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Israele Medio Oriente, Hamas: raid Israele su profughi Gaza, almeno 29 morti

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Israele, attacco a Khan Younis: morto anche un giornalista
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Israele, attacco a Khan Younis: morto anche un giornalista
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Il raid ha colpito una ex scuola diventata rifugio per i profughi: tra le vittime anche 18 bambini. "Hamas ha deciso di non dare seguito all'ultima proposta israeliana presentata dai mediatori", ha detto un responsabile del movimento islamico, accusando lo Stato ebraico di "ostacolare una proposta di Egitto e Qatar e di cercare di far deragliare qualsiasi accordo"

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Sale ad almeno 29 persone morte, di cui 18 bambini, il bilancio delle vittime di un raid israeliano su una ex scuola diventata rifugio per i profughi, nella  Striscia di Gaza. Lo affermano fonti della protezione civile palestinese di Gaza. Nove civili sono stati uccisi nel corso di bombardamenti israeliani nella provincia di Deraa, nella Siria meridionale. Ieri le forze israeliane hanno colpito un centro di ricerca militare nel nord di Damasco e i dintorni della città di Hama, nel centro del Paese, secondo l'agenzia di Stato Sana. Un raid aereo israeliano nel sud del Libano ha colpito e ucciso un esponente di Hezbollah, secondo quanto afferma l'Idf.

Hamas ha annunciato di aver respinto l'ultima contro-proposta israeliana per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi in cambio della scarcerazione di detenuti palestinesi. Lo hanno riferito due responsabili del movimento islamico all'Afp. "Hamas ha deciso di non dare seguito all'ultima proposta israeliana presentata dai mediatori", ha detto uno dei due funzionari, accusando Israele di "ostacolare una proposta di Egitto e Qatar e di cercare di far deragliare qualsiasi accordo". Un altro funzionario ha chiesto "ai mediatori e alla comunità internazionale di obbligare Israele a impegnarsi in favore della proposta dei mediatori". 

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Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA

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Onu su attacco Idf contro ambulanze, 'possibile crimine di guerra'

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Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni

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Israele, Netanyahu ci ripensa: annullata nomina del nuovo capo dello Shin Bet

Dopo aver annunciato nella giornata di ieri la scelta di nominare l'ex comandante della Marina Eli Sharvit alla guida dello Shin Bet, i servizi di sicurezza interni, il premier israeliano ha annunciato oggi un suo ripensamento. Da subito, la nomina di Sharvit al posto di Ronen Bar era stata molto criticata. LEGGI QUI

Netanyahu e Orban hanno parlato con Trump di ritiro da Cpi

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il premier ungherese Viktor Orbán hanno parlato con il presidente Donald Trump riguardo alla decisione dell'Ungheria di ritirarsi dalla Corte penale internazionale e "i prossimi passi da compiere". Lo ha riferito l'ufficio del primo ministro israeliano, riportato da Haaretz. 

Macron martedì visiterà l'Egitto, a 50 km da Gaza

Il presidente francese Emmanuel Macron si recherà martedì in Egitto nella città di al-Arish, a 50 km dalla Striscia di Gaza per incontrare gli attori umanitari e per "segnare la sua costante mobilitazione a favore di un cessate il fuoco". In questo porto, che funge da base posteriore per gli aiuti destinati a passare attraverso il punto di Rafah tra l'Egitto e Gaza, il presidente francese incontrerà il personale delle Ong francesi, delle Nazioni Unite, della Mezzaluna Rossa egiziana, ma anche probabilmente "beneficiari" palestinesi dell'azione umanitaria. Macron incontrerà anche i gendarmi francesi della missione Eubam che dovrebbe essere dispiegata a Rafah. 

Damasco accusa Israele, vogliono destabilizzare la Siria

Il governo di Damasco ha accusato Israele di voler destabilizzare la Siria dopo una serie di attacchi israeliani che hanno causato l'uccisione di almeno 13 persone nelle ultime ore. Israele, che occupa militarmente territori siriani, ha affermato di aver risposto al fuoco proveniente dallo stesso territorio siriano da parte di uomini armati che hanno sparato contro l'esercito israeliano durante un'operazione nel sud-ovest della Siria. In un altro attacco aereo Israele ha danneggiato pesantemente l'aeroporto militare di Hama, nel centro della Siria. Il ministero degli esteri siriano ha diffuso un comunicato definendo questi attacchi come parte di una "escalation ingiustificata" nel quadro di un "tentativo deliberato di destabilizzare la Siria ed esasperare le sofferenze della sua gente". 

Portavoce Idf, contro Hamas siamo in una nuova fase

Nella sua prima dichiarazione stampa come portavoce dell'Idf, il generale di brigata Effie Defrin afferma che l'esercito è entrato in "una nuova fase" della lotta contro Hamas, lo scrive il Times of Israel. "Il piano serve agli obiettivi della guerra, ovvero restituire gli ostaggi e distruggere le capacità militari e di governo di Hamas", afferma. Defrin afferma che l'Idf sta mantenendo "ambiguità operativa, così possiamo sorprendere il nemico e ottenere risultati significativi. Le nostre azioni parleranno". Defrin afferma che dalla ripresa dei combattimenti a Gaza, il 18 marzo, le IDF hanno colpito più di 600 obiettivi nella Striscia e ucciso più di 250 terroristi, tra cui 12 alti funzionari dell'ala militare e del politburo di Hamas. "Sono tutti terroristi e hanno partecipato al massacro del 7 ottobre", dice, riferendosi agli alti esponenti di Hamas uccisi. 

Hamas, 29 morti in raid Israele su sfollati a Gaza

Almeno 29 persone sono morte, tra cui 18 bambini, nell'attacco israeliano contro una scuola, che ospitava migliaia di sfollati nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito il governo di Hamas a Gaza. "Oggi (Israele) ha attaccato la scuola Dar Al-Arqam a Gaza City con diversi missili di enorme potenza distruttiva, nonostante la scuola ospiti migliaia di civili sfollati, costretti ad abbandonare le loro case a causa dei continui e brutali bombardamenti", si legge in una nota. 

Idf, raid contro operativo Hezbollah nel sud del Libano

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di aver condotto un raid aereo con un drone contro un operativo di Hezbollah nel sud del Libano. "Poco fa, un aereo dell'Iaf, l'aeronautica militare israeliana, ha colpito un terrorista di Hezbollah che operava" nella zona di Alma Al Shaab, nel Libano meridionale, si legge in una nota dell'esercito israeliano. Il ministero della Salute libanese ha segnalato un ferito nell'attacco.

Si tratta dell'ultimo di una serie di attacchi aerei israeliani condotti negli ultimi giorni in Libano.

Fonti mediche: 21 morti in raid Israele su profughi Gaza

Almeno 21 persone sono morte in un raid israeliano su una ex scuola diventata rifugio per i profughi, nella  Striscia di Gaza. Lo affermano fonti della protezione civile palestinese di Gaza. "Finora, 21 persone sono state uccise a seguito di un attacco aereo israeliano sulla (ex) scuola Dar al-Arqam, nel quartiere di Al-Tuffah, a nord-est di Gaza City", ha detto all'Afp Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia.

Inviato Onu condanna escalation di raid israeliani in Siria

L'inviato delle Nazioni Unite per la Siria, Geir Pedersen, ha condannato l'intensificazione degli attacchi israeliani in territorio siriano, avvertendo che essi "destabilizzano la Siria in un momento delicato". In una dichiarazione, Pedersen parla di "ripetute e intensificate escalation militari di Israele in Siria, compresi gli attacchi aerei che hanno causato vittime civili". Secondo l'inviato Onu, "tali azioni minano gli sforzi per costruire una nuova Siria in pace con se stessa e la regione e destabilizzano la Siria in un momento delicato". Il commento di Pedersen segue le accuse rivolte da Damasco a Israele di aver montato una mortale campagna di destabilizzazione dopo un'ondata di attacchi su obiettivi militari, tra cui un aeroporto, e un'incursione di terra che ha ucciso 13 persone. Israele ha affermato di aver risposto al fuoco di uomini armati durante un'operazione nella Siria meridionale e ha avvertito il presidente ad interim Ahmed al-Sharaa (al-Jolani) che avrebbe dovuto affrontare gravi conseguenze se la sua sicurezza fosse stata minacciata. Israele ha condotto una vasta campagna di bombardamenti contro le risorse militari siriane da quando i ribelli guidati dagli islamisti hanno rovesciato il dittatore di lunga data Bashar al-Assad alla fine dell'anno scorso. Ha anche condotto incursioni via terra nella Siria meridionale nel tentativo di tenere le forze del nuovo governo lontane dal confine. Pedersen ha invitato Israele "a cessare questi attacchi che potrebbero costituire gravi violazioni del diritto internazionale e a rispettare la sovranità della Siria e gli accordi esistenti, e anche a cessare le azioni unilaterali sul campo". Ha esortato "tutte le parti a dare priorità alle soluzioni diplomatiche e al dialogo per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza e prevenire un'ulteriore escalation".

Bonelli: "L'Ungheria va posta fuori dall'Europa"

"L'Ungheria va messa fuori dall'Europa. Un Paese che viola lo Stato di diritto, viene condannato dal Parlamento Europeo e ignora le disposizioni della Corte Penale Internazionale non può restare nella comunità europea. Orban accoglie Netanyahu in pompa magna, ignorando un mandato di arresto per crimini di guerra. Netanyahu è responsabile dell'uccisione di oltre 50 mila civili palestinesi, della distruzione di ospedali, scuole e campi profughi, del bombardamento di ambulanze e dell'uccisione di medici e paramedici. Chi protegge un criminale di guerra si mette fuori dall'Europa. L'UE deve reagire con sanzioni contro il governo israeliano e contro Orban. Tollerare questa complicità significa rendersi corresponsabili". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.

Raid Israele in sud Libano: "Ucciso un terrorista Hezbollah"

Un raid aereo israeliano nel sud del Libano ha colpito e ucciso un esponente di Hezbollah, secondo quanto afferma l'Idf. "Poco fa, un aereo delll'Iaf (la forza aerea israeliana, ndr) ha colpito un terrorista di Hezbollah che operava nella zona di Alma Al Shaab, nel Libano meridionale", dice un comunicato dei militari.

Ungheria presenta disegno di legge per ritirarsi dalla Cpi

L'Ungheria ha presentato la proposta di legge per ritirarsi dalla Corte penale internazionale. Lo rende noto il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, citato dal portavoce del governo Zoltan Kovacs in un tweet.    Sulla base della decisione del governo, si spiega, il ministero degli Esteri ha preparato e presentato la legislazione sul ritiro, con un dibattito parlamentare che dovrebbe iniziare entro la fine di aprile e un voto entro la fine di maggio. L'Onu sarà successivamente informata. Secondo il diritto internazionale, il ritiro dell'Ungheria dallo Statuto di Roma e dalla Corte penale internazionale avrà effetto un anno dopo la notifica. La Corte penale internazionale "ha screditato se stessa e l'intero sistema giudiziario internazionale" emettendo un mandato d'arresto contro il premier israeliano Netanyahu, ha dichiarato Szijjártó, definendo la decisione "apertamente antisemita".

Fratoianni: "L'Ungheria sia messa fuori dall'Ue"

"Mentre i suoi più stretti collaboratori sono rinchiusi nelle carceri israeliane per corruzione, è ridicolo che il criminale di guerra Netanyahu provi ad infangare la Corte Penale Internazionale proprio con l'accusa di corruzione. Che addirittura sia poi l'autocrate Orban ad evocare la CPI come un tribunale  politico quando in Ungheria è lui ad aver  fatto a brandelli lo stato di diritto è ancora più grave. Insomma è proprio vero il detto "Iddio li fa e poi li accoppia"". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.    "A questo punto la Commissione Ue e i Paesi membri dell'Unione - conclude il leader di SI -  battano un colpo: questa Ungheria è incompatibile con i valori fondanti della Ue, non può più farne parte. Orban stia comodamente fra Putin e Netanyahu".

Pisa, Gaza: medaglia d'oro al merito per la 46/a Brigata Aerea

La Bandiera di guerra della 46/a Brigata Aerea di Pisa è stata decorata con la medaglia d'oro al merito aeronautico come riconoscimento per il contributo eccezionale fornito nell'ambito dell'Operazione 100 bambini, la missione umanitaria durante la quale i velivoli della Brigata hanno trasportato in Italia circa 107 bambini e i loro familiari gravemente feriti e in pericolo di vita a causa dei bombardamenti nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto la Brigata Aerea in occasione della celebrazione del 102/o anniversario dell'aeronautica militare".      Inoltre, aggiunge una nota della forza armata, "la Bandiera di guerra della 46/a Brigata aerea, già la più decorata dell'Aeronautica militare, ha recentemente celebrato un altro traguardo significativo: il raggiungimento delle 200.000 ore di volo con i suoi velivoli C-130J".     "Questo prestigioso riconoscimento - conclude il comandante della 46/a, generale Luca Mazzini - rende merito al coraggio, alla prontezza e all'umanità con cui operiamo per riportare in Italia i bambini feriti nel conflitto in Medioriente. In questa missione, complessa e carica di significato, il personale della Brigata ha incarnato i valori più alti dell'aeronautica militare e della Difesa: competenza, disciplina e spirito di servizio. Abbiamo unito la forza dell'azione alla delicatezza dell'intento, portando speranza".

Ong Usa: "Hamas fa retromarcia su numero civili morti a Gaza"

Una nuova ricerca mostra che Hamas avrebbe "tacitamente eliminato migliaia di morti" dalle sue cifre sulle vittime della guerra di Gaza, dalle quali ne ha espunto in marzo ben 3.400, inclusi 1.800 bambini, che figuravano fra i morti del 2024: lo afferma in uno studio la Ong con base negli Usa Honest Reporting (che si definisce "un osservatorio dei pregiudizi anti-israeliani"), citata dal quotidiano britannico Telegraph e dal Jerusalem Post.    Quest'ultimo, che ha interpellato Salo Aizenberg, dirigente dell'Ong, scrive che "Hamas in precedenza aveva affermato che il 70% delle vittime (degli israeliani nella Striscia di Gaza) erano donne e bambini": un'affermazione, aggiunge il giornale israeliano, "che non si riflette più nei suoi elenchi aggiornati di recente", in base a quanto emerge dalla ricerca di Honest Reporting. "Circa il 72% dei morti tra i 13 e i 55 anni sono uomini": categoria demografica, scrive il Jerusalem Post, compatibile con quella di combattenti di Hamas.    "Il nuovo elenco delle vittime di Hamas di marzo 2025 elimina silenziosamente 3.400 decessi, dati come completamente 'identificati' ed elencati nei suoi rapporti di agosto e ottobre 2024, inclusi 1.080 bambini. Questi 'decessi' non sono mai avvenuti. I numeri sono stati falsificati, di nuovo", ha affermato Aizenberg, citato da Telegraph. Un rapporto della Henry Jackson Society di dicembre affermava che il numero di civili uccisi nel conflitto di Gaza era stato probabilmente gonfiato da Hamas per rappresentare Israele come intenzionata a colpire deliberatamente i civili palestinesi. Andrew Fox, l'autore del rapporto della Henry Jackson, interpellato dal Telegraph, ha dichiarato che le ultime cancellazioni sono state probabilmente un tentativo di Hamas di mantenere credibilità. "Sapevamo che c'era una serie di errori nei loro resoconti", ha affermato Fox, secondo cui "c'è una spiegazione ragionevole nel fatto che i loro sistemi informatici sono andati in tilt nel novembre 2023, quindi è stato difficile per loro riferire in modo accurato. Ma gli elenchi sono così inaffidabili che i media mondiali non dovrebbero citarli come affidabili", ha detto Fox. Aggiungendo che "l'Onu prende anche le cifre di Hamas e le pubblica con una nota che afferma che le cifre non sono confermate".

Siria accusa Israele di volerla "destabilizzare"

Le autorita' di Damasco hanno accusato Israele di voler "destabilizzare" la Siria, dopo la serie di attacchi che ha distrutto un aeroporto militare e la sanguinosa incursione nel sud del paese che secondo una Ong ha causato la morte di 13 persone. Da Tel Aviv, il ministro della Difesa Israel Katz negli ultimi mesi ha piu' volte avvertito il leader siriano Ahmad al-Shareh che avrebbe pagato un "prezzo pesante" se la sicurezza di Israele fosse stata minacciata. "Questa escalation ingiustificata costituisce un tentativo premeditato di destabilizzare la Siria", ha detto il ministero degli Esteri siriano. Ieri sera, l'aviazione israeliana ha effettuato una serie di attacchi contro un centro di ricerca militare a Damasco, l'aeroporto militare nella citta' di Hama e la base aerea militare T-4 nella provincia di Homs, entrambi nel centro del Paese. Il ministero siriano ha detto che l'aeroporto e' stato "quasi completamente distrutto" e ha parlato di "decine di feriti civili e militari". Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, quattro soldati sono stati uccisi e 12 feriti nei raid all'aeroporto di Hama.

Anp chiede all'Ungheria arresto Netanyahu

L'Autorita' Palestinese ha chiesto all'Ungheria di arrestare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in visita a Budapest, in conformita' con il mandato spiccato dalla Corte penale internazionale per presunti crimini di guerra nella Striscia di Gaza. "Il ministero chiede al governo ungherese di rispettare il mandato d'arresto della Corte penale internazionale", ha detto il ministero degli Esteri dell'Autorita' Palestinese poche ore dopo che l'Ungheria ha annunciato che si sarebbe ritirata dalla Cpi.

Anp: "Orban disprezza diritto internazionale"

"L'accoglienza riservata a Netanyahu dal primo ministro ungherese è un segno di disprezzo nei confronti della giustizia e del diritto internazionale a spese del sangue del nostro popolo e dei civili palestinesi, tra cui bambini, donne, anziani e malati". Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), commentando la visita del capo del governo israeliano a Budapest, il cui governo - guidato da Viktor Orban - non ha dato seguito al mandato di arresto nei confronti di Netanyahu spiccato dalla Corte penale internazionale, ritirandosi anzi dall'organismo.

Secondo il ministero degli Esteri dell'Anp, l'accoglienza riservata da Orban a Netanyahu "incoraggia" il governo di Tel Aviv a "continuare a commettere crimini e a minare il cammino della giustizia internazionale". L'organismo palestinese ha infine sollecitato in una nota Budapest a rispettare "la decisione della Corte penale internazionale di arrestare il criminale Netanyahu e di consegnarlo immediatamente alla giustizia".

Al Jazeera: "Almeno 62 morti nei raid dell'Idf a Gaza"

Aumenta il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani a Gaza: fonti mediche presenti nella Striscia di Gaza hanno riferito ad al Jazeera che almeno 62 persone sono state uccise nei raid dell'Idf nella Striscia. Secondo le fonti, trentasette di queste persone sono state uccise nella città di Gaza.

Sa'ar: "Pronti a finire guerra domani, Hamas lasci Gaza"

Israele è pronto a porre fine alla guerra a Gaza "domani". "Il modo è molto semplice: tornano gli ostaggi, Hamas se ne va". Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar dopo aver incontrato il suo omologo francese Jean-Noel Barrot a Parigi. "Stiamo ancora dando una possibilità ai negoziati per estendere il cessate il fuoco e liberare i nostri ostaggi sulla base della proposta dell'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, ma non e' una possibilita' aperta", ha avvertito.

Idf: scontro a fuoco in Cisgiordania, almeno un morto

L'df, le forze di difesa israeliane, hanno affermato di aver ucciso almeno una persona e di averne ferite altre due ieri, in un'operazione in Cisgiordania, aprendo al fuoco contro "diversi terroristi" che "lanciavano ordigni esplosivi" contro i militari, nella zona di Jenin. Lo riporta Haaretz. L'esercito ha anche riferito che le forze di sicurezza hanno arrestato 8 sospettati e confiscato armi durante la notte tra giovedì e domenica, nell'ambito dell'operazione antiterrorismo in Cisgiordania. 

L'Ungheria pronta a uscire dalla Corte penale internazionale

La bozza della risoluzione parlamentare che autorizza il governo ad avviare la procedura di uscita sarebbe già pronta. Intanto il premier israeliano è atterrato a Budapest. LEGGI L'ARTICOLO

Hamas: 1.163 morti a Gaza dopo la ripresa dei raid israeliani

Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas ha reso noto che 1.163 palestinesi sono stati uccisi e 2.735 sono rimasti feriti dal 18 marzo scorso, giorno in cui l'esercito israeliano ha ripreso i bombardamenti nella Striscia. Nelle ultime 24 ore, si legge inoltre in un comunicato stampa pubblicato su Telegram, negli ospedali di Gaza sono arrivati 100 morti e 138 feriti. Dal 7 ottobre 2023 il bilancio delle vittime è salito a quota 50.523, mentre i feriti sono 114.776.

Hamas: "Attacco israeliano nel nord di Gaza, 15 morti"

La Protezione civile della Striscia di Gaza, controllata da Hamas, ha segnalato almeno 15 morti in un attacco israeliano nel nord. 

Netanyahu in Ungheria, sfida al mandato d’arresto della Cpi

Al Jazeera: nella notte 24 morti in raid Israele a Gaza

L'esercito israeliano ha condotto diversi attacchi nella notte in tutta Gaza, uccidendo almeno 24 persone, comprese quattro in un raid su un campo tendato per sfollati vicino a Khan Younis. Lo ha riferito al-Jazeera, precisando che tra le vittime ci sono anche tre morti e 15 rimasti feriti in un bombardamento su una casa nel quartiere Shujayea di Gaza City, nel Nord della Striscia.

Media: raid Idf a Naqoura nel Sud

Aerei da caccia israeliani hanno bombardato la città di Naqoura, nel Libano sud-occidentale. Lo ha riferito l'emittente Al-Mayadeen, affiliata ad Hezbollah. Secondo l'agenzia di stampa nazionale libanese Nna, rilanciata da al Jazeera, l'Idf ha effettuato successivamente altri attacchi a Naqoura, colpendo una casa nel centro della città e una seconda in periferia.

Siria, nove civili uccisi in bombardamenti israeliani nel Sud

Nove civili sono stati uccisi nel corso di bombardamenti israeliani nella provincia di Deraa, nella Siria meridionale: lo ha reso noto un funzionario del governo. Ieri le forze israeliane hanno colpito un centro di ricerca militare nel nord di Damasco e i dintorni della città di Hama, nel centro del Paese, secondo l'agenzia di Stato Sana.

Netanyahu è arrivato in Ungheria

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è atterrato stanotte all'aeroporto di Budapest, ha annunciato il ministro della Difesa ungherese Kristof Szalay-Bobrovniczky che lo ha accolto sulla pista.  Netanyahu inizia oggi una visita di più giorni in Ungheria su invito dell'alleato Viktor Orban, sfidando il mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) per la guerra in Medio Oriente.

Hamas respinge l'ultima proposta di Israele per la tregua

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