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Guerra Israele-Hamas, strage al campo profughi. No al piano egiziano per la tregua

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Medioriente, non si fermano combattimenti a Gaza
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Medioriente, non si fermano combattimenti a Gaza
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Nel suo primo messaggio pubblico dopo i massacri del 7 ottobre, il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar ha affermato che Hamas non si sottometterà mai alle "condizioni dell'occupazione di Israele". Attacco israeliano in Siria, ucciso Razi Mousavi, supervisore delle operazioni militari iraniane a damasco. Colpite diverse case del campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia. Papa Francesco: "Lo sguardo è rivolto a Betlemme, con coraggio dire no alla guerra"

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Primo messaggio pubblico dai massacri del 7 ottobre da parte del leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar. L'organizzazione terroristica sta affrontando una “battaglia feroce, violenta e senza precedenti” contro Israele. Riferendosi a Israele, ha detto che Hamas non si arrenderà e non si sottometterà alle “condizioni dell’occupazione”.

Raid su un campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia, almeno settanta le vittime. Secondo Al Jazeera nelle ultime 12 ore sono state uccise circa 100 persone, la stragrande maggioranza delle quali donne e bambini.

Diplomazia al lavoro sulla proposta di tregua dell'Egitto, si tratta di un piano in 3 fasi: la prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane in cambio della liberazione di 40 ostaggi. Appello della moglie di Netanyahu al Papa A Betlemme messa senza pellegrini. L'Iran minaccia di chiudere lo Stretto di Gibilterra se gli Usa e i loro alleati continueranno a commettere "crimini" nella Striscia. Israele: "Hamas nasconde corpi degli ostaggi nei tunnel". 

"Dire no alla guerra" queste le parole del Pontefice nel suo messaggio natalizio prima della benedizione "Urbi et Orbi": "Lo sguardo è rivolto a Betlemme, con coraggio dire no alla guerra".


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Medioriente, Ministro israeliano domani a Washington per colloqui su Gaza

Il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer, molto vicino al primo ministro Benyamin Netanyahu, è atteso a Washington martedì per colloqui sulla prossima fase della guerra a Gaza. Lo riferisce Axios. Gli Stati Uniti stanno esortando Israele a ridurre gli intensi combattimenti contro Hamas a Gaza che sta causando un crescente numero di vittime. Dermer, secondo quanto si apprende,  incontrerà il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, il segretario di Stato americano Antony Blinken e alcuni membri del Congresso. Le discussioni, sempre secondo quanto riferisce Axios, includeranno la questione di chi governerà la Striscia dopo la guerra. Un funzionario americano che ha preferito mantenere l'anonimato afferma che il principale punto di discussione tra i due Paesi è "come concludere le cose e in quale arco di tempo". Dermer è un ex ambasciatore israeliano negli Stati Uniti

Medioriente, sul Wsj i tre prerequisiti per la pace di Netanyahu

"Distruggere Hamas, smilitarizzare Gaza e deradicalizzare l'intera società palestinese": sono i "tre pre-requisiti per la pace" delineati dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un editoriale pubblicato sul Wall Street Journal. "Gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, la Germania e molti altri paesi sostengono l'intenzione di Israele di smantellare il gruppo terroristico. Per raggiungere questo obiettivo, le sue capacita' militari devono essere distrutte e il suo dominio politico su Gaza deve finire". In secondo luogo, Israele deve anche assicurarsi che Gaza non sia "mai più usata come base per attaccare" Israele. "Tra le altre cose, ciò richiederà l'istituzione di una zona di sicurezza temporanea sul perimetro di Gaza e un meccanismo di ispezione al confine tra Gaza e l'Egitto che soddisfi le esigenze di sicurezza di Israele e impedisca il contrabbando di armi nel territorio". Alla luce dell'ipotesi che l'Autorita' Palestinese amministrerà  Gaza dopo la guerra, Netanyahu osserva che "l'aspettativa che l'Autorità Palestinese smilitarizzi Gaza è un sogno irrealizzabile". L'Anp, accusa, "attualmente finanzia e glorifica il terrorismo in Giudea e Samaria ed educa i bambini palestinesi a cercare la distruzione di Israele". "Le scuole devono insegnare ai bambini ad amare la vita piuttosto che la morte, e gli imam devono smettere di predicare l'uccisione degli ebrei". "La società civile palestinese deve essere trasformata in modo che il suo popolo sostenga la lotta al terrorismo piuttosto che finanziarlo". "Ciò richiederà probabilmente una leadership coraggiosa e morale", aggiunge Netanyahu, attaccando il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, che "non riesce nemmeno a condannare le atrocità del 7 ottobre". 

Medioriente, Iran: Israele inizi il conto alla rovescia

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha minacciato Israele dopo l'assassinio del generale dei Guardiani della rivoluzione Razi Mousavi in Siria scrivendo su X che il governo dello Stato ebraico dovrebbe iniziare "il conto alla rovescia" alludendo chiaramente ad una ritorsione da parte di Teheran. Lo riferisce Haaretz. 

Medioriente, 12 razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso Ashkelon

Dalla Striscia di Gaza sono stati lanciati almeno 12 razzi contro la città costiera meridionale israeliana di Ashkelon, come riporta il Times of Israel. Le sirene d'allarme hanno suonato nella zona di Ashkelon, così come nelle vicine comunità di Netiv Ha’assara, Zikim e Karmia. Le riprese delle telecamere di sorveglianza di Netiv Ha’assara mostrano il lancio di razzi.

Medioriente, gabinetto di guerra: sul tavolo tregua e uccisione Mousavi

In Israele è riunito il gabinetto di guerra per discutere la proposta di tregua egiziana che potrebbe portare alla liberazione di altri ostaggi detenuti a Gaza; sul tavolo anche l'esame degli sviluppi al confine settentrionale, quello con il Libano, dopo il raid in Siria in cui è rimasto ucciso un alto funzionario dei 'pasdaran' iraniani. Lo riporta la stampa ebraica. Il piano egiziano, che è già stato respinto da Hamas e dalla Jihad islamica, prevede la fine delle ostilità a Gaza, la rinuncia di Hamas al controllo della Striscia in cambio di un cessate il fuoco permanente e il rilascio di tutti gli ostaggi rimanenti, in tre fasi. La prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane, estendibile a tre o quattro, in cambio della liberazione di 40 ostaggi: donne, minorenni e uomini anziani, soprattutto malati. In cambio, Israele rilascerebbe 120 prigionieri di sicurezza palestinesi di uguale tipo. La seconda fase vedrebbe colloqui interni palestinesi, promossi dal Cairo, volti a porre fine alla divisione tra l'Autorità nazionale palestinese di Ramallah e Hamas e per portare alla formazione di un governo tecnocratico in Cisgiordania e Gaza che supervisioni la ricostruzione della Striscia e apra la strada a elezioni parlamentari e presidenziali palestinesi. La terza fase includerebbe un cessate il fuoco globale, con il ritiro delle truppe israeliane da Gaza, e il rilascio dei restanti ostaggi israeliani, compresi i soldati, in cambio di un numero da determinare di prigionieri di sicurezza palestinesi affiliati ad Hamas e alla Jihad islamica, compresi quelli arrestati dopo il 7 ottobre e alcuni condannati per gravi reati terroristici. Il leader dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è tornato sabato in Qatar dopo una visita di quattro giorni al Cairo per discutere la proposta egiziana con i suoi, mentre ieri in Egitto era arrivata una delegazione della Jihad islamica.

Medioriente, Msf: 131 morti dopo attacco ai campi di Al-Maghazi e Al-Bureij

A seguito dei bombardamenti di ieri nei campi di Al-Maghazi e Al-Bureij, sono 209 i feriti e 131 i morti arrivati finora all’ospedale di Al-Aqsa, supportato dai team di Medici Senza Frontiere (MSF). Circa la metà di loro erano donne e bambini. Nessun luogo è sicuro a Gaza". E' quanto afferma Medici Senza Frontiere in una nota, sottolineando la necessità di "un cessate il fuoco immediato e duraturo per evitare altri morti e feriti, per garantire la fornitura di aiuti umanitari senza ostacoli e per aumentare il supporto medico".

Medioriente, Hezbollah: uccisione Mousavi "Israele oltre il limite"

L'uccisione del generale Sayyed Razi Mousavi, alto comandante dei Pasdaran in Siria, è stato "un attacco palese e spudorato che ha oltrepassato la linea": così in una nota Hezbollah minaccia la reazione contro Israele per la morte di Mousavi, ucciso in un raid aereo vicino a Damasco.

Gabinetto di guerra d'Israele discute di piano egiziano e Libano

Il gabinetto di guerra israeliano, presieduto da Benyamin Netanyahu, si è riunito questa sera per discutere la parte della proposta egiziana che riguarda la possibilità di liberazione di altri ostaggi detenuti a Gaza. Lo indicano varie fonti israeliane secondo cui nella riunione si dovrebbe parlare della situazione al nord di Israele con gli Hezbollah dopo l'attacco, attribuito a Israele, che a Damasco ha ucciso un alto dirigente dei Pasdaran iraniani. Per quanto riguarda il piano di mediazione egiziano, Hamas e la Jihad islamica l'hanno già respinto.

Media, "dagli Usa 10.000 tonnellate di aiuti militari a Israele"

Diecimila tonnellate di armi ed equipaggiamento militare: è il totale degli aiuti Usa a Israele dall'inizio della guerra. Lo ha riferito la tv Canale 12 spiegando che ci sono voluti 244 trasporti aerei e 20 navi per consegnare gli aiuti. Inoltre il ministero della Difesa israeliano ha effettuato acquisti dagli Usa per 2,8 miliardi di dollari. Senza contare, ha aggiunto l'emittente, che le linee di produzione dell'intero sistema industriale militare lavorano a pieno ritmo. 

Medioriente, Rispunta Sinwar: Hamas non si sottometterà mai a Israele

Nel suo primo messaggio pubblico dopo i massacri del 7 ottobre, il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar ha affermato oggi che la fazione islamica sta affrontando una "battaglia feroce e senza precedenti" contro Israele, aggiungendo che Hamas non si sottometterà mai alle "condizioni dell'occupazione". In un discorso alla leadership politica di  Gaza, riferita tra gli altri dal Times of Israel, Sinwar si è detto fiducioso nella vittoria sostenendo che Hamas è riuscita a uccidere "più di mille soldati" nemici, cifra lontanissima dal bilancio delle autorità israeliane che stimano a poco più di 150 il numero dei soldati caduti finora. 

Israele, l'auto di un ostaggio nell'ospedale Indonesiano di Gaza

L'Idf ha trovato un'auto di un ostaggio israeliano e un camioncino di Hamas all'interno del compound dell'Ospedale Indonesiano a Beit Lahia, nel nord di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, parlando di "prove che collegano le attività terroristiche di Hamas all'ospedale". L'auto, una Toyota Corolla con targa israeliana, è della famiglia di Samer Talalka, rapito dal kibbutz di Nir Am il 7 ottobre scorso, e poi ucciso "per errore" dal fuoco amico dell'esercito, insieme ad altri due ostaggi. "Nel veicolo - ha spiegato il portavoce - sono stati trovati resti di lancia granate e di sangue che appartiene ad un altro ostaggio". Nel camioncino sono state "trovate armi, simili a quelle usate da Hamas durante l'assalto del 7 ottobre". "L'ospedale Indonesiano - ha denunciato ancora il portavoce - è uno di quelli che Hamas ha usato per nascondersi dietro i civili malati e da cui gestisce l'infrastruttura terroristica. L'ospedale è servito da tempo come luogo di incontro tra i combattimenti". Nelle sue vicinanze "ci sono imbocchi di tunnel che conducono a un percorso sotterraneo nell'area dell'ospedale. E l'ospedale è il centro sotterraneo strategico del battaglione Jabalya di Hamas". 

Medioriente, duro impatto guerra sui conti pubblici Israele

Dal punto di vista del bilancio, non è attualmente possibile fare una programmazione tenendo conto che la guerra possa prolungarsi fino a marzo o oltre. "È possibile che nel corso dell'anno dovremo aggiornarlo e che dovremo aggiornarlo man mano che la guerra si protrarra'", ha dichiarato. Il Parlamento ha gia' approvato il cosiddetto bilancio di guerra speciale per il 2023 che ammonta a quasi 30 miliardi di shekel per contribuire a finanziare la guerra e risarcire le persone colpite dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Moshe Gafni, presidente della commissione per le finanze, ha dichiarato di essere contrario all'aumento delle imposte sul reddito, ma di essere favorevole alle imposte sugli extra profitti delle banche e alle misure per promuovere la crescita economica. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha dal canto suo fatto sapere che lavorerà per evitare di aumentare l'onere finanziario sui cittadini durante la guerra e che la sua principale priorità per il 2024 è assistere i riservisti e le loro famiglie. Il Ministero ha stimato una contrazione economica nel quarto trimestre del 19% annualizzato rispetto al terzo trimestre, che aveva visto una crescita del 2,5%.Per tutto il 2023, invece, prevede una crescita del 2%, o una crescita pro capite piatta, e una crescita dell'1,6% nel 2024.Il tasso d'inflazione annuo dovrebbe concludere l'anno al 3,1% e scendere al 2,6% l'anno prossimo.

Medioriente, riappare Yahya Sinwar e assicura: Hamas non si arrende

È riapparso Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, e nel suo primo messaggio dal 7 ottobre, l'uomo che è considerato il 'cervello' dell'attacco a Israele, ha detto che il gruppo islamista non si arrendera'. "È una battaglia feroce, violenta e senza precedenti contro Israele", ha detto Sinwar, che secondo Israele si nasconde nei tunnel sotterranei nell'area di Khan Younis, dove ora si concentra gran parte dei combattimenti. "Le Brigate Al Qassam (braccio armato di Hamas) distruggeranno l'esercito di occupazione, sono sul punto di schiacciarlo e non si sottometteranno alle condizioni dell'occupazione". Sinwar è il 'numero due' ma leader 'de facto' dell'organizzazione visto che controlla le operazioni politiche e militari all'interno della Striscia (mentre il capo dell'ufficio politico del movimento, Ismail Haniyeh, vive in esilio in Qatar). Il leader di Hamas ha anche sostenuto che le Brigate Al Qassam hanno attaccato circa 5mila soldati israeliani, "un terzo di loro ucciso, un altro terzo gravemente ferito e l'ultimo terzo reso permanentemente incapace", oltre a distruggere 750 veicoli militari. Cifre che sono ben lontane dal bilancio ufficiale delle vittime dell'esercito israeliano, che ha confermato finora 156 soldati morti dall'inizio dell'offensiva, oltre ai 333 deceduti durante il brutale attacco terroristico.

Medioriente, Raisi: Israele pagherà per uccisione Mousavi

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha giurato vendetta per l'uccisione del generale Sayyed Razi Mousavi, alto comandante dei Pasdaran in Siria, assicurando che Israele "paghera' il prezzo di questo crimine". L'assassinio di Mousavi, in un raid vicino a Damasco, e' "senza dubbio un altro segno di frustrazione, impotenza e incapacità del regime usurpatore sionista nella regione", ha affermato il leader di Teheran.

Medioriente, media: Israele si prepara a reazione Iran su Mousavi

Di fronte alle accuse iraniane a Israele per l'uccisione di Sayyed Razi Mousavi, alto comandante dei Pasdaran in Siria, lo Stato ebraico non commenta ufficialmente ma si prepara alla reazione di Teheran. Lo riferisce il giornalista Barak Ravid, citando una fonte della sicurezza israeliana secondo la quale tra le risposte iraniane possibili c'è il lancio di missili dalla Siria e dal Libano. Mousavi, ucciso in un raid aereo vicino a Damasco, era responsabile del trasferimento di armi dall'Iran ai libanesi di Hezbollah e alle milizie filo-Teheran in Siria, ha aggiunto la fonte. 

Medioriente, Netanyahu nella Striscia: non ci fermeremo dice ai soldati

Il premier Benjamin Netanyahu ha visitato di nuovo Il premier era già stato lo scorso novembre nella zona. "Ho da dirvi due cose: la prima - ha sottolineato con i soldati secondo il suo ufficio - è che dobbiamo fare di tutto per proteggere la vostra sicurezza e le vostre vite". "La seconda - ha aggiunto - è che non ci fermiamo. Chiunque parli di questo, non è così. Andrà avanti fino alla fine. Finché non li finiamo. Niente di meno". 

Ucciso generale pasdaran in Siria: cosa sappiamo

Il generale Sayyed Razi Mousavi, uno dei consiglieri più esperti dei Pasdaran in Siria, è stato ucciso in un raid avvenuto nel quartiere di Sayyida Zeinab, a sud di Damasco, ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale iraniana. VAI ALLA NOTIZIA

Iran: Israele pagherà per la morte del leader Pasdaran in Siria

I Guardiani della Rivoluzione islamica hanno avvertito che Israele pagherà per l'uccisione di Sayyed Razi Mousavi, comandante dei Pasdaran in Siria. Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, citando il comunicato nel quale si annuncia la morte dell'alto esponente dei Pasadaran in un raid dello Stato ebraico vicino Damasco.

Netanyahu contestato al parlamento dalla famiglie degli ostaggi

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato contestato durante un discorso al parlamento dalle famiglie degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra contro Hamas, 80 giorni fa. "Ora, ora", hanno scandito i parenti degli ostaggi in diversi momenti del discorso, mentre il primo ministro dichiarava che le forze israeliane avevano bisogno di "più tempo" per garantire il loro rilascio continuando le operazioni nel territorio palestinese. 

Zaki, prego che i cristiani di Gaza sopravvivano al genocidio

"Non saremo in grado di festeggiare quest'anno sapendo che i cristiani di Gaza hanno le chiese distrutte e hanno perso i loro cari dopo una serie di attacchi contro chiese con persone innocenti che si rifugiano all'interno di quelle chiese. Continueremo a chiedere un cessate il fuoco, la fine del sangue e la fine della carestia a causa della carenza di cibo. Ricordiamoli oggi e preghiamo che sopravvivano a questa campagna genocida e lavoriamo attivamente per porvi fine il prima possibile". Così Patrick Zaki, l'attivista egiziano, in un messaggio su Facebook.   "Gesù fuggì con sua madre Maria per trovare riparo per la sopravvivenza. Oggi, migliaia di bambini palestinesi vengono sfollati con le loro madri per sfuggire alle incursioni dell'esercito israeliano sulla loro testa. Cristo ha vissuto la sua vita sulla Terra predicando la pace e la giustizia, ma né i figli della Palestina né le loro madri ne hanno visto nulla. Circa 15.000 bambini e donne sono stati uccisi", ha aggiunto Zaki, che è cristiano copto. 

Netanyahu incontra truppe a Gaza, sarà battaglia lunga

"Non ci fermiamo, continuiamo a combattere e intensificheremo i combattimenti nei prossimi giorni. Sarà una battaglia lunga e non è vicina alla fine. Abbiamo bisogno di pazienza, unità e di attenerci alla nostra missione". Si è espresso così il premier israeliano Benjamin Netanyahu  - riporta il Times of Israel - dopo essere entrato nell'enclave palestinese per una rara visita in zona di guerra. Il premier è intervenuto durante una riunione del Likud, riferendo di aver incontrato una brigata di riservisti a Gaza. "Tutti mi hanno chiesto solo una cosa: di non fermarci e continuare fino alla fine (di Hamas)", ha affermato.

Hamas e Jihad respingono piano Egitto su cessate il fuoco

Hamas e la Jihad Islamica hanno respinto la proposta egiziana di sostituire il loro governo a Gaza in cambio di un cessate il fuoco permanente. Lo scrive Haaretz sulla base di informazioni giunte oggi dall'Egitto. Il piano egiziano, sostenuto dal Qatar, prevede un nuovo scambio di prigionieri, seguito da un cessate il fuoco permanente e dalla futura costituzione a Gaza di un governo di tecnocrati. Dalla Striscia anche il sito di informazione 'Gaza Report' scrive di aver appreso che Hamas e la Jihad islamica ''hanno respinto ufficialmente''  il piano egiziano.

Mo: ministro Esteri Israele contro Onu, 'niente visto a due funzionari'

Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, afferma in un messaggio su X di aver dato istruzioni affinché non venga concessa la proroga del visto a un dipendente Onu e affinché venga respinta la richiesta di visto di un altro, con nuove accuse alle Nazioni Unite per il "comportamento" dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele. "Non resteremo più in silenzio di fronte all'ipocrisia dell'Onu - scrive Cohen in un post - Ho dato disposizioni al ministero degli Esteri di non prorogare il visto di un dipendente dell'organizzazione in Israele e di negare il visto a un altro dipendente". 

"Il comportamento delle Nazioni Unite dal 7 ottobre è una vergogna per l'organizzazione e per la comunità internazionale - aggiunge - Questa disgrazia è iniziata con il segretario generale che ha legittimato crimini di guerra e crimini contro l'umanità, è proseguita con il Commissario per i diritti umani che pubblica calunnie infondate e con Un Women, un'organizzazione che per mesi ha ignorato gli atti di violenza commessi contro le donne israeliane. Smetteremo di lavorare con coloro che collaborano con la propaganda dell'organizzazione terroristica di Hamas". 


Israele nega visto a due funzionari Onu

Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha annunciato di aver negato il visto e non voler prolungare un altro a due funzionari dell'Onu in Israele. Lo annuncia lo stesso ministro su X affermando di non voler più "lavorare con chi coopera con la propaganda di Hamas". 

Mo: leader Hamas a Gaza, 'è battaglia senza precedenti'

Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, afferma che i combattenti del gruppo hanno inflitto pesanti perdite alle forze israeliane. In un messaggio al capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e agli altri componenti, Sinwar parla di una "battaglia feroce, violenta e senza precedenti" delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, contro le forze israeliane. Secondo il leader del gruppo, le Brigate al-Qassam hanno attaccato almeno 5.000 soldati israeliani, uccidendone un terzo. Numeri in contrasto con il bollettino ufficiale delle forze israeliane (Idf) che conferma che sono 156 i caduti dall'inizio, a fine ottobre, delle operazioni di terra nella Striscia di Gaza. Sinwar parla anche di 750 mezzi militari israeliani completamente o parzialmente distrutti. 


Von der Leyen, 'mondo scosso da conflitti, rendiamo Unione più forte e sicura'

"E' stato un altro anno importante. In un mondo scosso da conflitti, continuiamo a rendere più forte e più sicura la nostra Unione per tutti gli europei. E per il momento riflettiamo, ricarichiamoci e godiamoci il tempo con i nostri cari. Buon Natale". Scrive così su X la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Israele nega visto a due funzionari Onu

Il ministero degli Esteri israeliano ha ricevuto istruzioni di negare l'estensione del visto per un dipendente dell'ONU in Israele e di respingere la richiesta di visto di un altro funzionario delle Nazioni Unite. Lo scrive il ministro degli Esteri di Tel Aviv in un post su X. "Dopo il comportamento imperdonabile e vergognoso di 'Un Women' (l'agenzia delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'emancipazione delle donne n.d.r.) nel voltare le spalle agli orribili crimini di Hamas, il ministro israeliano Eli Cohen ha

dato istruzioni al ministero degli Esteri di non estendere il visto a un alto funzionario delle Nazioni Unite e di rifiutare l'ingresso a un altro dipendente", si legge nel post. 

Militari israeliani, 'ucciso un comandante di Hamas a Khan Yunis'

Le forze israeliane (Idf) hanno confermato l'uccisione di un "comandante" di Hamas nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riportano i media israeliani riferendo di un'operazione che risale a ieri, senza fornire dettagli sull'identità della persona uccisa.

Natale, Papa Francesco: lo sguardo è rivolto a Betlemme, con coraggio dire no alla guerra

"Nella Scrittura, al Principe della pace si oppone 'il principe  di questo mondo' che, seminando morte, agisce contro il Signore, 'amante  della vita'. Lo vediamo in azione a Betlemme quando, dopo la nascita  del Salvatore, avviene la strage degli innocenti" così il pontefice nel  Messaggio natalizio 'Urbi et Orbi' LE PAROLE DEL PAPA

Il Papa, liberare gli ostaggi, basta guerra in Terra Santa

Il giorno della pace "si avvicini in Israele e Palestina, dove la guerra scuote la vita di quelle popolazioni. Le abbraccio tutte, in particolare le comunità cristiane di Gaza, la parrocchia di Gaza, e dell'intera Terra Santa" ha detto il Papa nel messaggio Urbi et Orbi. "Porto nel cuore il dolore per le vittime dell'esecrabile attacco del 7 ottobre scorso e rinnovo un pressante appello per la liberazione di quanti sono ancora tenuti in ostaggio - ha aggiunto -. Supplico che cessino le operazioni militari, con il loro spaventoso seguito di vittime civili innocenti, e che si ponga rimedio alla disperata situazione umanitaria aprendo all'arrivo degli aiuti". 

Papa, ‘appello per liberazione ostaggi, supplico che cessino operazioni militari’

Per il messaggio di Natale il Papa rivolge un pensiero a ‘’Israele e Palestina, dove la guerra scuote la vita di quelle popolazioni. Le abbraccio tutte, in particolare le comunità cristiane di Gaza e dell’intera Terra Santa. Porto nel cuore il dolore per le vittime dell’esecrabile attacco del 7 ottobre scorso e rinnovo un pressante appello per la liberazione di quanti sono ancora tenuti in ostaggio – ha detto il Pontefice in piazza San Pietro - Supplico che cessino le operazioni militari, con il loro spaventoso seguito di vittime civili innocenti, e che si ponga rimedio alla disperata situazione umanitaria aprendo all’arrivo degli aiuti. Non si continui ad alimentare violenza e odio, ma si avvii a soluzione la questione palestinese, attraverso un dialogo sincero e perseverante tra le parti, sostenuto da una forte volontà politica e dall’appoggio della comunità internazionale’’.

Si scava tra le macerie in campo profughi Maghazi

Si scava anche a mani nude tra le macerie nel campo profughi di Maghazi, che secondo Hamas è stato colpito ieri da un raid israeliano che ha causato almeno 70 morti. "Ci sono ancora feriti e cadaveri sotto le macerie", ha detto un portavoce  dell'ospedale Al-Aqsa ad al Jazeera. Le immagini mostrano interi edifici sventrati e decine di cadaveri recuperati chiusi nei sacchi di plastica. 

Israele, morti altri due soldati morti a Gaza, 156 da inizio operazione di terra

Le forze israeliane (Idf) hanno confermato stamani la morte di altri due soldati nella Striscia di Gaza. Si tratta di un sergente maggiore della riserva e di un sergente morti ieri nei combattimenti nel nord dell'enclave palestinese. Secondo il bollettino ufficiale sono 156 i caduti tra i militari israeliani dall'inizio, a fine ottobre, delle operazioni di terra nella Striscia.

Iran a Usa, 'accuse infondate su attacco a petroliera'

L'Iran nega ogni responsabilità sul caso della petroliera Chem Pluto, battente bandiera liberiana. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran ha bollato come "infondate" le "accuse americane" dopo che il Pentagono ha fatto sapere che la petroliera "è stata colpita" nel fine settimana a "200 miglia dalla costa dell'India" da un attacco con un "drone lanciato dall'Iran". 

"Gli Stati Uniti non sono nella posizione di lanciare accuse contro altre parti - ha detto il portavoce Nasser Kanaani, in dichiarazioni riportate stamani dall'agenzia iraniana Tasnim - Respingiamo queste accuse".

Iran, Iraq e Afghanistan, 'difendere la Palestina'

"Difendere la Palestina e fermare le atrocità israeliane a Gaza": è quanto è emerso nel corso degli incontri a Teheran tra i responsabili Iran, Iraq e Afghanistan. Nella capitale iraniana si è svolta una conferenza internazionale sulla Palestina. Il viceministro degli Esteri, Mohammed Hussein Mohammed Bahr Al Uloom, incontrando il capo della diplomazia iraniana, Hossein Amirabdollahian, ha sottolineato la necessità di rafforzare l'unità del mondo islamico. Il responsabile dei Talebani, Amir Khan Muttaqi, ha evidenziato il bisogno di continuare a sostenere la resistenza dei palestinesi "fino alla vittoria finale".

Israele alza lo stato di allerta al confine con il Libano

L'esercito israeliano ha ulteriormente elevato oggi lo stato di allerta al confine con il Libano e ha chiuso al traffico ampie porzioni della Alta Galilea. Posti di blocco sono stati istituiti in una decina di importanti incroci stradali fra cui quelli di Sasa, Baram, Banyas e Naftali. Le principali città dell'Alta Galilea, Kiryat Shomona e Metulla, sono completamente deserte. Molti edifici sono stati danneggiati dal fuoco proveniente dal Libano. Dall'inizio della guerra 80 mila israeliani residenti in prossimita' del confine col Libano sono stati costretti a sfollare. I loro rappresentanti ribadiscono che non torneranno in quelle località fino a quando gli Hezbollah non saranno allontanati dall'area di confine. 

Iran a papa Francesco, 'fermare il massacro a Gaza'

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha fatto appello a "fermare il massacro a Gaza" in un messaggio a papa Francesco in occasione del Natale. "A causa della mancanza di una azione decisa da parte delle organizzazioni internazionali, abbiamo assistito alla morte di oltre 17mila persone. Spero che ci sarà presto un'iniziativa internazionale per fermare l'uccisione di civili innocenti a Gaza", ha scritto il presidente iraniano nel messaggio al Pontefice. 

Egitto propone tregua, si riunisce gabinetto guerra Israele

Una tregua da sette a dieci giorni del conflitto e il rilascio di tutti i civili in mano ad Hamas in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi. Questi, secondo quanto riferito da diversi media, alcuini dei termini della proposta messa sul tavolo dall'Egitto per una tregua nella guerra di Gaza. Altri elementi dell'accordo prevederebbero il rilascio di tutte le donne soldato in cambio di prigionieri palestinesi e un cessate il fuoco di sette giorni, cui

seguirebbe un mese di negoziati per discutere il rilascio di tutto il personale militare detenuto da Hamas in cambio di molti più prigionieri e del ritiro di Israele ai confini di Gaza. In giornata è prevista una riunione del gabinetto di guerra israeliano che discuterà della proposta del Cairo. 

Cremlino, Putin programma visite all'estero nel 2024

Il presidente russo Vladimir Putin sta programmando visite all'estero il prossimo anno, ma non all'inizio dell'anno, 'ora la cosa principale e' l'agenda interna'. Lo ha detto a RIA Novosti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Non proprio all'inizio dell'anno. Ora, ovviamente, la cosa principale è l'agenda interna", ha detto Peskov a RIA Novosti in risposta ad una domanda sulle previste visite all'estero del leader russo. 

'Esercito Israele bombarda obiettivi Hezbollah in Libano'

L'Esercito israeliano ha bombardato postazioni di Hezbollah nel sud del Libano. Lo riferisce al Jazeera. In particolare, si precisa, sono stati colpiti obiettivi nel villaggio di Aita al-Shaab. 

Al Jazeera, in raid Israele oltre 100 morti in 12 ore

I raid israeliani al centro della Striscia di Gaza, nei campi profughi di al-Maghazi e al-Bureij, hanno causato circa 100 vittime nelle ultime 12 ore, la stragrande maggioranza delle quali donne e bambini. Lo riporta Al Jazeera. Secondo l'emittente, gli attacchi israeliani hanno colpito case ed edifici, "distruggendo quartieri e infrastrutture, come le strade che conducono dentro e fuori dai campi profughi". 

Appello alla pace di papa Francesco: "Vicini a chi soffre in Palestina, Israele e Ucraina"

"Siamo vicini ai nostri fratelli e  sorelle che soffrono per la guerra, pensiamo alla Palestina, Israele,  l'Ucraina. Pensiamo anche a coloro che soffrono per la miseria, la fame,  la schiavitù. Il Dio che ha preso per sé un cuore umano infonda umanità  nel cuore degli uomini". Così papa Francesco all'Angelus, a cui oggi  hanno assistito, secondo la Gendarmeria vaticana, circa 15 mila fedeli  presenti in Piazza San Pietro. L'ARTICOLO

Non solo Ucraina e Medio Oriente, dal Sudan al Myanmar le crisi che minacciano il 2024

Le elezioni di gennaio a Taiwan  rischiano di alimentare le tensioni tra Cina e Stati Uniti mentre in  America Latina il referendum venezuelano per l'annessione della Guyana  Esequiba ha già innescato la risposta del Brasile. In Africa guerre e  povertà flagellano soprattutto i tre Paesi della "cintura golpista"  Mali, Niger e Burkina Faso. L'APPROFONDIMENTO

Hamas, bilancio del raid su Al-Maghazi salito a 70 morti

Il ministero della Sanità della  Gaza controllato da Hamas ha detto che almeno 70 persone sono state  uccise in un raid israeliano che ha colpito diverse case nel campo  profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia. Il portavoce del  ministero, Ashraf al-Qudra, ha detto che "il numero dei martiri del  massacro di Al-Maghazi è salito finora a 70", dopo aver spiegato che il  raid ha distrutto un "isolato residenziale" e che il "bilancio  probabilmente aumenterà" dato il gran numero di famiglie che risiedono  lì. In un altro episodio, il ministero ha detto che 10 membri di una  famiglia sono stati uccisi in un raid nel campo di Jabalia.

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