Nel suo primo messaggio pubblico dopo i massacri del 7 ottobre, il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar ha affermato che Hamas non si sottometterà mai alle "condizioni dell'occupazione di Israele". Attacco israeliano in Siria, ucciso Razi Mousavi, supervisore delle operazioni militari iraniane a damasco. Colpite diverse case del campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia. Papa Francesco: "Lo sguardo è rivolto a Betlemme, con coraggio dire no alla guerra"
Primo messaggio pubblico dai massacri del 7 ottobre da parte del leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar. L'organizzazione terroristica sta affrontando una “battaglia feroce, violenta e senza precedenti” contro Israele. Riferendosi a Israele, ha detto che Hamas non si arrenderà e non si sottometterà alle “condizioni dell’occupazione”.
Raid su un campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia, almeno settanta le vittime. Secondo Al Jazeera nelle ultime 12 ore sono state uccise circa 100 persone, la stragrande maggioranza delle quali donne e bambini.
Diplomazia al lavoro sulla proposta di tregua dell'Egitto, si tratta di un piano in 3 fasi: la prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane in cambio della liberazione di 40 ostaggi. Appello della moglie di Netanyahu al Papa A Betlemme messa senza pellegrini. L'Iran minaccia di chiudere lo Stretto di Gibilterra se gli Usa e i loro alleati continueranno a commettere "crimini" nella Striscia. Israele: "Hamas nasconde corpi degli ostaggi nei tunnel".
"Dire no alla guerra" queste le parole del Pontefice nel suo messaggio natalizio prima della benedizione "Urbi et Orbi": "Lo sguardo è rivolto a Betlemme, con coraggio dire no alla guerra".
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Medioriente, Ministro israeliano domani a Washington per colloqui su Gaza
Il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer, molto vicino al primo ministro Benyamin Netanyahu, è atteso a Washington martedì per colloqui sulla prossima fase della guerra a Gaza. Lo riferisce Axios. Gli Stati Uniti stanno esortando Israele a ridurre gli intensi combattimenti contro Hamas a Gaza che sta causando un crescente numero di vittime. Dermer, secondo quanto si apprende, incontrerà il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, il segretario di Stato americano Antony Blinken e alcuni membri del Congresso. Le discussioni, sempre secondo quanto riferisce Axios, includeranno la questione di chi governerà la Striscia dopo la guerra. Un funzionario americano che ha preferito mantenere l'anonimato afferma che il principale punto di discussione tra i due Paesi è "come concludere le cose e in quale arco di tempo". Dermer è un ex ambasciatore israeliano negli Stati Uniti
Medioriente, sul Wsj i tre prerequisiti per la pace di Netanyahu
"Distruggere Hamas, smilitarizzare Gaza e deradicalizzare l'intera società palestinese": sono i "tre pre-requisiti per la pace" delineati dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un editoriale pubblicato sul Wall Street Journal. "Gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, la Germania e molti altri paesi sostengono l'intenzione di Israele di smantellare il gruppo terroristico. Per raggiungere questo obiettivo, le sue capacita' militari devono essere distrutte e il suo dominio politico su Gaza deve finire". In secondo luogo, Israele deve anche assicurarsi che Gaza non sia "mai più usata come base per attaccare" Israele. "Tra le altre cose, ciò richiederà l'istituzione di una zona di sicurezza temporanea sul perimetro di Gaza e un meccanismo di ispezione al confine tra Gaza e l'Egitto che soddisfi le esigenze di sicurezza di Israele e impedisca il contrabbando di armi nel territorio". Alla luce dell'ipotesi che l'Autorita' Palestinese amministrerà Gaza dopo la guerra, Netanyahu osserva che "l'aspettativa che l'Autorità Palestinese smilitarizzi Gaza è un sogno irrealizzabile". L'Anp, accusa, "attualmente finanzia e glorifica il terrorismo in Giudea e Samaria ed educa i bambini palestinesi a cercare la distruzione di Israele". "Le scuole devono insegnare ai bambini ad amare la vita piuttosto che la morte, e gli imam devono smettere di predicare l'uccisione degli ebrei". "La società civile palestinese deve essere trasformata in modo che il suo popolo sostenga la lotta al terrorismo piuttosto che finanziarlo". "Ciò richiederà probabilmente una leadership coraggiosa e morale", aggiunge Netanyahu, attaccando il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, che "non riesce nemmeno a condannare le atrocità del 7 ottobre".
Medioriente, Iran: Israele inizi il conto alla rovescia
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha minacciato Israele dopo l'assassinio del generale dei Guardiani della rivoluzione Razi Mousavi in Siria scrivendo su X che il governo dello Stato ebraico dovrebbe iniziare "il conto alla rovescia" alludendo chiaramente ad una ritorsione da parte di Teheran. Lo riferisce Haaretz.
Medioriente, 12 razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso Ashkelon
Dalla Striscia di Gaza sono stati lanciati almeno 12 razzi contro la città costiera meridionale israeliana di Ashkelon, come riporta il Times of Israel. Le sirene d'allarme hanno suonato nella zona di Ashkelon, così come nelle vicine comunità di Netiv Ha’assara, Zikim e Karmia. Le riprese delle telecamere di sorveglianza di Netiv Ha’assara mostrano il lancio di razzi.
Medioriente, gabinetto di guerra: sul tavolo tregua e uccisione Mousavi
In Israele è riunito il gabinetto di guerra per discutere la proposta di tregua egiziana che potrebbe portare alla liberazione di altri ostaggi detenuti a Gaza; sul tavolo anche l'esame degli sviluppi al confine settentrionale, quello con il Libano, dopo il raid in Siria in cui è rimasto ucciso un alto funzionario dei 'pasdaran' iraniani. Lo riporta la stampa ebraica. Il piano egiziano, che è già stato respinto da Hamas e dalla Jihad islamica, prevede la fine delle ostilità a Gaza, la rinuncia di Hamas al controllo della Striscia in cambio di un cessate il fuoco permanente e il rilascio di tutti gli ostaggi rimanenti, in tre fasi. La prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane, estendibile a tre o quattro, in cambio della liberazione di 40 ostaggi: donne, minorenni e uomini anziani, soprattutto malati. In cambio, Israele rilascerebbe 120 prigionieri di sicurezza palestinesi di uguale tipo. La seconda fase vedrebbe colloqui interni palestinesi, promossi dal Cairo, volti a porre fine alla divisione tra l'Autorità nazionale palestinese di Ramallah e Hamas e per portare alla formazione di un governo tecnocratico in Cisgiordania e Gaza che supervisioni la ricostruzione della Striscia e apra la strada a elezioni parlamentari e presidenziali palestinesi. La terza fase includerebbe un cessate il fuoco globale, con il ritiro delle truppe israeliane da Gaza, e il rilascio dei restanti ostaggi israeliani, compresi i soldati, in cambio di un numero da determinare di prigionieri di sicurezza palestinesi affiliati ad Hamas e alla Jihad islamica, compresi quelli arrestati dopo il 7 ottobre e alcuni condannati per gravi reati terroristici. Il leader dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è tornato sabato in Qatar dopo una visita di quattro giorni al Cairo per discutere la proposta egiziana con i suoi, mentre ieri in Egitto era arrivata una delegazione della Jihad islamica.
Medioriente, Msf: 131 morti dopo attacco ai campi di Al-Maghazi e Al-Bureij
A seguito dei bombardamenti di ieri nei campi di Al-Maghazi e Al-Bureij, sono 209 i feriti e 131 i morti arrivati finora all’ospedale di Al-Aqsa, supportato dai team di Medici Senza Frontiere (MSF). Circa la metà di loro erano donne e bambini. Nessun luogo è sicuro a Gaza". E' quanto afferma Medici Senza Frontiere in una nota, sottolineando la necessità di "un cessate il fuoco immediato e duraturo per evitare altri morti e feriti, per garantire la fornitura di aiuti umanitari senza ostacoli e per aumentare il supporto medico".
Medioriente, Hezbollah: uccisione Mousavi "Israele oltre il limite"
L'uccisione del generale Sayyed Razi Mousavi, alto comandante dei Pasdaran in Siria, è stato "un attacco palese e spudorato che ha oltrepassato la linea": così in una nota Hezbollah minaccia la reazione contro Israele per la morte di Mousavi, ucciso in un raid aereo vicino a Damasco.
Gabinetto di guerra d'Israele discute di piano egiziano e Libano
Il gabinetto di guerra israeliano, presieduto da Benyamin Netanyahu, si è riunito questa sera per discutere la parte della proposta egiziana che riguarda la possibilità di liberazione di altri ostaggi detenuti a Gaza. Lo indicano varie fonti israeliane secondo cui nella riunione si dovrebbe parlare della situazione al nord di Israele con gli Hezbollah dopo l'attacco, attribuito a Israele, che a Damasco ha ucciso un alto dirigente dei Pasdaran iraniani. Per quanto riguarda il piano di mediazione egiziano, Hamas e la Jihad islamica l'hanno già respinto.
Media, "dagli Usa 10.000 tonnellate di aiuti militari a Israele"
Diecimila tonnellate di armi ed equipaggiamento militare: è il totale degli aiuti Usa a Israele dall'inizio della guerra. Lo ha riferito la tv Canale 12 spiegando che ci sono voluti 244 trasporti aerei e 20 navi per consegnare gli aiuti. Inoltre il ministero della Difesa israeliano ha effettuato acquisti dagli Usa per 2,8 miliardi di dollari. Senza contare, ha aggiunto l'emittente, che le linee di produzione dell'intero sistema industriale militare lavorano a pieno ritmo.
Medioriente, Rispunta Sinwar: Hamas non si sottometterà mai a Israele
Nel suo primo messaggio pubblico dopo i massacri del 7 ottobre, il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar ha affermato oggi che la fazione islamica sta affrontando una "battaglia feroce e senza precedenti" contro Israele, aggiungendo che Hamas non si sottometterà mai alle "condizioni dell'occupazione". In un discorso alla leadership politica di Gaza, riferita tra gli altri dal Times of Israel, Sinwar si è detto fiducioso nella vittoria sostenendo che Hamas è riuscita a uccidere "più di mille soldati" nemici, cifra lontanissima dal bilancio delle autorità israeliane che stimano a poco più di 150 il numero dei soldati caduti finora.
Israele, l'auto di un ostaggio nell'ospedale Indonesiano di Gaza
L'Idf ha trovato un'auto di un ostaggio israeliano e un camioncino di Hamas all'interno del compound dell'Ospedale Indonesiano a Beit Lahia, nel nord di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, parlando di "prove che collegano le attività terroristiche di Hamas all'ospedale". L'auto, una Toyota Corolla con targa israeliana, è della famiglia di Samer Talalka, rapito dal kibbutz di Nir Am il 7 ottobre scorso, e poi ucciso "per errore" dal fuoco amico dell'esercito, insieme ad altri due ostaggi. "Nel veicolo - ha spiegato il portavoce - sono stati trovati resti di lancia granate e di sangue che appartiene ad un altro ostaggio". Nel camioncino sono state "trovate armi, simili a quelle usate da Hamas durante l'assalto del 7 ottobre". "L'ospedale Indonesiano - ha denunciato ancora il portavoce - è uno di quelli che Hamas ha usato per nascondersi dietro i civili malati e da cui gestisce l'infrastruttura terroristica. L'ospedale è servito da tempo come luogo di incontro tra i combattimenti". Nelle sue vicinanze "ci sono imbocchi di tunnel che conducono a un percorso sotterraneo nell'area dell'ospedale. E l'ospedale è il centro sotterraneo strategico del battaglione Jabalya di Hamas".
Medioriente, duro impatto guerra sui conti pubblici Israele
Dal punto di vista del bilancio, non è attualmente possibile fare una programmazione tenendo conto che la guerra possa prolungarsi fino a marzo o oltre. "È possibile che nel corso dell'anno dovremo aggiornarlo e che dovremo aggiornarlo man mano che la guerra si protrarra'", ha dichiarato. Il Parlamento ha gia' approvato il cosiddetto bilancio di guerra speciale per il 2023 che ammonta a quasi 30 miliardi di shekel per contribuire a finanziare la guerra e risarcire le persone colpite dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Moshe Gafni, presidente della commissione per le finanze, ha dichiarato di essere contrario all'aumento delle imposte sul reddito, ma di essere favorevole alle imposte sugli extra profitti delle banche e alle misure per promuovere la crescita economica. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha dal canto suo fatto sapere che lavorerà per evitare di aumentare l'onere finanziario sui cittadini durante la guerra e che la sua principale priorità per il 2024 è assistere i riservisti e le loro famiglie. Il Ministero ha stimato una contrazione economica nel quarto trimestre del 19% annualizzato rispetto al terzo trimestre, che aveva visto una crescita del 2,5%.Per tutto il 2023, invece, prevede una crescita del 2%, o una crescita pro capite piatta, e una crescita dell'1,6% nel 2024.Il tasso d'inflazione annuo dovrebbe concludere l'anno al 3,1% e scendere al 2,6% l'anno prossimo.
Medioriente, riappare Yahya Sinwar e assicura: Hamas non si arrende
È riapparso Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, e nel suo primo messaggio dal 7 ottobre, l'uomo che è considerato il 'cervello' dell'attacco a Israele, ha detto che il gruppo islamista non si arrendera'. "È una battaglia feroce, violenta e senza precedenti contro Israele", ha detto Sinwar, che secondo Israele si nasconde nei tunnel sotterranei nell'area di Khan Younis, dove ora si concentra gran parte dei combattimenti. "Le Brigate Al Qassam (braccio armato di Hamas) distruggeranno l'esercito di occupazione, sono sul punto di schiacciarlo e non si sottometteranno alle condizioni dell'occupazione". Sinwar è il 'numero due' ma leader 'de facto' dell'organizzazione visto che controlla le operazioni politiche e militari all'interno della Striscia (mentre il capo dell'ufficio politico del movimento, Ismail Haniyeh, vive in esilio in Qatar). Il leader di Hamas ha anche sostenuto che le Brigate Al Qassam hanno attaccato circa 5mila soldati israeliani, "un terzo di loro ucciso, un altro terzo gravemente ferito e l'ultimo terzo reso permanentemente incapace", oltre a distruggere 750 veicoli militari. Cifre che sono ben lontane dal bilancio ufficiale delle vittime dell'esercito israeliano, che ha confermato finora 156 soldati morti dall'inizio dell'offensiva, oltre ai 333 deceduti durante il brutale attacco terroristico.
Medioriente, Raisi: Israele pagherà per uccisione Mousavi
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha giurato vendetta per l'uccisione del generale Sayyed Razi Mousavi, alto comandante dei Pasdaran in Siria, assicurando che Israele "paghera' il prezzo di questo crimine". L'assassinio di Mousavi, in un raid vicino a Damasco, e' "senza dubbio un altro segno di frustrazione, impotenza e incapacità del regime usurpatore sionista nella regione", ha affermato il leader di Teheran.
Medioriente, media: Israele si prepara a reazione Iran su Mousavi
Di fronte alle accuse iraniane a Israele per l'uccisione di Sayyed Razi Mousavi, alto comandante dei Pasdaran in Siria, lo Stato ebraico non commenta ufficialmente ma si prepara alla reazione di Teheran. Lo riferisce il giornalista Barak Ravid, citando una fonte della sicurezza israeliana secondo la quale tra le risposte iraniane possibili c'è il lancio di missili dalla Siria e dal Libano. Mousavi, ucciso in un raid aereo vicino a Damasco, era responsabile del trasferimento di armi dall'Iran ai libanesi di Hezbollah e alle milizie filo-Teheran in Siria, ha aggiunto la fonte.
Medioriente, Netanyahu nella Striscia: non ci fermeremo dice ai soldati
Il premier Benjamin Netanyahu ha visitato di nuovo Il premier era già stato lo scorso novembre nella zona. "Ho da dirvi due cose: la prima - ha sottolineato con i soldati secondo il suo ufficio - è che dobbiamo fare di tutto per proteggere la vostra sicurezza e le vostre vite". "La seconda - ha aggiunto - è che non ci fermiamo. Chiunque parli di questo, non è così. Andrà avanti fino alla fine. Finché non li finiamo. Niente di meno".
Ucciso generale pasdaran in Siria: cosa sappiamo
Il generale Sayyed Razi Mousavi, uno dei consiglieri più esperti dei Pasdaran in Siria, è stato ucciso in un raid avvenuto nel quartiere di Sayyida Zeinab, a sud di Damasco, ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale iraniana. VAI ALLA NOTIZIA
Iran: Israele pagherà per la morte del leader Pasdaran in Siria
I Guardiani della Rivoluzione islamica hanno avvertito che Israele pagherà per l'uccisione di Sayyed Razi Mousavi, comandante dei Pasdaran in Siria. Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, citando il comunicato nel quale si annuncia la morte dell'alto esponente dei Pasadaran in un raid dello Stato ebraico vicino Damasco.
Netanyahu contestato al parlamento dalla famiglie degli ostaggi
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato contestato durante un discorso al parlamento dalle famiglie degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra contro Hamas, 80 giorni fa. "Ora, ora", hanno scandito i parenti degli ostaggi in diversi momenti del discorso, mentre il primo ministro dichiarava che le forze israeliane avevano bisogno di "più tempo" per garantire il loro rilascio continuando le operazioni nel territorio palestinese.