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Guerra Israele-Hamas, via libera alla tregua: scatterà venerdì alle 6 ora italiana

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Israele-Hamas, accordo su liberazione ostaggi e tregua
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Israele-Hamas, accordo su liberazione ostaggi e tregua
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Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza comincerà domani, 24 novembre, e il trasferimento degli ostaggi avrà luogo attraverso il valico di Rafah. Previsto lo scambio tra 13 israeliani e 39 palestinesi. "Sarà una breve tregua", poi il conflitto riprenderà e si prevedono "altri due mesi di guerra", ha detto il ministro della difesa Yaov Gallant parlando ai soldati. Fonti palestinesi: almeno 27 morti in seguito a un bombardamento israeliano su una scuola delle Nazioni Unite

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Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza comincerà il 24 novembre, alle 6 ora italiana, con il trasferimento degli ostaggi che avrà luogo attraverso il valico di Rafah, secondo quanto annunciato dall'ambasciatore israeliano in Russia. Previsto, al momento, lo scambio tra 13 israeliani e 39 palestinesi. "Sarà una breve tregua", poi il conflitto riprenderà e si prevedono "altri due mesi di guerra", ha detto il ministro della difesa Yaov Gallant parlando ai soldati. Almeno 27 persone morte in seguito a un bombardamento israeliano su una scuola delle Nazioni Unite a Jabalya, nel nord di Gaza, che ospita centinaia di sfollati. A riferirlo un medico palestinese.


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Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA

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Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura

"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e  caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la  paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto  farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO

Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza

Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in  quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va  dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed  esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate LEGGI

All'ospedale al Shifa a Gaza rimasti 2 medici per 200 pazienti

Secondo il capo della chirurgia plastica dell'ospedale al Shifa nel nord della Striscia di Gaza, sono rimasti solo due medici per curare i circa 200 pazienti rimasti nella struttura. Lo riportano i media internazionali tra cui il Guardian. Il dottor Ahmed El Mokhallalati ha precisato a Nbc News che la situazione all'ospedale, il più grande complesso medico nella Striscia di Gaza, è "molto, molto difficile". "La maggior parte del personale se n'è andata ieri, ad eccezione di due medici, io, un mio collega e un'infermiera, tutti ricoverati in ospedale", ha affermato.

Khamenei: raid Israele a Gaza non annullano sconfitta 7 ottobre

ìLa Guida Suprema della Repubblica Islamica dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, si è rivolta su X per informare Israele che la sua campagna di bombardamenti su Gaza non annullerà il massacro del 7 ottobre. In un post su X, Khamenei ha scritto: "Questo bombardamento non compenserà la schiacciante sconfitta subita dall'entità sionista (7 ottobre). Questo bombardamento ne ridurrà la vita, mentre le privazioni e le atrocità non rimarranno senza risposta".

Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il  giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni,  ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che  per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano LEGGI

Media: "Biden a Netanyanu, non esagerare al nord"

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiesto ieri al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che Israele agisca per calmare la situazione sul fronte settentrionale durante il previsto cessate il fuoco di quattro giorni. Lo rende noto la tv israeliana Channel 13 news. Citando una fonte anonima che conosce i dettagli della telefonata, l'emittente afferma che Netanyahu non ha fatto alcuna promessa al riguardo. La questione potrebbe emergere durante la riunione del gabinetto di guerra di stasera, che si sta convocando proprio adesso.


Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A  bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse  salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli  effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e  speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa  Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO

Israele, ucciso il comandante delle forze navali di Hamas

Aerei da combattimento delle forze di difesa israeliane Idf, diretti dall'intelligence insieme alle forze della sicurezza (Isa), hanno ucciso Amar Abu Jalalah, comandante delle forze navali di Hamas a Khan Yunis, e un altro agente delle forze navali di Hamas. Lo rende noto il portavoce militare di Israele. Amar Abu Jalalah era un agente di alto livello delle forze navali di Hamas e coinvolto nella direzione di diversi attacchi terroristici via mare che sono stati sventati dalle forze di difesa. Nel corso della guerra sono stati individuati e distrutti depositi di armi, siti di tunnel vicino alla spiaggia, complessi di addestramento.

Il Parlamento turco bandisce Coca Cola e Nestlè per sostegno a Israele

Anche  diversi comuni del Paese hanno chiesto di boicottare le aziende e i  prodotti che sostengono il bombardamento sulla Striscia di Gaza. Si  adegua anche la compagnia di bandiera Turkish Airlines. LEGGI L'ARTICOLO

Fonte palestinese: ostaggi alla Croce Rossa, poi in Egitto

Gli ostaggi israeliani liberati dovrebbero essere "consegnati alla Croce Rossa per portarli in Egitto", al confine con la Striscia di Gaza, prima di essere affidati "alla parte israeliana". Lo ha riferito un funzionario palestinese, sotto anonimato, spiegando che la Croce Rossa procederà prima ad una visita medica "per accertarsi del loro stato di salute".

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Ragazzo palestinese ucciso in scontri con soldati a Nablus

Un ragazzo palestinese di 12 anni, Muhammad Adili, è rimasto ucciso oggi durante scontri con l'esercito israeliano nel villaggio cisgiordano di Beita, presso Nablus. Lo riferisce la agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Fonti mediche hanno detto all'agenzia che il giovane è stato raggiunto al petto da un proiettile. Il portavoce militare israeliano non ha ancora fornito una propria versione di questo incidente.

Medico palestinese: 27 morti in raid su scuola Onu a Gaza

Almeno 27 persone sono morte in seguito a un bombardamento israeliano su una scuola delle Nazioni Unite a Jabalya, nel nord di Gaza, che ospita centinaia di sfollati. Lo riferisce un medico palestinese.

Biden: "Dita incrociate per rilascio bimba tre anni americana"

"Non posso dare aggiornamenti fino a quando non sarà fatta. Tengo le dita incrociate" all'idea che fra coloro che verranno rilasciati da Hamas ci sia anche la bambina americana di tre anni. Lo afferma Joe Biden.

Attacco Usa su Siria orientale

Il network libanese, affiliato agli Hezbollah, Al Mayadeen ha reso noto che gli Stati Uniti hanno condotto un attacco su obiettivi vicino Deir ez-Zor nella Siria orientale. Secondo il rapporto, l'attacco ha causato danni, ma non feriti. La notizia e' riportata anche dal sito israeliano 'Ynetnews'.

Aiuti a Gaza, nave medica francese in arrivo ad Al-Arish

Una nave francese, con a bordo un ospedale da campo, arriverà presto al porto di Al-Arish per curare i palestinesi feriti a Gaza. Lo si apprende dal governatorato del Nord Sinai. Il governatore, generale Muhammad Abdel Fadil Shusha, ha ricevuto una delegazione di tecnici francesi, alla presenza del maggiore generale Muhammad Sharif, direttore del porto di Al-Arish, del maggiore generale Mustafa Muhammad, direttore dell'Amministrazione Centrale, e di Khaled Zayed, capo della Mezzaluna rossa del Nord Sinai. Il Governatore del Nord Sinai ha assicurato all'equipe francese tutto il sostegno e la cooperazione per attuare la missione.

Gallant: "Pausa breve poi previsti altri 2 mesi di guerra"

Quella dei prossimi giorni, "sarà una breve tregua", poi la guerra riprenderà e si prevedono "altri due mesi di guerra". Lo ha detto il ministro della difesa Yaov Gallant parlando ai soldati. "Sarà" - ha spiegato - "una breve pausa alla fine della quale i combattimenti riprenderanno con intensità e creeremo pressione per portare indietro altri ostaggi. Si prevedono altri due mesi di guerra".

Hamas: "Quasi 15mila morti a Gaza, oltre 6.100 minorenni"

Il governo di Hamas a Gaza ha annunciato oggi che il bilancio delle vittime nel territorio palestinese ha raggiunto quota 14.854 da quando è iniziata la guerra il 7 ottobre tra le forze israeliane e i militanti di Hamas. Il governo di Hamas ha affermato che tra le vittime ci sono 6.150 minorenni e 4.000 donne, mentre altre 36.000 persone sono ferite. Il ministero della Sanità di Hamas aveva precedentemente affermato di non essere più in grado di fornire cifre esatte poiché gli intensi combattimenti hanno impedito il recupero dei corpi.

Al Sisi: "Valico di Rafah sempre aperto da parte egiziana"

"Il terminal di Rafah è sempre aperto da parte egiziana - ha detto il presidente Abdel Fattah Al-Sisi alla tv statale al-Qahera - è dall'altra parte che ci sono misure". "Non chiuderemo il valico di Rafah agli aiuti umanitari che entrano nella Striscia di Gaza e il terminal dalla nostra parte è aperto ininterrottamente" "Prima del 7 ottobre - ha aggiunto al-Sisi - ogni giorno entravano a Gaza 500 camion per soddisfare i bisogni della Striscia che comprende 2,3 milioni di persone. Oggi, con questa grande crisi, chi può pensare che dovremmo chiuderlo?, Perché dovremmo farlo?" Al-Sisi ha poi spiegato di voler cosi replicare ad alcuni media e canali non egiziani che hanno paventato una chiusura del valico "per danneggiare la nostra immagine"

Israele: "Avvertiti familiari ostaggi che verranno liberati"

Le autorità israeliane hanno avvertito i familiari del primo gruppo di ostaggi che verrà liberato domani, in base all'accordo raggiunto con Hamas, e notificato a tutti gli altri che i loro cari non ci rientrano. Si tratta di un cambio di strategia: ieri le autorità avevano fatto sapere che non avrebbero avvertito i familiari coinvolti prima del rientro dei sequestrati per evitare false speranze nel caso ci fossero delle modifiche da parte di Hamas. L'ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha esortato a "non diffondere voci e informazioni non ufficiali" e ha chiesto ai media di non divulgare i nomi dei sequestrati prima che abbiano effettivamente lasciato la Striscia e fatto ritorno in Israele.

Hamas: "Stop a ogni attività militare una volta che tregua avrà effetto"

Hamas ha confermato che la tregua con Israele entrerà in vigore domani alle 6. In una dichiarazione, il gruppo ha affermato che la tregua durerà quattro giorni, durante i quali si prevede che le Brigate Qassam, il braccio armato di Hamas e le altre 'fazioni palestinesi', "cessino ogni attività militare". Gli aerei israeliani, rileva Hamas, "smetteranno completamente di sorvolare il sud di Gaza, Gaza City e il nord di Gaza per sei ore al giorno, dalle 11 alle 17" .
Per ogni prigioniero israeliano rilasciato, rileva Hamas illustrando l'accordo, "verranno rilasciati tre prigionieri palestinesi, vale a dire donne e bambini. Entro quattro giorni, un totale di 50 prigionieri israeliani – donne e bambini di età inferiore ai 19 anni – saranno rilasciati. Ogni giorno potranno entrare a Gaza 200 camion di aiuti che includono forniture mediche per l'intera Striscia. Saranno ammessi a Gaza anche quattro camion di carburante al giorno".

Qatar: 13 donne-bimbi della stessa famiglia i primi ostaggi

I 13 ostaggi che saranno rilasciati da Hamas domani dovrebbero essere donne e bambini della stessa famiglia, tenuti in prigionia a Gaza. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri qatarino, Majed Al-Ansari. Israele ha deciso di non diffondere i nomi.

Oxfam: "A Gaza neonati stanno morendo, pausa non basta"

Con gli ospedali e il sistema sanitario al collasso, a Gaza tantissimi neonati, con meno di 3 mesi di vita, stanno morendo per cause del tutto prevenibili come diarrea, ipotermia, disidratazione e infezioni È l'allarme lasciato da Oxfam, di fronte alla catastrofe umanitaria in corso, che sta costringendo la popolazione a sopravvivere in condizioni sempre più disperate.

Egitto: domani scambio tra 13 israeliani e 39 palestinesi

Diaa Rashwan, capo dell'ufficio stampa del governo egiziano, ha confermato che la tregua concordata nella Striscia di Gaza inizierà alle 7 di domani mattina e che l'Egitto ha ricevuto gli elenchi dei detenuti e dei prigionieri palestinesi e israeliani, il cui rilascio è previsto nel pomeriggio. Una fonte ufficiale ha poi precisato alla tv statale Al-Qahera che domani saranno liberati 13 ostaggi contro 39 prigionieri palestinesi. "L'Egitto invita entrambe le parti ad impegnarsi ad attuare l'accordo di tregua secondo quanto previsto e concordato".

Iran: "Se i raid di Israele continuano la resistenza risponderà"

"Se i crimini di guerra di Israele e il genocidio continueranno, la resistenza metterà in atto uno scenario più duro e complicato". Lo ha affermato su X il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian citando un incontro avuto in Libano con alcuni leader di Hamas e della Jihad islamica palestinese. "Quello che sta accadendo a Gaza e nella Cisgiordania è genocidio, grave violazione di diritti umani e migrazione forzata", ha affermato Amirabdollahian. "Il mantenimento del cessate il fuoco può impedire un'ulteriore espansione della dimensione della guerra", ha aggiunto il ministro della Repubblica islamica che dopo il Libano è partito per una visita ufficiale in Qatar. "Continuiamo i nostri sforzi diplomatici collettivi per fermare la violenza e il genocidio da parte dei sionisti", ha aggiunto Amirabdollahian.

Tredici gli ostaggi israeliani liberati domani

Saranno 13 gli ostaggi israeliani liberati domani a partire dalle 16 (ora locale). Lo hanno riferito i media. Questa è la prima tranche di 50.

Parolin: "Santa Sede non ha sorvolato su condanna di Hamas"

"Mi pare che la Santa Sede cerchi in tutti i modi di essere giusta e di tenere in conto le sofferenze di tutti. E anche nel caso di questo terribile attacco che ha subito Israele, che va condannato. Mi pare che da parte della Santa Sede c'è stata una presa di posizione netta nei confronti dell'attacco di Hamas. Non è che abbiamo sorvolato su questo ma allo steso tempo non possiamo neppure ignorare quello che succede dall'altra parte. Ci sono statti tanti morti, tanti feriti, tante distruzioni. Il Papa vuole essere vicino alle sofferenze di tutti". Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin commentando la protesta dei rabbini italiani.

Mo, Qatar: "Tregua durerà 4 giorni"

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari, ha affermato che l’accordo di tregua concordato a Gaza "durerà 4 giorni". "Durante i quattro giorni - spiega ad 'Al Jazeera' - verranno raccolte informazioni sugli ostaggi rimasti per valutare la possibilità di rilasciarne un numero maggiore e prolungare così la durata di questa tregua". Le linee di comunicazioni, aggiunge, "resteranno aperte e qualsiasi violazione sarà segnalata".

Mo, braccio armato Hamas: "Rispetteremo tregua"

- "Tutte le operazioni militari da parte nostra si fermeranno quando domani inizierà la tregua". Lo confermano le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, poco dopo l'annuncio del portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majid bin Mohammed al-Ansari, che la tregua inizierà domani alle 7 ora locale, le sei in Italia.

Idf, individuati armi sotto letti figli membro Hamas e 4 tunnel

Le truppe dell'Idf, le Forze di Difesa israeliane, hanno individuato quattro tunnel "importanti" scavati in profondità e delle armi nascoste sotto i letti dei figli di uno dei comandanti di Hamas e negli armadi. Lo riferisce l'Idf. L'esercito afferma che i tunnel sono collegati alla rete elettrica e sono stati utilizzati da Hamas. Uno di loro è stato trovato durante una perquisizione nella casa di un altro membro anziano del gruppo terroristico. A casa di uno dei comandanti di Hamas, oltre alle armi, le truppe hanno trovato anche molti documenti e piani di battaglia, che sono stati consegnati alle forze di intelligence per essere esaminati.


Ambasciatore Israele in Russia: "Varco Rafah sarà utilizzato per trasferire ostaggi"

Il valico di Rafah sarà utilizzato per il trasferimento di ostaggi in Israele. Lo ha dichiarato all'agenzia di stampa russa 'Tass' l'ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi. "A quanto pare, se tutto va come l'ultima volta, gli ostaggi saranno rilasciati attraverso il checkpoint di Rafah", ha detto, rispondendo a una domanda sul piano e su dove avverrà lo scambio di ostaggi. "Lo dico sulla base dell'esperienza passata", ha aggiunto l'ambasciatore. 

Hamas conferma, tregua con Israele da domani alle 7

Hamas ha confermato che la tregua con Israele comincerà domani alle 7 di mattina, le sei in Italia.


Qatar: "Domani alle 16 sarà rilasciato primo gruppo ostaggi, 13 donne e bambini"

"Domani intorno alle 16", ora locale, sarà rilasciato il primo gruppo di ostaggi nella Striscia di Gaza, composto da 13 tra donne e bambini. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majid bin Mohammed al-Ansari, citato dalla tv al-Jazeera. Secondo il portavoce, l'intesa prevede che 50 persone vengano rilasciate nell'arco di quattro giorni di tregua, durante i quali "verranno raccolte informazioni" sugli ostaggi ancora rimasti nell'enclave palestinese. Il portavoce ha precisato che si sono conclusi i contatti con tutte le parti ed i mediatori e che sono stati consegnati gli elenchi con i nomi di coloro che verranno rilasciati.


Brigate Hezbollah Iraq: continueremo a colpire le forze Usa

Le Brigate Hezbollah in Iraq continueranno i loro attacchi contro le forze americane in territorio iracheno, ad ampliarne la portata e possibilmente  ad usare nuove armi. Lo ha detto il portavoce del gruppo, Muhammad Mohie, sottolineando, riferisce il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat, che esso è in "confronto aperto con le forze americane" sin dall'invasione dell'Iraq nel 2003. Il Pentagono ha affermato ieri che le forze Usa hanno compiuto nuovi raid contro due siti in Iraq "in risposta" agli attacchi di gruppi filo-iraniani contro le forze Usa. Sempre ieri, un funzionario dei servizi di sicurezza iracheni ha affermato che "cinque membri delle Brigate Hezbollah sono stati uccisi da un bombardamento aereo nel settore di Jurf al-Sakhar".  "Le forze americane - ha inoltre detto il portavoce Mohie - affermano di essere presenti nelle basi militari irachene come consiglieri e forze non combattenti, ma la realtà le smentisce. Le forze americane esistono in una forma militare e svolgono attività militari sul suolo iracheno per imporre la propria volontà sulla realtà politica, militare e di sicurezza irachena". 

Ministro Esteri Iran a Doha, colloqui con Hamas su accordo

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, è arrivato in Qatar. Lo riportano i media iraniani, precisando che il capo della diplomazia di Teheran incontra a Doha i leader di Hamas e dell'emirato per discutere della situazione a Gaza e dell'accordo sul rilascio degli ostaggi. Nelle scorse ore Amir-Abdollahian ha visto in Libano il leader dell'organizzazione sciita Hezbollah, Hassan Nasrallah.


Idf,: "Prove contro direttore al-Shifa, con lui ospedale centro comando Hamas"

Il direttore dell'ospedale al-Shifa, Mohammed Abu Salmiya, è stato arrestato e trasferito in Israele per essere interrogato dopo che sono emerse prove secondo cui la struttura, "sotto la sua diretta gestione, fungeva da centro di comando e di controllo di Hamas". Lo ha riferito il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari. Hamas ha condannato l'arresto da parte delle forze israeliane del direttore e del personale medico dell'ospedale al-Shifa e ha invitato le organizzazioni internazionali a lavorare per il loro rilascio immediato. "Lo consideriamo un atto spregevole, proveniente solo da un'entità priva di ogni senso di umanità e di morale, oltre ad essere un crimine e una flagrante violazione delle convenzioni internazionali che garantiscono in ogni momento l'assenza di attacchi contro il personale medico", ha affermato Hamas in un comunicato.


Wsj, Egitto ha ricevuto lista primi 10 ostaggi

Le autorità del Cairo hanno ricevuto la lista con i nomi dei primi 10 ostaggi che dovrebbero essere liberati da Hamas, mentre proseguono le trattative per attuare l'intesa. Lo ha riferito il Wall Street Jour al citando un funzionario egiziano.

Francia chiede accordo tregua entri in vigore "senza ulteriori rinvii"

L'accordo di tregua dovrebbe andare avanti “senza ulteriori rinvii”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri francese Anne-Claire Legendre, precisando che il governo francese sta anche sollecitando “il rilascio immediato di tutti gli ostaggi”."Chiediamo che i termini di questo accordo siano pienamente rispettati", ha aggiunto, la portavoce.


Presidente Iran: "Israele è stato distrutto dalla resistenza"

"Se dovessimo fare un'analisi degli oltre 40 giorni passati dall'invasione sionista di Gaza dovremmo dire che il nemico sionista è stato distrutto". Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi, come riporta Irna, aggiungendo che "il regime sionista non è stato in grado di raggiungere i suoi obiettivi, volevano neutralizzare la resistenza ma non sono riusciti a farlo". In riferimento all'accordo tra Hamas e Israele, il presidente iraniano ha affermato che "ora, con l'annuncio del cessate il fuoco, possiamo dire che la Palestina è vincitrice in questo conflitto". 

Mo, 10 persone uccise a Gaza City dai bombardamenti dell'Idf

Almeno 10 persone sono state uccise e decine ferite in un bombardamento israeliano contro una casa nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City. Lo riporta al Jazeera.

Israele, con il direttore Shifa Hamas ha usato l'ospedale

Il direttore dello ospedale Shifa di Gaza City "è stato arrestato a seguito delle prove che mostrano che la struttura sotto la sua direzione è servita come comando e centro di controllo di Hamas". Lo ha fatto sapere il portavoce dell'esercito aggiungendo che "il tunnel del terrore sotto l'ospedale ha anche usato l'elettricità e le risorse sottratte all'ospedale". Inoltre Hamas "ha immagazzinato numerose armi all'interno dell'ospedale e sul terreno dell'ospedale stesso".

Palestinese ucciso dai soldati israeliani a est di Ramallah

Soldati israeliani hanno ucciso un palestinese all'ingresso del villaggio di Barqa, a est di Ramallah, nella Cisgiordania occupata. Lo ha riferito il Ministero della Sanità palestinese. Salgono così a 228 i palestinesi uccisi negli attacchi dell’esercito israeliano e dei coloni in Cisgiordania dal 7 ottobre.

Fonte Israele, Hamas ha avanzato "richieste aggiuntive"

Hamas avrebbe avanzato "richieste aggiuntive", facendo slittare l'entrata in vigore dell'accordo sugli ostaggi. E' quanto riferisce la Bbc, citando una "fonte governativa" israeliana che tuttavia non ha specificato di che tipo di domande si tratta. Inizialmente previsto per stamane alle 10 ora locale, l'avvio della liberazione degli ostaggi israeliani e il rilascio dei detenuti palestinesi è stato rinviato a domani.

Israele conferma arresti: ospedale Al-Shifa covo Hamas

L'esercito israeliano e lo Shin Bet confermano l'arresto del direttore dell'ospedale Al-Shifa, Mohammad Abu-Salmiya, e accusano il medico di avere consentito "l'uso dell'ospedale come quartier generale di Hamas". La decisione sulla proroga della detenzione verra' presa in base ai risultati dell'indagine, si legge sui media israeliani. Secondo Israele, Hamas ha sfruttato molte risorse, compresa l'elettricità, per rafforzare il sistema di tunnel costruito sotto l'ospedale e per immagazzinare armi ed equipaggiamento da combattimento dentro e intorno all'ospedale. Dopo l'attacco terroristico del 7 ottobre, sempre secondo Israele, Hamas ha utilizzato l'ospedale come rifugio per i suoi militanti e vi ha anche portato prigionieri israeliani. 

Idf impedirà ritorno civili a nord di Gaza durante cessate il fuoco

L'esercito israeliano si sta preparando alla realizzazione dell'accordo per la liberazione di parte degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco e il rilascio di detenuti palestinesi. Lo riferisce Haaretz, sottolineando che vi è particolare enfasi sul mantenere la separazione fra il nord e il sud della Striscia di Gaza, anche per evitare che operativi di Hamas tornino nella parte settentrionale. Le Idf si sono munite di "equipaggiamento per il controllo della folla" per impedire il ritorno a nord di civili sfollati a sud. Non è ancora stato deciso se l'esercito continuerà o meno le attività all'interno di ospedali o altri luoghi sensibili.


Egitto: "Tregua in vigore domani, consultazioni in corso"

"La tregua, con tutte le sue condizioni, entrerà in vigore domani, venerdì": lo afferma il capo dell'Ufficio stampa del governo, Diaa Rashwan, sul sito ufficiale.   "Le comunicazioni e le consultazioni egiziane continuano con tutte le parti riguardo alla tregua concordata nella Striscia di Gaza". Ciò su cui ci si sta attualmente consultando "sono le procedure esecutive dettagliate che entrambe le parti dell'accordo dovranno implementare e rispettare". 

Hamas: data tregua quando tutti dettagli concordati

"Annunceremo la data della tregua quando tutti i dettagli saranno concordati e le cose si muoveranno in una direzione positiva". Questa la posizione di Hamas secondo quanto riporta Al Arabiya che cita un leader dell'organizzazione

Amb. Israele a Mosca: cessate il fuoco in vigore da domani

Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza comincerà domani, 24 novembre, e il trasferimento degli ostaggi avrà luogo attraverso valico di Rafah, secondo quanto annunciato dall'ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Bin Zvi, citato dalla Tass

Hamas: dopo arresto direttore sospesa evacuazione al-Shifa

Il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha annunciato la sospensione del coordinamento con l'Oms in seguito all'arresto giovedì mattina del personale medico dell'ospedale Al-Shifa, compreso il direttore dell'ospedale, mentre si dirigevano verso la parte meridionale della Striscia. . Per il Ministero, citato da Haaretz, ciò significa che l'evacuazione dei feriti e delle rimanenti squadre mediche è bloccata. Ha criticato il fatto che le squadre siano state arrestate nonostante la loro uscita fosse stata coordinata con Israele, aggiungendo di attendersi "un'azione rapida (dell'Onu) per affrontare la questione". 

Rabbini: da Papa su stesso piano aggressore e aggredito

"Ieri l'incontro del Papa con i parenti degli ostaggi rapiti da Hamas, da tempo richiesto e sempre rinviato, è stato finalmente possibile perché è stato seguito da un incontro con parenti di palestinesi prigionieri in Israele, così come riportato dal Papa, mettendo sullo stesso piano innocenti strappati alle famiglie con persone detenute spesso per atti gravissimi di terrorismo. E subito dopo il Papa ha pubblicamente accusato entrambe le parti di terrorismo.

Queste prese di posizione al massimo livello seguono dichiarazioni problematiche di illustri esponenti della Chiesa in cui o non c'è traccia di una condanna dell'aggressione di Hamas oppure, in nome di una supposta imparzialità, si mettono sullo stesso piano aggressore e aggredito". Lo afferma in una nota, l'assemblea dei Rabbini d'Italia (ARI).

In Israele ai neonati i nomi in memoria dei kibbutz del massacro

Dall'attacco del 7 ottobre scorso, 34 neonati e 15 neonate portano il nome di Beeri, uno dei kibbutz più colpiti dal massacro di Hamas. Lo ha fatto sapere, citata dai media, l'Autorità israeliana per la popolazione e l'immigrazione segnalando che i luoghi degli attacchi sono diventati per gli israeliani una memoria da coltivare. Il nome Oz - dal kibbutz Nir Oz, uno degli altri colpiti - è stato dato a 49 neonati e a una bambina. Tre le bambine che sono state chiamate Nova, dal nome della festa a Reim dove sono stati uccisi da Hamas 360 israeliani. Otto bambini e due bambine sono stati chiamati Erez in riferimento al nome del valico israeliano omonimo con Gaza

Hezbollah annuncia lancio 48 razzi contro base israeliana

Il gruppo sciita libanese Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato oggi 48 razzi contro una base militare nel nord di Israele, in uno dei più grandi attacchi missilistici dall'inizio del fuoco incrociato tra le parti più di sei settimane fa. "I mujaheddin della Resistenza islamica hanno attaccato alle 10.15 di giovedì (9.15 italiane) con 48 razzi 'Katyusha' la base di Ein Zeitim, vicino alla città di Safed, sede della 3 Brigata di fanteria della 91 Divisione", ha annunciato il movimento armato libanese in un comunicato. Si tratta di uno degli attacchi missilistici più importanti dallo scoppio delle violenze al confine, l'8 ottobre, per il numero di razzi utilizzati e anche per la posizione geografica dell'obiettivo, ad almeno 20 chilometri dal confine con il Libano.

Mezzaluna rossa: evacuate 190 persone da ospedale al-Shifa

Altre 190 persone sono state evacuate dall'ospedale al-Shifa a Gaza, secondo quanto ha reso noto la Mezzaluna rossa palestinese. Ammalati, feriti, loro accompagnatori e membri dello staff medico sono stati portati a Khan Yunis e Rafah nel sud della Striscia a bordo di 14 ambulanze e due autobus, ha reso noto l'organizzazione sul social X.

"Molti altri feriti e i loro accompagnatori, così come lo staff medico, si trovano ancora nell'ospedale", riferisce la Mezzaluna rossa, lamentando che il processo di evacuazione delle 190 persone sia durato quasi 20 ore dato che il convoglio "ha subito ostruzioni e attenta ispezione attraverso il checkpoint che separa il nord e il sud di Gaza, mettendo ancora una volta in pericolo le vite delle persone malate e ferite"

Tajani: "Forte impegno per pace, grazie a Qatar ed Egitto per loro lavoro"

“Noi siamo fortemente impegnati per la pace in Medio Oriente e ne abbiamo parlato anche ieri, a lungo, durante il vertice italo-tedesco. C’è una visione comune con la Germania". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Forum di Coldiretti a Roma. "Il voto del parlamento europeo non è vincolante, la tregua è un buon segnale e procediamo nella direzione” della pace, ha aggiunto il ministro. "L’Italia ha sempre mantenuto relazioni costanti e voglio ringraziare il Qatar e l’Egitto per il lavoro che hanno svolto - sottolinea Tajani - Noi abbiamo sempre sostenuto l’azione degli Stati Uniti che andava in questa direzione. Ritengo dunque che il nostro ruolo sia stato importante".

Hamas, 13 mila morti e 6 mila dispersi a Gaza

Sono più di 13 mila i morti e circa seimila i dispersi nella Striscia di Gaza dall'inizio dei raid israeliani. Lo dice il ministero della Sanità di Gaza, gestito dal governo guidato da Hamas, che ha ripreso il conteggio dettagliato delle vittime della guerra. Il direttore del ministero della Sanità, Medhat Abbas, ha detto che sono stati documentati più di 13.000 decessi. L'ultimo conteggio si basa sui dati aggiornati degli ospedali del sud e sui dati dell'11 novembre degli ospedali del nord. Il bilancio reale, ha aggiunto, è probabilmente più alto. Secondo il ministero della Sanità altre 6.000 persone risultano disperse e si teme siano sepolte sotto le macerie. Il ministero palestinese aveva smesso di aggiornare i suoi dati l'11 novembre dopo l'interruzione dell'accesso e della comunicazione nel nord di Gaza. 

Hamas: "Netanyahu costretto ad accettare accordo"

E' stato "costretto ad accettare l'accordo" per una tregua con Hamas il premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo quanto detto stamani a Beirut da Walid Kilani, portavoce del movimento islamico palestinese in Libano. "Malgrado l'opposizione di alcune persone all'accordo (di tregua), diversi fattori hanno costretto Netanyahu ad accettarlo", ha detto Kilani.   "Hamas rimane comunque prudente circa l'effettiva entrata in vigore dell'accordo, vista la scarsa fiducia che abbiamo nel nemico", ha aggiunto Kilani.

Gaza, Iran: "Se la guerra si espande la regione cambierà"

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha affermato che "se il regime sionista si muove verso una continuazione e un allargamento della guerra, la situazione regionale potrebbe diventare molto diversa". La Repubblica islamica non cerca un allargamento del conflitto, ha aggiunto Amirabdollahian durante un colloqui con il premier libanese Najib Mikati a Beirut, come riporta Irna. Il ministro degli Esteri iraniano ha sottolineato la necessità di maggiori sforzi a livello diplomatico per assicurare un cessate il fuoco completo e duraturo nella Striscia di Gaza. 

Crosetto a Sky TG24: "Tregua a Gaza fondamentale"

"Spero si possa concretizzare questo primo accordo, continuo a essere fiducioso'' ha detto il ministro della difesa ospite di SkyTG24. LEGGI L'ARTICOLO

Cameron arrivato in Israele, visita al kibbutz Be'eri

Il nuovo ministro degli Esteri britannico, David Cameron, è arrivato in visita in Israele. "Oggi è il giorno in cui speriamo di vedere questa pausa umanitaria, è un'opportunità di far uscire gli ostaggi e far entrare gli aiuti", ha detto Cameron, citato dalla Bbc durante una visita al kibbutz Be'eri. "Sono voluto venire qui per vedere l'orribile natura dell'attacco che avete subito il 7 ottobre", ha affermato, vistando il kibbutz dove sono state uccise 100 persone e altre 30 son state rapite. 

Crosetto, 'tregua? Continuo a essere fiducioso, comunanza intenti tra attori mondo'

Una ''tregua è fondamentale per iniziare un dialogo, un altro racconto rispetto alla guerra'', questi ''4 giorni erano importanti''. ''Non c'è nulla di facile in questa situazione, ma in questo scenario mediorientale c'è un lavoro comune di attori del mondo che di solito si trovano divisi, c'è una comunanza di intenti. Spero si possa concretizzare questo primo accordo, continuo a essere fiducioso''. Lo ha detto il ministro della difesa, Guido Crosetto ospite di SkyTg24. 

Media, Nasrallah in Libano, vede ministro Esteri Beirut

Il segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah ha incontrato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in Libano. Lo dice la TV Al-Manar di Hezbollah. Ai due si sono uniti il vice ministro degli Esteri iraniano Mehdi Shoushtari e il vice ambasciatore iraniano a Beirut. Secondo Al-Manar l'incontro è servito a discutere degli ultimi sviluppi in Israele, nei territori palestinesi e in Libano. Hanno anche discusso degli sforzi per fermare la guerra a Gaza e delle "possibilità esistenti riguardo al corso degli eventi".

Al Jazeera, l'ospedale Indonesiano è stato evacuato

Secondo quanto afferma Al Jazeera, l'ospedale Indonesiano di Gaza è stato completamente evacuato. L'emittente cita Sarbini Abdul Murad, capo dell'organizzazione indonesiana Medical Emergency Rescue Committee (MER-C), per il quale "l'ospedale Indonesiano è ora vuoto e i nostri volontari sono stati trasferiti in una scuola vicino all'ospedale europeo di Rafah. I medici e i feriti sono stati trasferiti all'ospedale europeo. I nostri volontari si stanno rifugiando in una scuola con migliaia di altre persone". 

Media, dal Libano lanciati oggi 30-50 razzi verso la Galilea

Tra 30 e 50 razzi sono stati lanciati questa mattina dal Libano verso l'Alta Galilea, nel nord di Israele, nella più grande raffica da quando è iniziata la guerra il mese scorso. Lo scrivono i media israeliani, secondo cui non risultano vittime.


IDF, tregua non mette fine a guerra; avanti fino a vittoria

La tregua tra Israele e Hamas "non sta mettendo fine alla guerra". Lo dice il capo di stato maggiore dell'IDF, tenente generale Herzi Halevi, parlando alle truppe, secondo quanto riportano i media israeliani. "Stiamo cercando di collegare gli obiettivi della guerra, in modo che la pressione dell'operazione di terra porti alla possibilità di raggiungere anche l'obiettivo di questa guerra, creare le condizioni per il rilascio degli ostaggi rapiti", ha detto Halevi agli ufficiali della 36esima divisione durante una visita nella Striscia di Gaza. "Non porremo fine alla guerra. Continueremo finché non saremo vittoriosi, andando avanti e proseguendo in altre aree di Hamas", ha aggiunto.

Iran, cessate fuoco grande vittoria palestinese

Israele "non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi" in più di 40 giorni di guerra contro Hamas. Lo dice il presidente iraniano, Ebrahim Raisi. "Se vogliamo fare un'analisi dopo 40 giorni, è perché il nemico è stato sconfitto", ha detto Raisi in un discorso citato dall'agenzia di stampa ufficiale Irna. E con "il cessate il fuoco temporaneo dobbiamo dire che il popolo palestinese e la resistenza hanno ottenuto una grande vittoria", ha aggiunto. 

Corte suprema di Israele boccia due ricorsi contro accordo

La Corte Suprema israeliana ha respinto due ricorsi contro l'accordo di scambio di prigionieri tra Israele e Hamas, stabilendo che non vi è alcuna giustificazione per l'intervento della corte, data l'ampia discrezionalità che il governo detiene nelle decisioni di chiara natura politico-securitaria, lo scrive Haaretz. Nella sentenza, i giudici David Mintz, Alex Stein e Yechiel Meir Kasher hanno respinto le affermazioni di alcuni firmatari, comprese le vittime del terrorismo, secondo cui il governo discrimina tra gli ostaggi. Hanno stabilito che l'azione del governo dimostra che esso punta alla liberazione di tutti gli ostaggi ed è Hamas a separarli. 

Olmert, 'Netanyahu deve andarsene'

"Comunque vada, Hamas ha riportato una vittoria. Potrà giocare con noi. Siamo stati messi nella posizione di dover pregare per ottenere. Hanno i civili e una cinquantina di soldati con cui condurre le trattative". Così, in un'intervista al Fatto Quotidiano, Ehud Olmert, ex primo ministro di Israele. Che aggiunge: "Però, considerata la situazione, il governo doveva accettare l'accordo, anche perché l'opinione pubblica israeliana è in larga parte a favore. Il problema è che questa tregua permetterà ad Hamas di riorganizzarsi: è un rischio che va corso". Secondo Olmert, "la terribile situazione attuale in Israele e a Gaza è stata provocata dal massacro perpetrato dai miliziani di Hamas. Non si può dimenticare né perdonare: perciò i nostri sforzi devono concentrarsi sull'eradicazione di Hamas". Poi però aggiunge: "Per quanto riguarda i peccati che questo governo di estremisti religiosi, nonché i coloni, stanno commettendo, ci troviamo di fronte a un gruppo di persone estremamente pericolose che sognano di annettere tutta la Cisgiordania ed espellere tutti i palestinesi. A questo criminale e inaccettabile progetto è contraria la stragrande maggioranza degli israeliani e, di conseguenza, deve essere fermato il prima possibile". E alla domanda se Netanyahu dovrebbe andar via, l'ex premier risponde: "Spero venga cacciato oggi stesso. È impresentabile. Ormai ha perso la fiducia anche della popolazione che vota a destra".

Al Jazeera, 4 ore per l'evacuazione ospedale Indonesiano

Al Jazeera riferisce che Israele ha notificato a Munir al-Bursh, direttore generale del ministero della Sanità di Gaza, che ha 4 ore per far evacuare l'ospedale Indonesiano della Striscia.

Sirene d'allarme al nord di Israele a confine con Libano

Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando nel nord di Israele, al confine con il libano. Lo ha detto il portavoce militare segnalando in particolare l'allerta  nel kibbutz di Sasa, il villaggio agricolo di Betzet, Shlomi e Arab al-Aramshe. 

Medico, direttore ospedale al-Shifa è stato arrestato

Khaled Abou Samra, medico dell'ospedale al-Shifa di Gaza City, ha detto che è stato arrestato il direttore dell'istituto, attualmente sotto il controllo dell'esercito israeliano, impegnato cercare lì nascondigli di Hamas. "Il dottor Mohammed Abou Salmiya è stato arrestato insieme a diversi altri dirigenti sanitari", ha detto Abou Samra.  Abou Salmiya aveva detto all'Afp di aver ricevuto un "ordine" di evacuazione il 18 novembre dopo aver rifiutato un precedente ordine, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver evacuato centinaia di pazienti e sfollati da Al-Shifa su "richiesta" di lo stesso dottore.

Afp, decine di vittime ignote sepolte in fossa comune

I corpi di decine persone non identificate sono stati sepolti mercoledì in una fossa comune nel cimitero di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, riferisce l'Afp.  Avvolti in teli blu, i corpi sono stati calati su barelle in una fossa sabbiosa che è stata gradualmente allargata da una escavatrice. Alcuni avevano le dimensioni di un bambino. "Poiché questi martiri non avevano nessuno a cui dire addio, abbiamo scavato una fossa comune per seppellirli. Sono martiri sconosciuti", ha detto all'Afp Bassem Dababesh del comitato di emergenza del ministero per gli affari religiosi.  I resti, che portavano solo numeri, provenivano dagli ospedali indonesiano e di al-Shifa nel nord della Striscia di Gaza, secondo i membri del comitato sul luogo di sepoltura. L'ospedale indonesiano ai margini del campo profughi di Jabalia, colpito dagli attacchi aerei israeliani, è stato parzialmente evacuato lunedì, ha detto Ashraf al-Qudra, portavoce del ministero della sanità controllato da Hamas. "C'erano corpi ovunque. Se non l'avessi visto con i miei occhi non ci avrei creduto", ha detto Umm Mohammed al-Ran, una donna evacuata dall'ospedale indonesiano verso Rafah, nel sud. "Le persone ferite sono morte dissanguate davanti a noi", ha detto all'Afp. I corpi arrivati a Khan Yunis mercoledì sarebbero stati "trattenuti" da Israele prima di essere rilasciati dopo le rappresentanze di "paesi terzi e delle Nazioni Unite", secondo il comitato di emergenza del ministero degli Affari religiosi. Khalil Siam, direttore di una compagnia di trasporti, ha detto all'Afp che i corpi erano arrivati la notte prima e non si sapeva "se si stessero decomponendo o no".  Da quando è iniziata la guerra, i morti a Gaza sono stati sepolti frettolosamente in appezzamenti di terreno privati e persino in un campo da calcio, quando i cimiteri sono risultati pieni o inaccessibili a causa dei combattimenti. 

Operazione polizia in Germania contro sostenitori Hamas

Operazione di polizia in Germania contro presunti sostenitori di Hamas: l'operazione è in corso in quattro diverse regioni della Germania e coinvolge presunti membri e simpatizzanti di Hamas e Samidoun, organizzazioni bandite nel Paese, ha riferito in un comunicato il ministero dell'Interno. "Stiamo portando avanti un'azione contro gli islamisti radicali. Mettendo al bando Hamas e Samidoun in Germania, abbiamo inviato un chiaro segnale che non tollereremo alcuna scusa o sostegno al barbaro terrore di Hamas contro Israele", ha detto in una nota il ministro degli Interni Nancy Faeser. 

IDF, colpiti 300 siti Hamas nelle ultime 24 ore

Le forze di difesa israeliane hanno colpito circa 300 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riferisce l'IDF. Tra gli obiettivi colpiti diversi quartier generali operativi, tunnel di combattimento sotterranei, magazzini di munizioni, siti di produzione di armi e siti di lancio di razzi, aggiunge l'esercito israeliano. 

Casa Bianca, per ostaggi mancano solo ultime logistiche

L'amministrazione Biden spera che il processo di rilascio degli ostaggi inizierà domani mattina mentre le parti elaboreranno "gli ultimi dettagli logistici", ha detto ieri sera in una dichiarazione la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano Adrienne Watson. "L'accordo è stato concordato e resta concordato. Le parti stanno elaborando i dettagli logistici finali, in particolare per il primo giorno di implementazione - ha affermato la Watson, citata dai media Usa -. "Crediamo che nulla debba essere lasciato al caso quando gli ostaggi iniziano a tornare a casa. Il nostro obiettivo primario è garantire che vengano riportati a casa sani e salvi. Tutto ciò è sulla buona strada e speriamo che l'implementazione inizi venerdì mattina". Un alto funzionario statunitense ha spiegato che si è reso necessario più tempo per appianare i dettagli relativi alla posizione e al percorso di ciascuno degli ostaggi, nonché alla logistica del loro spostamento. È stata presa la decisione di aspettare un giorno in più per minimizzare che le cose andassero male, ha detto aggiungendo che Israele ha preso tale la decisione insieme al Qatar e all'Egitto, e che gli Stati Uniti sono stati consultati e hanno concordato. Il funzionario Usa ha anche affermato che il fatto che Israele non abbia ancora ricevuto i nomi del primo gruppo di ostaggi da liberare non è un problema serio, ma ha aggiunto che sarebbe preoccupante se entro stasera non fosse ancora disponibile un elenco. 

Fonte Israele, 'ritardo tregua non deriva da rottura'

"Il ritardo non deriva da una rottura dei colloqui, ma piuttosto dalla necessità di risolvere le questioni amministrative, che sono in fase di risoluzione". Lo ha detto una fonte israeliana citata dai media. "Non c'è motivo - ha aggiunto - di preoccuparsi". Anche il ministro Israel Katz - alto esponente del Likud, il partito del premier Benyamin Netanyahu - ha detto alla Radio Militare che "al momento l'ipotesi è che l'accordo sarà attuato". "Va ricordato - ha aggiunto - con chi stiamo lavorando: Sinwar (il capo di Hamas, ndr) è un uomo pazzo che ha dato ordini di uccidere, stuprare, abusare".

Onu, ambulanze con 190 malati 'ostruite' da forze Israele

L'esercito israeliano ha "ostruito" un convoglio di ambulanze che trasportava 190 tra feriti e malati dell'ospedale Shifa facendo sì che il viaggio durasse quasi 20 ore, secondo un rapporto dell'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) dell'Onu citato dall'emittente Al Jazeera. Il lungo ritardo al checkpoint militare israeliano che divide il nord e il sud della Striscia di Gaza ha "messo in pericolo la vita" dei pazienti, ha affermato la Mezzaluna rossa palestinese.

Gaza: 15 palestinesi uccisi da raid israeliani nella notte

Gli attacchi israeliani su Gaza sono continuati durante la notte. I media palestinesi - citati dal Guardian - riferiscono che aerei e artiglieria israeliani hanno colpito la città meridionale di Khan Younis in almeno due ondate e che 15 persone sono state uccise. Sono stati segnalati attacchi anche in diverse altre parti di Gaza, tra cui il campo profughi di Jabaliya, a nord di Gaza City, e il campo di Nuseirat nel centro di Gaza. Israele ha detto ai palestinesi di spostarsi a sud per sicurezza, ma ha continuato a colpire aree come Khan Younis. Ieri circa 160 palestinesi - tra cui 50 appartenenti ad una stessa famiglia - sarebbero stati uccisi. Wafa, l'agenzia di stampa palestinese, ha detto che 81 persone sono state uccise dalla mezzanotte di mercoledì quando le loro case sono state prese di mira nel centro della Striscia. Si ritiene che altri 60 siano morti dopo i bombardamenti a Jabaliya e dintorni. Riyad al-Maliki, il ministro degli Esteri palestinese, ha detto durante una visita a Londra che 52 delle vittime di Jabaliya appartenevano alla stessa famiglia Qadoura. "Ho l'elenco dei nomi, 52. Sono stati completamente spazzati via, dai nonni ai nipoti", ha detto.

Qatar: "Negoziati procedono bene, a ore annuncio tregua"

I negoziati a Doha per l'accordo sugli ostaggi "proseguono positivamente" e nelle prossime ore ci sarà l'annuncio della tregua. lo ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, secondo cui Doha sta lavorando con le due parti e con gli Stati  Uniti "per garantire il rapido inizio della tregua e per fornire quanto è necessario per assicurare l'impegno delle parti per l'accordo"

Cisgiordania: Mezzaluna rossa, 17enne ucciso da forze Israele

La Mezzaluna rossa palestinese afferma che in Cisgiordania un diciassettenne è stato ucciso e un altro giovane ferito dall'esercito israeliano durante un raid nel campo profughi di Balata, a est di Nablus. Lo riportano i media locali, aggiungendo che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno arrestato soccorritori della Mezzaluna rossa che tentavano di raggiungere le vittime.

Raisi, paesi non normalizzino relazioni con Israele

I paesi del mondo non dovrebbero normalizzare le relazioni con Israele, ha detto il presidente iraniano Ebrahim Raisi. "Dovremmo essere semplici testimoni del massacro di donne e bambini commesso dagli americani e dai sionisti", ha affermato ieri sera Raisi al canale televisivo libanese Al Mayadeen. "L'entità nemica sta commettendo crimini contro l'umanità, il che fa sì che il mondo provi avversione nei suoi confronti", ha detto il presidente iraniano invitato le nazioni del mondo "a non cercare la normalizzazione delle relazioni" con Israele. "L'espansione delle ostilità sarà il logico risultato dell'aggressione in corso contro la Striscia di Gaza: i popoli del mondo stanno perdendo la pazienza di fronte alla portata dei crimini" di Israele, ha affermato Raisi.

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