Guerra Israele, Idf spara su un israeliano che tentava di pugnalare i soldati. LIVE
Un israeliano è stato ferito dai soldati che aveva tentato di aggredire armato di coltello nella zona dell'insediamento di Kdunim, in Cisgiordania. Lo ha riferito lo stesso Idf. Secondo la stampa israeliana, si tratta di un ragazzo sui 20 anni. L'accordo di cessate il fuoco a Gaza è stato firmato il 10 ottobre. "Decidiamo noi cosa fare per garantire la sicurezza di Israele e quella dei soldati israeliani", ha detto Netanyahu
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Un israeliano è stato ferito dai soldati che aveva tentato di aggredire armato di coltello nella zona dell'insediamento di Kdunim, in Cisgiordania. Lo ha riferito lo stesso Idf. Secondo la stampa israeliana, si tratta di un ragazzo sui 20 anni che a un distributore di benzina si era avvicinato ai militari. Immediata la reazione sia dei soldati sia di un civile che hanno aperto il fuoco.
Si avvicina la fine della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza, firmato il 10 ottobre. "Ci stiamo avvicinando alla fine della prima fase", ha dichiarato il premier israeliano Netanyahu, ma "la nostra politica rimarrà ferma e indipendente. Decidiamo le azioni, decidiamo le risposte. Decidiamo noi cosa fare per garantire la sicurezza di Israele e quella dei soldati israeliani". La seconda fase dell'intesa prevede che Hamas ceda le armi, l'implementazione di un governo tecnocratico transitorio per la Striscia, l'arrivo di una forza internazionale di stabilizzazione e l'ipotetico ritiro di Israele, che ora controlla oltre il 50% di Gaza.
Intanto esponenti dell'amministrazione Trump stanno cercando di reclutare una forza multinazionale di circa 10mila soldati, sotto il comando di un generale statunitense, per stabilizzare Gaza nel dopoguerra.
Nel frattempo, l'emergenza maltempo mette a dura prova la popolazione. Le tende degli sfollati sulla costa sono stati spazzate via dal vento e dalle onde. E nella zone più interne la situazione è disastrosa, come sostenuto dall'Onu.
Gli approfondimenti:
- Piano di pace per Gaza: il testo integrale dell'accordo
- Da Oslo a Sharm el Sheik, i piani di pace degli ultimi decenni
- Chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas
- Dagli ostaggi rilasciati alle vittime, i numeri della guerra
- Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari. LA MAPPA
- Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania
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Siria, al Sharaa conferma a Trump impegno nella lotta al terrorismo
Il presidente siriano Ahmed al Shaara ha ribadito a Donald Trump il suo impegno nella lotta al terrorismo e alla stabilità in Siria e nella regione, dopo l'attentato in cui sabato sono morti soldati statunitensi e un interprete. "La Siria condanna fermamente questo attacco e riafferma il suo impegno a mantenere la stabilità e la sicurezza in Siria e in tutta la regione", ha dichiarato al Shaara in un messaggio inviato a Trump, a quanto riporta l'agenzia di stampa siriana Sana. Il presidente ha anche espresso "a nome della Repubblica Araba Siriana" le sue "sincere condoglianze alle famiglie dei soldati caduti e al popolo americano".
Tajani: "Il terrorismo non vuole la pace"
"È certamente una sfida generale. Guarda caso, questo eccidio avviene mentre faticosamente ci stiamo avvicinando alla seconda fase del cessate il fuoco in Medio Oriente. Del resto anche l'orrore del 7 ottobre fu compiuto per impedire gli Accordi di Abramo". Lo afferma, in un'intervista a Il Messaggero, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Ora - aggiunge - ci stiamo avvicinando a una soluzione nello scacchiere medio-orientale e il terrorismo che non vuole la pace agisce ad orologeria. E non hanno fatto un attentato a una caserma israeliana, o a una sede istituzionale. Hanno colpito i civili, a decine di migliaia di chilometri di distanza dall'area mediorientale". "Mai sottovalutare il rischio - prosegue -. Ma l'intelligence e le forze dell'ordine stanno lavorando intensamente, per tutelare la sicurezza della comunità ebraica a Roma e nel resto d'Italia e per difendere tutti i cittadini del nostro Paese. Roma è storicamente al servizio della civiltà ed è adesso tra le capitali più impegnate nella costruzione della seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. Abu Mazen proprio a Roma ha ringraziato l'Italia per tutto l'impegno sia diplomatico sia umanitario che stiamo mettendo in campo e a disposizione di tutti. E umanitario significa politico. Cioè tra l'altro formare le nuove leve della classe dirigente palestinese. Abbiamo il corridoio universitario - va avanti -, per accogliere gli studenti palestinesi e formarli in Italia, in un contesto di pace e per la pace". "Nella riforma che entrerà in vigore il primo gennaio - conclude il ministro degli Esteri - è prevista per la prima volta alla Farnesina la creazione della direzione generale della sicurezza. Si occuperà di questa materia dal punto di vista politico, ma anche per quanto riguarda la sicurezza cybernetica e l'intelligenza artificiale applicata ai sistemi di difesa. Ci sarà nel nostro ministero una sala operativa, dedicata alla prevenzione e alla reazione agli attacchi tecnologico-digitali".
Idf spara su un israeliano che tentava di pugnalare i soldati
Un israeliano è stato ferito dai soldati che aveva tentato di aggredire armato di coltello nella zona dell'insediamento di Kdunim, in Cisgiordania. Lo ha riferito lo stesso Idf. Secondo la stampa israeliana, si tratta di un ragazzo sui 20 anni che a un distributore di benzina si era avvicinato ai militari. Immediata la reazione sia dei soldati sia di un civile che hanno aperto il fuoco.
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La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l'altra sotto Hamas. L'ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.