Il primo ministro israeliano ha reso noto di aver parlato per tre volte negli ultimi giorni con Donald Trump sottolineando "visioni comuni su minaccia iraniana". Raid aerei israeliani hanno preso di mira due case nella Striscia di Gaza. In Libano almeno 23 morti in un raid israeliano a nord di Beirut. Il Qatar si ritira dalla mediazione per un cessate il fuoco a Gaza. Il governo israeliano raccomanda ai connazionali di non andare allo stadio giovedì sera a Parigi per la gara di Nations League tra Francia e Israele
"Negli ultimi giorni ho parlato tre volte con il presidente eletto Donald Trump. Sono state conversazioni belle e molto importanti. Colloqui volti a rafforzare ulteriormente la forte alleanza tra Israele e Stati Uniti. Vediamo faccia a faccia la minaccia iraniana in tutte le sue componenti e il pericolo che essa comporta. Vediamo anche le grandi opportunità davanti a Israele, nel campo della pace e della sua espansione". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.
Almeno 33 morti, compresi 13 minori, è il bilancio provvisorio di un raid aereo che ha colpito Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo denuncia l'agenzia palestinese Wafa, secondo cui jet israeliani hanno bombardato e raso al suolo una casa nella zona centrale della città, dove si trovavano molte persone e anche sfollati. Almeno 23 invece le persone uccise in un attacco israeliano contro una città sciita situata in una regione prevalentemente cristiana a nord di Beirut.
Il Qatar si ritira dalla mediazione per un cessate il fuoco a Gaza e in questo quadro ha stabilito che l'ufficio di Hamas "non serve più a nessuno scopo".
Il governo israeliano ha raccomandato ai connazionali di non andare allo stadio giovedì sera a Parigi per la partita di Nations League tra Francia e Israele. Lo ha riferito il Consiglio per la sicurezza nazionale dopo le violenze dei giorni scorsi a Amsterdam contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv.
Gli approfondimenti:
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Iron dome, cos'è e come funziona il sistema anti missile israeliano
Si tratta di un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Di solito viene utilizzato dalle forze israeliane per fermare i missili lanciati dai miliziani di Hamas. Inaugurato nel 2011, è composto da diverse batterie che compongono questa "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi in arrivo. Insieme alla Fionda di David e ad Arrow, completa la triade di difesa di Israele. I DETTAGLI
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'APPROFONDIMENTO
Iran: dopo raid in Siria espellere Israele da Onu
Il ministero degli Esteri iraniano chiede un embargo sulle armi nei confronti di Israele e l'espulsione del Paese dalle Nazioni Unite a seguito del raid delle forze israeliane a damasco. Il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei ha affermato che Teheran "ha condannato fermamente l'aggressivo attacco condotto oggi dal regime sionista contro un edificio residenziale" nella zona di Damasco. L'attacco a un appartamento appartenente al gruppo terroristico Hezbollah ha ucciso nove persone, secondo l'agenzia di stampa Shams FM affiliata allo stato siriano. Tra i morti anche un comandante di Hezbollah, afferma il war monitor dell'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Benjamin Netanyahu, la storia del Primo Ministro israeliano. FOTO
Detto Bibi, il leader del partito conservatore Likud è il primo politico ad esser nato nel Paese dalla sua fondazione nel 1948 e quello rimasto in carica più a lungo della storia d'Israele come capo del governo. LA FOTOSTORIA
L'Fbi svela un complotto dell'Iran per uccidere Trump. Teheran replica: "È falso"
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato l'Iran di aver incaricato Farhad Shakeri, 51 anni, di "guidare una rete criminale per ulteriori complotti contro obiettivi che includevano il presidente eletto Donald Trump". Il ministro degli Esteri iraniano: "Accuse totalmente infondate". LEGGI L'ARTICOLO
Idf, intercettati due droni provenienti da est
Le Forze armate israeliane hanno reso noto di aver intercettato, prima che entrassero nello spazio aereo di Israele, due droni provenienti da est. Come riferito in un comunicato, le Idf hanno abbattuto i due velivoli senza pilota sopra il mar Morto prima che "penetrassero in territorio israeliano". Nei giorni scorsi, più volte la Resistenza islamica irachena ha rivendicato il lancio di droni contro Israele.
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Telefonata Trump-Putin: "Evitare escalation"
C'è stata una telefonata tra il presidente eletto Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin lo scorso giovedì: "Occorre evitare l'escalation in Ucraina". Lo riporta oggi il Washington Post
Sullivan: mi aspetto progressi su un accordo per Gaza
"A un certo punto, il governo israeliano vorrà concludere un accordo per riportare a casa i propri cittadini. Non credo che lo stia facendo per la politica americana; penso che lo stia facendo per cercare di garantire la sicurezza di Israele, e mi aspetto che nelle prossime settimane vedremo progressi": lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan a Cbs News.
Nove morti in raid Israele in Siria, anche un capo Hezbollah
E' salito a nove il bilancio delle vittime del raid israeliano in un appartamento di proprieta' di Hezbollah a sud di Damasco, tra le vittime anche un comandante dell'organizzazione filo-iraniana. Lo dice l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Rami Abdel Rahman, che dirige l'osservatorio con sede in Gran Bretagna, ha detto all'AFP che il comandante "era attivo in Siria e aveva la nazionalita' libanese".
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar
Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI
Medio Oriente, leader eliminati da Israele in un anno di guerra
Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. L'APPROFONDIMENTO
Netanyahu, 'scandali fake news dei media, attacco sfrenato contro il governo'
Benjamin Netanyahu all'attacco dei media israeliani, accusati di aver aperto un “fronte” contro di lui insieme ad Hamas, Hezbollah e altri gruppi sostenuti dall'Iran. Il premier ritiene che siano in corso tentativi di indebolire la nazione attraverso scandali 'costruiti' che coinvolgono il suo ufficio.
“Anche se gestisco la guerra e combatto gli attacchi internazionali da varie direzioni, ora abbiamo a che fare con ancora un altro fronte, quello delle fake news dei media”, ha affermato Netanyahu in un videomessaggio, il secondo in poche ore. Nelle ultime settimane, i consiglieri di Netanyahu hanno dovuto affrontare accuse che vanno dalla manipolazione e fuga di documenti riservati alla stampa, alla modifica di trascrizioni di riunioni e al ricatto di un alto ufficiale militare. Per il premier la serie di accuse fa parte di “un attacco selvaggio e sfrenato”.
Netanyahu ha sottolineato che dall'inizio della guerra c'è stata “un'ondata di fughe di notizie dal gabinetto di sicurezza nazionale, dal gabinetto di guerra dell'epoca e un continuo tsunami di fughe di notizie dal team negoziale. Questi 'leaks' forniscono informazioni vitali all'Iran, a Hezbollah e ad Hamas, informazioni che mettono in pericolo il Paese, i nostri combattenti e il recupero dei nostri ostaggi”.
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. Ecco chi è Yoav Gallant
Medioriente, il Qatar si ritira dalla mediazione: tregua sempre più lontana. Cosa succede
Il Qatar ha deciso di ritirarsi dalla mediazione per una tregua nella Striscia di Gaza. La scelta è già stata comunicata sia ad Hamas che a Israele. La motivazione è stata fornita ad Afp da una fonte qualificata: "Le parti coinvolte nel conflitto non sono disposte a negoziare in buona fede". Contestualmente, i qatarini hanno comunicato al gruppo terroristico palestinese che "non serve più" il suo "ufficio politico a Doha". Non è tuttavia chiaro se si tratta di un vero e proprio invito a lasciare il Paese: stando a un alto ufficiale di Hamas, non avrebbero avuto una comunicazione in tal senso. IL PUNTO
Due ufficiali dell'Idf gravemente feriti a Gaza
Secondo quanto riferito dall'esercito, due ufficiali delle IDF sono rimasti gravemente feriti durante due distinti scontri avvenuti oggi nella Striscia di Gaza meridionale. Secondo le prime indagini degli incidenti condotte dalle IDF, entrambi sono rimasti feriti dal fuoco anticarro.
Sullivan: "Hamas ostacola il cessate il fuoco a Gaza"
"Non è Israele ma Hamas a mettersi di traverso sulla strada per il cessate il fuoco a Gaza". Lo ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale per la Casa Bianca Jake Sullivan, parlando al programma "Face the Nation" sulla Cbs.