Sembra slittare ancora un accordo sui prigionieri. "Netanyahu procrastina, interrompe l'accordo e continua a mentire a tutte le parti", ha detto un leader di Hamas. Il governo del movimento islamista ha annunciato che 13 mila persone sono state uccise nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Sotto all'ospedale di Al-Shifa scoperti un tunnel e una sala comando dei miliziani. Borrell: "Prepariamo un piano sul futuro di Gaza"
Hamas, bilancio a Gaza salito a 13.300 morti
Il nuovo bilancio a Gaza è di 13.300 morti. Lo ha riferito il ministero della Sanità nell'enclave palestinese, gestito da Hamas.
Biden ribadisce, accordo per rilascio ostaggi Hamas vicino
Il presidente americano Joe Biden ha ribadito di credere che un accordo per la liberazione degli ostaggi in mano a Hamas sia vicino. Il presidente ha parlato con i reporter in occasione della tradizionale 'grazia' di due tacchini in vista del Thanksgiving.
Hezbollah, lanciati sette droni contro caserme israeliane
La tv al Manar degli Hezbollah libanesi afferma che dal sud del Libano sono stati lanciati dagli stessi combattenti libanesi 7 droni armati contro caserme e postazioni militari israeliane, a ridosso della linea di demarcazione tra i due Paesi, in risposta agli attacchi israeliani in Libano e su Gaza.
MSF, incendiata nostra clinica durante combattimenti
"La clinica di Medici Senza Frontiere a Gaza City è stata incendiata questa mattina durante pesanti combattimenti. Un muro dell'edificio è crollato e parte dell'edificio è stato avvolto dalle fiamme". Lo rifericono gli operatori umanitari di MSF sul posto secondo quanto si legge in una nota dell'organizzazione. "Un carro armato israeliano è stato visto in strada. Quattro auto di MSF sono andate a fuoco. Un quinto mezzo, parcheggiato dall'altra parte della strada, si è spezzato in due parti come se fosse stato schiacciato da un veicolo pesante o da un carro armato. Tutte le auto e la clinica erano chiaramente identificati con i loghi di MSF", aggiunge la nota. "Un membro dello staff di MSF, insieme a 20 persone della sua famiglia, si trovano nella clinica durante gli scontri e sono adesso in estremo pericolo. Al momento, MSF non conosce il loro stato di salute. MSF chiede con urgenza la cessazione dei combattimenti nell'area. Ci sono altre 50 persone, tra cui membri dello staff di MSF, che si trovano negli edifici vicini, con un ferito che necessita di cure mediche. Le auto distrutte sono le stesse utilizzate da MSF nel convoglio attaccato sabato scorso. Questi mezzi erano gli unici a disposizione di MSF a Gaza City", conclude MSF.
Il presidente sudafricano, 'il conflitto a Gaza non ci divida'
Il popolo sudafricano non deve permettere che il conflitto tra Israele e Gaza "acuisca le divisioni" interne. E' l'appello lanciato dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa nella sua lettera settimanale alla nazione, dopo le proteste - una a favore di Israele e l'altra per i palestinesi - che si sono tenute la scorsa settimana a Città del Capo. Il conflitto israelo-palestinese è fonte di tensione in Sudafrica, soprattutto in considerazione della storia di discriminazione e oppressione che ha vissuto il Paese africano. Cyril Ramaphosa ha osservato che, sebbene il conflitto tra Israele e Hamas provochi forti emozioni, i sudafricani devono evitare che questo li metta gli uni contro gli altri. Il capo dello stato ha poi sottolineato che in Sudafrica non c'è posto per la violenza e neanche per qualsiasi forma di pregiudizio o razzismo. Ramaphosa e l'Anc, il partito al governo, hanno espresso solidarietà ai palestinesi, con il presidente che ha sottolineato che "il sostegno alla lotta palestinese non può essere equiparato all'antisemitismo". Ramaphosa ha poi condannato un giornale israeliano che aveva definito il sostegno del suo governo ai palestinesi un segnale del fatto che il Paese "incoraggia i pogrom" contro la comunità ebraica sudafricana. Ramaphosa ha infine osservato che il governo di Pretoria continuerà a sostenere il diritto di tutti a manifestare pacificamente, siano essi pro-Israele o pro-Palestina e ha invitato i sudafricani a riunirsi in uno spirito di unità e compassione e a lavorare insieme per costruire una società più giusta ed equa per tutti. La settimana scorsa, il Sudafrica ha deferito il governo di Israele alla Corte penale internazionale (Cpi) per le sue azioni nel conflitto di Gaza.
Guterres, un protettorato Onu non è la soluzione per Gaza
La creazione di un "protettorato delle Nazioni Unite" a Gaza al termine della guerra non è una soluzione, ha dichiarato il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres, chiedendo una "transizione" che coinvolga una serie di attori, tra cui gli Stati Uniti e i Paesi arabi. "E' importante riuscire a trasformare questa tragedia in un'opportunità e, affinché ciò sia possibile, è essenziale che dopo la guerra ci uniamo in modo fermo e irreversibile per una soluzione a due Stati", ha dichiarato Guterres ai giornalisti. Questo include "il rafforzamento dell'Autorità palestinese, l'assunzione di responsabilità a Gaza", ha detto. Ma data l'impossibilità per l'Autorità Palestinese di recarsi a Gaza a causa della presenza di "carri armati israeliani", "la comunità internazionale deve considerare un periodo di transizione". "Non credo che un protettorato delle Nazioni Unite a Gaza sia una soluzione. Penso che avremo bisogno di un approccio multi-stakeholder in cui cooperino diversi Paesi", come gli Stati Uniti, "garanti" della sicurezza di Israele, e i Paesi
della regione, "essenziali" per i palestinesi. "Il mondo intero deve unirsi per creare le condizioni per una transizione, consentendo a un'Autorita' palestinese rafforzata di assumersi la responsabilità a Gaza".
Allarme razzi a Gaza a Tel Aviv e nel centro di Israele
Le sirene d'allarme razzi da Gaza sono risuonate per il secondo giorno consecutivo a Tel Aviv e nel centro di Israele, compresa la zona dell'aeroporto Ben Gurion, inviando la gente nei rifugi. Lo ha riferito il portavoce militare e lo ha constatato l'ANSA sul posto. Secondo i media, si è trattato di una salva di forte intensità.
Huthi, navi israeliane sono "obiettivo legittimo ovunque"
"Le navi israeliane sono obiettivi legittimi per noi ovunque... e non esiteremo ad agire": lo ha affermato il generale dei ribelli yemeniti filo-Iran Huthi, Ali Al-Moshki dopo il sequestro ieri di una nave mercantile, la Galaxy Leader, collegata a Israele. Il cargo, battente bandiera delle Bahamas e di proprieta' britannica, è gestita da una società giapponese ma ha legami con l'uomo d'affari israeliano Abraham 'Rami' Ungar. Gli Huthi, parte dell'asse della resistenza legata alla Repubblica islamica, ne hanno rivendicato la cattura come rappresaglia per la guerra di Israele contro Hamas, seguita al massiccio attacco del Movimento islamico il 7 ottobre.
Oms, 'siamo sconvolti dal raid all'ospedale indonesiano a Gaza'
Il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato che "l'Oms è sconvolto dall'attacco all'ospedale indonesiano di Gaza che, secondo quanto riferito, ha provocato 12 morti, tra cui dei pazienti, e decine di feriti, compresi quelli critici e potenzialmente letali. Gli operatori sanitari e i civili non dovrebbero mai essere esposti a un simile orrore, soprattutto all'interno di un ospedale".
Tre droni colpiscono avamposto Israele a nord, no vittime
Dal Libano sono stati lanciati verso Israele 25 missili, molti intercettati da Iron Dome e altri caduti in campi aperti, mentre tre droni esplosivi hanno colpito un avamposto militare, senza fare feriti. Lo hanno riferito le forze armate israeliane, le quali hanno risposto sparando colpi di artiglieria verso l'origine dei lanci. I militari israeliani hanno anche preso di mira una cellula di Hezbollah che pianificava un attacco missilistico dal villaggio libanese di Marwahin. Anche altri siti del Partito di Dio sciita sono stati colpiti in risposta ai ripetuti attacchi contro il nord di Israele.
Guterres, serve Autorità Palestinese rafforzata a Gaza
Credo sia importante avere un'Autorità Palestinese rafforzata che si assuma le responsabilità a Gaza. Capisco che l'Autorità Palestinese non può venire con i carri armati israeliani nella Striscia, il che significa che la comunità internazionale deve considerare un periodo di transizione. Non credo che un protettorato delle Nazioni Unite sia una soluzione, ma serve un approccio multi-stakeholder in cui paesi diversi, entità diverse, coopereranno". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres rispondendo ad una domanda dell'ANSA sul 'day after' a Gaza.
Ong, 48 giornalisti uccisi nella guerra tra Israele e Hamas
Il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj), citato dal Guardian, ha fornito un aggiornamento sui giornalisti e operatori dei media uccisi dalla guerra fra Israele e Hamas. Secondo l'organizzazione il conflitto ha portato al mese più sanguinoso per i giornalisti da quando ha iniziato a raccogliere dati nel 1992. Al 20 novembre sono stati confermati morti 48 giornalisti e operatori dei media, di cui 43 palestinesi, 4 israeliani e 1 libanese. Secondo il Cpj i giornalisti rimasti feriti sono 9, tre sono dati per dispersi, mentre 13 sarebbero stati arrestati. Tra le vittime c'è anche Bilal Jadallah, direttore di Press House-Palestine, un'organizzazione no-profit che sostiene lo sviluppo dei media palestinesi indipendenti. Il reporter è stato ucciso nella sua auto ieri a Gaza in un attacco aereo israeliano, secondo il sindacato dei giornalisti palestinesi, Al Qahera News e Youm7 con sede al Cairo.
Israele, 'a Gaza catturati 300 terroristi'
Durante l'operazione di terra in corso a Gaza sono stati "catturati 300 terroristi" poi portati in Israele "per ulteriori interrogatori". Lo ha fatto sapere l'esercito secondo cui "le informazioni che emergono dagli interrogatori sono di grande valore ed hanno portato all'eliminazione di operativi e alla preservazione della sicurezza dei soldati". Secondo la stessa fonte, dagli interrogatori sono emerse informazioni "sulla collocazione di tunnel del terrorismo, di magazzini e armi, oltre alla denuncia dei metodi operativi del nemico e dei suoi sforzi di assimilazione all'interno della popolazione civile". Un ufficiale superiore dell'esercito ha detto "che sono state ricevute migliaia di telefonte da cittadini di Gaza: una scala mai vista finora. E' evidente - ha aggiunto - che i residenti della Striscia sono insoddisfatti della barbara condotta di Hamas, il normale cittadino comprende che Hamas sta portando un disastro dal quale sarà difficile riprendersi".
Premio Pulitzer lascia il Nyt, denuncia copertura guerra a Gaza
Anne Boyer, la poetessa e saggista premio Pulitzer responsabile della pubblicazione delle poesie per il New York Times Magazine, si e' dimessa per protestare contro come il suo giornale sta coprendo la "guerra di Israele sostenuta dagli Stati Uniti contro la gente di Gaza". Boyer ha dato l'annuncio in una lettera aperta sul suo profilo Substack che non cita esplicitamente Hamas o i 1200 Israeliani massacrati il 7 ottobre, ma spiega che "non se la sente più di scrivere di poesia in mezzo ai toni 'ragionevoli' di quanti vogliono acclimatarci a queste sofferenze irragionevoli". La editor non e' la sola firma del New York Times a dimettersi per protesta contro la guerra a Gaza. Il 3 novembre, Jazmine Hughes, vincitrice quest'anno di un National Magazine Award, ha lasciato dopo aver firmato una lettera aperta in violazione, secondo il Times, delle politiche della redazione. Ancor piu' clamorosamente, il 9 novembre la fotografa Nan Goldin ha cancellato un progetto di collaborazione con la Old Gray Lady "perché il modo con cui il New York Times sta trattando al guerra a Gaza mostra complicità con Israele".
Media, Israele occupa il Palazzo della Giustizia a Gaza
Un reparto dell'esercito israeliano ha occupato oggi il Palazzo della Giustizia, nel settore sud di Gaza City. Lo ha riferito la televisione pubblica Kan. Secondo i media, dopo aver occupato il Parlamento ed il comando della polizia, Israele continua a colpire simboli di governo di Hamas.
Guterres, bambini hanno bisogno di pace adesso
"Guerre, cambiamenti climatici, turbolenze economiche. Crisi dopo crisi, i bambini di tutto il mondo vengono derubati delle loro vite e del loro futuro". Lo scrive su X il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres nella Giornata mondiale dell'infanzia. "I bambini hanno bisogno di pace, adesso" conclude Guterres.
Inviato Usa in Israele per colloqui su fronte Libano
L'inviato speciale Usa, Amos Hochstein, è arrivato in Israele per colloqui riguardo al fronte settentrionale e una potenziale guerra con il Libano che Washington vuole evitare. Lo ha riferito Barak Ravid su Axios, citando fonti americane e israeliane. In agenda ci sono incontri con il ministro della Difesa Yoav Gallant, il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer, il capo di stato maggiore Herzi Halevi e il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi. Alcuni nell'amministrazione Biden temono che Israele stia cercando di provocare Hezbollah e creare un pretesto per una guerra più ampia in Libano che potrebbe trascinare ulteriormente gli Stati Uniti e altri Paesi nel conflitto. Una visione che i funzionari israeliani negano apertamente.
Hezbollah, lanciati droni contro esercito Israele a Kiryat Shmona
Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato poco fa il lancio di droni armati contro postazioni dell'esercito israeliano nella profondità dell'Alta Galilea, nei pressi della cittadina di Kiryat Shmona. Tra il sud del Libano e il nord di Israele oggi si è verificato un inasprimento degli scambi di fuoco tra Hezbollah e Israele. Da quando l'8 ottobre scorso sono iniziate le ostilità tra le parti, il ricorso da parte di Hezbollah ai droni armati non è quotidiano ma si sta facendo via via più frequente. Nelle stesse ore si sono segnalati nel sud del Libano raid aerei israeliani compiuti con elicotteri da combattimento che sorvolano a bassa quota zone della linea del fronte.
A Rafah 65 bambini malati da Gaza, andranno in Turchia
Sessantasei bambini malati, 41 dei quali affetti da vari tipi di tumore, provenienti dagli ospedali di Gaza, sono partiti oggi dal valico di Rafah per essere curati in Turchia. Altri 20 erano già arrivati venerdì scorso e ripartiti sabato per gli Emirati. Lo riferisce all'ANSA la Mezzaluna rossa egiziana. L'Egitto - fa intanto sapere l'Ufficio stampa del governo - ha continuato ad accogliere feriti, cittadini stranieri, con doppia cittadinanza ed egiziani attraverso il valico, per un totale di 6.713 cittadini stranieri, con doppia cittadinanza e 929 egiziani accolti dall'inizio delle ostilità. Il numero totale dei feriti accolti attraverso il valico di Rafah per essere curati negli ospedali egiziani ammonta, da quando il valico è stato aperto, a 236 feriti e 197 accompagnatori. Di pari passo - aggiunge il governo egiziano - sono proseguiti gli sforzi per fornire aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Il volume degli aiuti arrivati ad Al-Arish ha raggiunto circa le 9.205 tonnellate. La Mezzaluna Rossa egiziana, l'Alleanza Nazionale e Hayat Karima (iniziativa Vita Dignitosa) hanno fornito la maggior parte di questi aiuti. Anche numerosi Paesi arabi hanno fornito aiuti significativi, come Giordania, Emirati Arabi Uniti, Tunisia, Qatar, Kuwait, Algeria, Iraq, Bahrein, Marocco, Libia, Arabia Saudita e Sultanato dell'Oman.
Yellen: "Essenziale approvare aiuti a Israele e Ucraina"
E' essenziale che siano approvati aiuti a Israele e all'Ucraina. Lo afferma il segretario al Tesoro Janet Yellen in un'intervista a Cnbc.