
Decisiva la mediazione di Qatar ed Egitto per consentire il rilascio di altre persone tenute in ostaggio a Gaza. In cambio, Tel Aviv ha liberato 39 prigionieri palestinesi. Per diverse ore la tensione era cresciuta tanto da far temere uno stop alla tregua. Ieri, nel primo giorno di tregua tra Israele e Hamas, erano stati rilasciati i primi 24 ostaggi tra israeliani, thailandesi e un filippino
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Hamas ha consegnato alla Croce Rossa altri 17 ostaggi. Superato quindi lo stallo tra Israele e Hamas per il rilascio. Decisiva la mediazione di Qatar ed Egitto nel trovare un'intesa tra le parti per la liberazione di 13 ostaggi israeliani e 4 thailandesi, tutti rientrati in territorio israeliano. Tel Aviv ha avviato il rilascio di 39 prigionieri palestinesi. Le accuse incrociate tra le parti delle ultime ore su un mancato rispetto dell'intesa, avevano rischiato di far saltare la tregua già dalla mezzanotte.
Nel primo giorno di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, erano stati rilasciati i primi 24 ostaggi tra israeliani, thailandesi e un filippino. Liberati anche detenuti palestinesi. La tregua durerà in tutto quattro giorni.
Il presidente americano Joe Biden ha ventilato l'ipotesi sull'estensione della tregua.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina
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Le foto dei 13 ostaggi israeliani rilasciati da Hamas
Israele: liberati 39 detenuti palestinesi
Il servizio carcerario israeliano ha confermato di aver rilasciato il secondo gruppo di 39 prigionieri palestinesi concordato oggi in cambio del rilascio da parte di Hamas di 13 ostaggi israeliani, dopo ore di ritardo in questo scambio. "Il servizio carcerario conclude la seconda fase di rilascio dei prigionieri come parte del piano per il ritorno a casa degli ostaggi. Durante la notte sono stati rilasciati 39 prigionieri", ha dichiarato l'agenzia poco dopo che Israele ha confermato che gli ostaggi - 13 israeliani e quattro thailandesi - si trovavano gia' in territorio israeliano.
Rientrati in Israele i 13 ostaggi liberati oggi
Sono rientrati in Israele i 13 ostaggi rilasciati da Hamas: dopo essere stati in un primo tempo consegnati alla Croce Rossa e portati al valico di Rafah sono stati riportati in Israele per essere sottoposti a esami medici in ospedale. Le autorità hanno fornito i nomi degli ostaggi rilasciati: Shoshan Haran, 67 anni, sua figlia Adi Shoham, 38 anni, e suoi nipoti, Naveh e Yahel, rispettivamente di otto e tre anni. Sono state liberate anche Shiri Weiss, 53 anni, e sua figlia Noga, 18 anni, Sharon Avigdori, 52 anni, e suo figlio Noam, 12 anni, e i fratelli Noam e Alma Or, rispettivamente di 17 e 13 anni. Sono state rilasciate anche Maya Regev, 21 anni, Hila Rotem, 12, e Emily Hand, nove anni. Anche i quattro ostaggi thailandesi liberati torneranno in Thailandia direttamente dall'Egitto.
Israele, ostaggi liberati: le lacrime e i sorrisi con i familiari sui social
Nella giornata di ieri 13 ostaggi israeliani in mano ad Hamas dall'attacco dello scorso 7 ottobre sono stati liberati, in cambio del rilascio di alcuni prigionieri palestinesi. Nelle ultime 24 ore sono sono circolate sui media e i social israelani diverse foto dei sequestrati che si ricongiungono con le rispettive famiglie. LE FOTO
Il ritorno dei 17 ostaggi in Israele
Idf: ostaggi liberati sono in territorio israeliano
Le forze speciali dell'esercito israeliano e le forze di sicurezza sono attualmente con gli ostaggi rilasciati che sono stati sottoposti ad un primo accertamento medico all'interno del territorio israeliano. Lo annunciano congiuntamente l'esercito e le forze di sicurezza. Continueranno ad essere accompagnati dai soldati dell'IDF mentre si dirigono verso gli ospedali israeliani, dove si riuniranno alle loro famiglie.
Guerra a Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani liberati da Hamas
Tredici ostaggi di Hamas sono stati liberti, dopo circa sette settimane dal sequestro, e sono già rientrati in Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati accompagnati da un'unità speciale e portati negli ospedali a loro destinati, dove hanno potuto vedere i familiari. Si tratta di tre bambine, un bambino e nove donne. Hanno età tra i 2 e gli 85 anni. La liberazione fa parte di un accordo tra le due parti in guerra che ha previsto il rilascio anche di 39 prigionieri palestinesi. ECCO CHI SONO
Qatar: Israele ha iniziato il rilascio di 39 detenuti palestinesi
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha affermato che Israele ha iniziato a rilasciare 39 prigionieri palestinesi in cambio della liberazione del secondo gruppo di ostaggi israeliani. Lo riporta Haaretz. Il portavoce ha aggiunto che il Qatar spera che "lo slancio delle ultime 48 ore consentirà di estendere il cessate il fuoco anche quando scadrà l'attuale accordo".
Qatar: auspicio che rilasci possano estendere la tregua
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha affermato che Israele ha iniziato a rilasciare 39 prigionieri e detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi oggi. Ha aggiunto che il Qatar spera che "lo slancio delle ultime 48 ore consentira' di estendere il cessate il fuoco anche quando scadra' l'attuale accordo".
Idf: in Egitto 13 israeliani e 4 thailandesi
Le forze di difesa israeliane affermano che la Croce Rossa ha consegnato gli ostaggi all'Egitto. Secondo le informazioni fornite ai militari gli ostaggi sarebbero 13 israeliani e 4 thailandesi. Il convoglio che trasporta gli ostaggi si dirigerà al valico di Kerem Shalom, dove le autorita' israeliane verificheranno l'elenco dei nomi. "I rappresentanti dell'IDF aggiornano regolarmente le loro famiglie".
Guerra Israele-Hamas, la tregua a Gaza sta reggendo? Cosa succede nella Striscia
È iniziato stamattina il cessate il fuoco di 4 giorni e nel pomeriggio c'è stato il primo scambio di ostaggi e detenuti. Israele ha fatto esplodere, prima della tregua, un tunnel sotto all'ospedale Shifa di Gaza ma accusa: un razzo sparato da Gaza sarebbe stato intercettato dopo l'inizio del cessate il fuoco. Entrati i primi camion da Rafah, con centinaia di persone che premono al valico. L’esercito israeliano ha avvertito gli sfollati: “Non tornate nel Nord, la guerra non è finita”. IL PUNTO
A Rafah gli ostaggi liberati, 13 israeliani e 4 thailandesi
Tredici ostaggi israeliani e quattro stranieri, probabilmente thailandesi, sono arrivati a Rafah. Lo si apprende da fonti sul posto. Verranno ora trasferiti al valico israeliano di Karen Salem grazie alla Croce Rossa e accompagnati dalla sicurezza egiziana per essere trasportati in aereo a una base israeliana. Da lì saranno poi trasferiti in un locale ospedale.
Guerra Medio Oriente, Crosetto a Tel Aviv: “Obiettivo Israele resta neutralizzare Hamas”
Il ministro della Difesa italiano ha incontrato l’omologo israeliano Yaov Gallant, nel primo giorno di tregua. “L’Italia è protagonista e ne sono orgoglioso”, ha detto riguardo alla mediazione. Poi ha parlato della preoccupazione per un’escalation in Libano: “Bisogna che Hezbollah rimanga fuori da questo conflitto, ma serve la comunità internazionale”. Sulla missione Onu: “Lunedì sarò a New York. Occorre che le Nazioni Unite decidano: o ha ancora un senso oppure bisogna chiedersi se ha ancora senso mantenerla”. LEGGI L'ARTICOLO
Israele, ostaggi rilasciati in viaggio verso Rafah
Il portavoce militare israeliano ha confermato il rilascio di un gruppo di ostaggi da parte di Hamas. "Sulla base delle informazioni ricevute dalla Croce Rossa, gli ostaggi sono attualmente in viaggio verso il valico di Rafah nella Striscia di Gaza", ha annunciato.
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. LE COSE DA SAPERE
Hamas consegna 20 ostaggi alla Croce Rossa
Hamas ha consegnato 13 ostaggi israeliani e sette di nazionalità straniera alla Croce Rossa Internazionale, lo scrive il sito di Haaretz.
Qatar, saranno liberati 5 donne e 8 bambini israeliani
I 13 israeliani che saranno rilasciati da Hamas sono 5 donne e 8 bambini. Lo afferma il ministero degli Esteri del Qatar, secondo al Arabiya
Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA
Portavoce Idf, ci sono progressi significativi su ostaggi
Il portavoce dell'IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, afferma che ci sono "progressi significativi" negli sforzi per liberare gli ostaggi dalla Striscia di Gaza stasera, a seguito dei ritardi di Hamas scrive il Times of Israel. "Lo sforzo di restituire gli ostaggi è il nostro dovere morale ed etico. Siamo determinati a raggiungere questo obiettivo in ogni modo", dice Hagari in una conferenza stampa serale. "Lo sforzo stasera sta progredendo e informeremo le famiglie e il pubblico quando ciò accadrà. E' necessaria pazienza." "Ci sono progressi significativi".
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE
Gaza, sale a 57 il numero dei giornalisti uccisi
Sale ancora il numero dei reporter morti a causa della guerra tra Israele e Hamas. Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) afferma che il numero di giornalisti e operatori dei media uccisi tra il 7 ottobre e il 25 novembre è pari a 57. Di questi, secondo la stessa fonte, 50 sono palestinesi, quattro israeliani e tre libanesi. L'osservatorio, citato da Al Jazeera online, ha inoltre aggiunto che almeno 11 giornalisti sono rimasti feriti, tre risultano dispersi e 19 arrestati.
Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve
Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95 che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE
'Biden ha chiamato leader Qatar per l'impasse su ostaggi'
Joe Biden ha parlato oggi direttamente con l'emiro del Qatar e il premier del Qatar in seguito al ritardo del rilascio degli ostaggi di Hamas nel secondo giorno della tregua a Gaza. Lo ha riferito Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale. Dopo quella chiamata, alti funzionari statunitensi sono entrati in contatto con israeliani, qatarioti ed egiziani per superare gli ostacoli e far rispettare l'accordo per la consegna dei prigionieri.
Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura
"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO
Israele e Hamas confermano, stanotte rilascio altri ostaggi
Sia Hamas che Israele hanno confermato che stanotte avverrà il rilascio dei nuovi ostaggi israeliani, come aveva riferito in precedenza il Qatar. Lo riferisce la Kan tv israeliana.
Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà
A bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO
Qatar: saranno rilasciati 20 ostaggi e 39 palestinesi
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha affermato che stasera saranno rilasciati 39 detenuti palestinesi in cambio del rilascio di 13 ostaggi israeliani e sette stranieri. Lo riporta al Jazeera.
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'APPROFONDIMENTO
Ministro difesa Gallant: "Non lasceremo Striscia fino ritorno ostaggi"
Il ministro della Difesa Yoav Gallant, in visita nella Striscia, ha affermato che le forze israeliane non lasceranno la Striscia di Gaza finché tutti gli ostaggi non saranno restituiti in Israele, e che eventuali futuri negoziati con Hamas verranno condotti durante i combattimenti scrive il Times of Israel. Gallant è entrato nella Striscia via mare con il capo della Marina, il vice ammiraglio David Sa'ar Salama. "La nostra capacità di catturare il primo gruppo di ostaggi deriva dalla pressione esercitata dai militari. Non appena aumenta la pressione militare, vogliono una pausa. Quando aumenti la pressione, vogliono un'altra pausa. Quando aumenti ancora di più, loro sono pronti a farti un'offerta, e quando aumenti ancora di più, e loro sono pronti a farti un'offerta che può essere accettata, questo è l'intero metodo", dice Gallant.
Media, Qatar in trattative con Israele e Hamas su ostaggi
Il Qatar è in trattative con Israele e Hamas per risolvere il ritardo nel rilascio degli ostaggi "il più presto possibile": lo riporta Reuters sul suo sito citando un funzionario informato sulla situazione.
Hamas, Israele ha fatto passare metà aiuti concordati
Hamas accusa Israele di aver lasciato passare 340 camion di aiuti in due giorni, 65 dei quali hanno raggiunto il nord di Gaza. Un numero, sostiene il gruppo terrorista, inferiore alla metà di quello concordato.
Mezzaluna Rossa, 'consegnato aiuto umanitario a nord Gaza'
La Mezzaluna Rossa palestinese ha annunciato sul social X di aver "consegnato con successo aiuti umanitari nella città di Gaza e il governatorato settentrionale di Gaza nel più ampio convoglio" dall'inizio della guerra. A quanto riferisce il Guardian, il convoglio era composto da 61 camion carichi di cibo, acqua e medicinali.
Gli sfollati di Beeri, 'Hamas sta giocando con noi'
Molti degli sfollati che si trovano in un hotel del Mar Morto provenienti dal Kibbutz Be'eri hanno lasciato i loro posti davanti al telegiornale dopo la dichiarazione di Hamas sul ritardo nell'accordo sulla liberazione degli ostaggi. Altri hanno continuato a fissare con lo sguardo assente gli schermi dei loro telefoni, cercando di cogliere qualsiasi informazione sul previsto rilascio dei loro vicini. "È dura. Non ho altro da dire. Non riusciamo più a respirare", ha detto ad Haretz una residente che ha preferito non rivelare il suo nome. "Mio padre è stato assassinato, ma la migliore amica di mia figlia dovrebbe essere rilasciata oggi e li conosco tutti", ha aggiunto. "Hamas sta giocando con noi e noi siamo combattuti, semplicemente combattuti".
Tajani, tutti aiuti italiani sono dentro Gaza
"Tutti gli aiuti italiani arrivati con due cargo dell'Aeronautica italiana sono nella Striscia di Gaza nelle mani della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando alla stampa al termine della cerimonia di illuminazione di arancione del Palazzo della Farnesina, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. "Quindi comincerà la distribuzione", ha proseguito Tajani riferendo che l'Italia "ha ricevuto l'autorizzazione alla costruzione di un ospedale militare da campo, che partirà prossimamente con una nave militare". Il ministro ha ricordato che "tra Gaza e Cipro c'è la nave ospedale Vulcano pronta ad accogliere i feriti".
Media, Israele minaccia: "Se non ci sarà rilascio entro mezzanotte offensiva riprenderà"
Israele minaccia: se gli ostaggi non saranno rilasciati entro mezzanotte, l'offensiva a Gaza riprenderà. A riferirlo è la tv israeliana 'Channel 12' che cita un funzionario israeliano. "Tutte le affermazioni di Hamas secondo cui Israele avrebbe violato l'accordo sono false. Questo è un tentativo di propaganda di Hamas. Israele ha rispettato tutti i suoi obblighi. Hamas mette in imbarazzo i mediatori di Egitto e Qatar", ha aggiunto.
Fonte politica, 'Israele non ha violato l'accordo'
Una fonte politica israeliana ha negato che "Israele abbia violato l'accordo" come denunciato da Hamas annunciando di ritardare la liberazione della seconda tranche di ostaggi prevista oggi. Lo ha riferito Ynet.
Guerra Israele Hamas, tra gli ostaggi rilasciati anche 4 thailandesi dati per morti
La fidanzata di uno degli ostaggi era stata informata il 9 ottobre della morte del suo compagno Wichai Kalpat e aveva già pubblicato il necrologio per il decesso del fidanzato. LEGGI L'ARTICOLO
Brigate Qassam, ritardo in rilascio ostaggi a causa Israele
Le Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, hanno annunciato che ci "sarà un ritardo nella liberazione degli ostaggi perchè Israele non ha attuato gli elementi dell'accordo". Tra questi - hanno indicato - "l'aiuto umanitario a Gaza e al nord della Striscia e il rilascio dei prigionieri palestinesi". In precedenza l'Idf, citato da Haaretz, aveva annunciato che gli ostaggi israeliani erano stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa.
Idf, riprenderemo offensiva dopo il cessate il fuoco
L'esercito israeliano riprenderà l'offensiva per smantellare Hamas subito dopo il cessate il fuoco. Lo ha detto il capo di Stato maggiore dell'Idf, Herzl Halevi, secondo quanto riporta Haaretz. "Il cessate il fuoco non è avvenuto in questo accordo se non per la pressione esercitata dall'IDF. Non abbiamo intenzione, desiderio o disponibilità a fermare questo sforzo prima di riportare indietro tutti gli ostaggi". "Torneremo - ha aggiunto - per creare un'enorme pressione per riportare indietro il maggior numero di prigionieri il più rapidamente possibile, fino all'ultimo. Abbiamo il dovere di combattere e mettere in pericolo le nostre vite in modo che possano tornare e vivere in sicurezza nelle loro case", ha affermato Halevi.
Idf, ostaggi consegnati da Hamas alla Croce Rossa
Gli ostaggi israeliani sono stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa. Lo ha fatto sapere l'esercito citato da Haaretz.
Ritardo tecnico nel processo di rilascio degli ostaggi
C'è un "leggero ritardo" nel rilascio del secondo gruppo di ostaggi israeliani rapiti nella Striscia di Gaza il 7 ottobre. Lo ha fatto sapere Times of Israel (Toi) ricordando che il processo avrebbe dovuto iniziare alle 16.00 (le 15 in Italia). Il sito ha citato una fonte anonima israeliana che ha definito "tecnico" il ritardo, causato forse dai negoziati sul numero di 13 o 14 ostaggi israeliani da liberare oggi.
Haaretz, 'Hamas ha localizzato altri 10-20 ostaggi'
Hamas nei giorni scorsi ha fatto sapere di aver "localizzato" altri 10-20 ostaggi che potrebbero essere rilasciati. Lo ha riferisto Haaretz secondo cui se questo sviluppo si realizzazze, Israele potrebbe estendere la tregua in corso di uno o due giorni. Secondo stime israeliane - ha aggiunto il quotidiano - Hamas può avere la capacità di portare fuori circa 30 ostaggi in più rispetto ai 50 inizialmente concordati nell'attuale intesa.
Ritardo nel rilascio secondo gruppo di ostaggi
C'è un evidente ritardo nel rilascio del secondo gruppo di ostaggi israeliani rapiti nella Striscia di Gaza il 7 ottobre, fanno notare i media locali. Secondo Channel 12 News, si sta ancora negoziando se 13 o 14 israeliani verranno rilasciati oggi, anche se non è chiaro se sia questa la causa del ritardo. Mentre Israele ha detto che aspetta 13 ostaggi, il servizio carcerario israeliano ha fatto i preparativi per il rilascio di 42 prigionieri palestinesi; secondo i termini dell'accordo con Hamas, per una pausa nei combattimenti, vengono rilasciati tre prigionieri per ogni ostaggio israeliano. Channel 12 riporta che il processo di rilascio potrebbe iniziare alle 17 ora locale (le 16 in Italia).
Fonti egiziane, in corso negoziato per prolungare tregua
Fonti egiziane riferiscono che sono in corso negoziati per prolungare il cessate il fuoco di un giorno o due, al fine di liberare più ostaggi israeliani da Gaza e prigionieri palestinesi in Israele. Secondo al Qahera, l'Egitto ha ricevuto "indicazioni positive da entrambe le parti".
Detenuti palestinesi per scambio arrivati a prigione Ofer
Sono arrivati nella prigione di Ofer i detenuti palestinesi che saranno liberati oggi in cambio degli ostaggi israeliani. Lo ha riferito Ynet secondo cui rimarranno in custodia delle forze di difesa israeliane "fino a quando gli ostaggi israeliani non verranno restituiti" nel secondo giorno di scambio.
Unifil, 'Idf ha colpito nostra pattuglia, nessun ferito'
"Oggi intorno alle 12 (ora locale) una pattuglia dell'Unifil è stata colpita da colpi di arma da fuoco dell'Idf nei pressi di Aytaroun, nel sud del Libano. Nessun operatore di pace è rimasto ferito, ma il veicolo è stato danneggiato. Questo incidente è avvenuto durante un periodo di relativa calma lungo la Linea Blu". Lo riferisce il contingente Onu in una nota. "Questo attacco alle forze di pace, impegnate a ridurre le tensioni e ripristinare la stabilità nel sud del Libano, è profondamente preoccupante. Condanniamo questo atto e sottolineiamo la responsabilità delle parti nel salvaguardare le forze di pace".
Tv, ostaggi liberati oggi in gran parte del kibbutz Beeri
Gran parte degli ostaggi israeliani che saranno liberati oggi sono del kibbutz di Beeri, uno dei più colpiti dalla razzia di Hamas dello scorso 7 ottobre. Lo ha riferito la tv Canale 12.
Israele, entrati nella Striscia 200 camion di aiuti
Il Cogat, l'ente di governo israeliano di controllo dei Territori, ha fatto sapere che sono 200 i camion entrati oggi nella Striscia di Gaza con cibo, acqua, rifugi e forniture mediche. Lo riportano i media.
Hamas, Israele ha sparato su équipe mediche durante tregua
Le forze israeliane hanno sparato contro le équipe mediche durante la tregua, secondo quanto denunciato da Munir al-Bursh, direttore generale del ministero della Sanità di Gaza, governata da Hamas. "Le forze israeliane hanno sparato contro le squadre mediche che si erano recate nel cosiddetto corridoio sicuro durante la tregua", ha detto il funzionario ad Al Jazeera. "Non possiamo ripristinare l'operatività dell'ospedale di al-Shifa a meno che non arrivino attrezzature e carburante sufficienti", ha poi aggiunto riferendosi al principale ospedale di Gaza. "Non ci sono garanzie che le forze israeliane non prenderanno nuovamente di mira gli ospedali", ha poi concluso al-Brush.
Egitto consegna alla Striscia un ospedale da campo degli Emirati
Altri componenti del più grande ospedale da campo degli Emirati, dopo quelli consegnati ieri, entreranno oggi nella Striscia di Gaza, ed è previsto l'insediamento di un sistema di supervisione, guidato da emiratini, nella città palestinese di Rafah, nel sud della Striscia. Lo rivela l'emittente statale egiziana Al Qahera. Nella Striscia ci saranno, quindi, due ospedali da campo, uno giordano e l'altro emiratino, in attesa di quello italiano che ha già ricevuto le prime autorizzazioni.
Mezzaluna rossa, 100 camion e 175 palestinesi a Gaza da Rafah
Sono 100 i camion entrati finora, nel secondo giorno di tregua, nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah, di quelli in coda davanti al passaggio - riferiscono fonti della Mezzaluna rossa egiziana - oltre a 175 palestinesi che erano rimasti bloccati in Egitto. Una ventina di egiziani sono invece rientrati in patria, insieme a 22 feriti. Sette cisterne di carburante, di cui 4 di gas e 3 di diesel con un totale di 130.000 litri, sono stati scaricati nei magazzini dell'Unrwa, mentre 200 camion di aiuti umanitari sono stati spostati ad Al-Awja, in attesa di poter entrare nella Striscia. "Stiamo cercando di far entrare tutti i camion ammassati davanti al valico che si trovano ad Al-Awja e che non sono ancora entrati nella Striscia di Gaza", aggiungono le fonti. Ieri le autorità israeliane erano state invitate ad accelerare le procedure di ingresso. All'aeroporto di Al-Arish sono arrivati questa mattina 4 aerei di aiuti umanitari, attrezzature mediche e cibarie provenienti, rispettivamente, dalla Russia, dall'Arabia Saudita, dagli Emirati e dal Sultanato dell'Oman. Mohamed Selim, portavoce ufficiale del governatorato del Nord Sinai, ha riferito all'ANSA che dagli ospedali della Striscia sono arrivati ;;17 feriti, oltre a 5 malati di cancro che saranno trasferiti in in Turchia e vari accompagnatori. Gaza ha ricevuto ieri, primo giorno di tregua - ha ricordato il capo dell'Ufficio di informazione egiziano - 200 camion "a dimostrazione degli sforzi egiziani per i fratelli palestinesi, in coordinamento con tutte le parti, e due ambulanze", il tutto donato dal fondo sovrano 'Lunga vita all'Egitto'. Alcuni camion, tuttavia - precisano fonti al valico - sono ancora in coda tra Egitto e Striscia di Gaza, in attesa di poter entrare.
Medioriente, i medici raccontano condizioni ostaggi liberati
Media, cittadini Usa non dovrebbero essere rilasciati oggi
I cittadini americani non dovrebbero far parte del secondo gruppo di ostaggi rilasciati sabato. Lo riferisce la 'Cnn' che cita un funzionario statunitense sottolineando che tuttavia la Casa Bianca resta "fiduciosa" sul fatto che i tre cittadini americani dovrebbero essere rilasciati nei prossimi giorni. "Il presidente ha assicurato il rilascio di due cittadini americani in vista poi di un più ampio rilascio di ostaggi. Siamo all'inizio del processo che vedrà almeno 50 donne e bambini rilasciati durante la prima fase dell'accordo", ha detto un funzionario della Casa Bianca.
"Siamo fiduciosi che ci saranno tre donne e bambini con doppia nazionalità, che sono cittadini americani. Questo si svolgerà nei prossimi giorni. Non commenteremo i singoli casi mentre il processo è in corso".
Medio Oriente, la figlia dell'ostaggio Hanna Katzir: "Urgente riportarli tutti a casa"
"Mia madre, l'eroina, è con noi. E' fantastica e ha tanto da elaborare. Il suo ritorno a casa ci dice che è possibile e necessario il rilascio immediato di tutti gli ostaggi". Ad affermarlo in un post su Facebook è Carmit Palty Katzir, la figlia dell'ostaggia israeliana Hanna Katzir, 76 anni, che è stata liberata ieri nell'ambito dell'accordo tra Israele e Hamas. "I nostri cuori sono ancora a Gaza, con gli oltre 200 ostaggi e le loro famiglie preoccupate. Sono grata di riavere la mia mamma", scrive ancora.
Israele, ostaggi liberati: le lacrime e i sorrisi con i familiari sui social
In attesa del possibile rilascio di altri 14 ostaggi nella giornata di oggi, sui media e i social israeliani ecco le foto dei primi 13 liberati ieri, dopo l'accordo con Hamas, che si ricongiungono con i famigliari. LEGGI L'ARTICOLO
Idf, appello alla popolazione di Gaza di non tornare al nord
Il portavoce arabo delle Forze di difesa israeliane (Idf), il colonnello Avihai Adrei, ha ribadito questa mattina l'appello alla popolazione della Striscia di Gaza chiedendo loro di non tornare al nord dell'enclave palestinese approfittando della tregua. In un videomessaggio diffuso attraverso i social, Adrei ha detto "spostatevi a sud di Gaza City. Non cercate di spostarvi verso il nord della Striscia di Gaza. Non è consentito entrare in mare. Non è consentito avvicinarsi a meno di un chilometro dal confine. Per la vostra sicurezza, seguite queste istruzioni".
Medio Oriente: 17 feriti palestinesi trasferiti in Egitto da valico Rafah
Oggi sono stati 17 i palestinesi feriti trasferiti in Egitto attraverso il valico di Rafah. Lo rendono noto fonti del governo egiziano alla Cnn, specificando che dalla parte egiziana del valico sono passati 340 camion di aiuti che però non avrebbero ancora raggiunto Gaza perché devono passare prima i controlli degli israeliani. Tra questi camion vi sono sette autocisterne per il carburante e quattro per il gas.

©Ansa
L'Egitto negozia il rilascio di più israeliani e più palestinesi
Il capo dell'Ufficio di informazione statale egiziana, Diaa Rashwan, ha affermato che attualmente ci sono intensi contatti egiziani con le parti palestinese e israeliana per arrivare al rilascio di un maggior numero di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane e degli ostaggi di Hamas nella Striscia di Gaza. Fonti al valico di Rafah riferiscono che una squadra di sicurezza di alto livello è già arrivata al valico di Rafah con l'obiettivo di completare il processo di scambio nelle prossime ore secondo il meccanismo concordato. Al momento è confermato lo scambio tra 14 israeliani e 42 palestinesi.
Hamas: "Israele ha violato l'intesa, aperti a nuove proposte"
Hamas ha sostenuto che "ci sono molte violazioni dell'accordo da parte di Israele" e si è detto "aperto alle proposte dei mediatori e pronto a esaminare proposte di nuovi accordi". Ad affermarlo all'emittente al-Jazeera è stato Taher al-Nunu, consigliere del capo dell'ufficio politico di Hamas, alla luce dell'arrivo di una delegazione del Qatar in Israele, che dovrebbe discutere possibili sviluppi dell'intesa per la liberazione degli ostaggi nelle mani del Movimento islamico a Gaza. Secondo al-Nunu, le forze armate israeliane non hanno rispettato gli accordi relativi al rilascio dei prigionieri e all'ingresso dei camion con gli aiuti umanitari nella Striscia. "Se Israele non si impegna a fornire aiuti al nord di Gaza, mette a rischio l'intero accordo", ha affermato, aggiungendo che "Israele ha anche violato l'accordo facendo aprire il fuoco ai soldati in diverse località e provocando la morte di due persone".
Israele: "Non ci fermeremo finché non saranno tutti a casa"
Diffuso video di Ohad, l'abbraccio con il padre dopo 50 giorni
Ohad Munder, 9 anni, 49 giorni nei tunnel di Hamas, ha riabbracciato oggi il padre nell'ospedale pediatrico Schneider a Petah Tikva dopo essere stato rilasciato nel primo gruppo dello scambio tra Israele e i terroristi. La famiglia ha chiesto di diffondere il video dell'incontro: Ohad, magro magro con la sua maglietta grigia e gli occhiali da vista, corre verso il padre che lo raccoglie in un abbraccio liberatorio. Ohad, che ha compiuto nove anni mentre era a Gaza, è stato liberato ieri insieme alla madre Keren Munder, 55 anni, e alla nonna Ruti Munder, di 78 anni. Il nonno, Avraham Munder, è ancora ostaggio dei miliziani. Le immagini che circolano sui social, mostrano Ohad mentre risolve un cubo di Rubyk in ospedale mentre i soldati lo guardano. Altre foto diffuse dall'ospedale, e pubblicate dai media israeliani, fanno vedere la piccola Emily Alony, 5 anni, tornata libera ieri con la madre Danielle, in uno stretto abbraccio con la nonna. Emily era in visita alla sorella della madre e alla sua famiglia nel Kibbutz Nir Oz il 7 ottobre, quando è stata rapita durante l'assalto di Hamas. Sharon Alony, 33 anni, suo marito David, 34 anni, e le loro due figlie gemelle di tre anni, Yuli ed Emma, sono ancora in ostaggio a Gaza.
Hamas: "Israele viola l'accordo ma siamo aperti a nuove intese"
Il consigliere del capo dell'ufficio politico di Hamas, Taher al-Nunu, ha dichiarato ad Al Jazeera che "ci sono molte violazioni dell'accordo da parte di Israele", sottolineando in ogni caso che i miliziani sono "aperti alle proposte dei mediatori e siamo pronti per esaminare proposte di nuovi accordi". Lo riporta Haaretz. Le sue parole giungono mentre una delegazione del Qatar si trova in Israele per discutere - secondo quanto riferito - i possibili sviluppi dell'accordo per la liberazione dei sequestrati. Secondo il consigliere di Hamas, Israele non ha rispettato gli accordi relativi al rilascio dei prigionieri e all'ingresso dei camion con gli aiuti umanitari nella Striscia. "Se Israele non si impegna a fornire aiuti al nord di Gaza, mette a rischio l'intero accordo", ha affermato, aggiungendo che "Israele ha anche violato l'accordo facendo aprire il fuoco ai soldati in diverse località, provocando la morte di due persone".
©Ansa
Delegazione del Qatar in Israele perché l'accordo prosegua bene
L'aereo privato del Qatar arrivato in Israele ha portato una delegazione ristretta di Doha impegnata a far sì che l'accordo sulla liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza e la scarcerazione di detenuti palestinesi prosegua senza problemi. La visita è stata progettata per "coordinare le parti sul campo e le loro controparti a Doha in modo da garantire che l'accordo continui a progredire senza intoppi e per discutere maggiori dettagli sull'accordo in corso", ha spiegato un diplomatico citato dai media israeliani.
Medio Oriente, Tajani: "La tregua è una buona notizia, l'Italia pronta per i feriti"
"La buona notizia è che la tregua continua e che si continuano a scambiare prigionieri. Stanno entrando decine e decine di camion con materiale umanitario per alleviare le sofferenze della popolazione civile". Lo ha detto il ministro degli Esteri e presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine del congresso provinciale azzurro di Perugia, in riferimento alla crisi di Gaza. "Abbiamo buone notizie per la realizzazione dell'ospedale da campo militare italiano, la
nostra nave Vulcano è al largo di Gaza, è una nave ospedale" ha aggiunto. "L'Italia è pronta a fare tutto quello che serve per aiutare i feriti. Fermo restando il diritto di Israele di difendersi da Hamas e quindi di distruggere le basi operative da dove sono partiti, fino all'inizio della tregua, i missili contro la popolazione civile d'Israele. Israele deve utilizzare, nella reazione seppur legittima, grande attenzione perchè un conto è colpire le basi di Hamas, un conto è la morte di tanti civili" ha ribadito Tajani.
L'Idf intercetta a nord di Israele un oggetto aereo dal Libano
Le sirene di allarme sono di nuovo risuonate nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce dell'esercito (Idf) aggiungendo che l'aviazione ha intercettato con un missile un "sospetto obiettivo aereo entrato dal Libano". E' la seconda volta che succede oggi.
Israele: "Ohad, 9 anni, vede suo padre per la prima volta dopo essere stato tenuto in ostaggio a Gaza"
Ostaggi thailandesi, l'Iran ne ha facilitato il rilascio
L'Iran ha facilitato il rilascio dei dieci cittadini thailandesi che erano tenuti in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Lo scrive sui social media l'ambasciata di Teheran a Bangkok, spiegando di aver fornito a Hamas la lista con i nomi dei dieci thailandesi come concordato con il ministero degli Esteri e con il presidente del Parlamento della Thailandia.
"Questa richiesta è stata accettata da Hamas e 10 ostaggi tailandesi sono stati rilasciati dopo il cessate il fuoco", si legge in una nota dell'ambasciata.
Oltre 3.100 palestinesi arrestati in Cisgiordania dal 7 ottobre
Oltre 3.100 palestinesi sono stati arrestati in Cisgiordania dal 7 ottobre scorso, giorno in cui Hamas ha attaccato Israele. Lo riferisce l'assocazione dei prigionieri palestinesi secondo quanto riporta 'Al Jazeera'. Tra ieri e questa mattina, sottolinea, 17 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane in Cisgiordania.
Sindacato, 66 giornalisti palestinesi uccisi a Gaza dal 7/10
Sono 66 i giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo rende noto il Sindacato dei giornalisti palestinesi spiegando che ''tra le vittime si contano anche sei giornaliste''.
Consigliere Khamenei: Israele perderà sicuramente la guerra
"Il regime sionista non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi nell'attacco militare contro Gaza e i suoi piani sono certamente stati un fallimento". Lo ha dichiarato Yahya Rahim-Safavi, consigliere militare del leader iraniano Ali Khamenei, citato dall'agenzia Tasnim. "L'unico risultato ottenuto da Israele è stato il massacro dei palestinesi", ha accusato il consigliere. "Hamas continua ad esistere poiché il popolo di Gaza ha resistito eroicamente al genocidio israeliano", ha aggiunto.
Due palestinesi uccisi in Cisgiordania con l'accusa di aver collaborato con Israele
Due cittadini palestinesi di Tulkarem, in Cisgiordania, sono stati giustiziati nel centro della città dal ''battaglione Tulkarem'' con l'accusa di aver collaborato con l'intelligence israeliana. Lo riferiscono media palestinesi, secondo i quali i cadaveri dei due uomini sono stati appesi a un palo della luce ed esposti alla popolazione come avvertimento.
Hamas: 'stop genocidio a Gaza, mondo sostenga causa palestinese'
E' un appello alla comunità internazionale, al ''mondo'' perché ''sostenga la causa palestinese e stia dalla parte dei palestinesi'' quello rivolto da Hamas nel secondo giorno della tregua con Israele. ''Va fermato il genocidio a Gaza'', ha aggiunto Hamas, affermando che ''vanno riconosciute le responsabilità dell'occupazione che commette il crimine di uccidere i bambini, i civili''.
Mo: media, jet Qatar atterrato a Ben Gurion in Israele
Un jet privato del Qatar è atterrato all'aeroporto internazionale di Ben Gurion, a Tel Aviv, nel secondo giorno di tregua tra Israele e Hamas e mentre è in corso lo scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi. Lo rende noto l'emittente pubblica Kan spiegando che l'aereo è arrivato da Larnaca, a Cipro. I media ebraici parlano di ''evento insolito''.
Il Qatar, che ha stretti legami con Hamas, ha svolto un ruolo chiave, insieme all'Egitto, nel mediare la tregua.
Guerra Israele-Hamas, la tregua a Gaza sta reggendo? Cosa succede nella Striscia
È iniziato stamattina il cessate il fuoco di 4 giorni e nel pomeriggio c'è stato il primo scambio di ostaggi e detenuti. Israele ha fatto esplodere, prima della tregua, un tunnel sotto all'ospedale Shifa di Gaza ma accusa: un razzo sparato da Gaza sarebbe stato intercettato dopo l'inizio del cessate il fuoco. Entrati i primi camion da Rafah, con centinaia di persone che premono al valico. L’esercito israeliano ha avvertito gli sfollati: “Non tornate nel Nord, la guerra non è finita”. IL PUNTO
Famiglie ostaggi, in piazza stasera: '50 giorni d'inferno'
Il Forum delle famiglie ha indetto alle 19 (le 18 in Italia) di stasera a Tel Aviv una manifestazione per marcare i 50 giorni "di inferno" in cattività degli ostaggi, circa 200, ancora nelle mani di Hamas dallo scorso 7 ottobre. Lo ha fatto sapere lo stesso Forum aggiungendo che si prevede una partecipazione di circa 50.000 persone da tutta Israele, comprese le parti più lontane come Eilat. La manifestazione si svolgerà in quella che è stata rinominata 'Piazza degli ostaggi', di fronte al Museo di Tel Aviv e davanti al Ministero della Difesa.
Guerra a Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani liberati ieri da Hamas
Tre bambine, un bambino e 9 donne sono state rilasciate e sono tornati in territorio israeliano. Portati negli ospedali a loro destinati, hanno potuto vedere i familiari. Le persone tornare libere hanno dai 2 agli 85 anni. LEGGI QUI
Egitto ha ricevuto la lista dei 14 ostaggi da liberare oggi
L'Egitto ha ricevuto dal gruppo dei miliziani palestinesi Hamas una lista di 14 ostaggi che saranno rilasciati oggi. Lo hanno detto fonti della sicurezza citate dal Guardian.
Media, aereo con funzionari del Qatar atterrato in Israele
Un aereo con funzionari del Qatar è atterrato in Israele a poca distanza di ore del rilascio di altri 14 ostaggi israeliani per 42 detenuti palestinesi. Lo ha riferito Haaretz segnalando quanto sia "inusuale" il fatto. Il Qatar - che non ha relazioni diplomatiche con Israele - è stato tra i principali protagonisti dell'intesa che ha portato alla tregua tra Hamas e Israele e allo scambio di ostaggi con detenuti.
Scontri in Cisgiordania, ucciso un palestinese a Jenin
Un palestinese è stato ucciso oggi e altri 2 feriti nel corso di scontri con l'esercito israeliano avvenuti a Qabatya, a sud di Jenin in Cisgiordania. Lo hanno fatto sapere, citate dalla Wafa, fonti mediche secondo cui il palestinese ucciso, che era un medio, si chiamava Shamekh Kamal Abu Al-Rub (25 anni). Tra i feriti - secondo la stessa fonte - c'è anche il fratello di al-Rub, Muhammad.
Primo convoglio con aiuti umanitari verso nord di Gaza
Il primo convoglio con gli aiuti umanitari è partito da Khan Younis, a Sud Gaza, verso il nord della Striscia. Dopo settimane stanno per arrivare i primi nuovi rifornimenti necessari: cibo, acqua e materiale medico sanitario. Lo si apprende dalla Croce Rossa.
Media, drone Iran contro nave container proprietà israeliana
Una nave porta container di proprietà di un imprenditore israeliano è stata attaccata da un drone, sospettato di essere iraniano, nell'Oceano indiano. Lo ha detto un funzionario della difesa Usa ai media internazionali, ripresi da quelli israeliani. L'attacco, avvenuto ieri nel giorno della tregua tra Hamas e Israele, ha coinvolto la 'CMA CGM Symi', che batte bandiera maltese, è stato preso di mira, in acque interazionali, da un drone Shahed-136. Fonti libanesi,'mercantile israeliano.
Mo: palestinesi scarcerati oggi, 18 donne e 24 minorenni
L'Associazione dei prigionieri palestinesi ha confermato che oggi saranno rilasciati 42 detenuti dalle carceri israeliane. Nella lista, elaborata dalle autorità di Israele, figurano 18 donne e 24 minorenni. Come accaduto ieri, il rilascio avverrà attraverso il carcere di Ofer, appena fuori Ramallah in Cisgiordania. L'emittente al-Jazeera fa notare che non è stato reso noto l'orario in cui avverrà la loro scarcerazione.
Fonti libanesi: 'mercantile israeliano attaccato nel Mar Arabico'
La rete libanese "Al-Mayadeen", affiliata a Hezbollah, ha riferito che nella notte tra giovedì e venerdì, poche ore prima dell'entrata in vigore del cessate il fuoco, una nave israeliana è stata attaccata nel Mar Arabico, nell'Oceano Indiano settentrionale. Lo riferisce Ynet. Secondo il report, la nave mercantile israeliana è stata colpita e al suo interno è scoppiato un incendio.
Israele, entrati a Gaza 8 camion carburante
Israele ha annunciato che quattro camion di diesel e quattro camion di carburante per cucinare sono entrati a Gaza dall'Egitto attraverso il valico di Rafah. L'iniziativa rientra nell'accordo per la tregua e lo scambio di prigionieri, mediato da Usa, Qatar ed Egitto. Il carburante è stato dato alle strutture Onu nel sud della Striscia per far funzionare le infrastrutture umanitarie essenziali.
Crosetto: anche in guerra regole, preservare innocenti
"Abbiamo la libertà, per essere amici della democrazia e di Israele, di dire che dobbiamo distinguerci dai terroristi. Ci sono delle linee che noi in democrazia dobbiamo preservare: il diritto internazionale, le regole di convivenza democratica ci impongono un rispetto anche nella guerra". E' quanto afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo intervento alla Conferenza Internazionale "La battaglia di Pavia e il futuro della difesa europea". "Anche nella guerra ci sono regole - aggiunge - e sono quelle che dicono che gli eserciti si possono scontrare ma i civili innocenti che non c'entrano nulla devono essere preservati il più possibile perché quando vengono coinvolti uomini, donne e bambini, che nulla c'entrano con gli scontri militari ,noi perdiamo ogni giorno un pezzo della nostra credibilità".
Mezzaluna Rossa, 196 camion con aiuti entrati ieri da Rafah
Sono 196 i camion con aiuti umanitari entrati ieri nella Striscia di Gaza tramite il valico di Rafah e consegnati alla Mezzaluna Rossa palestinese. I camion contengono medicinali e forniture mediche, ma anche acqua e cibo, spiega la Mezzaluna Rossa palestinese in un tweet. Dal 21 ottobre ad oggi sono 1.759 i camion ricevuti dalla Mezzaluna Rossa palestinese, spiega l'organizzazione su 'X'.
Hamas oggi libererà 14 ostaggi, Israele 42 palestinesi
Le autorità israeliane hanno annunciato che oggi libereranno 42 detenuti palestinesi mentre Hamas rilascerà 14 ostaggi tenuti a Gaza. I termini dell'accordo raggiunto prevedono la scarcerazione di 3 palestinesi per ogni israeliano liberato, insieme a una tregua di quattro giorni entrata in vigore ieri mattina.
Mo: palestinese ucciso in raid israeliano vicino Jenin
Un cittadino palestinese è stato ucciso nel corso di un raid israeliano a Qabatiya, vicino a Jenin nel nord della Cisgiordania. Lo rende noto l'emittente al-Jazeera citando fonti mediche secondo le quali la vittima è stata colpita al torace. Aveva 25 anni Shamekh Kamal Abu al-Rub, il palestinese ucciso oggi vicino a Jenin dopo essere stato colpito al torace durante un raid israeliano. Lo afferma l'agenzia di stampa palestinese Wafa spiegando che, nel corso dell'operazione, altre due persone sono rimaste ferite.
Bangkok, ci sono ancora 20 nostri cittadini a Gaza
Il Ministero degli Affari Esteri thailandese ha reso noto che dopo il rilascio da parte di Hamas di 10 ostaggi thailandesi e di un cittadino filippino, in un accordo separato da quello di Israele, ci sono ancora 20 cittadini prigionieri a Gaza. Secondo funzionari egiziani, Hamas ha detto ai gruppi negoziali che intende rilasciare un totale di 23 cittadini thailandesi. Il vice ambasciatore della Thailandia in Israele ha dichiarato a Ynet: "Siamo molto felici di accogliere i dieci rapiti, tra cui una donna. Sono tutti in buone condizioni, vengono accuditi molto bene. Non appena saranno fisicamente e mentalmente pronti li rimanderemo nel nostro Paese. Stiamo ora esaminando il loro stato mentale, è difficile dire se siano stati gravemente colpiti psicologicamente. Stiamo aspettando con ansia il rilascio del resto dei nostri cittadini. Il ministero ha informato tutte le loro famiglie riguardo al rilascio. C'è molta eccitazione e gioia. La nostra speranza è che tutti i nostri cittadini e tutti i rapiti vengano rilasciati". Ieri gli 11 stranieri liberati sono stati trasferiti per accertamenti in un ospedale in Israele. Ora si trovano al Shamir-Assaf Harofeh Medical Center.
Fidanzata gli scrive il necrologio, ieri thailandese liberato
Kitia Thongseng era stata informata il 9 ottobre della morte del suo compagno Wichai Kalpat, cittadino thailandese che lavorava in Israele e che mancava all'appello dopo l'assalto di Hamas del 7 ottobre: lei aveva già pubblicato il necrologio per la morte del fidanzato, ma ieri sera Wichai era tra i 10 thailandesi rilasciati dai terroristi palestinesi, come riferisce Ynet. In un'intervista alla Bbc Kitia Thongseng ha raccontato con emozione il momento in cui lo ha riconosciuto in video nell'ambulanza della Croce Rossa: "Sono così felice. Voglio che recuperi, anche mentalmente, e poi potrà tornare in Thailandia. Posso aspettarlo. Ho aspettato tanto, posso aspettare ancora un pò", ha detto.
Aiuti umanitari distribuiti a nord di Gaza, prima volta da inizio guerra
Per la prima volta dall'inizio della guerra lo scorso 7 ottobre vengono distribuiti aiuti umanitari alla popolazione palestinese nel nord della Striscia di Gaza. Lo conferma l'Ocha, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa degli affari umanitari. La distribuzione degli aiuti era stata finora impedita a Gaza City e nel nord dell'enclave palestinese perché considerata zona di guerra. Le Nazioni Unite stanno quindi distribuendo aiuti a quelle persone che si erano nascoste negli ospedali e nelle scuole.
Oggi nuovo scambio di ostaggi, tregua tra Israele e Hamas regge
Secondo giorno di tregua tra Israele e Hamas in base all'accordo raggiunto tra le parti. Anche oggi avverrà - secondo quanto pattuito - lo scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi, entrambi donne e minori. Israele ha annunciato di aver già ricevuto la lista di 13 nomi che saranno liberati oggi e nella quale, secondo quanto si è appreso, ci sono più nomi di bambini rispetto ai 4 rilasciati ieri. Israele libererà in cambio altri 39 detenuti palestinesi. Le modalità dello scambio dovrebbero essere le stesse di ieri.
'Buone condizioni' per gli ex ostaggi ricoverati in 2 ospedali
Lo 'Schneider Medical Center' di Petah Tikva e il 'Wolfson center' di Holon - i due ospedali in cui si trovano i 13 israeliani liberati da Hamas - hanno confermato le "buone condizioni" degli ex ostaggi. "Sono con le famiglie in aree separate preparate per loro, assistiti - hanno detto - da equipe mediche, sociali e psicologiche". Nella prima struttura ci sono 4 donne e 4 bambini, mentre nella seconda sono ospitati i rimanenti 5.
Asher riabbraccia moglie e figlie: 'farò risorgere mia famiglia da trauma'
E' ''determinato a far risorgere la mia famiglia dal trauma e dal terribile lutto che abbiamo attraversato, per il futuro delle mie bambine e per quello di Doron''. Sono le prime parole di Yoni Asher che ieri, dopo 40 giorni, ha potuto riabbracciare la moglie Doron, 34 anni e cittadinanza tedesca, e le figlie Raz e Aviv, cinque e due anni, rapite lo scorso 7 ottobre da Hamas mentre si trovavano nel kibbutz di Ni-Oz per far visita alla nonna. L'anziana è stata uccisa dai miliziani di Hamas proprio il giorno dell'assalto e del sequestro. "La mia famiglia, Doron, Raz e Aviv sono tornate a casa da me dalla prigionia. Mi aspettano ancora giorni complessi'', ha affermato Asher, che si era recato al Parlamento europeo per diffondere un appello per il rilascio della sua famiglia e di tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza. ''Devo ringraziamenti e riconoscimenti ai nostri figli che stanno sacrificando le loro vite, all'Idf, al governo israeliano e al gabinetto di guerra che sono impegnati in questo lavoro. Grazie al meraviglioso popolo d'Israele per i rinforzi. Un grande ringraziamento alle famiglie dei sequestrati che stanno lavorando per il ritorno di tutti'', ha aggiunto Asher.
Quattro dei 10 thailandesi non erano nella lista degli ostaggi
Dei 10 cittadini thailandesi liberati da Hamas insieme agli israeliani, in 4 non facevano parte della lista ufficiale degli ostaggi razziati da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo ha fatto sapere il ministero degli esteri thailandese ripreso dai media israeliani. Secondo le stesse fonti, sono 20 i cittadini thailandesi ancora nelle mani di Hamas.
Centro medico Wolfson, ostaggi sono in condizioni stabili
Buone notizie anche dallo Schneider Medical Center di Petah Tikva: i quattro bambini e le quattro donne che sono in cura presso di loro dopo il rilascio sono "in buone condizioni". "Sono con le loro famiglie in un'area separata preparata per loro, circondati da equipe mediche, sociali e psicologiche", ha fatto sapere l'ospedale.
Chi sono i 10 thailandesi rilasciati, 4 non erano in lista ostaggi
Quattro dei dieci cittadini thailandesi che sono stati rilasciati ieri da Hamas non erano stati ufficialmente elencati come rapiti. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri di Bangkok, spiegando che sono ancora venti i cittadini thailandesi che risultano rapiti.
I dieci cittadini tailandesi liberati sono stati identificati come Natthawaree Moonkan, Santi Boonphrom, Boonthom Phankhong, Mongkhol Phajuabboon, Withoon Phumee, Wichai Kalapat, Bancha Kongmanee, Buddee Saengboon, Uthai Thunsri e Uthai Sangnuan.
Pediatri, 'buone le condizioni di salute dei bambini rilasciati'
I pediatri del centro medico Schneider hanno giudicato ''buone'' le condizioni di salute dei quattro bambini israeliani rilasciati ieri da Hamas, così come anche delle quattro donne liberate con loro. I bambini si trovano ora riuniti insieme alle loro famiglie in ambienti dedicati del centro medico Schneider, supportati da squadre di psicologi e medici. Lo riporta l'emittente N12.
Idf agli abitanti di Gaza, 'non tornate al nord'
Il portavoce arabo delle Forze di difesa israeliane (Idf), il colonnello Avihai Adrei, ha ribadito questa mattina l'appello alla popolazione della Striscia di Gaza chiedendo loro di non tornare al nord dell'enclave palestinese approfittando della tregua. In un videomessaggio diffuso attraverso i social, Adrei ha detto "spostatevi a sud di Gaza City. Non cercate di spostarvi verso il nord della Striscia di Gaza. Non è consentito entrare in mare. Non è consentito avvicinarsi a meno di un chilometro dal confine. Per la vostra sicurezza, seguite queste istruzioni".
Possibile drone da Libano, sirene nel nord Israele
Sirene sono risuonate nel nord di Israele, nella zona dell'Alta Galilea vicino al confine con il Libano. Secondo quanto riferito dalle forze armate, ad attivarle è stata l'infiltrazione di un possibile drone contro il quale i soldati hanno lanciato un intercettattore. L'episodio è avvenuto nelle comunità di Yiftah e Mevo'ot Hermon. Poco prima l'esercito israeliano aveva dichiarato di aver abbattuto un missile terra-aria lanciato dal territorio libanese prendendo di mira siti di Hezbollah in risposta all'attacco.
Mo, 13 ostaggi di Hamas oggi in libertà, più bambini rispetto a ieri
Saranno liberati oggi, in base all'accordo tra Israele e Hamas, altri 13 ostaggi portati nella Striscia di Gaza lo scorso 7 ottobre. Secondo quanto riporta Channel 12, nella lista che è stata consegnata dai miliziani alle autorità israeliane c'è un numero maggiore di bambini rispetto a quelli rilasciati ieri. Lo ha confermato l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, spiegando che le famiglie degli ostaggi sono state informate dai funzionari della sicurezza.
Tra i 13 israeliani rilasciati ieri, solo quattro erano bambini e le altre donne. Il 7 ottobre Hamas e altre fazioni attive nella Striscia di Gaza hanno rapito circa 240 persone, tra cui circa 40 bambini.
La tregua di quattro giorni, entrata in vigore alle 7 di ieri mattina ora locale, può potenzialmente essere estesa di un giorno in più per ogni gruppo di altri 10 ostaggi liberati da Hamas.
M.O.: centro medico Wolfson, ostaggi sono in condizioni stabili
Il centro medico Wolfson a Holon, nella zona centrale d'Israele, ha fatto sapere che i cinque ostaggi rilasciati ieri e ricoverati nella struttura sono in condizioni mediche stabili. In tutto ieri Hamas ha liberato 24 sequestrati, tra cui 13 israeliani - donne, bambini e anziane - 10 thailandesi e un filippino. Per oggi è atteso un nuovo gruppo di rilasciati, mentre prosegue la tregua di quattro giorni entrata in vigore ieri mattina alle 7.
Guerra Israele-Hamas, la tregua a Gaza sta reggendo? Cosa succede nella Striscia
È iniziato stamattina il cessate il fuoco di 4 giorni e nel pomeriggio c'è stato il primo scambio di ostaggi e detenuti. Israele ha fatto esplodere, prima della tregua, un tunnel sotto all'ospedale Shifa di Gaza ma accusa: un razzo sparato da Gaza sarebbe stato intercettato dopo l'inizio del cessate il fuoco. Entrati i primi camion da Rafah, con centinaia di persone che premono al valico. L’esercito israeliano ha avvertito gli sfollati: “Non tornate nel Nord, la guerra non è finita”. IL PUNTO