I caccia della Nato rafforzano la vigilanza sul fronte est: rientrato l'allarme dei droni russi sconfinati in Polonia, sabato sera un velivolo senza pilota russo è entrato nello spazio aereo della Romania. I caccia alleati lo hanno seguito finchè non è "scomparso dai radar". Le autorità rumene hanno condannato "le azioni irresponsabili della Federazione Russa". Kallas: “Violazione dello spazio aereo rumeno è inaccettabile”
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I caccia della Nato rafforzano la vigilanza sul fronte est. Sabato sera un drone russo ha violato lo spazio aereo della Romania, poco dopo il rientro dell’allarme per i velivoli sconfinati in Polonia. I caccia alleati hanno seguito il drone finché non è "scomparso dai radar". La Romania ha condannato con forza l'episodio affermando che le azioni di Mosca rappresentano una "nuova sfida" per la sicurezza del Mar Nero. Il ministero degli Esteri rumeno ha convocato l'ambasciatore russo a Bucarest. "La violazione dello spazio aereo rumeno da parte di droni russi è l'ennesima inaccettabile violazione della sovranità di uno Stato membro dell'Ue”, ha scritto sui social l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, Kaja Kallas. Von der Leyen: “L'incursione della Russia nello spazio aereo rumeno costituisce ancora una volta una palese violazione della sovranità dell'Ue e una grave minaccia alla sicurezza regionale”.
Mercoledì prossimo, nel quadro della consueta riunione del Consiglio Atlantico, si vedrà quanto ogni Paese potrà offrire in termini di uomini e mezzi. L'Italia non esclude l'invio di altri due caccia, anche se la Lega esorta a non scoprire il fronte sud.
Intanto, droni ucraini hanno colpito la raffineria di petrolio di Kirishi nella regione di Leningrado, una delle più grandi della Russia. Colpito anche un impianto chimico a Perm. Attaccato un centro di comunicazioni della flotta russa a Sebastopoli e distrutta la ferrovia russa in direzione Orël-Kursk.
Donald Trump striglia gli alleati: "Più dazi alla Cina e più sanzioni a Mosca e stop all'acquisto di petrolio russo".
Gli approfondimenti:
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Russia: 'Pronta a produrre droni Shahed in massa'. Ecco cosa sono
Secondo l'intelligence ucraina, Mosca sarebbe pronta a produrre fino a 2.700 droni Shahed al mese da lanciare su Kiev. Di brevetto iraniano, queste armi sono ritenute economiche ed efficaci, capaci di colpire bersagli a terra, eludendo le difese aeree, in un raggio di circa 2.500 chilometri dal sito di lancio.
Russia: 'Pronta a produrre droni Shahed in massa'. Ecco cosa sono
Vai al contenutoSondaggio, solo il 13% degli italiani invierebbe truppe in Ucraina
Secondo l’ultima rilevazione di YouTrend per Sky TG24, per il 31% degli intervistati l’Italia non dovrebbe contribuire in alcun modo alle “garanzie di sicurezza” per Kiev. Inoltre secondo il 47% i vertici di Alaska e Washington hanno rafforzato Putin. Sulla politica interna, la maggioranza si aspetta un impatto limitato delle regionali sul governo. In Toscana e Veneto anche gli elettori delle opposizioni vedono la conferma delle amministrazioni uscenti. Nelle intenzioni di voto FdI rimane primo partito.
Sondaggio, solo il 13% degli italiani invierebbe truppe in Ucraina
Vai al contenutoZelensky: "Incendiare raffinerie la miglior sanzione"
"Le sanzioni piu' efficaci - quelle che funzionano piu' rapidamente - sono gli incendi alle raffinerie di petrolio russe, ai suoi terminal, ai suoi depositi di petrolio", scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Limitare significativamente l'industria petrolifera russa significa limitare significativamente la guerra. La guerra della Russia e' essenzialmente una questione di petrolio, di gas e di tutte le altre risorse energetiche". "Ringrazio le forze speciali dei Servizi di Sicurezza ucraini, che hanno svolto un ottimo lavoro di recente a Primorsk, colpendo il piu' grande terminal petrolifero russo sul Mar Baltico. I danni sono ingenti; tutto e' stato verificato. E questo e' tangibile per il nemico. Le nostre forze speciali tengono d'occhio anche il porto di Ust'-Luga e tutti gli altri punti di accesso russi al mercato mondiale. Oggi, i droni del Servizio di Sicurezza ucraino sono in grado di operare a distanze di oltre mille chilometri. Sono coinvolte anche le Forze per le Operazioni Speciali, le Forze dei Sistemi a Pilotaggio Remoto, il Servizio di Intelligence Estero e l'Intelligence della Difesa. Li ringrazio tutti per la loro precisione".
Nato, cos’è l’art.4 e cosa succede ora che la Polonia lo ha attivato
Il quarto articolo del Trattato Nord Atlantico prevede che “le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata”.
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Vai al contenutoLa Romania protesta con ambasciatore russo per drone
Il ministero degli esteri romeno ha convocato oggi l'ambasciatore russo a Bucarest, al quale ha consegnato una nota di protesta per lo sconfinamento ieri di un drone russo nello spazio aereo della Romania. Al diplomatico, riferiscono i media regionali, è stato rilevato che tale episodio costituisce una "violazione della sovranità della Romania", con la richiesta di "adottare misure" al fine di evitare incidenti analoghi in futuro.
Polonia abbatte droni russi nel suo spazio aereo: cosa è successo
Alcuni giorni fa la Polonia ha denunciato "molteplici violazioni dello spazio aereo" da parte di Mosca, con i militari che "hanno utilizzato armi contro gli obiettivi" identificati come droni, come affermato dal premier polacco Donald Tusk su X. In azione sono entrati anche gli aerei da ricognizione italiani.
Polonia abbatte droni russi nel suo spazio aereo: cosa è successo
Vai al contenutoBlitz droni russi in Polonia, cosa c’entra la “tattica del salame”
L'incursione di droni nello spazio aereo polacco è stata letta dagli analisti come una mossa della Russia per testare la reazione dell'Occidente, mettendo in atto la cosiddetta "tattica del salame" di cui è considerata maestra.
Blitz droni russi in Polonia, cosa c’entra la “tattica del salame”
Vai al contenutoUcraina, principe Harry a sorpresa a Kiev per visitare soldati feriti
Il duca del Sussex, che ha prestato servizio per 10 anni nell'esercito britannico, ha visitato la città su invito del governo ucraino, per contribuire al recupero del personale militare gravemente ferito nella guerra con la Russia.
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Vai al contenutoDroni russi in Polonia, Varsavia chiude il confine con la Bielorussia
Chiusi tutti i valichi di frontiera tra i due Paesi rimasti operativi fino ad ora. La mossa è legata anche all’avvio delle esercitazioni militari congiunte russo-bielorusse Zapad-2025. ”Il traffico riprenderà, ma solo quando saremo certi che la sicurezza dei polacchi sarà garantita. Dal punto di vista economico, ci impegneremo a riaprire il confine il prima possibile", ha aggiunto.
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Vai al contenutoNel 2026 l'Estonia destinerà 100 milioni all'Ucraina
"L'Estonia continuerà a sostenere anche il prossimo anno l'Ucraina nella guerra di aggressione della Russia con determinazione, destinandole lo 0,25% del Pil pari a una cifra complessiva di circa 100 milioni di euro". Lo ha annunciato il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, nel corso di una visita di due giorni a Kiev. Pevkur ha precisato che buona parte dei finanziamenti saranno utilizzati per fornire all'Ucraina armamenti di produzione estone e fornire assistenza informatica nel campo della difesa. Il ministro ha aggiunto che, come avvenuto negli ultimi due anni, la tipologia e la quantità di armamenti necessari saranno concordati con Kiev sulla base delle concrete necessità di quest'ultima.
Schlein: "A tavolo Pace devono sedere Kiev ed Europa"
"Al tavolo per la pace in Ucraina deve sedere anche Kiev, non solo Putin e Trump. E assieme all'Ucraina deve sedere l'Europa". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, durante l'intervento che conclude la Festa nazionale dell'Unita', a Reggio Emilia.
Schlein: "Insopportabile doppio standard Putin-Netanyahu"
"Torniamo a esortare Giorgia meloni a fare quello che hanno fatto Spagna, Irlanda, presto anche Francia: riconoscere lo Stato di Palestina. In questi giorni abbiamo visto Trump negare i visti alla delegazione palestinese che voleva andare all'Onu a discutere di Palestina. Gaza e' dei Palestinesi e deve rimanere dei palestinesi, non sara' mai un resort per super ricchi". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, durante l'intervento che conclude la Festa nazionale dell'Unita', a Reggio Emilia. "Basta con questo insopportabile doppio standard: abbiamo reagito ai crimini di guerra di Putin, dobbiamo farlo anche con i crimini di Netanyahu", ha aggiunto Schlein.
Ucraina, intrusione drone russo: Romania convoca ambasciatore
Il ministero degli Esteri rumeno ha convocato l'ambasciatore russo a Bucarest per l'intrusione nello spazio aereo di un drone russo durante un attacco alla vicina Ucraina. Alla tv Digi 24, la ministra Oana Toiu ha detto che l'ambasciatore è stato convocato per "comunicare in modo chiaro la protesta della Romania" per l'intrusione.
Papa: "Dare speranza disarmata a mondo segnato da violenza"
"In un mondo segnato dall'odio, dalla violenza e dalla guerra" i cristiani sono chiamati a testimoniare "una speranza disarmata". Lo ha detto Papa Leone XIV nell' omelia pronunciata nel pomeriggio alla Basilica di San Paolo in occasione della celebrazione ecumenica per i martiri di questi primi 25 anni del 21esimo secolo. "La nostra - ha sottolineato il Pontefice - e' una speranza piena d'immortalita', perche', pur essendo stati uccisi nel corpo, nessuno potra' spegnere la loro voce o cancellare l'amore che hanno donato; e' una speranza piena d'immortalita', perche' la loro testimonianza rimane come profezia della vittoria del bene sul male".I circa 1600 martiri ricordati nel rito insieme ai rappresentanti delle confessioni ortodossa e protestanti, ha affermato: "essi hanno testimoniato la fede senza mai usare le armi della forza e della violenza, ma abbracciando la debole e mite forza del Vangelo". "Penso - ha elencato Papa Prevost - alla forza evangelica di Suor Dorothy Stang, impegnata per i senza terra in Amazzonia: a chi si apprestava a ucciderla chiedendole un'arma, lei mostro' la Bibbia rispondendo: 'Ecco la mia unica arma'. Penso a Padre Ragheed Ganni, prete caldeo di Mosul in Iraq, che ha rinunciato a combattere per testimoniare come si comporta un vero cristiano. Penso a fratel Francis Tofi, anglicano e membro della Melanesian Brotherhood, che ha dato la vita per la pace nelle Isole Salomone". Il Pontefice ispano-americano ha poi osservato: "gli esempi sarebbero tanti, perche' purtroppo, nonostante la fine delle grandi dittature del Novecento, ancora oggi non e' finita la persecuzione dei cristiani, anzi, in alcune parti del mondo e' aumentata".Ed ha ricordato un bambino pakistano, Abish Masih, ucciso in un attentato contro la Chiesa cattolica, che aveva scritto sul proprio quaderno: "rendere il mondo un posto migliore". "Il sogno di questo bambino ci sproni a testimoniare con coraggio la nostra fede", ha esortato Leone."Cari fratelli e sorelle - ha poi concluso il Papa - non possiamo, non vogliamo dimenticare. Vogliamo ricordare. Lo facciamo, certi che, come nei primi secoli, anche nel terzo millennio 'il sangue dei martiri e' seme di nuovi cristiani' come ha scritto Tertulliano. Vogliamo preservare la memoria insieme ai nostri fratelli e sorelle delle altre Chiese e Comunioni cristiane. Desidero quindi ribadire l'impegno della Chiesa Cattolica a custodire la memoria dei testimoni della fede di tutte le tradizioni cristiane". Il riferimento del Papa e' stato alla Commissione per i Nuovi Martiri, presso il Dicastero per le Cause dei Santi, adempie a tale compito, collaborando con il Dicastero per la Promozione dell'Unita' dei Cristiani.
Von der Leyen: "Droni russi in Romania grave minaccia"
"L'incursione della Russia nello spazio aereo rumeno rappresenta ancora una volta una palese violazione della sovranita' dell'UE e una grave minaccia alla sicurezza regionale. Stiamo lavorando a stretto contatto con la Romania e tutti gli Stati membri per proteggere il territorio dell'UE. Siamo solidali con la Romania". Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen sui social.
Varsavia: "Via libera a permanenza truppe Nato in Polonia"
Il presidente polacco, Karol Nawrocki, ha firmato una risoluzione che autorizza la permanenza sul territorio della Repubblica di Polonia di truppe straniere della Nato nell'ambito dell'operazione "Sentinella orientale". Lo ha annunciato l'Ufficio per la sicurezza nazionale di Varsavia secondo quanto riportano i media polacchi.
Von der Leyen: "In Romania ennesima violazione sovranità Ue"
"L'incursione della Russia nello spazio aereo rumeno costituisce ancora una volta una palese violazione della sovranità dell'Ue e una grave minaccia alla sicurezza regionale. Stiamo lavorando a stretto contatto con la Romania e tutti gli Stati membri per proteggere il territorio dell'Ue". Lo afferma la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che poi aggiunge in rumeno "suntem solidari cu România".
Mosca: "Contingenti stranieri sono obiettivi legittimi"
Ogni contingente militare straniero schierato in Ucraina rappresentera' un obiettivo militare legittimo per le Forze Armate russe. Lo ha affermato in un'intervista alla TASS l'Ambasciatore generale del Ministero degli Esteri russo sui crimini del regime di Kiev, Rodion Miroshnik. "Riempire di armi l'Ucraina, inviando contingenti stranieri non contribuisce in alcun modo alla risoluzione" del problema, "non contribuisce in alcun modo alla riduzione della minaccia militare". "Un contingente straniero non e' in alcun modo accettabile sul territorio ucraino - aggiunge - questo sara' semplicemente, in primo luogo, inutile. E in secondo luogo, sono obiettivi militari del tutto legittimi", ha affermato. "Pertanto, nessuno accogliera' queste strutture con benevolenza. Riceveranno una risposta militare specifica, soprattutto considerando che, nelle quantita' o nelle specifiche di cui parla l'Occidente, saranno praticamente incapaci di influenzare il clima militare", ha detto Miroshnik.
Kallas: "Violazione spazio aereo Romania inaccettabile"
"La violazione dello spazio aereo rumeno da parte di droni russi e' l'ennesima inaccettabile violazione della sovranita' di uno Stato membro dell'UE". Lo scrive sui social l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, Kaja Kallas. "Questa continua e sconsiderata escalation minaccia la sicurezza regionale. Siamo solidali con la Romania. Sono in stretto contatto con il governo rumeno", ha aggiunto.
Kiev: attaccato impianto produzione chimica militare in Russia
I droni dei servizi di intelligence militare hanno attaccato l'impresa chimica "Metafrax Chemicals", di fondamentale importanza per il complesso militare-industriale russo. Secondo le informazioni diffuse dai servizi e riportate da Ukrainska Pravda la "Metafrax Chemicals" nel territorio di Perm della Federazione Russa è un'impresa di fondamentale importanza dell'industria chimica russa per il complesso militare-industriale russo e il secondo produttore di prodotti chimici di sintesi organica in Russia. Secondo le prime informazioni, a seguito dell'attacco dei droni ucraini, sono state danneggiate le attrezzature per la produzione di urea. I prodotti dell'azienda sono gli ingredienti principali per la fabbricazione di esplosivi: urotropina, metanolo, pentrite, urea. L'azienda si trova a 1.600 km dal confine con l'Ucraina.
Ucraina, Tusk: in Polonia cresce un'ondata di sentimento filo-russo
In Polonia "sta crescendo un'ondata di sentimento filo-russo e di ostilità nei confronti dell'Ucraina in guerra, creata dal Cremlino sulla base di paure ed emozioni reali. Il ruolo dei politici è quello di arginare quest'onda, non di cavalcarla". Lo ha dichiarato il primo ministro polacco Donald Tusk.
Kallas: escalation dei droni russi minaccia la sicurezza
"La violazione dello spazio aereo rumeno da parte dei droni russi costituisce l'ennesima violazione inaccettabile della sovranità di uno Stato membro dell'Ue. Questa continua escalation sconsiderata minaccia la sicurezza regionale. Siamo solidali con la Romania. Sono in stretto contatto con il governo rumeno". Lo afferma l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
Bucarest: le azioni di Mosca nuova sfida per il Mar Nero
La Romania ha condannato con forza l'ingresso di un drone russo nel proprio spazio aereo affermando che le azioni di Mosca rappresentano una "nuova sfida" per la sicurezza del Mar Nero. Bucarest "condanna fermamente le azioni irresponsabili della Federazione Russa e sottolinea che esse rappresentano una nuova sfida alla sicurezza e alla stabilità regionale nell'area del Mar Nero", ha affermato il ministero della Difesa in una dichiarazione, aggiungendo che "tali incidenti dimostrano la mancanza di rispetto della Federazione Russa per il diritto internazionale".
Kiev: distrutto a Zaporizhia il sistema di difesa aerea russo
"Le forze speciali del Ministero della Difesa dell'Ucraina hanno individuato e distrutto con successo il sistema missilistico antiaereo 9K317M 'Buk-M3' degli invasori russi." Lo ha dichiarato il servizio di intelligence militare citato da Ukrainska Pravda. Secondo le informazioni, i combattenti ucraini hanno distrutto attrezzature militari nei pressi dell'insediamento di Oleksandrivka, nel territorio occupato della regione di Zaporizhia. Secondo il GUR, il valore del sistema di difesa aerea russo Buk-M3 si aggira tra i 40 e i 50 milioni di dollari.
Papa: "Su Russia-Ucraina grandi sforzi S. Sede per essere neutrale"
La Santa Sede, "dall'inizio della guerra, ha compiuto grandi sforzi per mantenere una posizione che, per quanto difficile possa essere, non è nè da una parte nè dall'altra, ma veramente neutrale". Cosi' Papa Leone XIV in una intervista alla Crux, anticipata da El Commercio, ruguardo al conflitto tra Russia e Ucraina. "Alcune cose che ho detto sono state interpretate in un modo o nell'altro, e va bene cosi', ma credo che l'aspetto realistico non sia primario in questo momento. Credo che diversi attori debbano fare pressione abbastanza da far dire alle parti in guerra: 'Basta, basta, cerchiamo un altro modo per risolvere le nostre divergenze'", ha sottolineato il Pontefice. "Continuiamo a sperare. Credo fermamente che non possiamo mai perdere la speranza. Nutro grandi speranze nella natura umana", ha aggiunto Leone.
Kiev rivendica atti di sabotaggio alle ferrovie in Russia
Fonti dell'intelligence militare ucraina rivendicano, parlando con l'Afp, le azioni di sabotaggio della rete ferroviaria di questo fine settimana. Due treni sono deragliati in due diversi incidenti nella regione di Leningrado oggi, ma la fonte cita genericamente una sola azione oggi. Il conducente del treno deragliato vicino alla stazione di Semrino nel distretto di Gatchina è morto. Il secondo incidente è avvenuto più a sud, e non ha provocato vittime. Il traffico ferroviario è bloccato nella regione, ha reso noto il governatore. Ieri un esplosivo era detonato su un binario ferroviario nella regione di Oryol, provocando la morte di tre persone.
Meloni: Putin non interessato a pace, avanti con aiuti a Kiev
"La recente foto di Pechino mostra chiaramente la volontà di alcuni grandi attori della politica internazionale di ridisegnare l'ordine mondiale, usando il potere economico come fa la Cina o la guerra d'aggressione come fa la Russia". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel videomessaggio video alla kermesse di Patrioti, oggi a Madrid. "Nonostante l'importante iniziativa avviata dal presidente Trump, Putin non pare interessato alla pace", ha rilevato Meloni. "Dobbiamo continuare a portare a Kiev tutto l'aiuto necessario per arrivare quanto prima a una pace giusta e duratura, come solida garanzia di sicurezza per l'Ucraina e l'Europa", ha aggiunto.
Meloni: 'Cina o Russia vogliono ridisegnare ordine mondiale'
"La recente foto di Pechino ci mostra chiaramente la volontà di alcuni grandi attori della politica internazionale di ridisegnare l'ordine mondiale, usando il potere economico come fa la Cina o la guerra d'aggressione come fa la Russia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, nel messaggio video all'evento di Patrioti, oggi a Madrid, salutato dagli applausi degli 8.500 presenti, secondo le stime dell'organizzazione. "Nonostante l'importante iniziativa avviata dal presidente Trump, Putin non pare interessato alla pace", ha rilevato Meloni. "Dobbiamo continuare a portare a Kiev tutto l'aiuto necessario per arrivare quanto prima a una pace giusta e duratura", ha aggiunto.
Orban: globalisti Ue non temono di metterci a rischio con guerra
I "globalisti di Bruxelles" non temono "di metterci in pericolo con una guerra e indebitare le nostre nazioni": lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, in un videomessaggio trasmesso al meeting dei Patrioti europei di Madrid. "Il compito che abbiamo è quello di fermare questa pazzia di Bruxelles", obiettivo per il quale "c'è bisogno di tutti i patrioti europei", ha aggiunto. "Metteremo freno all'immigrazione illegale, proteggeremo i nostri bambini, la nostra sovranità, il nostro modo di vita e ripristineremo la pace e la sicurezza in Europa", ha anche detto Orban.
Conte: "Pace difficile, bisognava continuare a negoziare con Putin agli inizi"
"Oggi Putin ha un vantaggio diplomatico. Oggi convincerlo a questa pace giusta e duratura che tutti invocano sarà difficile. Se non ci fossimo alzati a quel tavolo negoziale nell'immediato, abbiamo pregato in tutti i modi di continuare, avremo potuto avere condizioni migliori di negoziazione per l'Ucraina. È intervenuta la Cina e tutta l'Europa a dire che doveva star fuori anche se poteva esprimere le maggiori influenze sulla Russia". Lo ha detto il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte alla festa del Fatto.
Sondaggio, solo il 13% degli italiani invierebbe truppe in Ucraina
Secondo l’ultima rilevazione di YouTrend per Sky TG24, per il 31% degli intervistati l’Italia non dovrebbe contribuire in alcun modo alle “garanzie di sicurezza” per Kiev. Inoltre secondo il 47% i vertici di Alaska e Washington hanno rafforzato Putin. Sulla politica interna, la maggioranza si aspetta un impatto limitato delle regionali sul governo. In Toscana e Veneto anche gli elettori delle opposizioni vedono la conferma delle amministrazioni uscenti. Nelle intenzioni di voto FdI rimane primo partito.
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Vai al contenutoLa Russia: "Varsavia non è pronta a chiarire l'incidente"
Il ministero della Difesa polacco non si mostra pronto a discutere dell'incidente con i droni dei giorni scorsi in quanto non ha risposto alla proposta russa di tenere consultazioni sul recente incidente. Lo ha affermato il rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov. "Il ministero della Difesa russo ha offerto consultazioni, il ministero della Difesa polacco non è pronto", ha scritto Ulyanov sul suo canale Telegram. "Molte domande fondamentali sono senza risposta", in particolare: a cosa serviva la Russia per destabilizzare la situazione in Polonia? E' possibile farlo "solo con 19 droni disarmati?", ha scritto Ulyanov. "I dettagli sono ancora sconosciuti, ma le conclusioni sono già state tratte", ha aggiunto il rappresentante di Mosca a Vienna. "Sembra una provocazione o un malinteso, che la parte polacca non ha alcuna intenzione di chiarire", ha sottolineato. Secondo una dichiarazione del ministero della Difesa russo, le Forze armate russe hanno sferrato un attacco contro le aziende di difesa in Ucraina nelle prime ore del 10 settembre, ma non vi era alcuna intenzione di colpire obiettivi sul territorio polacco.
Tajani: "Difesa dell'integrità territoriale messaggio chiaro a Putin"
"Si costruisce la pace soltanto avendo la forza di difendere la nostra integrità territoriale, l'integrità dell'Europa, della Nato, di Polonia e Romania, che sono Paesi ai confini orientali, soltanto così daremo un messaggio chiaro a Putin di non toccare più l'Europa". Lo ha dichiarato, dopo lo sconfinamento di un drone anche in Romania, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dell'evento dei giovani di Forza Italia a San Benedetto del Tronto, sottolineando che "bisogna assolutamente far abbassare la tensione nel mondo, anche ai confini orientali". "Certamente - ha ribadito - se la Russia pensava di verificare la debolezza da parte dell'Occidente, dell'Alleanza Atlantica, ha sbagliato".
Zelensky: "Drone russo ha invaso spazio aereo romeno per 10 km"
"La Romania ha fatto decollare aerei da combattimento a causa di un drone russo che ha invaso il suo spazio aereo. Secondo i dati attuali, il drone è penetrato nel territorio rumeno a una distanza di circa 10 chilometri e ha operato nello spazio aereo di un paese della Nato per circa 50 minuti. Anche oggi la Polonia ha lanciato una risposta militare alla minaccia dei droni d'attacco russi" ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. Il presidente ha inoltre aggiunto che, secondo le informazioni preliminari, ieri la Russia ha utilizzato lo spazio aereo bielorusso per entrare nello spazio aereo ucraino in direzione di Volinia. "L'esercito russo sa esattamente dove sono diretti i suoi droni e per quanto tempo possono rimanere in volo. Le rotte sono sempre calcolate. Non può trattarsi di un incidente, di un errore o delle azioni dilettantistiche di qualche comandante di livello inferiore. Questa è un'evidente espansione della guerra da parte della Russia, ed è esattamente ciò che sta facendo. Prima piccoli passi e, alla fine, grandi perdite", ha sottolineato Zelensky.
Due treni deragliano in incidenti separati nella regione di Leningrado, non escluso il sabotaggio
Due treni sono deragliati in due diversi incidenti nella regione di Leningrado e gli inquirenti non escludono il sabotaggio come causa. Il conducente del treno deragliato vicino alla stazione di Semrino nel distretto di Gatchina è morto. Il secondo incidente è avvenuto più a sud, e non ha provocato vittime. Il traffico ferroviario è bloccato nella regione, ha reso noto il governatore. Ieri un esplosivo era detonato su un binario ferroviario nella regione di Oryol, provocando la morte di tre persone.
La Difesa russa: "Abbattuti 361 droni ucraini in 24 ore"
La difesa aerea russa ha abbattuto 361 droni ucraini ad ala fissa e quattro bombe aeree guidate nelle ultime 24 ore. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo in una nota. "Le forze di difesa aerea hanno abbattuto quattro bombe aeree guidate, un razzo Himars di fabbricazione statunitense e 361 droni ad ala fissa", si legge nella dichiarazione.
Zelensky sulla giornata dei carri armati: "Gloria ai guerrieri"
In occasione della celebrazione delle forze corazzate in Ucraina, è arrivato un messaggio di ringraziamento e incoraggiamento dal presidente Volodymyr Zelensky. "Ringraziamo tutti coloro che si sono dedicati a questo servizio. Essere un membro dell'equipaggio di un carro armato significa lavorare quotidianamente in condizioni difficili e rischiose: è un lavoro di squadra che richiede precisione, resistenza e un'immensa responsabilita'", ha scritto Zelensky in un post su X. "I nostri equipaggi di carri armati entrano nei punti più caldi, coprono la fanteria, sparano sulle posizioni nemiche e salvano la vita dei loro compagni d'armi", ha affermato il presidente ucraino. "Ringraziamo ogni membro dell'equipaggio dei carri armati per il coraggio e la professionalità. Memoria eterna a tutti coloro che hanno dato la vita per difendere la libertà dell'Ucraina. Gloria ai nostri guerrieri dei carri armati! Gloria all'Ucraina!", ha aggiunto Zelensky.

©Ansa
Gli auguri al Papa dalla Chiesa ucraina: "Ci dà coraggio"
"Auguri al Papa a nome del Sinodo dei Vescovi, del clero, delle suore e dei fedeli della nostra Chiesa". Sono gli auguri al Papa per il suo compleanno che arrivano dall'Ucraina e dei quali si fa portavoce il Capo della Chiesa greco-cattolica Sviatoslav Shevchuk, il quale lo ringrazia "per i suoi instancabili appelli alla pace e al servizio della diplomazia della verità, come primo passo verso una 'pace disarmante e disarmata'. Non possiamo dimenticare che è stato l' 'amato popolo ucraino' - ricorda l'arcivescovo maggiore di Kiev - ad essere al centro del primo appello del Santo Padre vescovo di Roma dopo la preghiera del Regina Coeli dell'11 maggio 2025". Shevchuk ricorda anche gli incontri in Vaticano, con le parole del Pontefice che sono state "per noi un forte incoraggiamento nella lotta contro il male".
Tajani: "Lavoriamo per la pace garantendo la sicurezza di Kiev"
"Noi lavoriamo per la pace, però dobbiamo difendere la pace e garantire la sicurezza dell'Ucraina, dei Paesi europei e dell'Alleanza atlantica, soltanto così potremo garantire la pace". Lo dice Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, a margine dell'ultima giornata della festa nazionale di Forza Italia Giovani, Azzurra libertà, a San Benedetto del Tronto.
Ucraina, il principe Harry visita memoriale caduti
Il principe Harry si è recato a Kiev con la sua fondazione Invictus Games per incontrare soldati ucraini feriti e visitare un memoriale improvvisato dedicato ai caduti. Ex militare britannico, Harry ha espresso emozione di fronte al tributo ai combattenti e continua a sostenere la riabilitazione dei militari attraverso eventi sportivi internazionali.
Ucraina, il principe Harry visita memoriale caduti | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoNato, cos’è l’art.4 e cosa succede ora che la Polonia lo ha attivato
Il quarto articolo del Trattato Nord Atlantico prevede che “le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata”.
Nato, cos’è l’art.4 e cosa succede ora che la Polonia lo ha attivato
Vai al contenutoRussia, esplosione sui binari della ferrovia: 3 morti a Orel
Una bomba esplosa sui binari ferroviari nella regione russa di Orel ha causato tre vittime - e non due - secondo l'ultimo bilancio aggiornato diffuso dal governatore della regione, Andrei Klychkov. "Purtroppo, abbiamo brutte notizie dall'ospedale: il militare della Guardia Nazionale russa ferito è morto. Il governo della regione di Orel fornirà tutta l'assistenza necessaria alle famiglie dei nostri militari", ha scritto oggi Klychkov sul suo canale Telegram. Ieri il governatore aveva annunciato che sono stati trovati ordigni esplosivi sui binari ferroviari tra Maloarkhangelsk e Glazunovka, nella regione di Orel. Una delle bombe è esplosa, uccidendo due persone e ferendone un'altra, ora deceduta. Secondo il governatore ad interim della regione di Kursk, Alexander Khinshtein, le tre vittime sono membri della Guardia nazionale russa.
Media, attaccato centro di comunicazione della flotta russa a Sebastopoli
La Marina ucraina ha attaccato all'inizio di questa settimana un centro di comunicazione della flotta russa del Mar Nero nella Sebastopoli occupata, ha riferito la Marina il 14 settembre. Lo riporta il Kiev Independent. Secondo la dichiarazione, il centro di comunicazione, responsabile del coordinamento delle operazioni delle unità della flotta russa del Mar Nero, si trovava presso il sito del 184/o centro di ricerca e sperimentazione. Secondo quanto riferito, l'attacco è avvenuto nella notte dell'11 settembre. La Marina ha pubblicato alcune foto che presumibilmente mostrano le conseguenze dell'attacco. Sebastopoli è stata la base della flotta russa del Mar Nero fin da prima dell'occupazione della Crimea nel 2014. I ripetuti attacchi ucraini con droni navali, missili e droni a lungo raggio hanno costretto il Cremlino a ridurre la sua presenza navale nella penisola. L'Ucraina ha distrutto diverse imbarcazioni russe, tra cui la nave da sbarco Caesar Kunikov, la nave pattuglia Sergei Kotov, la corvetta missilistica Ivanovets e numerosi mezzi da sbarco ad alta velocità. La riduzione della presenza russa a Sebastopoli avviene mentre l'Ucraina intensifica gli attacchi con i droni contro altre basi della Flotta del Mar Nero. Il 6 luglio, i droni hanno colpito le strutture della flotta a Novorossijsk, nel Territorio di Krasnodar, un porto chiave a est della Crimea, attraverso lo Stretto di Kerch.
Ucraina, colpita raffineria di Kirishi: è una delle più grandi in Russia
I droni ucraini hanno colpito une delle più grandi raffinerie di petrolio della Russia, quella di Kirishi, situata nella regione di Leningrado. Lo ha dichiarato il governatore regionale Alexander Drozdenko. La raffineria di Kirishi è una delle più grandi in Russia e ha una capacità di lavorazione di oltre 17 milioni di tonnellate di petrolio all'anno. La difesa aerea russa ha intercettato tre droni nell'area di Kirishi, secondo Drozdenko. I rottami di un drone abbattuto si sono pero' schiantati sul sito della raffineria, innescando un incendio. L'incendio è stato poi spento e non ci sono state vittime, ha aggiunto il governatore. Riprese video e foto di residenti locali, pubblicate dal canale di informazione russo di opposizione Astra, sembrano mostrare una grande esplosione e fiamme che si alzano dalla raffineria di Kirishi dopo l'attacco. La raffineria di Kirishi, nota anche come Kirishinefteorgsintez o Kinef, è una delle due principali raffinerie di petrolio russe per volume, insieme alla raffineria di petrolio di Ryazan. Controllata da Surgutneftegaz, l'impianto raffina circa 17,7 milioni di tonnellate all'anno (355 mila barili al giorno) di greggio russo, pari al 6,4% del totale del Paese. La raffineria
si trova a oltre 800 chilometri dal confine con l'Ucraina.
La Nato lancia la missione 'Sentinella dell'Est', cosa sappiamo
Il segretario generale della Nato Mark Rutte ha annunciato che la Nato lancerà la missione Eastern Sentry sul fianco est e l'attività militare inizierà nei prossimi giorni, con asset dati da molti alleati, specialmente per affrontare la sfida dei droni. Con questa operazione si risponderà alla violazione dello spazio aereo polacco da parte di droni russi avvenuta il 10 settembre. Quanto è accaduto è un fatto "pericoloso e inaccettabile, che sia stato intenzionale o meno”, ha detto in conferenza stampa Rutte, spiegando che la valutazione è in corso ma ribadendo che "il comportamento sconsiderato che abbiamo visto da parte della Russia è estremamente pericoloso”. Il segretario ha poi aggiunto che “la posizione degli Usa è assolutamente chiara, siamo tutti insieme. L'impegno dell'America c'è in tutti i sensi”.
La Nato lancia la missione 'Sentinella dell'Est', cosa sappiamo
Vai al contenutoUcraina, colpita raffineria russa a Ufa a 1.500 km dal confine
Droni ucraini hanno colpito una raffineria di petrolio russa nelal citta' di Ufa, a 1.500 km dal confine. Lo ha riferito l'intelligence militare ucraina (Hur). L'attacco ha preso di mira un'importante raffineria di petrolio nella Repubblica russa del Bashkortostan, provocando esplosioni e un incendio su larga scala, secondo le fonti di intelligence. Si tratta della raffineria di Bashneft-Novoyl situata a Ufa - la capitale della repubblica, a circa 1.500 km dal confine con l'Ucraina - che è uno dei principali impianti di lavorazione del petrolio della Russia. Le stesse fonti hanno affermato che dopo l'impatto dei droni kamikaze sul sito, si sono verificate diverse potenti esplosioni, seguite da un enorme incendio. Le valutazioni preliminari suggeriscono che le infrastrutture critiche, tra cui una colonna a vuoto utilizzata per la lavorazione primaria del petrolio, hanno subito danni significativi. Sui social media, i residenti locali hanno riferito di aver sentito esplosioni e di aver visto droni sopra la citta' prima che la raffineria prendesse fuoco. In risposta, le autorità regionali hanno dichiarato un'allerta per la minaccia dei droni. L'aeroporto di Ufa ha sospeso le operazioni e i servizi internet mobile in tutta la città sono stati temporaneamente interrotti.
Romania, drone penetra per 20 km, si levano in volo due F-16 e dalla Nato due Eurofighter
Un drone è penetrato per circa 20 chilometri nello spazio aereo della Romania, nella regione di Tulcea, al confine con l'Ucraina, fino alla cittadina di Chilia Veche, ed è poi scomparso dai radar degli F-16 romeni che si sono alzati in volo dalla base di Fetesti per seguirlo. Anche la Nato ha mobilitato due Eurofighter tedeschi dislocati in Romania. Il ministero della Difesa ha poi precisato che il drone non ha sorvolato zone abitate e non ha posto una minaccia. Ieri è stata registrata la minaccia di una incursione con droni in Polonia, ha denunciato il comando militare a Varsavia. Nel pomeriggio di ieri sono stati messi in stato di elevata allerta i sistemi di difesa aerea. "A causa della minaccia dei droni russi che operano sull'Ucraina vicino al confine con la Polonia, è iniziata una operazione preventiva delle forze polacche e alleate", aveva dichiarato il Premier Donald Tusk. L'aeroporto di Lublino è stato chiuso al traffico aereo per circa due ore, fino a quando la difesa non ha dichiarato l'allarme cessato. Ma nelle località di Swidnik e Chelm sono risuonate le sirene di allarme e in cinque distretti del Paese al confine con l'Ucraina una unità di crisi del governo ha inviato sms ai cellulari dei residenti con l'avvertimento del "pericolo di un attacco dal cielo".
Ucraina, l'esercito: "Ripreso villaggio nel Dnipropetrovsk"
Le truppe ucraine hanno ripreso il controllo del villaggio di Filia, nell'Oblast di Dnipropetrovsk. Lo riferiscono fonti dell'esercito di Kiev, precisando che il villaggio in questione è stato brevemente occupato dalle truppe russe durante la loro incursione nella regione, secondo il portavoce del Gruppo Strategico Operativo di Dnipro, Oleksii Bielskyi. Nell'ambito della sua offensiva estiva, la Russia ha tentato di penetrare nell'Oblast di Dnipropetrovsk, una regione dell'Ucraina precedentemente non occupata. A fine agosto, gli osservatori sul campo di battaglia avevano riferito che le forze russe avevano conquistato per la prima volta villaggi nella regione, sebbene l'Ucraina abbia smentito tali notizie. Unità del 425mo Reggimento Skelya ucraino hanno ripristinato il controllo ucraino su Filia, ha dichiarato Bielskyi durante una trasmissione televisiva andata in onda nelle scorse ore. "Buone notizie oggi. Filia, nell'Oblast di Dnipropetrovsk, è stata liberata dal nemico", ha dichiarato. "Gli occupanti avevano piantato la loro bandiera. Due unità del 425mo Reggimento Skelya hanno colpito rapidamente, lanciando granate, sparando al nemico, catturando prigionieri e inviando rinforzi per mantenere il controllo. Questa è un'ottima notizia. Filia è di nuovo nostra", ha aggiunto la stessa fonte.
Petraeus: "Impariamo dagli ucraini, innovatori nel conflitto"
"Il destino dell'Ucraina è il destino dell'Europa e, a mio avviso, del mondo libero. L'Ucraina condivide i principi, i valori e le libertà per cui tutti noi abbiamo lottato in momenti diversi. Ora in prima linea di questa lotta ci sono loro, gli ucraini". Lo spiega al Corriere della Sera, il generale David Petraeus, già comandante delle forze multinazionali in Iraq sotto George W. Bush e direttore della Cia sotto Barack Obama, secondo cui i governi europei "sono in ritardo nel fare i conti con la minaccia russa". E questo lo si è visto anche con il recente sconfinamento di droni russi in Polonia e Romania, che sono stati neutralizzati. "Questi sistemi molto costosi hanno sparato munizioni molto costose (tre milioni di euro a colpo, ndr ) per abbattere droni relativamente economici. Molti erano droni-esca, ma quando sono nel tuo spazio aereo non sai se sono armati o no: devi abbatterli - sottolinea -. Questo mostra che invece degli europei che addestrano gli ucraini, ora sono gli ucraini che dovrebbero condividere ciò che sanno. Hanno sviluppato capacità a basso costo per contrastare gli Shahed. È ora di riconoscere che le più grandi innovazioni attuali nell'industria della difesa sono ucraine, con poche eccezioni di altissimo livello: i caccia Stealth, i sistemi di difesa-antimissile come i Patriot, i missili balistici a lungo raggio". "Dobbiamo imparare da ciò che l'Ucraina sta facendo con un successo incredibile. Ma anche loro devono continuare a innovare - conclude -. Hanno costruito il sistema di comando, controllo, comunicazione e intelligence più avanzato al mondo con pochi milioni di dollari".
Polonia: "Pieno sostegno a Trump su nuove sanzioni alla Russia"
Dalla Polonia è arrivato il pieno sostegno alle iniziative del presidente degli Stati Uniti Donald Trump volte a imporre nuove sanzioni alla Russia. Lo ha riferito la Radio Polacca, rilanciando le dichiarazioni del vice primo ministro polacco, ministro della Difesa nazionale, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. Il ministro polacco ha commentato in questi termini il post di Trump su Truth Social, in cui il presidente Usa si è dichiarato pronto a imporre sanzioni a condizione che tutti i paesi della Nato adottino misure analoghe e interrompano gli acquisti di petrolio russo. Kosiniak-Kamysz ha sottolineato che la Polonia si oppone all'acquisto di risorse energetiche dalla Russia: "Siamo determinati su questo tema. Siamo inequivocabili sugli acquisti dalla Federazione Russa: diciamo categoricamente 'no' a tali importazioni. Per questo motivo abbiamo compiuto un tale sforzo energetico per essere indipendenti dall'Est, basando al contempo questa indipendenza il più possibile sulle capacità polacche", ha affermato il ministro della Difesa.
Dagli Usa sanzioni a 30 aziende che sostengono la Russia
Dagli Stati Uniti stretta all'export per una trentina di aziende accusate di aiutare la Russia ad aggirare le sanzioni. Il Dipartimento del Commercio Usa ha pubblicato un elenco di 23 aziende cinesi, tre turche, due degli Emirati Arabi Uniti e una ciascuna da India, Singapore e Taiwan, che dal 16 settembre dovranno affrontare un divieto quasi totale di esportazione di merci verso gli Stati Uniti. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha sottolineato che queste aziende hanno fornito beni al settore militare-industriale russo e hanno esportato prodotti negli Stati Uniti senza la dovuta autorizzazione. "Il governo degli Stati Uniti ha ritenuto che queste entità agiscano in contrasto con la sicurezza nazionale o gli interessi di politica estera degli Stati Uniti", ha dichiarato il Dipartimento. Andrii Yermak, capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina, ha ringraziato gli Stati Uniti per aver imposto le nuove restrizioni all'esportazione alle aziende che hanno aiutato la Russia ad aggirare le sanzioni. "Questo è un altro passo importante per smantellare la capacità del Cremlino di sostenere la sua macchina da guerra", ha affermato, aggiungendo che le sanzioni devono continuare a essere rafforzate. Gli Stati Uniti hanno già preparato una serie di proposte di sanzioni per i paesi del G7 per costringere Vladimir Putin a porre fine alla guerra contro l'Ucraina.
La Romania solleverà la questione dei droni russi all'Onu
La ministra degli Esteri rumena Oana Țoiu condanna le violazioni dello spazio aereo romeno di droni russi annunciando che chiederà all'Assemblea generale delle Nazioni Unite di garantire il rigoroso rispetto delle sanzioni contro Mosca. Lo ha scritto la ministra su X. "L'Aeronautica militare rumena ha intercettato un drone russo che violava il nostro spazio aereo nazionale nei pressi del Danubio. Due F-16 dell'86/a Base aerea lo hanno seguito fino a quando non ha lasciato il nostro spazio aereo senza causare danni o vittime, 50 minuti dopo, e due Eurofighter tedeschi alleati erano pronti in volo per monitorare la situazione" ha spiegato. La popolazione rumena, ha aggiunto, non è mai stata in pericolo, ma "tali azioni da parte della Russia sono inaccettabili e sconsiderate". La Romania, "condanna il comportamento della Russia e adotta le misure necessarie per proteggere la propria sovranità e sicurezza". Dopo aver spiegato di essere in costante contatto con i partner e alleati dell'Ue e della Nato, la ministra ha chiesto di "aumentare efficacemente il costo delle azioni palesemente illegali e provocatorie della Russia adottando rapidamente il 19/o pacchetto di sanzioni e l'intera gamma di misure previste dall'operazione Nato 'Eastern Sentry'". "Solleverò inoltre le azioni della Russia all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite - la sua conclusione - sollecitando una rigorosa adesione internazionale alle sanzioni".
Ucraina, Trump alla Nato: "Stop acquisti di petrolio dalla Russia". VIDEO
Kiev, droni ucraini contro raffineria nella regione di Leningrado
Nella notte alcuni droni ucraini hanno colpito una raffineria di petrolio nella regione di Leningrado, in Russia, secondo quanto riferito da Ukrainska Pravda. Sarebbe stato colpito, scrive il Kyiv Independent, anche un impianto chimico nel Territorio di Perm, a 1.800 km dal confine ucraino. Ieri, droni dell'intelligence ucraina avevano centrato un altro impianto petrolifero a Ufa, a 1.400 chilometri dal confine. A seguito degli attacchi, si sono verificate esplosioni e incendi. L'ultimo obiettivo raggiunto sarebbe una delle più grandi raffinerie di petrolio in Russia. Si trova nella città di Kirishi, nella regione di Leningrado, ed è una filiale di Surgutnaftogaz. L'impianto ha una capacità di raffinazione di oltre 10 milioni di tonnellate di petrolio all'anno e produce un'ampia gamma di prodotti petroliferi, tra cui benzina, gasolio, carburante per aviazione.
Kiev, ripreso villaggio nella regione di Dnipropetrovsk
Le forze ucraine hanno ripreso il controllo del villaggio di Filia, nell'Oblast' di Dnipropetrovsk, brevemente occupato dalle truppe russe durante la loro incursione nella regione: lo ha dichiarato il 13 settembre il portavoce del Gruppo Strategico Operativo di Dnipro, Oleksii Bielskyi, citato da Kyiv Independent. Nell'ambito della sua offensiva estiva, la Russia ha tentato di penetrare nell'Oblast' di Dnipropetrovsk, una regione dell'Ucraina precedentemente non occupata. Alla fine di agosto, gli osservatori sul campo di battaglia hanno riferito che le forze russe avevano conquistato per la prima volta villaggi nella regione, sebbene l'Ucraina abbia smentito tali notizie. Unità del 425/o Reggimento Skelya ucraino hanno ripristinato il controllo ucraino su Filia, ha dichiarato Bielskyi durante una trasmissione televisiva.
Mosca, almeno 80 droni abbattuti in diverse regioni russe
Le difese aeree russe hanno intercettato e distrutto 80 droni ucraini in diverse regioni russe e sul Mar d'Azov durante la notte, secondo quanto dichiarato dal Ministero della Difesa russo citato dalla Tass. "Durante la notte, le difese aeree in servizio hanno intercettato e distrutto 80 droni ucraini ad ala fissa: 30 sulla regione di Bryansk, 15 sulla Repubblica di Crimea, 12 sulla regione di Smolensk, dieci sulla regione di Kaluga, cinque sulla regione di Novgorod, tre sul Mar d'Azov, due sulla regione di Leningrado, uno sulla regione di Orël, uno sulla regione di Rjazan e uno sulla regione di Rostov", ha affermato.