
Il bilancio è destinato a salire. L'Egitto avanza un piano in 3 fasi: la prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane in cambio della liberazione di 40 ostaggi. Israele continua a martellare la Striscia con intensi raid aerei nella zona di Gaza City. L'Iran minaccia di chiudere lo Stretto di Gibilterra se gli Usa e i loro alleati continueranno a commettere "crimini" nella Striscia. Israele: "Hamas nasconde corpi degli ostaggi nei tunnel"
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Il ministero della Sanità della Gaza controllato da Hamas ha detto che almeno 70 persone sono state uccise in un raid israeliano che ha colpito diverse case nel campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia. Il portavoce del ministero, Ashraf al-Qudra, ha detto che "il numero dei martiri del massacro di Al-Maghazi è salito finora a 70", dopo aver spiegato che il raid ha distrutto un "isolato residenziale" e che il "bilancio probabilmente aumenterà" dato il gran numero di famiglie che risiedono lì. In un altro episodio, il ministero ha detto che 10 membri di una famiglia sono stati uccisi in un raid nel campo di Jabalia.
L'Egitto avrebbe avanzato una nuova proposta in tre fasi per raggiungere la fine della guerra a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani tenuti da Hamas. La prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane, estendibile a tre o quattro, in cambio della liberazione di 40 ostaggi: donne, minorenni e uomini anziani, soprattutto malati. In cambio, Israele rilascerebbe 120 prigionieri di sicurezza palestinesi di uguale tipo.
Israele continua a martellare la Striscia con intensi raid aerei nella zona di Gaza City. Mentre l'Iran minaccia di chiudere lo Stretto di Gibilterra, e quindi il Mediterraneo, se gli Usa e i loro alleati continueranno a commettere "crimini" nella Striscia.
I corpi di cinque ostaggi - recuperati dalle forze israeliane nelle ultime due settimane a Gaza - erano stati nascosti all'interno di una rete di tunnel scavati da Hamas sotto al campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza.
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Hamas, bilancio del raid su Al-Maghazi salito a 70 morti
Il ministero della Sanità della Gaza controllato da Hamas ha detto che almeno 70 persone sono state uccise in un raid israeliano che ha colpito diverse case nel campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia. Il portavoce del ministero, Ashraf al-Qudra, ha detto che "il numero dei martiri del massacro di Al-Maghazi è salito finora a 70", dopo aver spiegato che il raid ha distrutto un "isolato residenziale" e che il "bilancio probabilmente aumenterà" dato il gran numero di famiglie che risiedono lì. In un altro episodio, il ministero ha detto che 10 membri di una famiglia sono stati uccisi in un raid nel campo di Jabalia.
Non solo Ucraina e Medio Oriente, dal Sudan al Myanmar le crisi che minacciano il 2024
Le elezioni di gennaio a Taiwan rischiano di alimentare le tensioni tra Cina e Stati Uniti mentre in America Latina il referendum venezuelano per l'annessione della Guyana Esequiba ha già innescato la risposta del Brasile. In Africa guerre e povertà flagellano soprattutto i tre Paesi della "cintura golpista" Mali, Niger e Burkina Faso. L'APPROFONDIMENTO


Appello alla pace di papa Francesco: "Vicini a chi soffre in Palestina, Israele e Ucraina"
"Siamo vicini ai nostri fratelli e sorelle che soffrono per la guerra, pensiamo alla Palestina, Israele, l'Ucraina. Pensiamo anche a coloro che soffrono per la miseria, la fame, la schiavitù. Il Dio che ha preso per sé un cuore umano infonda umanità nel cuore degli uomini". Così papa Francesco all'Angelus, a cui oggi hanno assistito, secondo la Gendarmeria vaticana, circa 15 mila fedeli presenti in Piazza San Pietro. L'ARTICOLO
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI
Herzog, guerra necessaria; nemico vuole vederci divisi
"Questa è una guerra necessaria, è una guerra difficile, pesante, prolungata e dolorosa. Ma, soprattutto in questo giorno difficile e doloroso, non dobbiamo crollare, dobbiamo alzare la testa, il nemico aspetta solo vedere le crepe al nostro interno. Il nemico sta solo aspettando di vedere le nostre divisioni, che iniziamo a combattere tra di noi. Vede gli scontri, le lotte dell'ego e i conflitti politici, sia il giorno prima che il giorno dopo la guerra. Festeggia ogni volta che ci dividiamo". Lo ha dichiarato in un discorso il presidente israeliano, Isaac Herzog.
La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news
Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese Pini, i direttori di Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della Sera Luciano Fontana e di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del conflitto in medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio nella narrazione dei fatti e sul rischio sempre presente della diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO
Unrwa stima 20 mila donne incinte nella Striscia di Gaza
"Si stima che ci siano 50 mila donne incinte nella Striscia di Gaza, di cui oltre 180 che partoriscono ogni giorno. I medici e le ostetriche dell'Unrwa stanno facendo tutto il possibile per fornire assistenza alle donne in gravidanza dopo il parto e ad alto rischio nei 7 (su 22) centri sanitari operativi dell'Unrwa". Lo scrive su X l'Unrwa.
Ospedale,16 morti in raid su campo profughi Maghazi a Gaza
Almeno 16 palestinesi sono stati uccisi e diverse case danneggiate da un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Maghazi, nel centro di Gaza. Lo hanno detto funzionari sanitari palestinesi dell'ospedale Shuhada Al-Aqsa citati dal Guardian. Secondo i funzionari, il bilancio delle vittime potrebbe aumentare.
Ehud Olmert a Sky TG24: "Israele deve fornire una visione politica"
Il governo Netanyahu e le forze di estrema destra al suo interno, ci dice l’ex premier israeliano, non vogliono il negoziato. L'INTERVISTA
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI
Guerra Israele-Hamas, cos'è e come funziona il sistema Gospel usato per colpire Gaza
L'esercito ebraico utilizza l'intelligenza artificiale per individuare e bombardare gli obbiettivi dei terroristi all'interno della Striscia. Ma dato il numero di civili palestinesi rimasti uccisi, alcuni analisti internazionali nutrono dubbi sulla sua accuratezza. IL FOCUS
Il Papa, nostro cuore è a Betlemme, Gesù rifiutato da guerra
"Il nostro cuore stasera è a Betlemme, dove ancora il Principe della pace viene rifiutato dalla logica perdente della guerra, con il ruggire delle armi che anche oggi gli impedisce di trovare alloggio nel mondo". Lo ha detto papa Francesco nell'omelia della messa in San Pietro nella Notte di Natale.
Israele, Hamas nasconde corpi degli ostaggi nei tunnel
I corpi di cinque ostaggi - recuperati dalle forze israeliane nelle ultime due settimane a Gaza - erano stati nascosti all'interno di una rete di tunnel scavati da Hamas sotto al campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo il portavoce militare Daniel Hagari, i resti di Ziv Dado, Eden Zakaria, Ron Sherman, Nick Beizer ed Elia Toledano erano stati celati sotto al tunnel personale di Ahmed Ghandor, il comandante della Brigata nord di Hamas ucciso settimane fa. Hagari, che aveva già riferito in termini generali giorni fa del loro ritrovamento, ha aggiunto che l'autopsia dovrà stabilire le cause della morte.
L'Italia nel Mar Rosso con la fregata Virginio Fasan contro gli Houthi
Gli Stati Uniti guideranno l'operazione Prosperity Guardian per contrastare la presenza dei ribelli yemeniti nelle acque della zona del Canale di Suez, dove in risposta alla guerra a Gaza stanno attaccando da tempo imbarcazioni occidentali. Roma ha deciso che invierà una sua fregata, ma il Ministero della Difesa precisa che la mossa è nell'ambito della già esistente missione Atalanta. LA GALLERY
Wsj, 'battaglia di Israele per Khan Yunis può durare mesi'
La battaglia per conquistare la città di Khan Younis, nel sud di Gaza, potrebbe durare mesi. Lo riporta il Wall Street Journal citando un funzionario dell'Idf. I tempi lunghi sono dovuti alle tattiche di Hamas e alla sua vasta rete militare nel sud della Striscia. La resistenza di Hamas sta facendo sentire i suoi effetti sul crescente bilancio di vittime fra le forze armate israeliane che, solo negli ultimi tre giorni, hanno perso 16 soldati.
Calcio, Puma non vestirà più Israele, ma precisa: "Decisione non legata al conflitto"
Il marchio sportivo non vestirà più la Nazionale israeliana di calcio: l'azienda sportiva tedesca ha deciso di non rinnovare l'accordo di sponsor tecnico per il 2024 ma ha tenuto a sottolineare che la decisione è dettata da logiche finanziarie. LEGGI
Escalation e accuse sul Mar Rosso tra Houthi e comando Usa
L'escalation della tensione nel Mar Rosso ha portato a un nuovo episodio con accuse di fuoco incrociato tra i ribelli sciiti Houthi dello Yemen e il Comando centrale navale degli Stati Uniti (Centcom) contro droni o navi che navigano nella zona. Gli insorti yemeniti hanno accusato gli Stati Uniti di aver attaccato con missili uno dei droni del movimento sciita, durante una missione di ricognizione sul Mar Rosso, portando alla sua esplosione nei pressi di una nave di proprietà del Gabon, rimasta illesa. Nel frattempo, gli Stati Uniti non hanno commentato la questione, ma all'inizio della giornata avevano riferito del lancio di due missili antinave verso le rotte commerciali marittime nel Mar Rosso meridionale dalle aree controllate dagli Houthi, nonché di attacchi di droni contro petroliere e navi militari che non sono state danneggiate. Intanto il Consiglio dell'Ue ha annunciato l'intenzione di continuare a lavorare sulle "modalità" per contribuire alla libertà di navigazione nell'area per la quale gli Stati Uniti hanno annunciato all'inizio della settimana scorsa la creazione di un coalizione internazionale.
Moglie Netanyahu scrive al Papa, 'intervenga per ostaggi'
Sarah Netanyahu, la moglie del premier israeliano Benyamin Netanyahu, ha scritto una lettera a papa Francesco chiedendo il "personale intervento" per la situazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas a Gaza. "Sua Santità - ha scritto - le chiedo un suo personale intervento in questo tema. La prego di usare la sua influenza per chiedere il rilascio senza condizioni e senza indugio". "Le chiedo anche - ha aggiunto - di fare appello alla Croce Rossa di visitare tutti gli ostaggi e consegnare loro medicine vitali". "Il suo intervento - spiegato - potrebbe far pendere l'ago della bilancia e salvare vite preziose".
Israele, recuperati a Jabalya corpi 5 soldati rapiti
"Abbiamo scoperto una rete di tunnel a Jabalya e recuperato i corpi di cinque soldati rapiti". Lo ha reso noto il portavoce dell'esercito israeliano, secondo quanto riportato da Al Jazeera.
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. CHI SONO
Israele, riaperte al traffico tutte le strade in alta Galilea
Il Consiglio regionale dell'Alta Galilea, in Israele, ha annunciato che tutte le strade nella zona sono state riaperte al traffico automobilistico, dopo che 12 incroci sono stati chiusi questa mattina a causa di una "valutazione della situazione di sicurezza" da parte dell'esercito. Lo riporta Haaretz. Questa mattina, sirene di allarme erano risuonate nella città di Shlomi, in alta Galilea, in seguito al lancio di razzi dal Libano meridionale.
Migliaia di marocchini in piazza contro la guerra a Gaza
Circa 10 mila persone sono scese in piazza oggi a Rabat a sostegno dei palestinesi, chiedendo la fine della guerra tra Israele e Hamas. La folla a Rabat ha denunciato quella che i leader della protesta hanno definito una "guerra di sterminio" e hanno criticato normalizzazione delle relazioni tra Marocco e Israele. I manifestanti sono stati convocati da un gruppo eterogeneo di organizzazioni che sostengono la causa palestinese, tra cui esponenti della sinistra e membri del movimento islamico Giustizia e Carità. Il corteo ha marciato con striscioni che dichiaravano "stop alla guerra di sterminio a Gaza, stop alla normalizzazione". Nel 2020, il Marocco si è unito ad altri Paesi arabi nello stabilire relazioni diplomatiche e commerciali con Israele nell'ambito degli Accordi di Abramo mediati dagli Stati Uniti. Le espressioni pubbliche di opposizione agli accordi erano rare prima della guerra a Gaza, mentre ora sono regolari nelle molteplici grandi proteste che hanno travolto il Marocco dal 7 ottobre, con i manifestanti che oggi hanno definito un "tradimento" la normalizzazione dei rapporti con Israele
Betlemme, annullati i festeggiamenti di Natale: solidarietà a Gaza
Non si festeggerà il Natale quest’anno a Betlemme, niente luci o addobbi che in questo periodo solitamente adornano la città che ospita la Basilica della Natività, le celebrazioni saranno soltanto religiose. Le autorità del luogo hanno annunciato che questa decisione è volta a mostrare solidarietà ai palestinesi di Gaza. LA GALLERY
Oms, 'il sistema sanitario di Gaza è decimato, serve una tregua'
Il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha denunciato la "decimazione" del sistema sanitario nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra e ha ribadito il suo appello urgente per un cessate il fuoco. "La decimazione del sistema sanitario di Gaza è una tragedia", ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus su X. La scorsa settimana l'Oms aveva avvertito che non c'erano ospedali funzionanti nel nord della Striscia. Dopo aver effettuato missioni la scorsa settimana in due ospedali gravemente danneggiati nel nord, Al-Shifa e Al-Ahli, lo staff dell'organizzazione ha descritto scene "insopportabili" di pazienti in gran parte abbandonati, compresi bambini piccoli, che chiedono non cure ma cibo e acqua. Allo stesso tempo gli ospedali, protetti dal diritto umanitario internazionale, sono stati ripetutamente colpiti dagli attacchi israeliani a Gaza dall'inizio della guerra. L'esercito dello Stato ebraico accusa Hamas di avere tunnel sotto le strutture sanitarie e di utilizzare gli ospedali come centri di comando, accusa negata dai miliziani.
Esercito Israele, trovati esplosivi e armi in due scuole di Gaza
Ingenti quantità di mezzi da combattimento, incluse bombe a mano, armi di vario genere, lanciarazzi Rpg e ordigni, sono state trovate da un'unità dell'esercito israeliano nel rione di Sheikh Radwan a Gaza City, in due scuole situate nelle vicinanze di una moschea e di abitazioni civili. Lo ha riferito il portavoce militare. L'operazione, ha aggiunto, è iniziata con lo sgombero di civili che erano sfollati in quelle scuole. Durante le successive perlustrazioni - ha spiegato il portavoce - sono stati trovati gli armamenti e anche numerosi miliziani che avevano trovato rifugio in quegli edifici. In parte sono stati uccisi, mentre decine sono stati portati in Israele per essere sottoposti a interrogatori.
Netanyahu, stiamo intensificando la guerra nella Striscia
"Stiamo intensificando la guerra a Gaza. Continueremo a combattere fino alla vittoria finale su Hamas". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu aggiungendo che "questa è l'unica maniera per far tornare gli ostaggi, eliminare Hamas e assicurarci che Gaza non sia più una minaccia per il Paese". "Ci vorrà tempo ma siamo uniti: soldati, popolo e governo. Siamo uniti e determinati a combattere fino alla fine". "La guerra - ha sottolineato - ha un prezzo pesante, molto pesante nelle vite dei nostri eroici soldati e faremo di tutto per salvaguardarle. Tuttavia, c'è una cosa che non faremo; non ci fermeremo fino alla vittoria".
MO, Abu Mazen: "Sta arrivando il sole della libertà"
"Il fiume di sangue, gli enormi sacrifici, la sofferenza e l'eroica fermezza del nostro popolo sulla sua terra è - ha aggiunto - la via verso la libertà e la dignità". LEGGI QUI
Piano Egitto in 3 fasi per fine guerra e rilascio ostaggi
L'Egitto avrebbe avanzato una nuova proposta in tre fasi per raggiungere la fine della guerra a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani tenuti da Hamas. E' quanto riportano media locali e secondo alcuni Israele non si opporrebbe categoricamente all'iniziativa, lasciando aperta la porta a eventuali negoziati. La prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane, estendibile a tre o quattro, in cambio della liberazione di 40 ostaggi: donne, minorenni e uomini anziani, soprattutto malati. In cambio, Israele rilascerebbe 120 prigionieri di sicurezza palestinesi di uguale tipo.
Attacco a camion aiuti, due i morti per gli spari di Hamas
Si è aggravato il bilancio degli incidenti verificatasi oggi a Rafah (nel sud della Striscia) quando agenti di Hamas hanno sparato - secondo fonti locali - su persone che tentavano di impadronirsi di aiuti umanitari entrati con un camion nel rione Sultan. In una prima fase degli incidenti un adolescente è stato ucciso da quegli spari. In seguito, secondo le fonti, una seconda persona è morta in ospedale. Nella vicina Khan Yunis si è verificato intanto un incidente analogo e una persona, che pure cercava di appropriarsi di aiuti, è stata ferita da agenti di Hamas. "Nelle strade si respira un'atmosfera di anarchia" secondo le fonti.
Israele, altro soldato ucciso a Gaza, bilancio sale a 154
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di un altro soldato ucciso in combattimento nel nord di Gaza. Si tratta - ha detto il portavoce militare - del riservista Aryeh Rein (39 anni). Il bilancio dei morti in combattimento, dall'inizio dell'operazione di terra nella Striscia, è ora di 154.
Appello alla pace di papa Francesco: "Vicini a chi soffre in Palestina, Israele e Ucraina"
"Siamo vicini ai nostri fratelli e sorelle che soffrono per la guerra, pensiamo alla Palestina, Israele, l'Ucraina. Pensiamo anche a coloro che soffrono per la miseria, la fame, la schiavitù. Il Dio che ha preso per sé un cuore umano infonda umanità nel cuore degli uomini". Così papa Francesco all'Angelus, a cui oggi hanno assistito, secondo la Gendarmeria vaticana, circa 15 mila fedeli presenti in Piazza San Pietro. L'ARTICOLO
Oms, decimazione sistema sanitario Gaza è tragedia
"La decimazione del sistema sanitario di Gaza è una tragedia. Continuiamo a chiedere il cessate il fuoco adesso". Lo ha affermato su X il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, elogiando gli operatori sanitari della Striscia che continuano il loro lavoro in circostanze sempre più terribili. "Di fronte alla costante insicurezza e all'afflusso di pazienti feriti, vediamo medici, infermieri, autisti di ambulanze e altri continuare a lottare per salvare vite umane", ha sottolineato.
Medioriente, governo Israele: 20 milioni dollari ad avamposti illegali
Il governo israeliano ha approvato lo stanziamento di 75 milioni di shekel (20 milioni di dollari) per rafforzare le infrastrutture in circa 70 avamposti illegali in Cisgiordania in seguito alle pressioni del ministro delle Finanze e leader del partito di estrema destra Sionismo religioso, Bezalel Smotrich. I fondi serviranno per fornire rimorchi antincendio, rifugi antiaerei prefabbricati, generatori, telecamere da campo, illuminazione e attrezzature di soccorso. Il denaro sarà trasferito al ministero per gli Insediamenti, guidato da Orit Strock, la quale ha avvertito come questo sia "semplicemente l'inizio". "E' un grande onore dare un minimo di sicurezza ai pionieri dei nostri giorni, che sono radicati nel territorio e non meritano di essere cittadini di quarta classe", ha commentato la nota esponente di Sionismo Religioso. Gli avamposti illegali sono stati istituiti nei Territori palestinesi occupati negli anni '90 e all'inizio degli anni 2000 con l'assistenza di diversi ministeri ma senza l'approvazione formale del governo.
Esercito Israele, 'circa 8 mila i terroristi uccisi a Gaza'
L'esercito israeliano ha ucciso circa 8.000 "terroristi palestinesi a Gaza" in combattimenti dall'avvio dallo scorso 7 ottobre. Lo ha detto, citato dai media, il generale Eliezer Toledano durante la riunione di Gabinetto a Gerusalemme. Toledano ha spiegato che il numero di "7.842 terroristi uccisi" si basa "sui risultati degli attacchi mirati e conteggi sui campi di battaglia".
Capo Oms, 'decimazione sistema sanitario Gaza è una tragedia'
"La decimazione del sistema sanitario di Gaza è una tragedia". Lo ha dichiarato il capo dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ribadendo il suo appello per un cessate il fuoco. "Di fronte alla costante insicurezza e all'afflusso di pazienti feriti, vediamo medici, infermieri, autisti di ambulanze e altri continuare a lottare per salvare vite umane", ha aggiunto Tedros sul social X.
Medioriente, attaccato camion aiuti un morto per spari agenti Hamas
Un adolescente è stato ucciso oggi a Rafah (nel sud della Striscia di Gaza) da spari di agenti di polizia di Hamas durante tumulti sviluppatisi all'arrivo di aiuti umanitari. Secondo fonti locali, all'ingresso di un camion di aiuti nel rione Sultan molte persone hanno cercato di afferrare scatole di viveri e gli agenti hanno allora esploso spari di avvertimenti in aria. Ma la folla, composta da sfollati, si è subito ingrossata e gli agenti hanno sparato ancora per disperderla. In questa fase è rimasto ucciso il giovane. La folla si è allora lanciata contro un vicino commissariato di polizia e lo ha attaccato a sassate.
Medioriente, delegazione Jihad Islamica al Cairo per colloqui
Una delegazione della Jihad islamica palestinese (Pij), che detiene alcuni ostaggi israeliani a Gaza, è arrivata al Cairo per colloqui con esponenti della sicurezza egiziana. Lo ha riferito un membro del gruppo terroristico alla Reuters, precisando che gli incontri saranno incentrati su "come porre fine all'aggressione israeliana contro il nostro popolo". Il Pij rifiuta qualsiasi nuovo accordo per uno scambio di prigionieri con Israele se quest'ultimo prima non interrompe l'offensiva militare nella Striscia.
Medioriente, media: iniziativa Egitto in 3 fasi per fermare guerra Israele-Hamas
L'Egitto ha lanciato un'iniziativa in tre fasi durante i colloqui che si sono tenuti all'inizio di questa settimana al Cairo tra funzionari egiziani e una delegazione di Hamas mirata a fermare i combattimenti tra Israele e Hamas e al rilascio degli ostaggi ancora nelle mani del gruppo islamico palestinese. Lo ha reso noto la tv di proprietà saudita Asharq News, citando fonti vicine ai colloqui. Secondo quanto riferito dalle fonti, la prima fase prevede una tregua di almeno due settimane durante la quale Hamas rilascerebbe 40 ostaggi israeliani: donne, bambini e anziani malati. In cambio, Israele libererebbe 120 palestinesi dalle sue prigioni oltre a cessare le ostilità e a permettere l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. La seconda fase prevede colloqui palestinesi sponsorizzati dall'Egitto per porre fine alla 'divisione' intra-palestinese e creare un governo tecnico per gestire Gaza e la Cisgiordania.
Medioriente, Abu Mazen: grazie a manifestanti per cortei nel mondo
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha ringraziato nel suo discorso di Natale i manifestanti "scesi in piazza in tutto il mondo chiedendo la libertà per la Palestina". "Questo - ha sottolineato il leader di Ramallah - è un orgoglio per noi e una sconfitta per i tiranni".
Medioriente, missile anticarro da Libano contro villaggio Israele
Un missile anticarro è stato sparato dal Libano verso la comunità israeliana di Avivim, situata vicino al confine. Lo hanno reso noto le forze armate israeliane. I residenti hanno riferito di danni ma nessun ferito.
Medioriente, Ambrey: petroliera colpita al largo coste India è associata a Israele
È "associata ad Israele" la petroliera Mv Chem Pluto battente bandiera liberiana, salpata dall'Arabia Saudita e colpita in un attacco con droni al largo delle coste dell'India. Lo ha indicato la società inglese di sicurezza marittima Ambrey, secondo quanto riporta il Telegraph.
Medioriente, Netanyahu: Israele sta pagando prezzo alto per la guerra
Israele sta pagando "un prezzo molto alto per la guerra". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo la morte negli ultimi due giorni di 14 soldati nei combattimenti contro Hamas nella Striscia di Gaza.
"Stiamo pagando un prezzo molto alto per la guerra, ma non abbiamo altra scelta che continuare a combattere", ha dichiarato Netanyahu, citato dai media locali.
Medioriente, patriarca Gerusalemme: Natale anche in Terra Santa anche se siamo precipitati in un mare di vendetta
“Dal 7 ottobre siamo precipitati in un mare di odio, di rancore, di vendetta, di morte. Un odio ha colpito la società israeliana e sta colpendo ora la società palestinese". Il Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa- che ieri, come ha comunicato l’Eliseo - ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron, da’ voce al suo dolore per lo stato delle cose in Terra Santa in un messaggio inviato ai media vaticani. Pizzaballa pone l'accento sul significato del Natale: “Nonostante tutta questa grande violenza, non dobbiamo dimenticare che il messaggio del Natale resta, forse in questo momento ancora più importante di sempre. Dio per amore si fa carne e ci comunica un modo nuovo di stare nel mondo che è quello di dare la vita per amore, per gli altri". Il frastuono delle armi non può distogliere, fa intendere ancora il cardinale Pizzaballa, dal fatto che "è Natale anche qui in Terra Santa dove ci sono persone che dicono sì a Dio, sì al fratello e alla sorella. Perché dire sì a Dio vuol dire riconoscere l’altro, il fratello e la sorella. E sono disposti ad aprirsi al dialogo, a dire sì alla riconciliazione, sì al perdono, sì all’amicizia".
Medioriente, Abu Mazen: libertà e Stato indipendente stanno arrivando
"I tormenti del popolo di Gaza e della nostra gente non saranno vani. Il sole della libertà e di uno Stato indipendente con Gerusalemme Est come capitale sta inevitabilmente sorgendo, è proprio dietro l'angolo". È quanto affermato dal presidente dell'Autorita' nazionale palestinese Abu Mazen, nel discorso in occasione del Natale.
Medioriente, Gb: non permetteremo Mar Rosso diventi zona vietata a navi
La Gran Bretagna e i suoi alleati non permetteranno che il Mar Rosso diventi una "zona vietata" alla navigazione marittima a causa degli attacchi dei ribelli yemeniti filo-iraniani Huthi e intensificheranno gli sforzi per contrastare "l'influenza maligna" di Teheran. Lo ha affermato il ministro della Difesa britannico Grant Shapps, in un'intervista
al Sunday Times. "Abbiamo visto i disagi che gli attacchi terroristici hanno causato... Non possiamo permettere che diventi un'area marittima vietata, in particolare una rotta cosi' vitale". Per il ministro degli Esteri David Cameron, a Teheran deve essere inviato un "messaggio estremamente chiaro" sul fatto che le sue attività non saranno tollerate.
Medioriente, Macron sente Pizzaballa: sostegno a cristiani Terra Santa
Il presidente della Repubblica francese Emmanul Macron ha avuto ieri - la notizia è stata resa nota oggi - una conversazione telefonica con il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa. Macron ha espresso "tutto il sostegno e la solidarietà della Francia alle comunita' cristiane latine in Terrasanta", con l'intento di trasmettere un messaggio di amicizia a tutti i cristiani di Terra Santa che stanno vivendo la violenza della guerra nei suoi "aspetti più brutali".
Betlemme, annullati i festeggiamenti di Natale: solidarietà a Gaza
Non si festeggerà il Natale quest’anno a Betlemme, niente luci o addobbi che in questo periodo solitamente adornano la città che ospita la Basilica della Natività, le celebrazioni saranno soltanto religiose. Le autorità del luogo hanno annunciato che questa decisione è volta a mostrare solidarietà ai palestinesi di Gaza LEGGI
Abu Mazen, 'sta arrivando il sole della libertà'
"Il sole della libertà e dello Stato indipendente con Gerusalemme Est come capitale sta inevitabilmente arrivando, ed è addirittura proprio dietro l'angolo". Lo ha detto il presidente Abu Mazen nel suo discorso di Natale, citato dall'agenzia Wafa. "Il fiume di sangue, gli enormi sacrifici, la sofferenza e l'eroica fermezza del nostro popolo sulla sua terra è - ha aggiunto - la via verso la libertà e la dignità". Abu Mazen ha detto che i palestinesi "continueranno la lotta per raggiungere i legittimi diritti di vivere sul suolo della Palestina, in uno stato libero, indipendente e pienamente sovrano".
Netanyahu, Usa non ci impediscono attacchi, decidiamo noi
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito che gli Usa abbiano impedito, e continuino a impedire, a Israele di compiere attacchi militari nella regione, come sostenuto da media americani. In una telefonata con il presidente americano Joe Biden, "ho detto che combatteremo fino alla vittoria totale, qualunque sia il tempo necessario. Gli Stati Uniti lo capiscono", ha affermato il capo di governo. Quanto alle notizie secondo cui Washington "ci ha impedito, e continui a farlo, di effettuare operazioni nella regione, questo non è vero", ha aggiunto Netanyahu. "Israele è un paese sovrano. Le nostre decisioni sulla guerra si basano su considerazioni operative e non su pressioni esterne". Ieri il Wall Street Journal ha riferito che Israele aveva aerei da guerra in volo pronti a effettuare un grande attacco preventivo contro Hezbollah in Libano quattro giorni dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, ma Biden aveva convinto Netanyahu ad annullare l'operazione all'ultimo minuto.
Mo: Netanyahu, 'nostre azioni militari non sono dettate da Usa'
Le azioni militari di Israele "non sono dettate da pressioni esterne" e "l'utilizzo delle nostre forze è una decisione indipendente che spetta alle Idf e a nessun altro". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, respingendo le notizie secondo cui gli Stati Uniti avrebbero convinto Israele a non allargare il conflitto oltre la Striscia di Gaza, nello specifico - secondo un recente articolo del Wsj - ad attaccare Hezbollah in Libano.
"Ho visto pubblicazioni false secondo cui gli Stati Uniti ci hanno impedito e ci stanno impedendo di effettuare operazioni nella regione - ha spiegato Netanyahu al termine della riunione di gabinetto - Questo non è vero. Israele è uno Stato sovrano. Le nostre decisioni in guerra si basano su considerazioni operative, e non entrerò in dettagli".
Hamas, bilancio morti a Gaza arrivato a 20.424
Il bilancio nella Striscia di Gaza è arrivato a 20.424 morti. Lo ha riferito il ministero della Salute gestito da Hamas.
Israele: un altro soldato ucciso a Gaza, bilancio sale a 153
Israele ha annunciato la morte di un altro soldato, colpito ieri in combattimenti avvenuti nel settore sud della striscia di Gaza. E' salito cosi' a 153 il numero complessivo dei militari uccisi nel corso delle operazioni terrestri nella Striscia, intraprese due mesi fa. Nel fine settimana Israele ha perso a Gaza 14 soldati: cinque venerdì e nove ieri. Le loro uccisioni sono state imputate dall'esercito al lancio di razzi anticarro verso veicoli che non erano sufficientemente protetti e alla deflagrazione di ordigni all'interno o in prossimità di edifici.
Dopo razzi aviazione Israele colpisce obiettivi Hezbollah
In seguito ad intensi bombardamenti dal Libano in direzione del monte Naftali (alta Galilea) l'aviazione israeliana ha colpito oggi ''obiettivi militari degli Hezbollah''. Fra questi, ha precisato un portavoce militare, ''infrastrutture terroristiche, strutture militari e rampe di di lancio'' di razzi. Successivamente ad Avivim, nel nord di Israele, sono tornate a risuonare le sirene di allarme. Oggi intanto il centro israeliano di studi strategici 'Alma', che ha sede nella alta Galilea, ha affermato che ''operativi Hezbollah prendono posizione vicino a villaggi cristiani del Libano sud''. Ha menzionato il particolare il villaggio di Deir Mimas che - secondo 'Alma' - sarebbe utilizzato dagli Hezbollah come una sorta di 'scudo umano'.
Netanyahu, 'non è vero che Usa hanno impedito azioni militari'
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu - in apertura della seduta di governo a Gerusalemme - è tornato sulle notizie, già smentite, che gli Usa abbiano impedito di colpire gli Hezbollah in Libano dopo l'attacco del 7 ottobre. "Ho visto false pubblicazioni secondo cui - ha spiegato Netanyahu - gli Usa hanno impedito operazioni militari, questo non è vero. Israele è uno stato sovrano, le nostre decisioni in guerra si basano sulle nostre considerazioni". Netanyahu ha poi ricordato che nella conversazione con il presidente Biden di ieri gli ha confermato che Israele continuerà la guerra "fino alla vittoria".
Betlemme annulla festeggiamenti, 'solidarietà con palestinesi Gaza'
Niente celebrazioni del Natale a Betlemme in segno di solidarietà con i palestinesi di Gaza, mentre la guerra tra Israele e Hamas non mostra segnali di tregua e il bilancio parla già di oltre 20mila morti. Quest'anno non ci saranno i consueti addobbi che durante questo periodo adornano la città della Cisgiordania che ospita la Basilica della Natività. Le autorità locali hanno annunciato che le tradizionali luci non saranno posizionate come solitamente accade in ogni angolo di Betlemme, mentre per la prima volta l'antistante Piazza della Mangiatoia non sarà allestita con il tradizionale albero di Natale e le decorazioni festive. Al suo posto è stata installata un'opera d'arte chiamata 'Natività sotto le macerie'. L'evento è stato inaugurato ieri sera da Rula Maayah, ministra palestinese del Turismo, e Hana Hananiyeh, sindaco di Betlemme. L'opera d'arte raffigura il presepe tra i resti di un edificio demolito, a simboleggiare la sofferenza dei palestinesi di Gaza.
Natale: stasera messa mezzanotte Betlemme ma senza pellegrini
Natale in tono minore a Betlemme per il conflitto nella Striscia di Gaza: la tradizionale messa di mezzanotte sarà regolarmente celebrata dal Patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, ma senza pellegrini e turisti ad affollare la chiesa di Santa Caterina, adiacente alla Basilica della Natività. Non è neppure certo che possa partecipare il presidente dell'Anp, Abu Mazen. Gli alberghi della città in cui nacque Gesù sono vuoti ed è complicato arrivare da Gerusalemme anche se i militari israeliani apriranno i varchi dalle 18 alle 23.30 e permetteranno il viaggio inverso dopo la messa e per alcune ore al mattino, un evento eccezionale dopo il giro di vite sui transiti imposto in seguito all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Del resto è inevitabile che Betlemme risenta del sanguinoso conflitto che si combatte appena un centinaio di chilometri più a sud. Il Natale in tono minore, senza l'albero e le decorazioni e con gran parte degli eventi cancellati tra cui i fuochi d'artificio sulla Piazza della Mangiatoia, colpisce anche l'economia di questa cittadina di 30mila abitanti della Cisgiordania che si regge sul turismo religioso e che si era già praticamente fermata per due anni a causa della pandemia.
Card. Krajewski, spezza il cuore non poter aiutare la gente a Gaza
Il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, in visita a Gerusalemme, ha concelebrato ieri mattina la messa alla Basilica del Santo Sepolcro con il patriarca Pierbattista Pizzaballa e ha incontrato le famiglie povere della città vecchia. In serata una videochiamata con il vice parroco di Gaza. "Preghiamo tanto in questi santi luoghi", racconta ai media vaticani, "ma oltre alla preghiera ci vuole anche l'opera per quelli che soffrono e noi non riusciamo a farlo". Al Santo Sepolcro, dopo l'invocazione alla pace "siamo rimasti tanto tempo in silenzio, un silenzio che parla, perché noi chiediamo questa pace. Noi imploriamo questa pace. Noi gridiamo per questa pace, nel mondo intero e qui in Terra Santa". Dopo la messa i due porporati hanno incontrato i frati che gestiscono il Santo Sepolcro e poi sono andati a piedi al vicino patriarcato greco-ortodosso, dove hanno incontrato Teofilo III per parlare di come aiutare insieme le persone più bisognose, soprattutto quelle a Gaza. "Abbiamo testimoniato una vera unità di sangue tra le Chiese, come dice Papa Francesco", ribadisce Krajewski, "nella volontà di aiutare tutti insieme le persone che hanno bisogno. Gaza è così vicina, ma non possiamo aiutare. Manca l'acqua, manca la corrente. Ci sono tantissimi feriti che non possono essere portati fuori per essere curati". La mattinata è proseguita con la visita, insieme agli operatori della Caritas del patriarcato latino, a delle famiglie povere nel centro di Gerusalemme, alcune delle quali sono ospitate gratuitamente negli appartamenti di proprietà della Custodia di Terra Santa e del Patriarcato. "È un aiuto vero per quelle famiglie", sottolinea Krajewski, raccontando di aver portato loro il conforto del Papa, parlato delle loro necessità e aver lasciato un aiuto concreto per pagare le bollette e le spese di prima necessità. I circa 80 frati della Custodia hanno poi ospitato il cardinale elemosiniere per pranzo. "Si sentiva questa forza dei giovani frati", racconta, "una trentina sono studenti da tutto il mondo, ma lavorano e aiutano nella vita pastorale della Custodia".
Non solo Ucraina e Medio Oriente, dal Sudan al Myanmar le crisi che minacciano il 2024
Le elezioni di gennaio a Taiwan rischiano di alimentare le tensioni tra Cina e Stati Uniti mentre in America Latina il referendum venezuelano per l'annessione della Guyana Esequiba ha già innescato la risposta del Brasile. In Africa guerre e povertà flagellano soprattutto i tre Paesi della "cintura golpista" Mali, Niger e Burkina Faso LEGGI
Haaretz, proteste a Cesarea e Tel Aviv contro Netanyahu
Proteste contro Benyamin Netanyahu, con la richiesta di dimissioni, si sono svolte ieri sera a Tel Aviv e a Cesarea, dove c'è la residenza privata del premier israeliano. Lo ha riferito il quotidiano Haaretz, secondo cui le manifestazioni hanno denunciato la responsabilità di Netanyahu e del suo governo di non aver saputo impedire l'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso.
A Melbourne manifestazione per "cessate il fuoco"
Alla vigilia di Natale gli attivisti australiani chiedono il "cessate il fuoco". Nelle ultime ore hanno manifestato per le strade di Melbourne con uno striscione riportante la scritta "Niente Natale a Betlemme" e sventolando bandiere palestinesi. Il gruppo ha intonato canti natalizi sui gradini della Biblioteca di Stato e ha attraversato il centro commerciale Central di Melbourne cantando: "Mentre fai shopping, cadono le bombe".
Medio Oriente, Zuppi: Papa Francesco è vicino a entrambi i popoli
Nella guerra di Gaza, Papa Francesco "è vicino a entrambi i popoli": lo ha assicurato il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, in un'intervista al Corriere della Sera. "Ha condannato il crimine del 7 ottobre, come ha fatto con la guerra nella Striscia che ha già causato migliaia di morti innocenti", ha ricordato Zuppi, "Francesco condanna Hamas e difende le vittime innocenti di Gaza. Cos'altro può fare il Papa?". Sui migranti, il presidente della Cei ha osservato che tutti "devono fare il possibile per salvare le vite umane, un solo morto in mare è una sconfitta per tutti". "Francesco non ha mai detto: dovete accogliere tutti", ha ricordato a proposito delle parole del Pontefice, "ha detto: gestite il fenomeno, ma non nei lager, come in Libia, o neanche in centri di raccolta dove restano anni senza fare nulla. Il fenomeno va gestito aiutando sia a partire con i corridoi umanitari, sia a restare: motivo per cui la Chiesa italiana investe 80 milioni l'anno per progetti di sviluppo in Africa". Sulla guerra in Ucraina, Zuppi ha sottolineato che "il Papa ha sempre distinto con chiarezza tra aggressore e aggredito". "Dobbiamo uscire dalla logica della vittoria militare come unica possibilità e del dialogo come resa", ha aggiunto, "non è ingenuo credere che le guerre trovano una pace giusta solo con il dialogo! La Santa Sede è per il coinvolgimento della comunità internazionale, che è il terzo attore e che può e deve fare molto per trovare e garantire soluzioni adatte".
Mo: nave mercantile colpita da un drone iraniano nell'Oceano Indiano
L'Iran ha lanciato un attacco con droni contro una nave mercantile nel Mar Arabico al largo delle coste dell'India, lo rende noto il Dipartimento della Difesa americano. La petroliera e chimica battente bandiera liberiana MV Chem Pluto è stata colpita da un drone d'attacco proveniente dall'Iran intorno alle 10:00 (06:00 GMT), ha detto il Pentagono. L'attacco ha provocato un incendio che è stato domato. Non ci sono state vittime o feriti nell'incidente, ha aggiunto la dichiarazione del Pentagono.
Nessuna nave della marina statunitense si trovava nelle vicinanze al momento dell'attacco. La petroliera ha continuato il suo viaggio verso l'India. Secondo resoconti indiani e statunitensi, l'incidente è avvenuto a circa 200 miglia nautiche al largo della costa indiana. Il ministero della Difesa indiano ha affermato che la nave trasportava petrolio greggio ed era in viaggio dall'Arabia Saudita alla città di Mangaluru, nel sud dell'India.
Israele, otto soldati uccisi a Gaza, bilancio sale a 152
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di 8 soldati uccisi in combattimento nel nord e nel centro della Striscia di Gaza. Dall'inizio dell'operazione di terra, il bilancio dei militari caduti in battaglia è ora di 152.
Usa, due le navi bersagliate da droni degli Houthi nel Mar Rosso
Una petroliera del Gabon ma battente bandiera indiana è stata colpita mentre navigava nel Mar Rosso da uno dei due droni d'attacco lanciati dai ribelli sciiti filoiraniani yemeniti Houthi, ma non si registrano feriti. E' stata invece mancata di poco da un secondo drone degli Houthi una seconda petroliera, la Mv Blaamanen, battente bandiera norvegese, sempre nel Mar Rosso. Lo fa sapere da Washington il Comando militare centrale Usa (Centcom). Si tratta della 14ma e 15ma nave commerciale a essere bersagliata dai ribelli yemeniti dallo scorso 17 ottobre.
Biden a Netanyahu, necessario proteggere i civili
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu durante la quale ha messo in evidenza la necessità di proteggere la popolazione civile a Gaza e coloro che sostengono le attività umanitarie. Il presidente americano ha anche osservato l'"importanza di consentire ai civili di spostarsi in modo sicuro dalle aree dei combattimenti".