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Guerra Israele-Hamas, news. Tel Aviv: "Avanti con o senza sostegno internazionale"

©Ansa

L'Assemblea generale dell'Onu chiede a gran voce un "cessate il fuoco umanitario immediato": 153 voti a favore, 10 contrari e 23 astenuti tra cui l'Italia. Israele e Usa resistono coi loro 'no', ma il loro isolamento nella comunità internazionale continua ad aumentare. Biden accusa intanto Netanyahu di non volere una soluzione a due stati e invoca un "cambiamento". Hamas invita a rispettare la richiesta dell'Onu e ad "esercitare pressioni" per fermare quella che definisce "una guerra di genocidio"

LIVE

Haniyeh ringrazia Assemblea Onu per voto su cessate il fuoco

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha ringraziato l'Assemblea generale delle Nazioni Unite per aver sostenuto il cessate il fuoco immediato. Inoltre ''Hamas è grata per la posizione assunta dal segretario generale dell'Onu'' Antonio Guterres ''che ha più volte chiesto il cessate il fuoco". 

Esercito Israele: scoperto tunnel di Hamas sotto moschea a Gaza

Nel  corso delle attività condotte nella Striscia, soldati israeliani hanno  scoperto il passaggio scavato in profondità: al suo interno c'erano armi  di diverso genere ed esplosivi. Secondo quanto riportato dal portavoce  militare delle forze di difesa israeliane, l'aviazione avrebbe colpito  200 siti terroristici: fra questi siti per la produzione di armi,  postazioni di lancio di missili anticarro, centri di comando e di  addestramento. LE FOTO

Haniyeh: accordo a Gaza senza Hamas? "Illusione"

Il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, ha detto oggi in un discorso televisivo che qualsiasi accordo a Gaza senza Hamas e' una "illusione". "Siamo aperti a discutere qualsiasi idea o iniziativa che possa porre fine all'aggressione israeliana e aprire la porta per mettere ordine nella casa palestinese sia in Cisgiordania sia nella Striscia di Gaza", ha aggiunto Haniyeh.


Israele: esercito imbarazzato per video di militari a Gaza

Destano imbarazzo nell'esercito alcuni video fatti circolare sui social da soldati impegnati nelle operazioni terrestri a Gaza. Uno di questi mostra un militare mentre si appresta a dare fuoco a scorte di cibo rimaste su un camion palestinese. In un altro video si vede un soldato che svuota gli scaffali di un negozio e che danzando getta per terra libri, quaderni ed un penumatico. ''Il tutto - annuncia, fra l'ilarita' dei compagni - per 1000 shekel'' (250 euro). Altri ancora hanno rilanciato da Gaza messaggi di carattere politico, spesso collegati con slogan dell'estrema destra nazionalistica. Fra questi, appelli a rinnovare la presenza di insediamenti ebraici nella Striscia (in sostituzione di quelli del Gush Katif smantellati nel 2005 con il ridispiegamento ordinato dall'allora leader del Likud, Ariel Sharon) ed anche, due giorni fa, la esposizione di volantini con una ''taglia'' da 100 mila shekel sulla testa del leader di Hamas a Gaza, Yihya Sinwar. Era la iniziativa di una formazione dell'estrema destra religiosa, ''Torat ha-Lehimà'', ossia le 'regole di combattimento'. Sui social, in particolare dell'estrema destra, questi messaggi hanno avuto una forte divulgazione. La cosa ha destato la netta riprovazione del portavoce militare Daniel Hagari che alcuni giorni fa, in una conferenza stampa, ha ribadito che si tratta di forme gravi di indisciplina e che ha preannunciato punizioni per i militari che fossero individuati.

M.O. e Ucraina, Biden: la palla è nel campo repubblicani

"I repubblicani alla Camera vogliono lasciare la citta' senza approvare finanziamenti cruciali per Israele e Ucraina. Non puoi dire che c'e' una crisi e poi dire che vuoi partire per tre settimane. La palla e' nel loro campo. Sto facendo il mio lavoro. I repubblicani dovrebbero fare la loro parte". Lo scrive il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sui finanziamenti per Israele e Ucraina in discussione al Congresso Usa.

Netanyahu, 'elimineremo Hamas e nessuno ci fermerà'

''Continueremo fino alla fine, fino alla vittoria, fino all'eliminazione di Hamas''. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrando alcuni militari dell'unità di intelligence che sta interrogando i miliziani di Hamas detenuti nel sud di Israele. ''Niente ci fermerà'', ha aggiunto Netanyahu riferendosi alle pressioni internazionali. L'ufficio di Netanyahu ha spiegato che il premier ha ricevuto un aggiornamento su come vengono condotti gli interrogatori e su come sta procedendo il lavoro dell'unità militare.

Mo, altri due giornalisti uccisi a Gaza: 89 quelli morti da inizio guerra

Altri due giornalisti palestinesi sono stati uccisi oggi nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del governo di Hamas, spiegando che a perdere la vita sono stati Ahmed Abu Absah e Hanan Ayyad. E' salito così a 89 il numero dei giornalisti uccisi nell'enclave palestinese dall'inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre.

Biden riceve i famigliari degli ostaggi rapiti da Hamas

Il presidente Joe Biden ha ricevuto alla Casa Bianca in un incontro privato i famigliari degli ostaggi Usa rapiti da Hamas il 7 ottobre. All'incontro hanno partecipato anche il segretario di Stato Antony Blinken e il vice consigliere per la sicurezza nazionale Jon Finer.

Netanyahu: 'Avanti nonostante le pressioni internazionali'

Israele continuerà la sua guerra contro Hamas "nonostante le pressioni internazionali". Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu durante la visita ad una base militare nel sud del Paese. "Andremo fino in fondo, non c'è dubbio. Lo affermo - ha spiegato - nonostante il dolore enorme, ma anche nonostante le pressioni internazionali. Niente ci fermerà, andremo fino in fondo, finché non saremo vittoriosi, e niente di meno".

Medioriente, IDF: operazione Jenin ancora in corso, centinaia arresti

Prosegue ormai da trenta ore l'operazione dell'esercito israeliano nella città di Jenin, in Cisgiordania. Lo fa sapere l'IDF, secondo cui le forze israeliane hanno arrestato centinaia di sospetti ricercati per interrogarli e sequestrato e sequestrato armi. Le truppe riserviste e gli agenti della polizia di frontiera hanno finora perquisito circa 400 edifici nel campo profughi di Jenin, ha affermato l'IDF in una nota. Le scuole nella zona sono state chiuse e gli studenti sono stati trasferiti alla didattica a distanza alla luce dei combattimenti, scrive l'agenzia ufficiale palestinese WAFA. L'esercito israeliano ha fatto sapere che quattro soldati sono rimasti feriti dalle schegge a seguito di un'esplosione controllata e sono stati ricoverati in ospedale con ferite lievi. L'IDF ggiunge che le forze israeliane hanno anche distrutto sei laboratori utilizzati dai gruppi terroristici locali per fabbricare ordigni esplosivi, insieme a numerosi ordigni esplosivi, e quattro sale attrezzate utilizzate per osservare le operazioni dell'IDF.

Medioriente, incontro Biden con famiglie ostaggi Usa a Gaza

Il presidente americano Joe Biden ha incontrato le famiglie degli ostaggi americani nelle mani dei militanti di Hamas nella Striscia di Gaza. Si tratta del primo incontro fra Biden e i famigliari degli ostaggi. Lo hanno reso noto fonti della Casa Bianca senza fornire ulteriori dettagli. 

Medioriente, Sullivan in Israele domani e dopodomani

Sullivan incontrerà Netanyahu, il suo gabinetto di guerra e il Presidente israeliano Isaac Herzog, per discutere "gli ultimi sviluppi in Israele e a Gaza", ha annunciato la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Adrienne Watson in un comunicato. Negli ultimi giorni sono emerse nuove discrepanze tra Israele e il suo principale alleato per il corso della guerra e i piani post-conflitto.

Medioriente, sondaggio: quasi quadruplicato sostegno a Hamas in Cisgiordania

Dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza, è quasi quadruplicato il sostegno a Hamas in Cisgiordania, mentre cresce il malcontento nei confronti dell'Anp e del suo presidente, Mahmoud Abbas. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dal Palestinian Center for Policy and Survey Research tra il 22 novembre ed il 2 dicembre su un campione di 1.231 persone intervistate nei Territori palestinesi. Secondo il sondaggio, citato dal Times of Israel e che ha un margine di errore del 4%, il 57% degli intervistati a Gaza e l'82% in Cisgiordania approvano il massacro eseguito da Hamas in Israele il 7 ottobre. Secondo una larga maggioranza, la formazione palestinese ha agito per "difendere" la moschea di al-Aqsa a Gerusalemme. Solo il 10% ritiene che Hamas abbia commesso crimini di guerra.

Evidente il balzo di Hamas in Cisgiordania, dove il sostegno nei confronti dell'organizzazione islamista è salito dal 12% di settembre al 44%. A Gaza invece è salito di solo quattro punti, dal 38% al 42%. Crolla invece l'Anp, con quasi il 60% degli intervistati che ne auspica lo scioglimento, mentre addirittura l'88% crede che Abbas debba dimettersi.

Tv: soldati uccisi da gas tossico in assalto Hamas il 7/10

Alcuni soldati israeliani in servizio di sorveglianza il 7 ottobre scorso nella base di Nahal Oz - a ridosso della Striscia e presa d'assalto dai miliziani di Hamas - sono stati uccisi da un gas tossico che ha provocato soffocamento e perdita di coscienza pochi minuti dopo essere stato respirato. Lo ha riferito un report della tv Canale 12 che ha citato una indagine in corso sul caso da parte dell'esercito. Secondo questo report, dall'inchiesta è emerso che una non specificata sostanza, ma tossica e infiammabile, fu lanciata dai miliziani all'ingresso dell'edificio in cui si trovava il Comando dei soldati di sorveglianza. Durante l'assalto di Hamas alla base di Nahal Oz sono stati uccisi 15 soldati e 6 sono stati presi in ostaggio.

Medioriente, Lapid: no ad Abbas al governo di Gaza dopo la guerra

Il leader dell'opposizione Yair Lapid si schiera contro il ritorno del presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas al governo nella Striscia di Gaza. Una posizione, questa, che sembra in contrasto con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. "Non c'è nessuno al mondo che pensi che Gaza debba essere consegnata ad Abu Mazen, il giorno dopo la guerra", twitta Lapid. Gli Stati Uniti hanno parlato di un eventuale ritorno dell'Autorità nazionale palestinese nella Striscia di Gaza in vista di una possibile riunificazione della Striscia e della Cisgiordania sotto un unico organo di governo palestinese, che getterebbe le basi per una soluzione a due Stati. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è espresso con forza contro un possibile coinvolgimento dell'Anp a Gaza, dicendo che questo non accadrà sotto il suo governo.

In una serie di post su X, Lapid insiste sul fatto che l'idea di riportare Abbas a Gaza è e un'ipotesi scartata da tutti ma che Netanyahu sta intenzionalmente seminando una frattura con gli Stati Uniti per un guadagno politico. "Ha inventato questa idea impraticabile in modo da poter dire che combatterà contro di essa con tutte le sue forze", scrive Lapid, non escludendo però l'idea di riportare l'Autorità Palestinese a Gaza senza Abbas. "Ne ho parlato con la leadership americana, con gli europei, con la gente del partito di unità nazionale, con chi volete. Nessuno capisce di cosa stia parlando. Nessuno pensa che questo possa accadere nel prossimo futuro. Nessuno! Non capiscono cosa vuole. Con chi sta discutendo esattamente?". Per Lapid "Netanyahu sta facendo quello che ha fatto per tutta la vita: incitare, mentire e produrre odio. Ora è solo che lo sta facendo nel bel mezzo di una guerra aspra, quando i soldati vengono uccisi ogni giorno. Non ha imparato nulla dal 7 ottobre. Il disastro non lo ha cambiato. Non è in grado di ammettere la sua colpa. Quest'uomo non può continuare ad essere il capo del paese. È troppo pericoloso", conclude Lapid.

Medioriente, Herzog: Houthi hanno superato limite nel Mar Rosso, aumentare azioni contrasto

I miliziani yemeniti ''Houthi hanno superato la linea rossa nel Mar Rosso''. Lo ha scritto il presidente di Israele Isaac Herzog in un tweet affermando che ''le attività internazionali guidate dagli Stati Uniti contro i pirati terroristi Houthi devono essere rafforzate nella forma di una vera coalizione internazionale''.

Herzog ha poi aggiunto che ''sotto la direzione dei loro comandanti totalitari a Teheran, gli Houthi continuano a compiere atti di terrorismo e di pirateria contro le navi di qualsiasi nazionalità'' e questo ''necessita che l'intera comunità internazionale agisca unita, con forma e in modo decisivo di fonte a questa minaccia vile all'economia e al commercio globale''.

Medioriente, Tajani a Cohen, tutelare i civili a Gaza

"Ho parlato con Eli Cohen. Nel ribadire solidarietà ad Israele per gli attacchi di Hamas, gli ho sottolineato come siano assolutamente prioritari per il Governo italiano la tutela dei civili e l'incremento degli accessi umanitari per alleviare le sofferenze della popolazione a Gaza". Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

G20, Lula chiede soluzione di due Stati per conflitto Gaza

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha chiesto con forza oggi che la comunità internazionale si adoperi maggiormente per facilitare una soluzione di due Stati per dare uno sbocco al conflitto tra Israele e i palestinesi. In apertura di una sessione congiunta a Brasilia degli sherpa preparatoria al vertice del G20, di cui il Brasile ha la presidenza di turno, Lula ha sottolineato che "il Brasile continua ad assistere con sofferenza al tragico conflitto tra Israele e i palestinesi. La violazione quotidiana del diritto umanitario è scioccante e provoca la morte di migliaia di civili innocenti, soprattutto donne e bambini". Il leader brasiliano ha quindi dichiarato che il suo Paese continuerà "a lavorare per un cessate il fuoco permanente che permetta agli aiuti umanitari di entrare a Gaza e per il rilascio immediato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas". Inoltre, per Lula a questo punto è essenziale che la comunità internazionale "lavori per una soluzione di due Stati che possano vivere fianco a fianco in sicurezza". Per quanto riguarda gli obiettivi della presidenza brasiliana del G20, ha ribadito che svilupperanno lungo tre assi. "Il primo - ha spiegato - sarà l'inclusione sociale, la lotta alla fame e alla povertà". Il secondo, ha proseguito, "mira a promuovere lo sviluppo sostenibile nelle sue dimensioni sociali, economiche e ambientali e le transizioni energetiche. E il terzo riguarda la riforma delle istituzioni di governance globale". Lula ha rafforzato infine la richiesta di un regime più equo per l'allocazione degli importi disponibili negli enti finanziari internazionali e, per quanto riguarda l'Fmi, "un regime più equo per l'assegnazione dei diritti speciali di prelievo", perché il sistema in vigore oggi "aggrava le disuguaglianze tra i Paesi". 

Medioriente, Cisgiordania: raffica arresti a Jenin, proteste e Hamas invoca escalation resistenza

Sono "centinaia" gli arresti confermati dalle forze israeliane (Idf) nel quadro dell'operazione in corso da ieri a Jenin, in Cisgiordania. Il blitz nel campo profughi va avanti da oltre 30 ore, dicono le Idf, e, riferisce la Bbc, ha provocato proteste tra i palestinesi. Per Hamas l'intervento a Jenin "non riuscirà a fermare" la "resistenza". Sono sempre più numerosi i palestinesi che chiamano Jenin la 'piccola Gaza'. L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha denunciato stamani l'uccisione di almeno sette palestinesi. Le forze israeliane hanno reso noto di aver "perlustrato oltre 400 edifici", di aver "arrestato centinaia di sospetti", di aver sequestrato armi e munizioni e distrutto "infrastrutture e strutture terroristiche". Distrutti, stando a quanto riferito, sei laboratori usati per la fabbricazione di esplosivi, vari tunnel nell'area del campo profughi. Quattro militari, hanno confermato, hanno riportato ferite "lievi" a causa di "esplosioni controllate" e fuoco amico durante l'operazione nel campo profughi di Jenin.

Medioriente, Unrwa: la popolazione di Gaza non ha più tempo né opzioni

Il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini ha affermato che gli abitanti di Gaza stanno "stando esaurendo il tempo e le opzioni" mentre la guerra di Israele contro Hamas continua. "Affrontano bombardamenti, privazioni e malattie in uno spazio sempre più ristretto", ha dichiarato Lazzarini al Global Refugee Forum di Ginevra, aggiungendo che gli abitanti di Gaza "stanno affrontando il capitolo più buio della loro storia dal 1948, ed è stata una storia dolorosa".

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