
Il primo ministro israeliano ha promesso di continuare la guerra contro Hamas, affermando che qualsiasi cessate il fuoco temporaneo per liberare gli ostaggi non significherà la fine dei combattimenti. "Spero a breve buone notizie sugli ostaggi", ha detto Netanyahu. I colloqui in corso riguarderebbero una tregua di "un certo numero di giorni" e includerebbero accordi per l'ingresso di aiuti a Gaza e lo scambio tra ostaggi
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Il primo ministro israeliano ha promesso di continuare la guerra contro Hamas, affermando che qualsiasi cessate il fuoco temporaneo per liberare gli ostaggi non significherà la fine dei combattimenti. "Spero a breve buone notizie sugli ostaggi", ha detto Netanyahu. I colloqui in corso riguarderebbero una tregua di "un certo numero di giorni" e includerebbero accordi per l'ingresso di aiuti a Gaza e lo scambio tra ostaggi. I colloqui sono nel "punto più vicino" all'accordo, secondo il Qatar. Hamas fa sapere, come riporta Al Jazeera, che sta aspettando la risposta di Tel Aviv.
Libano: 2 giornalisti e un civile uccisi in un raid di Israele. Media di Beirut: '5 membri di Hamas uccisi in Libano'. Il Sudafrica al summit Brics: 'Genocidio di Israele'.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina
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Medioriente, Jerusalem Post: primo rilascio ostaggi forse giovedì
Il primo rilascio degli ostaggi potrebbe avvenire già giovedì. Lo riporta il Jerusalem Post, spiegando che della notizia sarebbero stati informati ministri presenti alla riunione di gabinetto. L'intesa, secondo i media israeliani, riguarderebbe 50 tra minori israeliani e donne in cambio di quattro giorni di cessate il fuoco e si baserebbe sul criterio 'uno a tre', tre palestinesi prigionieri per ogni ostaggio. Nel dettaglio, l'intesa riguarda "trenta bambini, otto madri e altre 12 donne" secondo il quotidiano Haaretz. Oltre "trenta bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni sono detenuti nella Striscia di Gaza e ci sono almeno 13 madri che sono state rapite con loro da Hamas".
Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA
Medioriente, 50 ostaggi per 150 prigionieri, tutti donne e bambini
Si prevede che l'accordo che emergerà fra Israele e Hamas includa il rilascio di 50 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di 150 prigionieri palestinesi. Si tratterebbe di uno scambio di donne e bambini, secondo i media israeliani, e non comprende detenuti per omicidio. Il ministro di estrema destra Ben-Gvir e Smotrich si oppongono all'accordo sugli ostaggi, il ministro Sa'ar è indeciso. Il leader dello Shasafferma che il partito ultra-ortodosso votera' per l'accordo.
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE
Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve
Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95 che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE
Medioriente, Netanyahu: accordo difficile ma giusto, Biden ha contribuito a migliorarlo
L'accordo sugli ostaggi è “una decisione difficile ma è una decisione giusta”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, parlando dopo un incontro con il suo gabinetto di guerra e con il gabinetto di sicurezza in generale.
Rivolgendosi ai ministri del governo, scrive il Guardian, Netanyahu ha aggiunto che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha contribuito a "migliorare il quadro dell'accordo presentato davanti a voi... per includere più ostaggi a un prezzo inferiore".
Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura
"E' un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI
Medioriente, sei ospedali israeliani pronti a ricevere ostaggi liberati
Sei ospedali in Israele sono pronti a ricevere gli ostaggi che verranno rilasciati come parte dell'accordo sugli ostaggi, e hanno approntato reparti dedicati per riceverli, separati dagli altri pazienti e dai media. Lo scrive Haaretz. Secondo il Ministero della Sanità, il centro medico Sheba di Tel Hashomer, il centro medico Shamir, gli ospedali Wolfson, Soroka e Ichilov e il centro medico pediatrico Schneider sono pronti a ricevere gli ostaggi.
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate LEGGI
Netanyahu: accordo sugli ostaggi è la giusta decisione
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto al suo governo che l'accordo in corso di negoziazione con Hamas palestinese sugli ostaggi trattenuti a Gaza dal 7 ottobre è "la decisione giusta" da prendere. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha contribuito a "migliorare il quadro propostovi (...) per includere un maggior numero di ostaggi a un costo inferiore", ha dichiarato durante una riunione che dovrebbe produrre una decisione in serata. Le famiglie degli ostaggi hanno chiesto il rilascio di tutti i prigionieri.
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano LEGGI
Netanyahu: Gallant e Gantz difendono accordo nel governo
All'inizio della seduta del governo convocata per votare l'accordo sugli ostaggi tenuti prigionieri a Gaza il premier Benyamin Netanyahu, il ministro della difesa Yoav Gallant ed il ministro Benny Gantz hanno chiesto il sostegno degli altri ministri, assicurando che esso non mette in forse gli obiettivi della guerra, la quale proseguira' al termine del cessate il fuoco. ''Siamo in guerra - ha detto Netanyahu - e continueremo finche' otterremo la distruzione di Hamas, il ritorno degli ostaggi e la rimozione di ogni minaccia da Gaza''. Netanyahu ha anche ringraziato il presidente Usa Joe Biden per il suo contributo all'accordo
Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà
A bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO
Netanyahu: "Non fermeremo guerra dopo cessate il fuoco"
All'inizio della riunione di governo, tenutasi dopo le riunioni separate dei gabinetti di guerra e di sicurezza, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato: "Non fermeremo la guerra dopo il cessate il fuoco", lo riferisce Haaretz. Anche il ministro Benny Gantz è intervenuto all'apertura della riunione, affermando che lo schema di accordo "è difficile e doloroso dal punto di vista umano, ma e' l'accordo giusto"
Il Parlamento turco bandisce Coca Cola e Nestlè per sostegno a Israele
Anche diversi comuni del Paese hanno chiesto di boicottare le aziende e i prodotti che sostengono il bombardamento sulla Striscia di Gaza. Si adegua anche la compagnia di bandiera Turkish Airlines. LEGGI L'ARTICOLO
Gaza, dall'espulsione di Hamas alla missione Onu: il piano di Ursula von der Leyen
La presidente della Commissione europea ha illustrato alcune idee per garantire un futuro di pace nella Striscia una volta terminata la guerra. La sua strategia si basa su quattro punti fondamentali: ecco quali sono. IL PIANO
Guerra Israele-Hamas, cessate il fuoco o pausa umanitaria: cosa prevedono le due opzioni
La differenza non è solo lessicale. La prima possibilità prevede l'interruzione delle ostilità quasi sempre all'interno dell'intera area del conflitto, si estende per tempi lunghi e punta a far dialogare le parti. La seconda invece ha tempistiche più brevi ed è una cessazione temporanea delle ostilità per scopi umanitari come l'ingresso di aiuti e il passaggio di persone ferite o in condizioni di fragilità. IL PUNTO
Israele-Hamas, il piano di Netanyahu (in due fasi) per il dopoguerra
Il premier dello Stato ebraico ha annunciato che il suo esercito avrà la "responsabilità generale della sicurezza della Striscia di Gaza" per un tempo indefinito dopo la fine del conflitto. Secondo gli analisti, intende istituire una "zona cuscinetto" e poi un'area B in stile Cisgiordania. I DETTAGLI
Haaretz: "Hamas rilascerà 30 bambini, otto madri e 12 donne"
Trenta bambini, otto madri e altre 12 donne: sarebbero i 50 ostaggi israeliani che Hamas dovrebbe rilasciare secondo l'accordo tra Israele e la fazione palestinese che il premier Benyamin Netanyahu ha sottoposto al governo per l'approvazione: lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz in uno degli ultimi aggiornamenti sulla vicenda.
Guerra in Medio Oriente, penalizzate le compagnie aeree: ecco come
Secondo i dati dello IATA, riportati dal Financial Times, il calo per la domanda di voli internazionali è addirittura del 26% a livello globale. Il conflitto ha messo a repentaglio la forte tendenza alla ripresa della domanda registrata nel corso dell'anno. IL FOCUS
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE
Usa: Wagner pronto a fornire difesa aerea Hezbollah o Iran
Gli Stati Uniti sono "preoccupati" che il gruppo Wagner "sia pronto a fornire un sistema di difesa aerea a Hezbollah o all'Iran". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.
Msf: "Uccisi due nostri medici in attacco ospedale di Al Awda"
"Medici Senza Frontiere (Msf) è inorridita dall'uccisione di due suoi medici, il dottor Mahmoud Abu Nujaila e il dottor Ahmad Al Sahar, e di un terzo medico, il dottor Ziad Al-Tatari, a seguito di un attacco all'ospedale di Al Awda, uno degli ultimi ospedali funzionanti nel nord della Striscia di Gaza. Il nostro pensiero va alle loro famiglie e a tutti i colleghi in lutto per la loro morte". Lo scrive in un comunicato l'organizzazione sanitaria umanitaria.
"Il dottor Abu Nujaila e il dottor Al Sahar si trovavano nella struttura quando è stata colpita al terzo e al quarto piano - dichiara Msf - Anche altro personale medico, compreso quello di Msf, è rimasto gravemente ferito. Msf ha regolarmente informato le parti in conflitto che l’Al Awda era un ospedale funzionante e sulla presenza di suoi operatori all’interno della struttura. Anche le coordinate Gps sono state condivise ieri con le autorità israeliane. Condanniamo questo attacco con la massima fermezza e chiediamo ancora una volta il rispetto e la protezione delle strutture mediche, del personale e dei pazienti".
Oms: "A Gaza un bambino ucciso ogni 10 minuti"
A Gaza "circa 160 bambini uccisi ogni giorno , questo è uno ogni 10 minuti". Lo ha dichiarato il portavoce dell'Organizzazione mondiale per la Sanità, Christian Lindmeier, in una conferenza stampa aggiungendo che "ogni 10 minuti due bambini vengono feriti" e che i bambini e intere famiglie stanno morendo "in circostanze terrificanti". L'Unicef da parte sua lancia l'allarme sul rischio che il numero delle morti potranno aumentare drasticamente a causa di epidemie nella Striscia sotto assedio, senza acqua, elettricità e cure mediche.
"Se si continuerà a negare ai più giovani l'accesso ad acqua e servizi sanitari a Gaza noi assisteremo ad un tragico e interamente inevitabile aumento del numero dei bambini morti", ha detto il portavoce James Elder che ha definito già "spaventoso" il numero di bambini finora uccisi, oltre 5300.
"Senza carburante sufficiente, senza acqua sufficiente le condizioni dei bambini precipiteranno ancora", ha poi aggiunto spiegando che la quantità minima di acqua necessaria in condizioni di emergenza è di 15 litri al giorno per persona, mentre in alcune parti di Gaza vi sono appena tre litri per persona, e non tutti i giorni. L'assenza di acqua, "l'inaccettabile assenza di latrine" rischia di creare "la tempesta perfetta per la diffusione di epidemie", ha poi concluso.
Scritta comparsa fuori dal Centro Culturale di Tel Aviv in piazza Habima

©Ansa
Direttore Ospedale Jabalia: "Situazione drammatica". VIDEO
Hamas, a Gaza oltre 14 mila morti
A Gaza il numero dei morti è salito a oltre 14 mila. Lo rende noto il governo di Hamas. Sono almeno 5.840 i minori e 3.920 le donne uccisi a Gaza dall'inizio del conflitto con Israele, secondo fonti del governo di Hamas. Almeno 33.000 le persone ferite. Il ministro di Sanità di Hamas aveva in precedenza dichiarato di non essere più in grado di fornire cifre esatte perché gli intensi bombardamenti hanno impedito di recuperare i corpi.
Ministro ultradestra di Israele: "Brutta intesa, va respinta"
Bezalel Smotrich, leader della destra radicale di Sionismo religioso e ministro delle Finanze del governo Netanyahu, ha detto che la possibile intesa tra Israele e Hamas "è brutta e non deve essere approvata". Poi ha aggiunto che il suo partito resterà "come un muro" per la continuazione della guerra fino alla completa distruzione di Hamas.
Israele: "L'operazione di terra favorisce il rilascio degli ostaggi"
"Le operazioni di terra hanno determinato condizioni migliori per il ritorno degli ostaggi e noi continueremo con questa pressione". Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi. "La strada è ancora lunga - ha aggiunto riferendosi alla guerra -, ma siamo determinati a continuare a percorrerla ed ottenere il massimo risultato, smantellare Hamas militarmente e dal punto di vista di governo, migliorare la sicurezza delle comunità del sud di Israele e portare a casa gli ostaggi".
Oltre 50 giornalisti uccisi nella guerra di Gaza
Ayat Khadoura era una giornalista palestinese freelance. E' stata uccisa insieme ai suoi familiari il 20 novembre, durante un attacco delle forze aree israeliane contro la sua casa di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza. "Avevamo grandi sogni, ma il nostro sogno ora è di essere uccisi tutti interi in modo che sappiano chi siamo" scriveva sui social il 6 novembre in quello che definiva "il mio ultimo messaggio al mondo". Con la morte di Khadoura è salito a oltre 50 il numero di giornalisti uccisi nel conflitto tra Israele e Hamas scoppiato il 7 ottobre scorso. Le cifre diffuse dal Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) fotografano quello che è stato il mese più sanguinoso per i reporter da quando l'ong per la libertà di stampa ha iniziato a monitorare le morti dei reporter, nel 1992. Il bilancio va aggiornato con i due cronisti deceduti il 21 novembre in un raid israeliano nel sud del Libano, che portano ad almeno 53 il totale: come riferisce il Cpj, 46 sono palestinesi, 4 israeliani e 3 libanesi.
Brics chiedono tregua umanitaria "immediata" a Gaza
“Abbiamo chiesto una tregua umanitaria immediata, duratura e prolungata che porti alla cessazione delle ostilità”, si legge nel documento finale del gruppo dei paesi Brics, Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, che hanno partecipato al vertice online di oggi insieme ai paesi che sono pronti ad unirsi al club delle economie emergenti: Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Etiopia, Iran e Emirati Arabi Uniti. Emirati.
Sirene di allarme in tutto Israele
Le sirene di allarme sono risuonate contemporaneamente nel sud, nel centro e nel nord di Israele, in seguito a lanci di razzi da Gaza e dal Libano meridionale. I lanci da Gaza hanno interessato fra l'altro le aree di Tel Aviv e di Gerusalemme. Almeno cinque razzi sono stati intercettati in volo dalle batterie di difesa aerea Iron Dome. Non si ha notizia di vittime. Nel nord di Israele sirene di allarme sono risuonate sia nel settore ovest sia in quello orientale del confine.

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Haaretz: "10 ostaggi rilasciati ogni giorno di tregua"
Dovrebbero essere 10 gli ostaggi israeliani rilasciati ogni giorno di tregua in base al possibile accordo tra Hamas e lo Stato ebraico mediato dal Qatar. Lo ha riferito una fonte politica israeliana ad Haaretz, secondo cui Israele spera che il numero totale di ostaggi liberati possa raggiungere gli 80. La fonte ha confermato che la tregua dovrebbe durare 4-5 giorni, durante i quali le truppe resteranno nel nord di Gaza. L'intesa - sulla quale concordano esercito, Mossad e Shin Bet - riguarda gli ostaggi israeliani vivi, mentre i cittadini stranieri dovrebbero essere rilasciati in base ad accordi con i rispettivi Paesi.
Amman rifiuta di evacuare ospedale giordano da campo a Gaza
Amman ha comunicato che non darà ascolto all'ordine di Israele di evacuare l'ospedale da campo giordano a Gaza. Lo riporta al Jazeera.
Il primo ministro giordano Bisher al-Khasawneh ha aggiunto che l’esercito giordano sta rafforzando la propria presenza lungo il confine in vista degli sviluppi a Gaza. Lo riportano i media statali giordani.
Biden: "Siamo molto vicini a riportare gli ostaggi a casa"
"Siamo molto vicini a riportare alcuni degli ostaggi a casa". Lo ha detto Joe Biden parlando alla Casa Bianca sottolineando che "la situazione è buona".

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Fonti: il nipote del leader di Hamas ucciso a Gaza
Fonti palestinesi vicine ad Hamas, riprese dai media israeliani, hanno riferito che Jamal Muhammad Haniyeh, il nipote più grande del leader di Hamas Ismail Haniyeh - che vive in Qatar -, è stato ucciso in un attacco dell'esercito israeliano a Gaza. Anche l'altra nipote di Haniyeh, Raua Hamam, è stata uccisa di recente a Gaza
Rilasciato a Gaza poeta palestinese Mosab Abu Toha
L'esercito israeliano ha reso noto di aver rilasciato il poeta palestinese Mosab Abu Toha, dopo averlo interrogato. Durante operazioni nella Striscia di Gaza, "vi sono state informazioni di intelligence su interazioni fra diversi civili e organizzazioni terroristiche in seno alla Striscia di Gaza. I civili, fra cui Mosab Abu Toha, sono stati interrogati. Dopo l'interrogatorio son stati rilasciati", ha reso noto un comunicato dell'esercito, citato dalla Cnn.
Brics: ci opponiamo a deportazione forzata dei palestinesi
I leader dei Paesi Brics, nella dichiarazione congiunta finale al vertice on line di oggi, "si oppongono alla deportazione forzata dei palestinesi". I Paesi Brics hanno discusso "gli atti di violenza contro i civili palestinesi e israeliani, in particolare i crimini di guerra" ed esprimono profonda preoccupazione per la grave situazione umanitaria nel "territorio palestinese occupato"
Riad: i Paesi blocchino l'esportazione di armi a Israele
"Chiediamo a tutti i Paesi di fermare le esportazioni di armi verso Israele, e anche l'immediata sospensione delle operazioni militari e l'apertura di corridoi umanitari per aiutare i civili nella Striscia di Gaza". Lo ha detto il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman al vertice straordinario dei Brics, citato dalla Tass
Haaretz: "Tregua di 4 giorni e rilascio di 50 ostaggi"
Il possibile accordo Israele-Hamas dovrebbe contenere un cessate il fuoco di 4 giorni, il rilascio di 50 ostaggi israeliani tra donne e bambini e la liberazione di 150 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, soprattutto donne e minori. Lo riferisce Haaretz avvertendo che non si è arrivati ancora alla stesura finale dell'intesa. Israele darebbe poi il via libera all'ingresso di 300 camion al giorno dal valico di Rafah. Resta al momento incerto se lo Stato ebraico abbia accettato di concedere una pausa giornaliera di 6 ore nella sorveglianza aerea sulla Striscia. Alcuni media aggiungono che i due rilasci avverrebbero a fasi
Gallant: "Israele dovrà prendere decisioni difficili"
"Decisioni difficili e importanti" per Israele. A parlarne è stato il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, in dichiarazioni riportate dai media israeliani. "Procediamo passo dopo passo verso la sconfitta totale di Hamas e ci avviciniamo a riportare gli ostaggi a casa - ha detto - Penso che nei prossimi giorni dovremo tutti prendere decisioni difficili e importanti".
"Non c'è stato un solo momento durante questa campagna, in questi 45 giorni, in cui non ho pensato agli ostaggi", ha aggiunto, intervenendo - evidenzia il Times of Israel - dopo un briefing con gli ufficiali della Divisione Gaza nel sud di Israele, mentre si attende la riunione del governo israeliano e si rincorrono le voci su un accordo che potrebbe portare alla liberazione di ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele.
Lapid riceve briefing sicurezza in vista accordo ostaggi
Il capo dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, ha ricevuto un briefing di sicurezza da parte del segretario militare del primo ministro Benyamin Netanyau. Lo ha reso noto l'uffcio di Lapid mentre il gabinetto di guerra si prepara ad esaminare un possibile accordo sulla liberazione degli ostaggi, che passerà poi al vaglio del gabinetto di sicurezza e infine dell'intero governo
Attacco drone in Libano sud, uccisi 4 terroristi Hamas
Quattro terroristi di Hamas sono stati uccisi in un attacco con droni lanciato da Israele nel villaggio di Chaatiyeh, nel sud del Libano. Lo hanno riferito funzionari palestinesi e libanesi, precisando che le vittime erano quattro membri delle brigate al-Qassam, l'ala militare del Movimento islamico. La notizia è stata confermata dall'agenzia di stampa nazionale libanese, senza fornire ulteriori dettagli. Uno dei morti sembra che fosse Khalil Kharaz, il vice comandante dell'ala libanese di Hamas.
Ue conclude riesame: "Nessun fondo collegabile a Hamas"
La Commissione ha concluso la revisione degli aiuti ai palestinesi, messa in campo dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. "Il riesame non ha trovato indicazioni di fondi Ue che in maniera diretto o indiretto sia andato ad Hamas. I pagamenti ai palestinesi continueranno senza ritardi", ha sottolineato il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. Nella revisione, tuttavia, l'Ue appone una ulteriore stretta sui controlli dei destinatari dei fondi comunitari. Dalla revisione è esclusa l'assistenza umanitaria. Il riesame, inoltre, non ha riguardato la policy europea alla base degli aiuti inviati ai palestinesi
Fonte: "Hamas rilascerà 40 minori e 13 donne"
Hamas, nell'ambito del possibile accordo con Israele, rilascerà 40 minori e 13 donne tenuti in ostaggio. Lo ha riferito una fonte politica al Jerusalem Post, precisando che il cessate il fuoco tra Israele e Hamas durerà cinque giorni.
Xi chiede cessate il fuoco immediato
Il presidente cinese Xi Jinping ha ribadito la richiesta di un "immediato" cessate il fuoco tra Israele e Hamas e il rilascio dei "civili detenuti". Nel corso della riunione virtuale tra i leader dei Paesi Brics, Xi Jinping ha riaffermato che "tutte le parti in conflitto dovrebbero cessare subito il fuoco e le ostilità, fermare ogni violenza, gli attacchi che colpiscono i civili e rilasciare i civili detenuti per evitare ulteriori perdite di vite e sofferenze".
Qatar: 'Molto ottimisti su accordo rilascio ostaggi'
Il Qatar si dice "molto ottimista" sulla possibilità di arrivare ad un accordo per il rilascio di ostaggi rapiti da Hamas. "Stiamo lavorando verso la realizzazione di un accordo e siamo ora al punto più vicino mai raggiunto per un'intesa. Siamo molto ottimisti, siamo molto speranzosi, ma vogliamo anche fortemente che la mediazione riesca a raggiungere una tregua umanitaria", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Majed al Ansari, secondo quanto reso noto su X dal dicastero.
Egitto: 'Bombardamenti nel sud di Gaza per costringere residenti ad andarsene'
I bombardamenti nel sud di Gaza hanno “un obiettivo chiaro”, mentre "l’Egitto ha dichiarato il suo totale rifiuto di qualsiasi tentativo di sfollamento forzato di palestinesi”. Lo ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri egiziano.
Xi: diritto a esistenza Palestina ignorato da troppo tempo
La causa principale del conflitto Israele e Hamas "è che il diritto all'esistenza della Palestina e il diritto al ritorno del popolo palestinese sono stati a lungo ignorati". Il presidente cinese Xi Jinping, parlando nel vertice virtuale dei Brics, ha assicurato che Pechino "fornirà maggiore sostegno e assistenza alla popolazione di Gaza". A tal proposito, secondo i media statali, la Cina "chiede l'istituzione di corridoi umanitari per proteggere i civili".
Egitto: pronti a rispondere a sfollamento forzato da Gaza
"Ciò che Israele sta commettendo in Palestina rappresenta una minaccia alla sicurezza egiziana, qualsiasi spostamento forzato della popolazione della Striscia di Gaza rappresenta un chiara minaccia per lo Stato egiziano e l'Egitto non esiterà a utilizzare tutte le misure per garantire la protezione e la preservazione dei suoi confini". Lo ha detto il primo ministro egiziano Mustafa Madbulya durante la sua partecipazione alla sessione plenaria della Camera dei Rappresentanti.
Putin: 'A Gaza una catastrofe, necessario cessate fuoco'
Nella Striscia di Gaza è in atto una "catastrofe umanitaria" che desta "profonda preoccupazione". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al vertice dei Brics in teleconferenza. Putin, citato dalle agenzie russe, ha aggiunto che le pause umanitarie sono necessarie per la liberazione degli ostaggi e l'evacuazione dei civili, ma ha fatto appello alla comunità internazionale per coordinare gli sforzi al fine di arrivare a un cessate il fuoco e alla ricerca di una soluzione politica al conflitto israelo-palestinese.
Xi chiede una conferenza internazionale per la pace a Gaza
Il presidente cinese Xi Jinping chiede una "conferenza di pace internazionale" per mettere fine alla guerra tra Israele e Hamas.
Netanyahu convoca il gabinetto di guerra sugli ostagg
Il gabinetto di guerra di Israele è stato convocato per stasera a Tel Aviv. Lo riferiscono i media locali. Sul tavolo gli aggiornamenti relativi all'accordo per la liberazione di ostaggi catturati da Hamas.
Media, accordo: tre prigionieri palestinesi per un ostaggio
L'accordo per il rilascio degli ostaggi che starebbe per concludersi tra Israele e Hamas prevederebbe uno scambio di uno a tre, tre prigionieri palestinesi per ogni ostaggio rilasciato. Lo scrivono i media israeliani, secondo cui l'accordo proposto prevede il rilascio di circa 50 bambini israeliani e delle loro madri in cambio e un cessate il fuoco di quattro giorni. Secondo i termini dell'accordo riportati dal Jerusalem Post, Hamas si è impegnata a localizzare i bambini e le madri in ostaggio a Gaza. In cambio, Israele ha accettato di rilasciar dalle carceri israeliane donne e minori coinvolti in atti d terrorismo. Inoltre, entrambe le parti dovrebbero confermare la fornitura di carburante e assistenza economica nella Striscia di Gaza.
Netanyahu: "Su ostaggi a breve buone notizie"
''Spero che avremo buone notizie fra breve'' sugli ostaggi: lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un incontro con un reparto dell'esercito. Sempre sul problema degli ostaggi Netanyahu ha spiegato: ''Stiamo facendo progressi. Non penso sia il caso di aggiungere parole, nemmeno in questo momento''. Il premier ha comunque ribadito che il primo obiettivo di Israele resta ''la distruzione di Hamas. Non ci fermeremo finché non lo realizzeremo''.
Il Sudafrica al summit Brics: "Genocidio di Israele a Gaza"
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha accusato Israele di "crimini di guerra" e di "genocidio" a Gaza, nel corso di una riunione virtuale straordinaria dei Brics convocata per fare il punto sul conflitto nella Striscia e sulla situazione in Medio Oriente. Il Sudafrica detiene la presidenza dell'organismo che riunisce anche Brasile, Russia, Cina e India.
Media Beirut: "5 membri di Hamas uccisi in Libano"
Cinque palestinesi, indicati come membri di Hamas, sono stati uccisi nel sud del Libano in un raid aereo israeliano. Lo riferiscono media locali concordanti, affermando che i cinque si trovavano a bordo di un'auto colpita da un drone nei pressi di Tiro. Altri media affermano che solo uno dei cinque era membro di Hamas. L'auto è stata colpita in pieno e i corpi sono carbonizzati, come è possibile vedere da video che circolano sui social media e provenienti dal luogo dell'attacco.
Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Lo scrittore israeliano racconta come per sopravvivere al conflitto sia necessario abbandonare le vecchie ideologie. L'OPINIONE
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO
Idf: "Sotto il governo di Hamas, i programmi scolastici promuovono pratiche antisemite estremiste, che incitano al genocidio contro il popolo ebraico"
Medio Oriente, Francia: "Speriamo nel rilascio degli ostaggi ma prudenza"
Le dichiarazioni su un possibile rilascio degli ostaggi e di quelli francesi "suscitano molte speranze". Ma visto le "delusioni" delle ultime settimane, con accordi che non sono stati raggiunti, ci vuole "prudenza". Ad affermarlo a 'Bfm Tv' è il ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu commentando il possibile rilascio degli ostaggi a Gaza presi in occasione dell'attacco di Hamas ad Israele lo scorso 7 ottobre. "Hamas - sottolinea Lecornu - resta un gruppo terrorista e quindi, ovviamente, tutto dipende dalla loro parola e dei diversi impegni israeliani. Quindi la situazione resta particolarmente fragile".
Yemen, ribelli Houthi dirottano nave israeliana. VIDEO
L'India dona a Unrwa 2,5 milioni dollari in sostegno a palestinesi
L'India ha donato 2,5 milioni di dollari alla Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. Il contributo, che corrisponde a metà dell'impegno indiano per l'anno 2023-2024, è stato consegnato ieri da Renu Yadav, rappresentante indiano per la Palestina al responsabile delle relazioni esterne dell'Unrwa Karim Amer che ha apprezzato il "generoso contributo, ancora più benvenuto per le difficoltà del momento che stiamo vivendo, e per i gravi bisogni che affliggono la regione, in particolare Gaza". Il 19 novembre l'India ha consegnato 32 tonnellate di aiuti umanitari destinati alla "popolazione palestinese", facendoli arrivare attraverso l'aeroporto egiziano di El-Arish. Dal 2018, il Paese ha sostenuto l'Unrwa con un contributo di 27,5 milioni di dollari.
Israele, abitanti comunità intorno Gaza possono rientrare
I residenti delle comunità che si trovano entro quattro chilometri o più dalla Striscia di Gaza possono tornare a casa. Lo hanno riferito i media israeliani, citando le forze armate.
Egitto: "Stiamo intensificando gli sforzi per una tregua a Gaza"
Una fonte egiziana di alto rango ha confermato oggi che il Cairo sta intensificando i suoi sforzi con tutte le parti interessate per raggiungere una tregua nella Striscia di Gaza. La fonte ha aggiunto, in dichiarazioni esclusive all'emittente al Qahera, che la mediazione egiziana punta ad una pausa umanitaria e uno scambio di ostaggi e prigionieri tra le parti. Il ministero della Sanità palestinese ha annunciato, ieri sera, che il numero dei morti palestinesi è salito a 12.916 e il numero dei feriti è salito a circa 32.850 dal 7 ottobre.

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Media Libano: "Raid drone israeliano contro un'auto nel sud, 4 morti"
Un attacco aereo israeliano avrebbe colpito un veicolo lungo una strada tra Chaaitiyeh e Qlaileh, nel sud del Libano, uccidendo i quattro passeggeri a bordo. E' quanto afferma l'agenzia libanese Nna. Notizie che arrivano dal Libano rilanciate dal giornale israeliano Haaretz parlano di un'operazione che sarebbe stata effettuata da un drone e in cui sarebbero morte due persone. Secondo il sito libanese al-Mustaqbal le vittime sarebbero invece cinque. Altre fonti affermano che si tratterebbe di palestinesi. Non ci sono al momento conferme da parte israeliana.
Il Libano accusa Israele per la morte di due reporter e due civili, Hezbollah minaccia "risposta"
Gli Hezbollah libanesi "condannano" l'uccisione di reporter di al-Mayadeen nel sud del Libano, che - affermano - "non resterà senza risposta" così come l'uccisione di altri cittadini nel Paese. Lo riferiscono i media del Paese dei Cedri rilanciando una dichiarazione degli Hezbollah dopo le accuse a Israele per l'uccisione di due reporter e due civili, tra i quali una donna di 80 anni.
Oms, in corso piani per evacuare 3 ospedali a Gaza
Sono in corso i piani per evacuare tre ospedali a Gaza: lo annuncia l'Organizzazione Mondiale della Sanità, come riporta Sky News. Il portavoce dell'Oms Christian Lindmeier ha affermato che Al Shifa, l'ospedale indonesiano e l'ospedale al Ahli hanno richiesto assistenza. L'annuncio arriva dopo che il ministero della Sanità di Gaza, guidato da Hamas, ha riferito che almeno 12 persone sono state uccise e dozzine ferite a causa degli spari di ieri contro il complesso ospedaliero indonesiano.

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Qatar: "Molto fiduciosi" su buon esito accordo per gli ostaggi
"Siamo molto ottimisti, molto fiduciosi" sul buon esito dell'accordo, ha detto Al-Ansari durante una conferenza stampa. ''Ma desideriamo anche che questa mediazione riesca a raggiungere una tregua umanitaria'' nella Striscia di Gaza, ha aggiunto.
Il Qatar ha contribuito a mediare i colloqui che hanno portato alla liberazione di alcuni dei 240 ostaggi portati nella Striscia di Gaza.
Media: "Israele ha chiesto tempo per ok all'accordo sugli ostaggi"
Israele ha chiesto del tempo per rispondere alla bozza finale sull'accordo che riguarda la liberazione degli ostaggi. Lo riporta l'emittente Al Arabiya citando sue fonti. Secondo le stesse fonti "i punti in sospeso, comprese le modalità di consegna degli stessi, sono attualmente in fase di risoluzione".
Premier Spagna e Belgio venerdì al Cairo dopo tappe in Israele e a Ramallah
Pedro Sánchez e Alexander De Croo saranno venerdì al Cairo, prolungando così la missione in Medio Oriente che inizia con le visite previste per giovedì in Israele e a Ramallah. La Moncloa ha reso noto che il premier spagnolo e il primo ministro belga hanno in programma al Cairo colloqui con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e con il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Abul Gheit. Giovedì Sánchez e De Croo hanno in agenda faccia a faccia con il presidente e il primo ministro israeliani, Isaac Herzog e Benjamin Netanyahu, e con il leader palestinese Mahmoud Abbas. Per Sánchez si tratta del primo viaggio all'estero dopo la presentazione, ieri, del suo nuovo governo. A gennaio la presidenza del Consiglio Ue passerà dalla Spagna al Belgio.
Cinque palestinesi feriti in scontri con Idf a Balata, 17enne colpito al petto
Cinque palestinesi sono rimasti feriti in scontri con le Forze della sicurezza israeliana (Idf) nel campo profughi di Belata a est di Nablus, in Cisgiordania. Lo afferma la Mezzaluna Rossa palestinese, spiegando che tra i feriti c'è anche un diciassettenne raggiunto al petto da un colpo d'arma da fuoco. Il ragazzo è stato trasferito nell'ospedale di Rafidia per ricevere le cure necessarie.
Guerini (Copasir): "Seguiamo con attenzione, speriamo intesa ostaggi e tregua"
"Ci auguriamo che le notizie che arrivano, di una possibile intesa su liberazione degli ostaggi e una tregua umanitaria, possano essere confermate. Seguiamo con molta attenzione". Lo afferma all'Adnkronos il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini, a margine di un evento sulla 'difesa digitale' al Palazzo dell'Informazione. "Abbiamo tutti la consapevolezza di ciò che sta avvenendo: danni alla popolazione civile, profonde ferite alla popolazione civile di Gaza che non deve essere mai confusa con Hamas, con le attività terroristiche che Hamas ha realizzato e con la minaccia che Hamas rappresenta - sottolinea - Riconosciamo tutti il diritto di Israele a difendersi ma non possiamo non avere grande preoccupazione per le sorti della popolazione civile di Gaza".
Hamas: manca ancora l'ok di Israele sull'accordo
Un membro dell'Ufficio politico di Hamas, Khalil Al-Hayya, ha affermato, come riporta Al Jazeera, che si sta ancora aspettando la risposta di Israele "all'accordo di tregua umanitaria" dopo che la fazione palestinese "ha già consegnato la sua risposta all'Egitto e al Qatar".
Qatar: 'Mai così vicino l'accordo sugli ostaggi'
I colloqui sugli ostaggi di Gaza si trovano nel "punto più vicino" all'accordo dall'inizio della guerra: lo rende noto il Qatar.
Israele: colpite in Libano '3 cellule terroristiche'
La aviazione israeliana ha identificato e colpito oggi "tre cellule terroristiche armate" vicino alla zona di confine con il Libano. Lo ha riferito il portavoce militare. Inoltre la aviazione ha colpito "diversi obiettivi terroristici degli Hezbollah, incluse infrastrutture militari e strutture predisposte per dirigere attività terroristiche". Nel frattempo, secondo il portavoce, colpi di mortaio sono stati sparati dal Libano contro una postazione militare israeliana nel nord di Israele e l'artiglieria ha risposto al fuoco.
Delegazione Paesi islamici e Oci 'a Londra e Parigi dopo Pechino e Mosca'
Regno Unito e Francia, domani, dopo Cina e Russia. Prosegue l'impegno del 'gruppo di contatto' composto da delegazioni di Turchia, Egitto, Giordania, Nigeria, Arabia Saudita, Indonesia, Autorità palestinese e Organizzazione della cooperazione islamica (Oci), mentre prosegue il conflitto tra Israele e Hamas e vanno avanti le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. Secondo notizie dell'agenzia turca Anadolu rilanciate dalla russa Tass, la delegazione - oggi impegnata in colloqui a Mosca, dopo quelli di ieri in Cina - dovrebbe incontrare domani il premier britannico Rishi Sunak e il presidente francese Emmanuel Macron durante le visite previste a Londra e Parigi. Stando alle notizie riportate potrebbe poi essere la volta degli Stati Uniti, per una missione per la quale non c'è però al momento una data.
Unicef, si profila a Gaza tragedia sanitaria
Una vera e propria "tragedia" sanitaria si prefigura nella Striscia di Gaza a causa della mancanza di carburante e di acqua: lo afferma l'Unicef. "Se non c'è carburante a sufficienza, assisteremo al crollo dei servizi igienico-sanitari" ha dichiarato James Elder, portavoce dell'Unicef, in un incontro con la stampa, descrivendo come una "tragedia" la situazione, una "tempesta perfetta" con la comparsa di malattie.
Una donna tra i giornalisti uccisi da Israele in Libano
La giornalista Farah Omar è tra le 3 persone uccise stamani da Israele in un bombardamento che ha preso di mira nel sud del Libano, la troupe della tv al Mayadin, vicina all'Iran. Lo riferiscono fonti di stampa libanesi concordanti. La terza vittima è il producer della troupe.
Libano, 2 giornalisti e un civile uccisi in raid Israele
Due giornalisti e un civile sono rimasti uccisi in un raid israeliano nel sud del Libano. Lo riferisce l'agenzia governativa di notizie libanese Nna, secondo cui l'attacco mortale è avvenuto nella zona tra Tayr Harfa e Jebbin, nel settore occidentale della linea del fronte tra Hezbollah e Israele.
Anziana uccisa nel Sud Libano in raid aereo israeliano
Un attacco israeliano nel sud del Libano ha ucciso un'anziana e ha ferito sua nipote. Lo riportano i media locali. "Un aereo nemico ha colpito alcune case abitate a Kfar Kila, provocando la morte della cittadina Laiqa Sarhan, 80 anni, e il ferimento di sua nipote", riferisce l'agenzia di notizie nazionale.
Mezzaluna Rossa palestinese, "dal 21 ottobre ricevuti 1.353 camion di aiuti"
Sono "in totale 1.353 i camion" di aiuti umanitari "ricevuti" dalla Mezzaluna Rossa palestinese dallo scorso 21 ottobre. Lo rende noto su X l'organizzazione, precisando che si tratta di "circa 42 camion al giorno". Secondo le stime delle scorse settimane delle Nazioni Unite sono necessari circa cento camion di aiuti umanitari al giorno per far fronte alle esigenze delle persone che vivono nella Striscia di Gaza, nel mirino delle operazioni israeliane dal terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele.
Fonte Israele, "vicino accordo per liberazione donne e bimbi"
Una fonte israeliana ha detto alla tv Canale 12: "siamo molto vicini ad un accordo" per il rilascio di alcuni ostaggi a Gaza. Dopo aver sottolineato che ci sono ancora aspetti tecnici da risolvere, secondo la fonte c'è una intesa in base a cui almeno 50 persone saranno liberate, mentre decine di altri lo potrebbero essere in cambio di una estensione del cessate il fuoco dopo i primi pochi giorni inziali. Ad essere liberati - ha detto la tv - dovrebbero essere i bambini, le loro madri e altre donne.
Cpj, "50 giornalisti uccisi durante il conflitto"
Almeno 50 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Hamas il mese scorso. Ad annunciarlo è stato il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) citando inoltre il record negativo del mese che ha fatto più vittime tra i giornalisti da quando l'orgaanismo che si batte per la libertà di stampa ha iniziato a monitorare il numero di attacchi e di morti, nel 1992.
Il bilancio delle vittime, in crescita, ha segnato una "triste pietra miliare" - riferisce il Cpj - e supera di gran lunga i 15 giornalisti uccisi nella guerra in corso in Ucraina. Nella giornata di sabato sono 5 i giornalisti rimasti uccisi, il secondo giorno più mortale del conflitto. Il giorno peggiore di questa guerra resta il 7 ottobre, quando Hamas ha lanciato il suo attacco terroristico contro Israele, e quando sei giornalisti sono stati uccisi.
Israele, 250 gli obiettivi di Hamas colpiti nella Striscia
L'esercito israeliano ha attaccato ieri 250 obiettivi di Hamas nella Striscia, inclusi lanciatori di razzi e altre infrastrutture della fazione islamica. Lo ha detto il portavoce spiegando che "un elicottero ha colpito una postazione di lancio di razzi dalla quale è stata sparata la salva di razzi verso il centro di Israele", Tel Aviv compresa. L'esercito ha poi aggiunto di "aver scoperto armi all'interno di case nella Striscia, incluso un missile anti-tank nascosto sotto la culla di un bambino".
Idf, 2 militari uccisi nei combattimenti nel nord della Striscia di Gaza
Altri due militari israeliani hanno perso la vita nei combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Ad annunciarlo sono state le Forze di Difesa israeliane, precisando che in totale sono 68 i soldati morti dall'inizio delle operazioni di terra lanciate contro Hamas nella Striscia. A riferirne è il Times of Israel.
Al Jazeera, "Hezbollah rivendica attacco su Metulla"
I miliziani libanesi di Hezbollah hanno rivendicato l'attacco che ha colpito un'abitazione usata dai militari israeliani a Metulla, nel nord di Israele. L'attacco è stato una rappresaglia per le operazioni militari israeliane contro le abitazioni nei villaggi libanesi meridionali al confine con Israele. Negli ultimi giorni Hezbollah ha intensificato il numero di attacchi contro postazioni militari israeliane lungo la frontiera, con una media, secondo l'emittente Al Jazeera che riporta la notizia della rivendicazione, di circa 10 al giorno.
Media palestinesi, "17 morti in campo profughi Nuseirat"
Ci sono state diverse vittime nelle ultime ore per gli attacchi israeliani al campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Lo riferiscono fonti giornalistiche palestinesi, Secondo la Wafa e il Centro di Informazione Palestinese, sono morte 17 civili, tra i quali donne e bambini.
Hamas, "possibile accordo a ore dal Qatar"
L'annuncio di un possibile accordo di cessate il fuoco e uno scambio di prigionieri tra Israele e Hamas potrebbe essere annunciato "a ore" da funzionari del Qatar: lo ha detto ad Al Jazeera l'esponente della fazione islamica, Izzat el Reshiq. "L'atteso accordo includerà il rilascio di ostaggi donne e bambini israeliani in cambio di donne a bambini palestinesi nelle prigioni dell'occupazione", ha detto el Reshiq. In precedenza, uno dei leader di Hamas - Ismail Haniyeh - aveva detto che il gruppo era "vicino a raggiungere un accordo su una tregua" con Israele.
Esercito: "Israele, 250 obiettivi colpiti, missile sotto culla bimbo"
I caccia israeliani hanno colpito 250 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza nelle ultime 14 ore. Lo ha reso noto un portavoce dell'esercito. Le truppe a terra - ha aggiunto - hanno continuato a trovare depositi di armi nelle case di Gaza e hanno anche scovato un missile anti-carro nascosto sotto la culla di un neonato.
Idf, attaccati 250 obiettivi di Hamas nelle ultime 24 ore
I caccia israeliani hanno attaccato circa 250 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza nel corso delle ultime 24 ore. Ad annunciarlo sono state le Forze di difesa israeliane, precisando di aver colpito miliziani, postazioni lanciamissili ed altre infrastrutture. Un elicottero da combattimento ha attaccato una postazione per il lancio di razzi a partire dalla quale è stato sferrato la scorsa notte l'attacco in direzione della regione centrale israeliana di Gush Dan. L'esercito ha detto di aver trovato le prove a conferma della presenza di armi all'interno delle abitazioni nella Striscia di Gaza, parlando tra l'altro di "un missile anticarro nascosto sotto la culla di un bambino". A riferirne è 'Ha'aretz'.
Cpj, almeno 50 i giornalisti uccisi da inizio guerra
E' salito ad almeno 50 il bilancio dei giornalisti e degli operatori dei media uccisi nel conflitto tra Israele e Hamas scoppiato il 7 ottobre scorso. Lo ha dichiarato ieri sera il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), in quello che è stato il mese più sanguinoso per i reporter da quando l'ong per la libertà di stampa ha iniziato a monitorare le morti dei giornalisti nel 1992. Il bilancio segna una "triste pietra miliare" e supera di gran lunga quello dei 15 reporter uccisi nella guerra in corso tra la Russia e l'Ucraina, secondo il Cpj. Nella giornata di sabato scorso sono stati cinque i giornalisti uccisi in Medio Oriente, segnando il secondo giorno più mortale del conflitto tra Hamas e Israele dopo il 7 ottobre. "I giornalisti sono civili che svolgono un lavoro importante durante i periodi di crisi e non devono essere presi di mira dalle parti in guerra", ha affermato in una nota Sherif Mansour, coordinatore del Cpj per il Medio Oriente e il Nord Africa.
Hamas, vicini a un accordo per tregua con Israele
"Siamo vicini a raggiungere un accordo su una tregua" con Israele, ha detto oggi su Telegram uno dei leader di Hamas, Ismail Haniyeh. Funzionari di Hamas hanno detto all'emittente Al Jazeera che i che i dettagli della tregua saranno annunciati dal Qatar quando e se sarà finalizzata. I colloqui in corso - spiegano le fonti - riguarderebbero una tregua di "un certo numero di giorni" e includerebbero accordi per l'ingresso di aiuti a Gaza e lo scambio tra ostaggi presi da Hamas con persone imprigionate da Israele. In particolare, il rilascio dovrebbe riguardare donne e bambini israeliani in cambio di donne e bambini palestinesi.
Media, 17 morti in raid Israele su campo profughi
Almeno 17 persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite stanotte in un attacco israeliano sul campo profughi di Nuseirat, a sud di Gaza: lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, affermando che tra le vittime ci sono anche donne e bambini.