Il governo israeliano e Hamas hanno concordato una pausa nei combattimenti per consentire il rilascio graduale di 50 ostaggi detenuti a Gaza, in cambio di 150 prigionieri palestinesi in Israele e l'ingresso di aiuti umanitari nell'enclave assediata. L'intesa riguarda da entrambe le parti la liberazione di donne e bambini. L'Idf annuncia di aver preso il quartier generale dei miliziani a nord di Gaza. Netanyahu: "La guerra continuerà". Meloni: "Soluzione del conflitto solo creando i due Stati"
Il governo israeliano e Hamas hanno concordato una pausa nei combattimenti per consentire il rilascio graduale di 50 ostaggi detenuti a Gaza, in cambio di 150 prigionieri palestinesi in Israele e l'ingresso di aiuti umanitari nell'enclave assediata. L'intesa riguarda da entrambe le parti la liberazione di donne e bambini.
Netanyahu ha parlato di "decisione giusta", avvertendo però che dopo la pausa la guerra riprenderà.
Biden si è detto "estremamente soddisfatto". Tra i rilasciati ci saranno anche 3 americani. Blinken sarà la prossima settimana in Medio Oriente.
Netanyahu: "La guerra continuerà".
"Accolgo con grande sollievo l'accordo per garantire il rilascio degli ostaggi presi da Hamas durante il cruento assalto contro Israele del 7 ottobre. Un accordo che permetterà anche una pausa umanitaria quantomai necessaria a Gaza". Così Giorgia Meloni.
Gli approfondimenti:
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- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina
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Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE
Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve
Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95 che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE
Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura
"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate LEGGI
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano LEGGI
A Rafah si intensifica flusso aiuti, pronti 200 camion per Gaza
Mentre il terminal di Rafah attende la finalizzazione dell'accordo per lo scambio tra ostaggi di Hamas e prigionieri di Israele, si va intensificando il flusso di aiuti in uscita dal valico. Duecento camion con aiuti umanitari si stanno preparando ad entrare domani nella Striscia di Gaza - ha affermato Raed Abdel Nasser, segretario generale della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai - mentre oggi sono riuscite ad entrare in Egitto ;;448 persone tra stranieri ed egiziani e 18 feriti. Nella Striscia sono entrate oggi da Rafah 4 autocisterne, che trasportavano in tutto circa 120.000 litri di carburante. Nel vicino porto sono approdate 4 petroliere.
Ministro Esteri iraniano: "Se tregua non regge il conflitto si estenderà"
''Se la tregua tra Hamas e Israele non reggerà'' e quindi ''non continuerà'', allora ''il conflitto si estenderà''. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, citato dall'emittente televisiva libanese al-Mayadeen.
Mo: accordo Israele-Hamas, Netanyahu ringrazia Biden per impegno
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden durante la quale lo ha ringraziato per aver favorito il raggiungimento di un accordo tra Hamas e Israele. L'accordo, che sarà attuato nelle prossime ore, che vedrà il rilascio di almeno 50 ostaggi provenienti da Gaza, come afferma un funzionario israeliano citato dal Jerusalem Post.
Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà
A bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO
Netanyhau, "Sia chiaro, la guerra contro Hamas continuerà"
"Sia chiaro: la guerra continuerà fino alla distruzione di Hamas garantendo la sicurezza dei nostri cittadini sia al sud sia al nord". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo l'accordo per la liberazione degli ostaggi. Secondo il premier - che ha ringraziato Joe Biden per il suo determinante aiuto - l'intesa è frutto sia della pressione militare "incessante" nei confronti di Hamas sia di quella diplomatica, che "hanno portato alle condizioni per l'accordo". "E' stata - ha aggiunto - una trattativa dura ma non sempre, come abbiamo fatto in passato, si possono liberare ostaggi solo con operazioni militari".
Mo, tv: Israele ha ricevuto i nomi degli ostaggi che saranno liberati
Le autorità israeliane hanno ricevuto la lista contenente i nomi dei 50 ostaggi che verranno rilasciati dalla Striscia di Gaza in base all'accordo raggiunto tra Hamas e Israele. Lo riporta Channel 12. Israele non diffonderà i nomi presenti nella lista prima del loro effettivo rilascio per evitare qualsiasi falsa speranza. L'elenco è stato consegnato al capo del Mossad David Barnea e al generale dell'Idf Nitzan Alon, che si trovano attualmente in Qatar.
Rinviata tappa a Roma delegazione ministri Esteri arabi e musulmani
È stata rinviata di qualche giorno la missione a Roma, che avrebbe dovuto tenersi domani, di una delegazione di ministri dei Paesi arabi e musulmani impegnati in un giro di capitali nell’ambito delle iniziative per mettere fine al conflitto tra Israele e Hamas. A quanto si apprende, problemi di agenda di alcuni ministri hanno consigliato il rinvio della missione, dopo la tappa a Parigi di oggi, a una data più favorevole in cui potranno essere presenti tutti quelli coinvolti in questi sforzi.
Il Parlamento turco bandisce Coca Cola e Nestlè per sostegno a Israele
Anche diversi comuni del Paese hanno chiesto di boicottare le aziende e i prodotti che sostengono il bombardamento sulla Striscia di Gaza. Si adegua anche la compagnia di bandiera Turkish Airlines. LEGGI L'ARTICOLO
Israele e Hamas, accordo su liberazione ostaggi e tregua a Gaza: cosa prevede
Il Qatar ha annunciato il via libera al rilascio di 50 tra donne e bambini in cambio in una pausa dai combattimenti di 4 giorni e alla liberazione di circa 150 detenuti palestinesi. Secondo il comunicato ufficiale di Doha, il cessate il fuoco consentirà l’ingresso giornaliero nella Striscia di 300 convogli umanitari, carburante compreso. E già si ipotizza una proroga. Via libera nel governo Netanyahu. Biden: "Soddisfatto". LEGGI L'ARTICOLO
Biden: “Estremamente soddisfatto per accordo sugli ostaggi di Hamas”
Il presidente americano, commentando l'intesa approvata da Israele per il rilascio di 50 persone detenute da Hamas a Gaza, ha ringraziato per la collaborazione Qatar ed Egitto. Sono tre i cittadini Usa, tra cui un bambino, che dovrebbero essere rilasciati. LEGGI L'ARTICOLO
Fonte egiziana, scambio ostaggi avverrà al valico di Rafah
Lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi dovrebbe avvenire gradualmente attraverso il valico di Rafah, tra Egitto e Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti della sicurezza al valico, ricordando che l'ultima volta che c'era stato uno scambio di prigionieri era avvenuto con le stesse modalità. Gli ostaggi nelle mani di Hamas dovrebbero essere consegnati a Rafah ai servizi di sicurezza egiziani, e poi trasferiti in ambulanza al vicino valico di Karem Aboul Salem. Lì verrebbero poi affidati alla parte israeliana.
Ministero sanità Hamas: "Bilancio dei morti sale a 14.532"
Sale a 14.532 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas citato dal Times of Israel. Sempre secondo Hamas, 35.000 palestinesi sono stati feriti e 7mila sono ancora dispersi.
Israele, familiari verranno informati solo dopo rilascio
Per evitare false speranze, Israele avvertirà i familiari degli ostaggi solo a liberazione avvenuta. Hamas ha fatto sapere che indicherà i nomi del primo gruppo di ostaggi stasera, in vista dell'avvio delle operazioni domani per lo scambio di prigionieri. I sequestrati verranno consegnati alla Croce Rossa Internazionale e da questa alle forze armate israeliane attraverso uno dei valichi della Striscia. Una volta che saranno al sicuro fuori dall'enclave, Israele rilascera' i detenuti palestinesi concordati.