Cos'è Hezbollah, succursale armata dell’Iran in Libano

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Renato Coen

Renato Coen

Ha forze armate più potenti dello Stato che lo ospita, partecipa attivamente col suo peso politico e militare alla vita politica e ai governi che si succedono a Beirut ed ha un obiettivo dichiarato: combattere lo Stato d’Israele fino alla vittoria, attaccandolo dal suo confine settentrionale, lungo tutta la linea che separa lo stato ebraico dal Libano

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Con la situazione sul campo in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio attraverso mappe, schede e approfondimenti. 

 

Ha uno degli eserciti più forti in Medioriente pur non essendo uno stato sovrano ed uno dei partiti politici più influenti in Libano. Il movimento sciita Hezbollah (letteralmente Partito di Dio) domina il sud del Libano, ha forze armate più potenti dello Stato che lo ospita, partecipa attivamente col suo peso politico e militare alla vita politica e ai governi che si succedono a Beirut ed ha un obiettivo dichiarato: combattere lo Stato d’Israele fino alla vittoria, attaccandolo dal suo confine settentrionale, lungo tutta la linea che separa lo stato ebraico dal Libano. 
La potenza politica e specialmente militare di Hezbollah ha una fonte chiara, l’Iran degli Ayatollah, di cui il partito di Dio Libanese è diretta emanazione. Fu Komeini a volere la formazione del gruppo, riferimento principale dell’estremismo sciita libanese (SPECIALE GUERRA ISRAELE-HAMASGLI AGGIORNAMENTI LIVE).

Succursale armata dell'Iran in Libano

Di fatto quindi Hezbollah è una succursale armata dell’Iran in Libano, politicamente e socialmente organizzatissima. È così che da una parte Teheran riesce ad influire pesantemente sugli equilibri politici di Beirut e dall’altra, senza entrare in diretto conflitto con Israele, pone una continua pressione militare allo stato ebraico, negli anni oggetto di attacchi missilistici, di infiltrazioni e rapimenti di soldati al confine.

Nel 2006, a seguito di un attacco e dell’uccisione di tre soldati israeliani e del rapimento di altri due, Hezbollah ed Israele sono entrati in un conflitto aperto. In quell’occasione gli sciiti libanesi sono stati in grado di mettere sotto scacco lo Stato Ebraico per circa 40 giorni, colpendo con i loro Katiuscia non solo le cittadine israeliane vicino al confine, ma anche Haifa, la terza città d’Israele lontana decine di chilometri causando più di 150 vittime.

A 17 anni di distanza l’arsenale Hezbollah è notevolmente aumentato. Secondo i dati del centro studi israeliano Inss avrebbe a disposizione circa 150 mila razzi e missili, di questi circa un quinto sarebbero in grado di colpire in tutta Israele, Tel Aviv compresa.

Una guerra diretta con Hezbollah sarebbe devastante per lo Stato Ebraico nonostante il sistema Iron dome e lo sarebbe altrettanto per il Libano, anche nel 2006 infatti, Israele per combattere gli sciiti ha attaccato la zona meridionale di Beirut, dove ha sede il loro quartier generale. Se Gli hezbollah attaccassero le città Israeliane Israele non potrebbe non rispondere contrattaccando anche sulla capitale libanese, ed a quel punto l’allargamento del conflitto in Medioriente sarebbe fuori controllo. È questo il principale timore della comunità internazionale. È questo il potere che il partito di dio ha al momento sul futuro della regione.

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