Guerra Israele-Hamas, i dati di Iron Dome e quando può entrare in difficoltà
Il sistema anti-missile riesce a intercettare la gran parte dei lanci diretti verso il territorio israeliano effettuati dal Libano o da Gaza. Non a caso Israele è il secondo Paese al mondo per spese militari. Iron Dome potrebbe soffrire soprattutto se arrivassero attacchi da più fronti per difendersi in contemporanea da Hamas (da Sud) e da Hezbollah (da Nord)
- Iron Dome (la Cupola di ferro) è il sistema anti-missile israeliano. Si tratta di una contromisura difensiva, operativa dal 2011, pensata per difendersi dalla minaccia dei razzi lanciati dalla Striscia di Gaza, dalla Siria, dal Sinai e dal Libano
- Per capire il funzionamento di Iron Dome si può vedere nel grafico il periodo di riferimento dello scorso maggio: su quasi 1.500 razzi lanciati da Gaza, la maggior parte non è arrivata in Israele o non erano considerabili come "pericolosi". Iron Dome ne ha intercettati 437, mentre quelli non intercettati sono stati solo 20
- Israele è il secondo Paese al mondo per spese militari, anche più degli Usa. Solo il Qatar impiega più fondi per questo settore
- Facendo un confronto di costi, i razzi lanciati dalla Striscia di Gaza costano 500 dollari l'uno, ogni missile che usa Israele per abbatterli costa 50mila dollari
- L'arsenale di Hezbollah, che potrebbe essere una minaccia per Iron Dome, dal Sud del Libano, può contare su 40mila missili a corto raggio, 80mila a medio raggio e 30mila a lungo raggio
- L'ipotetica capacità di lancio di Hezbollah è molto cresciuta negli anni. Numeri che potrebbero mettere il sistema Iron Dome in difficoltà, anche se questo scenario si verificherebbe soprattutto se Israele dovesse rispondere su più fronti, quindi magari doversi difendere in contemporanea da lanci di Hamas da Gaza (da Sud) e da Hezbollah in Libano (da Nord)