Cagliari, Zedda (Sel) costringe Fantola al ballottaggio

Politica
Massimo Zedda, candidato del centrosinistra a Cagliari
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Risultato sorprendente nello storico feudo del centrodestra. Il candidato di centrosinistra ottiene il 45,2% contro il 44,7% del rivale sostenuto dal Pdl. Ma, a causa del voto disgiunto, il centrodestra avrebbe la maggioranza in Consiglio comunale

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Cagliari al ballottaggio dopo vent’anni. Scrutinate tutte le 175 sezioni, Massimo Zedda, sostenuto da Pd, Sel, Idv, Rifondazione e Verdi ha preso il 45,2% dei voti. Mentre lo sfidante Massimo Fantola (Pdl, Udc, Mpa, La destra) si è fermato al 44,7%. Dunque quasi un testa a testa ma con il candidato di centrosinistra in leggero vantaggio in un tradizionale feudo della destra. Il risultato ottenuto da Massimo Zedda, giovane consigliere regionale di Sel che alle primarie aveva battuto il senatore del Pd Antonello Cabras, per quanto in qualche modo "annunciato" è sicuramente sorprendente. Il candidato di Futuro e libertà, Ignazio Artizzu, ha ottenuto invece il 4,5%, e sarà lui probabilmente l’ago della bilancia in vista del nuovo voto del 29 maggio.

Anche perché, secondo i primi calcoli dell'ufficio elettorale del Comune, il centrodestra avrebbe conquistato la maggioranza in Consiglio comunale: 23 consiglieri contro i 16 del centrosinistra. E ciò si spiega con il voto disgiunto. Molti elettori non avrebbero votato il candidato Massimo Fantola ma le liste dei partiti di centrodestra a lui collegate. Quindi se al ballottaggio dovesse vincere Massimo Zedda per il centrosinistra, la città sarebbe ingovernabile.

"Ora dobbiamo conquistare gli elettori con la freschezza delle nostre idee e dei programmi e vincere bene al ballottaggio", ha commentato Zedda, che ha chiesto "un confronto con Fantola per un dibattito serio per ragionare sul futuro della città”. Per Massimo Fantola, invece, il primo commento è stato: "Ora ho la responsabilità di vincere per la città”. E ha aggiunto: "Dobbiamo dare un governo stabile a Cagliari. Da oggi - ha  detto - incomincia una nuova campagna elettorale. Nuova perché non é più una campagna elettorale politica tra Berlusconi, Casini, Fini, Vendola e Bersani, ma è battaglia tra due candidati che sostengono due programmi".
Per quanto guarda gli apparentamenti per il ballottaggio, Fantola ha detto che "è presto, riflettiamo e prenderemo contatti".

Il candidato di Futuro e libertà, Ignazio Artizzu, è orientato invece a lasciare libertà di scelta ai suoi elettori: "Credo che sia la cosa più rispettosa”, ha detto Artizzu, esponente di punta dei finiani in Sardegna, che ha preso 990 preferenze in più rispetto a quelle dei tre partiti che lo hanno sostenuto.

Positivi invece i primi commenti da parte della sinistra. "Per la prima volta, dopo il 2008, il centrosinistra segna una netta inversione di tendenza", ha scritto il cagliaritano Oliviero Diliberto, segretario nazionale Pdci-Federazione della Sinistra sul suo profilo Facebook. "Basta un'analisi dei dati elettorali - continua Diliberto - per comprendere che nel centrosinistra c'è una grande voglia di aria nuova. Questo significa il risultato di Pisapia a Milano, di De Magistris a Napoli, e di Zedda a Cagliari. E mi limito ai luoghi più importanti, ma il fenomeno è presente anche nelle piccole città e province. E inoltre, lasciatemelo dire, questo voto dimostra che non c'è alcun timore da parte del popolo italiano della sinistra e dei comunisti. La tenuta della Federazione della Sinistra e dei comunisti, solida e incoraggiante anche nelle grandi città, con un esito sostanzialmente pari a quello di Sel, è decisiva per la vittoria del centrosinistra".

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