
Il governo israeliano e Hamas hanno concordato una pausa nei combattimenti per consentire il rilascio graduale di 50 ostaggi detenuti a Gaza, in cambio di 150 prigionieri palestinesi in Israele e l'ingresso di aiuti umanitari nell'enclave assediata. L'intesa riguarda da entrambe le parti la liberazione di donne e bambini. L'Idf annuncia di aver preso il quartier generale dei miliziani a nord di Gaza. Netanyahu: "La guerra continuerà". Meloni: "Soluzione del conflitto solo creando i due Stati"
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Il governo israeliano e Hamas hanno concordato una pausa nei combattimenti per consentire il rilascio graduale di 50 ostaggi detenuti a Gaza, in cambio di 150 prigionieri palestinesi in Israele e l'ingresso di aiuti umanitari nell'enclave assediata. L'intesa riguarda da entrambe le parti la liberazione di donne e bambini.
Netanyahu ha parlato di "decisione giusta", avvertendo però che dopo la pausa la guerra riprenderà.
Biden si è detto "estremamente soddisfatto". Tra i rilasciati ci saranno anche 3 americani. Blinken sarà la prossima settimana in Medio Oriente.
Netanyahu: "La guerra continuerà".
"Accolgo con grande sollievo l'accordo per garantire il rilascio degli ostaggi presi da Hamas durante il cruento assalto contro Israele del 7 ottobre. Un accordo che permetterà anche una pausa umanitaria quantomai necessaria a Gaza". Così Giorgia Meloni.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina
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Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE
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Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95 che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE
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"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI
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Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano LEGGI
A Rafah si intensifica flusso aiuti, pronti 200 camion per Gaza
Mentre il terminal di Rafah attende la finalizzazione dell'accordo per lo scambio tra ostaggi di Hamas e prigionieri di Israele, si va intensificando il flusso di aiuti in uscita dal valico. Duecento camion con aiuti umanitari si stanno preparando ad entrare domani nella Striscia di Gaza - ha affermato Raed Abdel Nasser, segretario generale della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai - mentre oggi sono riuscite ad entrare in Egitto ;;448 persone tra stranieri ed egiziani e 18 feriti. Nella Striscia sono entrate oggi da Rafah 4 autocisterne, che trasportavano in tutto circa 120.000 litri di carburante. Nel vicino porto sono approdate 4 petroliere.
Ministro Esteri iraniano: "Se tregua non regge il conflitto si estenderà"
''Se la tregua tra Hamas e Israele non reggerà'' e quindi ''non continuerà'', allora ''il conflitto si estenderà''. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, citato dall'emittente televisiva libanese al-Mayadeen.
Mo: accordo Israele-Hamas, Netanyahu ringrazia Biden per impegno
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden durante la quale lo ha ringraziato per aver favorito il raggiungimento di un accordo tra Hamas e Israele. L'accordo, che sarà attuato nelle prossime ore, che vedrà il rilascio di almeno 50 ostaggi provenienti da Gaza, come afferma un funzionario israeliano citato dal Jerusalem Post.
Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà
A bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO
Netanyhau, "Sia chiaro, la guerra contro Hamas continuerà"
"Sia chiaro: la guerra continuerà fino alla distruzione di Hamas garantendo la sicurezza dei nostri cittadini sia al sud sia al nord". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo l'accordo per la liberazione degli ostaggi. Secondo il premier - che ha ringraziato Joe Biden per il suo determinante aiuto - l'intesa è frutto sia della pressione militare "incessante" nei confronti di Hamas sia di quella diplomatica, che "hanno portato alle condizioni per l'accordo". "E' stata - ha aggiunto - una trattativa dura ma non sempre, come abbiamo fatto in passato, si possono liberare ostaggi solo con operazioni militari".
Mo, tv: Israele ha ricevuto i nomi degli ostaggi che saranno liberati
Le autorità israeliane hanno ricevuto la lista contenente i nomi dei 50 ostaggi che verranno rilasciati dalla Striscia di Gaza in base all'accordo raggiunto tra Hamas e Israele. Lo riporta Channel 12. Israele non diffonderà i nomi presenti nella lista prima del loro effettivo rilascio per evitare qualsiasi falsa speranza. L'elenco è stato consegnato al capo del Mossad David Barnea e al generale dell'Idf Nitzan Alon, che si trovano attualmente in Qatar.
Rinviata tappa a Roma delegazione ministri Esteri arabi e musulmani
È stata rinviata di qualche giorno la missione a Roma, che avrebbe dovuto tenersi domani, di una delegazione di ministri dei Paesi arabi e musulmani impegnati in un giro di capitali nell’ambito delle iniziative per mettere fine al conflitto tra Israele e Hamas. A quanto si apprende, problemi di agenda di alcuni ministri hanno consigliato il rinvio della missione, dopo la tappa a Parigi di oggi, a una data più favorevole in cui potranno essere presenti tutti quelli coinvolti in questi sforzi.
Il Parlamento turco bandisce Coca Cola e Nestlè per sostegno a Israele
Anche diversi comuni del Paese hanno chiesto di boicottare le aziende e i prodotti che sostengono il bombardamento sulla Striscia di Gaza. Si adegua anche la compagnia di bandiera Turkish Airlines. LEGGI L'ARTICOLO
Israele e Hamas, accordo su liberazione ostaggi e tregua a Gaza: cosa prevede
Il Qatar ha annunciato il via libera al rilascio di 50 tra donne e bambini in cambio in una pausa dai combattimenti di 4 giorni e alla liberazione di circa 150 detenuti palestinesi. Secondo il comunicato ufficiale di Doha, il cessate il fuoco consentirà l’ingresso giornaliero nella Striscia di 300 convogli umanitari, carburante compreso. E già si ipotizza una proroga. Via libera nel governo Netanyahu. Biden: "Soddisfatto". LEGGI L'ARTICOLO
Biden: “Estremamente soddisfatto per accordo sugli ostaggi di Hamas”
Il presidente americano, commentando l'intesa approvata da Israele per il rilascio di 50 persone detenute da Hamas a Gaza, ha ringraziato per la collaborazione Qatar ed Egitto. Sono tre i cittadini Usa, tra cui un bambino, che dovrebbero essere rilasciati. LEGGI L'ARTICOLO
Fonte egiziana, scambio ostaggi avverrà al valico di Rafah
Lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi dovrebbe avvenire gradualmente attraverso il valico di Rafah, tra Egitto e Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti della sicurezza al valico, ricordando che l'ultima volta che c'era stato uno scambio di prigionieri era avvenuto con le stesse modalità. Gli ostaggi nelle mani di Hamas dovrebbero essere consegnati a Rafah ai servizi di sicurezza egiziani, e poi trasferiti in ambulanza al vicino valico di Karem Aboul Salem. Lì verrebbero poi affidati alla parte israeliana.
Ministero sanità Hamas: "Bilancio dei morti sale a 14.532"
Sale a 14.532 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas citato dal Times of Israel. Sempre secondo Hamas, 35.000 palestinesi sono stati feriti e 7mila sono ancora dispersi.
Israele, familiari verranno informati solo dopo rilascio
Per evitare false speranze, Israele avvertirà i familiari degli ostaggi solo a liberazione avvenuta. Hamas ha fatto sapere che indicherà i nomi del primo gruppo di ostaggi stasera, in vista dell'avvio delle operazioni domani per lo scambio di prigionieri. I sequestrati verranno consegnati alla Croce Rossa Internazionale e da questa alle forze armate israeliane attraverso uno dei valichi della Striscia. Una volta che saranno al sicuro fuori dall'enclave, Israele rilascera' i detenuti palestinesi concordati.
Scholz: "D'accordo con Italia su soluzione due Stati"
"Israele e Palestina hanno il diritto di intendersi e le pause umanitarie sono fondamentali. Sono d'accordo con l'Italia sulla necessità di maggiori aiuti a Gaza e sulla soluzione dei due Stati, che è quella che permetterà di convivere in pace": lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz nella conferenza congiunta con la premier italiana, Giorgia Meloni, al vertice intergovernativo di Berlino.
Corte Suprema Israele respinge ricorso, via libera a accordo
La Corte Suprema israeliana ha respinto il ricorso contro la scarcerazione dei detenuti palestinesi nell'ambito dell'accordo con Hamas sul rilascio degli ostaggi. Lo riporta Haaretz.
Bimba di 3 anni tra i tre ostaggi Usa che saranno liberati
Tra i circa 50 ostaggi che saranno rilasciati ci sono 3 americani e tra questi una bimba di 3 anni, Avigail Mor Idan, i cui genitori Roee e Smadar sono stati uccisi da Hamas il 7 ottobre scorso. Lo ha fatto sapere un funzionario dell'amministrazione Biden, ripreso dai media israeliani. Gli altri due sono entrambe donne che hanno doppio passaporto israeliano e americano.
Corte Suprema Israele respinge ricorso, via libera a accordo
La Corte Suprema israeliana ha respinto il ricorso contro la scarcerazione dei detenuti palestinesi nell'ambito dell'accordo con Hamas sul rilascio degli ostaggi. Lo riporta Haaretz.
Onu: a Gaza 5.500 donne devono partorire il mese prossimo
La direttrice del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), Natalia Kanem, ha espresso preoccupazione per la sorte delle donne incinte a Gaza e per i nascituri. "Tra i combattimenti e la devastazione, a Gaza ci sono attualmente 5.500 donne incinte che dovrebbero partorire nel prossimo mese. Ogni giorno, circa 180 donne partoriscono in condizioni spaventose, il futuro dei loro neonati è in pericolo ed incerto", ha detto Kanem.
Meloni: soluzione del conflitto solo creando i due Stati
Ferma condanna di Hamas per l'ignobile e sanguinario assalto terroristico contro Israele dello scorso 7 ottobre, il diritto all'autodifesa di Israele e la convinzione che in prospettiva la soluzione del conflitto non potrà che passare attraverso la creazione di due Stati: sono i tre concetti sottolineati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento alla riunione virtuale del G20, a cui ha partecipato in collegamento da Berlino, a fianco del cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Netanyahu stasera terrà una conferenza stampa a Tel Aviv
Il premier Benyamin Netanyahu terrà stasera una conferenza stampa al ministero della Difesa a Tel Aviv alle 21.15 (le 20.15 in Italia). Insieme a lui ci saranno il ministro della Difesa Yoav Gallant e quello del governo di emergenza nazionale Benny Gantz.
Unicef: Gaza è posto più pericoloso al mondo per un bimbo
"Secondo quanto riferito, più di 5.300 bambini palestinesi sono stati uccisi a Gaza in soli 46 giorni, più di 115 al giorno, e rappresentano il 40% dei morti. E riceviamo segnalazioni secondo cui più di 1.200 minori rimangono sotto le macerie degli edifici bombardati o risultano comunque dispersi". Lo ha detto la direttrice esecutiva di Unicef Catherine Russell alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sostenendo che "Gaza è il posto più pericoloso al mondo per un bambino". "Il numero di morti nell'attuale crisi ha superato di gran lunga il numero totale di morti durante le precedenti escalation - ha aggiunto -Tra il 2005 e il 2022 sono stati uccisi un totale di 1.653 bambini".
Crosetto: tregua frutto anche dell'impegno italiano
La tregua umanitaria tra Israele e Hamas è "frutto anche dell'impegno italiano". Lo sostiene il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ricordando che "la pressione internazionale di molti Paesi, tra cui l'Italia, su Israele è stata discreta ma forte e continua: uno stato democratico non può che rispettare le regole del diritto internazionale e del diritto umanitario, anche quando scende in guerra e lo fa legittimamente. Questo distingue Israele da una organizzazione terroristica e su questa strada bisogna insistere per porre fine, al più presto, al conflitto, evitando di incendiare tutto il Medio Oriente, pur comprendendo la legittima reazione militare di Israele dal 7 ottobre in poi".
Il Papa: pace per israeliani e palestinesi popoli fratelli
"È pesante quello che sta accadendo in Terra Santa. È molto pesante. Il popolo palestinese, il popolo di Israele, hanno il diritto alla pace, hanno il diritto di vivere in pace: due popoli fratelli". Lo dice il Papa in un video-appello. "Preghiamo per la pace in Terra Santa. Preghiamo perché le controversie vengano risolte con il dialogo e i negoziati e non con una montagna di morti da entrambe le parti. Per favore, preghiamo per la pace in Terra Santa", sottolinea Papa Francesco. Il video-appello è realizzato in spagnolo con sottotitoli in Inglese, francese, portoghese, italiano, arabo ed ebraico.
Papa: Palestina e Israele popoli fratelli, dialogo non morti
"Il popolo palestinese, il popolo di Israele, hanno il diritto alla pace, hanno il diritto di vivere in pace: due popoli fratelli. Preghiamo per la pace in Terra Santa. Preghiamo perché le controversie vengano risolte con il dialogo e i negoziati e non con una montagna di morti da entrambe le parti. Per favore, preghiamo per la pace in Terra Santa". E' l'appello di Papa Francesco per la pace nel mondo e in Terra Santa in un video diffuso attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa.
Mo, IDF: preso quartier generale Hamas a nord di Gaza
La Brigata di fanteria Givati dell'esercito israeliano ha catturato il quartier generale di Hamas nel nord di Gaza, nel quartiere di Sheikh Za'id, tra Beit Hanoun e Jabaliya. Lo fa sapere l'IDF, secondo cui diversi alti funzionari di Hamas vivono a Sheikh Za'id, e il quartiere ha anche una serie di complessi appartenenti al gruppo terroristico, comprese le forze d'e'lite Nukhba. L'IDF afferma che le truppe Givati hanno fatto irruzione nel complesso, trovando una serie di tunnel, compreso un ingresso "strategico" profondo circa 50 metri e largo sette.
Israele: intercettato missile contro città di Eilat
Un velivolo dell'aviazione israeliana ha intercettato e distrutto un missile lanciato verso la città israeliana di Eilat, dove poco prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere l'esercito spiegando che il missile non è entrato in territorio israeliano. Nelle scorse settimane - hanno ricordato i media - sono stati lanciati dal Mar Rosso verso Eilat vari missili da parte degli Huthi yemeniti, alleati dell'Iran.
Putin: sterminio palestinesi scioccante come guerra in Donbass
"La guerra, la perdita di vite umane, non puo' che scioccare. E il sanguinoso colpo di stato in Ucraina nel 2014 seguito dalla guerra del regime di Kiev contro il suo popolo nel Donbass, non e' scioccante? Lo sterminio della popolazione civile in Palestina e nella Striscia di Gaza oggi non e' scioccante?". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, intervenendo alla riunione virtuale del G20, secondo quanto riferisce Ria Novosti.
Portavoce vaticano: il Papa non ha parlato di genocidio
"Non mi risulta abbia usato tale parola. Ha utilizzato i termini con cui si è espresso durante l'udienza generale e parole che comunque rappresentano la situazione terribile che si vive a Gaza". Lo afferma il portavoce vaticano Matteo Bruni, replicando alle affermazioni della delegazione palestinese che ha incontrato il Papa secondo la quale il Pontefice avrebbe condiviso l'idea che il popolo palestinese vive "un genocidio". La notizia è arrivata nella conferenza stampa. "Siamo in dieci e lo abbiamo sentito tutti", hanno replicato i palestinesi che hanno incontrato Francesco.
Macron incontra domani ministri Esteri paesi arabi
Il presidente francese, Emmanuel Macron ricevera' domani a Parigi i ministri degli Esteri di diversi paesi arabi e musulmani per discutere "della situazione in Medio Oriente". Lo ha annunciato l'Eliseo. Macron vedra' i capi della diplomazia di Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Territori palestinesi, Indonesia, Nigeria e Turchia e il segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul Gheit.
Media: a fine mese nuovo scambio di prigionieri Israele-Hamas
L'accordo Israele-Hamas concordato ieri per la liberazione di 50 ostaggi tenuti a Gaza in cambio del rilascio di 150 prigionieri palestinesi sarà ripetuto alla fine di questo mese. Lo scrive la Reuters sul proprio sito web, citando un funzionario palestinese. "Il secondo gruppo seguirà il primo. Ci vorranno quattro o cinque giorni per organizzarlo" e "coinvolgerà 50 israeliani (ostaggi) in cambio di 150 palestinesi (prigionieri)", ha detto il funzionario a condizione di anonimato, sottolineando che tra i prigionieri ci saranno anziani, donne e bambini e che le condizioni saranno le stesse.
Palestinesi: Papa ha riconosciuto che viviamo un genocidio
I familiari dei palestinesi che vivono a Gaza, che hanno incontrato il Papa, affermano che, nei confronti dei palestinesi, si sta consumando "un genocidio". "Abbiamo invitato il Papa a visitare Gaza, lui può fermare la guerra e portare la pace alla gente di Palestina. Il cessate il fuoco non è sufficiente: quello che viviamo oggi è una pausa militare che mantiene lo status quo delle ostilità". "Il Papa ha riconosciuto che viviamo un genocidio", ha detto Shrine Halil, cristiana di Betlemme, presente all'incontro con il Pontefice, e ci ha detto che "il terrorismo non si combatte con il terrorismo", ha riferito la delegazione secondo la quale il Papa avrebbe definito "una buona idea" una sua visita a Gaza "quando la situazione lo permetterà".
MO, fonti: accordo su ostaggi sarà ripetuto a fine mese
L'accordo tra Israele e Hamas per la liberazione di 50 ostaggi detenuti a Gaza in cambio del rilascio di 150 prigionieri palestinesi sara' ripetuto alla fine di questo mese. Lo scrivono i media israeliani citando un funzionario palestinese. Il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato, ha detto che cio' significherebbe il rilascio totale di 100 delle circa 240 persone sequestrate da Hamas nell'attacco del 7 ottobre.
Putin, scioccante sterminio di civili in Palestina
Se la guerra in Ucraina è "uno shock", lo è anche "lo sterminio della popolazione civile in Palestina". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al vertice del G20.
Funzionario Israele a Cnn, tregua al via alle 10
La tregua tra Israele e Hamas dovrebbe iniziare domani 10 ora locale. Ad affermarlo è un funzionario israeliano alla Cnn. C'è un'opzione affinché la pausa possa durare fino a 10 giorni ma i funzionari israeliani ritengono improbabile che duri così a lungo.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto annunciando l'accordo che per ogni 10 ostaggi in più che vengono rilasciati, ci sarà un giorno in più di pausa nei combattimenti.
Erdogan, azioni Israele a Gaza sono crimine contro umanità
"Le azioni israeliane nella striscia di Gaza non possono essere giustificate dal diritto all'autodifesa, ma costituiscono un crimine contro l'umanità". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un intervento in video conferenza durante il Virtual Summit del G20, come riporta la Tass. "Lanciamo un appello - ha detto Erdogan trasmesso dalla tv di Stato Trt - a tutti i leader qui presenti, dovremmo condannare l'uccisione di tutti questi civili, a prescindere se siano palestinesi o israeliani, ebrei o musulmani".
Medioriente, parenti ostaggi: bene ma non sappiamo chi sarà rilasciato
I parenti degli ostaggi sequestrati in Israele dai militanti palestinesi hanno detto di essere "molto felici" che alcuni di loro saranno rilasciati dopo l'accordo di tregua tra Israele e Hamas, pur non sapendo ancora chi verrà liberato e quando. "Siamo molto lieti che ci sia un rilascio parziale", ha affermato in un comunicato il Forum sugli ostaggi e le famiglie scomparse. "Al momento non sappiamo esattamente chi verra' rilasciato e quando."
Medioriente, Gaza: a Rafah 177 camion pronti a entrare nella Striscia
Ben 177 camion di aiuti umanitari per Gaza sono pronti ad entrare nella Striscia dal valico di Rafah con 2.200 persone, tonnellate di cibo e aiuti medici. Lo ha detto all'ANSA il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed. Gli aiuti sono stati inviati dal fondo sovrano egiziano 'Tahya Misr' (Lunga vita all'Egitto). Intanto una nave saudita con aiuti umanitari è arrivata nei pressi del porto di Al-Arish; si tratta della seconda nave ad arrivare dopo quella turca, che trasportava circa 650 tonnellate di aiuti e 20 ambulanze. Per accogliere la nave saudita e ispezionare gli aiuti sono arrivati ad Al-Arish - ha aggiunto Zayed - il consigliere della Corte reale saudita per il lavoro umanitario e l'ambasciatore saudita al Cairo. Questa mattina il terminal di Rafah ha accolto 448 persone, tra stranieri (da Belgio, Australia, Stati Uniti, Germania, Svezia, Gran Bretagna, Russia, Romania e Cile) ed egiziani con doppia nazionalità, ha detto all'ANSA Raed Abdel Nasser, segretario generale della Mezzaluna egiziana nel nord Sinai, oltre a 20 feriti e 24 accompagnatori. Due cisterne con 60 mila litri di carburante sono in viaggio verso la postazione dell'Unrwa in coordinamento con la Croce Rossa egiziana.
Turchia: 'Speriamo pausa umanitaria contribuisca a porre fine a conflitto'
La Turchia afferma di "sperare che la pausa umanitaria contribuisca a porre fine il più rapidamente possibile e in modo permanente al conflitto in atto e ad avviare un processo verso una pace giusta e duratura basata sulla soluzione dei due stati". E' quanto si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri di Ankara, che considera uno "sviluppo positivo per evitare ulteriori spargimenti di sangue" l'accordo "tra le parti per dichiarare una pausa umanitaria di quattro giorni nel conflitto a Gaza, dove le forze israeliane attaccano da oltre sei settimane". Ankara, che esprime apprezzamento per "l'impegno del Qatar per raggiungere questo accordo", afferma di aspettarsi che "venga rispettato interamente", con la liberazione di ostaggi trattenuti a Gaza e di detenuti in Israele e "l'aumento della quantità di aiuti umanitari a cui è consentito l'ingresso a Gaza".
Medioriente, Erdogan: Gaza è e resterà Palestina
"E' bene essere chiari: Gaza è e rimarrà Palestina". Non ha dubbi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tornato a insistere sulla creazione di uno stato palestinese per risolvere il conflitto in Medio Oriente. "Nonostante Israele dal 1947 costringe i palestinesi ad abbandonare la propria terra, per quanto compia atti di invasione, Gaza rimarra' terra palestinese. Con la violenza dell'ultimo mese ormai tutto il mondo è contro il governo israeliano e si stanno moltiplicando le manifestazioni a favore del popolo palestinese", ha detto Erdogan di rientro dall'Algeria oggi.
Parenti ostaggi: 'Nessuna equivalenza tra Hamas e Israele'
"Non ci può essere nessuna equivalenza tra Hamas che è un'organizzazione terroristica e si fa scudo dei civili e Israele che difende i civili": lo dice Nadav, uno dei familiari degli ostaggi israeliani in conferenza stampa a Roma dopo l'incontro con il Papa. "Delusione" è stata espressa da un altro parente, Yehuda, perché il Pontefice "non ha nominato Hamas e non ne ha parlato come di un'organizzazione terroristica. Ha detto solo che la guerra deve finire": "Non c'è stato il tempo per raccontargli la nostra storia", ha detto. Per un altro dei parenti, Yair Rotem, invece l'incontro con il Papa è stato "efficace, ci ha ascoltato".
Media: l'attrice messicana Barrera rimossa dal cast di Scream 7 per post su guerra
L'attrice messicana, Melissa Barrera, non sarà nel cast di Scream VII. Lo riferisce 'Usa Today' spiegando che l'attrice, classe '90, è stata esclusa a causa dei suoi post sui social in merito alla guerra tra Israele e Hamas e a sostegno dei palestinesi. Un portavoce di Spyglass Media Group, la società di produzione del film, ha spiegato a 'Variety' che la posizione della società "è inequivocabilmente chiara: abbiamo tolleranza zero per l'antisemitismo o l'incitamento all'odio in qualsiasi forma, compresi i falsi riferimenti al genocidio, alla pulizia etnica, alla distorsione dell'Olocausto o a qualsiasi cosa che oltrepassi palesemente il confine dell'incitamento all'odio".
Medioriente, Egitto: pronti a rispondere a sfollamento forzato da Gaza
"Ciò che Israele sta commettendo in Palestina rappresenta una minaccia alla sicurezza egiziana, qualsiasi spostamento forzato della popolazione della Striscia di Gaza rappresenta un chiara minaccia per lo Stato egiziano e l'Egitto non esiterà a utilizzare tutte le misure per garantire la protezione e la preservazione dei suoi confini". Lo ha detto il primo ministro egiziano Mustafa Madbulya durante la sua partecipazione alla sessione plenaria della Camera dei Rappresentanti.
Turchia: ci aspettiamo che la tregua a Gaza venga rispettata
"Ci aspettiamo il pieno rispetto dell'accordo di pace umanitario". Lo ha affermato il ministero degli Affari Esteri di Ankara con un comunicato che definisce "uno sviluppo positivo" l'accordo tra Israele e Hamas riguardo ad una pausa delle ostilità per alcuni giorni e allo scambio di prigionieri. "Ci auguriamo che questa pausa umanitaria aiuterà a porre completamente fine al conflitto, il prima possibile, e ad avviare un processo verso una pace giusta e duratura sulla base di una soluzione con due Stati", si legge nel comunicato che ringrazia anche il Qatar per il suo ruolo nella mediazione.
Medioriente, Ong annuncia ricorso a Corte Israele contro l'accordo su ostaggi
L'ong di destra 'The Almagor Terror Victims Association' ha fatto sapere che farà ricorso alla Corte Suprema contro l'accordo varato dal governo per il rilascio degli ostaggi. In una lettera inviata al ministro della giustizia, Yaariv Levin, il fondatore di Almagor, Meir Indoor insieme ad altri dell'organizzazione, ha attaccato l'accordo. Secondo i media, è possibile che la petizione sia respinta dalla Corte Suprema allo stesso modo in cui furono respinte le altre presentate in occasione dell'intesa per il rilascio del soldato Gilad Shalit del 2011.
Cohen: 'Domani inizia processo di rilascio degli ostaggi'
''Secondo il piano concordato il processo del rilascio dei primi ostaggi deve iniziare già domani'': lo ha detto alla radio militare il ministro degli esteri Eli Cohen. ''Noi non precisiamo l'ora specifica''. In riposta ad una domanda, Cohen ha precisato che Israele non si è impegnato ad un ''cessate il fuoco'', bensì ad ''una pausa di 4 giorni''. ''Il significato del 'cessate il fuoco' è che dopo il fuoco non c'è una sua ripresa. Noi parliamo invece di una pausa, in cui scopo è la liberazione di ostaggi. Sono due concetti del tutto diversi. La differenza è enorme''.
Gaza, al-Sisi: lavoreremo ancora per soluzioni definitive
"Vorrei elogiare il successo della mediazione egiziano-qatariana-americana che ha reso possibile il raggiungimento di un accordo per l'attuazione di una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza e di uno scambio di detenuti da entrambe le parti. Affermo la continuazione degli sforzi egiziani per raggiungere soluzioni definitive e durature che raggiungano la giustizia, impongano la pace e garantiscano i diritti legittimi del popolo palestinese": lo scrive su X il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
Medioriente, Papa: siamo andati oltre, questa non è guerra, è terrorismo
"Qui non è guerra. Siamo andati oltre, è terrorismo". Il Papa, al termine dell'udienza generale, ha spiegato di avere ricevuto, in due momenti distinti, un gruppo di famigliari di ostaggi israeliani e di prigionieri palestinesi, raccogliendone la profonda sofferenza. "Questa mattina - ha spiegato a braccio - ho ricevuto due delegazioni: una di israeliani, che hanno parenti come ostaggi a Gaza, e un'altra di palestinesi che hanno parenti prigionieri in Israele. Loro soffrono tanto . Ho sentito come soffrono ambedue". "Le guerre - ha detto il Pontefice con tono grave - fanno questo: qui siamo andati oltre. Questa non è guerra. E' terrorismo. Per favore, andiamo avanti per la pace. Pregate per la pace. Che il Signore metta mano. Che il Signore ci aiuti a risolvere i problemi e a non andare avanti con passioni che alla fine uccidono tutti".
Medioriente, Musk: ricavi X Corp a ospedali Israele e Croce Rossa Gaza
"X Corp donerà tutti i ricavi derivanti dalla pubblicità e dagli abbonamenti associati alla guerra a Gaza agli ospedali in Israele e alla Croce Rossa/Mezzaluna di Gaza": lo ha scritto su X Elon Musk. LEGGI
Medioriente, Macron: lavoriamo per rilascio di tutti gli ostaggi
Emmanuel Macron ha accolto con favore mercoledì "l'annuncio di un accordo per il rilascio degli ostaggi" detenuti da Hamas e di "una tregua umanitaria" tra Israele e il movimento islamista palestinese. "Stiamo lavorando instancabilmente per garantire che tutti gli ostaggi
vengano rilasciati - ha affermato il presidente sui social
network -. La tregua umanitaria annunciata dovrebbe consentire di portare aiuti e portare sollievo alla popolazione di Gaza".
Medioriente, Hamas: tregua temporanea in vigore da domani alle 10
Il rappresentante di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha dichiarato in un'intervista ad Al Jazeera che la tregua temporanea concordata tra il gruppo terroristico
palestinese e Israele entrerà in vigore domani alle 10.00.
L'annuncio arriva dopo che Israele ha raggiunto un accordo con Hamas per una sospensione di quattro giorni dei combattimenti e il rilascio di almeno 50 dei circa 240 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre, in cambio del rilascio di 150 minorenni e donne palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. L'accordo è stato approvato nella notte dal governo israeliano.
Medioriente, media: ucciso vice comandante Hamas in Libano
E' stato ucciso il numero due del braccio armato di Hamas in Libano. Lo riporta il Jerusalem Post che rilancia notizie di Maariv riferendosi alle persone uccise in un attacco contro un'auto nei pressi di Tiro. In precedenza l'agenzia libanese Nna aveva riferito di un attacco aereo israeliano contro un veicolo lungo una strada tra Chaaitiyeh e Qlaileh, nel sud del Libano, e dell'uccisione dei quattro passeggeri a bordo.
Medioriente, Oxfam Italia: bene accordo ma serve cessate fuoco duraturo
"Il rilascio di 50 ostaggi israeliani e di altra nazionalità e la pausa concordata oggi tra Hamas e il Governo di Israele, che secondo quanto appreso sara' di almeno quattro giorni fino ad un possibile prolungamento a sei, è una buona notizia. Questo accordo concede alle famiglie di entrambe le parti il tempo necessario per ritrovarsi con i propri cari e piangere coloro che hanno perso. Sarebbe però ottimistico vedere in questo accordo, l'inizio di un percorso che possa portare ad un cessate il fuoco permanente. Una soluzione che purtroppo sembra ancora lontana, ma che deve restare la priorità". Lo dice in una nota Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. "La pausa dai bombardamenti incessanti e dalla distruzione, che sta causando tanta sofferenza a piu' di 2 milioni di palestinesi, consentira' solamente la consegna dei primi aiuti umanitari, ma non piu' di questo", aggiunge. "I prossimi giorni si esauriranno in un disperato sforzo umanitario che allevierà solo in minima parte le immani sofferenze che stanno vivendo i civili palestinesi. - continua Pezzati - Per poter mettere in campo la risposta umanitaria necessaria, dopo oltre 1 mese di guerra, non ci sono pause abbastanza lunghe, ne' corridoi abbastanza ampi per fare fronte alla gravita' della situazione. Purtroppo questo e' un altro giorno senza progressi verso l'unica soluzione che conta davvero: la fine di questo orribile spargimento di sangue. Per questo lanciamo un appello urgente alla comunità internazionale e al Governo italiano, perchè esercitino tutte le pressioni diplomatiche necessarie a raggiungere un cessate il fuoco duraturo, che garantisca l'ingresso senza ostacoli degli aiuti umanitari a Gaza sia da Israele che attraverso l'Egitto, comprese le vitali forniture di carburante". L'auspicio e' che tutto questo sia il primo passo verso la ripresa del processo di Pace". "E' fondamentale avviare un percorso che affronti il nocciolo del conflitto: porre fine alla prolungata occupazione militare israeliana dei territori palestinesi e al blocco di Gaza, garantendo al contempo il rilascio di tutti gli ostaggi. - conclude Pezzati - Questo processo deve sostenere i diritti civili, politici e umani dei palestinesi e il loro diritto all'autodeterminazione e all'uguaglianza. Sebbene una tregua permetta di piangere e seppellire i morti, non ricostruisce le case, ne' ripristina i diritti della popolazione di Gaza, cherimangono soffocati dall'assedio. E' cruciale arrivare ad una soluzione politica che garantisca un futuro di Pace sia per i palestinesi che per gli israeliani".
Medioriente, Michel: grato a Qatar ed Egitto, Hamas rilasci tutti gli ostaggi
Accolgo con favore l'accordo sul rilascio di donne e bambini tenuti in ostaggio a Gaza. Sono grato al Qatar e all'Egitto che hanno contribuito alla mediazione. Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi. E' anche cruciale usare questa pausa nelle ostilità per consentire che la massima assistenza umanitaria raggiunga coloro che ne hanno bisogno". E' quanto scrive sul social X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo l'accordo tra Israele e Hamas sul rilascio di ostaggi e una pausa nelle ostilità.
Medioriente, Tajani: tregua sia utilizzata per portare aiuti umanitari ai civili'
"Il Governo accoglie positivamente l’accordo per il rilascio di 50 ostaggi che dopo 7 lunghe settimane potranno riabbracciare i propri cari. Ora necessario garantire che la pausa dei combattimenti sia utilizzata per portare aiuti umanitari ai civili". Lo ha scritto su X il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Medioriente, Von der Leyen: bene accordo, ora più aiuti
"Accolgo con grande favore l'accordo raggiunto" tra Israele e Hamas "sul rilascio dei 50 ostaggi e su una pausa nelle ostilità". E' quanto afferma in una dichiarazione la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Ogni giorno in cui queste madri e questi bambini sono tenuti in ostaggio dai terroristi è un giorno di troppo. Condivido la gioia delle famiglie che presto potranno riabbracciare i loro cari - aggiunge - E sono molto grata a tutti coloro che nelle ultime settimane hanno lavorato instancabilmente attraverso canali diplomatici per mediare questo accordo". La richiesta "all'organizzazione terroristica di Hamas" è di "rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi e di consentire loro di tornare a casa sani e salvi". La Commissione europea "farà tutto il possibile per usare questa pausa per un aumento degli aiuti umanitari a Gaza - conclude - Ho chiesto al commissario Janez Lenarcic di intensificare le consegne a Gaza il prima possibile per alleviare la crisi umanitaria a Gaza".
Medioriente, IDF: evacuare Gaza City, oggi pausa tattica di 4 ore
L'esercito israeliano chiede ai residenti di Gaza City, "in particolare dei quartieri della Città Vecchia di Jabalia e Shuja'iya", di "evacuare immediatamente le vostre aree residenziali per preservare la vostra sicurezza, attraverso Salah al-Din Road fino alle 16:00, per raggiungere il sud di Wadi Gaza e la zona umanitaria". Lo scrive l' IDF in un post sui social. "Ci sarà una pausa tattica locale per scopi umanitari oggi tra le 10:00 e le 14:00, nell'area dei quartieri Jourat al-Lot e Batn al-Sameen a Khan Yunis - aggiunge l'IDF - Hamas ha perso il controllo sul nord di Gaza e sta cercando di impedire agli abitanti di Gaza di spostarsi verso sud per la loro sicurezza".
Militari israeliani: "Raid su obiettivi Hezbollah nel sud del Libano"
Le forze israeliane (Idf) confermano operazioni dei caccia contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Nel mirino di raid aerei, rendono noto su X, un sito militare e altre infrastrutture del gruppo filoiraniano.
Medio Oriente, Borrell: "L'Ue non ha posizione comune, ci stiamo lavorando"
Gli Stati membri dell'Ue non hanno ancora "una posizione comune" che permetta all'Unione di svolgere un ruolo geopolitico nella guerra scoppiata tra Israele e Hamas. Lo ammette l'Alto Rappresentante Josep Borrell, parlando a Strasburgo nella plenaria del Parlamento Europeo. "Io rappresento il Consiglio - afferma - e quindi anche tutti gli Stati membri. Non è facile, perché a volte gli Stati membri non sono allineati sulla stessa posizione: ad esempio nel voto all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove hanno votato in otto a favore di un pausa per motivi umanitari e in quattro hanno votato contro. Esiste una posizione comune del Consiglio Europeo, che difende le pause e i corridoi umanitari e chiede a Israele che, quando esercita il suo diritto alla difesa, lo faccia nel rispetto delle leggi umanitarie e delle leggi internazionali che regolano la guerra, ma finora ci sono state diverse dichiarazioni da parte di diversi leader europei su come viene esercitato questo diritto a difendere Israele. E, quando non c’è una posizione comune, l’Alto Rappresentante non può rappresentarla".
Quando non c'è una posizione comune, l'Alto Rappresentante "deve lavorare per costruirla - prosegue Borrell - deve lavorare perché sia possibile che gli Stati membri convergano su una posizione che permetta loro di essere una forza geopolitica in questo conflitto. E' ciò che stiamo tentando di fare, con la convinzione che non ci sarà una soluzione militare a questo conflitto, perché non si uccide un'idea. L'unica strada è avere un'idea migliore. E l'idea migliore non può che essere quella di riconoscere che due popoli che lottano per la stessa terra da più di 100 anni devono e possono convivere. La comunità internazionale è impegnata su questo: lo ripetiamo da 30 anni, fin dagli accordi di Oslo, che la soluzione sono i due Stati, ma abbiamo fatto poco o nulla per realizzarla".
Meloni: "Grande sollievo per l'accordo sugli ostaggi, lavoriamo per una pace duratura"
"Accolgo con grande sollievo l'accordo per garantire il rilascio degli ostaggi presi da Hamas durante il cruento assalto contro Israele del 7 ottobre. Un accordo che permetterà anche una pausa umanitaria quantomai necessaria a Gaza. Continueremo a lavorare per il rilascio di tutti gli ostaggi e per una pace duratura in Medio Oriente. Oggi pensiamo alle famiglie che potranno finalmente riabbracciare i propri cari". Lo dichiara il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Mezzaluna Rossa Palestina: "14 ambulanze arrivate a Shifa"
La Mezzaluna Rossa Palestinese afferma che 14 ambulanze sono arrivate all'ospedale al-Shifa, il più grande di Gaza, per evacuare i pazienti. Lo riporta la Bbc. Si stima che siano rimaste circa 300 persone in condizioni critiche.

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Ministro degli Esteri turco a Londra e Parigi per Gaza
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan si recherà oggi a Londra e a Parigi nell'ambito di iniziative diplomatiche riguardo alla situazione a Gaza decise in modo congiunto durante il vertice dell'Organizzazione per la cooperazione islamica sulla guerra tra Hamas e Israele tenutosi recentemente a Riad. Secondo CnnTurk, Fidan durante la visita potrebbe avere incontri con il premier britannico Rishi Sunak e il presidente francese Emmanuel Macron.
Medio Oriente, Comitato per la Protezione dei Giornalisti: "53 i reporter uccisi"
Il numero dei giornalisti uccisi nel conflitto Israele-Hamas dal 7 ottobre è salito ad almeno 53. Lo ha dichiarato il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj), precisando in una nota che fra le vittime vi sono 46 palestinesi, quattro israeliani e tre libanesi.
Gli ultimi giornalisti a perdere la vita sono stati un reporter e un fotoreporter che lavoravano entrambi per il media libanese Al Mayadeen. Sono stati uccisi ieri negli attacchi israeliani nel sud del Libano. L'esercito israeliano ha dichiarato che sta esaminando la dinamica dell'incidente. “Questa è un’area con ostilità attive, dove si verificano scontri a fuoco. La presenza nell’area è pericolosa”, ha aggiunto l'Idf.
Parigi: "Sì a controlli più rigorosi su aiuti palestinesi"
La Francia è favorevole a controlli più rigorosi degli aiuti allo sviluppo dell'Unione europea in favore dei palestinesi, anche se recenti verifiche della Commissione Ue hanno consentito di dimostrare che Hamas non ha beneficiato in alcun modo di finanziamenti Ue. Intervistata questa mattina da radio France Inter sull'ipotesi Ue di introdurre in avvenire controlli più rigorosi, in particolare, rispetto a casi eventuali di antisemitismo, la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha risposto;: "Siamo favorevoli" a questa ipotesi. E ancora: "Ne abbiamo parlato alla riunione dei ministri degli Esteri lunedì" a Bruxelles. Colonna ha tuttavia sottolineato che i controlli effettuati sinora "hanno evidenziato che non c'è alcun caso accertato di dirottamento dei fondi" Ue verso Hamas o altre organizzazioni terroristiche. L'Ue ha dato ieri il proprio via libera al proseguimento del suo aiuto allo sviluppo in favore dei palestinesi. "La commissione ha fatto il suo lavoro di verifica. Quindi l'aiuto proseguirà ed è necessario che arrivi con facilità e il più possibile vista la situazione umanitaria catastrofica", ha concluso Colonna.
Tajani: "Ora necessario garantire che la pausa dei combattimenti sia utilizzata per portare aiuti umanitari ai civili"
Giordania: "Speriamo la tregua a Gaza sia un passo verso la fine della guerra"
La Giordania accoglie con favore "l'impegno collettivo culminato nell'accordo sul cessate il fuoco umanitario nella Striscia di Gaza" ed esprime apprezzamento per le "iniziative di collaborazione da parte del Qatar insieme a Egitto e Stati Uniti". Il portavoce del ministero degli Esteri, Sufian Al-Qudah, ha sottolineato "l'importanza del cessate il fuoco come passo cruciale verso la cessazione completa del conflitto in corso nella Striscia di Gaza e lo stop agli attacchi e allo sfollamento forzato dei civili palestinesi". Il portavoce, riferisce ancora l'agenzia Petra, ha insistito sull'importanza dell'accordo nella prospettiva della "consegna di aiuti umanitari sufficienti a tutte le aree della Striscia di Gaza in modo tale da rispondere a tutte le esigenze, raggiungere la stabilità e garantire che la popolazione di Gaza resti nelle proprie case".
Haaretz: "Incontro Nasrallah-leader Hamas dopo accordo"
Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha incontrato il vice capo dell'Ufficio politico di Hamas, Khalil al-Hayyah, e il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan. Lo riporta Haaretz. L'incontro, scrive il quotidiano israeliano, rientra nel coordinamento tra Hezbollah e Hamas sulle conseguenze dell'accordo per la liberazione degli ostaggi. Anche Al-Hayyah è in contatto con l'intelligence egiziana ed è stato coinvolto negli sforzi di mediazione coordinati dal Qatar, scrive Haaretz.
Jihad islamica: "Prigionieri non civili israeliani non saranno liberati"
Nell'accordo raggiunto fra Israele e Hamas non saranno liberati 'prigionieri non civili israeliani'. Lo ha dichiarato su Telegram la Jihad islamica palestinese precisando che i soldati israeliani non saranno rilasciati finché “tutti i nostri prigionieri non saranno liberati dalle prigioni nemiche”.
"Sottolineiamo il nostro continuo confronto con l'aggressore, a tutti i livelli politici e sul campo, al fine di contrastare tutti gli obiettivi di questa aggressione", aggiunge la Jihad islamica.
Cameron: "Accordo passo cruciale, sia rispettato"
"Questo accordo" tra Israele e Hamas "è un passo cruciale per dare sollievo alle famiglie degli ostaggi e affrontare la crisi umanitaria a Gaza. Esorto tutte le parti a garantire il pieno rispetto dell'accordo". E' quanto afferma in una dichiarazione diffusa da Downing Street il ministro degli Esteri britannico David Cameron. "Vogliamo vedere tutto gli ostaggi rilasciati immediatamente e riunite le famiglie colpite dagli orrori dell'attacco terroristico del 7 ottobre" in Israele, aggiunge, sottolineando anche come "questa pausa offra un'opportunità importante per garantire che quantità molto maggiori di generi alimentari, carburante e altri aiuti salvavita possano raggiungere Gaza in modo stabile".
"Abbiamo già raddoppiato il nostro impegno per gli aiuti ai palestinesi quest'anno e lavoreremo a stretto contatto con le Nazioni Unite per garantire che raggiungano coloro che ne hanno bisogno - conclude - Il Regno Unito continuerà a lavorare con tutti i partner nella regione per garantire il rilascio di tutti gli ostaggio, il ripristino della sicurezza e il raggiungimento di una soluzione politica a lungo termine che consenta sia agli israeliani che ai palestinesi di vivere in pace".

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Libano: "Tregua dovrebbe applicarsi anche al confine settentrionale"
Fonti ufficiali libanesi hanno riferito al quotidiano Nidaa Al Watan che il cessate il fuoco a Gaza, concordato con Hamas, dovrebbe applicarsi anche al confine settentrionale. Secondo il rapporto, l'esercito libanese è coinvolto in colloqui con Hezbollah nel tentativo di porre fine agli attacchi sul territorio libanese.
Nelle informazioni ufficiali inviate ala giornale libanese, la tregua di Gaza “si applicherà al sud del Libano, e Hezbollah vi aderirà a condizione che vi aderisca anche Israele”.
Londra: "L'accordo tra Israele e Hamas è un passo cruciale"
Il Regno Unito ha accolto oggi favorevolmente l'accordo di tregua tra Israele e Hamas, definendolo un "passo cruciale per fornire soccorso alle famiglie degli ostaggi e affrontare la crisi umanitaria a Gaza": lo ha affermato il ministro degli Esteri David Cameron in un comunicato.
Berlino: "Accordo è progresso di cui bisogna approfittare"
La Germania ha accolto oggi favorevolmente l'accordo tra Israele e Hamas per una tregua umanitaria a Gaza in cambio del rilascio di una parte degli ostaggi rapiti dall'organizzazione terroristica, sottolineando che si tratta di un "progresso" di cui bisogna approfittare per "fornire aiuti vitali agli abitanti" della Striscia. "L'annunciata liberazione di un primo gruppo di ostaggi è un progresso, anche se nulla al mondo potrà cancellare le loro sofferenze. La tregua umanitaria deve servire a fornire gli aiuti vitali e necessari agli abitanti di Gaza", ha scritto su X la ministra degli Esteri, Annalena Baerbock.
Borrell: "50 ostaggi liberi dopo 7 settimane di sofferenza"
"L'Ue accoglie con favore l'accordo volto a liberare 50 ostaggi da Gaza per una pausa prolungata nel conflitto. Dopo 7 settimane di sofferenza, finalmente, potranno ricongiungersi alle loro famiglie. Chiediamo il rilascio immediato di tutti gli ostaggi". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.
Israele, vittime del terrorismo fanno ricorso contro accordo
L'Associazione israeliana delle vittime del terrorismo Almagor ha annunciato che presenterà una petizione presso la Corte Suprema oggi a mezzogiorno ora locale, le 11 in Italia, contro l'accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco siglato tra Israele e Hamas. Secondo quanto riporta il Times of Israel, Almagor chiede di vedere l'elenco dei prigionieri che Israele sta valutando di rilasciare come parte dell'accordo. L'organizzazione chiede inoltre di conoscere tutti i dettagli degli impegni che Israele sta assumendo nei confronti di Hamas riguardo alle restrizioni al combattimento durante il periodo di cessate il fuoco, inclusa la cessazione della raccolta di informazioni "così come la consegna di carburante e altri rifornimenti che potrebbero aiutare Hamas a condurre operazioni terroristiche contro gli abitanti di Israele". Inoltre, l'Associazione chiede al ministro della Giustizia Yariv Levin di rivelare "gli impegni generali che Israele sta assumendo nei confronti di Hamas che sono stati assunti direttamente o tramite terzi". La Corte Suprema esaminerà qualsiasi istanza presentata nelle prossime 24 ore e si prevede che la respingerà, come ha fatto con le petizioni contro l'accordo per liberare il soldato Shalit nel 2011.
Idf: "Proseguono le operazioni a Gaza"
Nell'attesa che venga comunicato, entro le prossime 24 ore, l'inizio della tregua di 4 giorni fra Israele e Hamas, l'esercito israeliano prosegue con la sua campagna all'interno di Gaza, tra le notizie secondo cui i bombardamenti aerei si sono intensificati nelle ultime ore.
In una dichiarazione pubblicata su Telegram, l'Idf ha scritto che "continua a operare nella Striscia di Gaza, colpendo infrastrutture terroristiche, uccidendo terroristi e localizzando armi".
Qatar: "Speriamo l'accordo porti a colloqui seri per la pace"
Il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ringrazia "i partner che hanno contribuito affinché fosse raggiunto l'accordo sulla pausa umanitaria a Gaza, in particolare gli Stati Uniti e l'Egitto". L'auspicio, si legge in un messaggio diffuso su X, è che porti a "un accordo globale e sostenibile che ponga fine alla guerra e allo spargimento di sangue e che porti a colloqui seri per un processo di pace globale e giusto nel rispetto delle risoluzioni con legittimità internazionale".
Reuters: "Il governo israeliano e Hamas hanno concordato una pausa di quattro giorni nei combattimenti per consentire il rilascio di 50 ostaggi detenuti a Gaza, in cambio di 150 palestinesi imprigionati in Israele, e l'ingresso di aiuti umanitari nell'enclave assediata"
Israele e Hamas trovano accordo su ostaggi. VIDEO
Michel: "Grato a Qatar ed Egitto, Hamas rilasci tutti gli ostaggi"
"Accolgo con favore l'accordo sul rilascio di donne e bambini tenuti in ostaggio a Gaza. Sono grato al Qatar e all'Egitto che hanno contribuito alla mediazione. Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi. E' anche cruciale usare questa pausa nelle ostilità per consentire che la massima assistenza umanitaria raggiunga coloro che ne hanno bisogno". E' quanto scrive sul social X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo l'accordo tra Israele e Hamas sul rilascio di ostaggi e una pausa nelle ostilità.
La Cina "accoglie con favore" l'accordo Israele-Hamas
La Cina ha accolto con favore l'accordo raggiunto sotto l'egida del Qatar per una tregua umanitaria a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi rapiti in Israele dai militanti di Hamas. "Accogliamo con favore l'accordo temporaneo di cessate il fuoco tra le parti interessate e speriamo che possa contribuire ad alleviare la crisi umanitaria, contribuire ad allentare l'escalation e ridurre le tensioni", ha detto alla stampa il portavoce della diplomazia cinese, Mao Ning.
Metsola: "L'accordo è una fonte di speranza per tutti"
Abu Mazen: "Bene accordo ma servono soluzioni più ampie"
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, ha accolto con favore l'accordo mediato dall'estero tra Hamas e Israele nella Striscia di Gaza, ma ha anche chiesto soluzioni più ampie a lungo termine per il conflitto israelo-palestinese. L'amministrazione dell'Anp con sede in Cisgiordania, "apprezza lo sforzo di mediazione qatariota-egiziano", chiede una tregua prolungata con Israele e "l'attuazione di una soluzione politica basata sulla legittimità internazionale", ha detto il consigliere palestinese Hussein Al-Sheikh in un comunicato.
L'esercito israeliano ordina l'evacuazione di un ospedale indonesiano
L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione dell'ospedale indonesiano di Gaza City. Lo ha detto ad al Jazeera il direttore generale del ministero della Sanità di Gaza. Israele ha dichiarato che i militanti di Hamas si trovano nella struttura e hanno minacciato di agire contro di loro entro quattro ore.
Dopo l'incursione di al-Shifa la scorsa settimana, l'ospedale indonesiano è l'unica struttura nel nord di Gaza che ancora cura i pazienti feriti dagli attacchi israeliani. Ma da lunedì l'ospedale è nel mirino dell'Idf.
Gaza, von der Leyen: "Bene accordo, ora invio aiuti"
"La Commissione europea farà tutto il possibile per utilizzare la pausa per l'invio di aiuti umanitari a Gaza. Ho chiesto a commissario Janez Lenarcic di incrementare al più presto possibile la consegne a Gaza per fare fronte alla crisi umanitaria". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Lyayen nel dare il benvenuto all'accordo raggiunto per una pausa nei combattimenti e lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi.

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Allarme razzi da Gaza nelle comunità Israele a ridosso di Gaza
Le sirene di allarme razzi da Gaza stanno risuonando nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia. Lo ha fatto sapere l'esercito.
Michel: "Bene l'accordo, Hamas rilasci tutti gli ostaggi"
Opposizione Israele approva l'accordo votato sugli ostaggi
Yair Lapid, leader dell'opposizione israeliana al governo di Benyamin Netanyahu, ha detto di "appoggiare" l'accordo per la liberazione di una parte degli ostaggi votato la notte scorsa dall'esecutivo. Sottolineando che circa 200 ostaggi rimarranno nelle mani di Hamas a Gaza, Lapid ha affermato su X che "Israele ha la suprema obbligazione di continuare a lavorare per riportare tutti gli ostaggi, fino all'ultimo, a casa".
Pubblicata la lista dei prigionieri palestinesi candidati per il rilascio
Il Ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato l'elenco dei 300 prigionieri palestinesi candidati al rilascio nell'ambito dell'accordo sugli ostaggi approvato dal governo di Tel Aviv. Partono da questo momento le 24 ore in cui sarà possibile presentare ricorso presso l'Alta Corte.
In questa fase, Israele si è impegnato a rilasciare circa 150 prigionieri in cambio del rilascio di cinquanta ostaggi israeliani, ma secondo l'accordo con Hamas, l'organizzazione cercherà di individuare e rilasciare fino a cinquanta ostaggi aggiuntivi durante i giorni del cessate il fuoco. In tal caso, Israele rilascerà in cambio altrettanti prigionieri.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il membro del gabinetto di sicurezza Benny Gantz sono stati autorizzati a decidere ogni volta sull'identità dei prigionieri da rilasciare, dal pool delle 300 ora presentato. Sono stati inoltre autorizzati a determinare la data finale del cessate il fuoco – in vista della possibilità che Hamas rilasci altri ostaggi – a condizione che la durata totale non superi i dieci giorni.
Usa sperano con tregua stop scontri confine Israele-Libano
Gli Stati Uniti sperano che la tregua a Gaza porti a una "pausa totale" negli scontri al confine tra Israele e Libano. Lo riferisce un alto funzionario americano in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.
Herzog: "Accordo doloroso e difficile, sostengo Netanyahu"
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha definito "doloroso e difficile" l'accordo sugli ostaggi concluso con Hamas, specificando però di di "sostenere" la decisione del premier Benjamin Netanyahu. "Le riserve sono comprensibili, dolorose e difficili, ma date le circostanze sostengo la decisione del primo ministro e del governo di portare avanti l'accordo per il rilascio degli ostaggi", ha affermato Herzog su X. "Si tratta di un dovere morale ed etico che esprime correttamente il valore ebraico e israeliano di garantire la libertà di coloro che sono tenuti prigionieri, con la speranza che sia un primo passo significativo per riportare a casa tutti gli ostaggi - prosegue il presidente -. Lo Stato di Israele, le Idf e tutte le forze di sicurezza continueranno ad agire in ogni modo possibile per raggiungere questo obiettivo, insieme al ripristino della sicurezza assoluta dei cittadini di Israele".
Russia, "accogliamo con favore accordo tregua Israele-Hamas"
"Mosca accoglie con favore l'accordo raggiunto tra Israele e Hamas" su una pausa umanitaria di quattro giorni a Gaza, ha detto all'agenzia Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. "Mosca accoglie con favore l'accordo di cessate il fuoco, qualcosa che la Russia ha chiesto da quando il conflitto si è intensificato", ha detto la Zakharova lodando in particolare gli sforzi del Qatar per mettere in pratica l'appello globale alla de-escalation.
Netanyahu: "Intesa sugli ostaggi è la decisione giusta"
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha detto al suo governo che l'accordo negoziato con Hamas sugli ostaggi detenuti a Gaza dal 7 ottobre è "la decisione giusta" da prendere. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha contribuito a "migliorare il quadro che vi viene proposto (...) per includere più ostaggi a un costo inferiore", ha dichiarato in serata nel corso di una riunione che dovrebbe sfociare in una decisione. Il premier ha poi ribadito che ''Israele è in guerra e continueremo finché otterremo la distruzione di Hamas".
Sei ospedali israeliani pronti a ricevere ostaggi liberati
Sei ospedali in Israele sono pronti a ricevere gli ostaggi che verranno rilasciati come parte dell'accordo sugli ostaggi, e hanno approntato reparti dedicati per riceverli, separati dagli altri pazienti e dai media. Lo scrive Haaretz. Secondo il Ministero della Sanità, il centro medico Sheba di Tel Hashomer, il centro medico Shamir, gli ospedali Wolfson, Soroka e Ichilov e il centro medico pediatrico Schneider sono pronti a ricevere gli ostaggi.
Sarandon scaricata da agenzia Hollywood per commenti anti-ebrei
Susan Sarandon e' stata scaricata dall'agenzia di talenti di Hollywood Uta per aver partecipato a un comizio pro-palestinesi a New York durante il quale ha fatto commenti giudicati anti-semiti. Parlando dal palco l'attrice ha detto che "molta gente di questi tempi ha paura di essere ebrea: cosi' assaggiano quel che si prova ad essere musulmano in questo Paese".
Media Usa, "accordo su ostaggi prevede 300 camion di aiuti"
Nella prima fase dell'accordo sugli ostaggi detenuti da Hamas, il gruppo terrorista dovrebbe liberare circa 50 donne e bambini israeliani, mentre Israele dovrebbe rilasciare circa 150 prigionieri palestinesi, per lo più donne e bambini, in un cessate il fuoco di quattro giorni. Lo rivela Axios, precisando che l'intesa prevede anche l'ingresso a Gaza di 300 camion di aiuti al giorno e carburante. Nella seconda fase, Hamas potrebbe rilasciare decine di altre donne, bambini e anziani in cambio di una proroga del cessate il fuoco da parte di Israele di diversi giorni, aggiunge il sito americano.
Israele ordina evacuazione ospedale indonesiano
Mounir Al-Barsh, direttore generale del ministero della sanità di Gaza, ha detto alla televisione Al Jazeera che l'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione dell'ospedale indonesiano di Gaza City. Israele ha minacciato di agire entro quattro ore. L'ospedale indonesiano era l'unica struttura nel nord di Gaza che ancora curava i pazienti. Ma da lunedì l'ospedale è nel mirino delle forze israeliane.
Israele, "guerra proseguirà al termine della tregua"
L'esercito israeliano "continuerà la sua guerra" contro Hamas dopo la fine della tregua nella Striscia di Gaza, ha assicurato oggi il governo di Israele. "Il governo israeliano, l'esercito israeliano e le forze di sicurezza continueranno la guerra per restituire tutti i rapiti, eliminare Hamas e garantire che non ci siano ulteriori minacce allo Stato di Israele da Gaza", ha affermato l'esecutivo in un comunicato.
Qatar conferma accordo tregua, 4 giorni prorogabile
Il Qatar ha annunciato formalmente un accordo tra Israele e Hamas che prevede la pausa nei combattimenti e il rilascio di 50 tra donne e bambini tenuti in ostaggio da Hamas. "L'orario di inizio della pausa sarà annunciato entro le prossime 24 ore; durerà quattro giorni e sarà soggetta a proroga", ha affermato Doha in un comunicato citato dai media internazionali.
Biden: "Estremamente soddisfatto per accordo ostaggi"
Il presidente americano Joe Biden ha rilasciato una dichiarazione in cui accoglie favorevolmente l'accordo per la pausa nei combattimenti a Gaza e il rilascio di ostaggi e prigionieri tra Hamas e Israele. Nella nota citata dai media internazionali Biden ringrazia "lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani del Qatar e il presidente Abdel-Fattah al-Sisi dell'Egitto per la loro collaborazione nel raggiungimento di questo accordo" e si dice "straordinariamente gratificato" al pensiero della imminente liberazione degli ostaggi.
Usa, tre americani tra gli ostaggi che Hamas rilascerà
Tre cittadini americani, tra cui un bambino, sono tra gli ostaggi che saranno rilasciati da Hamas. Lo riferisce un alto funzionario Usa, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. Secondo l'amministrazione americana, gli ostaggi saranno rilasciati a partire da giovedì.
Hamas, "bene 'tregua umanitaria' ma restiamo all'erta"
Hamas ha accolto con favore l'accordo di "tregua umanitaria" approvato da Israele, che prevede lo scambio di ostaggi detenuti dal movimento islamico nella Striscia di Gaza con prigionieri palestinesi. "Le disposizioni di questo accordo sono state formulate in conformità con la visione di resistenza e determinazione che mira a servire il nostro popolo e rafforzare la sua tenacia di fronte all'aggressione", ha affermato il movimento islamista in un comunicato. "Confermiamo che le nostre mani rimarranno sul grilletto e che i nostri battaglioni trionfanti rimarranno all'erta", ha avvertito Hamas.
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate LEGGI
Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve
Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95 che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE