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Guerra Medioriente, Netanyahu: "Colpiremo ovunque in Libano in difesa Israele"

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Israele, la protesta di un’anziana contro Netanyahu
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Israele, la protesta di un’anziana contro Netanyahu
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"Continueremo a far rispettare il cessate il fuoco con la forza, colpire ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia allo Stato di Israele e garantiremo che tutti i nostri residenti nel nord tornino sani e salvi alle loro case", ha aggiunto il premier israeliano. Le operazioni dell'Idf contro Hamas proseguono. L'Onu ha affermato che la ripresa dei raid israeliani su Gaza il 18 marzo ha causato finora 142 mila sfollati 

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Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele "attaccherà ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia", dopo il primo attacco a Beirut sud da un cessate il fuoco di novembre con i militanti Hezbollah. "L'equazione è cambiata, non permetteremo alcun fuoco sulle nostre comunità", ha detto Netanyahu in una dichiarazione. "Continueremo a far rispettare il cessate il fuoco con la forza, colpire ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia allo Stato di Israele e garantiremo che tutti i nostri residenti nel nord tornino sani e salvi alle loro case", ha aggiunto. Per tentare di rilanciare i colloqui tra Israele e Hamas sugli ostaggi è in Qatar una delegazione di mediatori egiziani: le discussioni verteranno sul ripristino del cessate il fuoco a Gaza, lo scambio di prigionieri e l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia. 

L'Egitto ha fatto sapere di vedere "segnali positivi" da parte di Israele - assente a Doha - sull'ultima proposta di mediazione che prevede il rilascio di 5 ostaggi ogni settimana, mentre un funzionario palestinese ha parlato di "offerte migliori delle precedenti". 

Le operazioni dell'Idf contro Hamas proseguono: in un attacco aereo nel nord della Striscia è stato ucciso il portavoce della fazione islamica, Abdul Latif al-Qanoua. Intanto l'Onu ha affermato che la ripresa dei raid israeliani su Gaza il 18 marzo ha causato finora 142 mila sfollati e che gli aiuti alimentari disponibili basteranno appena per le prossime due settimane.

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Usa: 'Esercito Libano deve disarmare Hezbollah come concordato'

"Nell'ambito dell'accordo per mettere fine alle ostilità, il Libano è responsabile del disarmo di Hezbollah e ci attendiamo che le forze armate libanesi disarmino questi terroristi per prevenire ulteriori ostilità". Lo ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato americano Tammy Bruce.

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Kit di sopravvivenza in caso di emergenze: la proposta Ue per preparare i cittadini

Il nuovo piano Ue presentato oggi a Bruxelles prevede un sistema europeo di stoccaggio per garantire, in caso di “disastri naturali, stati di crisi o aggressione armata”, l’accesso a tutte le risorse critiche. Nella “Strategia dell’Unione europea per la preparazione” 30 azioni chiave per affrontare le emergenze. ECCO IL PIANO

Onu: Israele chiede sgombero area Rafah, tregua 3 ore

A Gaza  le forze israeliane hanno lanciato volantini per annunciare una tregua  di tre ore per permettere alla popolazione intrappolata dal conflitto di  lasciare a piedi un’area di Rafah, nel sud della Striscia. "Noi - ha  dichiarato il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric - ribadiamo ancora  una volta che i civili devono essere protetti in nome della legge  internazionale. Ai civili in fuga deve essere permesso di farlo in  sicurezza e di tornare volontariamente quando la situazione lo  permetterà".

Media: 'Hamas potrebbe rilasciare alcuni ostaggi per tregua Eid'

L'emittente pubblica israeliana Kan riferisce che i mediatori vedono la volontà di alcuni membri anziani di Hamas di rilasciare un piccolo numero di ostaggi per garantire un cessate il fuoco durante la festa di fine Ramadan dell'Eid al-Fitr. La rete riconosce che non è ancora chiaro cosa Hamas chiederà in cambio di coloro che rilascia, anche se afferma che tra gli ostaggi liberati ci sarebbe l'americano-israeliano Edan Alexander. Secondo l'emittente israeliana, l'accordo potrebbe anche avere meno a che fare con l'Eid al-Fitr e più a che fare con le proteste scoppiate contro Hamas in tutta Gaza negli ultimi giorni. Un cessate il fuoco, anche di diversi giorni, consentirebbe ad Hamas di tenere sotto controllo le proteste, sostiene la rete. 

Hamas: i colloqui sulla tregua con i mediatori si intensificano

I colloqui tra Hamas e i mediatori volti a ripristinare la tregua nella Striscia di Gaza si stanno intensificando, ha affermato un leader del movimento islamista palestinese, mentre Israele continua le sue operazioni militari nell'enclave. "Ci auguriamo che nei prossimi giorni si verifichino progressi concreti nella situazione (...), dopo contatti intensificati con e tra i mediatori avvenuti negli ultimi giorni", ha affermato in una nota Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas. Fonti palestinesi vicine ad Hamas hanno detto all'Afp che ieri sera a Doha sono iniziati i colloqui tra il movimento e i mediatori egiziani e qatarioti per ripristinare un cessate il fuoco e un accordo per liberare gli ostaggi trattenuti a Gaza dopo l'attacco senza precedenti di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. Naim ha parlato di una proposta che "mira a ottenere un cessate il fuoco, ad aprire i valichi di frontiera (e) a consentire l'ingresso degli aiuti umanitari". Mira inoltre a consentire la ripresa dei "negoziati sulla seconda fase (della tregua), che devono portare alla fine completa della guerra e al ritiro delle forze occupanti". I negoziati indiretti tra Hamas e Israele, guidati da Egitto, Qatar e Stati Uniti, per estendere la tregua sono fermi dalla scadenza della prima fase del cessate il fuoco il 1 marzo.

Usa: 'Governo ed esercito libanesi responsabili del disarmo Hezbollah'

Gli Stati Uniti hanno dichiarato che spetta al Libano e al suo esercito disarmare Hezbollah, ribadendo il loro sostegno a Israele dopo i bombardamenti nella periferia sud di Beirut. "Nel quadro dell'accordo di cessazione delle ostilità, il governo libanese è responsabile del disarmo di Hezbollah, e ci aspettiamo che le forze armate libanesi disarmino questi terroristi per impedire la continuazione delle ostilità", ha dichiarato la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce.

Colloqui Hamas-mediatori: "Speriamo in progressi"

I colloqui tra Hamas e i mediatori Egitto e Qatar, volti a ripristinare la tregua nella Striscia di Gaza si stanno intensificando, e potrebbero portare a dei "progressi". Lo ha affermato il membro dell'ufficio politico di Hamas, Bassem Naim. "Ci auguriamo che nei prossimi giorni si verifichino progressi concreti nella situazione, dopo l'intensificazione dei contatti con e tra i mediatori avvenuta negli ultimi giorni", ha affermato in una nota.

Vance: Sostengo decisione Trump di procedere con raid su Yemen

Parlando dalla base militare di Pituffik, in Groenlandia, il vicepresidente americano Jd Vance ha dichiarato di sostenere la decisione del presidente Donald Trump di procedere con i bombardamenti contro i militanti Houthi nello Yemen, nonostante la fuga di messaggi privati tra alti funzionari della sicurezza nazionale abbia rivelato che inizialmente aveva espresso alcune perplessità sull'attacco pianificato.

"Quello che ho visto in quella chat su Signal e, naturalmente, quello che ho osservato all'interno del team di sicurezza nazionale del presidente, è che a volte siamo tutti d’accordo e altre volte no – ha dichiarato Vance ai giornalisti presenti – Ma è fondamentale che ci sia sempre un confronto onesto tra di noi e con il presidente degli Stati Uniti su ciò che riteniamo essere nel miglior interesse della sicurezza nazionale americana." "Supporto la decisione del presidente di colpire gli Houthi. L’ho sempre sostenuta e credo sia giusto che il team per la sicurezza nazionale possa dibattere su come servire al meglio il popolo americano", ha aggiunto.

Israele torna a bombardare la roccaforte di Hezbollah

Beirut torna sotto il fuoco di Israele: per la prima volta dall'avvio, quattro mesi fa, del cessate il fuoco tra Hezbollah e lo Stato ebraico, la periferia sud della capitale libanese, roccaforte del partito armato alleato dell'Iran, è stata bombardata con  missili sparati da un drone israeliano, dopo che due razzi erano stati lanciati dal sud del Libano verso la Galilea. Mentre jet dello Stato ebraico hanno a più riprese sorvolato a bassa quota   Beirut e la valle orientale delle Bekaa, altri raid aerei israeliani sono stati condotti nelle regioni meridionali libanesi, uccidendo cinque persone, tra cui una donna e due operai siriani, e ferendone altre 20, tra cui donne e bambini. Il premier libanese Nawaf Salam ha condannato con forza i raid aerei nemici su Beirut parlando di una "pericolosa escalation". Israele afferma di aver preso di mira nella capitale un magazzino di droni di Hezbollah, dopo che nei giorni scorsi aveva annunciato di aver ucciso alcuni esponenti del gruppo armato libanese. Hezbollah però ha smentito ogni coinvolgimento nel nuovo lancio di razzi dal sud, dopo che nei giorni scorsi altri tre razzi erano stati sparati verso la Galilea in un'azione per ora non rivendicata da nessun gruppo. Persino il presidente libanese Joseph Aoun, oggi in visita a Parigi e indicato come vicino agli Stati Uniti, ha confermato di non avere indicazioni del coinvolgimento di Hezbollah nel lancio di razzi dal sud del Libano. "Israele attaccherà ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia",  ha detto il premier Benjamin Netanyahu. "L'equazione è cambiata... non permetteremo alcun fuoco sulle nostre comunità", ha aggiunto il primo ministro. 

Kit di sopravvivenza in caso di emergenze: la proposta Ue per preparare i cittadini

Il nuovo piano Ue presentato oggi a Bruxelles prevede un sistema europeo di stoccaggio per garantire, in caso di “disastri naturali, stati di crisi o aggressione armata”, l’accesso a tutte le risorse critiche. Nella “Strategia dell’Unione europea per la preparazione” 30 azioni chiave per affrontare le emergenze. ECCO IL PIANO

Axios, Netanyahu incarica Mossad trovare Paesi per accogliere sfollati Gaza

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incaricato il Mossad di trovare Paesi disposti ad accogliere un numero elevato di palestinesi sfollati dalla Striscia di Gaza. Lo hanno rivelato ad Axios due funzionari israeliani, secondo cui ci sono già stati colloqui con la Somalia ed il Sud Sudan, così come con altri Paesi tra cui l'Indonesia. Secondo i due funzionari, Netanyahu ha dato l'incarico al Mossad diverse settimane fa, mentre nei giorni scorsi Israele ha ripreso le operazioni militari nella Striscia di Gaza. Axios ha precisato che l'ufficio del primo ministro israeliano non ha commentato l'indiscrezione.

Usa annunciano sanzioni contro 'rete di evasione' per finanziare Hezbollah

Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro una "rete di evasione basata in Libano" coinvolta in progetti commerciali e nel contrabbando di petrolio per finanziare Hezbollah. Lo ha reso noto la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce. 

"Come parte dell’azione di oggi, gli Stati Uniti stanno sanzionando cinque individui e tre aziende collegate, tra cui familiari e stretti collaboratori di importanti funzionari di Hezbollah," ha affermato Bruce.

Netanyahu: "Colpiremo ovunque in Libano in difesa di Israele"

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele "attaccherà ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia", dopo il primo attacco a Beirut sud da un cessate il fuoco di novembre con i militanti Hezbollah. "L'equazione è cambiata... non permetteremo alcun fuoco sulle nostre comunità", ha detto Netanyahu in una dichiarazione. "Continueremo a far rispettare il cessate il fuoco con la forza, colpire ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia allo Stato di Israele e garantiremo che tutti i nostri residenti nel nord tornino sani e salvi alle loro case", ha aggiunto. 

Axios, Mossad cerca Paesi Africa per palestinesi Gaza

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incaricato diverse settimane fa il Mossad di individuare Paesi molto distanti che siano disponibili ad accogliere un gran numero di palestinesi sfollati dalla Striscia di Gaza. E' quanto ha rivelato Axios citando due funzionari israeliani e un ex funzionario Usa secondo i quali si sono gia' svolti dei colloqui con la Somalia e il Sud Sudan, due nazioni povere e afflitte da conflitti nell'Africa orientale, nonche' con altri Paesi tra cui l'Indonesia. L'Autorita' nazionale palestinese, numerosi Paesi arabi - in primis Giordania ed Egitto - e la maggior parte dei Paesi occidentali si oppongono da tempo allo sfollamento dei palestinesi da Gaza. Trump da parte sua non sta portando avanti attivamente il piano presentato a febbraio di una Striscia trasformata in 'Riviera' di lusso senza palestinesi. Sotto la spinta dell'estrema destra al potere, il governo israeliano questa settimana ha approvato la costituzione di una direzione speciale presso il ministero della Difesa che supervisionera' la "partenza volontaria" dei palestinesi da Gaza.

Libano, Netanyahu: "Colpiremo ovunque contro ogni minaccia"

Israele "attacchera' ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia". E' l'avvertimento del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dopo che l'Idf ha colpito Beirut sud, per la prima volta dopo quattro mesi di tregua, in risposta al lancio di due missili verso lo Stato ebraico. "L'equazione e' cambiata... non permetteremo alcun fuoco sulle nostre comunita'", ha detto Netanyahu in una dichiarazione. "Continueremo a far rispettare il cessate il fuoco con la forza, colpiremo ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia allo Stato di Israele e garantiremo che tutti i nostri residenti nel nord tornino sani e salvi alle loro case", ha aggiunto.

Wck: "Ucciso nostro volontario in raid Israele su Gaza"

Un volontario di World Central Kitchen (Wck) è stato ucciso in un attacco israeliano che ha preso di mira uno dei suoi siti a Gaza mentre venivano distribuiti dei pasti. Lo ha denunciato la stessa ong americana, precisando che nel raid è morto uno dei suoi volontari locali, Jalal, ed altre sei persone sono rimaste ferite. 

Secondo il Times of Israel, le Idf hanno comunicato che stanno indagando sull'accaduto e che sono in contatto con Wck. "Continueremo a sostenere le cucine comunitarie in tutta la regione e a gestire le nostre cucine da campo dove possibile, sulla base di valutazioni quotidiane. Speriamo nella pace per tutti e in un cessate il fuoco duraturo", ha dichiarato l'ong su X.

A fine novembre Wck aveva sospeso le attività a Gaza dopo che le forze israeliane avevano confermato di aver ucciso un dipendente palestinese dell'organizzazione, sostenendo che si trattasse di "un terrorista" che aveva preso parte all'attacco del 7 ottobre. Successivamente l'ong fondata dallo chef spagnolo Jose Andres aveva licenziato 62 dei suoi circa 500 dipendenti a seguito di controlli di sicurezza condotti da Israele. 

Netanyahu: "Colpiremo ovunque in Libano contro minacce a Israele"

"Coloro che non hanno ancora accettato la nuova situazione in Libano hanno ricevuto oggi un altro esempio della nostra determinazione". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, riportato da Haaretz. "L’equazione è cambiata: ciò che è accaduto prima del 7 ottobre non si ripeterà. Non permetteremo alcun attacco contro le nostre comunità, neanche il minimo," ha aggiunto.

Il premier ha assicurato che Israele continuerà a "far rispettare con determinazione il cessate il fuoco" e che non esiterà a colpire "ovunque in Libano contro qualsiasi minaccia allo Stato di Israele". Infine, ha sottolineato l’impegno del governo nel garantire che "tutti i nostri residenti nel nord possano tornare nelle loro case in sicurezza".

World Central Kitchen, colpito un sito e ucciso volontario

L'organizzazione umanitaria World Central Kitchen (Wck) ha denunciato che un attacco israeliano ha colpito uno dei suoi siti di distribuzione alimentare a Gaza ieri, mentre venivano dati i pasti, e uno dei suoi volontari e' rimasto ucciso. Altre sei persone sono rimaste ferite. Le forze armate israeliane hanno fatto sapere che stanno indagando sull'incidente e sono in contatto con l'organizzazione. "Continueremo a supportare le cucine comunitarie in tutta la regione e a gestire le nostre cucine da campo ove possibile, in base alle valutazioni quotidiane. Speriamo nella pace per tutti e in un cessate il fuoco duraturo", ha scritto Wck su X.

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