
Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Confermati anche contatti tra l’inviato speciale Usa Steve Witkoff e Teheran. Per Trump la possibilità di "negoziare" con l'Iran è "sostanziale", ha aggiunto. Le sirene dell’allarme antiaereo hanno risuonato giovedì pomeriggio nel nord di Israele per il lancio di missili provenienti dall’Iran. Bombe sul reattore iraniano di Arak. Un missile ipersonico ha colpito un ospedale nel sud di Israele. Netanyahu: “I tiranni di Teheran ne pagheranno il prezzo”
in evidenza
In serata un'esplosione ha colpito la residenza dell'ambasciatore norvegese a Tel Aviv. Secondo i media locali si sarebbe trattato di una granata, che ha causato danni all'edificio. Non ci sarebbero feriti.
Nel frattempo Trump ha spinto Netanyahu a proseguire gli attacchi all'Iran. La Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente Usa prenderà una decisione “sull’Iran nelle prossime due settimane”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Confermati anche contatti tra l’inviato speciale Usa Steve Witkoff e Teheran. Per Trump la possibilità di "negoziare" con l'Iran è "sostanziale", ha aggiunto.
La Guida suprema Khamenei in un messaggio registrato minaccia conseguenze irreparabili in caso di attacco americano e annuncia: "Mai arrenderci". Khamenei nel mirino dello Stato ebraico: “Deve morire”, ha detto il ministro Katz. Un nuovo avvertimento dell'Iran agli Usa è arrivato anche dal Supremo Consiglio di Sicurezza Nazionale, che minaccia l'adozione di "una diversa strategia" se Washington dovesse unirsi agli attacchi d'Israele, lasciando intendere un'escalation sostanziale rispetto alle risposte attuate finora. Lo si legge su Iran International. “Decidiamo noi cosa fare su Iran-Israele“, ha detto il leader di Hezbollah, Naim Qassem, dopo che l'inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria aveva messo in guardia Hezbollah dal coinvolgimento nella guerra.
Nuovi raid incrociati tra Israele e Iran. Nella notte tra mercoledì e giovedì missili su Teheran e Tel Aviv. Giovedì mattina, un missile balistico iraniano ha colpito direttamente il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nella regione del Negev al sud di Israele. "Questa mattina i tiranni terroristi iraniani hanno lanciato missili contro l'ospedale Soroka di Beersheba e contro la popolazione civile nel centro del Paese. I tiranni di Teheran ne pagheranno il prezzo'', ha scritto su X il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. In Iran, tra i siti bersagliati dall'Aeronautica militare israeliana nelle ultime ore c'è il reattore ad acqua pesante di Arak.Teheran accusa l'Aiea: “È complice dell'aggressione”. Nel pomeriggo di giovedì, le sirene dell'allarme antiaereo hanno risuonato nel nord di Israele per il lancio di almeno 10 missili dall'Iran.
Domani a Ginevra vertice dei ministri degli Esteri di Germania, Francia e Gb con l'iraniano Araghchi. Xi-Putin: “Subito il cessate il fuoco”.
Gli approfondimenti:
- G7 Canada, dichiarazione comune su de-escalation Iran-Israele
- L'Iran attacca Israele, le immagini dei missili su Tel Aviv e Gerusalemme. VIDEO
- Guerra Israele-Iran, un'escalation lunga 20 mesi: i momenti chiave
- Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
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Idf: avviso di evacuazione per zona industriale nel nord Iran
L'esercito israeliano ha diramato un avviso di evacuazione per i residenti di un'area industriale del villaggio iraniano di Kolesh Taleshan in vista di raid su infrastrutture militari. Il villaggio si trova nella provincia di Gilan, nel nord-ovest del paese. Dista diversi chilometri da Rasht, la città più popolosa dell'Iran settentrionale. "Si prevede che le Idf operino nella vostra zona, come già avvenuto negli ultimi giorni in tutto l'Iran, per colpire infrastrutture militari. Cari cittadini, per la vostra sicurezza e incolumità, vi chiediamo di evacuare l'area indicata sulla mappa. La vostra presenza in quest'area mette a repentaglio le vostre vite", si legge nell'avviso.
Media: 'Decine di jet Usa non si trovano più sulla pista di base Qatar'
Decine di aerei militari americani non si trovano più sulla pista di un'importante base Usa in Qatar. Lo mostrano immagini satellitari dell'agenzia France Presse. Potrebbe trattarsi di una mossa per proteggerli da potenziali attacchi aerei iraniani, in attesa che Donald Trump decida il da farsi. Secondo le immagini di Planet Labs PBC, solo tre dei circa 40 jet militari posizionati sul tarmac di Al Udeid il 5 giugno sono rimasti. L'ambasciata americana in Qatar ha annunciato oggi che l'accesso alla base sarebbe stato limitato "per cautela e alla luce delle ostilità regionali in corso" e ha esortato il personale a "essere più vigile".
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Idf: intercettato un drone iraniano nell'area di Haifa
L'aeronautica militare israeliana ha intercettato un drone iraniano nell'area di Haifa: Lo ha dichiarato l'Idf, spiegando che non sono state attivate le sirene, poiché non sussisteva alcuna minaccia per i civili. Lo riportano i media locali.
L'Australia chiude l'ambasciata a Teheran
L'Australia ha sospeso le operazioni della sua ambasciata a Teheran a causa del deterioramento della situazione della sicurezza in Iran e ha ordinato la partenza di tutti i funzionari australiani, ha affermato il ministro degli Esteri Penny Wong. L'ambasciatore australiano in Iran rimarrà nella regione per supportare la risposta del governo alla crisi, afferma Wong. "Continuiamo a pianificare il supporto agli australiani che desiderano lasciare l'Iran e restiamo in stretto contatto con gli altri paesi partner", afferma Wong in una dichiarazione.
Idf: eliminato il comandante dell'esercito iraniano Ali Shadmani
"Per la seconda volta, l'Idf ha eliminato il Capo di Stato Maggiore dell'Iran in tempo di guerra, il massimo comandante militare del regime", ha fatto sapere Israele. Shadmani era stato nominato comandante delle Forze Armate Iraniane dopo che il suo predecessore, Alaa Ali Rashid, era stato eliminato nell'attacco iniziale dell'Operazione 'Leone Nascente'.

Idf: eliminato il comandante dell'esercito iraniano Ali Shadmani
Vai al contenutoTeheran convoca inviato Germania per dichiarazioni Merz "irresposabili"
Il ministero degli Esteri iraniano convoca l'inviato della Germania in seguito a quelle che ha definito dichiarazioni "imprudenti e irresponsabili" del cancelliere tedesco a sostegno di azioni israeliane che, a suo dire, violano il diritto internazionale, riporta l'agenzia di stampa statale Irna. Secondo quanto riportato dall'Irna, il ministero degli Esteri iraniano ha trasmesso a Markus Potzel la "forte protesta" di Teheran in merito alle dichiarazioni del cancelliere tedesco, da lui descritte come un "implicito sostegno alla violazione della legge e all'uso della forza contro un paese e un governo pacifici".
Onu: "A Gaza bombardamenti su vasta scala"
L'Ufficio per il Coordinamento degli affari umanitari dell'Onu ha dichiarato che a Gaza continuano bombardamenti, colpi d'artiglieria e sparatorie su "vasta scala", con decine di morti e feriti, "compresi coloro che cercavano aiuti". "Ieri - ha spiegato un portavoce dell'Onu - una squadra delle Nazioni Unite ha visitato il complesso medico Nasser a Khan Younis, che, come sapete, sta lottando per rimanere operativo sotto una pressione incessante e una grave carenza di quasi ogni tipo di fornitura". L'ospedale ospita il doppio dei pazienti consentiti, ma manca di milti mezzi, inclusi personale medico, letti e ventilatori.
Iran, sciiti iracheni minacciano reazioni contro basi Usa
Una milizia sciita irachena sostenuta dall'Iran ha promesso di attaccare le basi militari statunitensi in Medio Oriente se l'amministrazione Trump dovesse entrare nel conflitto tra Israele e Iran. "Riaffermiamo, con ancora maggiore chiarezza, che se gli Stati Uniti dovessero entrare in questa guerra, il folle Trump perderà tutti i trilioni che sogna di sottrarre a questa regione. Sono stati predisposti piani operativi a tal fine", ha dichiarato oggi Abu Ali al-Askari, responsabile della sicurezza di Kataib Hezbollah. "Indubbiamente, le basi americane in tutta la regione diventeranno simili a terreni di caccia alle anatre", ha aggiunto la dichiarazione.
Iran, avviso di evacuazione per palazzo tv israeliana
L'Iran intende attaccare gli uffici dell'emittente televisiva israeliana Canale 14, accusata di essere il "canale di propaganda" del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha dichiarato oggi l'emittente statale iraniana Islamic Republic of Iran Broadcasting (IRIB). L'IRIB ha affermato che l'Iran prendera' di mira gli uffici della televisione nei prossimi giorni, esortando tutti i lavoratori a evacuarli.
Missili contro F35: il confronto tra gli arsenali di Iran e Israele
Il confronto militare tra Tel Aviv e Teheran mette in luce due approcci opposti: superiorità aerea contro potenza missilistica. L'Idf utilizza gli F-35 per colpire in profondità. L'esercito iraniano risponde con una pioggia di razzi a lungo raggio. Intanto l'equilibrio già fragile tra i due Paesi è andato definitivamente in frantumi.

Missili contro F35: il confronto tra gli arsenali di Iran e Israele
Vai al contenutoEsplosione in residenza ambasciatore norvegese a Tel Aviv
Un'esplosione si è verificata questa sera nella residenza dell'ambasciatore norvegese in Israele a Herzliya: lo ha dichiarato il Ministero degli Esteri norvegese, secondo quanto riportato dai media israeliani. "Siamo stati in contatto con l'ambasciata stasera. Nessun membro del personale dell'ambasciata è rimasto ferito durante l'incidente", ha dichiarato il Ministero degli Esteri in una nota. Non è stata specificata la causa dell'esplosione. Secondo quanto riportato dai media locali, una granata è stata lanciata contro la residenza, causando danni all'edificio.
Bunker buster, bomba che potrebbe distruggere siti nucleari dell’Iran
Fin dall’inizio della guerra tra Israele e l’Iran, il governo di Tel Aviv ha individuato come principale obiettivo quello di impedire a Teheran di sviluppare la bomba atomica. Lo stesso primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nelle ore immediatamente successive all’apertura delle ostilità, ha dichiarato che Israele ha colpito "il cuore del programma di arricchimento nucleare dell'Iran e i suoi sforzi per sviluppare un'arma nucleare".

Bunker buster, bomba che potrebbe distruggere siti nucleari dell’Iran
Vai al contenutoIran, circa 12.500 pellegrini iraniani bloccati a Medina
Secondo i media statali iraniani, circa 12.500 pellegrini iraniani sono bloccati a Medina, in Arabia Saudita, a causa della sospensione dei voli per l'Iran, a causa del conflitto in corso con Israele. All'inizio di giugno, milioni di musulmani si sono recati alla Mecca, in Arabia Saudita, per il pellegrinaggio annuale dell'Hajj e per celebrare l'Eid al-Adha il 6 giugno. Alcuni si sono anche recati a Medina durante il pellegrinaggio. "Si è pensato di utilizzare gli aeroporti dei paesi vicini per i pellegrini provenienti dalle province orientali, ma questa soluzione non è mai stata implementata", ha riferito l'agenzia di stampa statale iraniana IRNA. L'Iran ha affermato che si sta coordinando con l'Arabia Saudita e l'Iraq per agevolare il rientro dei pellegrini attraverso i valichi di frontiera terrestri. L'Arabia Saudita ha soddisfatto "tutte le esigenze dei pellegrini iraniani e fornito loro tutti i servizi finché non ci saranno le condizioni giuste per un loro ritorno sicuro in patria e dalle loro famiglie", ha affermato l'agenzia di stampa statale saudita SPA.
"Ho paura della guerra", come affrontare l'ansia da conflitti
La mente umana non è fatta per reggere minacce continue e globali, eppure siamo sottoposti 24 ore su 24 a notizie di distruzione e morte che impattano sulla nostra salute mentale. "Il rischio non è solo l’assuefazione, è la desensibilizzazione morale: una condizione in cui il male smette di fare rumore", spiega lo psicoterapeuta Damiano Rizzi. Come provare a proteggerci? LEGGI L'APPROFONDIMENTO
In Medioriente 40mila soldati Usa, si valutano i rischi. VIDEO

In Medioriente 40mila soldati Usa, si valutano i rischi
Vai al contenutoLeader Hezbollah a Usa: "Decidiamo noi cosa fare su Iran-Israele"
Il leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato che il movimento libanese "agirà come riterrà opportuno" in risposta alla guerra in corso tra il suo principale sponsor, l'Iran, e Israele. Hezbollah "non è neutrale" nel conflitto e il gruppo sciita "agirà come riterrà opportuno di fronte a questa brutale aggressione israelo-americana", ha detto Qassem, dopo che l'inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria aveva messo in guardia Hezbollah dal coinvolgimento nella guerra.
Iran, Khamenei su un post X: 'Nessuna pietà per i leader israeliani'
"Dobbiamo dare una risposta forte al regime terrorista sionista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti", ha scritto il leader iraniano su un post su X.

Iran, Khamenei su un post X: 'Nessuna pietà per i leader israeliani'
Vai al contenutoMadrid, al lavoro per evacuare spagnoli da Israele e Iran
Il governo spagnolo è al lavoro per "proteggere" i cittadini iberici che si trovano attualmente in Israele e in Iran e per evacuare coloro che "vogliano lasciare volontariamente" quei Paesi: lo ha detto il ministro degli Esteri José Manuel Albares in dichiarazioni all'agenzia Efe. Stando alle cifre fornite dallo stesso ministro, attualmente ci sono "oltre 10.000" spagnoli in Israele e "poco più di 250" in Iran. "Siamo concentrati sul far sì che queste operazioni funzionino perfettamente", ha aggiunto Albares.
Presidente israeliano Herzog a Bild: "Merz un grande leader"
"Trovo degno di lode Friedrich Merz per la sua chiarezza morale e la sua voce limpida, perché dice la verità. Noi difendiamo l'Europa, noi difendiamo gli Stati Uniti. Credetemi, la gente deve svegliarsi": lo ha detto al quotidiano tedesco Bild il presidente israeliano Isaac Herzog riferendosi a quello che il cancelliere tedesco aveva detto in un'intervista, parlando del "lavoro sporco" che Israele sta facendo per tutto l'Occidente. Herzog ha poi voluto difendere la dichiarazione di Merz su una possibile fine del regime di Teheran: "Sta dicendo la verità. Per questo gli va il mio riconoscimento. Lo considero un grande leader".
Iran, hacker filo-israeliani attaccano più grande exchange di cripto
"The Predatory Sparrow", un gruppo di hacker filo-israeliano, ha annunciato un nuovo attacco informatico contro Nobitex, il più grande exchange di criptovalute dell'Iran, dopo il cyberattacco di ieri alla principale banca della repubblica islamica. Gli hacker hanno minacciato di divulgare tutte le informazioni interne della Borsa entro 24 ore, accusando Nobitex di finanziare il terrorismo iraniano e di aggirare così le sanzioni internazionali.

Iran, hacker filo-israeliani attaccano più grande exchange di cripto
Vai al contenutoCasa Bianca: "Trump resta in contatto con Netanyahu"
Donald Trump resta in contatto con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, sottolineando che gli attacchi di Israele all'Iran sono andati "oltre le aspettative".
Papa Leone XIV: “Mettiamoci insieme per cercare soluzioni a guerra”
"Tanti innocenti stanno morendo, mettiamoci insieme per cercare soluzioni alla guerra": è l’appello lanciato da Papa Leone XIV nella sua prima intervista esclusiva, trasmessa questa sera al Tg1 delle 20. "Bisogna evitare l’uso delle armi, e cercare il dialogo attraverso gli strumenti diplomatici. Dobbiamo promuovere la pace sempre", ha aggiunto.

Papa Leone XIV: “Mettiamoci insieme per cercare soluzioni a guerra”
Vai al contenutoDombrovskis: "Medio Oriente shock per economia globale"
"L'incontro odierno ha offerto l'opportunità di fare il punto anche sugli ultimi sviluppi geopolitici e sul loro impatto sulle prospettive economiche dell'Ue. Negli ultimi giorni, abbiamo assistito a drammatici sviluppi in Medio Oriente, all'escalation del conflitto tra Iran e Israele. Questo sta provocando uno shock per l'economia globale. I prezzi del petrolio e del gas stanno già aumentando a causa delle preoccupazioni sui flussi energetici". Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo.
Casa Bianca: "Trump al vertice della Nato, parte lunedì"
Donald Trump prevede di partecipare al vertice della Nato e "partirà lunedì mattina da Washington" per andarci. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
Casa Bianca: "Nessun coinvolgimento della Cina su Iran-Israele"
Non ci sono indicazioni al momento di un possibile coinvolgimento della Cina nella guerra fra Iran e Israele. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.
Casa Bianca: "Per gli Usa l'Iran mai così vicino a arma nucleare"
"Per il governo americano è un fatto che l'Iran non è mai stato così vicino a un'arma nucleare". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, sottolineando che l'amministrazione è pronta a difendere gli asset americani.
Berlino rimpatria familiari personale diplomatico Israele-Iran
Il ministero degli Esteri tedesco comunica che è stato disposto il rimpatrio di tutti i familiari del personale diplomatico in Israele e Iran. Inoltre, sempre su X, si comunica che altre 174 persone hanno potuto lasciare la regione con un volo speciale per cittadini tedeschi, un altro volo è previsto per fine settimana.
Casa Bianca: "Per Trump è possibile negoziare con l'Iran"
Per Donald Trump la possibilità di "negoziare" con l'Iran è "sostanziale". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un briefing con la stampa.
Casa Bianca: "Trump peacemaker ma non ha pura di usare la forza"
Donald Trump è un "peacemaker" ma non "ha paura di usare la forza". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
Casa Bianca conferma: "Witkoff ha avuto contatti con l'Iran"
La Casa Bianca conferma che l'inviato speciale Usa Steve Witkoff ha avuto contatti con l'Iran. Lo ha detto la portavoce Karoline Leavitt.
Casa Bianca: "Trump deciderà su Iran in prossime 2 settimane"
"Donald Trump deciderà sull'Iran nelle prossime due settimane". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt in un briefing con la stampa. "C'è una sostanziale chance di trattative che potrebbero o non potrebbero avvenire con l'Iran nel prossimo futuro. Prenderò una decisione nelle prossime due settimane", è la dichiarazione di Donald Trump letta dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. "Trump ha un incredibile istinto e ha mantenuto l'America al sicuro nel suo primo mandato. Nessuno dovrebbe essere sorpreso dalla sua posizione sull'Iran. Teheran non può avere l'arma nucleare", ha sottolineato Leavitt, ribadendo che la "priorità" di Trump è non far avere l'arma nucleare all'Iran.
Tajani ad Araghchi: "De-escalation, l'Iran non abbia l'atomica"
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto in serata una conversazione telefonica con il ministro degli Affari esteri della Repubblica Islamica dell'Iran Abbas Araghchi. Tajani ha confermato la contrarietà italiana al fatto che l'Iran si doti dell'arma atomica, e ha ripetuto l'impegno del Governo italiano per arrivare rapidamente a una de-escalation che porti alla fine degli scontri militari Iran-Israele.
Usa si preparano alle ritorsioni, faro sullo stretto di Hormuz
Gli attacchi di Israele hanno inflitto un colpo alla potenza aerea dell'Iran. Ma le risorse navali di Teheran per chiudere lo stretto di Hormuz, dal quale transita un terzo del petrolio mondiale, restano intatte e su questo si sta concentrando l'attenzione dei militari americani. Lo affermano alcune fonti al New York Times, notando come negli incontri che si stanno succedendo alla Casa Bianca diversi alti funzionari militari hanno messo in evidenza che gli Stati Uniti devono prepararsi a questa possibilità. Una delle eventualità è che l'Iran possa mettere mine nello stretto, costringendo la marina Usa a un'operazione lunga e pericolosa per rimuoverle. Il Pentagono si sta preparando a ogni possibile ritorsione da parte dell'Iran nel caso di un coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra di Israele.
Netanyahu insiste: "Khamenei? Nessuno in Iran ha l'immunità"
"Ho dato istruzioni che nessuno in Iran avrà l'immunità", ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu rispondendo a una domanda di Kan news sull'eventuale eliminazione della Guida suprema Ali Khamenei. 'Oltre a questo, non è appropriato né necessario aggiungere altro. Dobbiamo lasciare che i fatti parlino più delle parole", ha aggiunto. "L'obiettivo principale è rimuovere la minaccia nucleare. In secondo luogo, rimuovere la minaccia dei missili balistici. Nel frattempo, è chiaro che il regime iraniano verrà indebolito". Il primo ministro ha chiarito che rovesciare il governo "non è un obiettivo, ma potrebbe essere un risultato", ha detto, sottolineando che si tratta di "una questione che riguarda il popolo iraniano". Netanyahu ha quindi affermato che lanciare l'operazione contro l'Iran è stata una "mossa storica" ;;che doveva essere attuata durante l'attuale governo, "non l'abbiamo lasciata per le generazioni future perché potrebbero non essercene". Poi ha detto che "combatte per rimuovere la minaccia nucleare" da 40 anni. "In passato, non sono riuscito a mobilitare le forze di sicurezza o il Mossad, per usare un eufemismo. Questa volta, sono venuti tutti". Il primo ministro ha aggiunto che Israele non stava aspettando il "via libera" degli Stati Uniti, ma ha sottolineato il sostegno dell'amministrazione Trump: "Ci stanno aiutando meravigliosamente nella difesa. Ci sono piloti americani che intercettano i droni". Quindi ha accusato l'amministrazione Biden di aver cercato di impedire a Israele di "trattare con i delegati dell'Iran".
Tajani sente Rubio: "Gli Usa pronti a negoziati con l'Iran"
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto questo pomeriggio una conversazione telefonica con il segretario di Stato Usa, Marco Rubio. Tajani, si legge in una nota della Farnesina, ha ribadito l'impegno italiano per una de-escalation che favorisca una soluzione diplomatica nel conflitto fa Israele e Iran. Con il segretario di Stato, il ministro ha concordato sul fatto che l'Iran non deve avere la bomba atomica. Tajani ha ricevuto da Rubio l'indicazione che gli Stati Uniti sono pronti a negoziati diretti con le controparti iraniane, come annunciato dal presidente Trump. I due ministri hanno affrontato anche la situazione a Gaza: Tajani ha sottolineato l'urgenza di un immediato cessate il fuoco e del pieno ripristino dell'ingresso degli aiuti umanitari. Rubio ha concordato e ha confermato che questa è l'intenzione dell'amministrazione Trump. Tajani e Rubio hanno poi discusso delle necessità di far ripartite al più presto il negoziato per arrivare a una pace giusta e duratura fra Russia e Ucraina.
Netanyahu: "Adesso stiamo cambiando il mondo"
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato in un'intervista a Ayala Hasson su Kan 11: "Ho detto che avremmo cambiato il volto del Medio Oriente, ma ora stiamo cambiando il mondo".
Vertici Iran agli Usa: "Se intervenite cambiamo strategia"
Nuovo avvertimento dell'Iran agli Usa, stavolta dal Supremo Consiglio di Sicurezza Nazionale, che minaccia l'adozione di "una diversa strategia" se Washington dovesse unirsi agli attacchi d'Israele, lasciando intendere un'escalation sostanziale rispetto alle risposte attuate finora. Lo si legge su Iran International, portale legato all'opposizione iraniana in esilio. Ancor più espliciti i pasdaran del Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione che scrivono: "Il governo criminale americano e il suo stupido presidente devono sapere che se faranno l'errore di entrare in azione contro l'Iran islamico riceveranno una risposta durissima". Moniti che seguono la minaccia avanzata da un deputato di Teheran citato dalla Tass di un blocco dello stretto di Hormuz: passaggio strategico fra il Golfo Persico e quello dell'Oman di quasi un terzo del traffico commerciale del petrolio mondiale.
Gas fa un balzo di oltre il 7%, future a 41,6 euro al MWh
Supera la soglia dei 41 euro il gas naturale sulla piazza Ttf di Amsterdam. I contratti future sul mese di luglio fanno un balzo in alto del 7,59% a 41,63 euro al MWh, valore che non veniva toccato dallo scorso marzo. Gli occhi del mercato sono puntati sulle decisioni che prenderanno gli Usa nel conflitto tra Israele e l'Iran. Teheran sta prendendo in considerazione la chiusura dello Stretto di Hormuz come rappresaglia per l'attacco all'Iran.
Oms: "Spaventosi i raid alle strutture sanitarie Iran-Israele"
Gli attacchi alle strutture sanitarie in Iran e Israele "sono spaventosi", ha dichiarato il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, su X. "L'escalation delle ostilità tra Israele e Iran sta mettendo a repentaglio le strutture sanitarie e l'accesso all'assistenza sanitaria", ha scritto, citando "l'attacco di questa mattina al Centro Medico Soroka in Israele" e all'Ospedale Kermanshah di Teheran "colpito da un'esplosione avvenuta nelle vicinanze" tre giorni fa.
Eliseo a Usa: "Guerra dazi è incompatibile con sforzo difesa"
Non si può chiedere agli europei un drastico aumento delle spese militari e condurre nello stesso tempo ''una guerra commerciale'', come fanno gli Stati Uniti del presidente Donald Trump: è quanto fanno notare fonti dell'Eliseo, in vista del summit della Nato della settimana prossima Secondo un consigliere vicino al presidente Emmanuel Macron, ''quello che viene chiesto alle nostre popolazioni è uno sforzo molto importante, di conseguenza, bisogna farlo con una relativa serenità". Il ragionamento di Parigi è il seguente: ''Quando chiedi uno sforzo alla popolazione, è difficile fare nel contempo una guerra commerciale'', perché "non va dimenticato che le persone, il cui paniere di beni quotidiani è rincarato per la guerra commerciale, sono quelli stessi contribuenti a cui dovremo chiedere lo sforzo'' in materia di difesa.
Farnesina: "Idea voli charter da Egitto per rimpatri è di Tajani"
"L'idea del volo charter dall'Egitto per far rimpatriare gli italiani da Israele è stata del ministro Tajani. Prima, avevamo provato a farlo da Amman ma era complesso e impossibile farlo presto. La prima disponibilità invece è stata quella di domenica, con il volo da Sharm e, su indicazione del ministro, siamo andati avanti su questo". Lo ha detto Nicola Minasi, capo dell'Unità di crisi della Farnesina in un breve incontro con i giornalisti nella sala operativa. Minasi ha ricordato che sabato mattina verso le 7 e subito dopo l'attacco di Israele all'Iran il ministro degli Esteri ha partecipato a una prima videoconferenza sulla crisi iraniana insieme alle altre ambasciate e al personale dell'unità di crisi. E ha concluso: "Ringraziamo il ministro anche perché ci dà un grandissimo sostegno e fa davvero la differenza anche nei contatti con gli altri ministeri e istituzioni italiane".
Onu: "Oltre 2 milioni di siriani sono tornati alle loro case"
Oltre due milioni tra rifugiati e sfollati interni siriani hanno fatto ritorno alle proprie case in Siria dal crollo del regime di Bashar Assad sei mesi fa. L'annuncio è stato dato oggi da Beirut da Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Secondo i dati Onu, sono circa mezzo milione i siriani all'estero tornati in patria negli ultimi sei mesi e fino al 12 giugno, mentre sono circa un milione e mezzo gli sfollati interni che sono tornati alle loro case. La visita di Grandi in Libano giunge mentre le autorità libanesi stanno esercitando forti pressioni per il rimpatrio dei profughi siriani. Grandi ha confermato quanto trapelato nei giorni scorsi circa il fatto che l'Unhcr fornirà incentivi economici ai siriani (100 dollari Usa a individuo) che avranno in effetti compiuto il rimpatrio dal Libano. Grandi ha precisato che solo i siriani già registrati presso l'agenzia Onu (poco più di 800mila su un totale di un milione e mezzo di profughi in Libano) potranno però beneficiare di questi incentivi. Oltre a questo, ha detto Grandi, l'agenzia sta fornendo sul territorio siriano aiuti medici, sostegno legale, assistenza all'alloggio e aiuti alimentari. Perché il rimpatrio dei siriani sia "duraturo", ha detto Grandi citato dai media libanesi, la Siria ha bisogno di "un sostegno internazionale più conseguente e rapido". Un incontro tra Grandi e il premier libanese Nawaf Salam ha inoltre rafforzato l'idea di uno "sforzo tripartito in coordinazione tra il Libano, l'Unhcr e le autorità siriane per fornire condizioni propizie al ritorno sicuro e dignitoso dei profughi". Anche Damasco ha recentemente adottato misure per facilitare i rientri.
Cbs: "Trump informato sui pro e i contro del bombardamento su Fordow"
Donald Trump è stato informato sui pro e i contro di un bombardamento sul sito nucleare di Fordow. Lo riporta Cbs, sottolineando che il presidente ritiene necessario neutralizzare Fordow, ma non ha ancora preso una decisione definitiva su un possibile attacco all'Iran.
Israele: "Ridurre i ricoveri in ospedale, piano per gas tossici"
Il ministero della Salute israeliano ha inviato una direttiva urgente agli ospedali chiedendo di adottare misure immediate per ridurre il numero dei ricoverati dopo che l'ospedale Soroka di Beersheva è stato centrato stamani da un missile israeliano. Tra le istruzioni: dimettere le donne 12 ore dopo il parto, invece delle attuali 36 ore. I preparativi devono includere anche la prontezza per scenari di esposizione a materiali pericolosi, con l'adeguamento dei piani di emergenza tossicologica e l'attivazione di sistemi di decontaminazione esterni.
Netanyahu: "Tutti stiamo pagando prezzo, anche la mia famiglia"
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, durante una visita all'ospedale Soroka colpito da un razzo iraniano, ha dichiarato che "tutti gli israeliani stanno pagando il prezzo" degli attacchi missilistici iraniani. "Ci sono persone che sono state uccise, famiglie che hanno sofferto per i propri cari, lo apprezzo molto", ha affermato. Netanyahu ha aggiunto che anche la sua famiglia è stata colpita dalle conseguenze della guerra. "Per la seconda volta, mio figlio Avner ha dovuto annullare il suo matrimonio a causa della minaccia di lanci di missili, un prezzo personale certamente pesante pagato da lui, dalla sua fidanzata e dalla nostra famiglia".
Da Farnesina una mail per assistere rimpatri italiani in Iran
I rimpatri di italiani che sono in Iran e che vorrebbero tornare a casa sono complicati dalle difficoltà di comunicazione e delle linee telefoniche locali. Per questo la Farnesina ha creato un indirizzo mail a cui scrivere per chiedere assistenza. La mail è assistenza.iran@esteri.it. "All'inizio erano circa 450 gli italiani in Iran - ha spiegato Nicola Minasi, capo della unità di crisi della Farnesina in un breve incontro con i giornalisti nella sala operativa dell'Unità - ma tanti sono residenti o comunque non di passaggio e molti si sono messi al sicuro andando in Turchia, in Azerbaijan e Armenia. Quelli di passaggio noi stimiamo siano meno di 100. Poi dipende dalle richieste che ci arriveranno via mail. In ogni caso sono persone che si trovano lì essenzialmente per legami familiari e in parte docenti e ricercatori".
Tajani: "Sentirò il ministro degli Esteri dell'Iran"
"Ho parlato con Rubio devo sentire il ministro degli Esteri dell'Iran". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i cronisti lasciando un convegno di FI sul lavoro.
Reuters: "Iran e Usa hanno avuto contatti diretti"
L'Iran e gli Stati Uniti hanno avuto contatti diretti da quando sono iniziati gli attacchi di Israele. Lo riporta Reuters citando alcune fonti diplomatiche. L'inviato speciale Steve Witkoff ha parlato diverse volte al telefono con il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica che metta fine al conflitto.
Croce Rossa: "Gli ospedali devono essere rispettati"
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha dichiarato che "gli ospedali devono essere rispettati", dopo l'attacco missilistico iraniano sull'ospedale Soroka, nel sud di Israele. "Secondo il diritto internazionale umanitario, i feriti e i malati, il personale medico e gli ospedali devono essere rispettati e protetti", ha dichiarato il Cicr su X.
Israele: "Nessun impatto o ferito dopo il raid iraniano a nord"
Non ci sono segnalazioni immediate di impatti in aree popolate o feriti, nell'attacco missilistico balistico iraniano lanciato sul nord di Israele. Lo afferma il Magen David Adom, il servizio d'emergenza dello Stato ebraico, citato dal Times of Israel. Secondo le prime valutazioni dell'Idf, almeno 10 missili sono stati lanciati dall'Iran nell'attacco. Le sirene hanno suonato nel nord di Israele.
Gelmini: "Pacifisti a giorni alterni puntano dito contro Israele"
"In Italia per alcuni 'pacifisti' a giorni alterni, per alcuni sostenitori dei diritti a corrente alternata, per alcuni difensori delle donne un giorno sì e un giorno no, non vorrei che bastasse l'attacco di Israele all'Iran per cancellare le colpe di un regime assassino, dove le donne e gli oppositori politici vengono perseguitati dalla polizia politica e impiccati senza veri processi. Possiamo avere un'opinione anche critica sulle iniziative politiche e militari israeliane e sull'attacco all'Iran, ma questo non dovrebbe autorizzare nessuno a puntare il dito contro Israele e dimenticare chi sono e cosa fanno gli ayatollah, quale terribile regime abbiano instaurato". Lo ha detto Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati, partecipando a Milano all'evento "Voci di donne del Mediterraneo".
Mo, protezione civile, 76 i morti a Gaza
E' stato di nuovo aggiornato il bilancio delle vittime di attacchi israeliani oggi a Gaza: secondo la Protezione civile sono 76, tra cui 21 persone che aspettavano di ricevere generi di prima necessità a Khan Younis e Netzarim. Cinquantacinque sono stati i morti in nove raid sulla città di Gaza e nel resto della Striscia.
Israele-Iran: perché gli Usa stanno spostando aerei verso il Medio Oriente e l’Europa?
Ecco perché gli Stati Uniti stanno rafforzando la propria presenza aerea nella regione e in Europa e perché monitorare i movimenti di determinati aerei può offrire indizi importanti su eventuali sviluppi militari futuri LEGGI LA SCHEDA
Mo: difesa civile Gaza, '72 uccisi oggi in attacchi israeliani, 21 mentre aspettavano gli aiuti'
Almeno 72 palestinesi sono stati uccisi oggi a Gaza in attacchi israeliani, secondo quanto dichiara a Afp il portavoce dell'agenzia per la difesa civile della Striscia, Mahumud Bassal, precisando che 21 sono rimasti uccisi mentre aspettavano di riceve gli aiuti alimentari.
L'esercito israeliano ha invece dichiarato che i suoi militari hanno sparato "colpi di avvertimento" contro "sospetti" che si avvicinavano nell'area di Netzarim, dove l'agenzia della difesa civile afferma che 15 persone sono state uccise mentre aspettavano di ricevere gli aiuti. Le Idf affermano di "non essere a conoscenza di persone colpite".
Medioriente, 9 Stati Ue: riesaminare commercio con insediamenti Israele
Il Belgio, insieme ad altri otto Stati membri dell'Ue, vale a dire Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna e Svezia, ha chiesto alla Commissione Europea di "esaminare come il commercio di beni e servizi legato agli insediamenti illegali nel Territorio Palestinese Occupato possa essere reso conforme al diritto internazionale". Ne dà notizia via social il ministro degli Esteri belga Maxime Prévot.
La richiesta, spiega il ministro, segue il parere consultivo della Corte Internazionale di Giustizia, che, ricorda "afferma chiaramente che i Paesi terzi devono astenersi da qualsiasi commercio o investimento che contribuisca a sostenere una situazione illegale nel Territorio Palestinese Occupato. Il rispetto del diritto internazionale è una responsabilità condivisa. In un ordine internazionale basato su regole, la chiarezza giuridica deve guidare le scelte politiche. Un approccio europeo unito può contribuire a garantire che le nostre politiche riflettano i nostri valori", conclude.
La Nobel iraniana Mohammadi chiede una tregua tra Israele e Iran
Narges Mohammadi, attivista dei diritti umani iraniana, premio Nobel per la pace e oppositrice più volte arrestata, ha chiesto un cessate il fuoco immediato tra Iran e Israele. "La portata della distruzione assomiglia già a quella di un conflitto durato mesi", ha affermato Mohammadi in un messaggio alla rivista Time, come riferisce il portale dei dissidenti con sede a Londra Iran International. Mohammadi ha esortato gli altri premi Nobel a unirsi nel promuovere la pace, affermando che il conflitto ha già causato una distruzione "devastante" e costretto milioni di iraniani ad abbandonare le proprie case.
Iran: Jerusalem Post, Teheran ha usato bombe a grappolo
L'Iran ha usato bombe a grappolo nei suoi attacchi odierni contro Israele. Lo scrive il Jerusalem Post, precisando che questo tipo di ordigno, vietato da una convenzione internazionale, è stato utilizzato in un raid su Azor, alla periferia di Tel Aviv. Secondo il giornale, a circa sette chilometri dal suolo il missile si divide in diversi ordigni più piccoli, ognuno dei quali ha un impatto in un raggio di otto chilometri. Ognuna delle bombe più piccole trasporta circa due chilogrammi di esplosivo. Questo, stando al Jerusalem Post, spiegherebbe il ritrovamento di un ordigno a Holon, vicino Azor, e perché molti hanno udito "mini-deflagrazioni" dopo l'esplosione iniziale.
Netanyahu, 'Usa in guerra? Decide Trump, sta già facendo molto'
L'ingresso degli Usa nella guerra con l'Iran "è una decisione che spetta al presidente, ma posso dirvi che stanno già dando un grande contributo, perché stanno partecipando alla protezione dei cieli sopra Israele e le sue città". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu - citato dal Guardian - nel corso della sua visita all'ospedale Soroka colpito oggi da un raid iraniano. "Il presidente Trump farà ciò che è meglio per l'America. Mi fido del suo giudizio. È un leader mondiale straordinario, un amico straordinario di Israele e del popolo ebraico". "Faremo ciò che dobbiamo fare, e lo stiamo già facendo. Siamo impegnati a distruggere la minaccia nucleare, la minaccia di un annientamento nucleare contro Israele. Siamo in grado di farlo. Ma devo dire che la partnership con gli Stati Uniti, la partnership con il presidente Trump, con cui parlo quasi ogni giorno, è incredibile. Il tycoon ha dato loro una possibilità attraverso i negoziati. Li hanno presi in giro. Non si prende in giro Donald Trump. Lui si impegna a garantire che l'Iran non avrà un'arma nucleare, e loro non l'avranno".
Iran, '24 arresti per spionaggio a favore di Israele'
La polizia iraniana ha annunciato l'arresto di 24 persone accusate di spionaggio a favore di Israele e di voler danneggiare l'immagine del Paese, secondo un comunicato diffuso dall'agenzia di stampa Tasnim. "Ventiquattro individui che stavano spiando per il nemico sionista offline e online, e che stavano cercando di turbare l'opinione pubblica e di offuscare e distruggere l'immagine del sacro sistema della Repubblica Islamica dell'Iran, sono stati arrestati", ha dichiarato il comandante della polizia di Teheran ovest, Kiumars Azizi.
Sirene d'allarme nel nord di Israele per missili dall'Iran
Le sirene dell'allarme antiaereo risuonano nel nord di Israele per il lancio di missili dall'Iran. Lo afferma l'Idf.
Iran-Israele, il Giappone pronto ad evacuare propri cittadini
Il ministro della Difesa giapponese, Gen Nakatani, ha ordinato l'invio di due aerei da trasporto C-2 dell'Air Self-Defense Force (Asdf) a Gibuti, nel Corno d'Africa, per essere pronti ad evacuare i cittadini giapponesi in Israele e in Iran. Secondo le statistiche del governo di Tokyo circa 1.000 residenti con passaporto nipponico si trovano in Israele e 280 in Iran, e poiché gli aeroporti dei due Paesi sono stati chiusi, l'esecutivo si sta preparando ad evacuare coloro che desiderano partire via terra. Il ponte aereo dell'Asdf e circa 120 persone partiranno per Gibuti non appena saranno pronti, con ogni probabilità sabato mattina, in preparazione di una possibile evacuazione aerea, quando riapriranno gli aeroporti nell'area del conflitto. Nel frattempo, nella giornata di oggi , il Giappone ha iniziato a evacuare i cittadini e i loro familiari in autobus da Teheran al vicino Azerbaijan e da Tel Aviv alla Giordania.
Dacia Maraini, a Gaza un massacro gravissimo
"Con questi venti di guerra che soffiano pericolosamente c'è un ritorno alla logica della vendetta. E come è caratteristica del populismo, si cerca un nemico esterno da combattere, per distogliere l'attenzione su quanto avviene nei propri Paesi". E' il commento di Dacia Maraini, in questi giorni a Rio de Janeiro, capitale mondiale del libro, per una serie di incontri organizzati dall'Istituto italiano di cultura in occasione della pubblicazione del suo romanzo "La Lunga vita di Marianna Ucria", in Brasile. "A Gaza c'è un massacro gravissimo. Stiamo assistendo ad un'involuzione, al ritorno a quell'arcaica e istintiva propensione alla guerra, con la ricerca di un nemico da eliminare per vendetta", afferma l'intellettuale evidenziando: "questo non dovrebbe accadere nel 2025. La civiltà è consistita nel passaggio dalla vendetta alla giustizia. E in questo momento si è tornati indietro alla vendetta". Commentando quanto sta avvenendo tra Iran e Israele, Maraini ha ricordato che la guerra contro il nazi-fascismo è stata l'unica ad aver portato una vera liberazione, ma "dalle guerre di aggressione non c'è da aspettarsi niente di positivo. Occorrerebbe lavorare più sul piano economico e delle sanzioni. Il tribunale internazionale non dovrebbe subire veti ma disporre di maggiore libertà e potere decisionale".
Idf: "L'Iran stamattina ha lanciato una bomba a grappolo"
Il comando del fronte interno ha annunciato ufficialmente che uno dei missili iraniani caduti questa mattina in Israele era "un missile in grado di disperdere piccole munizioni che si propagano su un'area relativamente ampia", la cosiddetta bomba a grappolo. E ha avvertito: "Alcune delle munizioni potrebbero rimanere a terra e non esplodere. Non toccate gli oggetti caduti o sospetti: chiamate immediatamente i soccorsi".
Media: "La Grecia sposta i sistemi missilistici Patriot a Creta"
La Grecia avrebbe deciso di trasferire un numero non noto dei suoi sistemi missilistici Patriot nella base della Marina ellenica e della Nato che si trova nell'isola di Creta, nella baia di Souda, per fornire protezione agli obiettivi statunitensi nella regione, stando a quanto ha appreso il giornale ellenico Kathimerini. I Patriot sono un sistema missilistico guidato terra-aria in grado di colpire sia velivoli che missili balistici e sono considerati uno dei più importanti dispositivi di difesa aerea. A seguito dell'escalation in Medio Oriente negli ultimi giorni si è registrato un aumento dell'attività militare statunitense nella regione, scrive Kathimerini. Diversi caccia F-16 americani si trovano già temporaneamente di stanza nella base di Creta, in vista del loro dispiegamento in Turchia all'inizio di luglio per partecipare alla grande esercitazione 'Anatolian Eagle', anche se, date le circostanze attuali, l'esercitazione potrebbe essere rinviata o ridimensionata, scrive Kathimerini. Vista l'instabilità della situazione in Medio Oriente, il ministro della Difesa greco Nikos Dendias ha convocato ieri una riunione straordinaria con la partecipazione dei vertici delle Forze Armate. Il ministero della Difesa greco "ha il dovere di adottare tutte le misure necessarie per la sicurezza del Paese e dei cittadini", ha fatto sapere in una nota, in cui si chiarisce che "il trasferimento di specifici armamenti è evidentemente al di fuori del dibattito pubblico". Chiamato a commentare la notizia dello spostamento dei Patriot, il premier ellenico Kyriakos Mitsotakis, durante un'intervista con l'emittente radiofonica Satus, ha risposto: "Non farò commenti sulle riunioni militari. Ovviamente, le forze armate sono pronte a qualsiasi eventualità". Mitsotakis ha anche chiarito che non vi è alcun fondamento per ipotizzare un possibile attacco a Souda da parte delle forze iraniane: "Dico chiaramente che tale eventualità non sembra e non è all'orizzonte".
Fontana: "Preoccupa aggravamento crisi Israele-Iran"
"L'ulteriore aggravamento della crisi tra Israele e Iran è motivo di profonda preoccupazione. Inoltre, in molti regimi autoritari si continua a limitare la libertà di religione e di culto. Milioni di persone sono costrette a fuggire dai loro Paesi di origine a causa della loro fede. Anche nelle società più avanzate stanno aumentando i casi di intolleranza che impediscono l'esercizio delle esigenze spirituali. Perseguitare qualcuno per il proprio credo, o impedirgli di professare liberamente il proprio culto, significa negare la dignità umana e limitare la vita di relazione del singolo individuo e di una comunità. Il dialogo è dunque fondamentale per favorire il confronto, la cooperazione e la comprensione reciproca". Così il presidente della Camera Lorenzo Fontana in occasione della seconda conferenza sul dialogo interreligioso.
Tajani a colloquio con Rubio sulla guerra Iran-Israele
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani sta avendo un colloquio telefonico con il segretario di Stato Usa Marco Rubio. Il tema principale del colloquio è la crisi militare fra Iran e Israele, le possibili conseguenze sul quadro regionale e la situazione a Gaza.
Idf: "Danneggiati i 2/3 dei lanciatori di missili iraniani"
Venti caccia dell'Aeronautica Militare hanno appena concluso un'ondata di attacchi nell'Iran occidentale. I raid hanno preso di mira infrastrutture missilistiche terra-terra e soldati delle forze armate iraniane. Una fonte israeliana ha dichiarato: "Due terzi dei lanciatori iraniani sono stati danneggiati", riferisce Channel 12 citando Reuters.
Fonti sicurezza: "Israele non ha attaccato la centrale di Bushehr"
Fonti della sicurezza hanno corretto l'errore di un portavoce che in una conversazione con un'agenzia di stampa internazionale aveva affermato che l'Iaf ha attaccato la centrale nucleare di Bushehr, per poi rettificare poco dopo. Confermati invece gli attacchi agli impianti nucleari di Natanz, Isfahan e Arak.
Netanyahu: "Eliminare Khamenei? Tutte le opzioni aperte"
"Tutte le opzioni sono aperte, è meglio non parlarne sui media". Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu, in visita all'ospedale Soroka colpito questa mattina da missili iraniani, ha risposto alla domanda se pensa che sia il momento per eliminare la Guida suprema iraniana Ali Khamenei. Riguardo alla partecipazione degli Stati Uniti agli attacchi in Iran, il primo ministro ha affermato che "dipende da Trump, lui conosce il gioco". Sul rovesciamento del regime degli ayatollah, Netanyahu ha affermato che "2.500 anni fa Ciro liberò il popolo ebraico, ora il popolo ebraico sta aiutando il popolo persiano a liberarsi".
Khamenei: "Coinvolgimento Usa mostra debolezza dei sionisti"
"Il fatto stesso che gli americani, amici del regime sionista, siano entrati in scena e stiano dicendo queste cose è un segno della debolezza e dell'incapacità di quel regime". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, nel contesto del conflitto tra Israele e la Repubblica islamica. "Vorrei dire alla nostra cara nazione che se il nemico percepisce che lo temete, non vi lascerà andare. Continuate a comportarvi come avete fatto finora, continuate a comportarvi con forza", ha aggiunto il leader iraniano in un messaggio su X.
Ue: "Colloqui a Ginevra? noi sempre aperti al negoziato"
"Abbiamo sempre sottolineato la nostra apertura al dialogo e al negoziato, quando tale dialogo avrà luogo, ve ne daremo comunicazione". Lo ha detto il portavoce della Servizio Europeo per Affari esteri Anouar El Anouni rispondendo a una domanda sulla partecipazione dell'Alta Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas ai colloqui di domani a Ginevra con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e gli omologhi di Germania, Francia e Regno Unito.
Presidente Iran a nazione: "Ce la faremo grazie a solidarietà"
"Affronteremo questi giorni difficili grazie alla solidarietà e all'empatia". L'ha detto il presidente iraniano Masoud Pezeshkian in un messaggio alla popolazione. "Cara nazione iraniana, tutti i ministri e le organizzazioni governative sono state incaricate di garantire assistenza con tutte le loro possibilità e risorse, in linea con la vostra pazienza e il vostro sostegno".
Mosca mette in guardia gli Usa: "Non intervengano in Iran"
"Vorremmo mettere in guardia Washington dall'intervento militare in questa situazione, che sarebbe un passo estremamente pericoloso con conseguenze negative davvero imprevedibili". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in merito a un possibile attacco americano all'Iran. Lo riferisce la Tass.
Ministro Sanità Israele: "Con attacco a ospedale superata linea rossa"
L'Iran ha ''superato la linea rossa'' colpendo l'ospedale di Soroka, a Be'er Sheva, nel sud di Israele. Lo ha dichiarato il ministro della Sanità israeliano Uriel Busso, che con un post su 'X' ha scritto che "la linea rossa è stata superata. Il regime dittatoriale di Teheran ha oltrepassato il limite e si sta comportando come una barbara organizzazione terroristica".
Hamas: attacchi israeliani a Gaza, 69 morti in 24 ore
Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas afferma che nelle ultime 24 ore gli attacchi israeliani nella Striscia hanno provocato 69 morti e 221 feriti. Il bilancio complessivo dall'inizio delle ostilità il sette ottobre 2023 è salito così a 55.706 vittime e 130.101 feriti, si legge inoltre in un comunicato stampa pubblicato su Telegram.
Katz: "Khamenei non può continuare ad esistere"
La Guida suprema iraniana Ali Khamenei "non può essere autorizzato a continuare a esistere": lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz a Holon, un sobborgo di Tel Aviv colpito questa mattina da un attacco missilistico iraniano. "Khamenei dichiara apertamente di voler distruggere Israele. Considera la distruzione di Israele un obiettivo", ha detto Katz ai giornalisti nel ;;settimo giorno della guerra con l'Iran lanciata da Israele, e ha aggiunto: "Non può essere autorizzato a continuare a esistere un uomo simile".
L'Iran è pronto al dialogo, anche in Vaticano
"Se la Santa Sede lo proponesse, sarei il primo a garantire la disponibilità dell'Iran a sedersi intorno a un tavolo in Vaticano con gli Stati Uniti per discutere sul nucleare". L'ambasciatore della Repubblica islamica dell'Iran presso la Santa Sede, Mohammad Hossein Mokhtari, traduce in concreto - in un'intervista ad Avvenire - la disponibilità vaticana a "far incontrare i nemici" annunciata da Leone XIV. A una condizione, però, avverte il rappresentante diplomatico di Teheran in Vaticano: "È necessario che si fermi l'aggressione del regime sionista". "L'Iran stava già dialogando con gli Usa proprio sul versante nucleare - sottolinea Mokhtari -. E forse saremmo arrivati anche a un accordo se Netanyahu con il suo governo non ci avesse attaccato. La nostra volontà all'incontro c'è sempre stata. Ma il regime sionista ha voluto sabotare i colloqui. Secondo gli statuti dell'Onu, siamo di fronte all'aggressione di uno Stato indipendente. Anzi, è un membro delle Nazioni Unite che colpisce un altro membro Onu". "C'è una chiara violazione del diritto internazionale. Però nessuno si è mosso anche dopo l'uccisione di centinaia di civili. Gli organismi internazionali nati per assicurare pace e stabilità al mondo si voltano dall'altra parte quando si tratta di Israele: accade anche per il genocidio di Gaza dove non possono neppure entrare gli aiuti umanitari. Comunque, come ha affermato il nostro ministro degli Esteri, non appena si fermerà l'aggressione, riprenderemo il dialogo", aggiunge.
Iran, Peskov: "Dialogo con Usa già in atto, i risultati si raggiungono gradualmente"
I canali di dialogo ripristinati tra Russia e Stati Uniti sono già operativi, ed è ora fondamentale che Mosca e Washington siano pronti ad andare avanti passo dopo passo. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. "I colloqui tra i due presidenti sono solo la punta dell'iceberg. Inoltre, ci sono comunicazioni tra il Dipartimento di Stato statunitense e il ministero degli Esteri russo, nonché tra assistenti presidenziali, inviati speciali e altre agenzie", ha osservato il portavoce presidenziale russo in un'intervista al canale televisivo russo Rbc.
"Si sta svolgendo un grande lavoro e i canali di dialogo ripristinati stanno già funzionando. È possibile ottenere subito il risultato desiderato? No, non lo è. È essenziale essere pronti per un progresso graduale", ha aggiunto Peskov, commentando la ripresa del dialogo fra i due Paesi e osservando allo stesso tempo che restano all'ordine del giorno molteplici questioni controverse.
"Il ministero degli Esteri russo ha faticato a ripristinare il dialogo con il Dipartimento di Stato. Gli americani, per esempio, hanno chiesto di rinviare un altro round di colloqui. Doveva tenersi a Mosca, ma hanno proposto di rimandarlo", ha raccontato il portavoce presidenziale, supponendo che gli Stati Uniti abbiano bisogno di una pausa "per guadagnare tempo". "Chiaramente, gli americani, per ovvie ragioni, sono più coinvolti nelle questioni relative al conflitto Iran-Israele, dato il sostegno incondizionato che forniscono a Israele in questa vicenda".
Xi a Putin: "Tutti e soprattutto Israele cessino le ostilità"
Il presidente cinese Xi Jinping esorta "tutte le parti in conflitto, in particolare Israele, a cessare le ostilità il prima possibile", ricordando che "la comunità internazionale dovrebbe impegnarsi per calmare la situazione" e che "il dialogo e il negoziato sono la via d'uscita fondamentale". Xi, parlando con l'omologo russo Vladimir Putin, ha auspicato "il rispetto con rigore" della legge internazionale e "la protezione dei civili nel contesto delle tensioni tra Iran e Israele". La Cina "è pronta a continuare a migliorare la comunicazione e il coordinamento con tutti e a svolgere un ruolo costruttivo per la pace in Medio Oriente".
Israele, grattacieli Tel Aviv danneggiati da missili Iran. VIDEO
A Ramat Gan, nel distretto israeliano di Tel Aviv, grattacieli e negozi sono rimasti danneggiati in seguito a una raffica di missili iraniani. Le sirene hanno allertato i cittadini, che hanno avvistato nel cielo le scie dei missili e udito le numerose esplosioni.

Israele, grattacieli Tel Aviv danneggiati da missili Iran | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoIsraele: "Non siamo così spregevoli da utilizzare ospedale da base militare"
Le affermazioni diffuse dai media iraniani secondo cui l'ospedale di Soroka sarebbe stato utilizzato come struttura militare sono "bugie". Lo afferma l'Idf in una dichiarazione in lingua persiana rivolta alla popolazione iraniana, secondo cui, "l'affermazione di un attacco a una base di intelligence o della presenza di equipaggiamento militare sotto l'ospedale è un'altra menzogna. Non siamo così spregevoli da mettere in pericolo i civili".
"Attaccare gli ospedali è un crimine. Inventarsi una scusa non lo giustifica", aggiunge l'Idf a proposito dell'ospedale Soroka di Be'er Sheba, nel sud di Israele, colpito da un missile balistico iraniano che ha causato ingenti danni e ferito diverse persone.
La strana storia del Regime Change in Iran
Secondo le informazioni diffuse da Israele, l'Ayatollah Khamenei è asserragliato in un bunker e pronto alla fuga. Ma nel caso perdesse il potere chi ne prenderebbe il posto? Dall'ipotesi successione, col figlio Mojtaba favorito, alle idee di riforma o golpe, ogni scenario appare al momento complesso. Con un'opposizione interna senza una leadership riconosciuta e una in esilio frammentata e non sufficientemente forte.

La strana storia del Regime Change in Iran
Vai al contenutoTajani: "Charter per italiani che lasciano Iran e Israele"
"Stiamo lavorando per facilitare l'uscita da Teheran e da Israele dei nostri connazionali che intendono lasciare questi Paesi. Stiamo organizzando dei voli charter che sono a pagamento perché non si tratta di una evacuazione ma di un aiuto e di un coordinamento agli italiani che intendono lasciare l'Iran e Israele". Così il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto ai cronisti a margine della riunione ministeriale a Taormina per la Conferenza di Messina. In Israele, ha detto Tajani, "ci sono circa 20 mila italiani, mentre in Iran erano 450 ma adesso credo siano 400".
Hezbollah in guerra Iran-Israele? Usa: "Sarebbe pessima decisione"
Un eventuale intervento del gruppo libanese filo-iraniano Hezbollah nella guerra tra Iran e Israele sarebbe una "pessima decisione": lo ha detto oggi l'inviato statunitense per la Siria, Thomas Barrack, durante una visita in Libano. "Posso dire a nome del presidente (Donald) Trump, che è stato molto chiaro su questo (...), che sarebbe una pessima decisione", ha affermato Barrack, in risposta alla domanda di un giornalista su un eventuale intervento nella guerra in corso da parte del movimento sciita libanese.
Putin e Xi: "Unica soluzione è quella diplomatica"
L'unica soluzione al conflitto tra Israele e Iran è quella diplomatica. Lo hanno sottolineato i presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping, durante la loro conversazione telefonica di oggi, ha spiegato il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov. "Sia Mosca che Pechino ritengono che una soluzione alla situazione attuale non possa essere trovata con la forza e che questa soluzione possa e debba essere raggiunta esclusivamente attraverso mezzi politici e diplomatici", ha spiegato Ushakov.
Iran, telefonata Putin-Xi: "Forte condanna" agli attacchi di Israele
I presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping, hanno discusso per telefono la situazione in Medio Oriente ed espresso "forte condanna" per gli attacchi di Israele all'Iran, "in violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale". Lo ha riferito il consigliere di Putin per la politica estera, Yuri Ushakov.
I Tory spingono Gb a unirsi ad attacco Usa a Iran, il governo glissa
La ministra ombra degli Esteri dell'opposizione Tory britannica, Priti Patel, ha sollecitato oggi il governo laburista di Keir Starmer a rompere ogni indugio e a schierare il Regno Unito ancora una volta al fianco degli Usa se Donald Trump deciderà di associarsi all'attacco militare d'Israele all'Iran. "Dobbiamo agire con i nostri alleati, fianco a fianco con gli Usa e Israele", ha detto alla Bbc Patel, in passato finita al centro di polemiche e silurata dall'allora governo conservatore di Theresa May per una missione non autorizzata nello Stato ebraico nata dai suoi legami con l'ultradestra israeliana e il movimento dei coloni. Non solo: l'esponente Tory ha anche sfidato Starmer a ignorare il parere legale dell'attorney general del suo governo, lord Richard Hermer, che secondo i media ha sollevato dubbi sulla legalità dell'attacco israeliano di fronte al diritto internazionale. "In tempi di crisi non ci si può nascondere dietro i pareri legali", ha tagliato corto al riguardo Patel. Il governo Starmer da parte sua glissa: insiste ad auspicare "una via diplomatica per mettere fine ai programmi nucleari di Teheran", ma non esclude nulla; e intanto ha inviato d'urgenza il ministro degli Esteri, David Lammy, a Washington a consultarsi con il segretario di Stato, Marco Rubio. Contro un qualsiasi coinvolgimento britannico si dichiara invece un altro partito d'opposizione, i liberaldemocratici centristi, il cui leader, Ed Davey, denuncia: "L'ultima cosa di cui il Regno Unito ha bisogno è di essere trascinato in un'altra guerra illegale in Medio Oriente dagli Usa". Come quella - fa eco la sua vice, Daisy Cooper -che nel 2003 vide il laburista Tony Blair associarsi al repubblicano George W. Bush nell'invasione dell'Iraq sulla base delle false accuse rivolte a Saddam Hussein di possedere armi nucleari.
L'Iran: "Israele è un rischio per la regione, serve condanna"
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che Israele è "una delle principali fonti di insicurezza nella regione", invitando la comunità internazionale a condannare gli attacchi dello Stato ebraico. "La comunità internazionale deve condannare all'unanimità l'aggressione del regime contro l'Iran ed esortare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad assumersi la seria responsabilità di porre fine all'aggressione e a ritenere gli autori responsabili", ha affermato il capo della Diplomazia di Teheran durante una telefonata con l'omologo del Pakistan, Mohammad Ishaq Dar. Secondo quanto riferisce il ministero degli Esteri iraniano, Dar "ha ribadito la ferma posizione del Pakistan nel condannare l'aggressione militare del regime sionista contro la Repubblica Islamica dell'Iran e ha ribadito il pieno sostegno del governo e del popolo pachistano all'Iran".
Katz: "Un dittatore come Khamenei non può continuare a esistere"
''Un dittatore come Khamenei non può continuare a esistere''. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, affermando che la Guida suprema dell'Iran dovrà ''rispondere per i crimini di guerra'' commessi ai danni di Israele.

©Ansa
Araghchi: "Vedrò i ministri europei domani a Ginevra"
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha confermato che domani parteciperà a un incontro di alto livello con ministri europei a Ginevra. Lo hanno riferito i media statali di Teheran. "L'incontro con i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia, Germania e il rappresentante dell'Unione europea si terrà su richiesta europea", ha aggiunto Araghchi, citato da Iran International.
Staff dell'ex presidente dell'Iran a Trump: "Se ci attacca morirà"
Il presidente americano Donald Trump andrà incontro a "una morte umiliante" se gli Usa si uniranno a Israele nell'attacco all'Iran. Parola dello staff del defunto presidente iraniano Ebrahim Raisi, una cui nota viene ripresa da Iran International, canale d'informazione legato all'opposizione all'estero con base a Londra. "Trump - avverte lo staff Raisi - deve ancora rispondere del sangue di Qasem Soleimani (l'ex comandante della Guardia Rivoluzionaria Islamica ucciso in Iraq nel 2020, ndr) ed è atteso dalla vendetta della nazione iraniana. Una morte umiliante lo aspetta, e sarà sicuramente abbattuto dalla mano del mondo oppresso".
Iran, 76 feriti da missili di Teheran su centro e sud di Israele
E' salito a 76 feriti il bilancio in Israele dell'attacco di missili balistici iraniani. Lo hanno riferito i servizi d'emergenza. I missili hanno colpito l'ospedale Soroka a Be'er Sheva, ed edifici a Ramat Gan e Holon, vicino Tel Aviv.
Leader sciita dell'Iraq: "Attacco a Khamenei sarebbe disastroso"
Il principale leader sciita iracheno, il Grande Ayatollah Ali al-Sistani, ha avvertito che ci saranno "conseguenze disastrose sulla regione" se la "suprema leadership religiosa e politica" dell'Iran venisse presa di mira. Lo riporta Al Jazeera. Tale azione potrebbe causare "un caos diffuso che aggraverebbe le sofferenze della popolazione (della regione) e danneggerebbe gravemente gli interessi di tutti", ha affermato la massima autorità religiosa per milioni di musulmani sciiti in Iraq e nel mondo. Sistani ha invitato la comunità internazionale a "fare ogni sforzo per porre fine a questa guerra ingiusta e trovare una soluzione pacifica" al programma nucleare iraniano.
Iran, le immagini dei missili lanciati contro Israele. VIDEO
L'agenzia di stampa iraniana WANA ha diffuso un filmato che ritrae il lancio di missili contro Israele. Il conflitto missilistico in atto tra i due Paesi ha provocato 224 morti in Iran. In Israele 24 persone hanno perso la vita a causa dei 400 missili lanciati da Teheran, 40 dei quali hanno perforato le difese aeree di Tel Aviv.

Iran, le immagini dei missili lanciati contro Israele | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoIran: "Ospedale nel sud di Israele colpito da attacco missilistico"
L'ospedale Soroka a Be'er Sheva, nel sud di Israele, ha reso noto di essere stato colpito da un attacco missilistico iraniano. "Un attacco ha colpito l'ospedale, causando danni significativi in diverse aree. Stiamo attualmente valutando i danni, incluso il possibile numero di feriti", si legge in un comunicato dell'ospedale. Pochi minuti prima, il ministero degli Esteri israeliano aveva segnalato un "colpo diretto" alla struttura sanitaria che cura molti soldati israeliani feriti nella Striscia di Gaza.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Haaretz, visti i danni ingenti l'ospedale di Soroka ha chiesto alla popolazione di non recarsi nella struttura sanitaria. Mentre l'agenzia iraniana Irna riferisce la notizia secondo cui i principali obiettivi dell'attacco iraniano che stamattina ha colpito l'ospedale di Soroka erano il comando e il quartier generale dell'intelligence delle Idf, adiacenti alla struttura sanitaria.
Il viceministro degli esteri israeliano Sharren Haskel ha definito "deliberato" e "criminale" l'attacco dell'Iran contro l'ospedale israeliano di Be'er Sheva. "L'Iran ha appena colpito l'ospedale Soroka di Be'er Sheva con un missile balistico. Non una base militare. Un ospedale. Questo è il principale centro medico dell'intera regione israeliana del Negev. Un'azione deliberata. Criminale. Un obiettivo civile. Il mondo deve far sentire la sua voce", ha scritto Sharren Haskel su X.
Aiea conferma: "Colpito reattore di Arak, non conteneva materiale nucleare"
L'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha confermato con un post su 'X' che il reattore di ricerca ad acqua pesante di Arak, o Khondab, ''è stato colpito''. Nel post, l'Aiea precisa che il reattore era ''in costruzione'' per cui ''non era operativo e non conteneva materiale nucleare, quindi non si sono verificati effetti radiologici''.
Sale a 129 il numero dei feriti per i missili su Israele
E' salito a 129 il numero dei feriti portati negli ospedali, tra cui anche diversi bambini, dopo l'attacco dell'Iran al centro e al sud di Israele. Sei persone rimaste ferite sono in gravi condizioni. Lo riferisce l'aggiornamento dei servizi di soccorso Magen David Adom. Nell'area metropolitana di Tel Aviv e dintorni finora si contano 89 feriti (colpiti direttamente Holon e Ramat Gan) e 40 a Beer Sheva, dove è stato centrato l'ospedale Soroka.
Iran: "L'Aiea è partner dell'aggressione israeliana"
L'Iran ha accusato l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) di essere un "partner" dell'aggressione israeliana. "Lei ha tradito il regime di non proliferazione, ha reso l'Aiea un partner in questa ingiusta guerra di aggressione, ha trasformato l'Aiea in uno strumento di comodo per coloro che non sono membri del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) per privare i membri del Tnp del loro diritto fondamentale ai sensi dell'Articolo 4. Lei ha la coscienza pulita?!", ha affermato in un messaggio su X il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, rivolgendosi al direttore dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi.
Guterres: "Diplomazia unica via per il problema nucleare dell'Iran"
"Qualsiasi ulteriore intervento militare potrebbe avere conseguenze drammatiche, non solo per le parti interessate, ma per l'intera regione", ha avvertito il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres in una dichiarazione sulla guerra tra Israele e Iran. Il capo delle Nazioni Unite ha chiesto una "de-escalation immediata al fine di raggiungere un cessate il fuoco" e ha riaffermato la preminenza della Carta delle Nazioni Unite nella conduzione delle relazioni internazionali. "La diplomazia rimane il modo migliore, e unico, per affrontare le preoccupazioni sul programma nucleare iraniano", ha insistito, condannando la perdita di vite umane e la distruzione degli ultimi giorni.
Organo di sorveglianza Gb: "Siti web Iran in blackout"
Blackout generalizzato degli accessi ai principali siti web iraniani stamattina, sulla scia delle restrizioni imposte ieri precauzionalmente dalle autorità di Teheran contro il timore d'infiltrazioni e sabotaggi informatici israeliani. Lo riferisce NetBlocks, organismo di sorveglianza britannico di Internet. Il blocco starebbe precludendo l'accesso alle informazioni a milioni di iraniani, secondo fonti dell'opposizione all'estero, che a loro volto riferiscono di non poter accedere ai siti con base nel Paese d'origine.
Ong Hrana: "639 morti e 1.329 feriti in sei giorni di raid di Israele"
E' di almeno 639 morti e 1.329 feriti il bilancio delle vittime iraniane di sei giorni di raid aerei lanciati dai caccia israeliani. Lo rende noto l'organizzazione non governativa iraniana Human Rights Activists News Agency (Hrana) sul proprio sito Internet, spiegando che tra i morti si contano anche quattro bambini.
Almeno dieci persone sono state uccise negli attacchi di ieri, precisa l'ong, spiegando che secondo il portavoce della Mezzaluna Rossa iraniana gli attacchi israeliani sono stati condotti su 21 province dell'Iran.
Cremlino: "Con Israele dialogo e fiducia, esperti al sicuro"
Israele ha promesso che gli specialisti russi che lavorano nella centrale nucleare di Bushehr in Iran saranno al sicuro. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sottolineando che Mosca mantiene "un rapporto molto sereno e di fiducia con Israele". E' stato il presidente Vladimir Putin a rendere nota l'intesa con lo Stato ebraico in merito alla sicurezza degli specialisti russi a Bushehr, ha confermato Peskov. "Il nostro dialogo con Israele e la natura fiduciosa di questo dialogo ci permettono di raggiungere tali intese. Questo è molto importante", ha aggiunto.
Iran, nominato nuovo comandante delle Forze di terra dei Pasdaran
Il generale Mohammad Karami è stato nominato nuovo comandante delle Forze di Terra dei Pasdaran. Lo riporta l'agenzia di stampa iraniana Isna. Karami prende il posto del generale Mohammad Pakpour, diventato comandante in capo dei Pasdaran dopo la morte di Hossein Salami.
Media Iran: "Attacco di Israele a sito Arak segnalato all'Aiea"
L'agenzia di stampa ufficiale iraniana, Irna, afferma che Teheran ha segnalato all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), gli attacchi lanciati oggi da Israele contro i siti nucleari iraniani di Arak e Natanz: lo riporta la Bbc. L'Irna ha accusato inoltre Israele di "continuare la sua aggressione e le sue azioni contrarie alle leggi internazionali che proibiscono gli attacchi agli impianti nucleari".
Guerra Israele Iran, il confronto tra i due arsenali militari
Continua la guerra tra Israele e Iran, con raid e lanci di droni, mentre gli Stati Uniti sembrano essere pronti a intervenire contro Teheran. “Non ci arrenderemo mai”, ha dichiarato l’ayatollah Ali Khamenei. “Ho perso la pazienza con l’Iran”, ha dichiarato Donald Trump. Ma di quali arsenali dispongono Teheran e Israele? E quali sono i costi? Di questo si è parlato nella puntata di “Numeri”, programma di Sky TG24.

Guerra Israele Iran, il confronto tra i due arsenali militari
Vai al contenutoOng: "In Iran quasi 650 morti, in maggioranza civili"
E' di almeno 639 morti certificati e 1.329 feriti il bilancio indicativo delle vittime dei raid condotti da Israele contro l'Iran dal 14 giugno aggiornato oggi da Human Rights Activists News Agency (Hrana), organizzazione non governativa indipendente iraniana che si occupa di diritti umani. L'ong stima che in maggioranza si tratti di civili. Gli attacchi israeliani hanno riguardato in totale 21 province. I dati di Hrana - diffusi a dispetto della mancanza di numeri ufficiali completi e delle restrizioni delle autorità di Teheran - sono stati ripresi da Iran International, sito legato all'opposizione all'estero con base a Londra.
Iran, Peskov: "Terribile escalation se gli Usa intervengono militarmente"
Ci sarà ''una terribile escalation'' se gli Stati Uniti interverranno militarmente a fianco di Israele nel conflitto con l'Iran. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di un briefing. "Si avrà un'espansione geografica'' del conflitto e date le ''dichiarazioni provenienti da Teheran'' in merito a un eventuale ruolo americano nella guerra ci ''sarà un'altra terribile escalation", ha detto Peskov ai giornalisti.
Medici israeliani: "Attacco iraniano all'ospedale crimine di guerra"
Il presidente dell'Associazione medica israeliana, professor Zion Hagay, ha condannato duramente l'attacco missilistico iraniano contro l'ospedale Soroka di Beersheba, definendolo "un crimine di guerra". "Stamattina gli occhi del mondo intero dovrebbero essere puntati sull'ospedale Soroka per capire cosa significhi davvero un crimine di guerra", ha dichiarato Hagay, invitando la comunità medica internazionale a condannare l'attacco. Secondo Hagay, "mentre Israele prende di mira obiettivi di sicurezza, gli iraniani sparano deliberatamente contro i centri abitati per colpire il maggior numero possibile di civili". Ha infine sottolineato che "solo grazie alla preparazione dell'ospedale è stato possibile evitare un disastro molto più grave".
Hezbollah: "Sconsiderate le minacce di morte a Khamenei"
"Le minacce di morte" nei confronti della Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, "sono sciocche, sconsiderate e hanno gravi conseguenze". Lo ha affermato il movimento sciita libanese Hezbollah, sottolineando che "alcune figure influenti nei loro Paesi sembra che non siano consapevoli della grande importanza di Khamenei". "Queste dichiarazioni sono un insulto a centinaia di milioni di credenti", ha aggiunto il gruppo filo-Teheran.
Hamas: "Attacchi israeliani su Gaza, 18 morti dall'alba"
La Protezione Civile di Gaza gestita da Hamas ha affermato che le forze israeliane hanno ucciso oggi almeno 18 persone, 15 delle quali si trovavano vicino a un sito di distribuzione di aiuti nel centro della Striscia. Il capo dell'agenzia, Mohammed al-Mughayyir, ha detto alla Afp che "18 persone sono state uccise a seguito dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza dall'alba, 15 delle quali erano in attesa di aiuti". Le altre tre, ha precisato, sono state uccise dai bombardamenti vicino a Gaza City, nel nord del territorio palestinese.
Iran, reattore nucleare Arak attaccato da Israele: a cosa serve
In Iran, tra i siti bersagliati dall'Aeronautica militare israeliana nelle ultime ore c'è il reattore ad acqua pesante di Arak La conferma è arrivata dalla televisione di stato iraniana, secondo cui non vi era "alcun pericolo di radiazioni", assicurando inoltre che l'impianto era già stato evacuato prima dell'attacco. L'esercito israeliano aveva intimato alla popolazione di evacuare l'area circostante il reattore ad acqua pesante nelle regioni di Arak e Khondab un paio d'ore prima del lancio dell'attacco.

Iran, reattore nucleare Arak attaccato da Israele: a cosa serve
Vai al contenutoTeheran: "Tutte le opzioni sul tavolo se gli Usa intervengono"
L'Iran non vuole un allargamento del conflitto ma tutte le opzioni sono sul tavolo se gli Usa decidono di intervenire direttamente nel conflitto al fianco di Israele. E' l'avvertimento lanciato dal viceministro degli Esteri iraniano Kazem Gharibabadi. "Se gli Stati Uniti vogliono scendere in campo attivamente a favore del regime sionista, l'Iran dovrà usare i suoi strumenti sia per dare una lezione agli aggressori sia per difendere la propria sicurezza e i propri interessi nazionali", ha dichiarato, sottolineando che "i decisori militari hanno tutte le opzioni necessarie sul tavolo".
Iran, Putin: "Uccisione di Khamenei? Ipotesi di cui non voglio neanche discutere"
''Non voglio nemmeno discutere di questa possibilità. Non voglio''. Così il presidente russo Vladimir Putin ha parlato dell'ipotesi che la Guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, possa essere ucciso nel conflitto in corso con Israele.
"Mi sembra giusto che tutti cerchino dei modi per porre fine alle ostilità e che le parti coinvolte raggiungano un accordo al fine di garantire gli interessi dell'Iran, compresa l'attività nucleare pacifica, e gli interessi di Israele dal punto di vista della sicurezza", ha affermato Putin in un incontro con la stampa.

©Ansa
Cina: "Contrari all'uso della forza dopo monito di Trump all'Iran"
La Cina ha espresso la sua "piena contrarietà" all'uso della forza dopo che il presidente Donald Trump ha intimato all'Iran, dicendo che la sua "pazienza stava finendo", di accettare le condizioni di un accordo sul nucleare. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, sollecitando "tutte le parti, soprattutto Israele, a smettere di combattere immediatamente" al fine di favorire la de-esclation.
Liberman dopo attacco all'ospedale: "Immaginate l'Iran con l'atomica"
"Immaginate cosa farebbe l'Iran con le armi nucleari", ha affermato in un post il leader di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, chiedendo di "proseguire fino all'eliminazione completa del programma nucleare, alla distruzione dell'arsenale missilistico e alla caduta del regime iraniano", dopo l'attacco missilistico iraniano che ha colpito il Soroka Medical Center di Beersheba e altri obiettivi civili in Israele. Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha definito Teheran "un regime nazista" e ha dichiarato che "se questi nazisti avessero armi atomiche, le userebbero senza pensarci. Questa è la campagna più giusta che Israele abbia mai intrapreso nella sua storia". Anche il ministro della Cultura, Miki Zohar, ha condannato l'Iran in un messaggio pubblicato con la foto dei danni all'ospedale: "Solo la feccia della Terra può lanciare missili contro bambini e anziani nei loro letti. Questo regime terroristico va sradicato per la sicurezza del mondo libero". Per il leader dell'opposizione, Benny Gantz, "non esiste alcuna equivalenza morale. Israele prende di mira i programmi nucleari e missilistici, l'Iran prende di mira ospedali e bambini. Non esiteremo a eliminare le loro capacità".
Il ministro dell'Istruzione di Israele: "Colpito cortile di un asilo, no compromessi sui bambini"
Il ministro israeliano dell'Istruzione Yoav Kisch ha postato su 'X' una fotografia di quello che descrive come il cortile di un asilo, chiuso, che è stato colpito durante il bombardamento iraniano di questa mattina. "Il sistema educativo tornerà all'apprendimento in presenza solo quando la situazione sarà sicura e lo consentirà. Non scenderò a compromessi sulla sicurezza dei bambini", ha scritto Kisch.
Un portavoce di Kisch ha dichiarato al Times of Israel che l'asilo si trova a Ramat Gan.
L'ambasciatore di Israele in Francia: "Gli Usa pronti ad attaccare l'Iran"
L'ambasciatore di Israele in Francia, Joshua Zarka, ha assicurato questa mattina - intervistato da BFM TV - che "gli americani sono pronti ad attaccare (l'Iran, ndr) immediatamente". "Gli aerei sono sul posto, tutto è sul posto, il presidente ha chiesto loro di tenersi pronti", ha detto il diplomatico. Zarka ha aggiunto che alcune operazioni sono state fermate "all'ultimo momento" a causa della presenza di civili: "Noi - ha detto - miriamo al programma militare nucleare e balistico e soltanto dopo ai dirigenti militari di quel Paese. Purtroppo, loro sono circondati da civili e talvolta quei civili possono essere coinvolti".
Sa'ar: "Teheran non ha limiti, colpisce civili e commette crimini di guerra"
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha accusato Teheran di ''non avere limiti'' e di commettere crimini di guerra attaccando i civili, in particolare il centro medico Soroka di Beersheba.
"Il regime iraniano prende deliberatamente di mira i civili, sta commettendo crimini di guerra" e "non ha limiti", scrive Sa'ar in un post su X condividendo un video che mostra i danni all'ospedale.
Katz: "Khamenei pagherà. Colpiremo obiettivi governativi"
Dopo l'ultimo bombardamento missilistico lanciato dall'Iran questa mattina, il ministro della Difesa Israel Katz ha minacciato direttamente l'Ayatollah Khamenei, avvertendo che saranno presto colpiti obiettivi governativi a Teheran. "Il codardo dittatore iraniano si nasconde nel suo bunker fortificato e spara deliberatamente contro ospedali ed edifici residenziali in Israele. Questi sono crimini di guerra della più grave specie, e Khamenei pagherà per i suoi crimini", ha detto Katz. Il ministro della Difesa israeliano ha avvertito che "il primo ministro e io abbiamo ordinato alle IDF di intensificare gli attacchi contro obiettivi strategici in Iran e obiettivi governativi a Teheran, per rimuovere le minacce contro lo Stato di Israele e indebolire il regime degli ayatollah".
Idf: "30 missili iraniani su Israele, feriti a Ramat Gan e Holon"
Secondo le valutazioni dell'Idf, l'Iran ha lanciato questa mattina circa 30 missili balistici verso Israele. I missili hanno colpito l'ospedale Soroka a Beersheva e le città di Holon e Ramat Gan nel centro del Paese dove si registrano tre feriti gravi.
Il direttore dell'ospedale israeliano: "I pazienti erano nei rifugi al momento dell'attacco"
"Un missile ha colpito il vecchio reparto chirurgico di Soroka. È un edificio relativamente vecchio che era stato evacuato nei giorni scorsi. Ci sono danni estesi ad altri edifici dell'ospedale. Tutti i pazienti e tutto il personale erano nei rifugi. I diversi feriti sono in condizioni lievi, per lo più a causa dell'onda d'urto dell'esplosione". Lo ha detto ai media il direttore generale del Soroka Medical Center, Shlomi Kodesh, parlando dell'attacco missilistico che stamattina ha colpito la struttura sanitaria di Be'er Sheba, nel sud di Israele.
L'ospedale Soroka colpito dai missili iraniani
Il fumo si alza dall'ospedale Soroka di Beersheba, nel sud di Israele, in seguito a un attacco missilistico iraniano. La struttura è stata colpita durante un bombardamento di "decine" di missili iraniani, hanno riferito le autorità.

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Al-Sistani: "Colpire leader di Teheran farebbe sprofondare la regione nel caos"
Il più alto esponente del clero sciita iracheno, il grande ayatollah Ali Sistani, ha messo in guardia dal prendere di mira la leadership iraniana e ha affermato che la guerra tra Iran e Israele potrebbe far sprofondare l'intera regione nel caos. Qualsiasi attacco ai vertici dell'Iran potrebbe innescare "un caos diffuso che aggraverebbe le sofferenze del suo popolo e danneggerebbe gravemente gli interessi di tutti", ha dichiarato il religioso.
Soccorsi: "In Israele almeno 47 feriti dai missili di Teheran"
In Israele sale il bilancio dell'ultimo attacco missilistico iraniano, passato da 33 a 47 feriti. Lo ha riferito il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom (MDA), aggiornando il bilancio precedente e segnalando altri 18 feriti "mentre cercavano un riparo". Tre persone sono in gravi condizioni e due in condizioni moderate, ha dichiarato un portavoce dell'MDA in un comunicato, aggiungendo che "altre 42 persone hanno riportato ferite lievi a causa di schegge e traumi da esplosione, e 18 civili sono rimasti feriti mentre cercavano un riparo".
Reparto ospedale colpito dai missili era stato evacuato ieri
Il ministero della Salute israeliano ha dato istruzioni agli ospedali di Barzilai di Ashkelon e Assuta di Ashdod di prepararsi ad accogliere i pazienti dell'ospedale Soroka colpito e gravemente danneggiato dai missili lanciati dall'Iran. Un operatore sanitario che era in ospedale al momento dell'esplosione ha dichiarato ai media: "È stata una fortuna aver evacuato un reparto ieri, altrimenti non ci sarebbe stato un reparto. Il soffitto ci è crollato addosso, l'esplosione mi ha sbalzato via. Finché non vivi un'esperienza del genere, non credi che possa accadere, è impossibile digerire una cosa del genere".
Iran, bombardato reattore ad acqua pesante di Arak
In Iran, tra i siti bersagliati dall'Aeronautica militare israeliana nelle ultime ore c'è il reattore ad acqua pesante di Arak. La conferma è arrivata dalla televisione di stato iraniana, secondo cui non vi era "alcun pericolo di radiazioni", assicurando inoltre che l'impianto era già stato evacuato prima dell'attacco. L'esercito israeliano aveva intimato alla popolazione di evacuare l'area circostante il reattore ad acqua pesante nelle regioni di Arak e Khondab un paio d'ore prima del lancio dell'attacco. L'avvertimento è stato pubblicato in un post sui social media simile a quelli pubblicati per Gaza e includeva un'immagine satellitare dell'impianto in un cerchio rosso. Il reattore ad acqua pesante di Arak si trova 250 km a sud-ovest di Teheran. L'acqua pesante contribuisce al raffreddamento dei reattori nucleari, riporta l'Associated Press, ma produce plutonio come sottoprodotto che può potenzialmente essere utilizzato nelle armi nucleari. Ciò offrirebbe all'Iran un'altra via per la bomba, oltre all'uranio arricchito, qualora decidesse di sviluppare un'arma nucleare.
Trump non ha ancora deciso se attaccare l'Iran. VIDEO
Soccorsi, 65 feriti nell'attacco dell'Iran: 6 sono gravi
Il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom (Mda) riferisce che 65 persone sono rimaste ferite nel bombardamento iraniano di questa mattina. Sei civili sono gravemente feriti, due dei quali sono stati evacuati allo Sheba Hospital di Tel Hashomer e quattro al Wolfson Hospital di Holon.
Netanyahu: "I tiranni di Teheran pagheranno per attacco all'ospedale"
''Questa mattina i tiranni terroristi iraniani hanno lanciato missili contro l'ospedale Soroka di Beersheba e contro la popolazione civile nel centro del Paese. I tiranni di Teheran ne pagheranno il prezzo''. Lo ha scritto su 'X' il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Iran: almeno 32 feriti in Israele dopo l'attacco missilistico
Il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom ha dichiarato che almeno 32 persone sono rimaste ferite in seguito agli ultimi attacchi missilistici dell'Iran, che, secondo un funzionario militare israeliano, sono avvenuti per mezzo di "decine di missili balistici".
In una dichiarazione, un portavoce dell'Mda ha affermato che i medici stanno "prestando cure, mentre due persone si trovano in gravi condizioni. Altre 30 sono in condizioni lievi con ferite da esplosione e schegge".
Herzog, colpito ospedale che cura israeliani e palestinesi
"L'ospedale Soroka di Beer Sheva è uno dei migliori di Israele e serve l'intera regione del Negev, curando israeliani di ogni fede e i nostri vicini palestinesi che vengono appositamente per essere curati. Il suo personale devoto - ebrei e arabi - lavora fianco a fianco in straordinaria armonia, unito dalla missione di guarire", ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog. "Mando forza e sostegno alle équipe mediche, ai pazienti e ai residenti di Beer Sheva e di tutte le città attaccate questa mattina in Israele. In momenti come questi, ci viene ricordato cosa è veramente in gioco e i valori che stiamo difendendo".
Missile iraniano colpisce ospedale nel sud di Israele
Un missile lanciato dall'Iran ha colpito direttamente il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele. I soccorritori segnalano gravi danni sulla scena e il rischio di crolli.
Wsj, "Trump ha approvato piani d'attacco ma dà tempo a Iran"
Donald Trump ha confidato ai suoi consiglieri di aver approvato i piani di attacco all'Iran ma anche di voler aspettare per vedere se Teheran decide di rinunciare al suo programma nucleare. Lo riferiscono fonti informate al Wall Street Journal.