
Dalla Groenlandia a Zanzibar, alla scoperta dei 10 ristoranti più "isolati" del mondo
Dai sei tavoli sotto l'Oceano Indiano delle Maldive al due stelle Michelin nel remoto arcipelago di Vestmannaeyjar, nel sud dell'Islanda. Dal salotto-ristorante ricavato in una vecchia segheria nella Svezia meridionale all'ex tempio taoista riconvertito in sala da tè sulla cima di una delle Cinque Grandi Montagne cinesi. Questa settimana, con la rubrica viaggi ON THE ROAD, vi accompagniamo in un viaggio alla ricerca dei locali più insoliti e remoti del Pianeta
a cura di Costanza Ruggeri

Il nostro viaggio alla scoperta dei ristoranti più "isolati" dei Cinque Continenti comincia alle Isole Faroe dove troviamo KOKS, dello chef Poul Andrias Ziska. Conosciuto come il "ristorante stellato più remoto al mondo”, ha trasferito temporaneamente le sue due stelle Michelin a Ilimanaq, in Groenlandia: 53 abitanti affacciati sullo Ilulissat Icefjord
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Nato nel 2011 come progetto altamente sostenibile, Koks ha ottenuto la prima stella 6 anni più tardi richiamando nel cuore dell'Atlantico settentrionale gli appassionati culinari. Tra gli elementi preferiti di chef Ziska ci sono i ricci di mare, l'agnello e le rape locali che sono lavorati seguendo le più antiche tecniche di essiccazione, fermentazione, affumicatura e salatura
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Ci spostiamo a Heimaey, piccola isola di pastori e pescatori a sud dell’Islanda, nel remoto arcipelago di Vestmannaeyjar. Qui troviamo SLIPPURINN del giovane chef Gísli Matthías Auðunsson, membro dell’Alleanza dei Cuochi di Slow Food. Il ristorante, aperto nel 2011, si trova negli spazi di un cantiere navale dismesso
Palermo “on the road”, viaggio enogastronomico alla scoperta del capoluogo siculo
Il merito di Slippurinn è quello di aver contribuito a far conoscere nel mondo i prodotti e le ricette tradizionali islandesi. Tra i piatti del ristorante la tàrtara di agnello con acetosella e levistico, la testa di merluzzo glassata al miele con erbe spontanee e alghe o le capesante marinate con emulsione di aglio, rabarbaro e angelica
Londra “on the road”, passeggiata alla scoperta dei luoghi più insoliti della città
“Più che un ristorante, un modo di vivere”: così lo chef Nicolai Tram definisce il suo KNYSTAFORSEN a Rydöbruk, una stella Michelin nella Svezia meridionale. Il ristorante, situato in una segheria dismessa (risalente al 1871) nel bosco accanto al fiume Nissan, è di fatto la cucina e il salotto della casa dove vivono lo chef con la moglie e i due figli
Singapore “on the road", tour gastronomico alla scoperta della Città del Leone
La proposta culinaria di Knystaforsen, articolata in quindici assaggi (intervallati da una pausa all’esterno attorno a un falò), è incentrata sul fuoco. Nel menu troviamo Cuori d'anatra alla griglia con marmellata di cipolle e Fondente al cioccolato, a base di sangue di cervo con farina di segale, birra e miele. Da assaggiare il succo di fiori di sambuco fermentati all’aneto
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Lasciamo la Svezia per trasferirci in Norvegia e visitare uno dei più spettacolari progetti architettonici concepiti nel mare. Parzialmente emerso, con il corpo principale dell'edificio ancorato a una scogliera nella remota area di Lindesnes, a Båly (uno dei punti più a sud della costa norvegese), UNDER è un ristorante, uno champagne-bar e un centro di biologia marina
Milano Design Week, alla scoperta dei 15 ristoranti più glamour della città
La sala principale di Under (che è Il primo ristorante sottomarino d’Europa e il più grande del mondo), può ospitare fino a 40 persone ed è collocata cinque metri sotto la superficie dell'acqua. Il ristorante offre un percorso gastronomico incentrato sul mare e le materie prime locali. Agli ospiti viene proposto stagionalmente un unico menu degustazione a 235 euro
Modena “on the road”, passeggiata gastronomica alla scoperta della città
Lasciamo la Norvegia per spostarci sulle isole Aran, in Irlanda. A Inis Meáin, la seconda per grandezza e la meno popolata delle tre isole (183 abitanti nel 2016), sorge l'INIS MEAIN RESTAURANT di Ruairí e Marie-Thérèse de Blacam. Il locale è ispirato e ben radicato nel paesaggio selvaggio che lo circonda
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Aperto da marzo a settembre, l'Inis Meáin Restaurant serve ogni giorno un menu fisso di 4 portate ispirato dall’isola, dalla sua gente e dai suoi prodotti. Il ristorante ha 16 posti a sedere e la cena è servita contemporaneamente a tutti i commensali. Tra i prodotti più usati le barbabietole e l’aragosta locale
"Milano da bere", viaggio tra i rooftop e i mixology bar del capoluogo lombardo
Lasciamo l'Europa per spostarci in Africa e visitare, al largo della spiaggia di Michanwi Pingwe a Zanzibar, THE ROCK. Il singolare ristorante si trova in cima a una roccia nel mezzo dell'Oceano Indiano. Durante la bassa marea, i commensali possono raggiungere il locale dalla riva, mentre un servizio di barca è disponibile durante l'alta marea
Tra gli agriturismi con piscina e spa per una vacanza di primavera in Toscana
Specializzato in pesce fresco, The Rock ospita solo 12 posti a sedere. Sormontato da un tetto di palma, è dotato di un patio sull'oceano e si trova a un’ora di viaggio dalla città di Stone Town. Fino al 2010 era una piccola capanna di pescatori. A trasformarlo in uno dei ristoranti più amati di Zanzibar è stato un imprenditore veneto
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Restiamo in Africa ma ci spostiamo a Paternoster, villaggio di pescatori a 150 chilometri da Città del Capo. Qui c'è WOLFGAT, premiato nel 2019 come "Miglior ristorante" ai World Restaurant Awards e "Migliore destinazione remota da visitare". Regno dello chef Kobus Van der Merwe, considerato il re del foraging, il locale si trova in un cottage ultracentenario
Dieci libri di viaggio per un giro del mondo “on the road”
La proposta culinaria di chef Kobus Van der Merwe si basa su prodotti locali come gli spinaci da foraggio o piante autoctone come il soutslaai. Specializzato in crostacei locali, cucinati con alghe e piante aromatiche raccolte nel territorio circostante, Wolfgat prevede un menu degustazione di 7 portate
Torino “on the road”, passeggiata gastronomica alla scoperta della città
Dall'Africa alla Cina per visitare la HUA SHAN TEAHOUSE di Weinan, situata a oltre 2.100 metri di altitudine sulla cima di una delle Cinque Grandi Montagne cinesi. La montagna è sede di numerosi templi taoisti ed è meta di pellegrinaggi religiosi. Uno dei più famosi di questi templi si trova sul picco più a sud ed è stato convertito in una casa da tè
Viareggio “on the road”, passeggiata alla scoperta della città del Carnevale
Per assaporare il tè della Hua Shan Teahouse bisogna percorrere una strada ferrata che sale a picco. I coraggiosi che riescono ad arrivare sulla cima, camminando su strette tavole inchiodate piuttosto precariamente alla montagna, riceveranno cibo gratis e potranno godere di un panorama con pochi eguali
Venezia "on the road", alla scoperta dei 20 ristoranti più romantici della città
Incastonata tra gli alberi in una foresta vicino a Warkworth, in Nuova Zelanda, THE REDWOODS TREEHOUSE è stata originariamente commissionata come parte della campagna di marketing per l'elenco telefonico delle Pagine Gialle. Oggi è un ristorante che può ospitare dalle 30 alle 50 persone e vi si accede tramite una passerella in legno lunga 60 metri
Urban Spa, viaggio tra le oasi di benessere più prestigiose d'Italia
Costruita con una forma a baccello, la Redwoods Treehouse si trova a dieci metri di altezza sulle cime degli alberi. Diversi i premi ottenuti tra cui il New Zealand Institute of Architects Branch Award, il Gold Award presso il New Zealand Institute of Design – BEST Awards, l'Excellence Award dal New Zealand Institute of Building
Viaggio tra i Secret bar d'Italia, alla scoperta degli Speakeasy da Milano a Napoli
Concludiamo il nostro viaggio alla scoperta dei ristoranti più isolati del mondo alle Maldive per visitare l'ITHAA UNDERSEA RESTAURANT, nominato New York Daily News il "ristorante più bello del mondo". Parte del resort Conrad Maldives Rangali Island, prende il nome da una parola maldiviana che significa "madreperla"
Art hotel, alla scoperta degli alberghi più "preziosi" d'Italia
L'Ithaa Undersea Restaurant è stato inaugurato nel 2005 ed è situato nell’atollo di Ari a quasi 5 metri sotto l’Oceano Indiano. Con le sue pareti interamente vetrate, il ristorante offre cene con vista a 180 gradi sui pesci e i giardini di corallo circostanti. All’interno di questo acquario naturale possono cenare 14 persone contemporaneamente
Umbria “on the road”, viaggio tra tenute e castelli per un weekend