Tre morti e nove feriti causati dal raid israeliano sulla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City. Lo ha riferito il Patriarcato latino a Gerusalemme. Padre Gabriel Romanelli, il parroco, è rimasto leggermente ferito. Meloni: "Inaccettabili attacchi". Trump chiama Netanyahu secondo cui il raid è stato "un errore". In serata i media hanno riportato la notizia di un altro attacco in Siria, l'Idf ha dichiarato: "Non ci è noto"
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E' di tre morti e nove feriti il bilancio del raid israeliano sulla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City. Lo ha riferito in una nota il Patriarcato latino a Gerusalemme, evidenziando che "questa tragedia non è più grave o più terribile delle tante altre che hanno colpito Gaza. Molti altri civili innocenti sono stati feriti, sfollati e uccisi. Morte, sofferenza e distruzione sono ovunque". Padre Gabriel Romanelli, il parroco, è rimasto leggermente ferito ad una gamba.
Dura risposta della premier Meloni: "I raid israeliani su Gaza colpiscono anche la chiesa della Sacra Famiglia. Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi". Tajani parla di attacchi dell'esercito israeliano "non più ammissibili. Un atto grave contro un luogo di culto cristiano".
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha detto, che nel colloquio fra Donald Trump e Benjamin Netanyahu per affrontare i bombardamenti che hanno colpito anche la chiesa cattolica a Gaza, il premier israeliano ha accettato di rilasciare una dichiarazione sull'accaduto, spiegando che si sarebbe trattato di un "errore". Il primo ministro israeliano ha dichiarato che Israele "si rammarica profondamente" dell'attacco alla chiesa Santa Famiglia di Gaza, definendo le morti una "tragedia", secondo una dichiarazione del suo ufficio. "Israele si rammarica profondamente che un colpo vagante abbia colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Ogni vita innocente persa è una tragedia. Condividiamo il dolore delle famiglie e dei fedeli", ha aggiunto.
Gli approfondimenti:
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
- Francesca Albanese: "Sanzioni Usa per Gaza violano mia immunità Onu"
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Idf nega di avere attaccato oggi vicino a Sweida
La Sana, l'agenzia di stampa statale siriana, ha segnalato un "attacco israeliano al villaggio di Walga, nella zona di Sweida, nel sud del Paese". Inoltre, la notizia affermava che "ci sono morti e feriti tra i beduini della zona". Le IDF negano che sia stato effettuato un attacco nella regione. "Non ci è noto", hanno affermato le Forze armate di Tel Aviv.
Presidenza Siria accusa drusi di violare cessate il fuoco
La presidenza siriana accusa i combattenti drusi di violare il cessate il fuoco.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto.

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Vai al contenutoGuerra dei 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano
Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

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Vai al contenutoGaza Cola, cos'è e come è nata la bevanda venduta da Coop Alleanza 3.0
Questa bibita è il risultato di un progetto di proprietà palestinese che, grazie al ricavato delle vendite, contribuisce alla ricostruzione dell’ospedale Al-Karama nel governatorato di Gaza Nord.

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Vai al contenutoMedia, nuovo attacco israeliano nel sud della Siria
I media statali siriani hanno riferito di nuovi attacchi israeliani nei pressi della città siriana a maggioranza drusa di Sweida, il primo attacco nella zona dopo il ritiro delle forze governative siriane in seguito agli scontri con i combattenti locali. L'agenzia di stampa statale siriana Sana ha dichiarato che "gli aerei d'occupazione israeliani hanno effettuato un raid alla periferia della città di Sweida". Le forze siriane si erano ritirate da Sweida questa mattina dopo scontri sanguinosi con i combattenti drusi, accompagnati da attacchi israeliani e pressioni diplomatiche per il ritiro dall'area.
Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese
La caduta del regime di Bashar al-Assad dopo una lunga e sanguinosa guerra civile, non sembra aver portato - almeno per il momento - la pace in Siria. Nel Paese oggi guidato da Ahmed al-Sharaa, in precedenza noto come al-Jolani, si sono registrati scontri negli ultimi giorni tra gruppi leali al nuovo governo e la minoranza dei Drusi, in particolare nella zona della città di Sweida a sud della Siria.
Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese
Vai al contenutoNetanyahu: "Grati al Papa per le sue parole di conforto"
"Siamo grati a Papa Leone per le sue parole di conforto. Israele sta indagando sull'incidente e rimane impegnato a proteggere i civili e i luoghi sacri". Lo fa sapere l'ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu, riferendosi all'attacco alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza.
Siria, attacco israeliano a Sweida
In Siria ci sono notizie di un "attacco israeliano al villaggio di Valaga, nella zona di Sweida, nel sud del Paese". Inoltre, la notizia sottolinea che "ci sono vittime e feriti tra i beduini della zona".
Siria, Usa contrari ad attacchi di Israele
Gli Stati Uniti hanno dichiarato di opporsi agli attacchi del loro alleato Israele in Siria, il giorno dopo che Washington ha mediato per trovare un accordo per porre fine alla violenza. "Gli Stati Uniti non hanno sostenuto i recenti attacchi israeliani", ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce ai giornalisti. "Ci stiamo impegnando diplomaticamente con Israele e la Siria ai massimi livelli, sia per affrontare l'attuale crisi sia per raggiungere un accordo duraturo tra i due Stati sovrani", ha detto.
Ong, bilancio vittime delle violenze in Siria sale a 594
E' salito ad almeno 594 orti il bilancio dell uccisioni nella provincia di Sweida, nel sud della Siria, dopo diversi giorni di scontri e il dispiegamento delle forze governative. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha contato 300 drusi di Sweida tra le vittime, inclusi 154 civili, di cui 83 "giustiziati sommariamente da membri dei ministeri della Difesa e dell'Interno". Le violenze hanno causato anche la morte di 257 membri del personale governativo e 18 combattenti beduini, oltre a tre membri di tribù beduine "giustiziati sommariamente da combattenti drusi". Altri quindici membri del personale governativo sono stati uccisi in attacchi aerei israeliani, mentre un giornalista è stato ucciso mentre seguiva gli scontri.
Usa: "La chiesa colpita a Gaza è stato un incidente, indagare"
"E' stato un incidente", come detto da Israele: "esprimiamo le nostre condoglianze e abbiamo chiesto a Israele di indagare". Lo ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce rispondendo a chi le chiedeva della chiesa colpita da Israele a Gaza.
Israele "profondamente rammaricato" per attacco a chiesa di Gaza
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele "si rammarica profondamente" dell'attacco alla chiesa Santa Famiglia di Gaza, che ha causato la morte di tre persone questa mattina, definendo le morti una "tragedia", secondo una dichiarazione del suo ufficio. "Israele si rammarica profondamente che un colpo vagante abbia colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Ogni vita innocente persa è una tragedia. Condividiamo il dolore delle famiglie e dei fedeli", ha aggiunto.
Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi sono in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi.

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
Vai al contenutoIta Airways, stop a voli da e per Tel Aviv fino al 31/08
Ita Airways ha deciso di prorogare la sospensione dei voli da e per Tel Aviv fino al 31 agosto (compresi i voli AZ809 e AZ815 previsti per il 1 settembre) per motivi operativi. Lo rende noto la compagnia sul suo sito web. "I passeggeri - si legge - possono richiedere la riprotezione su un volo alternativo o il rimborso del biglietto". Ita Airways suggerisce ai passeggeri di controllare comunque lo stato del volo sul sito web della compagnia prima di recarsi in aeroporto.
Gaza, Guardiola: "I prossimi bambini a morire saranno i nostri"
Così l'attuale tecnico del City, insignito di recente della laurea honoris causa dall'Università di Manchester. Proprio nel discorso legato all'evento, l'allenatore spagnolo ha toccato temi che sono andati oltre il calcio, parlando anche del massacro dei bambini a Gaza.

Gaza, Guardiola: 'I prossimi bambini a morire saranno i nostri'. VIDEO
Vai al contenuto"Bibi ha detto a Trump che la chiesa a Gaza è stata colpita per errore"
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha detto, che nel colloquio fra Donald Trump e Benjamin Netanyahu per affrontare i bombardamenti che hanno colpito anche una chiesa cattolica a Gaza, il premier israeliano ha accettato di rilasciare una dichiarazione sull'accaduto, spiegando che si sarebbe trattato di un "errore".
Casa Bianca: "Trump ha chiamato Bibi per la chiesa bombardata"
"La reazione di Donald Trump ai bombardamenti di Israele a Gaza e sulla chiesa a Gaza non è stata positiva. Ha chiamato Netanyahu per affrontare questi attacchi": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt nel briefing con i giornalisti.
Albanese: “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità Onu”
La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati lo ha detto da Bogotà, dove si è recata per partecipare ad un vertice internazionale per trovare soluzioni al conflitto di Gaza. Albanese ha dichiarato che le sanzioni impostele da Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca rappresentano "una misura molto seria che non ha precedenti".

Albanese: “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità Onu”
Vai al contenutoDopo ferimento in raid padre Romanelli parla con un post su Fb
Dopo il ferimento alla gamba questa mattina a causa dei raid nella Striscia, padre Gabriel Romanelli ha ripreso da poco a postare sul suo profilo Facebook chiedendo preghiere per uno dei feriti di questa mattina, un giovane di cui ha pubblicato la foto.
Siria, Erdogan: "Israele è uno stato terrorista"
Israele è uno "stato terrorista", che usa i drusi "come scusa per il suo 'furto' in Siria". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo che "Ankara insisterà sul fatto che l'integrità territoriale della Siria e la sua struttura multiculturale rimangano intatte". "Vediamo i tentativi di silurare il cessate il fuoco che abbiamo raggiunto a Damasco, e questo dimostra che Israele non vuole la pace con la Siria", ha aggiunto Erdogan
Padre Romanelli, il parroco che resiste sotto le bombe
Ha sempre chiesto una tregua e un ritorno al dialogo, padre Gabriel Romanelli, parroco della chiesa della Sacra Famiglia, anche lui rimasto ferito nel raid di questa mattina a Gaza. Lui è stato una delle ultime persone ad aver parlato con Papa Francesco prima della sua morte: Bergoglio aveva preso l'abitudine dopo il 7 ottobre di fare tutte le sere una videochiamata alla piccola comunità cristiana di Gaza. Un escamotage in realtà, non da tutti compreso, per proteggere con la sua vicinanza costante la comunità dai bombardamenti, e soprattutto per far mantenere ad Israele la connessione Internet nella zona così da non spegnere le voci da Gaza. Dopo la morte di Francesco, il canale diretto di padre Gabriel con il Papa si è interrotto ma si è rafforzato quello con il patriarcato di Gerusalemme. E intanto il parroco argentino, 55 anni, da più di trenta in Medio Oriente e da 5 anni alla guida della piccolissima ma estremamente simbolica comunità della Sacra Famiglia (da Gaza Gesù, Giuseppe e Maria si imbarcarono in fuga verso l'Egitto), ha continuato fino a questa mattina, a pubblicare sui profili social della parrocchia, foto e video per far conoscere al mondo momenti della vita da rifugiati nel compound cristiano. Proprio pochi giorni fa, il 13 luglio, Romanelli aveva postato un filmato choccante che dava conto della partecipazione dei fedeli alla messa attoniti mentre all'esterno risuonava il frastuono dei bombardamenti. Pensavano di essere al sicuro all'interno della parrocchia della Sacra famiglia: stamattina il brutto risveglio.
Almeno 94 palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore
Sono almeno 94 i palestinesi uccisi dai raid israeliani nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della Salute di Gaza. Di questi, 26 sono morti mentre cercavano di ottenere aiuti umanitari. Almeno 367 palestinesi feriti sono arrivati negli ospedali di Gaza nelle ultime 24 ore. Da quando è stato lanciato a maggio il controverso programma di distribuzione alimentare Ghf, sostenuto da Stati Uniti e Israele, almeno 877 palestinesi in cerca di aiuti sono stati uccisi e 5.666 sono rimasti feriti. Il bilancio dei palestinesi morti dall'inizio della guerra sale a 58.667. Altri 139.94 sono rimasti feriti. Decine di persone sono morte solo nella giornata di oggi in varie zona della Striscia. Oltre alle tre vittime dell'attacco alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, si contano 4 vittime in un attacco al campo profughi di Bureij, nella parte centrale della Striscia, e 3 in un attacco a un edificio residenziale a Gaza City.

©Ansa
Francia: "Preoccupazione per le atrocità in Siria"
"La Francia esprime profonda preoccupazione per le atrocità che continuano nella regione di Suweida, nonostante l'accordo di disimpegno raggiunto ieri sera": è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi. Nel comunicato, la Francia "Invita tutte le parti interessate a rispettare rigorosamente il cessate il fuoco, a garantire la sicurezza dei civili e a ripristinare l'accesso umanitario e la fornitura di servizi essenziali nella regione". Parigi ricorda inoltre il suo attaccamento alla "sovranità e l'integrità territoriale della Siria e invita Israele ad astenersi da qualsiasi azione unilaterale".
Ben Gvir a Netanyahu: "Ferma i negoziati con Hamas"
Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha attaccato il primo ministro Benjamin Netanyahu per le notizie di "flessibilità" sulla questione delle mappe del ritiro da Gaza nell'ambito dei negoziati per l'accordo sui rapiti. Ben-Gvir ha detto che "l'apparente decisione del primo ministro di accettare di ritirarsi dall'asse Morag come parte dell'accordo di resa ad Hamas è seria e costituisce un'altra capitolazione". E ha aggiunto: "Netanyahu, non è troppo tardi per tornare in sè. Ferma i negoziati con i terroristi e dai le istruzioni necessarie per raggiungere gli obiettivi della guerra: piena occupazione, incoraggiamento dell'immigrazione e degli insediamenti".
Da Argentina "preoccupazione" per il raid Israele su chiesa a Gaza
Il governo dell'Argentina ha espresso "seria preoccupazione" per il bombardamento israeliano che ha colpito la chiesa cattolica della Sacra Famiglia, unico luogo di culto cristiano nella Striscia di Gaza, in cui è rimasto ferito anche il sacerdote argentino Gabriel Romanelli. La nota del ministero degli Esteri è stata diffusa poche ore dopo la notizia del raid che ha causato due vittime all'interno del complesso religioso. "La Repubblica Argentina - si legge - ha trasmesso la propria preoccupazione alle autorità israeliane e confida che venga fornita l'assistenza necessaria a padre Romanelli e alla comunità colpita". Buenos Aires "ribadisce l'importanza di tutelare i luoghi di culto, il personale religioso e la libertà di religione, ricordando che la protezione dei civili e delle strutture religiose e umanitarie è un principio fondamentale del diritto internazionale umanitario". Il governo rinnova inoltre il suo appello per un rapido ripristino della pace nella regione.
Siria, Mbs sente al-Sharaa: "Condanno gli attacchi israeliani"
L'erede al trono saudita, Mohammed bin Salman, ha espresso "condanna per gli attacchi" di Israele sul territorio siriano e "l'ingerenza nei suoi affari interni" durante un colloquio telefonico avuto con il presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale saudita Spa, secondo cui bin Salman "ha accolto con favore" le misure annunciate dal governo di Damasco per ripristinare "sicurezza e stabilità" in Siria dopo le violenze tra forze lealiste e drusi a Suwayda ed i raid israeliani su Damasco.
Mbs - l'acronimo con cui il principe saudita è noto in Occidente - ha ribadito la ferma posizione del Regno nel sostenere la Siria, "schierandosi al suo fianco e respingendo qualsiasi azione che mini la pace civile e sociale". Ha quindi sottolineato "la necessità del sostegno della comunità internazionale al governo siriano nell'affrontare queste sfide e nel prevenire qualsiasi ingerenza straniera negli affari interni della Siria, con qualsiasi pretesto".
Idf: "Evacuare immediatamente a Mawasi"
Il portavoce dell'Idf in arabo, il colonnello Avichai Edrei, ha emesso un avviso di evacuazione ai residenti di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, sottolineando che "è necessario evacuare immediatamente a Mawasi". In precedenza, i palestinesi hanno riferito di "attacchi israeliani nel cuore di Gaza nel campo di al-Bureij e di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza".
Farnesina, consegnate 800 tonnellate aiuti umanitari a Gaza
Un carico di 800 tonnellate di farina, acquistate e distribuite dal Programma Alimentare Mondiale (Pam) grazie al contributo italiano, è stato consegnato oggi nella Striscia, passando per la Giordania, come parte dell'iniziativa 'Food for Gaza'.
Questa nuova operazione - specifica la Farnesina in una nota - fa seguito all'ingresso a Gaza, a fine maggio, dei 15 camion donati dall'Italia al Pam per sostenere le operazioni di distribuzione di beni umanitari nella Striscia. Grazie al progetto finanziato dall'Italia, il Pam provvede all'acquisto e alla distribuzione nella Striscia di cibo, tra cui zucchero e farina, che potrà raggiungere oltre un milione di persone tra la popolazione civile, in particolare attraverso la produzione locale di pane.
Con l'impegno della Cooperazione italiana e grazie al programma 'Food for Gaza', l’Italia ha destinato finora oltre 110 milioni di euro alla crisi umanitaria e allo sviluppo dei Territori palestinesi, con oltre 110 tonnellate di aiuti umanitari inviati direttamente dal nostro Paese, e 30 milioni all'azione sul campo dei partner internazionali.
Timeline, il raid di Israele sulla chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza. VIDEO
Padre Faltas: L'Idf parla di errore? L'errore è questa guerra"
"L'Idf parla di errore, ma un errore è continuare la guerra e questi morti che stanno facendo. Basta odio, basta vendetta". Lo dice al Corriere.it, padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. Anche padre Faltas è in queste ore in contatto con il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli: "Lui è ferito poverino, ma sta aiutando gli altri".
Netanyahu: "Non permetteremo le forze militari a sud di Damasco"
Israele continuerà a utilizzare la forza per far rispettare le sue "linee rosse" in Siria, a partire dalla smilitarizzazione dell'area a sud di Damasco. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un video-messaggio. "Abbiamo stabilito una politica chiara - ha affermato Netanyahu - Demilitarizzare l'area a sud di Damasco, dalle Alture del Golan fino alla montagne dei drusi, è una delle nostre linee rosse".
"Non permetteremo a forze militari di scendere a sud di Damasco, non permetteremo che i drusi vengano colpiti a Jebel Druze (la montagna dei drusi, ndr)", ha osservato il primo ministro, che ha quindi accusato il governo del presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa, di aver violato entrambe queste linee rosse.
"Ha inviato un esercito a sud di Damasco, in un'area che deve restare demilitarizzata, e ha iniziato a massacrare i drusi. Non potevamo accettarlo in alcun modo”, ha precisato Netanyahu.
Raid su chiesa a Gaza, il Patriarcato: "I leader alzino la voce"
"Il Patriarcato Latino condanna fermamente questa tragedia e questo attacco contro civili innocenti e contro un luogo sacro. Tuttavia, questa tragedia non è più grande né più terribile di molte altre che hanno colpito Gaza. Molti altri civili innocenti sono stati feriti, sfollati e uccisi. Morte, sofferenza e distruzione sono ovunque. È giunto il momento che i leader alzino la voce e facciano tutto il necessario per fermare questa tragedia, che è umanamente e moralmente ingiustificabile. Questa guerra orribile deve giungere a una fine completa affinché si possa iniziare il lungo lavoro di ricostruzione della dignità umana". Così una nota del Patriarcato latino di Gerusalemme dopo il raid che ha coinvolto la chiesa di Gaza.
Patriarcato latino, 3 morti e 9 feriti in raid israeliano
Il bilancio del raid israeliano sulla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City, nel nord della Striscia, è salito ad almeno tre morti e nove feriti. Lo ha riferito il Patriarcato latino di Gerusalemme su X, precisando che due dei feriti sono in condizioni "critiche" e altri due in "gravi condizioni", mentre il parroco Gabriel Romanelli ha riportato ferite lievi. Secondo il Patriarcato, "le persone che si trovavano nel Complesso della Sacra Famiglia avevano cercato rifugio nella chiesa, sperando che gli orrori della guerra potessero risparmiar loro la vita, dopo che le loro case, beni e dignità erano stati già distrutti". Il Patriarcato ha espresso le sue più sentite condoglianze alle famiglie colpite, ha pregato per una pronta e completa guarigione dei feriti e ha condannato fermamente l'attacco a civili innocenti e a un luogo sacro.
La Slovenia vieta l'ingresso ai ministri Ben Gvir e Smotrich
Il governo sloveno ha annunciato misure per vietare l'ingresso di due ministri israeliani di estrema destra, Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich. Presentata come "la prima mossa nell'Unione Europea" contro il governo israeliano, i due ministri - partner chiave nella coalizione guidata da Netanyahu - saranno dichiarati "personae non gratae" a causa delle loro "osservazioni genocide, che incoraggiano la violenza estrema e gravi violazioni dei diritti umani dei palestinesi".
Raid su chiesa a Gaza, Patriarcato: "C'è una terza vittima"
Cambia ancora il bilancio del raid che ha coinvolto questa mattina anche la chiesa cattolica della Sacra Famiglia nella Striscia di Gaza: fonti del Patriarcato di Gerusalemme confermano all'Ansa che uno dei feriti è deceduto, portando così a tre il numero delle vittime.
Siria, media: "Nonostante cessate il fuoco, proseguono gli scontri"
La televisione di stato SyriaTV ha riferito che "violenti scontri sono ancora in corso" a Sweida, nel sud del Paese. Questo nonostante il fatto che il regime abbia dichiarato un cessate il fuoco la scorsa notte nell'area considerata una roccaforte drusa, dopo le battaglie tra la comunità e i beduini assistiti dalle forze governative siriane.
Barrot: "Inaccettabile raid su chiesa di Gaza, è ora che la carneficina cessi"
E' un ''attacco inaccettabile'' quello israeliano ''a Gaza contro la chiesa della Sacra Famiglia, storicamente sotto la protezione della Francia''. Così il ministro degli Esteri francese Jean Noel Barrot su 'X', dove ha detto di aver ''espresso al Patriarca latino di Gerusalemme la vicinanza e la solidarietà del nostro Paese. Questi attacchi sono intollerabili; è ora che la carneficina a Gaza cessi''.
Gaza, La Russa: "La mia vicinanza alla comunità cristiana"
"I bombardamenti che hanno colpito la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza sono un fatto gravissimo. Colpire luoghi di culto e civili inermi non può essere considerato parte legittima di alcuna operazione militare. La mia vicinanza va alla comunità cristiana e a Padre Romanelli, rimasto ferito nell'attacco. Serve uno scatto di responsabilità da parte di tutti". Lo scrive si facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Netanyahu: "Pronti a nuovi attacchi in Siria se necessario"
Israele continuerà a usare mezzi militari per far rispettare le sue due linee rosse in Siria: "smilitarizzare l'area a sud di Damasco, dalle alture del Golan ai monti drusi, e proteggere i fratelli dei nostri fratelli i drusi". Lo ha detto Benyamyn Netanyahu in un video diffuso dal suo ufficio. Il premier ha accusato il regime di Jolani di aver violato entrambe le linee rosse: "Ha inviato un esercito a sud di Damasco e ha iniziato a massacrare i drusi. Non potevamo accettarlo in alcun modo". Per Netanyahu il cessate il fuoco annunciato dal regime "è stato ottenuto con la forza". E ha avvertito: "Continueremo ad agire se necessario".

©Ansa
Siria, Wadephul: "Rispettare il cessate il fuoco, no a nuove tensioni"
Il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ha esortato tutte le parti coinvolte nel conflitto siriano a rispettare il cessate il fuoco e ad evitare nuove escalation che possano compromettere ulteriormente la stabilità del Paese arabo, messa a dura prova dai recenti scontri nel sud. "Il fatto che le armi siano ora silenziose, anche dopo la mediazione dei partner statunitensi, è una buona notizia", ha dichiarato Wadephul in una nota diffusa dal ministero degli Esteri a Berlino.
"È ora fondamentale che tutte le parti aderiscano all'accordo e cessino le ostilità", ha aggiunto il ministro, sottolineando l'importanza di consolidare la tregua. Wadephul ha inoltre condannato con fermezza gli attacchi contro la minoranza drusa, evidenziando che "i responsabili devono essere chiamati a rispondere delle loro azioni".
Il ministro ha ricordato che il governo siriano ha il dovere di proteggere i propri cittadini dalla violenza, "indipendentemente dalla loro religione o etnia". Ha infine ribadito la necessità che le autorità di Damasco avviino un processo politico inclusivo in cui tutti i cittadini siriani siano rappresentati e ha messo in guardia dal rischio che la Siria diventi un terreno di scontro a causa delle tensioni regionali.
Tajani: "Per l'Italia la situazione a Gaza è intollerabile"
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo israeliano, Gideon Saar, e successivamente un colloquio con Padre Gabriel Romanelli, parroco della Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Al ministro israeliano - riferisce una nota della Farnesina - Tajani ha ribadito la totale condanna per gli attacchi militari che nella Striscia coinvolgono la popolazione civile, confermando che per l'Italia la situazione a Gaza è intollerabile.
Tajani ha reiterato la necessità di arrivare immediatamente a un cessate il fuoco per evitare ulteriori sofferenze alla popolazione civile. Il titolare della Farnesina chiede che venga fatta chiarezza sulle responsabilità del raid. Ha espresso solidarietà a Padre Romanelli, dimostrando pieno sostegno alle vittime coinvolte.
Erdogan ad al-Sharaa: "Raid di Israele inaccettabili, minaccia a stabilità della regione"
Sono ''inaccettabili'' gli attacchi che Israele ha condotto contro la Siria, in particolare contro obiettivi militari a Damasco e contro le forze governative nella città meridionale a maggioranza drusa di Sweida. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un colloquio con il presidente siriano Ahmed al-Sharaa, affermando che ''l'aggressione israeliana rappresenta una minaccia alla stabilità regionale''.
Netanyahu: "Cessate il fuoco ottenuto con la forza"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il cessate il fuoco in Siria è stato "ottenuto con la forza", dopo che Israele ha colpito obiettivi militari a Damasco in risposta all'attacco delle truppe governative alla minoranza drusa nella città meridionale di Sweida. "E' un cessate il fuoco ottenuto con la forza. Non con richieste, non con suppliche: con la forza", ha dichiarato Netanyahu.
Attacco Sacra Famiglia Gaza, Ordini medici 'solidarietà e preoccupazione'
Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici, esprime con un post su X "vicinanza a padre Gabriel Romanelli e alle persone colpite dall'attacco alla chiesa della Sacra Famiglia" a Gaza. "In questo contesto di grave emergenza - scrive il presidente dei medici - rinnoviamo la nostra preoccupazione per la popolazione civile e il personale sanitario".
"Un nuovo ringraziamento va al ministro" degli Esteri "Antonio Tajani per l'istituzione della rete permanente di cooperazione con i medici sul territorio, che sono pronti a mettersi a disposizione", aggiunge Anelli in un altro post.
Fontana: "Inammissibili attacchi a innocenti"
"E' inammissibile che la popolazione civile di Gaza continui a essere oggetto di attacchi che coinvolgono innocenti e che in queste ore hanno interessato anche la chiesa della Sacra Famiglia. Sono vicino alle vittime e alla comunità locale così duramente provata. Queste violenze devono finire". Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
Frati Assisi: "Esterrefatti e rattristati da attacco a chiesa Gaza, riaprire dialogo"
"Siamo esterrefatti, molto rattristati per questo attacco mortale che ha colpito una chiesa cattolica a Gaza e in particolare proprio per la conoscenza personale che abbiamo del parroco, Padre Romanelli: è un fratello per noi. Ci rattrista molto che sia stato ferito, è una persona che, come noi, ha la missione di annunciare il Vangelo e promuovere la pace". Così all'Adnkronos fra Giulio Cesareo, direttore dell'Ufficio comunicazione del Sacro Convento di San Francesco in Assisi commentando gli attacchi israeliani nel territorio di Gaza che hanno colpito anche la chiesa della Sacra Famiglia, ferendo Padre Gabriel Romanelli ed evidenziando come gli appelli, anche quelli del Papa, rimangano inascoltati.
"Vorremmo dire - continua fra Giulio Cesareo - a coloro che hanno il potere di far tacere le armi: pensate al futuro, ai vostri figli, alle persone che amate, perché il loro futuro sarà bello solo se sarà costruito sulla pace, sul dialogo e sul rispetto. Come dice la Bibbia, venerata sia dai cristiani che dagli ebrei, 'poiché hanno seminato vento, raccoglieranno tempesta' (Os 8,7)".
"L'unica brezza che sarà benedizione per Israele, per tutti i palestinesi, cristiani e musulmani, è quella che viene dall'umiltà di rimettersi a dialogare", conclude fra Giulio Cesareo.
Hamas: "Prendere di mira chiese è un crimine di guerra"
"Prendere di mira moschee, chiese, ospedali e strutture civili a Gaza è un crimine di guerra che richiede una presa di posizione da parte della comunità internazionale". Lo ha affermato Hamas in una nota dopo il raid delle Idf sulla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City.
"L'attacco dell'esercito di occupazione alla chiesa del monastero latino di Gaza City costituisce un nuovo crimine commesso contro i luoghi di culto e gli sfollati", ha aggiunto.
Giornalisti uccisi, Avs: "Sì a Giornata con il cuore a Gaza"
"Diciamo si' alla istituzione della giornata in memoria dei giornalisti uccisi con il cuore a Gaza, dove 217 giornalisti sono stati colpiti a morte, 400 feriti o menomati, 48 sono detenuti illegalmente nelle carceri israeliani. Israele ha pianificato l'aggressione di Gaza prevedendo anche il divieto di raccontarla: a Gaza oggi i giornalisti si tolgono la scritta press per evitare di essere target dei cecchini. In molte parti del mondo i giornalisti rischiano la vita, sono vessati e imprigionati, Trump ha preso iniziative per limitare la liberta' di stampa, scegliendosi i giornalisti a cui far seguire le sue conferenze stampa e l'ultimo rapporto sulla liberta' di stampa di Reportes sans Frontieres colloca l'Italia al 49 posto, un risultato amaro e preoccupante di cui abbiamo visto gli effetti nei confronti dei giornalisti d'inchiesta. Quindi si' alla giornata della memoria per i giornalisti uccisi, nella consapevolezza che c'e' molto da fare per tutelare la liberta' di stampa in Italia e nel mondo". Lo ha detto in Aula Filiberto Zaratti, capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera.
Siria, Osdh: "516 morti in violenze settarie nel Sud"
In Siria, almeno 516 persone sono state uccise nella provincia meridionale di Sweida, negli scontri tra drusi e beduini che hanno coinvolto le forze governative. Il bilancio aggiornato e' stato diffuso dall'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh), con sede nel Regno Unito. Nel dettaglio, l'Ong ha contato 79 combattenti drusi e 154 civili di Sweida tra i morti, tra cui 83 persone "che sono state giustiziate sommariamente da membri dei ministeri della Difesa e dell'Interno". Gli scontri hanno causato anche la morte di 243 membri del personale governativo e 18 combattenti beduini, oltre a tre membri di tribu' beduine "che sono stati giustiziati sommariamente dai combattenti drusi". Anche 15 membri del personale governativo sono stati uccisi in attacchi aerei israeliani.
Siria, media: "Diplomatici occidentali vicini a siti colpiti"
I diplomatici occidentali erano a pochi metri dal ministero della Difesa siriano a Damasco quando Israele ieri ha attaccato l'edificio. Lo riferiscono due fonti e testimoni oculari all'agenzia di stampa Reuters, aggiungendo che i diplomatici si trovavano all'interno di un convoglio blindato.
Calenda: "Ennesimo scempio criminale di Netanyahu"
"Ennesimo scempio criminale di Netanyahu. E' chiaro che il Governo di Israele è in mano a fanatici guerrafondai che hanno perso ogni senso del limite. Agire subito con sanzioni individuali è un obbligo politico e morale". Lo scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda, commentando il raid israeliano sulla parrocchia cattolica di Gaza.
Schlein: "Non bastano parole Meloni. Grave ipocrisia"
"Il governo Netanyahu, per assecondare il suo piano di colonizzazione della Palestina e di distruzione di Gaza, oggi ha colpito anche la parrocchia della Sacra Famiglia, provocando due morti e ferendo anche Padre Romanelli. E questo massacro continuera' finche' Netanyahu non sara' fermato, per questo non e' sufficiente che Giorgia Meloni definisca come 'inaccettabile quanto sta accendendo. Non bastano le parole, servono i fatti". A dirlo e' Elly Schlein. "Oggi alla Camera, la maggioranza - rimarca la segretaria Pd - ha respinto la mozione unitaria di Pd-M5s-Avs sulla sospensione del memorandum d'intesa tra Italia e Israele. Un voto grave della destra di Meloni, che pesa come un macigno davanti a decine di migliaia di morti". "Mentre Meloni twittava contro i raid israeliani sui civili, la sua maggioranza votava contro quello che poteva essere un segnale chiaro dell'Italia contro il governo di Netanyahu: una ipocrisia vergognosa", conclude Schlein.
Schlein: "Netanyahu va fermato con i fatti, grave no destra Meloni a mozione Pd-M5s-Avs"
"Il governo Netanyahu per assecondare il suo piano di colonizzazione della Palestina e di distruzione di Gaza oggi ha colpito anche la parrocchia della Sacra Famiglia, provocando due morti e ferendo anche Padre Romanelli. E questo massacro continuerà finché Netanyahu non sarà fermato, per questo non è sufficiente che Giorgia Meloni definisca come “inaccettabile” quanto sta accendendo. Non bastano le parole, servono i fatti". Lo dice Elly Schlein.
"Oggi alla Camera, la maggioranza ha respinto la mozione unitaria di PD - M5S - AVS sulla sospensione del memorandum d’intesa tra Italia e Israele. Un voto grave della destra di Meloni, che pesa come un macigno davanti a decine di migliaia di morti. Mentre Meloni twittava contro i raid israeliani sui civili, la sua maggioranza votava contro quello che poteva essere un segnale chiaro dell’Italia contro il governo di Netanyahu: una ipocrisia vergognosa", aggiunge la segretaria del Pd.
Crosetto: "Oggi morti altri palestinesi innocenti" (2)
"La giusta e sacrosanta reazione di Israele alla strage del 7 ottobre, la condivisibile e legittima guerra ad Hamas ed alle organizzazioni terroristiche che hanno come ragione fondante la morte di Israele - ha aggiunto Crosteto - ci troveranno sempre saldamente alleati. Ma bisogna anche difendere la popolazione civile palestinese, e ciò che ogni giorno accade a Gaza".
Card. Lojudice: "Vicinanza alla chiesa di Gaza, lavoriamo per costruire la pace"
"Abbiamo appreso con grande dispiacere del raid che ha colpito la parrocchia di Gaza. Desideriamo confermare la nostra vicinanza a tutta la Chiesa cattolica della Terra Santa, in particolare al Patriarca, card. Pierbattista Pizzaballa, e al parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli, rimasto ferito nell’attacco. A nome di tutti i Vescovi della Toscana desidero ancora una volta ribadire l’importanza di lavorare per costruire la pace, unico strumento per tutelare soprattutto le persone innocenti e civili, troppo spesso vittime del conflitto". È quanto dichiara il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e presidente della Conferenza Episcopale Toscana che recentemente si è recata con una delegazione in vista in Terra Santa.
Crosetto: "Israele non cada nella trappola di Hamas"
"La povera gente di Gaza è usata dai terroristi di Hamas come scudi umani. Ma alcune forze di Israele non si possono quasi fare complici di Hamas nell'uccidere palestinesi non combattenti. Così si fa il gioco dei terroristi. È una trappola ignominiosa, ma il governo di Israele non può caderci e deve pienamente accettare che la difesa del diritto internazionale è il presupposto della difesa anche della propria esistenza". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto. "La Guerra a Gaza - aggiunge - deve finire. Quella contro Hamas deve continuare. Le due cose non sono sovrapponibili, non lo devono essere e non è accettabile che vengano dipinte come inseparabili. Così come ritengo molto pericoloso, anche per la stessa popolazione Drusa, l'attacco condotto in Siria".
Ong: "Almeno 516 morti negli scontri nel sud della Siria"
Il bilancio delle vittime degli scontri nel sud della Siria continua a crescere. Secondo l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani si contano almeno 516 morti da domenica scorsa.
Belgio blocca container materiale per Israele
Un tribunale della capitale belga ha stabilito oggi che un container di cuscinetti a rulli conici destinato a un'azienda israeliana del settore difesa, intercettato nel porto di Anversa, non deve lasciare il porto, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Belga.
Il giudice ha inoltre ordinato al governo delle Fiandre, la regione belga in cui si trova Anversa, di bloccare qualsiasi transito di materiale per uso militare e di prodotti per la difesa, a meno che non siano destinati esclusivamente a uso civile. Il giudice ha inoltre imposto una sanzione di 50mila euro per ogni violazione.
Crosetto: "Oggi morti altri palestinesi innocenti"
"Oggi gli attacchi israeliani nel territorio di Gaza hanno colpito anche una chiesa, quella della Sacra Famiglia, ferendo Padre Gabriel Romanelli, a cui esprimo la mia vicinanza. Oggi, come ieri, come una settimana fa, come il mese scorso e tre mesi fa, sono morti altri palestinesi innocenti, uomini, donne, bambini, che non fanno parte di Hamas ma semmai ne sono prigionieri e ostaggi". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto. "La loro sola colpa - aggiunge - è essere nati in una terra straziata dall'odio, in un tempo drammatico nel quale la ragione si è addormentata. Noi assistiamo ormai da mesi a qualcosa di disumano, straziante, orribile".
Le Pen: "Raid israeliani su chiesa Gaza non sono accettabili"
''I raid israeliani che hanno colpito la chiesa della Sacra Famiglia non sono accettabili. Nella legittima lotta condotta da Israele per l'eradicazione dei fondamentalisti islamici di Hamas, la popolazione civile, come anche le minoranze religiose cristiane, vanno protette alla luce del diritto internazionale. Promuovere questa voce è il ruolo della Francia": lo scrive in un messaggio pubblicato su X la capogruppo del Rassemblement National (Rn) all'Assemblea Nazionale, Marine Le Pen.
Idf, eliminati uomini Hamas dopo attacco a paracadutisti a Gaza
L'esercito israeliano afferma di aver eliminato diversi uomini armati riutenuti miliziani di Hamas che hanno ferito quattro paracadutisti nel quartiere di Shejaiya a Gaza City la scorsa notte. Lo riferisce il Times of Israel. Due dei soldati sono rimasti gravemente feriti dagli spari, e due ufficiali sono stati dichiarati in condizioni moderate e lievi, secondo l'esercito. Separatamente, l'Idf ha affermato che i soldati della Brigata Nahal hanno diretto un attacco contro un deposito di armi nell'area dei quartieri di Daraj e Tuffah a Gaza City, e che i soldati della 401a Brigata Corazzata hanno ucciso agenti di Hamas a Jabalia.
Israele, insegnante del Negev accusata di spionaggio per Iran
I pubblici ministeri hanno presentato accuse contro un'insegnante del Negev arrestata a giugno con l'accusa di spionaggio a favore dell'Iran. Lo riferisce il Time of Israel. I rapporti della polizia indicano che il 33enne Tahani Abu Samhan era stato in contatto con un agente iraniano per piu' di un anno, anche durante la recente guerra di Israele contro la Repubblica islamica. Secondo le accuse, avrebbe filmato i jet da combattimento che decollavano dalla base aerea meridionale di Nevatim durante la guerra passando poi video all'agente. I pubblici ministeri dicono che Abu Samhan era pienamente consapevole che la persona con cui era in contatto era un agente iraniano, aggiungendo che aveva usato un telefono apposito per comunicare con lui. Simile ad altri accusati di spionaggio per l'Iran, Abu Samhan e' stata pagata dal suo gestore, secondo i24 News. Secondo quanto riferito, e' stata pagata in contanti, a differenza della maggior parte delle reclute che ricevono il pagamento in criptovaluta. I pubblici ministeri hanno chiesto che il tribunale ordini che sia trattenuta in carcere fino alla fine del procedimento giudiziario contro di lei.
Al-Sharaa: "Proteggere diritti e libertà drusi è nostra priorità"
"Rivolgo un messaggio speciale ai nostri fratelli drusi, che sono parte integrante del tessuto di questa Nazione: la Siria non sarà mai una terra di frammentazione o divisione tra i suoi figli. Proteggere i vostri diritti e le vostre libertà è una priorità assoluta per noi. Respingiamo qualsiasi tentativo di trascinarvi ad allearvi con attori esterni o di seminare divisione tra le nostre fila". Lo ha dichiarato in un video-messaggio il presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa.
Siria, al-Sharaa: "Entità israeliana vuole seminare il caos"
"L'entità israeliana, che ha sempre cercato di destabilizzarci e seminare discordia tra noi dalla caduta del precedente regime, sta ancora una volta cercando di trasformare la nostra terra sacra in un'infinita arena di caos. In questo modo, mira a frantumare l'unità del nostro popolo e a indebolire la nostra capacità di proseguire il cammino della ricostruzione e della rinascita nazionale". Lo ha dichiarato in un video-messaggio il presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa.
"Questa entità non cessa di utilizzare ogni metodo per fomentare conflitti e divisioni, dimenticando che i siriani, con la loro lunga storia, hanno sempre rifiutato la divisione", ha aggiunto.
Raid su chiesa a Gaza, Ordine di Malta: "Attacchi inammissibili"
"Il Sovrano Ordine di Malta ritiene inammissibili gli attacchi avvenuti questa mattina contro la parrocchia latina della Sacra Famiglia di Gaza. L'Ordine di Malta esprime la sua piena solidarietà al parroco, padre Gabriel Romanelli, e ai civili rimasti feriti nel raid che oggi ha colpito il luogo di culto, in questi mesi di conflitto rifugio per sfollati e centro di aiuto umanitario a Gaza. Si stringe intorno alle famiglie delle persone colpite, ribadendo la ferma condanna nei confronti degli attacchi contro la popolazione civile palestinese e delle violazioni del diritto umanitario internazionale". Così una nota. "Proprio la Sacra Famiglia di Gaza - si legge anche - è il cuore del progetto umanitario portato avanti dall'Ordine di Malta, attraverso Malteser International, in collaborazione con il Patriarcato latino di Gerusalemme. Da maggio 2024 sono state consegnate 200 tonnellate di cibo a oltre 25.000 civili, ed è allo studio l'apertura di un punto di assistenza sanitaria per la comunità locale".
Card. Pizzaballa: "Non abbandoneremo gente di Gaza"
"Noi cerchiamo sempre di raggiungere Gaza in tutti i modi possibili, direttamente e indirettamente. Adesso è presto per parlare di tutto questo, bisogna capire cosa sia accaduto, cosa si deve fare, soprattutto per proteggere la nostra gente, naturalmente cercare di verificare che queste cose non accadono più e poi si vedrà come proseguire, ma certamente non li lasceremo mai soli". Sono le prime parole a caldo del Patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, rilasciate ai media vaticani dopo il raid su Gaza di questa mattina che ha colpito la chiesa cattolica della sacra Famiglia.
Raid su chiesa a Gaza: Patriarcato, 11 i feriti
Nel raid sulla Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, secondo il Patriarcato latino, sono rimaste ferite anche 11 persone, tra loro una donna in gravissime condizioni e in pericolo di vita. Due invece sono gravi, cinque sono in condizioni stabili e tre sono feriti leggeri.
Gaza: "Il cordoglio del Papa, 'subito il cessate il fuoco"
"Sua Santità Papa Leone XIV è profondamente addolorato nell'apprendere la perdita di vite e di feriti causati dall'attacco militare alla chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza e assicura al parroco, don Gabriel Romanelli e a tutta la comunità parrocchiale la sua vicinanza spirituale affidando le anime dei defunti all'amorevole misericordia di Dio". Così il Papa in un telegramma a firma del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. "Il Papa rinnova il suo appello per un immediato cessate il fuoco ed esprime la sua profonda speranza di dialogo, riconciliazione e pace durevole nella Regione".
Tribunale belga ferma l'invio di armi verso Israele
Il tribunale di Bruxeles ha ordinato al governo regionale fiammingo di bloccare tutto il transito di equipaggiamento militare verso Israele, riferisce l'emittente Vrt. La regione ospita il porto di Anversa, uno dei più grandi di Europa L'intervento ha bloccato componenti destinati alla società di difesa israeliana Ashot nel porto di Anversa. Secondo il Tribunale il governo fiammingo deve impedire il transito di "prodotti per la difesa e altre attrezzature destinate all'uso militare per le quali non vi è alcuna certezza materiale che siano destinate esclusivamente all'uso civile".
Raid su chiesa a Gaza, il Patriarcato conferma due morti
Il Patriarcato latino di Gerusalemme conferma che l'attacco alla chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza ha provocato due vittime.
La Cei: "Inaccettabile attacco a chiesa Gaza, tacciano armi"
"Apprendiamo con sgomento dell'inaccettabile attacco alla chiesa della Sacra Famiglia di Gaza. Esprimiamo vicinanza alla comunità della parrocchia colpita, con un particolare pensiero a coloro che soffrono e ai feriti, tra i quali padre Gabriel Romanelli. Nel condannare fermamente le violenze che continuano a seminare distruzione e morte tra la popolazione della Striscia, duramente provata da mesi di guerra, rivolgiamo un appello alle parti coinvolte e alla comunità internazionale affinché tacciano le armi e si avvii un negoziato, unica strada possibile per giungere alla pace". Così in una nota la Cei.
Idf: indagine in corso su attacco chiesa Sacra Famiglia
Le circostanze dell'incidente alla chiesa della Sacra Famiglia sono in fase di revisione. Lo afferma l'Idf in una dichiarazione, dopo che e' stato riferito che quattro persone sono rimaste gravemente ferite in un attacco all'unica chiesa cattolica della Striscia. L'esercito israeliano ha aggiunto di essere "a conoscenza dei rapporti riguardanti i danni causati a Gaza City e le vittime sulla scena". "L'IDF fa ogni sforzo possibile per mitigare i danni ai civili e alle strutture civili, compresi i siti religiosi, e si rammarica per i danni causati loro", ha ribadito. L'esercito, tuttavia, non ha confermato se ha effettuato o meno l'attacco che ha colpito la chiesa.
Gaza, Braga: solidarietà ma risparmiatevi parole circostanza
Attacco chiesa Gaza, Conte: sovranisti che fine hanno fatto?
La parrocchia cattolica bombardata altre due volte
Non è la prima volta che viene colpita la Chiesa Cattolica a Gaza. La notte del 16 dicembre 2023, nella parrocchia latina della Sacra Famiglia, quartiere Zeitoun di Gaza City, si consumò un altro episodio drammatico: pesanti bombardamenti israeliani colpirono l'intero complesso, danneggiando la chiesa, le strutture delle suore di Madre Teresa e i pannelli solari che fornivano energia vitale allo stabile.
Un nuovo raid nei mesi successivi colpì ancora zone adiacenti alla chiesa: nel marzo 2025 gli sfollati ritornarono solo per trovare vetri infranti, schegge e macerie intorno al complesso.
Gaza, dal 7 ottobre comunità cristiana dimezzata: ora 500
Dall'inizio del conflitto a Gaza tre parrocchiane della Sacra Famiglia sono state uccise e la comunità cristiana si è fortemente ridotta. Dopo il 7 Ottobre, la comunità si è dimezzata: "Siamo circa 500 - diceva pochi giorni fa padre Gabriel Romanelli ai media vaticani - accampati in ogni angolo della parrocchia della Sacra Famiglia. Prima del 7 ottobre i cristiani a Gaza era 1017, circa 300 sono riusciti ad uscire dalla Striscia quando era ancora aperto il valico con l'Egitto di Rafah, 54 sono morti, 16 sono stati uccisi nel bombardamento che ha colpito la chiesa di san Porfirio del Patriarcato ortodosso".
Mosca: "Raid israeliani violazione sovranità della Siria"
Mosca ha condannato gli attacchi israeliani alla Siria definendoli una "aperta violazione della sovranità del Paese". Lo si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri.
Ong: almeno 27 drusi giustiziati sommariamente a Sweida
Almeno 27 persone ,tra cui due donne, sono state giustiziate sommariamente in strada e nelle loro case da militari filogovernativi siriani nella città di Sweida, roccaforte della comunità drusa nella Siria meridionale e teatro da domenica di sanguinosi scontri. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui con questi 27 uccisi sale a 347 il bilancio di morti in quattro giorni di combattimenti tra milizie druse e loro rivali governativi e beduini sunniti filo-governativi. Di questi 347, secondo l'Osservatorio, 207 sono proprio membri delle forze di Damasco agli ordini dell'autoproclamato presidente Ahmad Sharaa (Jolani). Si registrano anche 15 militari governativi uccisi dai raid che Israele ha condotto martedì e ieri su Damasco, Sweida e la vicina regione di Daraa. Le persone uccise, tra civili e miliziani drusi, nella regione di Sweida da parte delle forze governative e dai loro alleati beduini sono 107 secondo il conteggio, ancora parziale, da parte dei ricercatori sul terreno dell'osservatorio.
Camera respinge mozione Pd-Avs-M5s sul memorandum Israele
L'aula della Camera ha respinto con 142 voti a 102 la mozione Pd-Avs-M5s sulla sospensione del memorandum d'intesa tra Italia ed Israele. Anche il primo capoverso del dispositivo su cui era stata chiesta una votazione separata è stato respinto.
Papa Leone informato raid su chiesa di Gaza
Papa Leoen XIV è stato informato qeusta mattina, a margine di una udienza a Casetl Gandolfo, ad un gruppo di pellegrini, dei raid israeliani sulla chiesa della Sacra Famiglia di Gaza in cui è rimasto leggermente ferito ad una gamba anche il parroco, padre Gabriel Romanelli. Lo apprende l'ANSA.
Fonti Patriarcato: due donne gravi ma non morte
Le due donne coinvolte questa mattina nei raid israeliani sulla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, che in un primo momento da fonti vicine al Patriarcato erano state ritenute morte poichè "non davano segni di vita", sono ferite e ora "ricoverate dopo essere state rianimate". "Sono ancora in pericolo di vita e non sappiamo se ce la faranno", spiegano all'ANSA, fonti vicine al Patriarcato latino di Gerusalemme. In totale quindi, ci sono 8 feriti: le due donne, due uomini feriti gravi e 4 altri meno gravi tra cui il parroco, don Gabriel Romanelli.
Gaza, i soccorsi dopo il raid sulla chiesa cattolica. Padre Romanelli ferito

Pizzaballa: "Colpita parrocchia Gaza, ferito Romanelli"
"Colpita la parrocchia latina della sacra Famiglia di Gaza. Due morti e sei feriti, di cui 2 gravi. Lievemente ferito il parroco, padre Gabriel Romanelli che si trova attualmente in ospedale". A dichiararlo al Sir è il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa. La parrocchia attualmente ospita circa 500 sfollati cristiani. Padre Romanelli, religioso argentino, era quotidianamente l'interlocutore di Papa Francesco a Gaza: tutti i giorni riceveva una telefonata del Papa e lo informava sulle condizioni della comunità Cristiana e degli altri rifugiati nella
parrocchia.
Patriarcato Gerusalemme: ferito padre Gabriel Romanelli
Nel raid israeliano sulla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza è rimasto ferito il parroco, padre Gabriel Romanelli. A darne conferma è il Patriarcato Latino di Gerusalemme in un comunicato stampa postato su X, in lingua araba e in inglese. La nota ufficiale fa riferimento ad altri feriti me non menziona ancora le vittime, che sarebbero due. "La Chiesa ha subito danni. Il Patriarcato fornirà ulteriori dettagli non appena saranno disponibili", conclude il comunicato. Padre Romanelli, parroco argentino 55enne, è rimasto leggermente ferito a una gamba ed è stato trasportato in ospedale. La parrocchia attualmente ospita circa 500 sfollati cristiani.
Tajani: "Grave attacco contro Chiesa Gaza, ora di fermarsi e trovare pace"
''Gli attacchi dell’esercito israeliano contro la popolazione civile a Gaza non sono più ammissibili. Nel raid di questa mattina è stata colpita anche la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, un atto grave contro un luogo di culto cristiano. Tutta la mia vicinanza a Padre Romanelli, rimasto ferito durante il raid. E' tempo di fermarsi e trovare la pace''. Così il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha condannato tramite 'X' il raid aereo israeliano contro la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza nel quale sono state uccise due donne.
Meloni: da Israele da mesi attacchi inaccettabili a civili
"I raid israeliani su Gaza colpiscono anche la chiesa della Sacra Famiglia. Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento". Lo dichiara la premier Giorgia Meloni.
Raid sulla chiesa cattolica di Gaza, due morti
E' stata colpita da un raid la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Secondo quanto apprende l'ANSA, ci sarebbero due morti e 6 feriti gravi mentre padre Gabriel Romanelli, il parroco, sarebbe rimasto leggermente ferito ad una gamba.
MO, ok Hamas a nuovo piano Israele, Idf via da corridoio Morag
Ci sono stati progressi nei negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza dopo che Hamas ha approvato la nuova mappa presentata da Israele, che include il ritiro delle forze dell'Idf dal corridoio di Morag. Lo riferiscono fonti di Hamas all'emittente egiziana Al-Rad. La nuova mappa presentata da Israele prevede che le forze israeliane rimandano a circa un chilometro a nord del corridoio di Filadelfia, spiega il sito del quotidiano israeliano Haaretz.
Le delegazioni israeliane e di Hamas sono state a Doha negli ultimi giorni per condurre colloqui indiretti mediati dal Qatar. La principale controversia tra le parti riguarda il dispiegamento delle forze dell'Idf nella Striscia di Gaza durante il cessate il fuoco di 60 giorni e la richiesta israeliana di rimanere nel corridoio di Morag. Nelle ultime 24 ore Israele ha presentato un nuovo piano che secondo i funzionari israeliani poteva essere accettato da Hamas
Wafa: decine di morti e feriti in attacchi su Gaza dall'alba
Decine di palestinesi sono stati uccisi e feriti questa mattina durante gli attacchi aerei israeliani su diverse aree della Striscia di Gaza. Il corrispondente di Wafa ha riferito che un uomo, sua moglie e i loro cinque figli sono stati uccisi quando gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira una casa a Jabalia al-Balad, a nord della Striscia di Gaza. Nel quartiere di al-Zeitoun, a sud-est di Gaza City, quattro persone sono rimaste uccise e altre ferite nell'attacco su una casa, vicino alla scuola Imam al-Shafi'i. Un altro morto e diversi feriti nel raid su un edificio a ovest di Gaza City. Nel campo profughi di al-Nuseirat, quattro palestinesi sono morti in un bombardamento di artiglieria che ha preso di mira un gruppo di cittadini vicino al frantoio Abu Odeh, a est del campo. Altri quattro sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nell'attacco israeliano su una tenda che ospitava sfollati all'interno della scuola Abu Helou nel campo profughi di al-Bureij, nella Striscia di Gaza centrale. Un'altra vittima nell'attacco su un raduno di cittadini vicino alla stazione di servizio Bahloul nel quartiere di al-Nasr, a ovest della città di Gaza.
Forze governative siriane si ritirano da Sweida
Le forze governative siriane si sono ritirate dall'intera provincia di Sweida, a maggioranza drusa, nel sud della Siria, come ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani e alcuni testimoni. Il ritiro delle forze governative fa seguito a un accordo di cessate il fuoco proclamato ieri. Il presidente siriano Ahmad al-Sharaa ha annunciato nella notte il trasferimento "alle fazioni locali" della responsabilità di mantenere la sicurezza a Sweida, teatro di scontri che da domenica hanno causato più di 350 morti.
Media: "Nuova proposta Israele riduce a 1,2 km presenza Idf in sud Gaza"
Israele avrebbe proposto di mantenere la presenza dei suoi militari in un area della Striscia di Gaza di soli 1,2 chilometri nel sud della regione nei 60 giorni di cessate il fuoco previsti dalla bozza di accordo in discussione nei negoziati con Hamas in corso a Doha, rende noto il sito di notizie arabo al-Ghad. La prodondità della presenza dell'Idf nella Striscia sarebbe ridotta a 1,1 chilometri lungo i confini settentrionali e orientali della Striscia. La precedente proposta, respinta da Hamas, prevedeva una presenza militare israeliana fino a due chilometri dai confini, e lungo le divisioni principali all'interno.
Siria, 350 i morti a Sweida da inizio scontri, Sharaa accusa Israele di voler escalation su larga scala
Il Presidente ad interim siriano Ahmed al-Sharaa accusa Israele di aver innescato "significative complicazioni della situazione che ha portato al livello di una escalation su vasta scala. Solo grazie all'intervento efficace di una mediazione americana. araba e turca la regione è stata salvata da un destino ignoto". "Non siamo fra coloro che temono la guerra. Abbiamo trascorso le nostre vite affrontando sfide e difendendo la nostra gente, ma abbiamo anteposto gli interessi dei siriani al caos e alla distruzione", ha sottolineato, precisando che Israele "ha lanciato raid su larga scala contro siti del governo e civili".
Siria, raid di Israele contro postazioni comando militari in regione di Latakia
Raid di Israele sono in corso contro siti militari nella regione siriana di Latakia, rende noto al-Jazeera.
Medioriente, caos in Siria, Israele bombarda Damasco
Chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese
La caduta del regime di Bashar al-Assad dopo una lunga e sanguinosa guerra civile, non sembra aver portato - almeno per il momento - la pace in Siria. Nel Paese oggi guidato da Ahmed al-Sharaa, in precedenza noto come al-Jolani, si sono registrati scontri negli ultimi giorni tra gruppi leali al nuovo governo e la minoranza dei Drusi, in particolare nella zona della città di Sweida a sud della Siria.
Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese
Vai al contenutoSiria, Iran condanna "aggressione incontrollata" israeliana
L'Iran, grande sostenitore del depostovregime di Bashar al-Assad, ha condannato l'ondata di attacchivisraeliani contro la Siria, chiedendo la fine di questav"aggressione incontrollata". "Il rabbioso regime israeliano non conosce limiti" ha scritto su X il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, "Il mondo, compresa la regione, deve unirsi per porre fine alla sua aggressione incontrollata". L'Iran, ha aggiunto, "sostiene la sovranità e l'integrità territoriale della Siria e sara' sempre al fianco del popolo siriano". Il presidente ad interim della Siria, Ahmed al-Sharaa, ha criticato Teheran per "aver usato la Siria come piattaforma di instabilità" durante il regime di al-Assad.
Siria, Rubio: Trovata un'intesa per mettere fine a violenze"
Israele e Siria "hanno concordato misure specifiche che porranno fine a questa situazione preoccupante e orribile". Lo scrive su X il Segretario di Stato americano Marco Rubio. "Cio' richiedera' che tutte le parti rispettino gli impegni presi, e questo e' cio' che ci aspettiamo da loro", scrive ancora il capo della diplomazia Usa.
Il presidente siriano Sharaa: "Grazie a mediazione Usa, Stati arabi e Turchia"
Il presidente siriano ad interim Ahmed al-Sharaa ha ringraziato la mediazione di Stati Uniti, Stati Arabi e Turchia per aver salvato la regione da un "destino sconosciuto", criticando al contempo Israele per aver preso di mira strutture civili e governative. "L'entità israeliana ha fatto ricorso a un attacco su larga scala contro strutture civili e governative", ha dichiarato in un discorso televisivo. Questo ha portato a una "significativa complicazione della situazione e ha spinto le cose verso un'escalation su larga scala, se non fosse stato per l'efficace intervento della mediazione americana, araba e turca, che ha salvato la regione da un destino sconosciuto".