Guerra Israele–Hamas, news. Hamas: "Israele ha colpito un convoglio di ambulanze"

©Getty

Prosegue la guerra a Gaza City. Hamas denuncia bombe israeliane nei pressi dell'ospedale Al Shifa, ma Israele replica: "A bordo dei mezzi armi e milizie". "La battaglia contro l'occupante sionista è legittima, a Gaza è decisiva. Siamo già in guerra dall'8 ottobre", dice il leader di Hezbollah, Nasrallah. Blinken a Tel Aviv insiste sulle pause umanitarie, Netanyahu lo gela: "Prima gli ostaggi". Altri 7 italo-palestinesi escono da Rafah con le famiglie

in evidenza

Prosegue la guerra a Gaza City. Hamas denuncia bombe israeliane nei pressi dell'ospedale Al Shifa: "Colpito anche un convoglio di ambulanze, decine di morti", ma Israele replica: "A bordo dei mezzi armi e milizie". Intanto parla il leader di Hezbollah Nasrallah: "La battaglia contro l'occupante sionista è legittima, a Gaza è decisiva. Siamo già in guerra dall'8 ottobre". Blinken a Tel Aviv insiste sulle pause umanitarie, Netanyahu lo gela: "Prima gli ostaggi". Altri 7 italo-palestinesi escono da Rafah con le famiglie. E da Gaza sono arrivate in Italia la piccola Minerva e la mamma. Con loro anche l'operatore ong Intini e sua moglie. Mattarella: "I ragazzi muoiono per nazionalismi e fanatismi".


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)

Israele-Hamas, Cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. LEGGI QUI

Israele-Hamas, il leader di Hezbollah: “Pronti al sacrificio per sostenere Gaza”

Hassan Nasrallah, capo dell'organizzazione paramilitare libanese, rompe il silenzio sul conflitto in corso in Medio Oriente: "Nessuna guerra è più ingiusta di questa". Poi ha aggiunto: "Siamo già in guerra dall'8 ottobre". Da settimane si combatte infatti anche sul versante libanese, al confine con quello israeliano: qui sono state uccise più di 70 persone. LEGGI QUI

Cos'è Hezbollah, succursale armata dell’Iran in Libano

Ha forze armate più potenti dello Stato che lo ospita, partecipa attivamente col suo peso politico e militare alla vita politica e ai governi che si succedono a Beirut ed ha un obiettivo dichiarato: combattere lo Stato d’Israele fino alla vittoria, attaccandolo dal suo confine settentrionale, lungo tutta la linea che separa lo stato ebraico dal Libano. APPROFONDIMENTO

Hezbollah: "Attacco Hamas al 100% palestinese"

Guerra Israele-Hamas, portavoce Unicef a Sky TG24: "A Gaza emergenza acqua potabile"

Per quanto riguarda i bambini, Iacomini ha spiegato che "14 ospedali su 35 non funzionano più e quindi di conseguenza è difficile anche assisterli. Poi c'è anche il rischio malattie". L'INTERVISTA

L’antisemitismo cresce anche in Italia, mai così tanti episodi come ad ottobre. I DATI

Secondo i dati dell’Osservatorio sul tema del CDEC il mese appena concluso è stato quello in cui si sono registrati più episodi negli ultimi anni. 280 i casi da gennaio. Crescono gli episodi offline. L'APPROFONDIMENTO


Hamas: ambulanze colpite non avevano nostri uomini

Ashraf al-Qudra, portavoce del Ministero della Sanità a Gaza, ha respinto l'affermazione dell'esercito israeliano secondo cui Hamas stava usando l'ambulanza, che l'esercito ha bombardato stamattina. Al-Qudra ha detto ai giornalisti che oggi sono state prese di mira due ambulanze.

I primi italiani lasciano la Striscia di Gaza da Rafah: chi sono

Quattro italiani, volontari di Ong internazionali, già localizzati nelle scorse settimane presso la base Unrwa a Rafah, ieri hanno attraversato il valico e sono passati in Egitto. Si tratta di Giuditta Brattini, Maya Papotti, Laura Canali e Jacopo Intini (con la moglie palestinese Amal Khayal). Questa mattina sono uscite anche una bambina italiana di sei anni e la mamma palestinese. Tajani: “Si lavora per gli altri". LEGGI L'ARTICOLO


La Russa, totale condanna per intimidazione a Ester Mieli

"Solidarietà e vicinanza alla senatrice e amica Ester Mieli, vittima di una grave intimidazione. Il messaggio che le è stato inviato dal portavoce della comunità islamica di Saronno non è solo una minaccia alla sua persona ma un duro attacco contro Israele e la comunita' ebraica. Un fatto gravissimo che trova la mia totale condanna". Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.

20 morti in attacco a scuola a Gaza gestita da Onu che ospitava rifugiati

La scuola Osama Ben Zaid, gestita dalle Nazioni Unite, nel quartiere di Saftawi a nord di Gaza e che ospitava sfollati palestinesi interni, sarebbe stata colpita. Lo riferisce 'Al Jazeera' che cita il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas. Secondo il ministero ci sarebbero almeno 20 morti dopo un attacco che il ministero attribuisce agli israeliani. Decine di persone sarebbero rimaste ferite. I sopravvissuti sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale indonesiano di Gaza. 

L’antisemitismo cresce anche in Italia, mai così tanti episodi come ad ottobre

Secondo i dati dell’Osservatorio sul tema del CDEC il mese appena  concluso è stato quello in cui si sono registrati più episodi negli  ultimi anni. 280 i casi da gennaio. Crescono gli episodi offline I DATI


Usa chiedono spiegazioni su bombardamento campo Jabalia

Gli Stati Uniti hanno chiesto spiegazioni alle Forze armate israeliane riguardo al recente attacco aereo al campo profughi di Jabalia nel nord di Gaza, che ha provocato la morte di numerose persone. Questa richiesta è stata fatta dall'amministrazione Biden, con l'obiettivo di ottenere informazioni sul ragionamento e la metodologia dietro l'attacco. Lo scrive il sito israeliano 'Ynetnews'.

Medico Msf: 'Ospedale di al Shifa quasi al collasso, operiamo a terra senza anestesia'

"L'ospedale di Al Shifa è quasi al collasso e in generale la situazione negli ospedali a Gaza è critica. In mezzo a violenze inaudite, alcuni operatori di Medici Senza Frontiere (Msf) stanno ancora lavorando all'ospedale Al-Shifa". Ad affermarlo è il dottor Abu Abed, vice coordinatore medico di Medici Senza Frontiere (Msf) a Gaza in una video testimonianza.

"Medici, infermieri e personale sanitario - spiega - sono esausti e lavorano senza sosta da 23 giorni. Non ci sono farmaci, ci sono molte carenze. I chirurghi stanno operando a terra, sul pavimento, stanno operando ovunque. Non ci sono farmaci anestetici, e i chirurghi stanno operando senza anestesia. Non ci sono antidolorifici, non c'è assistenza post-operatoria. Chiediamo adesso un cessate il fuoco e di lasciare che gli aiuti medici entrino a Gaza e che il personale medico entri e supporti gli ospedali". 

La situazione dell'ospedale di Al-Shifa, aggiunge, "è disperata, come quella della maggior parte degli altri centri sanitari di Gaza. A causa dell'esaurimento delle scorte di carburante e degli attacchi, l’ospedale dell'Amicizia turco-palestinese, supportato da Msf, è ora fuori servizio. Era l'unico ospedale pubblico per i malati di cancro nella Striscia".

Colpito Istituto francese, Parigi chiede spiegazioni

"Abbiamo reso pubblico oggi che l'Istituto francese di cultura a Gaza è stato colpito pochi giorni fa in un modo che ha suscitato stupore, incomprensione e che ha portato la Francia a chiedere spiegazioni alle autorità israeliane". Lo ha detto la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, alla France Presse. "Cerchiamo di capire come un istituto culturale francese possa essere il bersaglio di un attacco israeliano. Siamo quindi in dialogo con i nostri partner israeliani a diversi livelli", ha aggiunto. Ha continuato dicendo che Israele ha il diritto di difendersi ma deve anche rispettare il diritto internazionale umanitario. "Cioè, proteggere le popolazioni civili e adottare misure concrete per proteggere le popolazioni civili", ha affermato, aggiungendo che anche gli operatori delle Nazioni Unite e dei media devono essere protetti.

Da Gaza arrivate in Italia la piccola Minerva e la mamma

Minerva, la bimba italiana di sei anni, che proprio oggi festeggia il suo compleanno, con le sua mamma palestinese Bayan Alnayyar,  e l'operatore umanitario Jacopo Intini, con sua moglie palestinese Amal, sono arrivati questa sera in Italia. A Fiumicino il papà ha accolto con commozione la bimba, stanca ma sorridente, un pupazzo di Minnie in mano ed un palloncino con scritto Happy Birthday, e sua moglie. Il gruppo, che era riuscito a  lasciare Gaza attraversando il valico di Rafah, è sbarcato intorno alle 21 all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea Ita Airways proveniente dal Cairo. All'arrivo il gruppo è stato assistito da personale della guardia di finanza aeroportuale. 

Hamas: 13 morti nel raid israeliano su un'ambulanza a Gaza

Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che nell'attacco israeliano contro un'ambulanza all'ingresso del più grande ospedale di Gaza sono morte 13 persone. Israele da parte sua ha confermato di aver preso di mira il veicolo utilizzato, secondo lui, "da una cellula terroristica di Hamas". "Il massacro dell'ambulanza ha provocato 13 morti e 26 feriti", ha affermato il portavoce del ministero Ashraf al-Qidreh. Queste ambulanze - ha aggiunto - trasportavano diverse persone ferite destinate ad essere ricoverate in Egitto". 

Un'insegnante italiana di religione ebraica ha trovato sul muro della propria abitazione una stella di David disegnata con spray rosso e, accanto, il numero dell’interno del suo appartamento. Sono in corso indagini per individuare i responsabili, anche di un atto vandalico simile fatto nei giorni scorsi, sempre nel capoluogo lombardo. LEGGI L'ARTICOLO

Onu, a Gaza il 67% di tutte le vittime sono donne e bambini

"Donne, bambini e neonati a Gaza stanno sopportando in modo sproporzionato il peso dell'escalation delle ostilità nei territori palestinesi occupati, sia in termini di vittime che di ridotto accesso ai servizi sanitari". Lo denunciano in una nota congiunta il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef), l'Agenzia per i rifugiati palestinesi (Unrwa), l'Agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa) e l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). "Al 3 novembre, secondo i dati del Ministero della Sanità, nella Striscia di Gaza sono stati uccisi 2.326 donne e 3.760 bambini, pari al 67% di tutte le vittime, mentre altre migliaia sono rimaste ferite. Ciò significa che ogni giorno vengono uccisi o feriti 420 bambini, alcuni dei quali hanno solo pochi mesi", riportano le agenzie Onu. "Si stima che ci siano 50.000 donne incinte a Gaza, e più di 180 partoriscono ogni giorno. Il 15% di loro rischia di avere complicazioni legate alla gravidanza o al parto e hanno bisogno di ulteriori cure mediche", continua la nota. "Con la chiusura di 14 ospedali e 45 centri di assistenza sanitaria di base, alcune donne sono costrette a partorire in rifugi, nelle loro case, per strada tra le macerie o in strutture sanitarie sovraffollate, dove le condizioni igienico-sanitarie stanno peggiorando e il rischio di infezioni e complicazioni mediche è in aumento. Anche le strutture sanitarie sono sotto tiro: il 1° novembre è stato bombardato l'ospedale Al Hilo, un'importante struttura per la maternità". "Anche la vita dei neonati è appesa a un filo. Se gli ospedali finissero il carburante, la vita di circa 130 bambini prematuri che dipendono dai servizi di terapia intensiva e neonatale sarà minacciata, poiché le incubatrici e altre attrezzature mediche non funzioneranno più". Le agenzie sottolineano la necessità di "una pausa umanitaria immediata per alleviare le sofferenze ed evitare che una situazione disperata diventi catastrofica. Tutte le parti in conflitto devono rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario di proteggere i civili e le infrastrutture civili, compresa l'assistenza sanitaria". 

Ambasciatore di Israele in Italia a Sky TG24: “Hamas usa civili come scudi umani”

"Noi non vogliamo fare una rappresaglia dopo l’attacco crudele di Hamas. Per noi è impossibile non neutralizzare le possibilità di nuovi attacchi" ha detto Alon Bar, ambasciatore israeliano a Roma, intervistato nel corso della trasmissione Start. "Hamas  - ha proseguito - ha reso impossibile per noi non rispondere. Vogliamo evacuare più civili possibile. Finché Hamas continuerà a usare civili come scudi umani sono loro che dovrebbero essere considerati responsabili di queste morti". L'INTERVISTA

Mondo: I più letti