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Guerra Israele-Hamas, Guterres: "Gaza cimitero di bambini". Israele: "Si vergogni"

Nuovo scontro tra il segretario dell'Onu e Tel Aviv. Secondo il ministero della Sanità di Gaza sono 10mila i morti nella Striscia. La Casa Bianca fa sapere: "Biden e Netanyahu hanno discusso di pause tattiche". Blinken in Turchia: "Lavoriamo per portare aiuti umanitari". E Tajani annuncia: "Usciti dalla Striscia anche gli ultimi i nostri connazionali". Aperto nuovamente corridoio per consentire ai civili spostarsi al sud

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Secondo il ministero della Sanità di Gaza sono 10mila i morti nella Striscia. Nuovo scontro tra il segretario delle Nazioni Unite Guterres e Tel Aviv. "Gaza cimitero di bambini". La replica: "Si vergogni". Joe Biden e Benjamin Netanyahu hanno discusso della possibilità di "pause tattiche" nei combattimenti a Gaza. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sulla telefonata tra i due leader. Allarmi per razzi in arrivo dal Libano sono stati attivati in tutta la regione settentrionale di Israele: secondo l'esercito, sono stati sparati circa 30 razzi. In risposta l'Idf ha attaccato il territorio libanese.  Il ministro degli Esteri italiano Tajani ha annunciato: "Fuori dalla Striscia anche gli ultimi i nostri connazionali". Blinken in Turchia: "Lavoriamo per portare aiuti umanitari". Aperto nuovamente corridoio per consentire ai civili spostarsi al sud. 


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Usa: manca accordo in Consiglio Onu su risoluzione Gaza

"Non c'è accordo a questo punto su una risoluzione". Lo ha detto il vice ambasciatore Usa all'Onu Robert Wood al termine delle consultazioni a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza su Gaza. "Abbiamo parlato di pause umanitarie e siamo interessati a trovare un linguaggio di questo tipo ma c'è disaccordo nel Consiglio di Sicurezza se questo è accettabile.

Israele-Hamas, dall'attacco del 7 ottobre a Gaza circondata: un mese di guerra

La strage nei kibbutz, il massacro del rave party, la risposta dello  Stato ebraico con i bombardamenti sulla Striscia e l'operazione via  terra, la richiesta di tregua avanzata dall'Onu e gli episodi di  antisemitismo in Europa: ecco il racconto fotografico dei primi 30  giorni del conflitto che ha riacceso il Medioriente. LE FOTO

Francia chiede all'Onu immediata tregua umanitaria

"Vista la gravità della situazione umanitaria chiediamo un'immediata tregua umanitaria che deve portare ad un cessate il fuoco, all'accesso degli aiuti". Lo ha detto l'ambasciatore francese all'Onu Nicolas de Riviere dopo due ore di consultazioni a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza. "Vista l'urgenza, la Francia organizza una conferenza umanitaria per la gente di Gaza il 9 novembre", ha aggiunto: "Israele ha il diritto di difendersi rispettando le leggi umanitarie. Dobbiamo proteggere i civili e per questo serve una tregua umanitaria, pause umanitarie come volete chiamarle e deve succedere ora".

Manifestanti ebrei chiedono cessate fuoco sotto statua Libertà

Circa 500 membri e sostenitori di Jewish Voice for Peace-New York City hanno sventolato bandiere e striscioni e hanno cantato canzoni a favore del cessate il fuoco e della pace in Medio Oriente in una manifestazione sotto la Statua della Libertà a New York. "Finché la gente di Gaza urla, dobbiamo urlare più forte, non importa chi tenta di metterci a tacere", ha detto agli attivisti la fotografa, artista e attivista Nan Goldin. "Il mondo intero sta guardando", "Mai più per nessuno", "Cessate il fuoco adesso", alcuni degli slogan dei manifestanti, che hanno occupato il monumento nazionale per circa 20 minuti prima di disperdersi. La protesta arriva lo stesso giorno in cui il ministero della sanità palestinese ha annunciato che il numero di palestinesi uccisi a Gaza durante il conflitto iniziato il 7 ottobre con gli attacchi di Hamas in Israele ha superato i 10.000. Si tratta della seconda manifestazione di massa del gruppo negli ultimi 10 giorni a New York. Il 27 ottobre, centinaia di manifestanti che mostravano messaggi a favore del cessate il fuoco si sono riuniti alla Grand Central Station.

Israele, arrestata l'attivista Ahed Tamimi: icona della causa palestinese nel mondo

"Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno  scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi", aveva  scritto nel suo ultimo post sui social. L'arresto nel 2018, a soli 17  anni, per aver schiaffeggiato i due soldati israeliani l'aveva  trasformata nel simbolo della lotta popolare palestinese contro  l'occupazione israeliana. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele-Hamas, cessate il fuoco o pausa umanitaria: cosa prevedono le due opzioni

La differenza non è solo lessicale. La prima possibilità prevede  l'interruzione delle ostilità quasi sempre all'interno dell'intera area  del conflitto, si estende per tempi lunghi e punta a far dialogare le  parti. La seconda invece ha tempistiche più brevi ed è una cessazione  temporanea delle ostilità per scopi umanitari come l'ingresso di aiuti e  il passaggio di persone ferite o in condizioni di fragilità. IL FOCUS

Due agenti accoltellati a Gerusalemme, ucciso l'aggressore

I due, un uomo e una donna ventenni, sono stati trasportati all'Hadassah  Medical Center della città. La ragazza, 20 anni, è deceduta a causa delle ferite. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele-Hamas, Usa schierano sottomarino nucleare

Il messaggio arriva due giorni dopo che la Marina americana aveva  annunciato che due gruppi d'attacco di portaerei - la Gerald Ford e la  Dwight Eisenhower - avevano lanciato aerei e avevano praticato la difesa  missilistica durante un'esercitazione di tre giorni nel Mediterraneo.  L’annuncio è un chiaro messaggio di deterrenza diretto all’Iran e ai  suoi alleati nella regione. LEGGI L'ARTICOLO

Israele-Hamas, il ruolo degli Usa e le figure chiave del “gabinetto di guerra” di Biden

Il conflitto in Medio Oriente ha costretto il presidente  americano a  occuparsi in modo attivo del dossier: non è un caso,  infatti, che si  sia recato di persona nell’area e abbia una serie di  consiglieri dentro  l'amministrazione, che lo consigliano di volta in  volta. Dalla  vicepresidente Harris e dal segretario di Stato Blinken  fino al  direttore della Cia Burns e all’inviato presidenziale per gli  ostaggi  Carstens, ecco di chi si tratta. IL FOCUS

Due ostaggi di Hamas sono di origine bulgara

Tra gli ostaggi catturati da Hamas ci sono due persone di origine bulgara. Lo ha dichiarato stasera a Sofia la vicepremier Maria Gabriel. Gabriel e il premier Nikolay Denkov sono stati in visita istituzionale a Gerusalemme, dove hanno incontrato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Denkov ha detto di non poter fornire particolari per ragioni di sicurezza. "Siamo qui per esprimere il nostro forte sostegno a Israele e ai cittadini israeliani. Siamo tutti scioccati dagli attacchi terroristici che hanno ucciso persone innocenti. È estremamente importante che tutti gli ostaggi vengano rilasciati il più rapidamente possibile", ha detto Denkov durante l'incontro con Netanyahu. Da parte sua, Netanyahu ha ringraziato la controparte e ha spiegato che Israele "non sta conducendo solo la sua guerra, ma anche la battaglia della civiltà contro le barbarie". 

A Città del Messico un corteo a sostegno della Palestina

Un corteo composto da diverse associazioni pro Palestina ha manifestato per le strade di Città del Messico. La marcia ha attraversato l'iconico Paseo de Reforma fino ad arrivare nella piazza centrale della capitale, dove con cartelli e slogan gridati ha chiesto al governo di condannare la rappresaglia israeliana all'attacco di Hamas del 7 ottobre. La manifestazione, la terza dall'inizio del conflitto, è stata convocata dopo l'annuncio di nuovi bombardamenti dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza e ha chiesto al governo di Andres Manuel Lopez Obrador di rompere le relazioni diplomatiche con Tel Aviv, come già fatto dalla Bolivia la scorsa settimana.

Israele, gli effetti della guerra sull'economia: turismo fermo e settore hi-tech in crisi

Il conflitto contro Hamas, soprattutto se troppo prolungato, rischia di  colpire duramente un Paese la cui crescita per il 2023 era prevista  intorno al 3%. A oggi difficoltà si riscontrano in molti settori, anche a  causa delle centinaia di migliaia di riservisti richiamati che hanno  lasciato vuoti posti di lavoro specialmente nel settore tecnologico. Il  blocco delle frontiere impedisce l’accesso a circa 140mila palestinesi  che hanno un permesso di lavoro israeliano e molti stranieri sono stati  rimpatriati. IL PUNTO

I ribelli Houthi in Yemen, nuovo attacco di droni contro Israele

I ribelli Houthi dello Yemen, legati all'Iran, hanno annunciato di aver effettuato oggi un nuovo attacco di droni contro Israele, in risposta alla guerra intrapresa dall'esercito israeliano contro Hamas palestinese nella Striscia di Gaza. "Le forze armate yemenite (...) hanno lanciato nelle ultime ore una salva di droni su diversi obiettivi sensibili del nemico israeliano nei territori occupati", ha precisato il portavoce delle forze armate Houthi, Yahya Sari, su X. "Dopo l'operazione, l'attività nelle basi e negli aeroporti presi di mira è stata interrotta per diverse ore", ha aggiunto. All'inizio di novembre i ribelli Houthi hanno rivendicato un attacco di droni contro Israele, il quarto dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre.

Israele Palestina, accordi e i piani di pace falliti dal 1937 ad oggi

La storia del conflitto israelo-palestinese è fatta di piani naufragati e  di accordi falliti. Ripercorriamo i tentativi che sono stati promossi da  più attori a partire dal 1937, quando la Palestina era sotto controllo  britannico e venne convocata una prima commissione d'inchiesta, fino al  2020 e al "Peace for Prosperity" dell'amministrazione Trump. LE MAPPE

Cina a Onu: "Serve un messaggio forte per cessate il fuoco a Gaza"

L'ambasciatore cinese all'Onu Zhang Jun, presidente di turno del Consiglio di Sicurezza, ha descritto la situazione a Gaza come pericolosamente catastrofica, e ha sperato che i Quindici adottino "un approccio più urgente nell'inviare un messaggio forte e chiaro che chiede un cessate il fuoco" e la protezione dei civili. Questo "è difficile ma stiamo lavorando molto duramente", ha precisato prima delle consultazioni a porte chiuse dell'organo Onu facendo riferimento probabilmente al fatto che Usa e Gran Bretagna continuano a respingere l'idea di un cessate il fuoco.

Biden-Netanyahu: 'Discussi sforzi liberazione ostaggi'

Il presidente americano Joe Biden e il primo ministro Benyamin Netanyahu "hanno discusso degli sforzi in corso per ottenere il rilascio degli ostaggi presi da Hamas, fra cui molti bambini e alcuni cittadini americani". E' quanto ha reso noto la Casa Bianca al termine della telefonata fra i due leader "a proposito di Israele, Gaza e la Cisgiordania". Biden e Netanyahu, si legge, "hanno convenuto di parlarsi nuovamente nei prossimi giorni".

Biden a Netanyahu: 'Cisgiordania, punire coloni estremisti'

Nella sua telefonata con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, il presidente americano Joe Biden "ha anche discusso delal situazione in Cisgiordania e della necessità che i coloni estremisti rispondano dei loro atti violenti". Lo ha reso noto la Casa Bianca.

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