La conferma è arrivata dalla televisione di stato iraniana, secondo cui non vi era "alcun pericolo di radiazioni", assicurando inoltre che l'impianto era già stato evacuato prima dell'attacco
In Iran, tra i siti bersagliati dall'Aeronautica militare israeliana nelle ultime ore c'è il
reattore ad acqua pesante di Arak (LIVE). La conferma è arrivata dalla televisione di stato iraniana, secondo cui non vi era "alcun pericolo di radiazioni", assicurando inoltre che l'impianto era già stato evacuato prima dell'attacco. L'esercito israeliano aveva intimato alla popolazione di evacuare l'area circostante il reattore ad acqua pesante nelle regioni di Arak e Khondab un paio d'ore prima del lancio dell'attacco. L'avvertimento è stato pubblicato in un post sui social media simile a quelli pubblicati per Gaza e includeva un'immagine satellitare dell'impianto in un cerchio rosso. Il reattore ad acqua pesante di Arak si trova 250 km a sud-ovest di Teheran. L'acqua pesante contribuisce al raffreddamento dei reattori nucleari, riporta l'Associated Press, ma produce plutonio come sottoprodotto che può potenzialmente essere utilizzato nelle armi nucleari. Ciò offrirebbe all'Iran un'altra via per la bomba, oltre all'uranio arricchito, qualora decidesse di sviluppare un'arma nucleare.
L'accordo con l'Occidente per la non-proliferazione nucleare
L'Iran, nell'ambito dell'accordo nucleare del 2015 con le potenze mondiali, aveva concordato di riprogettare l'impianto per alleviare i problemi di proliferazione. Nell'ambito dei negoziati per l'accordo del 2015, Teheran accettò di vendere la sua acqua pesante all'Occidente per rispettare i termini dell'accordo. All'epoca, la Gran Bretagna stava aiutando l'Iran a riprogettare il reattore di Arak per limitare la quantità di plutonio prodotto, sostituendo gli Stati Uniti, usciti dal progetto dopo la decisione del presidente Donald Trump nel 2018 di ritirare unilateralmente gli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare. Nell'ultima settimana, l'operazione israeliana "Rising Lion" ha preso di mira il sito di arricchimento iraniano di Natanz, i laboratori di centrifughe intorno a Teheran e un sito nucleare a Isfahan, oltre ai vertici del programma atomico.