Francesca Albanese (Onu): “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità”

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La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati lo ha detto da Bogotà, dove si è recata per partecipare ad un vertice internazionale per trovare soluzioni al conflitto di Gaza. Albanese ha dichiarato che le sanzioni impostele da Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca rappresentano "una misura molto seria che non ha precedenti"

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Quasi una settimana dopo l'annuncio delle sanzioni da parte del segretario di Stato americano, Marco Rubio, che ha definito il suo operato "parziale e malizioso", torna a parlare la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese. Da Bogotà, dove si è recata per partecipare ad un vertice internazionale promosso dal presidente Gustavo Petro per trovare soluzioni al conflitto di Gaza, Albanese ha dichiarato che le sanzioni impostele da Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca proprio su Gaza rappresentano una "violazione" della sua immunità. Si tratta, ha proseguito, di "una misura molto seria che non ha precedenti. E la prendo molto seriamente".

 

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Le sanzioni americane

La giurista ed esperta di diritti umani italiana, proprio di recente, è stata duramente criticata per le sue accuse di lunga data secondo cui Israele starebbe commettendo un vero e proprio "genocidio" a Gaza. "Si tratta di una chiara violazione della Convenzione Onu sui privilegi e le immunità, che protegge i funzionari delle Nazioni Unite, compresi gli esperti indipendenti, dalle parole e dalle azioni intraprese nell'esercizio delle loro funzioni", ha sottolineato ancora Albanese. Il 9 luglio scorso, lo stesso Rubio aveva annunciato che Washington avrebbe sanzionato la relatrice Onu a causa dei suoi “illegittimi e vergognosi sforzi volti a indurre la Cpi ad agire contro funzionari, aziende e dirigenti statunitensi e israeliani". Le sanzioni, aveva protestato Albanese, sono "un monito per chiunque osi difendere il diritto internazionale e i diritti umani, la giustizia e la libertà". Circa una settimana fa, in tutto ciò, le Nazioni Unite avevano esortato gli Usa a revocare le sanzioni contro Albanese, insieme a quelle contro i giudici della Corte penale internazionale. Nelle ore successive anche l'Ue si era espressa contro le sanzioni che la relatrice Onu deve affrontare, ribadendo di "sostenere fermamente il sistema delle Nazioni Unite per i diritti umani".

Il rapporto di Albanese

Albanese, che ha iniziato il suo mandato nel 2022, ha pubblicato proprio di recente un rapporto in cui denuncia che molte aziende, in particolare americane, "hanno tratto profitto dall'economia israeliana dell'occupazione illegale, dell'apartheid e ora del genocidio" nei territori palestinesi occupati. Il rapporto, di fatto, ha innescato una piccata risposta da parte di Israele, mentre alcune aziende hanno protestato contro la tesi di Albanese.      

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