L'esercito israeliano afferma di aver colpito aver colpito l'ingresso del quartier generale dell'esercito siriano, non lontano dal palazzo del presidente Ahmed al-Sharaa, dopo la richiesta di Trump di fermare i raid. Tel Aviv ha dichiarato che invierà più truppe al confine con la Siria e ha promesso di intensificare gli attacchi
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In Siria nuovo raid di Israele. Tel Aviv ha affermato di aver colpito l'ingresso del quartier generale dell'esercito siriano, non lontano dal palazzo del presidente Ahmed al-Sharaa.
Israele ha dichiarato che invierà più truppe al confine con la Siria, dopo aver promesso di intensificare gli attacchi se le forze governative non si fossero ritirate dal sud del Paese.
Intanto, l'amministrazione Trump ha chiesto a Israele di fermare i raid contro le forze militari siriane nel sud del paese.
Almeno venti persone sono rimaste uccise nella calca a un sito di distribuzione di aiuti a Khan Younis. La Fondazione umanitaria di Gaza (Ghf) ha addossato ad "agitatori" di Hamas la responsabilità della strage. Secondo il ministero della Sanità di Gaza invece le vittime sono dovute all'uso di gas lacrimogeni sparati contro la calca, che avrebbero soffocato le vittime.
Continuano in Qatar i negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Un leader di Hamas ha affermato che finora non c'è "nessun progresso nei negoziati su Gaza". Mediatori qatarioti, egiziani e statunitensi stanno lavorando "24 ore su 24", per raggiungere un accordo di principio che potrebbe aprire la strada ai prossimi colloqui in presenza, ha affermato il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed bin Mohammed Al Ansari.
Gli approfondimenti:
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
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- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
- Francesca Albanese: "Sanzioni Usa per Gaza violano mia immunità Onu"
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Disinformazione e intelligenza artificiale, cos’è successo nella guerra tra Israele e Iran
Nel corso della “guerra dei dodici giorni” sono apparsi e diventati virali online contenuti falsi o manipolati che prendevano di mira entrambe le parti in causa. E alcuni di questi sono stati generati dall’intelligenza artificiale, in un contesto in cui "forse la prima volta" si è assistito "all’uso su ampia scala dell’IA generativa durante un conflitto"

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Vai al contenutoL'Iran minaccia la vincitrice del premio Nobel Narges Mohammadi
Narges Mohammadi, Nobel per la Pace 2023, ha ricevuto minacce di morte dal regime iraniano per il suo impegno a favore dei diritti umani e della democrazia; il Comitato del Nobel lancia l’allarme sulla sua sicurezza.

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Come ha riferito Axios, Putin avrebbe espresso il suo sostegno a un accordo nucleare che impedisca all’Iran di arricchire uranio. La Russia è da anni la principale sostenitrice diplomatica di Teheran sulla questione nucleare, ma Putin avrebbe ora assunto una posizione più dura a riguardo. Iran: ok a soluzione diplomatica.

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Vai al contenutoTrump: "Abbiamo buone notizie su Gaza"
"Abbiamo buone notizie su Gaza": lo ha detto, senza entrare nei dettagli, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante un evento alla Casa Bianca di cui da' conto il Times of Israel.
Roma, a Trastevere spunta murale a sostegno di Francesca Albanese
L’opera porta la firma dell’artista romano Harry Grab e raffigura un ritratto della giurista accompagnato da una grande scritta blu: "Nobel"

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Vai al contenutoAragchi: "Israele rabbioso, mondo ponga fine a sua aggressione"
"Il regime israeliano, ormai rabbioso, non conosce limiti e comprende una sola lingua. Il mondo, compresa la regione, deve unirsi per porre fine alla sua aggressione fuori controllo. L’Iran sostiene la sovranità e l’integrità territoriale della Siria e sarà sempre al fianco del popolo siriano". Lo scrive in un post su X il ministro degli Esteri iraniano Abbas Aragchi, commentando i raid israeliani su obiettivi governativi in Siria. "Purtroppo, tutto questo era fin troppo prevedibile. Quale capitale sarà la prossima?", chiosa.
L'Iran condanna "l'aggressione sfrenata" di Israele sulla Siria
L'Iran condanna i raid israeliani sulla Siria. "Purtroppo, tutto questo era fin troppo prevedibile. Quale sarà la prossima capitale? Il rabbioso regime israeliano non conosce limiti e parla una sola lingua. Il mondo, compresa la regione, deve unirsi per porre fine alla sua aggressione sfrenata", scrive su X il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi. "L'Iran sostiene la sovranità e l'integrità territoriale della Siria e sarà sempre al fianco del popolo siriano", conclude il ministro iraniano.
Francesca Albanese (Onu): “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità”
La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati lo ha detto da Bogotà, dove si è recata per partecipare ad un vertice internazionale per trovare soluzioni al conflitto di Gaza. Albanese ha dichiarato che le sanzioni impostele da Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca rappresentano "una misura molto seria che non ha precedenti"

Albanese: “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità Onu”
Vai al contenutoUe: "Israele cessi immediatamente gli attacchi in Siria"
L'Unione europea "esorta Israele a cessare immediatamente i suoi attacchi" in Siria. Lo ha sottolineato stasera un portavoce della Commissione Ue. "Esortiamo Israele a cessare immediatamente gli attacchi sul territorio siriano, comprese le istituzioni chiave di Damasco, che mettono in pericolo la vita dei civili e rischiano di compromettere la transizione in Siria", ha dichiarato all'Afp il portavoce dell'Ue, Anouar El Anouni.
Siria, ministro Esteri: "Accogliamo con favore sforzi Usa e parti arabe"
La Siria "accoglie con favore gli sforzi compiuti dagli Stati Uniti e dalle parti arabe" per "risolvere pacificamente la crisi attuale". Lo dichiara il ministero degli Esteri siriano in un comunicato, stando alla Bbc. L'ente si dice pronto a "cooperare con tutte le parti interessate che mirano alla distensione e alla stabilità". Il Paese è stato scosso da violenze tra forze siriane e la minoranza drusa e da raid israeliani contro obiettivi governativi.
Bombardamento a Damasco, feriti salvati dai caschi bianchi
I caschi bianchi hanno pubblicato un video in cui mostrano il salvataggio di alcune persone rimaste ferite dopo i raid israeliani. Il ministero della Sanità siriano ha comunicato all'agenzia di stampa siriana, Sana, il bilancio degli attacchi aerei israeliani che hanno colpito oggi Damasco che sarebbe di un morto e 18 feriti.
Esercito Israele: 'Stiamo agendo con responsabilità e moderazione'
"I comandanti e i soldati stanno agendo con responsabilità, moderazione e buon senso" nell'ambito delle operazioni dell'esercito israeliano in Siria. Lo dichiara il capo di stato maggiore Eyal Zamir durante una visita al confine con la Siria, sulle alture del Golan occupate da Israele, dopo una giornata di raid israeliani contro obiettivi governativi a Damasco e in altre zone del Paese.
Siria denuncia nuovi raid israeliani su periferia Damasco
Le autorità siriane hanno annunciato nuovi attacchi israeliani stasera alla periferia di Damasco, dopo che Israele aveva preso di mira stamattina il quartier generale dell'esercito siriano e l'area intorno al palazzo presidenziale, nel cuore della capitale. Gli attacchi "hanno preso di mira la zona intorno all'aeroporto militare di Mazzeh", un'area "dove si trovano depositi di munizioni", ha riferito all'Afp una fonte del ministero dell'Interno siriano.
Idf prosegue attacchi, presi di mira depositi munizioni
Le autorità siriane hanno riferito che Israele ha attaccato di nuovo la periferia di Damasco. Ciò fa seguito alle notizie del ritiro delle forze del regime da Sweida, nel sud del Paese. Una fonte del ministero dell'interno ha riferito all'Afp che gli attacchi starebbero prendendo di mira l'area intorno all'aeroporto militare Mazze, in cui si trovano numerosi depositi di munizioni.
Usa chiedono a Siria di ritirare truppe per de-escalation
Gli Stati Uniti chiedono alla Siria "di ritirare le proprie truppe per consentire a tutte le parti la de-escalation": lo ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce in una intervista a Fox News, dopo la ripresa degli scontri tra le truppe governative siriane e i combattenti drusi locali nella città meridionale di Sweida, poche ore dopo un accordo di cessate il fuoco.
Siria, raid israeliano su ministero della Difesa a Damasco
L’esercito israeliano ha colpito l’ingresso del ministero della Difesa siriano a Damasco, vicino al palazzo del presidente Ahmed al-Sharaa. Il raid arriva dopo giorni di violenze a Sweida tra forze governative e combattenti drusi. Israele accusa Damasco di minacciare la minoranza drusa e promette di intensificare le operazioni
Siria, Tass: "Ambasciata russa a Damasco lavora regolarmente"
L'ambasciata russa in Siria funziona regolarmente e gli attacchi israeliani su Damasco non le hanno causato alcun danno. La notizia è stata confermata alla TASS dalla missione diplomatica. "L'ambasciata funziona normalmente. Né essa né i suoi dipendenti sono stati feriti durante gli attacchi israeliani", hanno sottolineato i diplomatici.
Siria, Usa chiedono a Damasco di ritirare truppe dal sud
Gli Stati Uniti chiedono alla Siria di ritirare le sue truppe dalla zona di confine meridionale per consentire una de-escalation con Israele. Lo afferma la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Tammy Bruce. Bruce ha rilasciato queste dichiarazioni dopo la ripresa degli scontri tra le truppe del governo siriano e i combattenti drusi locali nella citta' meridionale di Sweida. "Chiediamo al governo siriano di ritirare le sue forze armate per consentire a tutte le parti in causa di allentare la tensione", ha affermato Bruce in un'intervista a Fox News.
Siria, Tajani: "Mettere fine alle violenze"
"Seguo con preoccupazione gli scontri in Siria. Auspichiamo l'impegno di tutte le parti per mettere fine alle violenze. Stiamo lavorando insieme ai nostri partner per contribuire rapidamente a un accordo che possa garantire stabilità e la tutela di tutte le comunità e della popolazione civile presente in Siria". Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Israele: secondo partito ultraortodosso lascia governo (2)
Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha esortato Netanyahu a indire elezioni anticipate, nonostante Israele sia ancora impegnato nella guerra contro i militanti palestinesi di Hamas nella Striscia di Gaza. "Un governo di minoranza non può mandare soldati al fronte... Non è un governo legittimo", ha detto in un video messaggio. "È ora di andare alle elezioni, subito", ha aggiunto.
In base a un accordo risalente alla fondazione di Israele nel 1948, agli ultraortodossi è stata concessa una sostanziale esenzione dal servizio militare, a condizione che si dedicassero agli studi religiosi. I partiti ultraortodossi hanno sempre lottato per mantenere questo accordo, sostenendo che lo studio religioso a tempo pieno è un servizio reso alla nazione. Tuttavia, il sostegno pubblico alle esenzioni è diminuito, soprattutto in un momento in cui l’esercito soffre una carenza di organico dopo più di 21 mesi di guerra a Gaza.
Uno dei ministri uscenti di Shas, Michael Malchieli, ha dichiarato oggi che i tentativi di arruolare gli uomini ultraortodossi equivalgono a una "persecuzione". Ieri Utj si è attirata pesanti critiche per l'intransigenza dimostrata sulla questione.
Israele, secondo partito ultraortodosso lascia governo
I deputati del partito ebraico ultraortodosso Shas hanno annunciato le proprie dimissioni in segno di protesta contro il fallimento della coalizione di governo nel far approvare una legge che avrebbe esentato la loro comunità dal servizio militare. Tuttavia, il partito non si è spinto fino a ritirare il proprio sostegno alla coalizione nella Knesset, dichiarando che non appoggerà alcuna mozione di sfiducia per far cadere il governo guidato dal premier Benjamin Netanyahu.
La decisione fa seguito alla mossa equivalente dell'altro partito ultraortodosso del Parlamento israeliano, United Torah Judaism, aveva lasciato sia il governo che la coalizione a causa dell’incapacità di ottenere le esenzioni dalla leva. La questione è estremamente delicata per la società israeliana, la cui maggioranza laica deve invece prestare servizio militare obbligatorio, specie in un momento di stanchezza dei riservisti per i ventuno mesi di guerra a Gaza.
Il dibattito sulla riforma della legge sulla coscrizione si è intensificato negli ultimi mesi, mettendo sotto pressione la coalizione di governo nata a dicembre 2022 come alleanza tra il Likud di Netanyahu, forza conservatrice, partiti di estrema destra e gli ultraortodossi. Se anche Shas dovesse seguire lo stesso percorso di Utj e uscire dalla coalizione, il premier si ritroverebbe con un governo di minoranza fragile sostenuto da soli 49 deputati su 120.
Siria, raid "pericolosa escalation", Israele "pienamente responsabile"
"La Siria ritiene Israele pienamente responsabile per questa pericolosa escalation e per le sue conseguenze" e "afferma di conservare tutti i suoi diritti legittimi a difendere la propria terra e il proprio popolo con ogni mezzo consentito dal diritto internazionale". È quando si legge in un comunicato del ministero degli Esteri siriano in seguito ai raid condotti da Israele nel corso della giornata, sia nei pressi del palazzo presidenziale e contro i quartieri generali dell’esercito nella capitale, sia nel sud del Paese, dove le autorità e la minoranza drusa si sono da poco accordati per un nuovo cessate il fuoco dopo giorni di violenza settaria. Il comunicato invita la comunità internazionale ad "adottare misure urgenti e concrete per porre fine agli atti di aggressione ripetuti da Israele".
Israele annuncia di aver intercettato missile da Yemen
"Un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato" dopo che si sono udite le sirene suonare in diverse zone di Israele. Lo annuncia l’esercito israeliano in un comunicato. Nel corso della giornata l'esercito israeliano ha condotto raid su diversi obiettivi in Siria, dichiarando che fosse per proteggere la minoranza drusa da un'ondata di violenza, cosa che Damasco ha definito una "pericolosa escalation".
Ambasciatore Usa, processo su Netanyahu è "caccia alle streghe"
L'ambasciatore degli Stati Uniti in Israele Mike Huckabee ha espresso il suo sostegno al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Dopo aver partecipato al suo processo per corruzione, ha affermato che Donald Trump aveva ragione a dire che si trattava di una "caccia alle streghe". Nel suo post, ha ripubblicato le osservazioni fatte da Trump lo scorso mese su Truth, secondo cui il processo è "una caccia alle streghe politica", "molto simile alla caccia alle streghe che sono stato costretto a sopportare". Durante il processo, rinviato più volte da quando ha preso il via, Netanyahu ha detto di non aver commesso alcun illecito. In Israele, Benjamin Netanyahu e sua moglie, Sara, sono accusati di aver accettato beni di lusso per un valore di oltre 260.000 dollari, come sigari, gioielli e champagne, da miliardari in cambio di favori politici. In altri due casi, Netanyahu e' accusato di aver cercato di negoziare una copertura piu' favorevole in due media israeliani.
Distesi in piazza a Trieste per il cessate il fuoco a Gaza
Si sono distesi a terra nella centrale piazza della Borsa a Trieste per chiedere "l'immediato cessate il fuoco" e l'arrivo "sicuro di acqua, aiuti alimentari e sanitari" nella Striscia di Gaza. A promuovere l'iniziativa di sensibilizzazione, che nel tardo pomeriggio ha attirato l'attenzione di cittadini e turisti, è stato il Comitato promotore e aderenti alla manifestazione del 27 maggio. Dopo aver affisso cartelli esplicativi ai margini della piazza, i manifestanti, arrivati alla spicciolata, si sono stesi a terra in silenzio per manifestare il loro dissenso. Tra di loro anche famiglie con bambini. Durante il flash mob sono stati scanditi i numeri delle vittime del "massacro a Gaza" e la situazione di difficoltà vissuta dalla popolazione. "Con la volontà criminale del governo israeliano di scacciare il popolo palestinese dalle sue terre - recita il volantino distribuito in piazza - nella totale e disumana indifferenza del mondo occidentale, Italia, Ue e Usa, chiediamo l'immediato cessate il fuoco". "I bambini non devono essere toccati - ha detto una rappresentante delle associazioni promotrici, Mirta Sibilia - gli aiuti devono arrivare a destinazione. Le persone che non sono d'accordo su quello che sta accadendo sono quindi invitate a partecipare.
Idf trasferisce una divisione da Gaza al confine con la Siria
Un responsabile militare israeliano ha dichiarato all'Afp che una divisione dell'esercito di stanza nella Striscia di Gaza sarebbe stata trasferita al confine con la Siria, dove Israele ha effettuato attacchi sostenendo di voler difendere la minoranza drusa. "Una delle divisioni attualmente operative a Gaza si sta preparando a essere dispiegata al nostro confine settentrionale con la Siria", ha dichiarato il funzionario militare ai giornalisti durante una conferenza stampa.
Siria, Guterres condanna attacchi israeliani
Il Segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha "condannato" gli attacchi israeliani in Siria e si è detto "allarmato" per gli scontri sanguinosi nel sud del Paese. Lo ha reso noto il suo portavoce. Il Segretario generale "condanna gli attacchi di escalation di Israele su Sweida, Deraa e nel centro di Damasco, così come il riposizionamento delle forze israeliane nel Golan" ha detto il suo portavoce Stephane Dujarric in un breve comunicato. Israele ha bombardato mercoledì il quartier generale dell'esercito siriano a Damasco e minacciato di intensificare i suoi attacchi contro le forze siriane se non avessero lasciato la regione meridionale a maggioranza drusa di Sweida, dove le violenze hanno causato piu' di 300 morti in tre giorni.
Accordo Usa-Bahrein per energia nucleare civile
Gli Stati Uniti e il Bahrein hanno firmato un accordo sull'energia nucleare civile durante l'incontro del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con il principe ereditario della nazione del Golfo. In una cerimonia per la firma del memorandum d'intesa, il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha detto che l'accordo ha mostrato gli Stati Uniti e' disposto a lavorare con qualsiasi Paese che vuole un programma nucleare civile "non orientato verso la militarizzazione o minacciando la sicurezza dei loro vicini". Rubio alludeva all'Iran, accusato dagli Stati Uniti e da Israele di cercare di sviluppare armi nucleari. Gli Stati Uniti hanno bombardato le installazioni nucleari iraniane il 22 giugno unendosi alla guerra di 12 giorni di Israele contro il suo nemico. Il Bahrein e' uno stretto alleato degli Stati Uniti e funge da base per la quinta flotta della marina statunitense. Trump si e' incontrato nell'ufficio ovale con il principe ereditario Salman Hamad bin Issa Al Khalifa per discutere le questioni di sicurezza del Medio Oriente e la cooperazione economica. Il Bahrein e' anche firmatario dei cosiddetti Accordi di Abramo, firmati durante il primo mandato di Trump alla Casa Bianca. In base a questi accordi, Bahrein, gli Emirati Arabi Uniti, il Marocco e il Sudan hanno stabilito relazioni diplomatiche formali con Israele.
Siria, attacchi israeliani su Damasco: tre morti e 34 feriti
Gli attacchi israeliani su Damasco, che hanno preso di mira il quartier generale dell'esercito siriano, hanno causato tre morti e 34 feriti, secondo un nuovo bilancio del Ministero della Sanità siriano. I violenti attacchi hanno distrutto un'ala di un edificio di quattro piani nel complesso che ospita il quartier generale dell'esercito, adiacente al Ministero della Difesa. L'esercito israeliano sostiene di aver colpito un "obiettivo militare" nella zona del palazzo presidenziale di Damasco. Sale, dunque, il numero di vittime che, in un precedente bilancio, era di un morto e 18 feriti. Israele sostiene di aver bombardato in difesa della minoranza drusa, coinvolta nelle ultime ore in scontri armati nel sud della Siria.
Siria, nuovi attacchi aerei Israele
Nuovi raid aerei israeliani nelle campagne di Deraa e Sweida in Siria. Lo rende noto Al Jazeera.
Idf: oltre 100 missili e bombe sganciate durante attacco
Il comandante dell'aeronautica, il maggior generale Tomer Bar, ha affermato che tra ieri e oggi nel sud della Siria, sono stati sganciati più di 100 tra missili, bombe e droni su carri armati e veicoli corazzati delle forze del regime siriano. Secondo le prime valutazioni dell'Idf, il quartier generale dell'esercito siriano, situato a Damasco, è stato gravemente danneggiato.
Rubio: in Siria siamo sulla strada della de-escalation
"La situazione in Siria e' complicata.. ma siamo sulla strada della de-escalation, nelle prossime ore speriamo di vedere qualche progressi per mettere fine a cio' che abbiamo visto": lo ha detto il segretario di stato Usa Marco Rubio nello studio Ovale.
Siria, drusi annunciano accordo con governo siriano per Sweida
La comunita' drusa di Sweida ha annunciato il raggiungimento di un accordo con il governo siriano. "L'accordo prevede la piena integrazione della roccaforte drusa nel Paese e il funzionamento e la riabilitazione di tutte le istituzioni", spiegano membri della comunita', aggiungendo che l'accordo prevede l'istituzione di un comitato investigativo per indagare sulle violazioni avvenute e un risarcimento per le vittime". La formulazione dell'accordo, che non e' ancora chiaro se sara' attuato nella pratica, significa che le forze del regime siriano si ritireranno dalla città meridionale siriano, e i drusi gestiranno il controllo della sicurezza nell'area.
Idf ridistribuisce le truppe da Gaza a frontiera siriana
Un ufficiale militare israeliano ha detto che alcune truppe di stanza nella Striscia di Gaza saranno ridistribuite nell'area della frontiera con la Siria, dove Israele ha colpito per difendere la minoranza drusa. Il funzionario militare - durante un briefing - ha affermato ai giornalisti che alcuni soldati si stavano "preparando a essere schierati al confine settentrionale con la Siria" da Gaza, dove Israele combatte contro Hamas dall'attacco del gruppo palestinese dell'ottobre 2023.
Damasco, giornalista sorpreso in diretta da esplosione
Rubio: Usa molto preoccupati da attacchi Israele in Siria
Gli Usa sono "molto preoccupati" dagli attacchi israeliani in Siria: lo ha detto il segretario di stato Usa Marco Rubio
Siria, fonti governo annunciano nuovo cessate il fuoco a Sweida
Una fonte del ministero dell'Interno siriano ha detto all'agenzia di stampa locale Sana che "un accordo di cessate il fuoco e' stato raggiunto per la città di Sweida". La fonte ha aggiunto che sono stati istituiti "posti di blocco di sicurezza in tutta la citta'".
Conferenza Onu su due Stati si svolgerà 28-29 luglio
La conferenza all'Onu, co-presieduta da Francia e Arabia Saudita, per discutere sulla soluzione a due stati per il conflitto israelo-palestinese, si svolgera' questo mese a New York. Originariamente prevista per meta' giugno e rinviata all'ultimo minuto a causa della guerra tra Iran e Israele, dovrebbe svolgersi per il 28 e 29 luglio. Organizzata per rilanciare il lavoro sullo sforzo diplomatico di lunga data per trovare un modo per gli stati israeliano e palestinese di vivere fianco a fianco in pace, la conferenza cerchera' di "far avanzare il riconoscimento di uno Stato palestinese per un certo numero di Stati che non lo hanno ancora riconosciuto, compresa la Francia".
Siria: filmato mostra bandiera israeliana su edificio a Sweida
I filmati che circolano sui social media mostrano una bandiera israeliana appesa al tetto di un edificio nella città a maggioranza drusa di Sweida, nel sud della Siria. Lo riferisce il Times of Israel.
Siria, Ue: allarmata per scontri a Sweida e per raid Israele
L'Ue è allarmata dai continui scontri a Sweida, che hanno causato numerose vittime, e condanna fermamente le segnalazioni di violenza contro i civili. E alla luce dell'escalation degli attacchi israeliani sul territorio siriano, esorta tutti gli attori esterni a rispettare pienamente la sovranità e l'integrità territoriale della Siria. "Esortiamo tutte le parti ad attuare immediatamente l'accordo di cessate il fuoco raggiunto ieri, a proteggere i civili senza distinzioni e a porre fine ai discorsi d'odio e ai discorsi settari", si legge in una nota del Servizio di azione esterna dell'Unione europea.
Idf: colpita l'area del palazzo presidenziale siriano
L'esercito israeliano afferma di aver colpito un "obiettivo militare" nella zona del palazzo presidenziale siriano.
Siria, attacchi israeliani a Damasco: esplosioni e fumo
Iran, Khamenei a magistrati: fare causa a Israele e Usa
Il leader dell'Iran, l'ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha chiesto ai magistrati iraniani di citare in giudizio "il regime israeliano e il suo complice, gli Stati Uniti, per la loro recente aggressione contro la nazione iraniana". Khamenei, ha ricevuto un gruppo di magistrati, tra cui il capo della Corte Suprema Gholam-Hossein Mohseni-Eje'i. Khamenei si è rivolto ai presenti affermando che gli iraniani con diversi orientamenti politici sono rimasti al fianco del loro Paese "durante la recente aggressione condotta dal criminale regime sionista e dagli Stati Uniti".
Media: diversi membri del regime siriano uccisi da Idf
L'agenzia di stampa Sabrin, affiliata alle milizie filo-iraniane in Iraq, ha riferito che decine di membri del regime siriano sono stati uccisi e feriti negli attacchi aerei dell'esercito israeliano a Damasco.
Siria, inviato Usa: tutte le parti facciano passo indietro
L'inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria, Tom Barrack, ha invitato tutte le parti a fare un passo indietro e a impegnarsi nel dialogo per un cessate il fuoco duraturo. Dopo gli scontri con le fazioni druse nel sud e gli attacchi israeliani a Damasco, Barrack su X ha scritto: "Condanniamo inequivocabilmente la violenza contro i civili a Sweida. Tutte le parti devono fare un passo indietro e impegnarsi in un dialogo significativo che porti a un cessate il fuoco duraturo". La sua dichiarazione arriva mentre Israele ha lanciato attacchi aerei al palazzo presidenziale siriano e al quartiere generale delle forze armate.
Netanyahu ai drusi: "Non attraversate il confine"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto ai drusi in Israele di non varcare il confine per entrare in Siria, dove si registrano scontri nella regione meridionale di Sweida. Israele sta operando "contro le bande del regime" in Siria e "sta lavorando per salvare i nostri fratelli drusi", ha dichiarato Netanyahu in una nota ai media. "Cittadini d'Israele, non attraversate il confine. Potreste essere uccisi, potreste essere rapiti e state danneggiando gli sforzi delle Idf", ha aggiunto.
Il quotidiano Haaretz ha riferito di decine di israeliani drusi che stanno attraversando il confine con la Siria attraverso la città settentrionale di Majdal Shams. Si stanno coordinando con il vicino villaggio siriano di Hader, che sta inviando veicoli per recuperarli.
Siria, Israele ha attaccato il palazzo presidenziale
Israele ha attaccato il palazzo presidenziale di Damasco, noto come il "Palazzo del Popolo" e utilizzato dal presidente siriano Ahmed al-Shara. Lo riferisce l'agenzia di stampa Reuters, citando un testimone oculare. Gli attacchi sono stati confermati dal sito web di notizie siriano Kol HaBira, affiliato all'opposizione, il quale ha riferito che tre raid israeliani sono stati effettuati contro il palazzo presidenziale di Damasco.
Siria, la Francia "profondamente preoccupata" condanna le "atrocità" contro i civili
La Francia ha espresso "profonda preoccupazione" per gli scontri che hanno provocato oltre 250 morti in Siria, solo negli ultimi tre giorni condannando con fermezza le "atrocità contro i civili". Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri chiedendo "l'immediata cessazione degli scontri e invitando tutte le parti coinvolte a fare il possibile per garantire la sicurezza dei civili, riportare la calma e promuovere la pace tra tutte le componenti della società siriana, in particolare tra i drusi e le altre comunità di Soueida".
Mercoledì scorso la presidenza siriana si era impegnata a “punire” gli autori degli abusi nella città di Soueida, a maggioranza drusa, dove le forze governative e i loro alleati sono stati accusati di esecuzioni sommarie da Ong, testimoni e gruppi drusi.
Il partito di Erdogan condanna gli attacchi israeliani in Siria
"Condanniamo in modo fermo gli attacchi di Israele in Siria". Lo ha affermato Omer Celik, portavoce dell'Akp, il partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, al governo in Turchia. "Gli attacchi di Israele sono una minaccia per la sicurezza dell'intera regione e del mondo. Continueremo a sostenere la sovranità della Siria e la sua integrità territoriale", ha scritto Celik in un messaggio su X.
Katz: "Gli attacchi più duri in Siria sono iniziati"
"I colpi più pesanti sono partiti": lo dice il ministro della Difesa Israel Katz pubblicando un video della televisione siriana che mostra un conduttore sorpreso da un attacco israeliano sullo sfondo nel centro di Damasco, mentre la tv di Stato ha riferito di raid vicino al quartier generale del ministero della Difesa. Un forte esplosione è stata avvertita nella capitale. Katz in precedenza aveva avvertito il regime di Damasco di pesanti attacchi se le forze del regime non si fossero ritirate da Sweida, una città drusa nel sud. Mentre Benjamin Netanyahu ha poi esortato i drusi israeliani a non attraversare il confine con la Siria ed ha descritto la situazione a Sweida, una città a maggioranza drusa nel sud della Siria, come "molto grave". Gli scontri sono continuati in città anche oggi.
Siria, forte esplosione a Damasco: Idf rivendica raid contro sede dell'esercito
Una forte esplosione è stata avvertita a Damasco, in Siria. Lo riferisce un giornalista dell'Afp. In precedenza l'esercito israeliano aveva riferito di aver colpito l'ingresso del quartier generale dell'esercito siriano a Damasco.
"Poco fa, l'esercito ha colpito l'ingresso del quartier generale militare del regime siriano nella zona di Damasco, in Siria", si legge in una nota delle Idf.
Iran, Khamenei: "Grande impresa la guerra contro Israele"
"La nazione iraniana ha compiuto una grande impresa nella recente guerra imposta dai sionisti". Lo ha dichiarato la Guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, su 'X'. "Questa impresa è stata una questione di determinazione. Il fatto stesso che una nazione sia pronta ad affrontare il potere degli Stati Uniti e del regime sionista ha un valore immensamente significativo", ha aggiunto.
Khamenei ha poi dichiarato alla televisione di Stato che l'Iran è pronto a rispondere a qualsiasi nuovo attacco militare e che Teheran è in grado di infliggere agli avversari un colpo più duro di quello inferto durante la guerra contro Israele, durata 12 giorni il mese scorso.
Albanese: “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità Onu”
La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati lo ha detto da Bogotà, dove si è recata per partecipare ad un vertice internazionale per trovare soluzioni al conflitto di Gaza. Albanese ha dichiarato che le sanzioni impostele da Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca rappresentano "una misura molto seria che non ha precedenti".

Albanese: “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità Onu”
Vai al contenutoSiria, proseguono gli scontri tra le comunità drusa e beduina
Da domenica, secondo gli ultimi dati forniti dall'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, si contano oltre 200 morti, ma il bilancio potrebbe essere ancora più drammatico. Tra le vittime anche i membri delle forze di sicurezza governative siriane che con i loro armati sono entrati ieri mattina a Soheida con l'obiettivo dichiarato di ristabilire l'ordine e la sicurezza nella provincia. L'esercito israeliano è intervenuto in difesa dei Drusi attaccando i tank israeliani, scatenando l'ira di Damasco.
Siria, proseguono gli scontri tra le comunità drusa e beduina | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoConferenza Onu su soluzione a 2 Stati Israele-Palestina 28-29/7
La Francia presiederà, insieme all'Arabia Saudita, una conferenza sull'attuazione della soluzione a due Stati, Israele e Palestina, sotto l'egida delle Nazioni Unite, il 28 e 29 luglio a New York: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri francese, precisando che alla conferenza "parteciperà anche il Ministro per l'Europa e gli Affari Esteri Jean-Noël Barrot". "L'obiettivo di questa conferenza - si precisa nel comunicato diffuso a Parigi - è tracciare un percorso verso la soluzione a due Stati attraverso misure concrete proposte dagli otto gruppi di lavoro, che hanno condotto ampie consultazioni con gli Stati membri delle Nazioni Unite e la società civile". La conferenza punta anche a ridare "slancio collettivo ad una soluzione politica che affronti le legittime preoccupazioni di Israele in materia di sicurezza e, in ultima analisi, garantisca la contiguità e la sostenibilità dello Stato palestinese. Si concentrerà sulla promozione del riconoscimento della Palestina, sulla normalizzazione con Israele e l'integrazione regionale, sulla riforma della governance palestinese e sul disarmo di Hamas. Costituirà una tappa diplomatica fondamentale nella preparazione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite del prossimo settembre. La Francia - si conclude nella nota- ribadisce il suo sostegno alla soluzione a due Stati, che è più minacciata che mai, ma rimane l'unica soluzione credibile per garantire la pace e la sicurezza a israeliani, palestinesi e all'intera regione. Invita tutte le parti interessate a mobilitarsi e a dare il proprio contributo a questo sforzo".
Hamas, 94 morti nei raid israeliani a Gaza in 24 ore
Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas afferma che nelle ultime 24 ore 94 palestinesi sono stati uccisi e altri 252 sono rimasti feriti negli attacchi dell'esercito israeliano nella Striscia. Dall'inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023, si legge inoltre in un comunicato stampa pubblicato su Telegram, i morti sono 58.573 ed i feriti sono 139.607.
Presidenza siriana, puniremo chi viola la legge a Sweida
La presidenza siriana ha diffuso poco fa un comunicato in cui prende le distanze dai crimini compiuti nelle ultime ore nel capoluogo meridionale di Sweida, roccaforte della comunità drusa, e attribuiti alla forze governative. "Puniremo chi viola le leggi dello Stato siriano", si legge nel comunicato affermando che "la massima priorità dello Stato siriano è quella di assicurare la sicurezza e la stabilità in ogni angolo della Siria".
M.O.: bilancio Hamas, a Gaza 58.573 morti da ottobre 2023
Dall'inizio della guerra a Gaza nell'ottobre 2023, gli attacchi israeliani contro l'enclave hanno ucciso 58.573 persone e ne hanno ferite altre 139.607. Lo ha riferito il ministero della Salute di Gaza nel suo ultimo bilancio aggiornato. Nelle ultime 24 ore, 94 persone sono state uccise, inclusi i corpi di sette persone recuperati in seguito a un attacco israeliano, e altre 252 sono rimaste ferite. Dal 18 marzo, quando Israele ha violato l'accordo di cessate il fuoco di gennaio, almeno 7.750 persone sono state uccise e 27.566 sono rimaste ferite.
Idf, decine di siriani tentano di entrare in Israele da Hader
Secondo l'esercito israeliano decine di siriani hanno tentato di entrare in Israele poco fa, nei pressi della città drusa siriana di Hader. Lo riporta il Times of Israel. Le truppe e gli agenti della polizia di frontiera stanno lavorando per prevenire le infiltrazioni e disperderle, afferma l'esercito. Le immagini mostrano le truppe che sparano gas lacrimogeni. Contemporaneamente, i civili drusi provenienti dal lato israeliano del confine hanno violato la barriera nei pressi della città drusa di Majdal Shams e sono entrati in Siria, afferma l'Idf. L'esercito afferma di essere al lavoro per riportare nel Paese i civili drusi residenti in Israele. L'Idf ha sottolineato che si tratta di un grave incidente che costituisce un reato e mette in pericolo la popolazione e i militari israeliani.
Borrell, Ue ha deciso di non punire continui crimini Israele
"Ieri il Consiglio dell'Ue non è riuscito a prendere una decisione sulla violazione da parte di Israele della clausola sui diritti umani dell'Accordo di Associazione. Ma questa è di per sé una decisione: l'Europa decide di non punire i continui crimini di guerra di Israele e permette che il genocidio di Gaza prosegua senza sosta". Lo scrive su X l'ex Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.
Khamenei: "Aggressore sia ritenuto responsabile suoi crimini"
"Dio Onnipotente ha garantito la vittoria alla nazione iraniana", ha detto Khamenei, aggiungendo che "l'aggressore deve essere ritenuto responsabile dei suoi crimini". Nel suo discorso, la Guida suprema della Repubblica islamica ha sottolineato che "il compito principale e più importante è mantenere una grande volontà e unità nazionale" e che "la nazione iraniana non apparirà debole in nessun campo di battaglia. Perché abbiamo tutti gli strumenti necessari, abbiamo la logica e abbiamo la forza".
Khamenei, guerra Israele puntava a "rovesciare sistema"
La Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che gli attacchi di Israele durante la guerra del mese scorso avevano lo scopo di indebolire il sistema della Repubblica Islamica e innescare disordini per rovesciarlo. "Il calcolo e il piano degli aggressori erano di indebolire il sistema prendendo di mira determinate figure e centri sensibili in Iran", ha affermato Khamenei in una dichiarazione pubblicata sul suo sito web. Ha valutato che l'azione aveva lo scopo di fomentare "disordini e portare la gente in piazza per rovesciare il sistema".
Khamenei: "Pronti a rispondere ad attacco con più forza"
La Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che "Teheran è pronta a rispondere a qualsiasi nuovo attacco militare. L'Iran è in grado di infliggere ai suoi rivali un colpo più duro di quanto visto nella guerra Iran-Israele".
Leader Hamas: "Nessun progresso nei negoziati su Gaza"
Un alto funzionario di Hamas ha respinto le affermazioni di progressi nei colloqui per il cessate il fuoco a Gaza, sottolineando che il gruppo militante palestinese non ha ricevuto le mappe che pianificano il ritiro israeliano dal territorio palestinese. "(Israele) non ha ancora consegnato mappe nuove o riviste relative al ritiro militare dalla Striscia di Gaza", ha dichiarato Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, accusando Israele di voler "prolungare il controllo militare" a Gaza a lungo termine.
Idf in Siria, cos sul Golan: Israele disperde drusi e stop infiltrazioni
I media israeliani riferiscono che un gran numero di drusi giunti alla frontiera siriana, sulle alture del Golan, sono stati dispersi con gas lacrimogeni mentre tentavano di superare il cancello principale della barriera di confine. Il portavoce delle IDF ha confermato che dei cittadini drusi israeliani hanno attraversato il confine con la Siria nell'area di Majdal Shams e che le forze stanno lavorando per riportarli in salvo. E' stato riportato, inoltre, che contemporaneamente decine di sospetti sono stati identificati mentre cercavano di infiltrarsi in Israele dal territorio siriano nell'area di Hadar. Le forze armate israeliane sono impegnate in loco per impedire l'infiltrazione e disperdere il raduno.
Israele potenzia le forze nella zona di confine siriana
Israele ha dichiarato che invierà più truppe al confine con la Siria, dopo aver promesso di intensificare gli attacchi se le forze governative non si fossero ritirate dal sud del Paese. "In base alla valutazione della situazione, (l'esercito israeliano) ha deciso di rafforzare le sue forze nell'area del confine siriano", si legge in una dichiarazione.
Media: "Otre 40 palestinesi uccisi oggi a Gaza"
Almeno 42 palestinesi, tra cui 11 bambini, sono stati uccisi oggi nella Striscia di Gaza, riportano i media internazionali. La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha reso noto che 19 persone sono morte in un punto di distribuzione del cibo nel sud della Striscia, accusando "agitatori tra la folla" di aver causato "una calca". Nello stesso sito, ha aggiunto, una persona è stata accoltellata a morte. In precedenza, i media avevano riportato che altre 22 persone - tra cui gli 11 bambini - erano state uccise nei raid israeliani.
Idf, colpito quartier generale esercito siriano a Damasco
L'esercito israeliano afferma di aver colpito l'ingresso del quartier generale dell'esercito siriano a Damasco.
Media siriani: attacco israeliano a Sweida
I media statali siriani riportano che l'esercito israeliano ha colpito la città di Sweida, a maggioranza drusa, dove le forze governative siriane si sono schierate nonostante gli avvertimenti da parte di Tel Aviv. "I droni di occupazione israeliani prendono di mira la città di Sweida", ha dichiarato l'emittente statale Sana. Un corrispondente dell'Afp ha assistito a un attacco contro un camion militare all'ingresso occidentale di Sweida, dove le forze governative si erano radunate prima di entrare in città. Ieri, secondo Axios, gli Usa avevano chiesto a Israele di fermare i raid contro le forze militari siriane nel sud del Paese.
Hamas: 21 morti in sito aiuti a Gaza, 15 per soffocamento
Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas ha affermato che almeno 21 persone sono rimaste uccise oggi, tra cui 15 per soffocamento e per l'uso di gas lacrimogeni sparati contro i palestinesi in cerca di cibo, in uno dei centri di distribuzione della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) nel sud di Khan Younis. "Per la prima volta, sono stati registrati dei decessi dovuti al soffocamento e all'intenso affollamento di cittadini nei centri di distribuzione degli aiuti", ha dichiarato il ministero in un comunicato stampa pubblicato su Telegram.
Al-Jazeera: almeno 37 morti a Gaza dall'alba
Almeno 37 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di oggi nella Striscia di Gaza. Lo afferma l'emittente al-Jazeera. Tra le vittime, 20 sono state uccise nei pressi di un punto di distribuzione di pacchi alimentari della Ghf a Khan Younis, nel sud dell'enclave palestinese.
Idf: a Gaza colpiti 120 obiettivi terroristici in 24 ore
L'Aeronautica militare israeliana ha colpito oltre 120 obiettivi terroristici a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane (Idf), aggiungendo che cinque divisioni continuano le operazioni di terra in tutta la Striscia. Secondo la stessa fonte, ripresa dal quotidiano Times of Israel, tra gli obiettivi figurano cellule di agenti, edifici utilizzati da gruppi terroristici, depositi di armi, tunnel e altre infrastrutture. Decine di vittime sono state riportate dai media a Gaza nell'ultimo giorno. Nella zona di Jabalia, nel nord di Gaza, l'esercito afferma che le truppe della 401ma Brigata corazzata sono state colpite da un lanciarazzi e, nel giro di pochi minuti, hanno diretto un attacco con drone contro la cellula che ha aperto il fuoco sul carro armato. Nessun soldato è rimasto ferito, secondo le Idf. Nella zona di Beit Hanoun, i riservisti della 646ma Brigata Paracadutisti di Riserva hanno distrutto una base di lancio di razzi utilizzata per colpire il sud di Israele e hanno ucciso agenti che stavano piazzando bombe nella zona, hanno aggiunto le Idf.
M.O.: 20 morti per ressa a centro aiuti. Ghf, colpa Hamas
Venti persone sono rimaste uccise questa mattina nella calca a un sito di distribuzione di aiuti a Khan Younis. Ad annunciarlo e' stata la Fondazione umanitaria di Gaza (Ghf), riferisce il Times of Israel, che ha addossato ad Hamas la responsabilità della strage. La ressa, in cui 19 persone sono state calpestate a morte e una accoltellata, è stata provocata da "agitatori" tra la folla, ha affermato la Ghf, "abbiamo ragioni credibili per ritenere che elementi armati e affiliati ad Hamas abbiano deliberatamente fomentato i disordini". E non e' un caso isolato, secondo la Fondazione. "Questo evento orribile segue un modello profondamente preoccupante negli ultimi giorni. I falsi messaggi sulle aperture dei siti di aiuto, tra cui Wadi Gaza e Tal Sultan, sono circolati ampiamente su Telegram e altre piattaforme, hanno alimentato la confusione e spinto folle verso siti chiusi", ha assicurato Ghf, con conseguenti "disordini".
Francesca Albanese (Onu): “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità”
La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati lo ha detto da Bogotà, dove si è recata per partecipare ad un vertice internazionale per trovare soluzioni al conflitto di Gaza. Albanese ha dichiarato che le sanzioni impostele da Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca rappresentano "una misura molto seria che non ha precedenti"

Albanese: “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità Onu”
Vai al contenutoMedia: raid israeliani a Gaza, almeno 20 morti
L'Esercito israeliano (Idf) ha completato un nuovo corridoio nel sud della Striscia di Gaza, che divide in due Khan Younis, ha annunciato l'Idf su Telegram. Soprannominato Magen Oz, il corridoio è stato realizzato nelle ultime settimane dalla 36esima Divisione. Un'illustrazione della zona pubblicata dall'Idf mostra che il nuovo percorso, lungo 15 chilometri, si collega al corridoio Morag, che separa Khan Younis da Rafah. L'Esercito sottolinea che il corridoio Magen Oz è "una parte importante nell'esercitare pressione su Hamas e nello sconfiggere la Brigata Khan Younis". Durante le operazioni della Divisione a Khan Younis, l'Idf afferma che le truppe hanno ucciso decine di terroristi e distrutto le infrastrutture di Hamas, tra cui tunnel e depositi di armi.
Colloqui indiretti Hamas-Israele proseguono a Doha
I colloqui indiretti tra Hamas e Israele proseguono a Doha senza una tempistica definita per la loro conclusione, ha dichiarato oggi il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed bin Mohammed Al Ansari. "Finché si terranno gli incontri, le delegazioni saranno presenti qui a Doha e tutte le parti comunicheranno quotidianamente. Questi negoziati sono in corso", ha dichiarato Al Ansari nella conferenza stampa settimanale, sottolineando il continuo impegno di tutte le parti, sebbene "non sia stato possibile stabilire una tempistica" in questa fase. I mediatori qatarioti, egiziani e statunitensi stanno lavorando "24 ore su 24 per colmare le lacune su molte delle questioni controverse e delicate in discussione", per raggiungere un accordo di principio che potrebbe aprire la strada ai prossimi colloqui in presenza, ha affermato. "Riteniamo che non vi sia alcuna stagnazione", ha aggiunto. Condannando le "politiche israeliane irresponsabili nella regione", il cui pericolo per la sicurezza regionale è risultato evidente durante i recenti scontri tra Israele e Iran, Al Ansari ha esortato la comunità internazionale ad assumere "una posizione molto chiara contro queste provocazioni israeliane".
Mo: Trump riceve emiro Qatar alla Casa Bianca, focus su cessate fuoco Gaza
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ricevuto il primo ministro del Qatar Muhammad bin Abdulrahman al-Thani alla Casa Bianca. Lo conferma la Casa Bianca. Al centro dei colloqui, come scrive Axios, i negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi.
Gli Usa hanno chiesto a Israele di fermare i raid in Siria
L'amministrazione Trump ha chiesto a Israele di fermare i raid contro le forze militari siriane nel sud del paese. Lo riporta Axios citando una fonte americana, secondo la quale Israele ha promesso che cesserà gli attacchi.