Israele, sciopero generale contro governo: "In 2,5 milioni chiedono rilascio ostaggi"

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Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l'ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame e aumenta la pressione per sfollare i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia. Decine di migliaia di israeliani si sono radunati a Tel Aviv per chiedere la fine della guerra e il ritorno degli ostaggi: almeno 38 arresti

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Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l'ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell'attacco su una tenda, sempre a Gaza City. Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia. 

Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Italia) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas: 38 persone sono state arrestate in tutta Israele, 19 arresti solo a Tel Aviv. 

Hamas potrebbe aver cambiato posizione sui negoziati per la presa degli ostaggi e sarebbe disposta a concordare un "accordo parziale", ha riferito Channel 12, citando un documento classificato ricevuto dal primo ministro Benjamin Netanyahu. 

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Israele, piano per occupazione Gaza: droni, evacuazioni e “città Stato”. Cosa sappiamo

Dopo l'approvazione, nella notte dell'8 agosto, da parte del gabinetto di sicurezza alla proposta del primo ministro israeliano di conquistare militarmente Gaza City, si aprono scenari fin qui inediti. I piani per l'occupazione da parte delle forze di difesa (Idf) sono infatti segreti e non è escluso che il dispiegamento dei mezzi militari abbia l'obiettivo di indurre Hamas a deporre le armi, liberare gli ostaggi del 7 ottobre 2023 ancora in vita e, infine, sciogliersi. Si affacciano tuttavia altre ipotesi.

Israele, piano per occupare Gaza: evacuazioni e droni. Cosa sappiamo

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Israele, numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza. Cosa sappiamo

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato il piano di conquista della Striscia, con le Forze di difesa israeliane che si stanno preparando a prendere il controllo di Gaza City. Vediamo numeri e obiettivi del progetto di occupazione voluto dal premier israeliano Benjamin Netanyahu e criticato dalla comunità internazionale.

Israele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza

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Israele, proteste a sede Likud, scontri con la polizia

Dopo la manifestazione oceanica per la liberazione degli ostaggi a Tel Aviv, centinaia di persone si sono spostate verso la vicina sede del partito Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu, dove hanno acceso un falo' e si sono scontrati con la polizia. Lo riporta il Times of Israel. La polizia ha impedito ai dimostranti di raggiungere l'ingresso dell'edificio Metzudat Ze'ev. I video pubblicati sui social media mostrano gli agenti che si scontrano violentemente con i dimostranti. 

Israele, Netanyahu: "Obiettivo non è occupare Gaza, è liberarla". Onu: Rischio escalation

"Abbiamo sempre lavorato per scongiurare una crisi umanitaria. Gli unici che muoiono di fame sono i nostri ostaggi", ha dichiarato il premier israeliano, che ha annunciato "nuovi siti e corridoi sicuri" per la distribuzione degli aiuti. Le Nazioni Unite: "Se messo in pratica, il piano dello Stato ebraico innescherebbe un'altra calamità nella Striscia"

Israele, Netanyahu: 'Obiettivo non è occupare Gaza, è liberarla'

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Gaza, al-Jazeera: "Uccisi 5 nostri reporter, attacco mirato". Idf: "Uno era un terrorista"

Sono morti in un raid due giornalisti e tre cameraman della tv araba nella Striscia. A sostenerlo è la stessa emittente, che indica il bersaglio in una tenda utilizzata dal suo staff a Gaza City, fuori dall'ospedale al-Shifa. Secondo l'Idf uno dei giornalisti colpiti "era un terrorista"

Gaza, al-Jazeera: 'Uccisi cinque nostri reporter, attacco mirato'

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Israele, organizzatori: "2,5 milioni in piazza in tutto il Paese" (2)

I dati forniti dall' Hostage Families Forum affermano che quasi 500.000 persone si sono radunate stasera nella Piazza degli Ostaggi di Tel Aviv e nelle strade circostanti per una manifestazione di massa che chiede al governo di raggiungere un accordo per liberare i prigionieri. Non esiste una stima ufficiale della polizia sulle dimensioni della protesta, in quella che sembra essere una delle più grandi manifestazioni dall'inizio della guerra. "Quasi 500.000 persone si sono radunate... per chiarire che l'intero popolo israeliano vuole il rilascio di tutti gli ostaggi e la fine della guerra", afferma il forum in una dichiarazione. Al contrario di altre cifre fornite dagli organizzatori ad Haaretz, che parlano di circa 2,5 milioni di persone in piazza, il forum stima che circa 1 milione di persone abbiano preso parte alle proteste in tutto il paese durante la giornata.

In 500mila in piazza a Tel Aviv per gli ostaggi e la fine della guerra a Gaza

Proteste Tel Aviv

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Forum: "500.000 in piazza Tel Aviv, un milione nel Paese"

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani dichiara che quasi 500.000 persone si sono radunate stasera nella Piazza degli Ostaggi e nelle strade circostanti di Tel Aviv per la manifestazione che chiede al governo di raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi. Cifre ufficiali non ce ne sono. "Quasi 500.000 persone si sono radunate", si legge nella dichiarazione, citata dal Times of Israel - per chiarire che l'intero popolo israeliano vuole il rilascio di tutti gli ostaggi e la fine della guerra", afferma il Forum, che stima che in tutto Israele in decine di manifestazione il totale dei manifestanti raggiunga il milione.

Gaza, chi è Samir Hulileh: l’imprenditore tra i possibili candidati a guidare la Striscia

Imprenditore ed ex alto funzionario dell’Autorità nazionale palestinese, Hulileh è tra le possibili figure che potrebbero guidare Gaza al termine del conflitto. Figura considerata accettabile sia da Israele sia dagli Stati Uniti, guiderebbe con l’avallo della Lega Araba. Il piano, sostenuto dal lobbista Ari Ben-Menashe, prevede ricostruzione, ristabilimento dell’ordine e sfruttamento dei giacimenti di gas, con investimenti per la ricostruzione stimati in 53 miliardi di dollari

Chi è Samir Hulileh, l’imprenditore in lizza per governare Gaza

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500mila in piazza a Tel Aviv, un milione in tutto Israele per ostaggi e fine guerra Gaza

Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha reso noto che almeno mezzo milione di persone si sono riunite questa sera nella piazza degli ostaggi a Tel Aviv per chiedere al governo israeliano di raggiungere un accordo per liberare tutti gli ostaggi a Gaza. Gli organizzatori stimano inoltre che un milione di israeliani ha partecipato alle proteste indette in tutto il Paese in occasione di questa giornata di sciopero, la mobilitazione di protesta più grande dall'inizio della guerra. "L'intero popolo di Israele vuole il rilascio di tutti gli ostaggi e la fine della guerra", si legge in una dichiarazione del Forum riportata da Times of Israel.

Israele, per organizzatori 2,5 milioni in piazza in tutto il Paese

Sono oltre 2,5 milioni gli israeliani che oggi sono scesi in piazza in tutto il Paese per dire 'no' al piano di Benjamin Netanyahu sull'occupazione di Gaza, per chiedere la fine della guerra a Gaza e la liberazione degli ostaggi. È la cifra fornita dagli organizzatori secondo quanto riportano i media israeliani. Gli organizzatori stimano inoltre che almeno 300.000 persone stanno partecipando a una manifestazione in 'Piazza degli Ostaggi' a Tel Aviv. Si tratta della più imponente protesta dopo quella seguita all'omicidio di sei ostaggi in prigionia l'anno scorso. Un'enorme bandiera israeliana ricoperta dai ritratti degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas è stata srotolata proprio nella 'Piazza degli Ostaggi' di Tel Aviv, punto chiave delle proteste durante tutta la guerra. La polizia ha dichiarato che più di 30 manifestanti sono stati arrestati. Il gruppo di attivisti del Forum degli Ostaggi e delle Famiglie Scomparse ha affermato che i manifestanti avrebbero "chiuso il Paese oggi con un appello chiaro: riportare indietro i 50 ostaggi e porre fine alla guerra". 

Arrivata da Gaza malnutrita, muore una 20enne a Pisa

Era partita con un volo militare della 46/a Brigata aerea nell'ambito dell'operazione umanitaria del governo italiano per dare un'assistenza sanitaria maggiore a civili palestinesi vittime del conflitto

Arrivata da Gaza malnutrita, muore una 20enne a Pisa

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Cisgiordania, la comunità di Al-Muarajat sfollata: "Ci cancelleranno"

I ripetuti attacchi dei coloni israeliani in Cisgiordania hanno costretto sempre più palestinesi a lasciare le proprie case. Tra questi, anche i membri della comunità beduina di Al-Muarajat: minacciati e allontanati dalle proprie abitazioni, oggi vivono altrove e non hanno più nulla. Niente acqua, elettricità, servizi. "I coloni rubano il bestiame, attaccano i residenti e li obbligano ad andarsene: il loro obiettivo è assumere il pieno controllo della zona", ha raccontato l'operatrice umanitaria Samar Osama

Cisgiordania, la comunità di Al-Muarajat sfollata: 'Ci cancelleranno'

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M5s: "Vergognoso Israele neghi responsabilità su 20enne Gaza" (2)

In una nota distinta, Irene Galletti, coordinatrice M5S in Toscana e consigliere regionale, afferma che "la morte di Marah Abu Zuhri a Pisa è una ferita che ci interpella tutti. A soli 20 anni è stata consumata dalla denutrizione a cui è stata costretta a Gaza, vittima delle politiche genocide del criminale Netanyahu. È vergognoso che il governo israeliano tenti di negare le proprie responsabilità di fronte a un assedio disumano fatto di fame, sete e mancanza di cure. Marah e i suoi cari meritano la dignità della verità e della giustizia, non sterile e menzognera propaganda".  "Un sincero ringraziamento - conclude Galletti - va ai medici e a tutto il personale dell'ospedale di Pisa che hanno fatto ogni sforzo per salvarla, accogliendola con professionalità e umanità".

Israele, organizzatori: "2,5 milioni in piazza in tutto il Paese"

Sono oltre 2,5 milioni gli israeliani che oggi sono scesi in piazza in tutto il Paese per dire "no" al piano di Benjamin Netanyahu sull'occupazione di Gaza, per chiedere la fine della guerra a Gaza e la liberazione degli ostaggi. E' la cifra fornita dagli organizzatori secondo quanto riportano i media israeliani. Gli organizzatori stimano inoltre che almeno 300.000 persone stanno partecipando a una manifestazione in 'Piazza degli Ostaggi' a Tel Aviv. Si tratta della più imponente protesta dopo quella seguita all'omicidio di sei ostaggi in prigionia l'anno scorso. Un'enorme bandiera israeliana ricoperta dai ritratti degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas è stata srotolata proprio nella 'Piazza degli Ostaggi' di Tel Aviv, punto chiave delle proteste durante tutta la guerra. La polizia ha dichiarato che più di 30 manifestanti sono stati arrestati. Il gruppo di attivisti del Forum degli Ostaggi e delle Famiglie Scomparse ha affermato che i manifestanti avrebbero "chiuso il Paese oggi con un appello chiaro: riportare indietro i 50 ostaggi e porre fine alla guerra".

M5s: "Vergognoso Israele neghi sue responsabilità su 20enne Gaza"

"È vergognoso che il governo Israeliano creda di poter negare le responsabilità che hanno condotto alla morte di Marah, una ragazza palestinese morta a Pisa a seguito della grave denutrizione a cui è stata costretta a Gaza e frutto delle politiche genocide del governo di Netanyahu. Marah e la sua famiglia meritano rispetto, giustizia e verità. Così in una nota Riccardo Ricciardi, capogruppo M5S alla Camera: Andrea Quartini, deputato M5S Toscana e Irene Galletti, consigliera Regione Toscana M5S.

MO, Difesa: "Da Gaza 31 bambini in Italia per cure". Tajani: "Sostegno a chi soffre"

L'attività rientra nel quadro degli interventi umanitari promossi dal Governo italiano in risposta alla crisi in corso nella Striscia di Gaza. I bambini verranno accolti in varie strutture ospedaliere del nostro Paese, da nord a sud. L'iniziativa è pressoché contemporanea all'aviolancio di beni di prima necessità effettuato dalla Difesa nell'ambito della missione umanitaria "Solidarity Path Operation 2". "L'Italia è in prima fila per aiutare le popolazioni che soffrono", ha detto il ministro degli Esteri

Difesa: 'Da Gaza 31 bimbi per cure'. Tajani: 'Sostegno a chi soffre'

Difesa: 'Da Gaza 31 bimbi per cure'. Tajani: 'Sostegno a chi soffre'

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Fiera Levante Bari: "Non faremo partecipare Israele"

La Nuova Fiera del Levante di Bari ha reso noto che "al fine di rendere noto e trasparente l'agire di Nuova Fiera del Levante" la società "ha accettato l'invito formale da parte del sindaco di Bari, Vito Leccese, del 1 luglio scorso di non far partecipare Israele alle attivita' fieristiche all'interno del quartiere fieristico barese, istituzionali ed economiche". "Nella pec inviata veniva comunicato - si ricorda - che 'il Consiglio comunale dichiara non gradita, per le prossime edizioni della Fiera del Levate e in occasione del Saloni Specializzati, la partecipazione in qualsiasi forma dello Stato di Israele o di suoi rappresentanti fino a quando non porrà fine all'intervento militare nella Striscia di Gaza e alla sistematica violazione di diritti umani della popolazione civile'". "Non in virtù di un legame giuridico, ma per una comunanza di vedute etiche e politiche - qui torna la nota della Nfl - la Nuova Fiera del Levante ha espresso da subito una netta presa di distanza dalle atrocita' del genocidio in corso contro il popolo palestinese e ha supportato, diventandone sostenitrice, l'iniziativa per proporre il Premio Nobel per la Pace 2025 ai bambini di Gaza. Attraverso il suo presidente, Gaetano Frulli, la Nuova Fiera del Levante ha aderito alla raccolta firme promossa dall'associazione "L'Isola che non c'è" di Latiano, guidata dal presidente onorario, il giornalista Franco Giuliano. L'iniziativa, alla quale hanno aderito centinaia di esponenti del mondo accademico, ecclesiale, culturale e politico, è stata ufficialmente presentata alla Camera dei Deputati il 31 luglio, come appello morale alla comunità internazionale affinché riconosca il diritto alla pace e alla vita per ogni bambino, ovunque nel mondo". "Precedentemente - si ricorda ancora - esattamente il 17 luglio, attraverso il Decano del Gruppo consolare di Puglia, Basilicata e Molise, la società ha ufficialmente fatto pervenire la volonta' di non far intervenire Israele alle attività della Fiera del Levante, compresa l'88^ Campionaria Internazionale (13/21 settembre)". "Nessun altro Paese - conclude la nota - è stato interdetto dalle attività economiche e istituzionali della Fiera del Levante".

Toscana Rossa: "Interrompere la complicità con Israele"

"Contro il genocidio servono politiche reali di interruzione delle complicità regionali con il progetto sionista di Israele". Lo scrive Toscana Rossa, formazione di sinistra che ha annunciato di voler correre alle Regionali con la candidata presidente Antonella Bundu. Toscana Rossa ne parla rispetto al decesso in ospedale a Pisa di Marah Abu Zuhri, la 20enne palestinese arrivata su un volo dell'Aeronautica Militare per ricevere dal sistema sanitario nazionale cure adeguate, così come altri pazienti evacuati da Gaza dal governo italiano.  "Ci uniamo al dolore per l'ennesima perdita, ma affinché la storia non continui a ripetersi immutata, è doveroso ricordare le responsabilità politiche di questa e di altre migliaia di vite cancellate dalla complicità italiana nel genocidio", prosegue Toscana Rossa secondo cui "per dare un segnale concreto di solidarietà alla resistenza palestinese, molte cose potrebbero essere fatte subito: in primis la rimozione di Marco Carrai dalla presidenza di Toscana Aeroporti e della Fondazione Meyer, come più volte ribadito dalla candidata Antonella Bundu, l'interruzione immediata di qualsiasi addestramento delle forze armate israeliane sul suolo toscano e di ogni rapporto istituzionale, economico e commerciale con Israele".   Toscana Rossa definisce "ironia atroce quella per cui la Brigata aerea che ha operato il volo umanitario che trasportava Marah sia la stessa impegnata nell'addestramento dell'aeronautica israeliana presso l'International Training Center dell'aeroporto di Pisa. Così come il fatto che l'aeroporto civile Galilei, adiacente a quello militare, sia gestito da Toscana Aeroporti la cui presidenza è a Marco Carrai console onorario di Israele".  Sulla Palestina, accusa infine Toscana Rossa, "la classe politica regionale" toscana "ha mantenuto una postura umanitaria e convenientemente inefficace, i due Stati - posizione ufficiale anche del governo centrale - che i fatti e la storia hanno da tempo superato, foglia di fico a copertura delle profonde complicità degli organi istituzionali italiani con l'operato di Israele".

Idf: intercettato un missile dallo Yemen

Un missile lanciato dallo Yemen su Israele è stato intercettato dalle difese aeree. Lo riferisce l'Idf. 

Centinaia di riservisti israeliani si uniscono alle proteste

Centinaia di riservisti, che hanno partecipato ai combattimenti scoppiati dopo i massacri di Hamas del 7 ottobre di due anni fa, si uniscono alla giornata di proteste in Israele per chiedere la fine della guerra. "Chiediamo al governo e allo Stato maggiore di non espandere ulteriormente il conflitto reclutando decine di migliaia di riservisti e mettendo a rischio la vita degli ostaggi, e anzi di concludere un accordo per rilasciarli", si legge in un documento siglato da diversi militari della riserva e citato dai media israeliani. "Nessuno deve essere lasciato indietro", si aggiunge, evocando il motto caro da sempre agli operativi israeliani.

38 persone arrestate in manifestazioni in Israele contro la guerra a Gaza

38 persone sono state arrestate nelle proteste organizzate oggi in tutta Israele per chiedere la fine della guerra a Gaza, per consentire un accordo per il rilascio degli ostaggi, ha reso noto la polizia. Solo a Tel Aviv, sono state 19 gli arresti. La polizia ha anticipato "misure severe contro chi viola la legge e minaccia l'ordine pubblico". 

Sciopero Israele, scontri polizia-manifestanti a Tel Aviv

Diversi manifestanti hanno tentato di irrompere sull'autostrada Ayalon, nel centro di Tel Aviv, ma sono stati fermati dalla polizia, provocando uno scontro con gli agenti e l'arresto forzato di un manifestante. Lo riporta il sito del quotidiano Haaretz, secondo cui la polizia ha anche confiscato "l'equipaggiamento" dei manifestanti. 

Colloqui capo negoziatore Hamas con Egitto e Qatar

Il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, incontrerà oggi il capo dell'intelligence egiziana Hassan Rashad, rappresentanti del Qatar e leader delle fazioni palestinesi, per esaminare come fare pressione su Israele affinché torni ai negoziati sulla questione degli ostaggi e della tregua. Lo ha dichiarato un funzionario palestinese. Secondo la fonte, l'incontro si svolge su richiesta di Rashad. Contemporaneamente, il primo ministro palestinese Mohammed Mustafa è arrivato al Cairo e incontrerà la sua controparte egiziana e il ministro degli Esteri per discutere della situazione a Gaza nel dopoguerra. 

Idf, "presto" prossima fase guerra, sconfiggeremo Hamas

Il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), Eyal Zamir, ha annunciato che l'esercito "lancerà presto la prossima fase" dell'operazione contro Hamas a Gaza City "fino alla sua sconfitta". Durante una visita nella Striscia di Gaza questa mattina, Zamir ha anche dichiarato che l'esercito è "moralmente obbligato a riportare a casa tutti gli ostaggi, vivi e morti". Le sue parole arrivano dopo che il gabinetto di sicurezza ha votato all'inizio di questo mese il piano per l'occupazione di Gaza City. "Oggi approviamo il piano per la prossima fase della guerra". "Manterremo lo slancio dell'operazione 'Carri di Gedeone' concentrandoci sulla città di Gaza", afferma, riferendosi all'offensiva militare contro Hamas lanciata a maggio. 

Hamas: piano trasferimento gazawi nuovo atto di "genocidio"

Hamas ha dichiarato che il piano di ricollocazione di Israele a Gaza costituisce una "nuova ondata di genocidio e sfollamento" per centinaia di migliaia di residenti nella zona. Il gruppo palestinese ha affermato che il previsto dispiegamento di tende e altri rifugi da parte di Israele nella Striscia di Gaza meridionale è un "palese inganno". 

Famiglie ostaggi a Netanyahu: "Basta inganni, portali a casa"

"Da 22 mesi i rapiti languono a Gaza, davanti ai vostri occhi. Invece di ingannare l'opinione pubblica, diffondere voci e diffamare le famiglie dei rapiti, restituite i nostri cari con un accordo e ponete fine alla guerra. Questa è l'unica decisione che il popolo israeliano chiede, ed è l'unica decisione possibile". E' la nota del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani dopo le accuse del premier Benyamin Netanyahu e altri esponenti del governo. "Sono stati rapiti dalla terra di Israele sotto la tua responsabilità, Netanyahu, e sono lì da 22 mesi. La responsabilità di riportarli a casa è tua". 

Israele: palestinese morta in Italia soffriva di leucemia

"Marah Zuhri, 20 anni, soffriva di leucemia, sono fatti che i rapporti non menzionano". Lo dice il Cogat, ente israeliano per il coordinamento delle attività nei territori, in riferimento alla ragazza di Gaza malnutrita deceduta poco dopo il suo arrivo in Italia. "Le autorità italiane contattarono Israele chiedendo l'evacuazione di Marah 'a causa della sua malattia' e Israele acconsentì" e "l'evacuazione avrebbe potuto avvenire prima, poiché avevamo proposto diverse date", spiega il Cogat su X. "Israele facilita il trasferimento medico dei pazienti", "mentre Hamas continua cinicamente a sfruttarli per i suoi programmi contorti". 

Scontri tra polizia e manifestanti a Gerusalemme

Dopo "alcuni scontri con i dimostranti" la polizia israeliana annuncia la riapertura di tutte le arterie bloccate dai manifestanti a Gerusalemme. "il traffico scorre normalmente", si precisa in una nota ufficiale citata dia media locali. Il bilancio degli arrestati è salito a 32. 

Netanyahu: "Dimostranti aiutano Hamas per nuovi orrori"

"Coloro che oggi chiedono la fine della guerra non solo stanno irrigidendo la posizione di Hamas e ritardando il rilascio dei nostri ostaggi, ma stanno anche assicurando che gli orrori del 7 ottobre si ripeteranno e che dovremo combattere una guerra senza fine". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu citato dai media di Tel Aviv. "Il controllo della sicurezza nella Striscia di Gaza è solo una delle nostre condizioni per porre fine alla guerra, condizioni che Hamas rifiuta di accettare. Insistiamo non solo sul disarmo di Hamas, ma anche sul fatto che Israele imponga il disarmo della Striscia di Gaza nel tempo". 

Protezione civile Gaza: "Almeno 18 uccisi oggi"

E' di almeno 18 morti il bilancio dei raid israeliani a Gaza oggi: lo riferisce la Protezione civile della Striscia, precisando che 7 persone sono state uccise mentre cercavano di ottenere aiuti umanitari. Altre 7 persone sono morte nel raid contro un ospedale a Gaza City. Quattro civili sono stati uccisi e altri feriti in un attacco aereo israeliano contro una tenda che ospitava sfollati vicino alle torri di Taiba, a ovest di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. 

Gaza

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Lapid ai manifestanti a Tel Aviv: "Non ci fermeranno"

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid è arrivato nella 'piazza degli ostaggi' a Tel Aviv per esprimere il suo sostegno alle manifestazioni odierne.   "Oggi chiudiamo il Paese", recita in un videomessaggio trasmesso in diretta nella piazza: "I nostri ostaggi non sono pedine che il governo può sacrificare per il bene dello sforzo bellico, sono cittadini che il governo deve restituire alle loro famiglie. Non ci fermeranno", ha aggiunto. 

Anche Ben Gvir contro i manifestanti: "Hanno indebolito Israele"

"Queste sono le stesse persone che hanno indebolito Israele prima del 7 ottobre e stanno cercando di farlo di nuovo oggi". Lo ha detto il ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir attaccando i manifestanti che oggi chiedono la fine della guerra e il rilascio degli ostaggi. "Questo sciopero rafforza Hamas e ritarda il ritorno dei rapiti. Naturalmente, in seguito daranno la colpa al governo israeliano. Ecco cosa significa una cinica linea politica sulle spalle dei rapiti", ha aggiunto l'esponente dell'ultradestra citato dai media israeliani. Della stessa idea la ministra dei Trasporti Miri Regev, esponente del Likud, partito del premier Benyamin Netanyahu: "La guerra si vince uniti, e oggi vediamo la stessa manciata di persone che ha deciso di dividerci e trasformare la solidarietà con gli ostaggi in una campagna politica, danneggiando strade e infrastrutture", ha scritto su X. 

Israele, sciopero nazionale: 32 arrestati in tutto il Paese

Sono trentadue le persone sinora arrestate dalla polizia israeliana durante lo sciopero nazionale a cui parteciperanno, secondo le previsioni, oltre un milione di persone.  Nel comunicare il numero delle persone sottoposte a fermo, la polizia israeliana ha affermato che "libertà di protesta e di espressione non significa essere liberi di appiccare incendi, danneggiare la libertà di movimento delle persone o disturbare l'ordine pubblico", aggiungendo che durante la giornata verra' "adottata una linea dura contro coloro che violeranno la legge". 

Israele esclusa dalla Fiera del Levante di Bari

Non ci sarà la partecipazione di Israele alla prossima Fiera del levante che si terrà a Bari dal 13 al 21 settembre prossimi a Bari. È quanto fa sapere l'Ente fieristico che così ha accolto l'appello del sindaco di Bari, Vito Leccese che lo scorso primo luglio aveva invitato "a non far partecipare Israele alle attività fieristiche all'interno del quartiere fieristico barese, istituzionali ed economiche". "Per una comunanza di vedute etiche e politiche - informa l'ente - la Nuova Fiera del Levante ha espresso da subito una netta presa di distanza dalle atrocità del genocidio in corso contro il popolo palestinese e ha sostenuto, diventandone promotrice, l'iniziativa per proporre il premio Nobel per la pace 2025 ai bambini di Gaza" avanzata dalla fondazione 'L'isola che non c'è' di Latiano, si legge in una nota della Fiera, che considera la candidatura "un appello morale alla comunità internazionale affinché riconosca il diritto alla pace e alla vita per ogni bambino, ovunque nel mondo". 

Herzog in piazza con le famiglie degli ostaggi: "Li riporteremo a casa"

Il presidente israeliano Isaac Herzog si è recato nella 'piazza degli ostaggi' a Tel Aviv per incontrare le famiglie dei rapiti ancora nelle mani di Hamas. Lo riferiscono i media israeliani. "L'intero popolo vuole la loro liberazione, voglio dire agli ostaggi ancora nei tunnel che non li dimentichiamo e stiamo facendo tutto il possibile per riportarli a casa; chiedo ai soldati che stanno combattendo di riprenderli", ha detto il presidente chiedendo alla comunità internazionale di "fare pressione su Hamas". 

Israele, sciopero nazionale per chiedere liberazione ostaggi

Il 17 agosto 2025, numerosi manifestanti si sono riuniti a Piazza degli ostaggi a Tel Aviv per chiedere il ritorno di tutti gli ostaggi. Tra loro anche la famiglia di Bipin Joshi, cittadino nepalese rapito dal Kibbutz Alumim il 7 ottobre 2023. I familiari denunciano quasi due anni senza notizie e condizioni di sopravvivenza disumane. È stato inoltre annunciato uno sciopero nazionale per spingere Netanyahu a un accordo con Hamas.

Israele, sciopero nazionale per chiedere liberazione ostaggi | Video Sky - Sky TG24

Israele, sciopero nazionale per chiedere liberazione ostaggi | Video Sky - Sky TG24

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Siria, Al-Shara: "Israele vuole indebolire il Paese"

Il presidente siriano Ahmed al-Shara ha affermato che "Israele sta intervenendo a Sweida, la roccaforte drusa del paese, al fine di indebolire la Siria o trovare una scusa per interferire nella politica nel sud del paese". "Lo stiamo affrontando e stiamo cercando di farlo con perdite minime, nel modo in cui siamo abituati ad affrontare i nostri problemi e in modi che sono fuori dagli schemi, non come la gente si aspetta", ha aggiunto il leader salito al potere dopo la cacciata di Assad avvenuta lo scorso dicembre. 

Israele, 25 dimostranti arrestati dopo tafferugli

E' di almeno 25 arresti il bilancio dell'intervento delle forze dell'ordine in Israele per liberare le strade bloccate dai dimostranti, che in molti casi hanno dato alle fiamme dei pneumatici. Lo riferiscono i media di Tel Aviv. Bloccata anche l'autostrada 16, una delle principali vie d'accesso a Gerusalemme. I manifestanti dovrebbero convergere sulla 'piazza degli ostaggi' di Tel Aviv, dove sono attese oltre 1 milione di persone. 

Lapid e Bennet sostengono lo sciopero e attaccano Smotrich

Il leader dell'opposizione Yair Lapid ha risposto alle osservazioni dei membri del governo - in particolare il ministro Smotrich - che si sono espressi contro le proteste dello "Stop Day". Sul suo account X, Lapid ha scritto: "Il nuovo e spregevole foglio di messaggi dei ministri del governo accusa gli scioperanti e i manifestanti per conto dei rapiti di 'aiutare Hamas'. Non ti vergogni?". Lapid ha poi puntato il dito contro l'esecutivo Netanyahu, colpevole secondo l'ex primo ministro di aver rafforzato Hamas "trasferendo loro decine di milioni di dollari in valigie". Anche Benny Gantz ha commentato le condanne allo sciopero affermando: "Attaccare le famiglie dei rapiti quando si ha la responsabilita' del fatto che i loro figli sono stati tenuti prigionieri da Hamas per quasi due anni ci indebolisce e ci divide". 

Smotrich condanna lo sciopero nazionale: "Fa il gioco di Hamas"

Il ministro delle Finanze ed esponente dell'estrema destra israeliana Bezalel Smotrich ha condannato lo sciopero nazionale in corso oggi in Israele per chiedere il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra a Gaza. "La nazione di Israele si sta svegliando questa mattina con una campagna cattiva e dannosa che fa il gioco di Hamas, seppellisce gli ostaggi nei tunnel e cerca di far arrendere Israele ai suoi nemici", ha scritto Smotrich su X, sottolineando che lo sciopero non è stato all'altezza del clamore che si è accumulato nell'ultima settimana. "La campagna non è decollata e coinvolge pochissime persone". Smotrich, che e' a favore dell'annessione israeliana di Gaza e della creazione di insediamenti, sostiene che gli eventi del giorno dimostrano che la "stragrande maggioranza" degli israeliani "capisce che uno Stato che dà valore alla vita non può arrendersi ai suoi nemici e fermare la guerra un attimo prima della distruzione di Hamas". Le dichiarazioni del ministro si scontrano con i sondaggi che costantemente mostrano come la maggioranza degli israeliani sostenga un accordo con Hamas per liberare i restanti 50 ostaggi e porre fine alla guerra. 

Unrwa: "Per aiuti a Gaza necessario tornare a meccanismo Onu"

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) giudica il meccanismo israelo-americano per la distribuzione degli aiuti foriero di "disumanizzazione, caos e morte" e chiede il ritorno al sistema di aiuti umanitari guidato dalle Nazioni Unite. "L'abominio deve finire", scrive Juliette Touma, direttrice della comunicazione dell'Unrwa all'indomani dell'uccisione di altri 11 palestinesi, tra cui un bambino, ad un centro per la distribuzione degli aiuti. 

Famiglie e sostenitori degli israeliani tenuti in ostaggio bloccano le autostrade

Famiglie e sostenitori degli israeliani tenuti in ostaggio dai militanti di Hamas a Gaza dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023, mostrano cartelli e bandiere nazionali durante una protesta che chiede l'intervento del governo per garantire il loro rilascio a Gerusalemme. I manifestanti sono scesi in piazza in tutto Israele chiedendo la fine della guerra a Gaza e un accordo per il rilascio degli ostaggi ancora tenuti dai militanti, mentre l'esercito prepara una nuova offensiva.

Israele

©Getty

Israele, sciopero nazionale per chiedere rilascio ostaggi: manifestazioni vicino a case di esponenti del governo

In queste ore in Israele manifestazioni si stanno registrando vicino alle case di alcuni esponenti di governo. Il Times of Israele riporta che alcune decine di persone si sono radunate vicino alla casa del ministro degli Affari strategici Ron Dermer, dell'Istruzione Yoav Kisch e dell'Economia Nir Barkat, nonchè del vice ministro degli Esteri Sharren Haskel. I manifestanti tengono cartelli con i nomi e i volti degli ostaggi e cantano contro Dermer, che da febbraio guida la squadra negoziale israeliana per un accordo di rilascio di ostaggi e cessate il fuoco. Molte famiglie degli ostaggi hanno accusato l'aiutante di Netanyahu di aver fallito nel suo ruolo, poichè sotto la sua supervisione nessun ostaggio è stato ancora rilasciato attraverso i negoziati.

Francia, dice Palestina libera a volo israeliano: sospeso controllore

L'episodio è avvenuto durante una comunicazione via radio all'aeroporto De Gaulle di Parigi. Per il controllore "è stato immediatamente avviato un procedimento disciplinare. La sanzione deve essere commisurata alla gravità dei fatti", ha dichiarato il ministro dei Trasporti francese Tabarot.

Francia, dice Palestina libera a volo israeliano: sospeso controllore

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Cisgiordania, la comunità di Al-Muarajat sfollata: "Ci cancelleranno"

I ripetuti attacchi dei coloni israeliani in Cisgiordania hanno costretto sempre più palestinesi a lasciare le proprie case. Tra questi, anche i membri della comunità beduina di Al-Muarajat: minacciati e allontanati dalle proprie abitazioni, oggi vivono altrove e non hanno più nulla. Niente acqua, elettricità, servizi. "I coloni rubano il bestiame, attaccano i residenti e li obbligano ad andarsene: il loro obiettivo è assumere il pieno controllo della zona", ha raccontato l'operatrice umanitaria Samar Osama.

Cisgiordania, la comunità di Al-Muarajat sfollata: 'Ci cancelleranno'

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Centrale elettrica in Yemen colpita da attacco israeliano

Israele ha colpito una centrale elettrica yemenita vicino alla capitale Sana'a controllata dagli Houthi, secondo quanto affermato da un funzionario della Difesa israeliana a Times of Israel e successivamente confermato dall'Idf. I media locali hanno riferito di forti esplosioni nella zona che hanno messo fuori servizio i generatori. Gli Houthi hanno parlato in un primo momento di una generica "aggressione". Le forze di difesa israeliane hanno poi confermato di avere colpito "un sito infrastrutturale terroristico nella zona di Sana'a da una distanza di 2.000 chilometri da Israele, nello Yemen, prendendo di mira un sito infrastrutturale energetico". "I raid - aggiunge l'Idf in una nota - sono stati condotti in risposta ai ripetuti attacchi del regime terroristico Houthi contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, tra cui il lancio di missili terra-terra e droni verso il territorio israeliano". L'emittente televisiva yemenita Al Masirah, affiliata agli Houthi ha informato che squadre di soccorso stavano lavorando per spegnere un incendio causato dall'attacco. 

Medioriente, morta 20enne palestinese arrivata a Pisa. VIDEO

Al via sciopero generale a Tel Aviv, bloccate le autostrade

Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Italia) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas. Ne danno notizia i media israeliani mostrando immagini di blocchi stradali sulle autostrade e sulle vie principali di accesso. Il Forum si attende la presenza di un milione di persone sulla Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv per tutta la giornata e centinaia di iniziative in tutto Israele con decine di migliaia di persone. 

Israele, al via sciopero nazionale per chiedere rilascio ostaggi

Sin dall'alba di oggi e' in corso in Israele uno sciopero nazionale organizzato su richiesta delle famiglie degli ostaggi. Manifestanti stanno protestando in diverse localita' del Paese, chiedendo il rilascio dei 50 ostaggi in mano ad Hamas e la fine della guerra nella Striscia di Gaza. I media israeliani riportano che centinaia di persone stanno protestando a Tel Aviv all'incrocio di Zichron Yaakov e all'incrocio di Binyamina, mentre decine di manifestanti si sono radunati sulla Route 2 - sotto il ponte di Yakum - e sulla Route 4 nella regione di Sharon, all'incrocio di Kfar Shmaryahu, all'incrocio di Mahanayim in Galilea e all'incrocio di Shilat vicino a Modi'in. All'incrocio di Ra'anana, che era stato precedentemente bloccato al traffico dai manifestanti, e' stato portato un cartello del rapito Eitan Horn che diceva: "Portatelo a casa ora". 

Raid israeliano su Gaza City, bombardato un ospedale

Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l'ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell'attacco su una tenda, sempre a Gaza City. Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia. Decine di migliaia di israeliani si sono già radunati a Tel Aviv per chiedere la fine della guerra e il ritorno degli ostaggi

Israele fornirà tende per evacuare i civili di Gaza City a sud

Israele riprenderà domani la fornitura di tende e altre attrezzature per gli sfollati a Gaza, "nell'ambito dei preparativi dell'esercito per trasferire la popolazione dalle zone di combattimento verso il sud della Striscia", in vista della nuova offensiva voluta dal governo di Benyamin Netanyahu. Lo annuncia il Cogat, l'ente israeliano per il coordinamento delle attività nei territori. "Gli aiuti saranno trasferiti attraverso il valico di Kerem Shalom dalle Nazioni Unite e da organizzazioni internazionali, a seguito di un'accurata ispezione di sicurezza condotta" dalle autorità del ministero della Difesa, aggiunge il Cogat sottolineando che "l'Idf continuerà ad agire in conformità con il diritto internazionale al fine di facilitare l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza". Il piano del governo israeliano prevede che l'esercito occupi Gaza City, dove si stima che siano rifugiati circa un milione di civili che saranno evacuati verso sud. 

Usa, stop a tutti visti turistici per chi arriva da Gaza

Il dipartimento di Stato americano ha annunciato la sospensione di tutti i visti turistici per i cittadini di Gaza, in attesa di una "revisione completa e approfondita" del processo di rilascio dei permessi medici temporanei per le persone provenienti dalla Striscia. "Tutti i visti turistici per i cittadini di Gaza vengono sospesi fino a quando non avremo terminato una revisione completa e approfondita del processo per rilasciare un piccolo numero di visti medico-umanitari temporanei", si legge in una nota.

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