Il presidente ucraino è in Francia alla vigilia del vertice dei "volenterosi" sull'Ucraina. "Siamo al lavoro per ridisegnare la sicurezza in Europa", ha detto Zelensky al termine del bilaterale con il presidente francese. Macron: la Russia "mostra la sua volontà di guerra e di voler continuare l'aggressione". "Se qualcuno pensa, sbagliando, che ci può attaccare senza conseguenze, incontrerà la risposta fiera di questa alleanza, la nostra reazione sarà devastante". Così il segretario generale della Nato Rutte
in evidenza
Il presidente ucraino Zelenksy è arrivato a Parigi alla vigilia del vertice dei leader dei Paesi "volenterosi" per "mettere a punto" il piano per proteggere la pace in Ucraina qualora questa venisse stipulata con l’aggressore russo. Macron nella conferenza stampa all'Eliseo dopo il bilaterale con il presidente ucraino: la Russia mostra "la sua volontà di guerra e di voler continuare l'aggressione". Zelensky: "Siamo al lavoro per ridisegnare la sicurezza in Europa".
"Voglio essere chiaro quando si parla della difesa della Polonia o di altro territorio Nato: se qualcuno pensa, sbagliando, che ci può attaccare senza conseguenze, incontrerà la risposta fiera di questa alleanza, la nostra reazione sarà devastante". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte in visita a Varsavia. "Deve essere chiaro a Vladimir Putin e ad altri che pensano di attaccarci".
"Lanciare attacchi su larga scala dopo i negoziati di cessate il fuoco è un chiaro segnale al mondo intero che Mosca non perseguirà una vera pace": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X, commentando l'attacco russo di ieri sera e affermando che "dall'11 marzo, c'è stata una proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco totale, una cessazione completa degli attacchi. E letteralmente ogni notte, attraverso i suoi attacchi, la Russia continua a dire "no" alla proposta di pace dei nostri partner".
Gli approfondimenti:
- Ucraina, chi ha donato di più tra Unione europea e Stati Uniti? I dati
- Colloqui di Riad, i cinque punti del possibile accordo tra Russia e Ucraina
- Russia, missili Oreshnik saranno schierati in Bielorussia
- Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
- Ue, Draghi propone “catena di comando” militare e riarmo centralizzato. Come funziona ora?
- La protesta degli ucraini sotto il consolato Usa a Milano: "Da Trump show assurdo"
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog finisce qui
Continua a seguire gli aggiornamenti sul liveblog di giovedì 27 marzo
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Difesa, ecco quanto spendono Russia ed Europa. Il confronto
Il tema è stato uno degli argomenti centrali del Consiglio europeo: in vista di questo appuntamento Bruxelles ha pubblicato il Libro Bianco sulla Difesa, che riassorbe in modo organico il piano ReArm Europe e fornisce alcuni dettagli sulla sua messa a terra. Le differenze tra i singoli Paesi e tra Unione europea e Russia sono stati al centro della puntata di “Numeri”, programma di SkyTG24. I NUMERI
Ucraina, Poroshenko: "Dobbiamo collaborare con Trump"
L’ex presidente ucraino attacca anche Zelensky: "Non deve trasformare l’Ucraina in una dittatura". L'intervista a Sky TG24. LEGGI L'ARTICOLO SU SKY TG24 INSIDER
ReArm Europe, Italia punta su strumenti comuni Ue. Gli scenari
Per il piano di riarmo europeo, Roma sembra voler puntare su meccanismi che "non pesino direttamente sul debito degli Stati", come ha spiegato la premier Meloni. Ci potrebbero essere quindi dei contributi a fondo perduto. Anche di questo tema si è occupata la puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. GLI SCENARI
Onu, tregua Mar Nero aumenterà sicurezza alimentare
"Raggiungere un accordo sulla libertà di navigazione nel Mar Nero garantirà la protezione delle navi civili e delle infrastrutture, e darà un contributo fondamentale alla sicurezza alimentare globale". Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, commentando i negoziati sul cessate il fuoco nel conflitto tra Russia e Ucraina.
Anna Prokofieva, chi era la giornalista russa uccisa da una mina a Belgorod
"La corrispondente di guerra di Channel One, Anna Prokofieva, è morta mentre svolgeva il suo dovere professionale. È successo nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina". Questo quanto dichiarato da un portavoce del canale televisivo russo. Aveva 35 anni, laureata in giornalismo a Mosca parlava correntemente anche lo spagnolo. LEGGI QUI

Zelensky: "Usa garantiscano tregua senza condizioni"
"Noi speriamo che nel Mar Nero gli americani assicurino un cessate il fuoco senza condizioni". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, denunciando i tentativi di Mosca di "aggiungere condizioni supplementari" per il rispetto della tregua. Poi, parlando in conferenza stampa a Parigi, ha affermato che "è ora di passare a discussioni serie sulle garanzie di sicurezza".
Zelensky: "Presto per parlare di composizione contingente di pace"
Alla vigilia del nuovo vertice della coalizione dei volenterosi per parlare di come continuare a sostenere militarmente l'Ucraina, Volodymyr Zelensky fa sapere che è “troppo presto” per discutere la composizione di un contingente, aggiungendo che “nessuno vuole prolungare la guerra”. Secondo il presidente ucraino, "la questione essenziale” è sapere quale Paese sarebbe pronto a partecipare a tale iniziativa e l'obiettivo di un eventuale contingente sarebbe quello di “controllare la situazione, addestrarsi insieme e fare tutto il possibile per fermare il desiderio della Russia di attaccare di nuovo”.
Zelensky: "Gli Usa garantiscano una tregua senza condizioni"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto stasera - parlando all'Eliseo al fianco di Emmanuel Macron - di sperare che gli Stati Uniti "garantiranno il carattere incondizionato del cessate il fuoco". "Nel mar Nero - ha detto Zelensky - Mosca prova a inserire condizioni supplementari" nell'accordo di cessate il fuoco. "Noi - ha aggiunto - speriamo che gli americani ne garantiranno il carattere incondizionato".
Macron: "Un esercito per garantire la pace"
"Il vertice che terremo domani ci consentirà di affrontare diversi punti. Innanzitutto, il sostegno immediato all'Ucraina, necessario per continuare la resistenza. Poi, la discussione si concentrerà sul cessate il fuoco duraturo, assicurandosi che possa essere rispettato" ha detto il presidente francese Emmanuel Macron dopo il bilaterale con Volodymyr Zelensky all'Eliseo.
Macron: "È presto per parlare di revoca sanzioni
"È troppo presto per parlare di revoca delle sanzioni contro la Russia", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron dopo il bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Kit di sopravvivenza in caso di emergenze: la proposta Ue per preparare i cittadini
Il nuovo piano Ue presentato oggi a Bruxelles prevede un sistema europeo di stoccaggio per garantire, in caso di “disastri naturali, stati di crisi o aggressione armata”, l’accesso a tutte le risorse critiche. Nella “Strategia dell’Unione europea per la preparazione” 30 azioni chiave per affrontare le emergenze. ECCO IL PIANO
Zelensky, grazie ad "amico" Macron per aiuto "infaticabile"
Volodymyr Zelensky ha reso omaggio questa sera, dall'Eliseo, al fianco di Emmanuel Macron, al sostegno "infaticabile" di Parigi all'Ucraina e definito il presidente francese un "amico". "La nostra cooperazione - ha detto - diventa sempre più concreta. Voglio sottolineare gli sforzi della Francia affinché ci si possa difendere dai bombardamenti russi. Abbiamo visto i vostri Mirage in azione e sono diventati una parte del nostro scudo aereo contro i droni". "Serve una risposta contro la Russia - ha continuato Zelensky - io sono riconoscente verso l'Europa, che sostiene la nostra difesa. E' importante che ogni paese possa sviluppare la sua industria di difesa. Più ci sono produzioni dal settore della difesa, più saranno salvate le nostre vite".
Rubio: "L'accordo di pace in Ucraina richiederà del tempo"
Il segretario di Stato Marco Rubio ha detto che gli Stati Uniti esamineranno le richieste della Russia in cambio di accordi con l'Ucraina e ha avvertito che un accordo di pace richiedera' tempo. "Non sarà semplice. Ci vorrà del tempo, ma almeno siamo su quella strada e stiamo parlando di queste cose", ha detto in una conferenza stampa in Giamaica.
Zelensky: "Mosca aggiunge condizioni ad accordi perché vuole prolungare guerra"
"Mosca sta cercando di aggiungere nuovi dettagli e condizioni, noi speriamo che gli americani possano garantire un accordo per cessate il fuoco senza condizioni, finora la Russia l'ha rifiutato perché vuole continuare la guerra". Lo ha detto Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa a Parigi con Emmanuel Macron.

©Ansa
Macron e Zelensky durante la conferenza stampa dopo il bilaterale a Parigi
Macron: "Dalla Francia altri 2 mld di aiuti militari"
Emmanuel Macron annuncia "due miliardi di euro aggiuntivi in aiuti militari" per l'Ucraina, alla vigilia del nuovo vertice della coalizione dei volenterosi e dopo l'incontro all'Eliseo con Volodymyr Zelensky. "Abbiamo preparato ulteriori aiuti sotto forma di missili di difesa terra-aria Mistral e carri armati AMX-10 RC, oltre a munizioni”, dice il presidente francese.
Macron: "Russia accetti tregua 30 giorni senza precondizioni"
Mosca deve accettare il cessate il fuoco di 30 giorni concordato a Riad "senza precondizioni". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, in una dichiarazione ai giornalisti dopo l'incontro all'Eliseo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La Russia - denuncia Macron - continua giorno dopo giorno" ad attaccare l'Ucraina, "mostra la sua volontà di guerra e di continuare l'aggressione, ci aspettiamo l'impegno di Mosca" per il cessate il fuoco.
Macron: "Russia mostra volontà di continuare aggressione"
"La Russia continua, giorno dopo giorno" a moltiplicare i bombardamenti sull'Ucraina, "mostrando la sua volontà di guerra e di voler continuare l'aggressione": lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nella conferenza stampa all'Eliseo, ricevendo per una cena di lavoro il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Macron: "Obiettivo permettere a Ucraini di resistere"
"L'obiettivo è permettere agli ucraini di continuare a resistere sul terreno" ha detto il presidente francese Emmanuel Macron dopo il bilaterale con Volodymyr Zelensky alla vigilia del vertice ddella "coalizione dei volenterosi". "La Russia non può avere da ridire su questo sostegno".
Trump, stop al tracciamento dei bambini ucraini deportati in Russia
L’amministrazione americana ha interrotto i finanziamenti a un progetto che documentava presunti crimini di guerra russi, inclusa la deportazione di bambini ucraini. Il database, usato anche dalla Corte penale internazionale, rischia ora di essere perso o compromesso. LEGGI QUI
Spese Difesa, quali Paesi le hanno aumentate di più dall'inizio della guerra in Ucraina?
Tra i partiti italiani si discute sul tema del riarmo europeo. Il governo insiste sulla necessità di impegnare l’Onu nella salvaguardia dell’Ucraina, protetta magari da un articolo 5bis della Nato. "Qualcuno pensa di usare soldi dei contribuenti italiani per carri armati stranieri? No grazie", ha scritto Salvini sui social. La spesa italiana nel settore e le posizioni di maggioranza e opposizione sono stati i temi al centro di una puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. L'APPROFONDIMENTO
Zelensky è arrivato a Parigi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Parigi in vista del vertice sull'Ucraina. Lo ha riferito il suo portavoce.
Kiev, Mosca ha attaccato almeno 8 impianti energetici dal 18/3
La Russia ha attaccato almeno otto impianti energetici ucraini da quando ha annunciato la pausa dai raid il 18 marzo. Lo ha affermato l'alto funzionario presidenziale ucraino Ihor Zhovkva citato da Sky News.
In dichiarazioni trasmesse dalla TV ucraina, Zhovkva ha anche affermato che non sono state discusse precondizioni con i funzionari statunitensi durante le discussioni sulla tregua del Mar Nero.
Kiev, da Mosca falsità, nessun raid su siti energetici
"Le dichiarazioni del ministero della Difesa russo sulla presunta violazione da parte dell'Ucraina delle condizioni di cessate il fuoco relative agli impianti energetici sono false". Lo scrive lo stato maggiore ucraino su Facebook. "Il 25 e 26 marzo, le forze ucraine non hanno lanciato attacchi con droni contro le strutture energetiche russe nelle regioni di Kursk e Bryansk, né contro le strutture energetiche nel territorio della Crimea temporaneamente occupato dai russi. Il dipartimento militare" russo "diffonde accuse false e infondate per prolungare la guerra, continuare la falsa propaganda e i tentativi di ingannare il mondo".
Fonti governo: al vertice a P.Chigi “piena concordanza” sull'Ucraina
Clima "positivo" e "totale concordanza" sulle varie questioni trattate. Fonti di governo riassumono così il vertice di circa un'ora dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha chiamato a Palazzo Chigi i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani (in collegamento perché impegnato in Friuli Venezia Giulia), e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla vigilia del nuovo summit dei "volenterosi" cui la premier parteciperà domani a Parigi. Accanto alla questioni legate a Kiev Tajani, sempre secondo quanto si apprende, avrebbe affrontato in una riunione coi diplomatici anche il tema dei dazi americani sui prodotti europei, pronti a scattare dal 2 aprile. Il titolare della Farnesina avrebbe sottolineato la necessità di coordinarsi con la Ue per mettere a punto azioni di risposta. L'obiettivo, avrebbe ribadito Tajani, è scongiurare una guerra commerciale che, se affrontata in modo imprudente, potrebbe danneggiare tutte le parti in causa. Il leader di Forza Italia con i suoi collaboratori avrebbe inoltre precisato il senso delle sue dichiarazioni sui "populisti quaquaraquà", finite al centro della diatriba con la Lega di Salvini nei giorni scorsi: i quaquaraquà sono ovunque - il senso del ragionamento del ministro - e sono quelli che non colgono la delicatezza del momento, parlano senza conoscere le cose e le implicazioni di atteggiamenti inopportuni. Tajani ha rinnovato l'appello alla moderazione, e un invito alla interlocuzione positiva con i partner europei.
Tajani: “Militari in Ucraina solo se con Onu”
"Non inviare militari in missione che non siano delle Nazioni unite, è l'unica condizione per noi per inviare militari" in Ucraina. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo il vertice, in collegamento, con Palazzo Chigi in preparazione dell'incontro di Parigi. Tajani ha aggiunto: "Rimane l'opzione, sorta di art.5 bis della Nato per garantire la sicurezza europea e per proteggere l'Ucraina". Il "dibattito è in corso ma siamo concordi, ne abbiamo parlato con il Presidente del Consiglio, il vicepresidente Salvini, ministro della Difesa Crosetto". C'è "condivisione sulla posizione che terrà il Presidente del Consiglio".
Reeves: "Mondo è pericoloso, altri 2,2 mld per la difesa"
Il governo laburista britannico annuncia "investimenti per altri 2,2 miliardi di sterline" per la difesa e il riarmo in aggiunto al già annunciato incremento del bilancio militare dal 2,2 al 2,5% del Pil dal 2027. Lo ha detto la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, presentando ai Comuni la finanziaria di primavera. Reeves ha parlato di un "un mondo che cambia" e di pericoli crescenti sullo sfondo della guerra fra Russia e Ucraina. Gli investimenti, ha detto, serviranno a finanziare forniture più agili di droni e armi varie, a beneficio delle industrie belliche del Regno, ma anche a modernizzare il deterrente nucleare.
Kallas vola in Asia centrale in vista del summit con l'Ue
Domani 27 marzo l'Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza della Commissione europea, Kaja Kallas, presiederà la 20a riunione ministeriale Ue-Asia centrale ospitata quest'anno dal Turkmenistan ad Ashgabat, con Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Kazakistan. Oltre alla preparazione del primo vertice Ue-Asia centrale che si terrà a Samarcanda, in Uzbekistan (3-4 aprile), le discussioni si concentreranno su una vasta gamma di questioni, tra cui l'impatto regionale della guerra della Russia contro l'Ucraina, i trasporti e la connettività digitale, le materie prime critiche, l'energia e l'acqua, il commercio, i contatti interpersonali, l'istruzione e la ricerca. Prima dell'incontro, l'Alto rappresentante si incontrerà bilateralmente con i ministri degli Esteri del Turkmenistan, Raşit Meredow, e del Tagikistan, Sirojiddin Muhriddin, nonché con il presidente del Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedov. La HR/VP si recherà quindi a Tashkent, in Uzbekistan, dove incontrerà il ministro degli Esteri Bakhtiyor Saidov e il presidente Shavkat Mirziyoyev. Kallas si recherà poi ad Almaty, in Kazakistan, dove venerdì 28 marzo incontrerà il ministro degli Esteri del Kazakistan, Murat Nurtleu e vedrà inoltre bilateralmente il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev.
Mozione Azione: confermare aiuti militari a Kiev e 2% Pil a difesa
Il gruppo di Azione ha depositato, alla Camera e al Senato, una mozione per il sostegno militare all'Ucraina e per il potenziamento delle politiche di difesa nazionali ed europee. In particolare, per assicurare aiuti militari in linea con quelli garantiti finora e "non inferiori allo 0,15 del Pil annuo" e parallelamente "innalzare entro il 2025 le spese per la difesa dell'Italia al 2% del Pil". Il documento è stato illustrato dal segretario di Azione, Carlo Calenda, in una conferenza stampa a Palazzo Giustiniani. Nelle premesse, si riportano i dati del Kiel Institute sull'entità degli aiuti bilaterali dell'Italia all'Ucraina, dall'inizio dell'invasione russa a Kiev, pari a "complessivi 2,26 miliardi e ulteriori 6,76 miliardi di contributi per gli aiuti forniti direttamente dall'Ue". E si aggiunge che "sono stati mediamente di poco inferiori allo 0,15% del Pil annuo, comprendendo sia il sostegno militare sia gli impegni di solidarietà umanitaria e finanziaria" paragonandoli a quelli dei Paesi europei (aiuti bilaterali e intermediati dall'Unione europea) pari a 132,3 miliardi e degli Stati Uniti, pari a 114,2 miliardi. Da qui il primo impegno chiesto al governo dalla mozione: "rendere disponibili per il sostegno militare all'Ucraina stanziamenti almeno in linea con quelli assicurati finora dall'Italia, in modo bilaterale o attraverso il bilancio Ue, al governo di Kyiv e in ogni caso non inferiori allo 0,15 del Pil annuo". Inoltre si chiede di "cooperare con gli altri Paesi europei 'volenterosi' e con il Regno Unito" per garantire "tempestivamente" munizioni di artiglieria di grosso calibro e missili agli ucraini. Sulle spese per la difesa italiana, Azione chiede di aumentarle entro l'anno al 2% del Pil e a "operare perché sia rapidamente attivato lo strumento, individuato nel Consiglio europeo del 6 marzo, di un prestito garantito dal bilancio Ue per il finanziamento dell'incremento della spesa per la difesa, fino agli obiettivi stabiliti in ambito Nato". In alternativa, ricorrere alla clausola di salvaguardia di cui all'articolo 26 del Regolamento Ue 2024/1263 del 29 aprile 2024. Infine, è previsto un impegno a "partecipare attivamente al percorso di costruzione di un sistema di difesa europea e di progressiva integrazione politica, industriale e militare tra gli Stati membri, favorendo il ripristino di un rapporto sempre più stretto con il Regno Unito".
Rutte: "Trump impegnato per Nato forte, ma Ue faccia di più"
"Il partenariato transatlantico è il fondamento della nostra Alleanza, e questo non cambierà. Gli Stati Uniti hanno ribadito più volte il loro impegno per una Nato forte. Anche il presidente Donald Trump ha confermato questa posizione, ma ha anche chiarito che l’Unione europea deve assumersi maggiori responsabilità". Lo afferma il segretario generale della Nato, Mark Rutte, durante una conferenza stampa in occasione della sua visita a Varsavia. "Abbiamo visto segnali incoraggianti in tutta l’Alleanza. Lo scorso anno, gli investimenti nella difesa sono cresciuti del 20% nell’Unione europea e in Canada. Tuttavia, come ha giustamente osservato il presidente Trump, e io concordo con lui, gli alleati europei e il Canada devono fare di più", continua, indicando la Polonia, che attualmente spende l'equivalente del 4,7% del proprio pil in difesa, come esempio.
Polonia, allarme su munizioni: "bastano per una o due settimane"
In caso di aggressione, la Polonia avrebbe riserve di munizioni sufficienti a difendersi solo "per una o due settimane". E' l'avvertimento lanciato dal capo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale polacco (Bbn), il generale Dariusz ukowski, in un'intervista rilasciata al quotidiano polacco Polsat. ukowski, alla guida della Bbn da poco più di un mese, ha spiegato che le forze armate polacche dispongono "solo di una scorta di alcuni tipi di munizioni sufficiente per circa cinque giorni".
Ue, Lahbib: "Guerra Ucraina minaccia diretta"
Avere "quattrocentocinquanta milioni di cittadini vuol dire 450 milioni di ragioni per essere meglio preparati. Le attuali minacce che l’Europa si trova ad affrontare sono più complesse che mai e sono tutte interconnesse: negli ultimi tre anni in Ucraina abbiamo visto un campo di battaglia con proiettili, droni, aerei da combattimento, trincee e sottomarini. Sì, la sicurezza europea è direttamente minacciata da questo". Lo sostiene la commissaria europea alla Preparazione per le crisi Hadja Lahbib, in conferenza stampa a Bruxelles, presentando la strategia Ue per la prontezza.
Calenda: "Mozione per conferma aiuti e aumento spesa militare per difesa Ue"
‘’Oggi quello che noi presentiamo è una mozione che dice esattamente questo. Sull'Ucraina, confermare gli aiuti che abbiamo dato, siamo tra i paesi che ne hanno dati di meno, rispettare gli impegni che hanno preso tutti i presidenti del consiglio e quindi portare la spesa militare al 2% perché dobbiamo fare da soli. Tre, continuare a lavorare con i volenterosi per dare all'Ucraina quei materiali bellici che gli servono per resistere. Quattro, essere pienamente dentro il processo di costruzione di una politica di difesa comune e quindi attendere a un esercito comune’’. Lo ha detto Carlo Calenda alla presentazione della mozione di Azione sul sostegno militare in Ucraina e sull’incremento della spesa per la difesa europea.
Starmer: "Pace in Ucraina deve prevedere che Mosca paghi"
Qualsiasi accordo di pace in Ucraina deve prevedere che "la Russia sia chiamata a rispondere per le riprovevoli azioni" commesse in tre anni di guerra. Lo ha detto oggi Keir Starmer salutando i rappresentanti di un'organizzazione che si occupa dei "rapimenti di bambini" ucraini imputati a Mosca, ospiti della Camera dei Comuni in occasione del Question Time. Il premier britannico ha definito "mostruoso" il trasferimento dei bambini e ha ribadito che Londra farà ogni sforzo per assicurarne "il ritorno in Ucraina". Ha poi confermato che domani sarà a Parigi per una nuova riunione della "coalizione dei volenterosi" pro Kiev.
Mosca, Kiev prende di mira giornalisti russi
"Il regime di Kiev prende di mira intenzionalmente i giornalisti russi e mina le loro protezioni legali". Lo ha detto alla Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando un rapporto secondo cui Anna Prokovyeva, corrispondente militare di Channel One, è stata uccisa mentre svolgeva il suo lavoro nella regione di Belgorod.
Concluso dopo un'ora il vertice a Palazzo Chigi sull'Ucraina
Si è concluso dopo poco meno di un'ora il vertice a Palazzo Chigi convocato alla vigilia del summit a Parigi della 'coalizione dei volonterosi' sulla pace e sulla sicurezza dell'Ucraina. Alla riunione hanno partecipato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani (video collegato) e il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Rutte: "Se Putin attacca il territorio della Nato risposta devastante"
"Voglio essere chiaro quando si parla della difesa della Polonia o di altro territorio Nato: se qualcuno pensa, sbagliando, che ci può attaccare senza conseguenze, incontrerà la risposta fiera di questa alleanza, la nostra reazione sarà devastante". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte in visita a Varsavia. "Deve essere chiaro a Vladimir Putin e ad altri che pensano di attaccarci".

©Ansa
Ucraina, Save the Children: "In 5 giorni uccisi e feriti più bambini che in tutto gennaio"
In soli cinque giorni in Ucraina, da giovedì 20 a lunedì 24 marzo,- sono stati uccisi e feriti più bambini che nell'intero mese di gennaio. Lo ha dichiarato Save the Children, l'organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, in occasione della conclusione dei colloqui per il cessate il fuoco in Arabia Saudita.
Secondo un'analisi di Save the Children sui dati diffusi dalle autorità locali, l’attacco missilistico nella città nord-orientale di Sumy, lunedì, è stato l'ultimo di una serie che, a partire da giovedì scorso, ha causato in pochi giorni la morte di 3 bambini e il ferimento di altri 29. Un dato che supera quello dell’intero mese di gennaio, quando 21 bambini sono stati feriti, o febbraio in cui 4 bambini sono stati uccisi e 26 feriti.
La notizia giunge mentre un rapporto dell'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite ha rilevato che il numero di bambini uccisi o feriti da bombardamenti aerei in Ucraina è aumentato di 18 volte lo scorso anno e il numero di minori uccisi da armi esplosive è raddoppiato nel periodo tra luglio e dicembre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023. Tre anni di guerra su larga scala in Ucraina hanno comportato un tributo inaccettabile per i più piccoli, anche per coloro che sono riusciti a sopravvivere ai bombardamenti aerei.
Un drone sul Kherson, ferita una donna di 63 anni
Un drone dell'esercito russo ha colpito una donna di 63 anni di Kherson che è rimasta ferita. Lo riporta Ukrinform. La donna si è poi rivolta ai medici e attualmente è in fase di ulteriori esami.
Anche Rutte domani a Parigi per il vertice dei "volenterosi"
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, si rechera' domani a Parigi per partecipare alla riunione dei "volenterosi". Lo conferma una nota della Nato.
Berlino: "Mosca deve accettare il cessate il fuoco incondizionatamente''
"Non dobbiamo lasciarci ingannare dal presidente russo. Non esiste una situazione di dialogo in cui il cessate il fuoco è costantemente legato a concessioni e nuove richieste". Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in conferenza stampa, invitando Mosca "ad accettare un cessate il fuoco completo senza condizioni aggiuntive e a porre fine ai suoi brutali attacchi contro la popolazione ucraina".
Stasera Zelensky da Macron per "preparare" il vertice di domani
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà stasera a Parigi, ospite all'Eliseo di Emmanuel Macron in una "cena di lavoro" per "preparare" il vertice di domani a Parigi sull'Ucraina. La riunione dei "volenterosi" di domani è la terza della serie dopo quelle del 17 febbraio, sempre all'Eliseo, e quella del 2 marzo a Londra. Il presidente francese e il collega ucraino si sentono al telefono tutti i giorni e questa sera - ha fatto sapere l'Eliseo - "il capo dello stato ripeterà al presidente Zelensky che la Francia farà del proseguimento e del rafforzamento del sostegno militare e finanziario all'Ucraina la sua priorità assoluta". Il presidente ucraino, da parte sua, ha dichairato di voler sapere "chi è pronto" a partecipare ad un contingente di pace in Ucraina. Proprio il tema spinoso dell'invio di truppe in territorio ucraino nel caso di tregua con la Russia sarà al centro delle discussioni di domani mattina. La riunione avrà infatti l'obiettivo - ha precisato l'Eliseo - di "trarre conclusioni operative". La presidenza francese ha parlato di un ordine del giorno della riunione articolato attorno a 4 grandi punti: il proseguimento degli aiuti militari all'Ucraina e il contributo di ogni paese, le modalità di un cessate il fuoco "completo", la preparazione di un potenziale "dopo-tregua" e le condizioni del dispiegamento di una forza europea in Ucraina per garantire la pace, iniziativa che vede in prima linea la coppia franco-britannica. Per l'Eliseo, "la miglior garanzia di sicurezza sono i mezzi che daremo all'Ucraina per difendersi". La presidenza francese ha tenuto a precisare che "tutto sarà fatto in perfetta trasparenza con i nostri partner americani" e che Macron informerà Donald Trump dei risultati del vertice fin dalla stessa giornata di domani.
Bbc: "La Russia afferma che le sanzioni devono essere revocate prima che possa iniziare il cessate il fuoco marittimo in Ucraina"
Timeline, la conclusione dei colloqui di Riad sulla guerra in Ucraina. VIDEO
Mosca: "Kiev continua gli attacchi alle infrastrutture dell'energia"
Il ministero della Difesa russo accusa le forze armate ucraine di aver "continuato ad attaccare le infrastrutture energetiche" russe "nonostante la dichiarazione pubblica" del presidente ucraino Volodymyr "Zelensky sull'accettazione degli accordi russo-americani raggiunti a Riad il 24 marzo per fermare gli attacchi contro gli impianti energetici civili". E sostiene che in questo modo stia "di fatto facendo di tutto per interrompere gli accordi russo-americani raggiunti sulle misure passo dopo passo per risolvere il conflitto". Lo riporta l'agenzia Interfax.
Peskov: "Auto della giornalista russa colpita da una mina lasciata dai militari di Kiev"
L'auto sulla quale viaggiava la giornalista russa Anna Prokofieva è saltata in aria a causa dell'esplosione di una mina lasciata dai militari di Kiev nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina. E' la ricostruzione fatta dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov delle condizioni in cui ha perso la vita la corrispondente di guerra della televisione russa Channel One. In un briefing con i giornalisti, Peskov ha espresso le sue condoglianze per la morte di Prokofieva alla famiglia della giornalista e all'emittente televisiva per cui lavorava.
Cremlino: "Resta l'ordine di Putin di non colpire siti energetici"
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che "l'ordine di Putin" sul divieto di attacchi all infrastrutture energetiche ucraine "è in vigore e viene eseguito". Lo riporta l'agenzia Interfax. Mosca e Kiev si dicono d'accordo per interrompere i raid sulle infrastrutture energetiche, ma nei giorni scorsi si sono accusate a vicenda di continuare a colpire questi obiettivi.
Cremlino: "L'accordo sul Mar Nero vincolato a rispetto delle condizioni"
Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che l'attuazione dell'accordo per la sicurezza della navigazione sul Mar Nero "può essere attivata dopo che sono soddisfatte una serie di condizioni". Lo riporta l'agenzia Interfax. Il Cremlino ieri ha affermato che gli accordi tra Russia e Usa possano entrare in vigore dopo "il ritiro delle sanzioni contro Rosselkhozbank e altre istituzioni finanziarie coinvolte nel garantire il commercio internazionale di alimenti (compresi i prodotti ittici) e fertilizzanti, collegandoli allo Swift e aprendo i necessari conti di corrispondenza".
Zakharova: "Kiev prende di mira intenzionalmente i giornalisti russi"
"Il regime di Kiev prende di mira intenzionalmente i giornalisti russi e mina le loro tutele legali". Lo ha detto alla Tass la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Commentando la notizia della morte della giornalista Anna Prokovyeva, corrispondente militare di Channel One, uccisa mentre svolgeva lavoro nella regione di Belgorod, la Zakharova ha detto: "Oggi, il regime terrorista di Kiev prende deliberatamente di mira sia i reporter che quelle norme di diritto internazionale che dovrebbero proteggerli". Stamattina, Channel One aveva riferito che la Prokofyeva, 35 anni, è stata uccisa da una mina nemica nella zona di confine di Belgorod. Il cameraman Dmitry Volkov, che l'accompagnava, è rimasto ferito.
Ieri, il corrispondente di Izvestia, Alexander Fedorchak, insieme a un cameraman e a un autista del canale televisivo Zvezda, Andrey Panov e Alexander Sirkeli, erano stati uccisi in un bombardamento ucraino sull'insediamento rurale di Mikhailovka, nella Repubblica Popolare di Lugansk. Anche il corrispondente del canale televisivo Zvezda Nikita Goldin è rimasto gravemente ferito. Le forze ucraine hanno preso di mira l'auto della troupe cinematografica con missili Himars.
Il Cremlino: "Continueremo a collaborare con gli Usa sul Mar Nero"
La Russia continuerà a collaborare con gli Usa per l'implementazione dell'"iniziativa del Mar Nero". Lo dice il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov secondo Ria Novosti.
Vertice sull'Ucraina con Meloni, Salvini, Tajani e Crosetto
Vertice a Palazzo Chigi in mattinata per definire una linea comune in vista del summit "sulla pace e la sicurezza dell'Ucraina" della 'coalizione di volenterosi' a cui parteciperà domani la premier Giorgia Meloni a Parigi. La notizia, anticipata da diversi quotidiani, è confermata da fonti di governo. Alla riunione di governo, prevista alle 11.30, a quanto si apprende, partecipano Meloni, i due vicepremier Antonio Tajani (in videocollegamento dal Friuli Venezia Giulia) e Matteo Salvini, il ministro della Difesa Guido Crosetto, nonché di militari e diplomatici.
Mosca condanna 23 prigionieri ucraini, pene da 13 a 23 anni
Un tribunale militare russo ha inflitto condanne dai 13 ai 23 anni di reclusione a 23 prigionieri o ex prigionieri di guerra ucraini, definiti "membri del battaglione Azov", con accuse di "terrorismo" e "azioni volte alla presa violenta del potere e dell'ordine costituzionale". Lo riporta l'agenzia Interfax precisando che 11 imputati sono stati condannati in contumacia perché già liberati in uno scambio di prigionieri. Le accuse rivolte agli imputati sono probabilmente dovute al fatto che la Russia definisce il battaglione Azov "organizzazione terroristica".
Kiev: "Le perdite in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 26 marzo 2025"
Usa-Russia: ambasciatore russo Darchiev diretto a Washington
Il nuovo ambasciatore russo a Washington, Alexander Darchiev, ha lasciato Mosca ed è in viaggio verso gli Stati Uniti. Lo ha riferito una fonte governativa all'agenzia stampa Tass. Darchiev è stato nominato ambasciatore a febbraio, dopo che la Russia e gli Stati Uniti hanno tenuto i primi colloqui diretti dopo la rottura diplomatica in seguito all'offensiva russa in Ucraina. I colloqui tra Mosca e Washington sono stati un segnale concreto di allentamento delle tensioni dopo il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump. Darchiev, 64 anni, ha lavorato in vari ruoli diplomatici russi a partire dal 1992 e più di recente come direttore del dipartimento nordamericano del ministero degli Esteri russo. La carica di ambasciatore della Russia a Washington era vacante dall'anno scorso. L'annuncio della sua partenza per Washington è giunta dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato di aver raggiunto un accordo con Russia e Ucraina per un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero. Tuttavia Mosca ha affermato che l'accordo non sarà applicato finchè non saranno revocate le sanzioni internazionali che hanno colpito le sue esportazioni di prodotti alimentari e fertilizzanti.
Zelensky: "Attacchi russi segno che Mosca non vuole la pace"
"Lanciare attacchi su larga scala dopo i negoziati di cessate il fuoco è un chiaro segnale al mondo intero che Mosca non perseguirà una vera pace": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X, commentando l'attacco russo di ieri sera e affermando che "dall'11 marzo, c'è stata una proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco totale, una cessazione completa degli attacchi. E letteralmente ogni notte, attraverso i suoi attacchi, la Russia continua a dire "no" alla proposta di pace dei nostri partner". "Ieri sera - afferma Zelensky -, nei nostri cieli si sono verificate altre 117 prove di come la Russia continui a trascinare questa guerra: 117 droni d'attacco, la maggior parte dei quali Shahed. Un numero significativo è stato abbattuto dai nostri difensori aerei. Dnipro, Sumy, Cherkasy e altre regioni sono state attaccate dalla Russia. C'è stato un massiccio attacco di droni su Kryvyi Rih, che ha preso di mira un'impresa locale e infrastrutture civili. A Okhtyrka, nella regione di Sumy, sono state danneggiate case, negozi e infrastrutture civili. Anche le comunità nelle regioni di Donetsk, Kharkiv e Zaporizhzhia sono state colpite". "Tutti coloro che sono stati colpiti devono ricevere assistenza. Ma ci deve essere anche una chiara pressione e una forte azione da parte del mondo sulla Russia: più pressione, più sanzioni dagli Stati Uniti, per fermare gli attacchi russi", conclude il presidente ucraino.
Sanchez: "Europa deve proteggersi da sola in maniera coordinata"
L'Europa "deve accettare la nuova situazione" rispetto all'allontanamento degli Stati Uniti con la nuova amministrazione di Donald Trump. "Non possiamo presumere che proteggeranno i nostri cieli, le nostre infrastrutture, i nostri confini. Dobbiamo farlo noi. Dobbiamo farlo in maniera coordinata ed efficace". E' quanto ha rilevato il premier Pedro Sanchez nel suo intervento al Congresso dei deputati sulla difesa europea. "Il momento è ora, bisogna recuperare il progetto dei nostri padri fondatori e avanzare verso l'integrazione della politica di sicurezza e difesa europea", ha anche detto Sanchez, nel rilevare che la sfida "sta nel come farlo", un dibattito che è al centro della riflessione dei Ventisette. Sanchez ha ricordato che "la settimana scorsa è stato presentato il Libro Bianco della difesa, in cui sono stabilite varie priorità, come gli acquisti congiunti" di armamenti, "l'aggregazione della domanda e l'avvio di progetti di formazione, innovazione e industria, che la Spagna appoggia", ha evidenziato, insistendo su un concetto di sicurezza europea a 360 gradi.
Reporter tv russa uccisa da mina al confine con l'Ucraina
Una corrispondente di guerra del principale canale televisivo statale russo, Channel One, è stata uccisa da una mina nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina. Lo ha fatto sapere l'emittente televisiva. "La corrispondente di guerra di Channel One, Anna Prokofieva, è morta mentre svolgeva il suo dovere professionale. È successo nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina", ha dichiarato il canale televisivo. "La troupe cinematografica di Channel One è incappata in una mina nemica".

Sanchez: "L'Ue nata progetto di pace più necessaria di sempre"
"L'Unione è nata come progetto di pace. Nacque per evitare la violenza, per garantire la convivenza pacifica dentro e fuori dalle nostre frontiere. E' nata per combattere la povertà, il degrado ambientale e le ingiustizie che alimentano i conflitti armati. Questo progetto di pace e sviluppo globale è oggi più necessario di sempre". E' quanto ha evidenziato il premier Pedro Sanchez nel suo intervento al Congresso spagnolo per illustrare le iniziative Ue in difesa dell'Ucraina e della sicurezza europea.
Ciriani: "Alleanza atlantica fondamentale, teniamocela stretta"
"Siamo di fronte a un fatto nuovo, con gli Usa che dicono: la nostra principale preoccupazione è l'Indopacifico e non più l'Europa.Cosa facciamo per difenderci?Come facciamo a dare una risposta? C'è l'idea molto buona di Giorgetti" per quanto riguarda gli investimenti nel settore della Difesa."Adesso per noi l'alleanza atlantica è fondamentale ed è inimmaginabile spezzare questo legame.Teniamoci stretta questa alleanza, ribadendo sempre che l'Ucraina è stata aggredita". Lo dice il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ad Agorà, parlando della posizione dell'Italia in vista del vertice di Parigi.
Sanchez: "Neoimperialismo russo e svolta Ue sono cambi tettonici"
L'Europa affronta "una nuova crisi" per il ritorno del "neoimperialismo russo e il giro copernicano in politica militare ed economica della Ue". "Sono due cambi tettonici che ci forzano a fare un passo avanti, ad essere coraggiosi e a culminare l'integrazione europea nei piani di politica estera, nella sicurezza, in difesa e nella competitività". Lo ha detto il premier Pedro Sanchez nell'illustrare al Congresso spagnolo le misure adottate dalla Ue per la difesa dell'Ucraina e della sicurezza in Europa.
Sanchez affronta al Congresso dibattito cruciale sul riarmo Ue
Il premier Pedro Sanchez affronta oggi al Congresso spagnolo un dibattito cruciale sul riarmo europeo, con l'impegno preso dalla Spagna nella Ue di portare al 2% del Pil la spesa in difesa, che spacca la maggioranza e l'opinione pubblica spagnola. Il leader progressista si trova a dover mediare tra le pressioni dei suoi alleati di sinistra, contrari all'aumento delle spese militari, e la necessità di adeguarsi agli standard Nato e alle richieste degli alleati europei. Secondo fonti governative citate dai media iberici, Sanchez mira a un discorso 'pedagogico' per spiegare la necessità di un cambio di rotta, per il mutato scenario internazionale, con la Russia più aggressiva e gli Stati Uniti meno presenti nella difesa dell'Europa. Il premier ha insistito sulla necessità di una spesa più efficiente e coordinata a livello europeo, sottolineando che non si tratta di una corsa agli armamenti, ma di continuare a difendere l'Ucraina e di investire nella sicurezza e autonomia strategica della Ue. Al riguardo, Sanchez aveva già espresso giovedì scorso, al Consiglio europeo, il rifiuto di definire il progetto della Commissione europea di investire 800 miliardi di euro come un piano di "riarmo". il premier illustrerà nel dettaglio le agevolazioni che l'Europa intende concedere ai paesi e la posizione di Madrid che, oltre alla flessibilità del deficit e ai prestiti, chiede che ci siano anche sussidi per aumentare gli investimenti in difesa, una proposta respinta da alcune capitali europee. Sanchez punta a gestire la delicata fase, in vista del vertice Nato di giugno, quando saranno definite le modalità per l'incremento di spesa. Il dibattito si preannuncia acceso, con critiche da entrambi i lati dell'emiciclo, poiché Sanchez dovrà affrontare anche le incognite sul bilancio 2025 e i difficili negoziati con i partner parlamentari.
Landini: “La sicurezza non la porta il riarmo”
"La sicurezza non la porta il riarmo, ma il lavoro, i diritti e lo stato sociale". Lo afferma in un'intervista a Repubblica il leader della Cgil Maurizio Landini. Per questo, spiega, per non "perdere di vista" la piazza del Popolo del 15 marzo, guarda all'assemblea "per l'Europa, la pace, l'ambiente, i diritti" convocata sabato 29 marzo in casa Cgil come a un «momento politico», ma senza i partiti. "Le forze politiche se vogliono possono esserci, l'assemblea è aperta - dice - Ma la piazza la fanno le forze sociali". "La logica della guerra sta prevalendo dentro a un quadro inedito e spaventoso. L'esistenza stessa dell'Europa è a rischio - prosegue - La Cgil da sempre è schierata per lavoro, pace, democrazia e difesa dello stato sociale. Servono politiche europee comuni su difesa, economia, fisco, politiche industriale, tutela dell'occupazione. Perché la guerra poi la pagano i lavoratori e i cittadini. Ecco perché chiamiamo anche i sindaci. Perché temiamo, come loro, che il riarmo tagli la spesa sociale e i servizi. Per noi è inaccettabile. La sicurezza non la fanno le armi, ma il lavoro e i diritti. Soprattutto senza un disegno di difesa comune a livello europeo". I morti sul lavoro, secondo l'analisi di Landini, si registrano a causa del "modello di impresa fondato sulla precarietà e sull'insicurezza. I provvedimenti di questo governo sono finti. Non si investe né in formazione e neppure nei controlli. Siamo all'assurdo che un'azienda viene avvisata dieci giorni prima di essere ispezionata. E intanto la strage continua". Italia ultima per salari nel G20: Una battaglia persa del sindacato? "Noi lo diciamo da 10-15 anni. Da quando in questo Paese sono state fatte leggi balorde per affermare un preciso modello di economia basato su precarietà, bassi salari, sfruttamento. L'Italia si è indebolita. Dov'era il sindacato? Sempre qui. Ma non in Parlamento a fare le leggi. Per questo chiediamo agli italiani di votare i nostri referendum". Il governo ha fatto retromarcia sull'acconto Irpef: "Sì, abbiamo smascherato un inganno. È arrivato il momento di una vera riforma fiscale che prenda i soldi dove sono, dalle rendite e dai profitti".
Colloqui di Riad, i cinque punti del possibile accordo tra Russia e Ucraina
La Casa Bianca ha diffuso, questo pomeriggio, i dettagli dei colloqui avuti a Riad con le delegazioni di Russia e Ucraina: in due note, vengono riassunti i termini per concordare un cessate il fuoco che si articolano in cinque punti. Quattro di questi, nelle due note, sono identici, mentre uno -il secondo- cambia. In una versione, con i russi, si parla della possibilità che Mosca torni a vendere grano e altri prodotti sui mercati internazionali, mentre nell'altra, con gli ucraini, Washington si impegna a far tornare a casa prigionieri di guerra e bambini ucraini trattenuti dai russi. LEGGI L'ARTICOLO
Zelensky oggi da Macron, i volenterosi serrano i ranghi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi a Parigi potrà chiedere a Emmanuel Macron, nel corso di una cena di lavoro all'Eliseo, come intendono muoversi ora i volenterosi per assistere Kiev quando - e se - verrà raggiunto un cessate il fuoco. L'Onu, intanto, è disponibile a un ruolo di monitoraggio sulla futura tregua, se ci saranno le condizioni giuste. Zelensky, dunque, ha lanciato un appello agli alleati sull'eventuale missione di peacekeeping dopo l'eventuale tregua con la Russia, a due giorni dal nuovo vertice dei volenterosi convocato giovedì nella capitale francese: "Il nostro compito - ha detto - è quello di arrivare al risultato di capire chi abbiamo e chi è pronto". Il Cremlino però ha sempre rifiutato di prendere in considerazione la presenza in Ucraina degli europei, a qualsiasi titolo, perché visti come parte in causa. "Questi sognatori stanno dimostrando la loro totale incompetenza politica ogni giorno che passa", ha sferzato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov commentando nuovamente l'idea di forze europee di 'peacekeeping in Ucraina. Jean-Pierre Lacroix, sottosegretario del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, con delega alle Operazioni di pace, ha delineato il quadro di un possibile intervento dell'Onu nel corso di un incontro a Bruxelles con alcune testate, tra cui l'ANSA. Innanzitutto "è necessario che siano d'accordo le parti che firmano la tregua" e poi "serve un mandato" da parte del Consiglio di Sicurezza. L'ipotesi, in ogni caso, non è da escludere. "Si tratterebbe di una forza che monitora il rispetto del cessate il fuoco, che è cosa ben diversa dalle garanzie di sicurezza di cui si parla", ha sottolineato Lacroix, che venerdì sarà a Roma.
Kiev: "Nuovo attacco di droni russi in varie regioni ucraine"
Ieri sera "i terroristi russi hanno nuovamente lanciato i droni suicidi Shahed verso l'Ucraina. In molte regioni è stato dichiarato lo stato di allerta e le forze di difesa aerea sono operative". Lo riferisce Rbc-Ucrainacitando l'Aeronautica militare dell'Ucraina. "I primi droni hanno iniziato ad entrare nello spazio aereo ucraino da est attraverso la regione di Kharkiv. Poi sono comparsi gruppi di droni che si sono spostati da Kherson verso la regione di Mykolaiv e dal Mar Nero verso la regione di Odessa", si legge nel report.
Zelensky: "Mosca già prova a manipolare le intese"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di manipolazioni e menzogne sul cessate il fuoco nel Mar Nero e nel settore energetico. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il discorso serale di Zelensky. Secondo il leader ucraino I russi "stanno già cercando di distorcere gli accordi e di ingannare sia i nostri mediatori sia il mondo intero".
Lavrov: "Zelensky ha capito che i suoi giorni sono contati"
Volodymyr Zelensky si è reso conto che "i suoi giorni sono contati" e che solo una parte della popolazione ucraina crede nella sua "immagine luminosa". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista rilanciata dalla Tass. "Lo stesso Zelensky non vuole cedere alla debolezza. Capisce che i suoi giorni sono contati, che la sua 'immagine luminosa', come ha cercato di costruirla tra la gente, è sbiadita da tempo, ad eccezione di quella parte della popolazione che riflette visioni radicali e di estrema destra", ha affermato.
Media: il ministro degli Esteri ungherese Szijjarto oggi in Russia
Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto intende visitare oggi la Russia, secondo una fonte dell'agenzia di stampa Tass. Szijjarto è atteso a Mosca, viene specificato. Due giorni fa il ministro degli Esteri ungherese ha annunciato che aveva in programma di incontrare i funzionari del governo russo questa settimana, per discutere tra le altre cose i progressi dei colloqui tra Mosca e gli Stati Uniti in merito alla risoluzione del conflitto in Ucraina.
Mosca: abbattuti nove droni ucraini nella notte
La contraerea russa questa notte ha abbattuto nove droni ucraini sulle regioni di Belgorod e Kursk e sul Mar Nero. Lo riferisce il ministero della Difesa russo