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Guerra Russia Ucraina, cosa prevede la prima intesa Putin-Trump per la pace

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Meloni in Senato: "Sosteniamo Trump per pace in Ucraina"
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Introduzione

La telefonata di oltre due ore tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello russo Vladimir Putin sembra aver portato a passi avanti nelle trattative verso la fine della guerra in Ucraina. I colloqui dovrebbero adesso proseguire in Arabia Saudita, mentre già oggi, 19 marzo, il leader ucraino Zelensky ha sentito Trump.

 

I paletti imposti da Mosca per l'accordo sono però molti e l’equilibrio è fragile, anche perché l'Europa continua a mantenere una posizione molto più dura di quella di Washington nei confronti della Russia.

Quello che devi sapere

Lo stop di 30 giorni agli attacchi alle infrastrutture energetiche

  • Subito dopo la fine della chiamata di ieri, 18 marzo, Vladimir Putin ha ordinato all'esercito di sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine. Una prova di tregua parte dunque con lo stop - al momento di soli 30 giorni - ai raid sulle centrali e su altri obiettivi energetici, da sempre target principali di Mosca.
  • L'inviato speciale degli Usa in Medio Oriente Steve Witkoff, ai microfoni di Fox News, ha poi precisato che l'accordo riguarderebbe in realtà "le infrastrutture in generale".
  • In ogni caso, per il momento della tregua non sembra esserci traccia. Kiev ha ad esempio denunciato nuovi attacchi russi con droni anche contro il sistema elettrico che alimenta le ferrovie nella regione di Dnipropetrovsk.

Per approfondire: Spese Difesa, quali Paesi le hanno aumentate di più dall'inizio della guerra in Ucraina?

Tregua nel Mar Nero, cessate il fuoco totale e poi la pace

  • La tregua prevista da Trump e Putin comunque soltanto in un secondo momento dovrebbe essere più strutturata. Nel resoconto fatto dalla Casa Bianca del colloquio si parla genericamente delle tappe successive allo stop agli attacchi alle infrastrutture:
  1. Negoziati tecnici sull'attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero
  2. Cessate il fuoco completo
  3. Pace permanente

Stop agli aiuti militari stranieri a Kiev

  • Le prospettive per la risoluzione del conflitto restano incerte. Putin, come riporta l’agenzia statale russa Ria Novosti, ha messo infatti ancora una volta le cose in chiaro. La "condizione chiave" verso una soluzione pacifica del conflitto è innanzitutto "la completa cessazione degli aiuti militari stranieri".
  • C'è però da dire che Trump ha negato che nella chiamata di ieri la questione sia stata discussa. "Non abbiamo parlato di aiuti, non ne abbiamo parlato affatto", ha detto il tycoon a Fox News.

Per approfondire: Ucraina, è possibile mandare avanti la guerra senza gli Stati Uniti?

Le informazioni di intelligence

  • A questo si aggiunge un altro elemento già più volte ribadito dal Cremlino: anche la "concessione di informazioni di intelligence a Kiev" dovrà interrompersi per poter anche solo pensare a una vera e propria tregua

Lo scambio di 350 prigionieri tra Russia e Ucraina

  • Sarebbe però intanto già stato effettuato oggi uno scambio di 350 prigionieri tra Russia e Ucraina: 175 rilasciati da Kiev e altrettanti liberati da Mosca, come promesso ieri da Putin. In foto: le immagini rilasciate da Russia e Ucraina con lo scambio di prigionieri

"Eliminare le cause radicali del conflitto"

  • Più in generale, riferisce sempre la Tass, Putin avrebbe parlato con Trump della necessità di "eliminare le cause radicali del conflitto" con l’Ucraina. Non viene però specificato a cosa si riferisse nei dettagli

Peacekeeper, territori occupati e Ue nei negoziati

  • Nulla si è detto su eventuale contingente di "peacekeeper" in Ucraina, né di un coinvolgimento dell'Ue o di singoli Paesi europei nei negoziati di pace o ancora di un "riconoscimento" come "territori russi" da parte dei Paesi occidentali dei territori ucraini che Mosca ha strappato a Kiev. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov

Zelensky "favorevole" alla tregua ma aspetta "dettagli"

  • Il presidente ucraino Zelensky si dice comunque favorevole alla tregua agli attacchi contro le infrastrutture, precisando però che ha bisogno di maggiori "dettagli" da Donald Trump. "Dopo aver ottenuto i dettagli dal presidente degli Stati Uniti, da parte americana daremo la nostra risposta", ha detto aggiungendo che gli Stati Uniti dovrebbero essere "garanti" e "la nostra parte manterrà l'impegno" finché la Russia lo rispetterà.
  • Kiev fa anche notare come lei stessa aveva già avanzato una proposta di tregua nei cieli e nei mari e che Washington aveva spinto per andare oltre e arrivare a un cessate il fuoco totale. Insomma: "Ora sono stati gli stessi russi a respingerlo, il che significa che hanno bisogno di una guerra", evidenzia l'ufficio del presidente Zelensky

 

Scholz-Macron: "Continueremo a fornire aiuti militari a Kiev"

  • La questione più spinosa al momento resta quello dello stop all’invio di aiuti militari stranieri all’Ucraina, perché non sono solo gli Stati Uniti ad avere parola in merito. Anzi, se Trump - a partire dalla campagna elettorale della scorsa estate - non ha mai nascosto di considerare uno spreco di risorse i rifornimenti bellici all’Ucraina, l’Unione europea, nel tentativo di ritagliarsi un ruolo da protagonista nella questione, la pensa diversamente: Kiev può contare sulla prosecuzione degli aiuti militari, hanno assicurato il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron in conferenza stampa a Berlino dopo il colloquio tra Putin e Trump.

Per approfondire: Sky TG24 nella fabbrica in Sardegna che produce munizioni per l'Ucraina: il reportage

L’Ue con Kiev: "Avanti con approccio pace attraverso la forza"

  • Anche da Bruxelles sono arrivate rassicurazioni per l’Ucraina. "Un accordo di pace globale, che rispetti l'indipendenza, la sovranità e l'integrità dell'Ucraina, deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina per scoraggiare future aggressioni russe", si legge nella bozza delle conclusioni del Consiglio europeo in programma per il 20 e per il 21 marzo. Il documento, che sarà sottoposto oggi a un'ultima verifica dei Rappresentanti permanenti, va anche più in là: l’Ue "è pronta ad alzare la pressione" su Mosca
  • Si menziona, nemmeno troppo indirettamente, anche il tema delle armi. "Il Consiglio europeo riafferma il suo continuo e incrollabile sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina. L'Ue mantiene il suo approccio di 'pace attraverso la forza', che richiede che l'Ucraina sia nella posizione più forte possibile. In linea con questo approccio, l'Ue rimane impegnata, in coordinamento con gli alleati che condividono lo stesso approccio, a fornire un ulteriore sostegno globale all'Ucraina e al suo popolo, nell'esercizio del suo diritto intrinseco all'autodifesa contro la guerra di aggressione russa", prosegue la bozza
  • Zelensky non si è fatto attendere nel ribadire che "l'Europa deve essere al tavolo delle trattative e tutto ciò che riguarda la sicurezza europea deve essere deciso insieme all'Europa"

I rapporti Usa-Russia e gli equilibri internazionali oltre l'Ucraina

  • La sensazione è che a Mosca si stia pensando a uno scenario internazionale segnato da equilibri geopolitici ben delineati. "Sotto la guida del presidente Putin e del presidente Trump, oggi il mondo è diventato un posto molto più sicuro. Storico!", è il commento alla telefonata tra i due leader di Kirill Dmitriev, inviato speciale di Putin per la cooperazione economica e di investimento internazionale
  • La Casa Bianca riferisce che i due capi di Stato "hanno anche sottolineato la necessità di migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia"
  • Si è poi discusso anche di Medio Oriente: Putin e Trump "hanno parlato ampiamente del Medio Oriente come di una regione nella quale avviare una cooperazione per prevenire futuri conflitti", ha reso noto sempre la Casa Bianca. Sul tavolo anche "la necessità di fermare la proliferazione di armi strategiche" e il fatto che "l'Iran non dovrà mai essere in grado di distruggere Israele".

Per approfondire: Guerra Russia-Ucraina, Kiev ha il nuovo missile Long Neptune: "Può colpire Mosca"