Washington rafforza la sua posizione in Medio Oriente, con navi - e non solo - per intercettare droni e missili. E fornirà a Israele sistemi di difesa aerea Iron Dome dalle riserve del proprio esercito, come ha anticipato un funzionario del Pentagono citato dal Washington Post
- Gli Usa rafforzano la loro posizione in Medio Oriente alla luce delle crescenti tensioni nell'area e del supporto a Israele, che si prepara a lanciare l’operazione di terra a Gaza. In foto, la USS Gerald R. Ford nel Mediterraneo l'11 ottobre 2023
- Washington punta quindi a estendere il suo "scudo antimissile" nella regione, dopo i recenti lanci di razzi che, dal 7 ottobre, si sono intensificati, sia da parte di Hamas da Gaza, che di Hezbollah dal Sud del Libano, ma non solo
- Sul fronte marittimo, come ha rivelato il Wall Street Journal, l'Hudner, che era di scorta alla portaerei Ford nel Mediterraneo orientale, raggiungerà probabilmente il Mar Rosso per affiancare il Carney (in foto, immagine d'archivio), l’unità che ha intercettato quasi una ventina tra droni e missili sparati dai guerriglieri Houti dello Yemen verso la cittadina israeliana di Eilat
- Va precisato che nella regione gli Usa hanno un dispositivo coordinato, con una rete di avvistamento e contrasto composta da siti dove sono ospitati radar calibrati per seguire la minaccia missilistica: Monte Keren (Negev israeliano); Kurecic (Turchia); al Udeid (Qatar). E poi postazioni in Arabia Saudita (Principe Sultan), Giordania, Kuwait, Iraq, Emirati (al Dhafra), Bahrein e naturalmente Israele. In foto la USS Gerald R. Ford
- Inoltre la portaerei Eisenhower, ancora in Atlantico, potrebbe essere dirottata verso il Golfo di Oman. I dispositivi di bordo si aggiungono alla ricognizione dei velivoli e droni. In foto (d'archivio), la USS Dwight D. Eisenhower
- Gli Usa inoltre forniranno a Israele sistemi di difesa aerea Iron Dome dalle riserve dell’Esercito statunitense. Lo ha anticipato un funzionario del Pentagono citato dal quotidiano Washington Post
- La scorsa settimana, del resto, l’amministrazione Biden aveva annunciato la fornitura a Israele di missili per il sistema di difesa co-sviluppato con Israele, e già in dotazione alle Forze di difesa dello Stato ebraico
- Dal 7 ottobre, inoltre, Washington ha messo circa 2 mila soldati in pre-allarme, pronti a essere schierati. Quasi 2.500 Marines sono parte del gruppo anfibio della Bataan attualmente a Sud del Canale di Suez
- Intanto Biden, in una conferenza stampa del 25 ottobre, ha chiarito: "Non ho chiesto a Israele di ritardare l'invasione di Gaza". Ha poi sottolineato il diritto e il dovere di Israele di difendersi: "Faremo in modo che abbia gli strumenti necessari"
- "La rabbia dopo gli atroci attentati è comprensibile", ma "è anche vero che Hamas non rappresenta il popolo palestinese", ha precisato Biden. Poi l'avvertimento: gli attacchi dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania devono "fermarsi ora"