamas, ndr) restituisca i nostri ostaggi", ha detto Netanyahu in una nota, aggiungendo che Israele "sta impossessandosi di territorio, colpendo terroristi e distruggendo infrastrutture".

Netanyahu: "Cambiata marcia a Gaza, conquistiamo territorio"

"Stasera abbiamo cambiato marcia nella Striscia di Gaza. L'Idf sta conquistando territorio, colpendo i terroristi e distruggendo le infrastrutture". E' il messaggio trasmesso dal premier israeliano Benjamin Netanyahu in un video. Israele si sta "impossessando della 'Morag Route'. Questo sara' il secondo corridoio Philadelphi", ha aggiunto facendo riferimento alla zona cuscinetto al confine tra la Sriscia e l'Egitto. "Dato che stiamo attualmente dividendo la Striscia, stiamo aumentando la pressione passo dopo passo, in modo che i nostri ostaggi ci vengano consegnati. E piu' a lungo non ce li riportano indietro, piu' aumenteremo la pressione", ha minacciato il premier.

Iran, Barrot: "Se negoziato fallisce guerra quasi inevitabile"

Se i negoziati sul programma nucleare iraniano dovessero fallire, "uno scontro militare" sarebbe "quasi inevitabile". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, durante un'audizione davanti all'Assemblea nazionale. "Se questo fallisce, uno scontro militare sembrerebbe quasi inevitabile, il che avrebbe il costo molto alto di destabilizzare gravemente la regione", ha dichiarato Barrot. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente assicurato che ci sarebbero stati "bombardamenti in Iran in assenza di un accordo".

Sa'ar in partenza per Parigi, focus su sviluppi regione

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, partirà oggi alla volta di Parigi, dove vedrà il suo omologo francese, Jean-Noel Barrot, e alti funzionari del governo d'Oltralpe. Gli incontri si concentreranno su una serie di sviluppi regionali (Iran, Libano, Siria), tra cui la situazione a Gaza e quella degli ostaggi, nonché sulle relazioni bilaterali tra i Paesi. Sa'ar incontrerà anche i leader della comunità ebraica in Francia. 

Arabia Saudita deplora visita Ben Givr ad Al-Aqsa

L'Arabia Saudita ha deplorato la visita del ministro della sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir al complesso della moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, criticandolo per aver "preso d'assalto" la zona. Riad ha espresso la sua "più ferma condanna dell'assalto alla moschea di Al-Aqsa da parte del ministro della sicurezza nazionale israeliano sotto la protezione della polizia di occupazione", ha affermato il ministero degli esteri in una dichiarazione. 

Gb contro offensiva Israele: "Gaza trappola per umanitari"

Il Regno Unito "è profondamente preoccupato per la ripresa delle ostilità" a Gaza, ha fatto eco Hamish Falconer, sottosegretario agli Esteri, parlando ai Comuni a nome di Lammy durante una sessione d'interrogazioni parlamentari su vari temi rivolte ai responsabili del Foreign Office. Di qui la sottolineatura secondo cui Londra fa sapere di "non sostenere l'espansione delle operazioni militari da parte d'Israele".   "La prosecuzione dei combattimenti e lo spargimento di altro sangue non sono nell'interesse di nessuno",  ha aggiunto Falconer, incalzato da varie domande e sollecitazioni su Gaza giunte anche da deputati della maggioranza laburista . Non senza ammonire che "tutte le parti, incluso Israele, devono rispettare il diritto umanitario". 

Gb contro l'offensiva di Israele: "Gaza trappola per operatori umanitari"

Il Regno Unito "non sostiene" la scelta d'Israele di rilanciare l'offensiva nella Striscia di Gaza palestinese dopo le devastazioni dei mesi scorsi. Lo ha dichiarato alla Camera dei Comuni David Lammy, ministro degli Esteri del governo di Keir Starmer, alzando i toni della dissociazione britannica dalle ultime azioni militari israeliane e invocando ancora una volta - come fatto ripetutamente in questi giorni - il ritorno agli accordi di "cessate il fuoco". Lammy ha inoltre rafforzato l'allarme sulla carenza di aiuti, denunciando come oggi la Striscia sia "il posto più pericoloso al mondo" per gli operatori umanitari.

Berlino, evacuati 19 tedeschi e i loro parenti da Gaza

Il governo tedesco ha confermato di aver evacuato 19 cittadini tedeschi e 14 loro familiari da Gaza. È quello che ha affermato una portavoce del ministero degli Esteri, rispondendo a una domanda alla conferenza stampa di governo che si è appena conclusa a Berlino. Un volo charter ha portato i cittadini tedeschi da un aeroporto nel sud di Israele in Germania. 

Media: "L'Ungheria si ritirerà dalla Cpi durante la visita di Netanyahu"

L'Ungheria si ritirerà dalla Corte penale internazionale (Cpi) durante la visita del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Budapest. Lo scrive il Times of Israel citando proprie fonti e ricordando che quello in Ungheria è il primo viaggio all'estero di Netanyahu da quando, lo scorso anno, la Cpi ha spiccato un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti per presunti crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza. I firmatari dello Stato di Roma, Ungheria compresa, sarebbero obbligati ad arrestare Netanyahu.

Dopo l'arrivo oggi in Ungheria, domani Netanyahu incontrerà il primo ministro ungherese Viktor Orban. Guà a novembre Orban aveva invitato Netanyahu a recarsi in Ungheria in visita ufficiale senza il timore di essere arrestato.

Hamas: "La visita di Ben Gvir alla spianata delle Moschee una pericolosa escalation"

Hamas ha denunciato la visita odierna del ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben Gvir alla spianata della Moschee definendola una "provocatoria e pericolosa escalation". Il gruppo armato appoggiato dall'Iran ha chiesto ai palestinesi "e ai nostri giovani in Cisgiordania di intensificare il loro confronto... in difesa della nostra Terra e dei nostri luoghi santi, prima tra tutti la benedetta moschea di Al-Aqsa". Il sito conteso è considerato sacro sia dagli ebrei sia dai musulmani. 

19 morti in raid su clinica Unrwa. Idf: "Centro Hamas"

Il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, ha denunciato un attacco israeliano a una clinica Unrwa a Jabaliya, nel nord di Gaza, nel quale sono rimasti uccisi 19 palestinesi, tra cui nove bambini. Le forze armate israeliane hanno confermato di aver colpito "un centro di comando e controllo" di Hamas a Jabaliya "utilizzato per coordinare le attività terroristiche". L'Idf ha puntato il dito contro Hamas che "prende il controllo delle infrastrutture civili e sfrutta brutalmente la popolazione civile come scudo umano". In una dichiarazione separata, l'esercito israeliano ha confermato che l'edificio ospitava una clinica dell'Unrwa. Da stamane all'alba, con l'espansione dell'offensiva militare israeliana nella Striscia, sono già 42 i morti secondo fonti mediche citate da al-Jazeera. 

A Gaza panifici chiusi per blocco Israele, spettro fame

A Gaza i panifici sono costretti alla chiusura come conseguenza del blocco da parte di Israele all'ingresso degli aiuti internazionali, facendo tornare lo spettro della fame per la popolazione locale. A dare la notizia è il Programma alimentare mondiale (Wfp/Pam) che ha annunciato la chiusura di The Families Bakery, uno dei 25 panifici industriali supportati dall'organizzazione Onu, "a causa della mancanza di farina e carburante". Il Wfp ha riferito che, di conseguenza, "distribuira' gli ultimi pacchi alimentari nei prossimi due giorni". Il Wfp era "l'unico fornitore dei panifici di Gaza" e consegnava loro "tutto cio' di cui avevano bisogno", ha detto Abed al-Ajrami, presidente della Palestinian Territory Bakery Owners Association e direttore di Families Bakery. "Le ripercussioni della chiusura dei panifici saranno molto dure per le persone perché non hanno alternative", avverte al-Ajrami. Ora il grande forno della sua azienda rimane spento, come quello degli altri panifici chiusi che erano il pilastro del programma di distribuzione alimentare del Wfp nei campi sfollati.

Media, '40 i morti nei raid a Gaza, 19 in attacco a clinica Unrwa'

Secondo fonti locali, almeno 40 persone sono state uccise dal fuoco delle Idf a Gaza. Lo scrive Haaretz, aggiungendo che 19 persone sono state uccise in un attacco contro una clinica sanitaria dell'Unrwa a Jabalia, nel nord della Striscia.

Madrid condanna raid contro il personale Mezzaluna Rossa a Gaza

Il governo spagnolo condanna l'attacco israeliano a Gaza contro i 15 lavoratori umanitari della Mezzaluna Rossa palestinese i cui corpi sono stati ritrovati in una fossa comune. In una nota diffusa dal ministero degli Esteri, l'esecutivo "estende questa condanna agli attacchi delle ultime settimane contro lavoratori umanitari e delle Nazioni Unite". Madrid ribadisce che il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato in tutti i contesti. Il governo spagnolo "sostiene investigazioni sui fatti" ed "esige le responsabilità, giustizia e riparazione per le vittime e i loro familiari". 

Netanyahu: il caso Qatargate è un enorme bluff

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha deriso l'affare Qatargate e l'indagine sui suoi collaboratori per i loro legami con Doha definendoli "un enorme bluff", rispondendo ai giornalisti sullo scandalo prima dell'inizio della sua testimonianza nel processo penale presso il tribunale distrettuale di Tel Aviv. Lo riporta il Times of Israel. "Come fate a non vergognarvi?" aggiunge, rivolgendosi ai giornalisti presenti, apparentemente riferendosi alla loro copertura delle indagini in corso della polizia e dello Shin Bet. Netanyahu ha ripetutamente attaccato la polizia e altre agenzie di polizia in merito all'inchiesta. In un video di lunedì, l'ha definita una "caccia alle streghe politica" progettata per impedirgli di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. L'indagine è iniziata prima che Bar annunciasse la sua intenzione di rimuoverlo. 

Hamas, 16 persone uccise in un raid israeliano a Jabalia

La Protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, ha annunciato che 16 persone sono morte in un attacco israeliano a Jabalia, nel nord della Striscia.

Idf, 'ucciso un terrorista a Gaza, era minaccia per le truppe'

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che le sue truppe hanno ucciso oggi "un terrorista armato" che si stava avvicinando alla barriera di sicurezza nella parte meridionale della Striscia di Gaza e rappresentava "una minaccia per le truppe". "Le truppe dell'Idf che operavano nell'area hanno aperto il fuoco contro il terrorista e lo hanno eliminato prima che raggiungesse la barriera di sicurezza - si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -. Non sono stati segnalati feriti da parte dell'Idf". 

Ben Gvir visita la spianata delle Moschee a Gerusalemme

Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben Gvir visita il Monte del Tempio di Gerusalemme, la spianata delle Moschee, dopo un periodo di Ramadan durato quasi due settimane, durante il quale l'accesso al luogo sacro conteso è rimasto chiuso agli ebrei. Lo riporta il Times of Israel.   La visita di Ben Gvir suscita critiche all'interno della coalizione. 

Media, l'Ungheria uscirà dalla Corte penale internazionale

L'Ungheria è pronta a uscire dalla Corte penale internazionale (Cpi). Lo ha annunciato il ministro della giustizia Bence Tuzson in una riunione a porte chiuse con alcuni diplomatici, secondo le informazioni pubblicate dal giornale online Europa libera. La bozza della risoluzione del Parlamento che autorizza il governo ad avviare la procedura di uscita sarebbe già stata preparata.   Stasera il premier israeliano Benjamin Netanyahu, sotto mandato di arresto dalla Cpi, arriverà a Budapest e domani incontrerà il premier Viktor Orban che lo ha invitato garantendo che non avrebbe dato seguito al mandato della Cpi. 

Media: "A Khan Younis uccisa anche una donna incinta"

Tra le 17 vittime dell'attacco israeliano sulla città meridionale di Khan Younis nella Striscia di Gaza ci sono anche cinque donne, una delle quali era incinta, e due bambini: lo hanno reso noto fonti mediche, come riportano i media internazionali. Tra le altre vittime, anche tre uomini della stessa famiglia, così come i proprietari della casa che è stata bombardata, secondo funzionari dell'ospedale. 

Abu Mazen compie 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. IL RACCONTO

Ex ostaggio: "Hamas ha ucciso un prigioniero che tentava la fuga"

L'ex ostaggio israeliano Eliya Cohen, rapito al festival musicale Nova e tenuto prigioniero per 505 giorni, ha dichiarato in un'intervista a Channel 12 che i combattenti di Hamas hanno ucciso un altro prigioniero che ha cercato di fuggire mentre venivano portati a Gaza il 7 ottobre 2023. Cohen ha anche descritto le difficili condizioni di prigionia, sottolineando che i suoi rapitori hanno aumentato drasticamente la quantità di cibo che gli è stata data durante le sue ultime settimane nella Striscia di Gaza dopo che l'aspetto scarno degli ostaggi rilasciati prima di lui ha scatenato l'indignazione internazionale. L'uomo è stato tenuto prigioniero con Eli Sharabi e Or Levy, che sono stati rilasciati l'8 febbraio. Insieme ai tre c'era anche Alon Ohel, che si trova ancora nelle mani di Hamas. 

Media: "21 palestinesi uccisi dall'alba di oggi a Gaza"

Almeno 21 persone sono state uccise in attacchi israeliani dall'alba di oggi nella Striscia di Gaza centrale e meridionale: lo hanno riferito fonti mediche, riporta al Jazeera. In uno degli attacchi più mortali, le forze israeliane hanno preso di mira una casa a Khan Younis, nella Gaza meridionale, uccidendo almeno 12 palestinesi. Altri due sono stati uccisi in un attacco nell'area nord-orientale di Rafah, dove l'esercito israeliano ha annunciato che sta portando avanti un assalto su vasta scala per conquistare "vaste aree" del territorio. 

Mar Rosso, raid Usa sugli Houthi: 4 morti a Hodeida

E' di quattro morti il bilancio degli attacchi notturni condotti dagli Stati Uniti contro gli Houthi nella provincia yemenita di Hodeida. "L'aggressione americana ha preso di mira la sede dell'ufficio per la gestione delle risorse idriche nel governatorato di Hodeida ha fatto anche tre feriti", ha affermato il portavoce del ministero della Salute Anees Alasbahi. I media Huthi hanno riferito di attacchi statunitensi su aree controllate dai ribelli a Hodeida e nella regione nord-occidentale di Hajjah. Gli attacchi hanno colpito anche la roccaforte settentrionale del gruppo a Saada. Gli Stati Uniti non hanno confermato di aver condotto gli attacchi, ma il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha assicurato che colpira' gli Huthi finchè non saranno più una minaccia per la navigazione nel mar Rosso. In mattinata il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha detto che i ribelli hanno preso di mira la portaerei statunitense USS Harry S. Truman per "la terza volta in 24 ore". La sua dichiarazione è arrivata proprio mentre Washington ha detto che avrebbe schierato nella regione una seconda portaerei, la Carl Vinson, da affiancare alla Truman "allo scopo di continuare a promuovere la stabilità regionale, scoraggiare l'aggressione e proteggere il libero flusso del commercio nella regione", ha detto il portavoce del Pentagono Sean Parnell. 

Netanyahu sceglie vice capo dello Shin Bet come responsabile ad interim della sicurezza

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha nominato il vice capo dello Shin Bet come responsabile ad interim dell'organizzazione di sicurezza fino a quando avverrà una nomina definitiva. Lo ha reso noto l'ufficio del premier israeliano, confermando che entro il 10 aprile terminerà l'incarico dell'attuale capo dello Shin Bet Ronen Bar, nonostante il pronunciamento dell'Alta Corte.

Il vice capo facente funzioni dello Shin Bet, identificato solo dall’iniziale del suo nome, sarà quindi il capo facente funzioni dell'agenzia fino a quando non verrà nominato un capo permanente.

Netanyahu

©Ansa

Wafa, 33enne ucciso dalle forze israeliane in Cisgiordania

Un uomo di 33 anni è stato ucciso oggi dalle forze israeliane a Nablus, in Cisgiordania, riporta la Wafa. Si tratta di Hamza Muhammad Saeed Khammash, scrive l'agenzia di stampa palestinese sul suo sito, aggiungendo che le truppe israeliane hanno anche hanno arrestato tre cittadini tra cui il fratello della vittima. La Waf riferisce inoltre che un palestinese è stato investito da un veicolo militare israeliano nella città ed è rimasto ferito. Il Guardian riporta che sette palestinesi sono stati arrestati a Hebron e altri a Tulkarm e nel campo profughi di Nour Shams. 

Le famiglie degli ostaggi "inorridite" da espansione offensiva a Gaza

L'espansione dell'operazione militare a Rafah allarma i familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. L'Hostages and Missing Families Forum ha rilasciato una dichiarazione in cui accusa il governo di Benjamin Netanyahu di aver "deciso di sacrificare gli ostaggi per il bene dei 'guadagni territoriali'". "Invece di garantire il rilascio degli ostaggi attraverso un accordo e porre fine alla guerra, il governo israeliano sta inviando piu' soldati a Gaza per combattere nelle stesse aree in cui le battaglie hanno già avuto luogo ripetutamente" si legge nella nota secondo cui le famiglie "sono rimaste inorridite quando si sono svegliate con l'annuncio del ministro della Difesa che l'operazione militare a Gaza sarebbe stata ampliata allo scopo di 'catturare un vasto territorio'". "La responsabilità del rilascio dei 59 ostaggi detenuti da Hamas ricade sul governo israeliano. La nostra grave preoccupazione è che questa missione sia stata spinta in fondo alle sue priorità e sia diventata semplicemente un obiettivo secondario".

Gaza, Msf: "Stiamo esaurendo le forniture mediche essenziali"

A Gaza, dopo un mese di assedio imposto dalle autorità israeliane, alcuni farmaci essenziali scarseggiano e stanno per finire, con il rischio di lasciare i palestinesi senza cure salvavita: è l'allarme lanciato oggi da Medici Senza Frontiere (Msf), che chiede alle autorità israeliane di mettere immediatamente fine alla punizione collettiva della popolazione palestinese e all'assedio disumano di Gaza, oltre ad assumersi le proprie responsabilità di potenza occupante per facilitare l'ingresso di aiuti umanitari su larga scala. Le persone sono private di beni primari come cibo, acqua e medicine mentre le forze israeliane continuano a bombardare la Striscia di Gaza, rischiando di causare un alto numero di complicazioni sanitarie e di morti, si legge in un comunicato stampa. Da oltre un mese nessun aiuto umanitario o camion entra a Gaza, vale a dire il periodo più lungo dall'inizio della guerra senza l'ingresso di camion nel territorio. Inoltre, esattamente un mese fa, il 2 marzo, le autorità israeliane hanno imposto un assedio totale di Gaza. Il nove marzo hanno tagliato l'elettricità, necessaria per alimentare gli impianti di desalinizzazione dell'acqua: un blocco totale degli aiuti e dell'elettricità che sta privando la popolazione dei servizi più basici, una vera e propria punizione collettiva. "Le autorità israeliane hanno condannato la popolazione di Gaza a sofferenze insopportabili con questo loro assedio letale", ha affermato Myriam Laaroussi, coordinatrice delle emergenze di Msf a Gaza. "Questa violenza deliberata inflitta ai danni alle persone è come una morte lenta; deve finire immediatamente", ha aggiunto. L'assedio ha costretto i team di Msf a iniziare a razionare farmaci, come gli antidolorifici, fornendo cure meno efficaci o rimandando a casa i pazienti. I team della ong stanno anche esaurendo le scorte di materiale chirurgico come anestetici, antibiotici pediatrici e medicinali per patologie croniche come l'epilessia, l'ipertensione e il diabete. A causa del razionamento, le équipe di Msf in alcune cliniche di assistenza sanitaria di base devono curare le ferite dei pazienti senza alcun antidolorifico.

Hamas: "15 persone uccise in due attacchi israeliani"

La Protezione civile della Striscia di Gaza, controllata da Hamas, ha annunciato oggi la morte di 15 persone, tra cui bambini, in due attacchi israeliani. "Tredici martiri, tra cui bambini, sono stati uccisi in seguito al bombardamento da parte delle forze di occupazione (l'esercito israeliano, ndr) di una casa che ospitava sfollati nel centro di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale", ha detto il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, aggiungendo che altre due persone sono morte in un attacco che ha colpito una casa a Nuseirat (centro).

Media, 15 morti in 2 raid. Katz: "Annettiamo parti di Gaza"

Quindici persone sono state uccise in due raid israeliani su Gaza. A riferirlo sono i media palestinesi, poco dopo che il ministro della Difesa israeliano Israel Katz aveva annunciato l'espansione dell'offensiva nella parte meridionale della Striscia. L'obiettivo, ha detto Katz, "è di eliminare e bonificare l'area dai terroristi" e "impossessarsi di vaste aree che saranno annesse allo Stato di Israele". "L'operazione 'Potenza e spada' si sta espandendo, con un'evacuazione su larga scala della popolazione di Gaza dalle zone di combattimento, annientando e bonificando l'area dai terroristi e dalle infrastrutture terroristiche", si legge nella dichiarazione del ministro israeliano. Durante la notte Khan Yunis e Rafah sono stati obiettivo di un'ondata di attacchi israeliani. 

Katz: "Cacciare Hamas e restituire tutti gli ostaggi"

"Invito la popolazione di Gaza ad agire subito per cacciare Hamas e restituire tutti gli ostaggi", ha aggiunto Katz. Il portavoce dell'esercito in lingua araba, Avichay Adree, aveva invitato ieri i residenti di vaste zone di Rafah e della vicina città di Khan Younis a lasciare le loro abitazioni: "Non ascoltate i tentativi di Hamas di impedirvi di evacuare in modo da poter rimanere come scudi umani - aveva detto ai microfoni di X-Ray -. Evacuate immediatamente le aree designate". Il 18 marzo scorso Israele ha ripreso i bombardamenti intensivi su Gaza, per poi lanciare una nuova offensiva terrestre, ponendo fine a un cessate il fuoco con Hamas durato quasi due mesi. Dalla ripresa dei combattimenti, sono state uccise 1.042 persone, secondo i dati pubblicati ieri dal ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas, portando il bilancio totale delle vittime a 50.399 dall'inizio della guerra scatenata dall'attacco di Hamas sul suolo israeliano il 7 ottobre 2023. Secondo un conteggio dell'agenzia di stampa Afp basato su dati ufficiali, l'attacco del 7 ottobre ha provocato la morte di 1.218 persone da parte israeliana, per lo più civili. Delle 251 persone rapite, 58 sono ancora trattenute a Gaza e, secondo l'esercito, 34 sono morte. 

Medio Oriente, la situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti

Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. I DATI

Israele espande offensiva a Gaza: "Conquistare vaste aree"

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato oggi che l'esercito sta espandendo le sue operazioni nella Striscia di Gaza per conquistare "vaste aree", dopo aver ripreso la sua offensiva nel territorio palestinese il mese scorso. L'operazione di Israele nella Striscia "si sta espandendo per distruggere e ripulire l'area dai terroristi e dalle infrastrutture terroristiche, e per conquistare vaste aree che saranno incorporate nelle zone di sicurezza israeliane", ha affermato Katz in una dichiarazione.

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