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Guerra Ucraina Russia, intesa tra Usa, Kiev e Mosca per una tregua sul Mar Nero

Ucraina, a Riad raggiunto un parziale accordo di tregua
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Ucraina, a Riad raggiunto un parziale accordo di tregua
00:01:50 min

Si ono chiusi i colloqui tra Mosca, Kiev e Usa a Riad. Casa Bianca: concordato sugli stessi punti. L'accordo sullo stop agli attacchi nel Mar Nero potrebbe entrare in vigore solo dopo la revoca delle restrizioni sulle esportazioni agricole russe. Lo ha precisato il Cremlino in una nota

Trump: "fatti molti progressi su Ucraina, sta andando bene ."

"Abbiamo fatto un sacco di progressi sull'Ucraina...siamo in discussioni approfondite con Russia e Ucraina e sta andando bene": lo ha detto Donald Trump incontrando gli ambasciatori americani. "Russia e Ucraina andranno d'accordo sul cessate il fuoco marittimo", ha aggiunto. 

I ministri degli Esteri baltici incontrano Marco Rubio

"La proposta fatta a Gedda per una tregua di 30 giorni dimostra chiaramente che sia gli Stati uniti che l'Ucraina sono impegnati a raggiungere la pace. Tuttavia, la Russia non ha dato segni di disponibilità a procedere in direzione della pace". Lo ha affermato il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, nel corso di un incontro tenutosi oggi a Washington alla presenza dei ministri degli Esteri di Lettonia (Baiba Braze) e Lituania (Kestutis Budrys) con il suo omologo statunistense, Marco Rubio.    Durante l'incontro, i tre ministri hanno ribadito che una pace giusta e duratura può essere raggiunta solo se la Russia abbandona il suo obiettivo di distruggere l'Ucraina e accetta di ristrutturare l'architettura di sicurezza europea aggiungendo che le sanzioni e l'utilizzo dei beni russi congelati rappresentano le principali leve su cui puntare per raggiungere tali obiettivi. Tsahkna, Braze e Budrys hanno inoltre sottolineato come negli ultimi mesi l'Europa abbia adottato misure decisive per aumentare gli investimenti nella difesa e sviluppare capacità di difesa, passi che contribuiranno a rafforzare la difesa collettiva. 

Accordo su Mar Nero, Londra "spera in un progresso"

Prima reazione cautamente positiva del governo britannico di Keir Starmer all'annuncio sulle intese per uno stop delle ostilità nel Mar Nero emerse dai colloqui paralleli dei negoziatori Usa con quelli di Russia e Ucraina. Un portavoce di Downing Street, sollecitato al riguardo, ha evocato "la speranza di un progresso". Non ha tuttavia fatto alcun cenno a ipotesi di adesione di Londra all'impegno reso pubblico da Washington verso una revoca parziale delle sanzioni contro Mosca, sul fronte dell'esportazione di prodotti agricoli: revoca indicata dal Cremlino come condizione preliminare dell'accordo.

Ungheria: "Ok accordo Mar Nero, Ue non ostacoli sforzi pace"

L'Ungheria accoglie con favore "l'accordo sul cessate il fuoco e sulla navigazione sicura nel Mar Nero come un passo fondamentale verso un accordo di pace". Lo scrive su X il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó. "I colloqui tra Stati Uniti e Russia sono l'unica via per la pace" aggiunge il capo della diplomazia magiara, invitando "Bruxelles a non ostacolarli"

Ucraina, a Riad raggiunto un parziale accordo di tregua. VIDEO

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Colloqui di Riad, i cinque punti del possibile accordo tra Russia e Ucraina

La Casa Bianca ha diffuso, questo pomeriggio, i dettagli dei colloqui  avuti a Riad con le delegazioni di Russia e Ucraina: in due note,  vengono riassunti i termini per concordare un cessate il fuoco che si  articolano in cinque punti. Quattro di questi, nelle due note, sono  identici, mentre uno -il secondo- cambia. In una versione, con i russi,  si parla della possibilità che Mosca torni a vendere grano e altri prodotti sui mercati internazionali, mentre nell'altra, con gli ucraini, Washington si impegna a far tornare a casa prigionieri di guerra e bambini ucraini trattenuti dai russi. LEGGI L'ARTICOLO

Cremlino: "Ok accordo Mar Nero ma via sanzioni agricole"

Il Cremlino afferma di essere d'accordo con gli Usa sull'attuazione di  un accordo sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero ma afferma che  l'intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni  sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati. Il Cremlino sostiene che gli accordi possano entrare in vigore dopo "il ritiro delle sanzioni contro Rosselkhozbank e altre istituzioni finanziarie coinvolte nel garantire il commercio internazionale di alimenti (compresi i prodotti ittici) e fertilizzanti, collegandoli allo Swift e aprendo i necessari conti di corrispondenza".    Il settore agricolo russo non è sotto sanzioni occidentali, ma la Russia -sottolinea l'Afp - sostiene che le sue esportazioni siano colpite dalle restrizioni sulle assicurazioni sulle spedizioni e da quelle contro Rosselkhozbank, banca che finanzia l'agricoltura.

Conte: "Sull'Ucraina Crosetto si è dissociato da Meloni"

"Do atto a Crosetto di aver risposto ai quesiti" che gli avevo posto in Aula "e non si è sottratto. Questo gli fa onore. Ricordavo che Meloni deve chiedere scusa per avere più volte dichiarato: 'Scommetto sulla vittoria militare contro la Russia'. Il ministro ha detto: 'Io non ho mai scommesso'. Ne prendo atto. Quindi si è dissociato da Meloni, riconosce che sono state una formula e una strategia infelici e improvvide. Si è dissociato da Meloni, riconosce che dovrebbe scusarsi". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in una diretta social.

Media: "Bruxelles creerà comitato speciale per le crisi"

Bruxelles creerà un comitato di crisi speciale per prevenire, monitorare e rispondere alle possibili emergenze climatiche e belliche nell'Unione Europea, rafforzando al contempo la risposta attuale alle emergenze. Lo prevede la bozza del pacchetto Vigilanza Ue che la Commissione presenterà domani, visto in anteprima dal Pais. Nel nuovo comitato di crisi saranno rappresentati la Commissione europea, l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza e i 27 Stati membri, che riceveranno il sostegno delle agenzie europee nazionali. L'iniziativa, probabilmente avviata entro la fine del 2025, è frutto del rapporto stilato dall'ex presidente finlandese Sauli Niinistö. "L'identificazione precoce di rischi e minacce può far guadagnare tempo prezioso e aiutare a prevenire le crisi o facilitarne la gestione e minimizzarne l'impatto", sottolinea il documento, che è ancora in discussione e potrebbe subire modifiche. Oltre a proporre la creazione di questo nuovo comitato speciale per le crisi, il documento stabilisce altre linee guida specifiche, come la raccomandazione a tutta la popolazione di "preparare scorte che consentano di sopravvivere per 72 ore senza aiuti esterni in caso di guerra o crisi climatica". L'esecutivo blustellato vuole anche accelerare i piani per rafforzare e ampliare il suo servizio di analisi e intelligence, il cosiddetto Centro unico di analisi dell'intelligence dell'Ue (Siac), l'ente che riceve informazioni civili e militari dalle agenzie di spionaggio dei paesi membri.

Onu: "Cruciale il supporto dei Paesi membri al peacekeeping"

Le attuali undici missioni di peacekeeping delle Nazioni Unite sono sostenute dall'Unione Europea e dai suoi Stati membri in molti modi "con una cooperazione molto stretta e articolata sul terreno. Il loro supporto finanziario è  cruciale, in un contesto di crisi di liquidità dalle inevitabili ripercussioni operative. Se il bilancio annuale del peacekeeping Onu, 5,6 miliardi di dollari, può sembrare ingente, è ad esempio inferiore a quello del dipartimento della polizia di New York, ed è appunto messo a rischio dal fatto che molti Stati membri non pagano pienamente e in tempo i loro contributi". Lo ha detto il sottosegretario al Segretario Generale dell'Onu, con delega alle operazioni di pace, Jean-Pierre Lacroix, in un'intervista ad alcuni media internazionali, tra i quali l'ANSA.     Lacroix, in questi giorni è in missione in Europa e venerdì farà tappa a Roma. Al centro dei suoi colloqui ci saranno temi di attualità - possibile che sul tavolo ci sia anche l'ipotesi dei una missione di peacekeeping in Ucraina - e dossier legati più strettamente alle operazioni di pace sotto egida Onu. "L'augurio è che il contributo degli Stati Sembri rimanga perlomeno agli attuali livelli e non diminuisca", ha spiegato Lacroix, spiegando che, in prospettiva "occorrerà una revisione del peacekeeping per renderlo più efficace anche in rapporto ai costi. Tuttavia - ha puntualizzato - tale capacità di incidere non può essere pregiudicata da discrepanze tra i mandati conferiti alle missioni di pace Onu e le risorse stanziate". 

Zelensky: "Spero che a Parigi ci sia chiarezza sui peacekeeper"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello alla chiarezza agli alleati su un'eventuale missione di peecekeeping, a due giorni dal nuovo vertice dei volenterosi convocato per giovedì a Parigi. "Il nostro compito è quello di arrivare al risultato di capire chi abbiamo e chi è pronto" a contribuire per mettere in piedi questo contingente per monitorare il rispetto di un futuro accordo tra Mosca e Kiev. 

Tregua Mar Nero, Tajani: "Ogni passo verso la pace è positivo"

"Ogni passo in avanti che si fa verso la pace è un fatto positivo. Noi ci siamo sempre battuti affinchè il grano che passava attraverso il Mar Nero potesse arrivare, soprattutto nel Continente africano dove c'era penuria. Quindi, se si va in questa direzione, è un fatto positivo. Tutto ciò che va verso il cessate il fuoco, verso la pace per noi va bene. Noi lavoriamo sempre per raggiungere la pace giusta, sia in Ucraina, sia in Medio Oriente". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo ai giornalisti a una domanda sull'accordo Usa-Ucraina per la sicurezza della navigazione sul Mar Nero, a margine del convegno 'Agricoltura è made in Italy' nell'ambito di 'Agricoltura È' in corso a Roma.

Mosca: "Sì ad aiuto di terze parti in attuazione accordi"

"Russia e Stati Uniti accolgono con favore i buoni uffici di Paesi terzi volti a sostenere l'attuazione di accordi nei settori energetico e marittimo": lo afferma il Cremlino. Il riferimento è all'intesa sull'interruzione dei raid sulle infrastrutture energetiche e a quella sulla sicurezza della navigazione nel Mar Nero.

Consiglio d'Europa: "Lavorare da subito a ricostruzione Ucraina"

Gli Stati membri del Consiglio d'Europa non devono aspettare che l'aggressione della Russia finisca per impegnarsi in un lavoro cruciale con l'Ucraina per gettare le basi per la sua ripresa e la sua ricostruzione a livello locale, regionale e a livello nazionale, sulla base del pieno rispetto dei diritti umani". Lo afferma il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa in una dichiarazione adottata durante la sessione plenaria.    "La Russia deve pagare per la ricostruzione delle regioni ucraine e i beni russi confiscati, che oggi sono congelati in tutto il mondo, dovrebbero essere usati a questo fine", evidenzia un emendamento alla dichiarazione votato all'unanimità.    "Vorrei che la dichiarazione adottata dal Congresso divenga uno dei documenti finali della Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina che si terrà a Roma i prossimi 10 e 11 luglio", ha affermato Davide La Cecilia, l'inviato speciale del ministero degli Esteri italiano per la ricostruzione dell'Ucraina, presentando al Congresso le iniziative già intraprese

Cremlino: “Ok accordo Mar Nero ma via sanzioni agricole”

Il Cremlino afferma di essere d'accordo con gli Usa sull'attuazione di un accordo sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero ma afferma che l'intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati.

Zelensky: "Terze parti possono monitorare una potenziale tregua"

I funzionari ucraini e statunitensi hanno concordato che "terze parti", come la Turchia, potrebbero supervisionare aspetti di una tregua tra Russia e Ucraina. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky. "Non è una brutta cosa, ad esempio, qualcuno dall'Europa o, ad esempio, dalla Turchia può essere coinvolto nella situazione in mare, e forse qualcuno dal Medio Oriente in termini di energia", ha detto Zelensky ai giornalisti dopo i colloqui tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita.

Mosca: "Intesa per implementare tregua su siti energia"

Il Cremlino afferma che Russia e Stati Uniti "hanno concordato di sviluppare misure per attuare gli accordi dei presidenti dei due Paesi sul divieto di attacchi agli impianti energetici in Russia e Ucraina per un periodo di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025, con possibilità di estensione e ritiro dall'accordo in caso di mancato rispetto da parte di una delle parti".

Zelensky: "Accordo sul Mar Nero è passo in giusta direzione"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che un accordo per fermare gli attacchi militari nel Mar Nero e sulle infrastrutture energetiche, mediato da Washington, è stato un passo nella giusta direzione. "È troppo presto per dire che funzionerà, ma questi sono stati gli incontri giusti, le decisioni giuste, i passi giusti. Nessuno può accusare l'Ucraina di non muoversi verso una pace sostenibile dopo questo", ha affermato Zelensky durante una conferenza stampa a Kiev, sottolineando che l'Ucraina farà il suo "lavoro" e rispetterà la sua parte degli accordi raggiunti con gli Stati Uniti.

Zelensky critica Usa per ripristino export agricolo russo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato gli Usa per il ripristino delle esportazioni agricole russe. "Riteniamo che questo sia un indebolimento della posizione e un indebolimento delle sanzioni, a nostro avviso. Non conosciamo ancora i dettagli di questa voce", ha detto Zelensky in una conferenza stampa a Kiev, parlando della decisione di Washington di aiutare a ripristinare l'accesso della Russia al mercato mondiale per i suoi prodotti agricoli.

Kiev: pronti a reagire se Mosca rompe tregua nel Mar Nero

Il governo ucraino, confermando l'intesa raggiunta con gli Stati Uniti a Riad, ha allo stesso tempo avvertito che "tutti i movimenti delle navi militari russe al di fuori della parte orientale del Mar Nero costituiranno una violazione dello spirito di questo accordo, saranno considerati una violazione dell'impegno a garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e una minaccia alla sicurezza nazionale dell'Ucraina. In questo caso l'Ucraina avrà pieno diritto di esercitare il diritto all'autodifesa". Lo ha scritto su X il ministro della Difesa Rustem Umerov, che ha guidato la delegazione ucraina in Arabia Saudita

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