Guerra Ucraina Russia, Trump: "Telefonata con Zelensky di un'ora, siamo su buona strada"

Il presidente Usa ha avuto un colloquio telefonico con il leader ucraino. Trump: "Chiamata di un'ora, siamo sulla buona strada". La Russia ha lanciato un attacco con droni sul sistema elettrico delle ferrovie regionali, poche ore dopo l’impegno di Putin a sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine per 30 giorni, a seguito della telefonata con Trump. Dobbiamo "prepararci alla guerra", dice von der Leyen. Domenica i colloqui proseguiranno a Gedda
Meloni: dal colloquio Trump-Putin primissimi spiragli
Ieri c'è stata "una lunga conversazione tra il presidente Donald Trump e il presidente Vladimir Putin: tra i punti discussi c'è l'ipotesi di un parziale cessate il fuoco limitato alle infrastrutture strategiche": si tratta di "un primissimo spiraglio che va nel senso di quanto concordato a monte tra Trump e Zelensky" a Gedda. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica alla Camera dopo il dibattito in vista del Consiglio europeo.
Cremlino: fiducia tra Putin e Trump, Kiev non vuole intesa
"La riluttanza della leadership ucraina a concordare un accordo è ovvia e motivo di preoccupazione". Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov dopo la telefonata ieri tra i leader russo e americano. Putin e Trump, aggiunge Peskov, "si capiscono bene e si fidano l'uno dell'altro". Lo riporta il Guardian.
Meloni: Trump leader forte può garantire pace giusta
La premier ieri aveva già dato le sue comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. ReArm Europe? "Favorire gli investimenti privati". Trump? "È un leader forte"
Cremlino: armi a Kiev discusse ieri, è priorità nell'agenda
Il tema delle forniture di armi all'Ucraina è stato affrontato "durante la telefonata tra Trump e Putin, sarà alto nell'agenda tra Mosca e Washington ma non dovrebbe essere discusso pubblicamente". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta Interfax.
Mosca: manca reciprocità Kiev nello stop ai raid su energia
Il Cremlino accusa l'Ucraina di non mostrare "reciprocità" nella cessazione degli attacchi alle infrastrutture energetiche. "Purtroppo vediamo che finora non c'è reciprocità" da parte di Kiev. "Ci sono stati tentativi di colpire le nostre infrastrutture energetiche", ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l'agenzia Interfax.
Cremlino: impegnati su tregua ma su impianti energia
Il presidente russo Vladimir Putin non ha dato l'ordine all'esercito di riprendere gli attacchi contro le infrastrutture energetiche dell'Ucraina; la Russia non sta agendo. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Non ci sono stati altri ordini da parte del presidente", ha detto Peskov ai giornalisti rispondendo alla domanda se la Russia continuera' ad aderire al regime di cessazione temporanea dei raid sulle infrastrutture energetiche ucraine dopo i tentativi di Kiev di colpire gli impianti energetici russi.
Molinari: Meloni non ha mandato per approvare il Rearm Eu
"Non sono così convinto che il piano venga approvato, per due ragioni. La prima è che il Parlamento olandese si è già chiamato fuori perché è stata votata una mozione che prevede il cosiddetto 'opting out' in caso in cui la Commissione Europa autorizzi nuovo debito e Rearm EU è proprio autorizzazione di nuovo debito, quindi abbiamo già un paese che si chiama fuori. La Germania si è fatta la sua modifica costituzionale fregandosene delle regole europee fregandosene del Rearm Eu, e l'Italia non approverà una risoluzione che dà a Meloni il mandato di approvare il Rearm EU. La risoluzione parlerà della proposta di Giorgetti all'Ecofin e parlerà della volontà dell'Italia con i propri tempi di aumentare la propria difesa in linea con gli impegni del paese con la Nato. È questo che oggi la maggioranza dirà in Parlamento e ci aspettiamo che Meloni porti avanti questa posizione al Consiglio Europeo". Lo ha detto Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, a 24 Mattino su Radio 24.
Cremlino: tra Trump e Putin "fiducia reciproca"
Il Cremlino ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno fiducia reciproca e intendono seguire la strada della normalizzazione delle relazioni bilaterali. "Posso affermare con un alto grado di sicurezza che i presidenti Putin e Trump si capiscono bene, si fidano l'uno dell'altro e intendono procedere gradualmente lungo il percorso di normalizzazione delle relazioni russo-americane", ha detto ai giornalisti il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov. "Ci vorranno tempo e sforzi, supportati dalla volontà dei presidenti dei due Paesi, per ripristinare le relazioni, ma per ora questa ferma volonta' dei due presidenti è probabilmente la migliore garanzia che tutti seguiranno questa strada, sia in America che in Russia", ha detto il portavoce.
Zelensky: Usa monitorino cessate il fuoco
Gli Stati Uniti dovrebbero supervisionare il rispetto del cessate il fuoco di trenta giorni sugli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine da parte della Russia. E' l'appello rivolto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa a Helsinki.
Zelensky: no a concessioni a Russia su aiuti militari
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto di non fare "concessioni" alla Russia, che chiede la fine degli aiuti occidentali all'Ucraina prima di un cessate il fuoco completo. "Non credo che dovremmo accettare la minima concessione in termini di aiuti all'Ucraina, ma al contrario dovremmo rafforzare gli aiuti all'Ucraina", ha detto Zelensky in una conferenza stampa a Helsinki.
Zelensky: pronto a inviare delegazione a colloqui Gedda
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è detto pronto a inviare a Gedda, nei colloqui annunciati tra Usa e Russia, "un team tecnico per discutere i prossimi passi". "Quando si terrà questo incontro e quale sarà il suo formato, sarò in grado di dirlo un pò più tardi", ha aggiunto, spiegando che aspetta di parlare nella giornata di oggi col presidente Usa, Donald Trump. Zelensky ha parlato da Helsinky, dove è in visita, come riporta il Guardian.
Zelensky: guerra può finire ma servono garanzie sicurezza
"Credo che quest'anno la guerra possa concludersi con una pace dignitosa, ma le garanzie di sicurezza sono decisamente necessarie, altrimenti Putin tornerà con la guerra". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa con il presidente finlandese, Alexander Stubb a Helsinki.
Crosetto: "Domani a Londra riunione tecnica su scenari"
Quella in programma domani a Londra, programmata dopo la videocall della 'coalizione dei volenterosi', "non è una riunione convocata da Starmer. Lo Stato maggiore della Difesa inglese, con quello francese, hanno convocato una riunione tecnica, a cui parteciperanno i tecnici, che non sono mai i capi. Non ci sarà quindi il generale Luciano Portolano, come non ci saranno gli altri suoi colleghi. L'Italia certamente ci sarà con dei tecnici decisi da Portolano. Si stanno affrontando possibili scenari e possibili soluzioni". Lo ha chiarito il ministro della Difesa Guido Crosetto, parlando con i giornalisti in Transatlantico della Camera, dove si svolge la discussione sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Zelensky: "Oggi parlerò con Trump"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà oggi con il presidente statunitense Donald Trump: lo ha annunciato lo stesso leader ucraino durante una conferenza stampa congiunta con il capo della Stato della Finlandia, Alexander Stubb, in corso a Helsinki.
Finlandia: "Mosca deve accettare la tregua senza condizioni"
La Russia deve accettare il cessate il fuoco proposto dall'amministrazione Trump "senza condizioni": lo ha detto oggi il presidente finlandese, Alexander Stubb, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
+Europa: "Sostegno a Kiev e Rearm per la difesa europea"
"Continuare a sostenere la resistenza ucraina contro l'ingiustificata aggressione russa nel quadro degli sforzi in questa direzione dell'Unione europea, anche attraverso la confisca definitiva degli asset russi congelati dalle sanzioni, e sostenere l'impegno europeo per una pace giusta, duratura e inviolabile conseguita con il consenso e il contributo negoziale imprescindibile del governo di Kyiv; sostenere il piano ReArm Eu sottolineando la necessità che le risorse ed in particolare i 150 miliardi di nuovi fondi europei vengano spesi nella prospettiva di un sistema comune europeo di difesa che possa svolgere un ruolo di protezione e deterrenza anche in grado, in prospettiva, di prescindere dal supporto degli Stati Uniti, e sulla cui architettura istituzionale e sistemi di finanziamento va aperta nel più breve tempo possibile il confronto, possibilmente a partire dal prossimo Consiglio europeo". È quanto prevede la risoluzione di +Europa, firmata da Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, depositata alla Camera in vista delle comunicazioni della presidente Meloni sul Consiglio europeo. In particolare, nella risoluzione Della Vedova-Magi, si sottolinea come "la telefonata tra Trump e Putin di ieri sul cessate il fuoco in Ucraina non ha purtroppo dato gli immediati risultati positivi che il Presidente Usa si aspettava ed aveva annunciato". Dunque, proseguono Magi e Della Vedova "l'Unione europea, che ha contribuito al sostegno dell'Ucraina complessivamente in misura superiore agli Usa, è chiamata a assumere un ruolo di guida nella definizione di un auspicato accordo per una pace giusta, duratura e non violabile e che ponga fine ad un conflitto che la vede per ragioni politiche, culturali, geografiche ed economiche inevitabilmente coinvolta". Inoltre, scrivono i parlamentari di +Europa, "le prospettive di una politica di sicurezza e difesa comune, di adeguata forza e con uno spettro sufficientemente ampio da agire da deterrente, possono prendere forme diverse attraverso architetture giuridiche che non necessariamente coinvolgano da subito tutti i 27 paesi dell'Unione (come per l'Euro o il Trattato di Schengen, anche considerando le parole del futuro cancelliere Mertz su una Comunità della difesa aperta a paesi non Ue); infine, "per migliorare la preparazione e le capacità di risposta alle sfide emergenti, occorre investire in tecnologie avanzate, come la sicurezza cibernetica e l'Intelligenza Artificiale, dove l'Europa nel suo complesso sconta gravi ritardi", concludono.
Ucraina, cos'è e a cosa serve "coalizione dei volenterosi”. VIDEO

Mulè: "Pace giusta per Ucraina si difende con le armi"
"La pace si difende con le armi, non esiste una guerra ripudiata se non hai le armi ed un sistema di difesa che possa difendere i valori che sottendono la democrazia e la libertà. Le armi servono ad avere un sistema di deterrenza nei confronti di chi può pensare o soltanto immaginare di invadere e conquistare i territori altrui". Così il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, parlando del conflitto tra Russia e Ucraina a margine della quinta edizione del Forum internazionale "Pace, Sicurezza e Prosperità" al Teatro Politeama di Palermo. "Questa maggioranza - prosegue - ha dato l'appoggio totale ed incondizionato all'esigenza di una pace giusta per l'Ucraina, che non sia una sottomissione verso la Russia, con l'impegno affinché in Europa ci sia finalmente una condivisione verso sistemi di difesa e sicurezza in ambito continentale", conclude Mulè.
Russia: "Si estende l'area del rogo in deposito di greggio"
È aumentata fino a raggiungere un'estensione di 1.700 metri quadrati l'area dell'incendio a un deposito di petrolio della regione russa di Krasnodar provocato secondo le autorità locali da un attacco di droni ucraini: lo afferma il quartier generale operativo della protezione civile regionale, citato dall'agenzia di stampa Interfax.
Ucraina: "Bombe russe nella regione di Sumy, un morto"
Un uomo di 29 anni è stato ucciso e altre tre persone sono rimaste ferite in un attacco lanciato ieri dalle forze russe nella regione di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale: lo hanno reso noto l'amministrazione militare regionale e la Procura generale, come riporta Ukrainska Pravda. "Il 18 marzo, a seguito del bombardamento russo del villaggio di Ugroidy, comunità territoriale di Krasnopil, una persona è stata uccisa e tre sono rimaste ferite", si legge in un comunicato stampa dell'amministrazione militare. La Procura, da parte sua, ha aggiunto che nell'attacco è stato colpito un condominio di due piani ed è stata danneggiata una conduttura del gas. Questa mattina, il capo dell'ufficio del presidente ucraino ha annunciato che un drone russo ha colpito un ospedale nella città di Sumy.