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Guerra Israele-Hamas, media: "I 13 ostaggi liberati sono in mano di Tel Aviv"

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Medioriente, giorno cessate il fuoco e scambio ostaggi
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Medioriente, giorno cessate il fuoco e scambio ostaggi
00:02:12 min

Si è completato il primo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Mentre la tregua sembra reggere, i 39 palestinesi previsti dall'intesa - 24 donne e 15 minori - sono stati rilasciati dalle carceri di Ofer, Damon e Megiddo e sono arrivati al checkpoint di Beitunia, in Cisgiordania. In precedenza, 13 israeliani sequestrati da Hamas sono stati presi in consegna dalla Croce Rossa, portati al valico di Rafah e consegnati alle autorità israeliane. Biden: "La liberazione degli ostaggi è solo l'inizio"

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Si è completato il primo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele che, nelle intenzioni, dovrebbe essere replicato almeno per i prossimi tre giorni fino al rilascio di 50 ostaggi israeliani. Mentre la tregua sembra reggere sia nella Striscia di Gaza che nel nord dello Stato ebraico, 39 palestinesi previsti dall'intesa - 24 donne e 15 minori - sono stati rilasciati dalle carceri di Ofer, Damon e Megiddo e sono arrivati al checkpoint di Beitunia, in Cisgiordania.

Prima 13 israeliani sequestrati da Hamas il 7 ottobre erano stati presi in consegna dalla Croce Rossa a Khan Younis, nel sud di Gaza, portati al valico di Rafah e lì presi in consegna dalle autorità israeliane che li hanno ricondotti nello Stato ebraico attraverso il valico di Kerem Shalom. Secondo la Croce Rossa "stanno tutti bene".

Insieme agli israeliani, come ha confermato il ministero degli Esteri del Qatar, sono stati rilasciati altri 11 ostaggi, 10 dei quali thailandesi e uno di nazionalità filippina. Liberati da Gaza anche 4 tedeschi.

Biden: "La liberazione degli ostaggi è solo l'inizio". 


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Guerra Israele-Hamas, la tregua a Gaza sta reggendo? Cosa succede nella Striscia

È iniziato stamattina il cessate il fuoco di 4 giorni e nel pomeriggio  c'è stato il primo scambio di ostaggi e detenuti. Israele ha fatto  esplodere, prima della tregua, un tunnel sotto all'ospedale Shifa di  Gaza ma accusa: un razzo sparato da Gaza sarebbe stato intercettato dopo  l'inizio del cessate il fuoco. Entrati i primi camion da Rafah, con  centinaia di persone che premono al valico. L’esercito israeliano ha  avvertito gli sfollati: “Non tornate nel Nord, la guerra non è finita”. IL PUNTO

Guerra Medio Oriente, Crosetto a Tel Aviv: “Obiettivo Israele resta neutralizzare Hamas”

Il ministro della Difesa italiano ha incontrato l’omologo israeliano  Yaov Gallant, nel primo giorno di tregua. “L’Italia è protagonista e ne  sono orgoglioso”, ha detto riguardo alla mediazione. Poi ha parlato  della preoccupazione per un’escalation in Libano: “Bisogna che Hezbollah  rimanga fuori da questo conflitto, ma serve la comunità  internazionale”. Sulla missione Onu: “Lunedì sarò a New York. Occorre  che le Nazioni Unite decidano: o ha ancora un senso oppure bisogna  chiedersi se ha ancora senso mantenerla”. LEGGI L'ARTICOLO

Israele e Hamas, accordo su liberazione ostaggi e tregua a Gaza: cosa prevede

Il Qatar ha annunciato il via libera al rilascio di 50 tra donne e  bambini in cambio in una pausa dai combattimenti di 4 giorni e alla  liberazione di circa 150 detenuti palestinesi. Secondo il comunicato  ufficiale di Doha, il cessate il fuoco consentirà l’ingresso giornaliero  nella Striscia di 300 convogli umanitari, carburante compreso. E già si  ipotizza una proroga. Via libera nel governo Netanyahu. Biden:  "Soddisfatto". IL FOCUS

Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza

Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in  quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va  dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed  esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. LE COSE DA SAPERE

Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi

Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA

Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto  nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro  dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE

Macron: 'Determinati a liberare gli ostaggi francesi'

Il presidente francese Emmanuel Macron si è rallegrato per la liberazione dei primi ostaggi da parte di Hamas, assicurando alle famiglie dei francesi in mano ai miliziani palestinesi la sua "determinazione" per ottenere la loro liberazione. "Accolgo con favore la liberazione di un primo gruppo di ostaggi (...) Un pensiero speciale agli ostaggi francesi e alle loro famiglie. Possono contare sulla nostra determinazione", ha scritto il presidente su X. "Rimaniamo mobilitati a fianco dei mediatori per ottenere il rilascio di tutti", ha aggiunto.

Hamas diffonde video consegna ostaggi a Croce Rossa

Hamas ha diffuso il video della consegna dei 13 ostaggi israeliani e degli altri 11 asiatici al Comitato internazionale della Croce Rossa nella Striscia di Gaza. Nel video si vedono gli ostaggi uscire da van bianchi con i vetri oscurati. Intorno ci sono gli uomini di Hamas in uniforme militare, armati e a volto coperto e una folla che registra la scena con i telefonini. Una donna, impossibilitata a camminare, viene presa in braccio da un miliziano che la porta fino a una delle auto del convoglio della Croce Rossa. Un'altra saluta con la mano in favore di telecamera prima di salire a bordo di un veicolo.

Scholz, oggi è solo un inizio, rilasciare tutti ostaggi

"E' una buona notizia che un primo gruppo di ostaggi sia stato finalmente liberato. Difficilmente possiamo immaginare cosa abbiano dovuto affrontare loro e le loro famiglie nelle ultime settimane. Questo e' il risultato di una diplomazia instancabile: i nostri ringraziamenti vanno a tutti coloro che si sono impegnati in questo. Oggi puo' essere solo un inizio. Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi senza condizioni!". Lo scrive il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz.

Palestinese liberata: accordo è stato una sorpresa

Una detenuta palestinese appena rilasciata   Marah Bakeer. E' arrivata da poco a casa di sua madre a Beit Hanina a Gerusalemme. Lo rivela la Bbc. Venne arrestata nel 2015, quando aveva 16 anni, e condannata a otto anni e mezzo di carcere per aver aggredito con un coltello un agente della polizia di frontiera. Baker ha detto ai giornalisti in attesa: "Questo accordo arriva dopo la morte di molte persone e questo ci rende infelici e a disagio". Ha detto di essere stata tenuta in isolamento e di non avere "nessuna idea di cosa stesse succedendo fuori, nessuna idea della situazione a Gaza". "La notizia dell'accordo e' stata una sorpresa", ha detto.


Israele ha ricevuto elenco ostaggi che saranno liberati domani

Israele ha ricevuto l'elenco del secondo gruppo di ostaggi che, secondo l'accordo stretto con Hamas, dovrebbero essere rilasciati domani dalla Striscia di Gaza in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi in carcere. Lo ha riferito Ynet.

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve

Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di  arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana  della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE

Madrid convoca ambasciatrice israeliana: 'Spieghi accuse'

Madrid ha convocato a colloquio l'ambasciatrice israeliana in Spagna Rodica Radian-Gordon, per chiederle "spiegazioni sulle accuse inaccettabili e false" rivolte oggi dal governo dello Stato ebraico al premier Pedro Sánchez: lo ha detto il ministro degli Esteri José Manuel Albares in diretta su Rtve.

Russell (Unicef): 'Sollevata nel vedere bimbi e donne rilasciati'

"Sono sollevata nel vedere le notizie di bambini e donne rilasciati. L'Unicef continua a chiedere la fine delle gravi violazioni dei diritti dei bambini e di ogni forma di violenza contro i bambini nello Stato di Palestina e Israele. Tutti i bambini devono essere protetti. Questa violenza deve finire". Così in una nota la direttrice di Unicef Catherine Russell su rilascio degli ostaggi e pausa nei combattimenti a Gaza.

"L'Unicef accoglie con favore la notizia di una pausa nei combattimenti a Gaza ed è pronto ad aumentare la nostra risposta umanitaria. Un accesso senza ostacoli per raggiungere i bambini - ovunque si trovino – con aiuti salvavita è disperatamente necessario. La morte e la distruzione devono cessare", conclude la nota.

Palestinese rilasciata: 'Dopo 7/10 ci hanno messi in isolamento'

Dopo il 7 ottobre, le autorità israeliane "ci hanno picchiato, ci hanno spruzzato gas lacrimogeni e siamo stati tutti messi in isolamento". A sostenerlo è Zeina Abdo, parte del gruppo di donne e minori prigionieri palestinesi rilasciati nel quadro dell'accordo tra Hamas e Israele per la liberazione degli ostaggi a Gaza. Abdo aveva 16 anni quando è posta agli arresti domiciliari prima di essere trasferita nella prigione di Ofer, in Cisgiordania. Ora ha 18 anni, e ha dichiarato ad Al Jazeera di essere stata "picchiata e messa in isolamento" dopo il 7 ottobre, giorno dell'attacco di Hamas. "Era una situazione molto difficile", ha affermato. Durante il periodo in isolamento "non vedevamo il sole… ci hanno privato del cibo, non c'era materasso o altro", ha aggiunto, e "molti dei nostri vestiti sono stati gettati nella spazzatura".

Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura

"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e  caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la  paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto  farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO

Biden: 'Tregua è opportunità fondamentale per portare aiuti a Gaza'

"Questa pausa prolungata nei combattimenti offre un'opportunità fondamentale per fornire cibo, medicine, acqua e carburante che sono necessari ai civili di Gaza. E non stiamo perdendo un solo minuto". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, commentando da Nantucket (Massachusetts), dove si trova per il Thanksgiving, il primo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas.

Biden: 'Chiesto a Netanyahu cercare ridurre vittime'

Joe Biden ha chiesto al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di "concentrarsi sul tentativo di ridurre il numero delle vittime" civili nella Striscia di Gaza, mentre cerca di eliminare Hamas, che è un "obiettivo legittimo". Lo ha reso noto lo stesso presidente degli Stati Uniti, commentando il primo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas.

Biden: 'Non sappiamo quando ostaggi Usa saranno rilasciati'

"Non sappiamo quando ciò accadrà, ma ci aspettiamo che accada". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, a proposito della liberazione degli ostaggi americani nella Striscia di Gaza.

Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A  bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse  salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli  effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e  speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa  Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO

Biden: "Non mi fido di Hamas ma mi aspetto risponda a pressioni"

"Non ho fiducia che Hamas faccia qualcosa di giusto. Confido solo che Hamas risponda alle pressioni". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, rispondendo alla domanda se crede che Hamas continuerà a rispettare l'accordo alla luce del primo scambio di prigionieri andato in porto oggi.

Sky News: "Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato in una conferenza stampa di volere un futuro in Medio Oriente in cui tutti i bambini “crescano conoscendo solo la pace”

Prigioniera liberata: "In carcere negligenza medica"

"Tutti i prigionieri hanno subito un alto livello di negligenza medica" durante la detenzione. A sostenerlo è Marah Bakeer, arrestata nel 2015 quando aveva 16 anni e tra i detenuti del primo gruppo di donne e bambini palestinesi rilasciati dalla prigione di Ofer, come parte dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas. Bakeer ha detto ad Al Jazeera che molti dei prigionieri rilasciati necessitano di cure mediche. Parlando al canale arabo, la prigioniera ha affermato che non vede l'ora di trascorrere del tempo con la sua famiglia e che sta valutando la possibilità di iscriversi all'università, per conseguire una laurea in giurisprudenza. 

Biden: "La liberazione degli ostaggi è solo l'inizio"

"La liberazione degli ostaggi a Gaza è solo l'inizio. Ci aspettiamo che altri siano rilasciati domani e dopodomani". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ricordando che la bimba americana di 4 anni, Abigail, è ancora nelle mani di Hamas. "Siamo grati per le famiglie che oggi si sono potute riunire con la liberazione degli ostaggi a Gaza dopo quasi 50 giorni", ha aggiunto. Commentando il rilascio degli ostaggi di Hamas da Nantuckt, il presidente degli Stati Uniti ha poi ringraziato i leader di Qatar, Egitto e Israele per l'accordo che ha consentito la loro liberazione. "La soluzione a due Stati in Medio Oriente è ora più importante che mai", ha commentato ancora Biden sottolineando che è necessario lavorare ad un futuro nel quale "questo tipo di violenza è impensabile". Le chance di estendere la tregua a Gaza "sono reali", ha detto.

Biden

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A Ramallah bagno di folla per detenute liberate da Israele

Un bagno di folla ha accolto le palestinesi rilasciate oggi dalle carceri israeliane al loro arrivo, a bordo di un autobus della Croce rossa, al posto di blocco di Bitunya (Ramallah). Centinaia di dimostranti hanno scandito ''Gaza, Gaza'' e anche slogan in sostegno della Brigate Ezzedin al-Qassam, l'ala militare di Hamas. In seguito raggiungeranno le proprie abitazioni in varie città della Cisgiordania. Una manifestazione di benvenuto è già stata organizzata per loro a Nablus. Prime espressioni di gioia sono avvenute anche a Gerusalemme est, nel rione di Beit Hanina, all'arrivo di sei ex detenute rilasciate oggi dalla polizia israeliana.

Guerra a Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani liberati da Hamas

Tre bambine, un bambino e 9 donne sono state rilasciate e sono tornati in territorio israeliano. Portati negli ospedali a loro destinati, hanno potuto vedere i familiari. Le persone tornare libere hanno dai 2 agli 85 anni. I DETTAGLI

Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'APPROFONDIMENTO

Media: "Israele non ha ancora la lista degli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati domani"

Israele non ha ancora ricevuto la lista degli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati domani. Lo riferiscono i media israeliani. Gli accordi prevedono che Israele riceva una lista di ostaggi la notte prima del loro rilascio ogni giorno durante la tregua.

Da Gaza liberati anche 4 ostaggi tedeschi

"Sono infinitamente sollevata che oggi tra gli ostaggi liberati da Gaza ci siano quattro tedeschi. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno spostato le montagne nelle ultime settimane. I miei ringraziamenti personali vanno alla mia controparte del Qatar, così come all'Egitto e alla Croce Rossa". Lo scrive la ministra degli Esteri tedesca., Annalena Baerbock.

Esercito assestato a Gaza: "Prepariamo prossime fasi della guerra"

Nel primo giorno di tregua l'esercito israeliano si e' assestato nelle proprie posizioni nel settore nord della Striscia di Gaza: lo ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari. ''La sicurezza dei nostri combattenti - ha detto - e' la nostra massima priorita' ''. ''Nei prossimi giorni - ha aggiunto - prepareremo le fasi successive della guerra. Siamo determinati ad agire contro qualsiasi minaccia allo stato d'Israele''. In risposta alla domanda se Israele tema che durante la tregua leader di Hamas possano fuggire da Gaza, Hagari ha risposto: ''Li teniamo d'occhio a Gaza e anche altrove al mondo''. 

Guerra Israele, a Gaza fatto saltare in aria il parlamento di Hamas

L'edificio era stato conquistato nei giorni scorsi dai militari, che avevano diffuso una foto dall'interno con le bandiere israeliane. LE IMMAGINI

Idf: "Questa sera, alcune famiglie israeliane si riuniranno con i loro cari, per la prima volta dopo 49 giorni, poiché erano ostaggi di Hamas"

Podemos: "Israele è uno Stato genocida"

"Il mondo sottosopra. Israele, Stato genocida, convoca gli ambasciatori di Spagna e Belgio. Ripeto, se non fermiamo la barbarie, la barbarie ci trascinerè con sè. Non sopportano nemmeno la minima critica. Dobbiamo fermare fermamente tutto questo proprio adesso". Lo scrive Ione Belarra, deputata spagnola e segretaria di Podemos.

La Francia si congratula per liberazione dei primi ostaggi e chiede il rilascio di tutti

La Francia si congratula per la liberazione "di un primo gruppo di 24 ostaggi e l'entrata in vigore di una tregua". E' quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri francese che "chiede la liberazione di tutti gli ostaggi" rapiti lo scorso 7 ottobre a seguito dell'attacco di Hamas ad Israele. "La Francia è mobilitata per la liberazione degli ostaggi francesi: la liberazione di tutti i nostri concittadini è una priorità assoluta per la Francia e lavoriamo senza fermarci per ottenere questo risultato".

La Francia ringrazia il Qatar, l'Egitto, gli Stati Uniti e la Croce Rossa per "gli sforzi" che hanno permesso di ottenere questo accordo. "Siamo in stretto contatto con loro e con le autorità israeliane", spiega il Quai d'Orsay. Ci sono ancora 8 francesi scomparsi o ostaggi dopo l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre.

Onu: "Entrati a Gaza 137 camion con aiuti umanitari"

Un totale di 137 camion che trasportavano cibo, acqua, medicine e altri beni di prima necessità sono stati scaricati a Gaza da quando è iniziata oggi la tregua tra Israele e Hamas. Lo hanno reso noto le Nazioni Unite. Si è trattato del più grande convoglio umanitario entrato a Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre, ha affermato in una nota l'ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari. 

Completato il primo scambio prigionieri tra Hamas e Israele

Si è completato da pochi minuti il primo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele che, nelle intenzioni, sarà replicato almeno per i prossimi tre giorni fino al rilascio di 50 ostaggi israeliani. Mentre la tregua sembra reggere sia nella Striscia di Gaza che nel nord dello Stato ebraico, lungo la Blue Line con il Libano, i 39 palestinesi previsti dall'intesa - 24 donne e 15 minori - sono stati rilasciati dalle carceri di Ofer, Damon e Megiddo e sono arrivati al checkpoint di Beitunia, in Cisgiordania. 

In precedenza, 13 israeliani sequestrati da Hamas il 7 ottobre erano stati presi in consegna dalla Croce Rossa a Khan Younis, nel sud di Gaza, portati al valico di Rafah, al confine con l'Egitto, e lì presi in consegna dalle autorità israeliane (Idf e Shin Bet) che li hanno ricondotti nello Stato ebraico attraverso il valico di Kerem Shalom. Insieme agli israeliani, come ha confermato il ministero degli Esteri del Qatar, sono stati rilasciati altri 11 ostaggi, 10 dei quali thailandesi e uno di nazionalità filippina.

Oms: "Tutte le persone ancora in ostaggio ricevano cure mediche"

Rilasciati i 39 detenuti palestinesi al checkpoint di Beitunia

I 39 detenuti palestinesi compresi nello scambio con i 13 ostaggi israeliani sono stati rilasciati al checkpoint di Beitunia, in Cisgiordania, vicino Ramallah. Lo riferiscono Bbc, Haaretz e Times of Israel.

Biden costantemente aggiornato sul rilascio degli ostaggi

Joe Biden, che si trova a Nantucket per le festività di Thanksgiving, è stato informato più volte questa mattina dalla sua squadra per la sicurezza nazionale sugli ultimi sviluppi riguardanti il rilascio degli ostaggi da Gaza. Lo rende noto la Casa Bianca. 

Biden

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Il Qatar annuncia il rilascio di 39 detenuti palestinesi

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, annuncia che 39 donne e minori palestinesi imprigionati da Israele sono stati rilasciati in linea con gli impegni sulla tregua. Lo riferisce al Jazeera. 

4 bambini e 9 donne gli ostaggi israeliani rilasciati

Sono tre bambine, un bambino e 9 donne gli ostaggi rilasciati oggi da Hamas. La tv pubblica israeliana Kan ha diffuso la lista ufficiale dei nomi. Si tratta di Doron Katz Asher, 34 anni; Aviv Asher, 2 anni; Raz Asher, 4 anni; Daneil Alloni, 45 anni; Emilia Alloni, 6 anni; Keren Monder, 54 anni; Ohad Monder, 9 anni; Ruthi Monder, 78 anni; Yaffa Aadar, 85 anni; Margalit Mozes, 77 anni; Hanna Katzir, 77 anni; Adina Moshe, 72 anni; Hanna Perri, 79 anni.

Diffusi i primi nomi degli ostaggi rilasciati

Il Forum delle famiglie ha diffuso i primi nomi degli ostaggi israeliani rilasciati. Si tratta di Margalit Moses (78 anni), Adina Moshe (72), Daniel Aloni (45 anni) e sua figlia Emilia di 6 anni. Tutti del kibbutz di Nir Oz. Le prime due sono state riconosciute anche nel video diffuso da una tv mentre passavano dal valico di Rafah.

I 13 ostaggi liberati sono in Israele

I 13 ostaggi israeliani liberati sono ora in Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono accompagnati da un'unità speciale e portati negli ospedali a loro destinati, dove poi potranno vedere i familiari.

Netanyahu a picco nei sondaggi con partiti ultraortodossi

Se oggi in Israele si tenessero le elezioni, il partito Sionismo religioso del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich non riuscirebbe a ottenere il 3,25% minimo di voti per entrare alla Knesset e anche il Likud del premier Benjamin Netanyahu perde consensi. Lo ha rivelato un sondaggio pubblicato dal quotidiano ebraico Maariv, condotto tra il 15 e il 16 novembre e non riflette quindi alcun potenziale cambiamento nelle opinioni degli elettori in seguito all'accordo sugli ostaggi Israele-Hamas.

Usa esultano: "Al lavoro per rilascio ostaggi americani"

La Casa Bianca esulta dopo il rilascio dei primi 24 ostaggi liberati da Hamas e ha fatto sapere di essere al lavoro "senza sosta" per garantire il rilascio dei cittadini americani sulla lista dei 50 che dovrebbero essere consegnati, tra cui una bimba di nome Abigail. La piccola, rimasta orfana dei genitori, Roye e Smadar Idan durante l'assalto del 7 ottobre di Hamas a Israele, oggi compie 4 anni ed e' attesa in Israele dai famigliari superstiti, i fratellini. Michael e Amalya, di 9 e 6 anni, si nascosero in casa per 14 ore in quella giornata terribile finché non vennero tratti in salvo dall'esercito e oggi vivono con gli zii.


Ebrei Roma: chi si mobilita su donne non taccia stupri Hamas

"C'è tutto un mondo che a parole si schiera e si mobilita a favore dei diritti civili, ma tace e volge lo sguardo dall'altra parte rispetto a stupri e torture, già ampiamente documentati, sulle donne ebree aggredite, massacrate ed esposte pubblicamente dai terroristi di Hamas. Un silenzio complice e assordante". Così all'ANSA il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun. "A nome di tutta la Comunità ebraica di Roma, unisco la mia voce a quanti nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne dicono un No alto e forte a qualsiasi forma di prevaricazione, abuso, persecuzione o, peggio, violenza e omicidio di genere", aggiunge Fadlun.

Media: residenti di Nir Oz identificano 2 ostaggi, la 77enne Mozes e la 72 enne Moshe

I residenti del kibbutz di Nir Oz avrebbero identificato due degli ostaggi che sono stati rilasciati da Hamas: Margalit Mozes di 77 anni e Adina Moshe di 72 anni mentre si trovavano su un veicolo della Croce Rossa. Lo riferisce il canale tv israeliano 'Channel 12'.  Adina Moshe è stata rapita a Gaza dopo che suo marito, Said, è stato assassinato davanti ai suoi occhi. La famiglia ha scoperto il rapimento attraverso un video circolato sui social media che mostra Adina in sella a una moto che la porta a Gaza, costretta ad aggrapparsi agli assassini del marito per evitare di cadere. Margalit Mozes è stata rapita dalla sua casa a Nir Oz. Ha sconfitto il cancro, ma è stata fatta prigioniera senza le sue medicine.

Cresce tensione vicino al carcere Ofer in Cisgiordania

Man mano che passano le ore e' cresciuta la tensione vicino al carcere militare israeliano di Ofer, nella Cisgiordania occupata, dove 39 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane saranno tra poco rilasciati. Si tratta di 24 donne, tra cui alcune condannate per tentato omicidio per attacchi contro le forze israeliane, e 15 adolescenti che erano in carcere, molti senza processo, per reati come la sassaiola contro i soldati. I detenuti, tutti provenienti dalla Cisgiordania occupata o da Gerusalemme, dovrebbero essere consegnati al Comitato Internazionale della Croce Rossa nella prigione di Ofer. Da ore, all'esterno è radunata una folla di famigliari. Il governo di Israele vorrebbe evitare scene di giubilo al loro rilascio, per cui sta cercando di diradare di disperdere i presenti. In precedenza sono stati usati anche i lacrimogeni e, secondo fonti palestinesi, le forze israeliane hanno aperto il fuoco e ferito diversi palestinesi, tra i quali anche un adolescente.

Tajani: prime autorizzazioni per ospedale da campo Gaza

"Ci sono buone notizie per il nostro ospedale da campo" a Gaza, "cominciano a esserci le prime autorizzazioni affinche' si possa realizzare. Si aggiunge alla nave ospedale per aiutare i feriti". Ad annunciarlo è il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di un evento di Forza Italia a Palazzo Pirelli di Milano.


Il Qatar annuncia il rilascio di 39 detenuti palestinesi

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, annuncia che 39 donne e minori palestinesi imprigionati da Israele sono stati rilasciati in linea con gli impegni sulla tregua. Lo riferisce al Jazeera. 

Gantz: 'Dopo tregua riprenderemo a combattere'

Le forze di difesa israeliane (Idf) riprenderanno a combattere a Gaza appena sarà terminata la tregua di quattro giorni. Lo ha detto Benny Gantz, ministro israeliano del gabinetto di guerra, parlando alla folla riunita a Tel Aviv in una manifestazione di solidarietà con le famiglie degli ostaggi. 

"Voglio assicurare le famiglie degli ostaggi. Non ci fermeremo, riprenderemo gli sforzi e l'azione militare a Gaza per liberare gli ostaggi e ripristinare la deterrenza", ha affermato Gantz, citato da Times of Israel.

Hamas chiede massiccia accoglienza in Cisgiordania per rilascio prigionieri

Hamas ha chiesto ai palestinesi della città di Nablus di riunirsi per accogliere le donne e i bambini che dovrebbero essere rilasciati dalle carceri israeliane. Lo riferisce 'Al Jazeera'. Il gruppo ha detto che sta invitando i palestinesi a preparare una "massiccia accoglienza".

Croce Rossa: operazione ostaggi è solo all'inizio

La Croce Rossa Internazionale ha confermato che le sue squadre hanno iniziato a condurre "un'operazione di più giorni" per il rilascio e il trasferimento degli ostaggi tenuti a Gaza e dei detenuti palestinesi in Israele. "Il dolore profondo che provano i familiari separati dai loro cari è indescrivibile. Siamo sollevati che alcuni si riuniranno dopo una lunga agonia", ha affermato Fabrizio Carboni, direttore regionale per il Vicino e Medio Oriente del Comitato internazionale della Croce Rossa. 



Tv: ostaggi diretti al valico di Kerem Shalom con Israele

Gli ostaggi israeliani sono ora diretti verso il valico di Kerem Shalom con Israele. Lo ha detto la tv Kan che ha trasmesso un video - girato d Npr - di un convoglio della Croce Rossa che passa dal valico di Rafah. A bordo si possono vedere alcune donne - giovani e anziane - e anche un bambino.

Decine di palestinesi fuori dal carcere di Ofer in Cisgiordania in attesa rilascio prigionieri

Decine di palestinesi si radunano fuori dal carcere di Ofer, situato in Cisgiordania a nord di Gerusalemme, in attesa di celebrare l'imminente rilascio di 39 prigionieri palestinesi. Lo riferisce 'The Times of Israel'. I 39 detenuti rappresentano il primo gruppo dei 150 che dovrebbero essere rilasciati nel corso di quattro giorni in base all'accordo di tregua tra Israele e Hamas.

La Croce Rossa a Israele: 'Gli ostaggi stanno bene'

Gli ostaggi rilasciati oggi da Hamas ''stanno bene''. Lo ha reso noto la Croce Rossa al Magen David Adom, il suo equivalente israeliano. Il direttore del Magen David Adom Ely Bin ha detto alla televisione israeliana che in tutto la Croce rossa ha ricevuto 24 ostaggi: 13 di cittadinanza israeliana e altri 11 con cittadinanze diverse. (ANSA).

Netanyahu condanna dichiarazioni Sanchez e De Croo

"Il primo ministro Netanyahu condanna fermamente le dichiarazioni dei primi ministri del Belgio e della Spagna, che non hanno ritenuto Hamas pienamente responsabile di crimini contro l'umanità, del massacro dei nostri cittadini e dell'utilizzo dei palestinesi come scudi umani". Lo scrive sul social X il portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Ofir Gendelman.

Alcune famiglie degli ostaggi liberati arrivate negli ospedali

Alcune famiglie dei 13 ostaggi israeliani rilasciati sono arrivati negli ospedali dove sono attesi i loro congiunti. Lo ha riferito Haaretz. Nel frattempo, rappresentanti di altri ostaggi e centinaia di cittadini stanno svolgendo la cerimonia per l'ingresso di shabbat nel nord di Tel Aviv - come oramai avviene da sette settimane - in solidarietà con i rapiti. Alla cerimonia ha preso parte anche il ministro del governo di emergenza nazionale Benny Gantz.

Mezzaluna rossa conferma, ostaggi israeliani in Egitto

Una fonte della sicurezza egiziana e una fonte della Mezzaluna Rossa hanno confermato che gli ostaggi israeliani sono arrivati ;;al valico di Rafah sul lato egiziano, da Gaza alle 16.50 (15.50 ora italiana). Verranno ora trasferiti al valico di Kerem Salem, dove un aereo israeliano si prepara ad accoglierli per poi trasportarli a Tel Aviv con un aereo militare israeliano.

Al-Sisi: siamo pronti per uno Stato palestinese demilitarizzato

Il presidente egiziano al-Sisi ha auspicato oggi, alla presenza del premier spagnolo Pedro Sanchez e di quello belga Alexander De Croo, la creazione di uno Stato palestinese demilitarizzato con le garanzie della Nato e delle forze arabe. "Il processo politico per la soluzione dei due Stati si è esaurito in oltre 30 anni senza ottenere molto - ha detto -. Ci sono stati cinque cicli di guerre e scontri in cui sono stati uccisi 27.000 israeliani, e per tutto il tempo non c'è stato alcun orizzonte politico per la questione palestinese". "Siamo pronti ad avere uno Stato smilitarizzato e anche ad avere garanzie affinché le forze delle Nazioni Unite, o della Nato, o le forze arabe in cooperazione con gli Stati Uniti, raggiungano una sicurezza per il nuovo Stato palestinese e per lo Stato di Israele".

Galant alla base aerea di Hatzerim per accogliere ostaggi

Il ministro della Difesa Yoav Galant si trova alla base aerea di Hatzerim, nel deserto del Negev, dove sono attesi gli ostaggi israeliani. "Sono venuto per monitorare da vicino i preparativi dell'Idf per l'accoglienza degli ostaggi. Sono pieno di ammirazione per il modo in cui l'Idf ha  preparato le cose. Sono convinto che l'Idf, che sa come combattere, saprà anche come prendersi cura di loro", ha detto Galant secondo quanto riferisce 'Maariv'.

Israele convoca ambasciatori Spagna e Belgio per protesta

Israele ha convocato gli ambasciatori di Spagna e Belgio per protestare contro le dichiarazioni dei rispettivi premier a sostegno dello Stato palestinese. Lo rende noto la stampa israeliana. I premier Sanchez e De Croo hanno detto tra l'altro che "Israele sta commettendo uccisioni indiscriminate". 

Rappresentanti Shin Bet hanno incontrato ostaggi israeliani a Rafah

Gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas hanno incontrato alcuni rappresentanti dello Shin Bet al valico di Rafah. Lo riporta Sky News Arabia.

Sanchez da Rafah apre a riconoscimento unilaterale stato palestinese

Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha aperto la porta al riconoscimento unilaterale dello stato palestinese da parte della Spagna nel caso in cui gli altri stati europei non siano a favore di un'iniziativa coordinata. Da Rafah, il premier ha sottolineato che "è arrivato il momento per la comunità internazionale e in particolare per l'Ue di prendere una decisione sul riconoscimento dello stato palestinese". 

"Varrebbe la pena e sarebbe importante che lo facessimo insieme", ha dichiarato. "Se questo non accade, la Spagna adotterà le proprie decisioni". Sánchez - accompagnato nella sua missione dal premier belga Alexander de Croo - ha chiesto che la tregua in corso diventi permanente. I due premier hanno assistito di persona all'ingresso degli aiuti attraverso il valico di Rafah. 

Casa Bianca monitora operazione rilascio ostaggi

I funzionari della Casa Bianca stanno seguendo momento per momento l'operazione di rilascio del primo gruppo di ostaggi in mano ad Hamas. Lo spiegano fonti alla Cnn, che sottolineando come un buon esito del primo giorno di scambio, aiuterà a permettere che vadano bene gli scambi nei prossimi giorni. Non si prevede che vi siano cittadini americani in questo primo gruppo di 13 ostaggi rilasciati. 

Haaretz: ostaggi thailandesi sono già in Israele

I 12 ostaggi thailandesi appena liberati da Hamas hanno attraversato il confine israeliano e sono in via di trasferimento all'ospedale Assaf Harofeh per controlli medici. Lo scrive Haaretz. Israele non ha ancora ufficialmente confermato. 

Portavoce Israele: 'Momento di speranza e di ansia estrema'

Per la società israeliana questo è "un momento di speranza" ma "è anche un momento di ansia estrema". A dichiararlo è stato il portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, ricordando che "non si sa nulla delle condizioni degli ostaggi". "Non sappiamo niente delle loro condizioni fisiche, non sappiamo niente delle loro condizioni emotive, delle condizioni psicologiche". Israele sta premendo per ottenere il rilascio "di tutti", ha ricordato. "Premeremo su Hamas in modo che nessuno venga lasciato indietro". 

Hamas conferma il rilascio degli ostaggi israeliani

Hamas conferma di aver consegnato i 13 ostaggi israeliani alla Croce Rossa. Lo ha riferito l'emittente Voce di al-Aqsa, legata ad Hamas.

Israele: "Momento di speranza in mezzo a tanta ansia"

Un momento di "speranza" per la società israeliana in mezzo ad "estrema ansia". Così il portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, ha descritto la liberazione del primo gruppo di ostaggi nelle mani di Hamas. Levy ha sottolineato che si tratta anche di un momento di "estrema ansia", perchè "non si sa nulla" sulle condizioni degli ostaggi. "Non sappiamo nulla della loro condizione fisica, non sappiamo nulla della loro condizione emotiva, della loro condizione psicologica. E non sanno nulla di quello che è successo alle loro famiglie", ha aggiunto. Il portavoce a poi ribadito che Israele continua a lavorare per "far uscire tutti" da Gaza. "Faremo pressione su Hamas affinchè nessuno venga lasciato indietro", ha concluso, come riportano i media locali. 

Medio Oriente, i 13 ostaggi liberati da Hamas sono in Egitto

I 13 rapiti israeliani rilasciati dalla prigionia di Hamas sono già in Egitto, portati dalla Croce Rossa: lo ha reso noto il governo israeliano. 

Le truppe d'Israele lasciano l'ospedale di Al Shifa

L'esercito israeliano ha lasciato oggi l'ospedale al-Shifa di Gaza, nel primo giorno della tregua tra Israele e Hamas. Lo rende noto il Ministero della Salute del movimento islamista.

Contattato dall'AFP, l'esercito israeliano non ha commentato nell'immediato. Al primo giorno delle incursioni israeliane, nell'ospedale si trovavano 2.300 pazienti, feriti, assistenti e sfollati, secondo l'Onu. Christian Lindmeier, portavoce dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), afferma che "ci sono ancora circa 100 pazienti e persone che si prendono cura di loro". Sono ora in una struttura "il cui principale generatore è stato distrutto, cosi' come molti edifici, piazze e muri", secondo il portavoce del ministero della Salute di Hamas, Ashraf al-Qidreh. "Stiamo lavorando a più evacuazioni di ospedali", ha aggiunto Lindmeier mentre le operazioni israeliane si sono concentrate nei giorni scorsi su  un altro ospedale del nord della Striscia di Gaza, l'ospedale indonesiano.

13 ostaggi consegnati alla Croce Rossa, elicotteri a valico Kerem Shalom

I 13 ostaggi israeliani sono stati consegnati alla Croce Rossa e sono in viaggio verso il valico di frontiera con l'Egitto. Lo riferisce in israele l'emittente Channel 12. Secondo al-Jazeera, nel frattempo gli elicotteri militari che trasporteranno i prigionieri israeliani si stanno dirigendo verso il valico di Kerem Shalom. 

Del kibbutz Nir Oz un terzo dei rapiti da Hamas

Dodici dei 13 ostaggi rilasciati da Hamas nell'ambito dell'accordo con Israele provengono dal kibbutz di Nir Oz, dove nell'assalto del 7 ottobre sono state uccise 38 persone e rapite altre 75, tra cui 13 bambini. Si calcola che un quarto dei 400 residenti di Nir Oz siano stati massacrati, feriti o rapiti in quello che e' stato ribattezzato il "sabato nero". Secondo le stime israeliane, da Nir Oz - che sorge nel deserto del Negev vicino al confine con la Striscia - proviene quasi un terzo dei circa 240 ostaggi sequestrati e ora nelle mani sia di Hamas che della Jihad islamica e di altri gruppi criminali a Gaza. Fondato nel 1955, Nir Oz ospitava circa 400 persone, molte delle quali impiegate nella coltivazione di asparagi e altre colture, o nella fabbrica locale di vernici e sigillanti. Circondato dal deserto del Negev, rimane un'oasi di verde, con un giardino botanico che ospita più di 900 specie di fiori, alberi e piante. Ora è praticamente disabitato. Decine di comunita', tra cui anche quella di Nir Oz, sono state costrette a evacuare a causa della guerra, iniziata il 7 ottobre quando i terroristi di Hamas provenienti da Gaza hanno invaso Israele, massacrando circa 1.200 persone, la maggior parte delle quali civili, e rapendone almeno 240. Da allora, i superstiti di Nir Oz sono stati evacuati in un hotel sul Mar Morto e poi in un quartiere nella città meridionale di Kiryat Gat fino a quando guerra sarà finita.


Tv: "I 13 ostaggi israeliani consegnati alla Croce Rossa"

La tv israeliana Kan, che ha citato fonti egiziane, ha riferito che i 13 ostaggi israeliani da liberare sono stati consegnati alla Croce Rossa.   

Netanyahu e Gallant seguono liberazione ostaggi da quartier generale esercito

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant seguiranno l'andamento della liberazione degli ostaggi dal quartier generale militare a Tel Aviv. Lo ha reso noto un comunicato dell'ufficio del premier. "Il primo ministro e il ministro della Difesa - si legge- monitoreranno con attenzione l'operazione per riportare in Israele gli israeliani rapiti da Hamas"

Sanchez e De Croo a Rafah in attesa della consegna degli ostaggi

Severe misure di sicurezza sono state approntate a Rafah in vista della consegna degli ostaggi di Hamas, mentre sul versante egiziano sono arrivati il premier spagnolo Pedro Sanchez e quello belga Alexander De Croo. Sono presenti anche il ministro della Cooperazione internazionale e alcuni funzionari egiziani, il governatore del Nord Sinai Mohamed Abdel Fadil Shousha e alcuni leader militari e diplomatici stranieri. Fonti mediche e della sicurezza hanno confermato all'Ansa che gli ostaggi saranno consegnati al valico di terra di Rafah, poi trasferiti al valico di Kerem Shalom per essere consegnati alla parte israeliana. 

Rafah

©Ansa

Migliaia in strada per tornare a casa dopo inizio tregua a Gaza

Sono migliaia i palestinesi che si sono riversati in strada per tornare a casa dopo che stamattina è iniziata la tregua di quattro giorni a Gaza. Una moltitudine di uomini, donne e bambini viaggia a piedi, su carretti o tuk-tuk con le poche cose che avevano portato con loro all'inizio della guerra. Da venerdì mattina non si sentono più spari a Khan Yunis, nel sud del territorio palestinese. Hayat al-Muammar è tra coloro che provano ad approfittare della tregua: "Sto tornando a casa", ha detto la 50enne, che si era rifugiata in una scuola. "Siamo fuggiti dalla morte, dalla distruzione e da tutto il resto. Ancora non capisco cosa ci sia successo: perché ci hanno fatto questo?", ha chiesto. Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato volantini per avvertire la popolazione del sud di non tornare al nord, zona della Striscia che avevano detto di sfollare "per la loro sicurezza". "La guerra non è ancora finita - si legge -. Tornare al nord è proibito e molto pericoloso!!!". Alcuni, però, pensano comunque di farlo. Come Ghadi Salama: "Siamo stufi di stare qui. Non c'è vita. Speriamo di poter tornare a Gaza City, anche se si tratta di montare una tenda tra le macerie", ha detto. Altri, invece, no. Abu Qussai non ha intenzione di tornare: "È una città fantasma. Quando siamo partiti, c'erano già solo macerie", ha detto. "Perché dovrei andarci? Per vedere la mia casa distrutta? Per vedere i corpi dei miei cugini morti?".

Guerra Medio Oriente, Crosetto a Tel Aviv: “Obiettivo Israele resta neutralizzare Hamas”

Il ministro della Difesa italiano ha incontrato l’omologo israeliano Yaov Gallant, nel primo giorno di tregua. “L’Italia è protagonista e ne sono orgoglioso”, ha detto riguardo alla mediazione. Poi ha parlato della preoccupazione per un’escalation in Libano: “Bisogna che Hezbollah rimanga fuori da questo conflitto, ma serve la comunità internazionale”. Sulla missione Onu: “Lunedì sarò a New York. Occorre che le Nazioni Unite decidano: o ha ancora un senso oppure bisogna chiedersi se ha ancora senso mantenerla”. LEGGI L'ARTICOLO

Abbas: "No soluzione militare per Gaza, non va separata da Cisgiordania"

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas si ''opporrà a qualsiasi tentativo di separare la Striscia di Gaza dalla Cisgiordania'' e allo ''sfollamento dei palestinesi da Gaza''. Lo ha detto lo stesso Abbas durante un incontro con il ministro degli Esteri britannico David Cameron a Ramallah. 

"Ostacoleremo ogni tentativo di separare la Striscia di Gaza dalla Cisgiordania, di tagliarne le parti o di rioccuparla. Non esiste una soluzione militare o di sicurezza per la Striscia di Gaza'', ha affermato Abbas. "La sicurezza e la stabilità esisteranno solo in una soluzione a due Stati - ha dichiarato Abbas -. Gaza è parte integrante dello Stato palestinese".

Hamas pubblica nomi prigionieri scambio, 24 donne e 15 minorenni

Hamas ha pubblicato i nomi dei 39 prigionieri palestinesi del primo gruppo da rilasciare nell'ambito dello scambio con Israele. Sono 24 donne e 15 minorenni. La maggioranza delle persone inserite nella lista vengono dalla Cisgiordania, riporta la Cnn. I prigionieri sono stati trasferiti da due prigioni, quella di Damon e Megiddo, entrambe a sud est di Haifa, nella prigione di Ofer, a sud di Ramallah, nella Cisgiordania occupata.

Tv: "12 dei 13 ostaggi rilasciati sono del kibbutz Nir Oz"

Dodici dei 13 ostaggi israeliani che saranno rilasciati a momenti sono del kibbutz di Nir Oz. Lo ha detto la tv Canale 12. Va ricordato che del totale dei rapiti, circa 75 appartengono a quel kibbutz e 13 di questi sono bambini. 

Sanchez e Croo al valico di Rafah: "Serve cessate il fuoco duraturo"

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e quello belga Alexander de Croo hanno raggiunto il valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. ''E' assolutamente necessario stabilire un cessate il fuoco umanitario e duraturo per migliorare le condizioni della popolazione della Striscia di Gaza, che sono catastrofiche'', ha detto Sanchez in un briefing dal valico, come riporta El Paìs.

''Abbiamo ringraziato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per averci aiutato a riportare a casa i nostri cittadini'', ha affermato de Croo su 'X'. ''La popolazione di Gaza ha bisogno urgentemente di maggiori aiuti umanitari. Il cessate il fuoco temporaneo deve diventare permanente'', ha detto il premier belga.

Media Egitto, rilasciati 12 cittadini thailandesi

Sono stati rilasciati 12 cittadini thailandesi che erano tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza. Lo riporta il sito del quotidiano egiziano Al-Ahram, citando Cairo News. I cittadini thailandesi non fanno parte dell'accordo tra Israele e Hamas. 

Crosetto: "La guerra durerà a lungo, Israele farà attenzione ai civili"

"Abbiamo parlato esplicitamente della questione dei civili, ma anche della Cisgiordania e degli incidenti che ci sono stati, di tutto a trecentosessanta gradi, perché tra amici l'unico modo di parlare è quello della verità. Soprattutto per chi ha compreso fin dall'inizio le ragioni di Israele, che sono esistenziali: o è capace di fare deterrenza o non ha futuro. Sia il ministro Gallant, sia i militari mi hanno assicurato che il loro sforzo è di evitare sempre più qualunque effetto sui civili". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in un punto stampa all'ambasciata italiana a Tel Aviv, dopo aver incontrato il ministro della Difesa israeliano, Yaov Gallant. "Sono convinto che le operazioni dureranno a lungo, ma sono convinto anche che ci sarà tutta l'attenzione che è possibile in una guerra per non avere vittime civili e innocenti", ha aggiunto Crosetto. 

Lacrimogeni per disperdere raduno in carcere Cisgiordania

L'esercito israeliano ha utilizzato gas lacrimogeni per disperdere un raduno di palestinesi davanti alla prigione di Ofer in Cisgiordania prima del rilascio dei prigionieri. Lo ha riferito l'agenzia turca Anadolu. Nella struttura carceraria vicino a Ramallah sono stati trasferiti 39 palestinesi, 24 donne 15 uomini, in vista dello scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. 

Reuters: "Hamas e Israele si scambiano ostaggi e prigionieri come parte dell'accordo di tregua"

Medio oriente, la Croce rossa prenderà in consegna 39 detenuti palestinesi

Rappresentanti della Croce Rossa sono arrivati con un autobus alla prigione di Ofer in Cisgiordania pronti a prelevare i 39 prigionieri palestinesi che saranno rilasciati da Israele, nella prima giornata di tregua nell'ambito dell'accordo per liberare gli ostaggi israeliani da Gaza. Alcune ore fa i prigionieri sono stati tutti portati a Ofer in vista del loro rilascio previsto per questo pomeriggio: 24 erano detenuti nella prigione di Damoon e 15 in quella di Megiddo) e sono stati portati nella prigione in Cisgiordania in un convoglio superscortato. Sono tutti donne e giovani uomini; e saranno rimessi in libertà, due ore dopo il rilascio degli ostaggi, uscendo dalla prigione in Cisgiordania. Sul muro esterno del carcere è stato appeso uno striscione, con la bandiera israeliana e la scritta in ebraico in bianco e blu, "Uniti vinceremo". I 39 detenuti sono stati scelti da una lista di 300 donne e giovani compilata da Israele e sono accusati di vari reati, dal lancio di pietre al tentato omicidio (secondo la radio israeliana, c'e' anche chi è stato accusato di tentato accoltellamento). La stragrande maggioranza di loro è detenuta senza processo e la maggior parte di quelli nella lista sono adolescenti, il 40% con meno di 18 anni. Prima di uscire dovranno firmare una dichiarazione in cui si impegnano a non commettere piu' atti di terrorismo. Le loro famiglie si raduneranno in un vicino checkpoint per accoglierli. 


Cameron vede Abu Mazen e annuncia nuovi aiuti a Gaza

Il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, ha incontrato il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, in Cisgiordania, mentre è in corso la tregua temporanea tra Hamas e Israele. Lo riporta Sky News. In precedenza, lo stesso Cameron aveva annunciato che il Regno Unito raddoppierà i suoi aiuti umanitari a Gaza con ulteriori 30 milioni di sterline (34,5 milioni di euro) per i civili palestinesi colpiti dal conflitto. Cameron ha incontrato ieri Benjamin Netanyahu a Gerusalemme e oggi ha in programma una serie di colloqui con funzionari palestinesi per discutere su come gli sforzi del Regno Unito possano aiutare ad alleviare la crescente crisi umanitaria a Gaza. Londra ha già rilasciato due tranche di aiuti: 10 milioni di sterline e 20 milioni di sterline il mese scorso. Cameron discuterà anche del sostegno all'Anp per una soluzione politica a lungo termine alla crisi. 

Tv egiziana: "A Rafah si prepara l'arrivo degli ostaggi"

Secondo una fonte citata dalla tv statale egiziana Al Qahera, il porto di Rafah si prepara a ricevere gli ostaggi provenienti dalla striscia di Gaza, in vista del loro trasferimento sul versante israeliano. 

Cnn: "Non previsto rilascio di americani tra i primi 13 ostaggi"

Non ci si attende che fra i primi 13 ostaggi rilasciati da Hamas ci siano americani. Lo riferisce la Cnn. 

Idf: "Abbiamo completato i preparativi per ricevere gli ostaggi rilasciati al loro ritorno in Israele da Gaza"

Crosetto: "Noi e Israele preoccupati per escalation in Libano"

Sul Libano "la preoccupazione su una possibile escalation non è solo mia ma l'ho trovata anche qua, bisogna che Hezbollah rimanga fuori da questo conflitto ma questa è una cosa che non bisogna lasciare fare solo a Israele. Se non vogliamo che ci sia un'escalation deve lavorare tutta la comunità partendo dall'Onu, dai Paesi arabi e dai Paesi occidentali". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in un punto stampa all'ambasciata italiana a Tel Aviv, dopo aver incontrato il ministro della Difesa israeliano, Yaov Gallant. 

Crosetto

©Ansa

Oms "preoccupata" per chi è rimasto in ospedale al-Shifa

L'Organizzazione mondiale della Sanita' si è detta "preoccupata" per le persone rimaste all'ospedale al-Shifa della Striscia di Gaza. Il portavoce Christian Lindmeier ha affermato che l'agenzia sanitaria dell'Onu sta lavorando a ulteriori evacuazioni dagli ospedali del Nord di Gaza man mano che la tregua procede. Lindmeier ha anche espresso la preoccupazione dell'Oms per la "sicurezza dei circa 100 pazienti e operatori sanitari rimasti" presso l'ospedale al-Shifa, il più grande di Gaza.  Ieri, le forze israeliane hanno arrestato il direttore dell'ospedale al-Shifa, Muhammad Abu Salmiya, sostenendo che sotto la sua diretta gestione, la struttura medica "serviva come centro di comando e controllo di Hamas". Hamas e i medici hanno ripetutamente negato tali accuse.

Medio Oriente, autobus della Croce Rossa arrivato nella prigione di Ofer per prendere i prigionieri

Rappresentanti della Croce Rossa sono arrivati ​​con un autobus nella prigione di Ofer, in Cisgiordania, per prendere i 39 prigionieri palestinesi che saranno rilasciati da Israele come parte della prima fase dell'accordo per la liberazione degli ostaggi israeliani da Gaza.

Haniyeh rende omaggio alla "resistenza del popolo di Gaza"

Ismail Haniyeh, il leader di Hamas in esilio in Qatar, ha "reso omaggio al popolo di Gaza che, con la sua fermezza e resistenza, ha costituito l'elemento chiave nell'indebolire la posizione del nemico e dei suoi alleati". E' quanto si legge in una nota del capo del Politburo del movimento islamista. 

Francia, giocatore del Nizza Atal in stato di fermo dopo condivisione video di odio su Israele

Il calciatore del Nizza, Youcef Atal, è da ieri sera in stato di fermo alla Caserma Auvare di Nizza. Lo riferisce il quotidiano 'Nice Matin'. Il giocatore algerino a ottobre aveva condiviso sui social un video del predicatore palestinese Mahmoud al-Hasanat nella quale dopo gli attacchi di Hamas ad Israele  dello scorso 7 ottobre chiedeva a Dio di "inviare un giorno nero sugli ebrei" e "di accompagnare le mani dei palestinesi se buttano la pietra".

Il giocatore era stato sospeso dalla squadra che milita in Ligue 1 mentre la Federcalcio francese ha deciso di sospenderlo per 7 partite dal 31 ottobre. Atal ha giocato con l'Algeria contro il Mozambico domenica scorsa.

Il procuratore di Nizza aveva annunciato lunedì 16 ottobre l'apertura di un'indagine per "apologia di terrorismo e provocazione pubblica all'odio o alla violenza". Secondo le informazioni del quotidiano il procuratore di Nizza avrebbe deciso di perseguire il reato di "provocazione all'odio razziale a causa della religione". Il giocatore dovrebbe essere deferito al tribunale domani.

Direttore Oms: "Bene la pausa umanitaria a Gaza ma serve cessate il fuoco prolungato"

Autorità egiziane: "30 mila tonnellate di aiuti consegnati a Gaza"

Nevine Al-Qabbaj, ministro della Solidarietà Sociale, accompagnato da Hisham Al-Kholy, vicegovernatore del Nord Sinai, ha ispezionato i camion umanitari davanti al valico di Rafah nel Nord Sinai e i magazzini degli aiuti nella città di Al-Arish e hanno visitato i palestinesi feriti. Il ministro ha confermato la consegna di circa 30.000 tonnellate di aiuti umanitari e di soccorso alla Striscia di Gaza, di cui 16.000 tonnellate dallo Stato egiziano, 10.000 tonnellate da organizzazioni e agenzie internazionali e 4.000 tonnellate da diversi paesi arabi e stranieri.   Gli aiuti - ha spiegato Al-Kholy, arrivano attraverso 3 rotte: l'aeroporto internazionale di Al-Arish, che riceve aerei umanitari da Paesi arabi e stranieri e organizzazioni internazionali, il porto di Al-Arish, che riceve le navi umanitarie, e la rotta terrestre attraverso la quale vengono forniti generi vari da istituzioni e organizzazioni egiziane.

Peluche ma anche psicologi, Israele accoglie bimbi-ostaggio

Peluche, puzzle, ma anche medici e psicologi: Israele si prepara ad accogliere il primo gruppo di 13 ostaggi, tra i quali molti bambini, che saraà liberato alle 16 ora locale (le 15 in Italia) dalla Striscia di Gaza. Oltre ai giocattoli per i piu' piccoli, l'esercito ha allertato psicologi ed esperti di salute mentale che dovranno accogliere quanti sono rimasti in cattività per oltre un mese e mezzo e, al momento opportuno, spiegare quanto successo il 7 ottobre. L'operazione si chiama 'Porta del Paradiso' ed è stata preparata con cura: l'esercito ha appena diffuso le immagini dell'allestimento in corso nella base aerea di Hatzerim, dove gli ostaggi saranno portati una volta presi in consegna in Egitto. Quanto saranno rilasciati da Gaza attraverso il valico di Rafah, gli ostaggi saranno portati dai militari israeliani nella base aerea situata nel Sud di Israele, per una prima accoglienza, dove saranno sottoposti a un breve visita medica di tipo fisico e mentale. Subito dopo, gli ostaggi saranno trasferiti in Israele a bordo di gli elicotteri che voleranno in modalita' il piu' possibile silenziosa. L'esercito si è dotato di un certo numero di telefoni aggiuntivi perchè quanti liberati possano chiamare immediatamente i loro parenti. Nella base aerea gli ostaggi rimarranno non più di due ore, per poi essere trasferiti in ospedale, per controlli medici più approfonditi e dove potranno incontrare i familiari. Ma non è detto che torneranno subito a casa: l'ospedale pediatrico Schneider ha raccomandato che gli ostaggi rimangano almeno 48 ore in osservazione prima di poter tornare dai propri cari.


Berlino: "Israele non sta compiendo un genocidio a Gaza"

Il conflitto a Gaza può essere descritto "in tanti modi. Ma semplicemente non viene compiuto un genocidio di Israele sulla popolazione palestinese. Sostenere una cosa così non ha secondo noi alcuna base". Lo ha detto il portavoce del ministero tedesco degli Esteri, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino. La domanda è stata fatta in riferimento a un post su Instagram dello stesso dicastero, che spiegava già la posizione del ministero di Berlino sul tema.

Hezbollah rispetterà tregua se Israele non attacca sud del Libano

Il movimento libanese sciita di Hezbollah rispetterà la tregua di quattro giorni che è stata concordata tra Hamas e Israele. Lo ha dichiarato una fonte di Hezbollah a L'Orient-Le Jour, precisando che la tregua sarà rispettata ''se Israele non attaccherà il sud del Libano''.

Guerra Israele-Hamas, la tregua a Gaza sta reggendo? Cosa succede nella Striscia

È iniziato stamattina il cessate il fuoco di 4 giorni e nel pomeriggio è previsto il primo scambio di ostaggi e detenuti. Israele ha fatto esplodere, prima della tregua, un tunnel sotto all'ospedale Shifa di Gaza ma accusa: un razzo sparato da Gaza sarebbe stato intercettato dopo l'inizio del cessate il fuoco. Entrati i primi camion da Rafah, con centinaia di persone che premono al valico. L’esercito israeliano ha avvertito gli sfollati: “Non tornate nel Nord, la guerra non è finita". L'ANALISI

Preparativi presso la base aerea di Hatzerim prima dell'arrivo degli ostaggi detenuti da Hamas

Soldati israeliani controllano l'accesso alla base aerea di Hatzerim durante i preparativi per accogliere gli ostaggi israeliani tenuti da Hamas dopo il loro rilascio, a Hatzerim, nel sud di Israele. Israele e Hamas hanno concordato un accordo di cessate il fuoco di 4 giorni, mediato dal Qatar.

Ostaggi

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Convoglio di aiuti umanitari diretto verso nord di Gaza

Un convoglio di aiuti umanitari entrati dall'Egitto sta passando dal sud della Striscia di Gaza verso il settore nord attraverso l'arteria Sallah-a-Din. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan. Il convoglio è composto da camion di medicine e di prodotti alimentari, ed include anche ambulanze entrate dall'Egitto. Finora gli aiuti umanitari internazionali entrati dall'Egitto attraverso il valico di Rafah erano rimasti nella cosiddetta 'zona di sicurezza' nel sud della Striscia. Oggi, in virtù degli accordi di cessate il fuoco, sono stati autorizzati da Israele a passare anche a nord. 

Rafah

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Fonti Hamas: "Due persone uccise in zona centrale Striscia di Gaza, ci sono anche feriti"

Secondo fonti di Hamas nella zona, l'esercito israeliano si sarebbe scontrato con i palestinesi che stavano viaggiando verso il nord della Striscia di Gaza contro gli ordini militari. Le fonti affermano che due persone sono state uccise da colpi di arma da fuoco nella zona centrale della Striscia di Gaza e altre sono rimaste ferite. Testimoni oculari hanno riferito che l'esercito aveva utilizzato gas lacrimogeni. Un militare israeliano ha spiegato che queste notizie erano oggetto di indagine.

Un portavoce dell'esercito ha rilasciato venerdì una dichiarazione in arabo affermando che in nessuna circostanza le persone potranno viaggiare dal sud al nord. "Vi invitiamo a non avvicinarvi alle forze armate o alle aree a nord di Wadi Gaza", si legge nella dichiarazione. Tsahal ha invitato la popolazione a sfruttare il cessate il fuoco, che durerà almeno quattro giorni, per fare scorta di beni di prima necessità. "Il nord della Striscia di Gaza è una zona di combattimento ed è vietato restarci".

Secondo testimonianze oculari, centinaia di persone sono partite dopo il cessate il fuoco e hanno iniziato a controllare le loro case nel nord e cercare di trovare parenti.

Ostaggi Israele saranno portati a base di Hatzerim nel sud

Gli ostaggi, una volta usciti dal valico di Rafah, saranno consegnati ad Israele in "prossimità del confine", e poi saranno trasferiti in Israele nella base militare di Hatzerim, nel sud del Paese. Il trasbordo - secondo quanto si è appreso da fonte ufficiale e ripreso dai media - avverrà probabilmente con elicotteri militari. A bordo di ogni velivolo ci sarà una equipe medica per assistere gli ostaggi. Le tv hanno mostrato le cuffie speciali che saranno date ai più piccoli per attutire il rumore.

Detenuti palestinesi oggetto scambio prelevati da carcere

I 24 prigionieri palestinesi oggetto dello scambio con Hamas (24 usciti dalla prigione di Damoon e 15 da quella di Megiddo) hanno lasciato i centri di detenzione in cui sono rinchiusi e sono diretti verso la prigione di Ofer, in Cisgiordania, in un convoglio superscortato. Sono tutti donne e giovani uomini e saranno rimessi in libertà, due ore dopo il rilascio degli ostaggi, uscendo dalla prigione in Cisgiordania. Sul muro esterno del carcere èstato appeso uno striscione, con la bandiera israeliana e la scritta in ebraico in bianco e blu, "Uniti vinceremo".

Media: ostaggi arriveranno in Israele alle 18 ora locale

I 13 ostaggi che verranno rilasciati oggi dalla Striscia di Gaza dovrebbero arrivare in Israele alle 18 ora locale, le 17 in Italia. Lo scrive il quotidiano Haaretz citando le Forze di difesa israeliane (Idf). Il rilascio dei rapiti da parte di Hamas dovrebbe avvenire alle 16 ora locale, le 15 in Italia. Le persone liberate verranno prese in consegna dai militari israeliani ''in prossimità del confine'', spiegano le Idf. Successivamente verranno trasferiti nella base aerea di Hatzerim nel sud di Israele. Da qui saranno poi portati negli ospedali e riuniti con le loro famiglie.
Le donne anziane e i bambini saranno portati in ospedali differenti, precisano le fonti delle Idf citate da Haaretz. Tutti gli ostaggi resteranno sotto osservazione medica per due giorni.

Capo missione Onu in Libano: "Escalation sarebbe devastante"

"Un'escalation di violenza tra Israele e Hezbollah nel Libano meridionale potrebbe essere "devastante". L'avvertimento arriva in un post su X da Aroldo Lazaro, capo della missione delle Nazioni Unite nel Libano meridionale (Unifil). Nella speranza di "soluzioni a lungo termine", Lazaro ha esortato Israele e il gruppo militante Hezbollah a "fermare questo ciclo di violenza".
"Sono preoccupato per il continuo intensificarsi degli scambi di fuoco lungo la Linea Blu, che ha già provocato troppe vittime, danni significativi e messo a repentaglio i mezzi di sussistenza - ha ammesso Lazaro - come operatori di pace, esortiamo coloro che si scambiano il fuoco lungo la Linea Blu a fermare questo ciclo di violenza". La "Linea Blu" è la demarcazione tra Israele e Libano stabilita dalle Nazioni Unite nel 2000.

Wafa: feriti sette palestinesi, volevano tornare Nord Striscia

L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha reso noto che almeno sette palestinesi sono rimasti feriti, perché raggiunti dai colpi di arma da fuoco dei soldati israeliani, che volevano impedire loro di tornare verso il Nord della Striscia. Considerata la pausa dei combattimenti, molti palestinesi nel Sud hanno deciso di tornare verso il Nord, nonostante i ripetuti allerta delle forze israeliana che tutto il settore settentrionale dell'enclave rimane una zona di guerra e che non sarà permesso ad alcuno di spostarsi da Sud a Nord durante la tregua.

Due morti in tentato passaggio da sud a nord di Gaza

Due palestinesi sono rimasti uccisi oggi dal fuoco di militari israeliani quando hanno tentato di passare nelle prime ore del cessate il fuoco dal settore sud a quello nord della striscia di Gaza, malgrado gli avvertimenti dell'esercito israeliano. Lo ha riferito l'ospedale Shuhada di Deir el-Ballah, nel sud della Striscia, dove sono stati trasportati diversi palestinesi feriti in quell'incidente, avvenuto nella arteria Sallah-a-din. In seguito due dei feriti sono deceduti.

Ostaggi liberi via Rafah, poi in elicottero verso Israele

A partire dalle 16 ora locale, i primi 13 ostaggi rilasciati da Gaza dovrebbero essere consegnati al Comitato internazionale della Croce Rossa ed essere portati fuori dall'enclave, in Egitto, attraverso il valico di Rafah. Sul lato egiziano del valico incontreranno i primi militari israeliani che li sottoporranno ai controlli di identità, le prime visite mediche e poi saranno trasferiti in Israele in elicottero. In Israele saranno sottoposti a ulteriori controlli medico ospedalieri, dopodiché le persone liberate potranno ricongiungersi alle loro famiglie.

Sirene di allarme a Eilat nel sud di Israele

Le sirene di allarme stanno suonando ad Eilat nell'estremo sud di Israele sul Mar Rosso. I media hanno riferito come causa dell'infiltrazione il volo di un drone ostile. Da tempo gli Houthi yemeniti, alleati dell'Iran, inviano missili o droni contro Eilat.

"Quindici feriti nel tentato passaggio da sud a nord di Gaza"

Informazioni da Gaza riferiscono di 15 palestinesi feriti dall'esercito israeliano mentre tentavano di passare dal sud al nord della Striscia. Lo riporta Haaretz aggiungendo che sono stati portati in ospedale a Deir al-Ballah, nel sud della Striscia. L'esercito fin dal raggiungimento dell'accordo sulla tregua ha ribadito che essa non consente il ritorno degli sfollati palestinesi dal sud al nord della Striscia e stamattina ha lanciato sull'enclave palestinese volantini in arabo per confermare questo punto.

Procedure per rilascio detenuti palestinesi

Secondo una fonte palestinese citata da Haaretz, Israele rilascerà in Cisgiordania 39 prigionieri palestinesi, tra cui 24 donne e 15 adolescenti maschi. I detenuti, tutti provenienti dalla Cisgiordania o da Gerusalemme Est, saranno consegnati al Comitato internazionale della Croce Rossa nel carcere militare israeliano di Ofer intorno alle 16, ha detto Qadura Fares, commissario palestinese per i prigionieri, in coincidenza con la prevista consegna al confine tra Gaza e l'Egitto di 13 donne e bambini ostaggio di Hamas. "Dopo che la Croce Rossa avrà ricevuto i prigionieri (palestinesi), quelli di Gerusalemme andranno a Gerusalemme e quelli della Cisgiordania si riuniranno nel consiglio municipale di Betunia dove le loro famiglie li aspetteranno", ha detto Fares a Reuters. 

Ucciso in Cisgiordania un 22enne palestinese

Un palestinese di 22 anni è morto oggi durante degli scontri con l'esercito israeliano nel campo di Aqbat Jab, a sud di Gerico, in Cisgiordania. Ad annunciarlo è il ministero della Salute palestinese secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa palestinese 'Wafa'. 

Le forze di occupazione israeliane, riferisce, hanno preso d'assalto il campo e circondato la casa dove si trovava il giovane, e lo hanno ferito prima di arrestarlo. Successivamente è stato annunciato morto a causa delle ferite riportate.

Servizio carceri ha avuto lista 39 palestinesi da liberare

Il Servizio Penitenziario israeliano ha ricevuto la lista dei 39 detenuti palestinesi che saranno rilasciati oggi nell'ambito dello scambio con 13 ostaggi israeliani portati da Hamas a Gaza. Lo hanno riferito i media. Il Servizio ha iniziato a esaminare i 39 detenuti minorenni e donne e che saranno trasferiti nella prigione di Ofer in Cisgiordania poco prima di mezzogiorno, prima del loro rilascio in Cisgiordania o a Gerusalemme est. 

Haaretz, video da Gaza su tentato passaggio da sud a nord

Video da Gaza hanno mostrato residenti della Striscia che stanno tentando di ritornare dal sud al nord dell'enclave palestinese nonostante l'esercito israeliano abbia chiesto loro, con annunci e volantini, di starne alla larga. Lo ha riferito Haaretz. Fonti locali hanno parlato di barriere poste dall'esercito per scoraggiare ogni tentativo. 

Israele, 8 camion con gas e carburante entrati a Gaza

Quattro cisterne di carburante e quattro camion con gas da cucina sono entrati questa mattina nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah. Lo ha reso noto il Cogat, l'ente del ministero della Difesa israeliano per il coordinamento delle attività nei Territori palestinesi, citato da Times of Israel. Lo prevede l'accordo tra Hamas e Israele che porterà al rilascio di cinquanta ostaggi e al rispetto di una tregua do quattro giorni.

La consegna rientra ''nel quadro della tregua e del calendario per il rilascio degli ostaggi concordato con gli Stati Uniti, con la mediazione del Qatar e dell'Egitto'', afferma il Cogat. ''Il carburante e il gas da cucina sono destinati al funzionamento delle infrastrutture umanitarie essenziali nella Striscia di Gaza'', ha aggiunto.

Israele conferma, carburante e gas domestico entrati da Rafah

Quattro camion di carburante e quattro di gas per uso domestico sono entrati questa mattina dal valico di Rafah tra Egitto e Gaza per la popolazione della Striscia. Lo ha confermato il Cogat, l'ente di governo israeliano per i Territori secondo cui "la consegna è stata approvata dalla classe politica" e fa parte dell'accordo per la tregua e il rilascio degli ostaggi. "Il carburante e il gas domestico sono destinati - ha spiegato il Cogat - ai bisogni essenziali delle infrastrutture umanitarie nella Strscia". 

Israele avvia procedure rilascio detenuti palestinesi

L'amministrazione penitenziaria israeliana ha avviato il processo di liberazione dei prigionieri palestinesi che dovrebbero essere rilasciati come parte del cessate il fuoco negoziato con Hamas. Secondo un comunicato diffuso dall'IPS, i prigionieri verranno trasferiti dal carcere di Ofer al checkpoint di Beituniya in Cisgiordania, e da lì potranno tornare alle loro case. 

Servizio carcerario israeliano avvia processo rilascio prigionieri palestinesi

Il servizio carcerario israeliano (Ips) ha avviato il processo di liberazione dei prigionieri palestinesi che dovrebbero essere rilasciati oggi dopo il cessate il fuoco negoziato con Hamas. 

Secondo un comunicato diffuso dall'Ips, i prigionieri verranno trasferiti dal carcere di Ofer al checkpoint di Beituniya, in Cisgiordania.

Cooperante palestinese, 'con tregua strade piene di gente, vanno verso nord di Gaza'

Un risveglio ''senza bombardamenti, senza operazioni israeliane nella Striscia di Gaza'' quello del primo giorno di tregua nell'enclave palestinese. Un giorno dove ''sono tutti felici, la gente esce per strada'' e dove i profughi palestinesi che si sono trasferiti al sud attraverso i corridoi creati dall'esercito israeliano hanno iniziato ''un cammino nella direzione opposta, verso nord, per andare a vedere cosa è rimasto delle loro case''. Lo racconta ad Adnkronos il cooperante palestinese Sami Abu Omar da Khan Younis, città che non è stata risparmiata dai raid israeliani nella Striscia di Gaza. ''Le strade sonio strapiene di gente, soprattutto al sud'' dell'enclave palestinese, ''perché quelli del nord non si possono muovere, lì è pieno di posti di blocco dell'esercito israeliano che impediscono i movimenti''.

Sulla sfondo il figlio di 12 anni che canta, nelle parole di Abu Omar il sollievo ''dopo 49 giorni di guerra, questo è il primo in cui non sentiamo più il rumore dei cacciabombardieri, non sentiamo più i droni nel cielo, tutto è tranquillo. Speriamo di riuscire a dormire tranquilli per tre notti, ci sono stati raid aerei fino a un minuto prima dell'entrata in vigore della tregua''. Ma c'è anche ''la speranza che in questi quattro giorni possano entrare più aiuti umanitari. Non abbiamo più niente, nei negozi non c'è più nulla, zero''.

Cameron annuncia altri 30 milioni di sterline per Gaza

Il Regno Unito fornirà ulteriori 30 milioni di sterline in aiuti umanitari a Gaza: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico David Cameron in visita oggi nei territori palestinesi, citato dal Guardian. Oggi Cameron incontrerà i leader palestinesi e le agenzie umanitarie. "Ci auguriamo che oggi avvenga il rilascio degli ostaggi e invito tutte le parti a continuare a lavorare per il rilascio di ogni ostaggio. La pausa consentirà anche l'accesso agli aiuti salvavita per la popolazione di Gaza", ha dichiarato, "il nuovo impegno raddoppierà l'importo degli aiuti aggiuntivi che la Gran Bretagna ha impegnato per Gaza". 

Valico Rafah

©Getty

I primi camion di aiuti entrano a Gaza dall'Egitto attraverso il valico di Rafah

Sunak, 'non ci fermeremo finché tutti gli ostaggi non saranno restituiti sani e salvi”

“Non ci fermeremo finché tutti gli ostaggi non saranno restituiti sani e salvi”. Così, su X, il premier britannico Rishi Sunak, dopo aver ringraziato “il Qatar, l'Egitto e altri per l'intensa attività diplomatica” che ha portato alla tregua di oggi. 

Sunak ha definito la pausa umanitaria “fondamentale per porre fine alla terribile e dura prova degli ostaggi tenuti da Hamas e portare aiuti salvavita a Gaza”.

Iran, 'Israele ha perso la guerra, perderà anche in politica'

"Coloro che hanno perso sul campo di battaglia perderanno anche nel campo politico". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in riferimento a Israele durante un colloquio con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Doha. "L'operazione tempesta al-Aqsa ha sconvolto il mondo, nonostante le perdite del popolo palestinese siano molto alte nella Striscia di Gaza, la dimensione della vittoria e delle conquiste della nazione palestinese sono maggiori", ha aggiunto Amirabdollahian affermando che l'attacco di Hamas contro Israele ha cambiato gli equilibri strategici a favore della Palestina. Secondo quanto riporta Irna, il leader di Hamas ha definito gli Usa come "il principale asse nella guerra a Gaza" e ha ringraziato l'Iran per gli sforzi diplomatici che hanno portato alla realizzazione del cessate il fuoco. "Questa è una vittoria politica che è stata raggiunta in base alla vittoria della resistenza sul campo mentre il nemico non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi, a parte uccidere donne e bambini e distruggere le loro case", ha detto Haniyeh. 

A Rafah centinaia di persone premono per passare il valico

Fonti del valico di Rafah e della Mezzaluna Rossa hanno riferito che per la prima volta dall'inizio della guerra, centinaia di persone si stanno riversando al valico di Rafah, sia dal lato egiziano che da quello palestinese, e senza un elenco preventivo. Tra queste ci sono stranieri ed egiziani rimasti  bloccati nella Striscia e che vogliono passare in Egitto, e palestinesi bloccati nel Sinai e in altre città egiziane che lasciano l'Egitto per tornare a Gaza. Intanto continuano ad attraversare il valico i camion con gli aiuti, in coordinamento con l'Unrwa e la Mezzaluna Rossa egiziana e palestinese. 

al Jazeera, 'Autorità Palestinese ha ricevuto lista palestinesi in attesa di rilascio'

Al Jazeera ha appreso che l'Autorità Palestinese ha ricevuto un elenco con i nomi di 39 palestinesi che dovrebbero essere rilasciati oggi, precisando che "l'elenco potrebbe non essere quello definitivo".

“Sappiamo per certo che nessuna famiglia palestinese è stata ancora informata se i loro cari saranno o meno tra le persone presenti nella lista”, ha aggiunto l'emittente del Qatar.

Media, primi camion di aiuti umanitari entrano a Gaza

I primi camion, parte del convoglio di aiuti umanitari destinati a Gaza dopo l'inizio della tregua, sono entrati attraverso il valico di Rafah, che collega l'Egitto con l'enclave palestinese, ha riferito la televisione egiziana Al Qahera News. 

Egitto, camion con aiuti iniziano a entrare a Gaza

Duecento camion carichi di cibo, medicine e acqua per la Striscia di Gaza e cisterne di carburante dovrebbero entrare oggi dal valico di Rafah - fa sapere l'ufficio stampa del governo egiziano - ma finora solo 12 hanno varcato il confine, secondo quanto riferito da fonti della Mezzaluna rossa egiziana nel Nord Sinai. Hanno oltrepassato il confine anche 3 autocisterne con a bordo circa 90 mila litri di carburante. Si prevede che oggi ne entreranno tra i 120 mila e i 150 mila litri. Sono stati intanto accolti 12 feriti e i loro accompagnatori. 

Egitto fornirà a Gaza 130.000 litri di gasolio per ogni giorno di tregua

Circa 130.000 litri di gasolio e quattro camion di gas entreranno a Gaza dall'Egitto ogni giorno a partire da oggi. Lo ha reso noto Diaa Rashwan, presidente del Servizio di informazione statale egiziano, aggiungendo che anche "duecento camion, carichi di cibo, medicine e acqua, entreranno ogni giorno per la prima volta dall'inizio della guerra israeliana nella Striscia".

Rashwan ha affermato che l'Egitto continuerà a ricevere gruppi di feriti da Gaza per curarli e faciliterà l'evacuazione degli stranieri e dei cittadini con doppia nazionalità che sono rimasti bloccati nel territorio. Ha anche detto che, per la prima volta dall'inizio del conflitto, l'Egitto permetterà l'ingresso ai palestinesi che desiderano entrare a Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah.

Esercito a sfollati, 'non tornate nel nord della Striscia'

L'esercito israeliano ha avvertito le masse di palestinesi sfollati nel sud della striscia di Gaza di astenersi dal cercare di tornare nella zona nord, malgrado l'inizio di alcuni giorni di cessate il fuoco. ''La guerra non e' ancora terminata - ha affermato in arabo il portavoce militare Avichay Adraee - la pausa umanitaria e' temporanea. La zona nord resta un'area di guerra. E' molto pericolosa, non andate verso nord. Resta permesso invece il transito da nord verso sud, sulla arteria Sallah a-Din. Gli spostamenti verso nord sono vietati e pericolosi''. 

Haaretz, 'liberazione ostaggi inizierà oggi alle 16'

La liberazione degli ostaggi dovrebbe iniziare alle 16 (ora locale). Lo ha riferito il quotidiano israeliano Haaretz. Non è chiaro chi sarà il primo gruppo a essere rilasciato, ma ci sono state molte segnalazioni sulla possibilità che venga rilasciato Avigail Idan, un bambino americano che oggi compie 4 anni .

Alla domanda sulla possibilità che il bambino sia tra le persone che saranno rilasciate, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto: "Tengo le dita incrociate". Secondo il Jerusalem Post , Avigail è stato rapito dal kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre durante l'attacco di Hamas nel sud di Israele. I suoi genitori, Roee e Smadar Idan, sono stati uccisi, mentre i suoi due fratelli maggiori sono sopravvissuti nascondendosi negli armadi. Tra le donne liberate non dovrebbero esserci soldati.

Tregua ufficialmente in vigore ma le sirene suonano nel sud di Israele

La tregua fra Israele e Hamas è iniziata ma è difficile dire se resisterà. L'esercito israeliano (Idf) ha detto che le sirene che avvisano di potenziali razzi in arrivo sono suonate in due comunità israeliane vicino a Gaza, ma non c'è alcuna conferma immediata che si fossero verificati attacchi o di eventuali danni o vittime.

Sembra che le ostilità siano continuate fino all'ultimo momento, con le forze israeliane che avrebbero attaccato durante la notte l'ospedale indonesiano nel nord di Gaza, oltre a colpire un edificio residenziale nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.

Giornalisti della Cnn e della Bbc a Sderot ha parlato di un attacco aereo israeliano e del suono di armi leggere, droni e mortai a meno di un'ora dell'inizio della tregua.

Cnn, 'tregua fra Israele e Hamas sembra avere effetto'

Sembra che la tregua tra Israele e Hamas abbia effetto, nonostante una raffica di fuoco di artiglieria israeliana e sirene che avvisavano di razzi provenienti da Gaza nei minuti successivi al suo inizio. I giornalisti della Cnn nella città di Sderot, nel sud di Israele, hanno detto che i suoni del fuoco di armi pesanti, in particolare quello di artiglieria e degli attacchi, aerei sono cessati intorno alle 7.18 ora locale.

Gaza, Israele: distrutto tunnel Hamas sotto ospedale Shifa

L'esercito israeliano ha fatto esplodere stamattina, prima dell'inizio della tregua, un lungo tunnel scavato sotto all'ospedale Shifa di Gaza. Lo ha riferito la radio militare. Secondo un portavoce dell'esercito, Hamas aveva allestito sotto al nosocomio "un centro nevralgico per lo svolgimento di attività terroristiche". Ieri li militari israeliani hanno arrestato il direttore dell'ospedale Shifa, Mohammad Abu Salmiya. 

Intercettato un razzo sparato da Gaza dopo inizio tregua

Un razzo sparato da Gaza dopo l'inizio del cessate il fuoco è stato intercettato da una batteria Iron Dome di difesa aerea nei pressi dei kibbutz israeliani di frontiera di Kissufim ed Ein Ha-Shlosha'. In precedenza erano risuonate in quella zona le sirene di allarme. Lo ha riferito la radio militare. Non si segnalano danni nè vittime. 

Entrato in vigore il cessate il fuoco fra Israele e Hamas

Un cessate il fuoco di almeno quattro giorni fra Hamas ed Israele è entrato in vigore a Gaza. Lo ha reso noto la radio militare. Nel pomeriggio è attesa la liberazione di 13 ostaggi israeliani, per lo più donne e bambini. In seguito torneranno in libertà anche una trentina di donne e di minorenni palestinesi detenuti in Israele. La sospensione temporanea delle ostilità dovrebbe riguardare anche il confine settentrionale di Israele, dopo ripetuti scontri a fuoco fra l'esercito e gli Hezbollah libanesi. 

Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto


Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto  nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro  dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve


Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di  arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana  della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE

Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi

Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA

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