
Il primo ministro israeliano ha reso noto di aver parlato per tre volte negli ultimi giorni con Donald Trump sottolineando "visioni comuni su minaccia iraniana". Raid aerei israeliani hanno preso di mira due case nella Striscia di Gaza. In Libano almeno 23 morti in un raid israeliano a nord di Beirut. Il Qatar si ritira dalla mediazione per un cessate il fuoco a Gaza. Il governo israeliano raccomanda ai connazionali di non andare allo stadio giovedì sera a Parigi per la gara di Nations League tra Francia e Israele
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"Negli ultimi giorni ho parlato tre volte con il presidente eletto Donald Trump. Sono state conversazioni belle e molto importanti. Colloqui volti a rafforzare ulteriormente la forte alleanza tra Israele e Stati Uniti. Vediamo faccia a faccia la minaccia iraniana in tutte le sue componenti e il pericolo che essa comporta. Vediamo anche le grandi opportunità davanti a Israele, nel campo della pace e della sua espansione". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.
Almeno 33 morti, compresi 13 minori, è il bilancio provvisorio di un raid aereo che ha colpito Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo denuncia l'agenzia palestinese Wafa, secondo cui jet israeliani hanno bombardato e raso al suolo una casa nella zona centrale della città, dove si trovavano molte persone e anche sfollati. Almeno 23 invece le persone uccise in un attacco israeliano contro una città sciita situata in una regione prevalentemente cristiana a nord di Beirut.
Il Qatar si ritira dalla mediazione per un cessate il fuoco a Gaza e in questo quadro ha stabilito che l'ufficio di Hamas "non serve più a nessuno scopo".
Il governo israeliano ha raccomandato ai connazionali di non andare allo stadio giovedì sera a Parigi per la partita di Nations League tra Francia e Israele. Lo ha riferito il Consiglio per la sicurezza nazionale dopo le violenze dei giorni scorsi a Amsterdam contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Chi era Yahya Sinwar, leader e capo politico di Hamas
- Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi
- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Iron dome, cos'è e come funziona il sistema anti missile israeliano
Si tratta di un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Di solito viene utilizzato dalle forze israeliane per fermare i missili lanciati dai miliziani di Hamas. Inaugurato nel 2011, è composto da diverse batterie che compongono questa "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi in arrivo. Insieme alla Fionda di David e ad Arrow, completa la triade di difesa di Israele. I DETTAGLI
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'APPROFONDIMENTO
Iran: dopo raid in Siria espellere Israele da Onu
Il ministero degli Esteri iraniano chiede un embargo sulle armi nei confronti di Israele e l'espulsione del Paese dalle Nazioni Unite a seguito del raid delle forze israeliane a damasco. Il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei ha affermato che Teheran "ha condannato fermamente l'aggressivo attacco condotto oggi dal regime sionista contro un edificio residenziale" nella zona di Damasco. L'attacco a un appartamento appartenente al gruppo terroristico Hezbollah ha ucciso nove persone, secondo l'agenzia di stampa Shams FM affiliata allo stato siriano. Tra i morti anche un comandante di Hezbollah, afferma il war monitor dell'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Benjamin Netanyahu, la storia del Primo Ministro israeliano. FOTO
Detto Bibi, il leader del partito conservatore Likud è il primo politico ad esser nato nel Paese dalla sua fondazione nel 1948 e quello rimasto in carica più a lungo della storia d'Israele come capo del governo. LA FOTOSTORIA

©Ansa
L'Fbi svela un complotto dell'Iran per uccidere Trump. Teheran replica: "È falso"
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato l'Iran di aver incaricato Farhad Shakeri, 51 anni, di "guidare una rete criminale per ulteriori complotti contro obiettivi che includevano il presidente eletto Donald Trump". Il ministro degli Esteri iraniano: "Accuse totalmente infondate". LEGGI L'ARTICOLO
Idf, intercettati due droni provenienti da est
Le Forze armate israeliane hanno reso noto di aver intercettato, prima che entrassero nello spazio aereo di Israele, due droni provenienti da est. Come riferito in un comunicato, le Idf hanno abbattuto i due velivoli senza pilota sopra il mar Morto prima che "penetrassero in territorio israeliano". Nei giorni scorsi, più volte la Resistenza islamica irachena ha rivendicato il lancio di droni contro Israele.
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Telefonata Trump-Putin: "Evitare escalation"
C'è stata una telefonata tra il presidente eletto Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin lo scorso giovedì: "Occorre evitare l'escalation in Ucraina". Lo riporta oggi il Washington Post
Sullivan: mi aspetto progressi su un accordo per Gaza
"A un certo punto, il governo israeliano vorrà concludere un accordo per riportare a casa i propri cittadini. Non credo che lo stia facendo per la politica americana; penso che lo stia facendo per cercare di garantire la sicurezza di Israele, e mi aspetto che nelle prossime settimane vedremo progressi": lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan a Cbs News.
Nove morti in raid Israele in Siria, anche un capo Hezbollah
E' salito a nove il bilancio delle vittime del raid israeliano in un appartamento di proprieta' di Hezbollah a sud di Damasco, tra le vittime anche un comandante dell'organizzazione filo-iraniana. Lo dice l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Rami Abdel Rahman, che dirige l'osservatorio con sede in Gran Bretagna, ha detto all'AFP che il comandante "era attivo in Siria e aveva la nazionalita' libanese".
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar
Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI
Medio Oriente, leader eliminati da Israele in un anno di guerra
Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. L'APPROFONDIMENTO
Netanyahu, 'scandali fake news dei media, attacco sfrenato contro il governo'
Benjamin Netanyahu all'attacco dei media israeliani, accusati di aver aperto un “fronte” contro di lui insieme ad Hamas, Hezbollah e altri gruppi sostenuti dall'Iran. Il premier ritiene che siano in corso tentativi di indebolire la nazione attraverso scandali 'costruiti' che coinvolgono il suo ufficio.
“Anche se gestisco la guerra e combatto gli attacchi internazionali da varie direzioni, ora abbiamo a che fare con ancora un altro fronte, quello delle fake news dei media”, ha affermato Netanyahu in un videomessaggio, il secondo in poche ore. Nelle ultime settimane, i consiglieri di Netanyahu hanno dovuto affrontare accuse che vanno dalla manipolazione e fuga di documenti riservati alla stampa, alla modifica di trascrizioni di riunioni e al ricatto di un alto ufficiale militare. Per il premier la serie di accuse fa parte di “un attacco selvaggio e sfrenato”.
Netanyahu ha sottolineato che dall'inizio della guerra c'è stata “un'ondata di fughe di notizie dal gabinetto di sicurezza nazionale, dal gabinetto di guerra dell'epoca e un continuo tsunami di fughe di notizie dal team negoziale. Questi 'leaks' forniscono informazioni vitali all'Iran, a Hezbollah e ad Hamas, informazioni che mettono in pericolo il Paese, i nostri combattenti e il recupero dei nostri ostaggi”.
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. Ecco chi è Yoav Gallant

©IPA/Fotogramma
Medioriente, il Qatar si ritira dalla mediazione: tregua sempre più lontana. Cosa succede
Il Qatar ha deciso di ritirarsi dalla mediazione per una tregua nella Striscia di Gaza. La scelta è già stata comunicata sia ad Hamas che a Israele. La motivazione è stata fornita ad Afp da una fonte qualificata: "Le parti coinvolte nel conflitto non sono disposte a negoziare in buona fede". Contestualmente, i qatarini hanno comunicato al gruppo terroristico palestinese che "non serve più" il suo "ufficio politico a Doha". Non è tuttavia chiaro se si tratta di un vero e proprio invito a lasciare il Paese: stando a un alto ufficiale di Hamas, non avrebbero avuto una comunicazione in tal senso. IL PUNTO
Due ufficiali dell'Idf gravemente feriti a Gaza
Secondo quanto riferito dall'esercito, due ufficiali delle IDF sono rimasti gravemente feriti durante due distinti scontri avvenuti oggi nella Striscia di Gaza meridionale. Secondo le prime indagini degli incidenti condotte dalle IDF, entrambi sono rimasti feriti dal fuoco anticarro.
Sullivan: "Hamas ostacola il cessate il fuoco a Gaza"
"Non è Israele ma Hamas a mettersi di traverso sulla strada per il cessate il fuoco a Gaza". Lo ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale per la Casa Bianca Jake Sullivan, parlando al programma "Face the Nation" sulla Cbs.
Governo israeliano: "Non andare alla partita Francia-Israele giovedì"
Il governo israeliano ha raccomandato ai connazionali di non andare allo stadio giovedì sera a Parigi per la partita di Nations League tra Francia e Israele. Lo ha riferito il Consiglio per la sicurezza nazionale dopo le violenze dei giorni scorsi a Amsterdam contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv. L'appello si estende a tutti gli eventi sportivi e culturali all'estero che coinvolgono squadre o artisti israeliani.
Netanyahu su attacco con i pager: "Mi dicevano di non farlo perché gli Usa erano contrari"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ammettendo per la prima volta di aver dato il via libera all'attacco con i pager in Libano costati la vita a 44 persone, ha rivelato: “Volevo lanciare l'operazione cercapersone, ma nel gabinetto mi hanno detto: 'Non farlo, gli Stati Uniti si opporranno'. Non li ho ascoltati”.
Al Jazeera: "Il Qatar afferma di aver sospeso i suoi sforzi di mediazione tra Israele e Hamas dopo la mancanza di progressi nel raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco per Gaza"
Libano, 38 morti negli attacchi israeliani di oggi nel Paese
Almeno 38 persone sono state uccise oggi in vari attacchi israeliani in Libano, di cui 23 in un raid contro una città a nord di Beirut, Aalmat, ha annunciato il ministero della Sanità libanese. Israele, in guerra aperta dal 23 settembre contro Hezbollah, ha intensificato negli ultimi giorni i suoi attacchi contro le roccaforti del movimento islamista libanese, in particolare nella periferia sud di Beirut e nel sud del Libano. Un "raid del nemico israeliano contro Aalmat, nella regione di Jbeil, ha provocato 23 morti, tra cui sette bambini, e sei feriti", ha precisato il ministero, aggiungendo che il bilancio potrebbe aumentare ulteriormente.

©Ansa
Ong: "Salgono a 7 i morti in raid israeliano a sud di Damasco"
Sale a 7 morti e 14 feriti il bilancio del raid israeliano a sud della capitale siriana Damasco. Lo ha reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo quanto riferito dall'Osservatorio, la zona colpita dovrebbe essere Sayyida Zeinab, sede di un importante santuario sciita e di un appartamento utilizzato dagli Hezbollah libanesi.
Netanyahu: "Da giorni attacco selvaggio contro il mio ufficio"
"Negli ultimi giorni, il mio ufficio è stato oggetto di un attacco selvaggio e sfrenato, mentre il governo e il gabinetto sotto la mia guida lavorano costantemente per respingere i nostri nemici che cercano la nostra distruzione, ora ci troviamo davanti a un altro fronte: le fake news dei media". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo le ultime notizie sul coinvolgimento del capo del suo staff nel presunto ricatto di un ufficiale dell'Idf. "Non è un segreto: dall'inizio della guerra, un'ondata di fughe di notizie criminali e gravi ha inondato lo Stato di Israele. Talvolta accompagnate da bugie e calunnie infondate. Un'ondata di fughe di notizie dal gabinetto di sicurezza politica e dal gabinetto di guerra dell'epoca, e uno tsunami continuo dalla squadra negoziale che forniscono informazioni vitali all'Iran, a Hezbollah e ad Hamas, che mettono in pericolo il Paese, i nostri combattenti eil recupero dei nostri ostaggi", ha aggiunto Netanyahu nella dichiarazione resa pubblica dal suo ufficio. "Sappiamo esattamente cosa sta succedendo qui: si tratta di una spedizione di caccia progettata per danneggiare la leadership del Paese e indebolirci nel mezzo di una guerra. E quindi lo dico nel modo più chiaro: questo non mi scoraggerà. Sono più determinato che mai a ad arrivare alla vittoria assoluta", ha concluso.
Libano: "Almeno 9 morti negli attacchi israeliani nell'est"
Almeno nove persone sono state uccise negli attacchi israeliani odierni nel Libano orientale, dove domina il gruppo armato Hezbollah. Lo ha rivelato il ministero della Sanità libanese, precisando che gli attacchi separati effettuati contro tre città hanno provocato la morte di almeno nove persone nella regione di Baalbek, dove Israele ha già effettuato nelle ultime settimane numerosi raid contro obiettivi di Hezbollah.
Netanyahu ammette di aver dato l'ok a operazione cercapersone in Libano
Benjamin Netanyahu rivendica per la prima volta di aver dato il via libera all'operazione dei cercapersone in Libano a settembre contro gli operativi di Hezbollah. All'Afp, il suo portavoce, Omer Dostri, ha riferito che il premier israeliano ha detto di aver autorizzato l'operazione - con l'esplosione dei pager che avevano causato il ferimento di centinaia di persone - nel corso della riunione settimanale del Consiglio dei ministri.
Media: "Assassino del premier libanese Hariri ucciso in un raid di Israele"
La tv saudita al Arabiya ha riferito che in un raid israeliano di qualche giorno fa in Siria è stato ucciso Salim Ayash, alto comandante militare di Hezbollah condannato per l'omicidio del primo ministro libanese Rafik al Hariri nel 2005. Hariri guidò gli sforzi di ricostruzione del Libano dopo la guerra civile, ma si oppose alla presenza militare siriana nel Paese, che di fatto dominava la politica. Fu assassinato il 14 febbraio 2005 quando un'autobomba con una tonnellata di esplosivo scoppiò vicino al suo convoglio a Beirut. Altre 21 persone rimasero uccise. Gli Usa avevano messo una taglia di 10 milioni sulla testa di Ayash.
Olanda, decine di arresti tra manifestanti pro palestinesi
La polizia olandese ha arrestato decine di manifestanti pro-palestinesi ad Amsterdam per aver sfidato un divieto di manifestazione imposto sulla scia delle violenze contro i tifosi israeliani. Poco prima, il tribunale distrettuale di Amsterdam aveva confermato la decisione del sindaco di vietare le proteste in città, tre giorni dopo che la città era stata scossa dalla violenza sui tifosi del Maccabi Tel Aviv. Ma centinaia di manifestanti si sono comunque radunati in piazza Dam della città, tenendo in mano cartelli che dicevano "Vogliamo indietro le nostre strade" e cantando "Palestina libera", ha scritto un corrispondente dell'AFP. La polizia in uniforme anti-sommossa ha attaccato i manifestanti nel pomeriggio, poco dopo che il tribunale aveva confermato il divieto di protesta, arrestando decine di persone, secondo quanto riferito dai giornalisti dell'AFP sulla scena.
Fuoco dal Libano, un ferito a Metula in Israele
Le Forze armate israeliane affermano che una persona è rimasta ferita a Metula, nel nord di Israele, per il fuoco anticarro proveniente dal Libano.
Fonti mediche, 6 morti e 15 feriti nel raid a sud di Damasco
E' salito a sei morti e 15 feriti il bilancio del raid in un sobborgo di Damasco attribuito a Israele. Lo hanno riferito fonti mediche di un ospedale alla radio siriana Sham, come riportano i media israeliani. L'agenzia ufficiale Sana, viene inoltre ferito, al momento parla soltanto di indagini in corso su esplosioni vicino a Damasco.
Gaza, morti e feriti in attacco israeliano su a Jabalia. VIDEO
Media della Siria: "Attacchi vicino a Damasco"
I media siriani riferiscono di esplosioni udite nella capitale Damasco per un presunto attacco aereo israeliano. Secondo la radio filo-governativa Sham FM, gli attacchi hanno preso di mira il sobborgo di Sayyidah Zaynab di Damasco, una roccaforte sciita. Anche l'agenzia statale SANA segnala attacchi nei pressi della capitale.
Almeno 23 morti per un attacco di Israele a Beirut nord
Almeno 23 persone, tra cui sette bambini, sono state uccise oggi in un attacco israeliano contro una località a nord di Beirut. Lo ha annunciato il ministero della Salute. "L'attacco del nemico israeliano contro Aalmat nella zona di Jbeil ha causato 23 morti, tra cui sette bambini, e sei feriti", ha precisato il ministero, aggiungendo che il bilancio potrebbe ancora aumentare, poiche' "resti umani" sono stati rimossi dalle macerie. Le immagini dell'AFP mostrano soccorritori che frugano a mani nude tra le macerie di una casa completamente rasa al suolo, mentre un escavatore rimuove i blocchi di pietra in una località sciita situata nella montagna a maggioranza cristiana, a circa 30 chilometri da Beirut. L'esercito israeliano ha preso di mira in diverse occasioni edifici residenziali che, secondo i media libanesi, a volte ospitano persone collegate ad Hezbollah tra gli sfollati. Presente sul luogo dell'attacco, il deputato di Hezbollah nella regione, Raed Berro ha negato che membri del suo gruppo fossero nell'edificio. Le figure importanti del movimento "sono generalmente in prima linea... non dietro", ha detto all'AFP. "Sotto le macerie ci sono solo bambini, uomini anziani e donne", ha aggiunto. La zona è stata chiusa dalle forze di sicurezza libanesi e da membri di Hezbollah, ha constatato un corrispondente dell'AFP sul posto. Decine di persone hanno ammucchiato le loro cose nelle loro auto ed hanno lasciato il villaggio
Ong, raid israeliano a sud di Damasco: tre morti
L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato un attacco israeliano vicino a Damasco, che ha ucciso tre persone. Il raid, secondo l'ong basata a Londra, ha preso di mira un appartamento appartenente a Hezbollah a Sayyida Zeinab, a sud della capitale siriana. Un'area considerata roccaforte di gruppi filo-iraniani in Siria
Capo Stato Maggiore saudita andrà a Teheran
Il Capo di Stato maggiore delle forze armate saudite si recherà a Teheran alla guida di una delegazione militare di alto rango. Lo scrive l'agenzia iraniana Irna. Il generale dell'esercito saudita, Fayaz bin Hamed al-Ravili, arriverà a Teheran per incontrare lo Stato maggiore delle forze armate iraniane e parlare con il Capo di stato maggiore delle forze armate, il maggiore generale Mohammad Bagheri. Le relazioni bilaterali e le relazioni di difesa - scrive l'Irna - saranno al centro del dialogo tra il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate saudite e il Maggiore Generale Bagheri.
Giovedì Francia-Israele a Parigi, mobilitate 4.000 forze dell'ordine, 'tolleranza zero'
Schieramento imponente di forze dell'ordine per l'incontro Francia-Israele di Nations League in programma giovedì prossimo allo Stade de France. Un incontro ad "alto rischio", come ha detto il prefetto di Parigi, Laurent Nuñez, confermando su Bfmtv che saranno mobilitate 4.000 forze dell'ordine, tra Polizia e Gendarmerie, un "dispositivo estremamente rafforzato".
Circa 1.600 agenti della sicurezza saranno mobilitati allo Stade de France e il Raid, unità d'élite della Polizia francese, scorterà la squadra israeliana, ha precisato, parlando di un match in un "contesto geopolitico molto teso" dopo i fatti di Amsterdam in concomitanza con la partita tra Ajax e Maccabie Tel Aviv. A Parigi, ha detto Nunez, sarà 'tolleranza zero' in caso di disordini prima e dopo l'incontro. "Non tollereremo eccessi né disturbi dell'ordine pubblico", ha affermato, ribadendo che saranno "estremamente rafforzati" i controlli all'ingresso dello stadio.
Netanyahu, parlato 3 volte con Trump: "Vediamo minaccia dell'Iran"
"Negli ultimi giorni ho parlato tre volte con il presidente eletto Donald Trump. Sono state conversazioni belle e molto importanti. Colloqui volti a rafforzare ulteriormente la forte alleanza tra Israele e Stati Uniti. Vediamo faccia a faccia la minaccia iraniana in tutte le sue componenti e il pericolo che essa comporta. Vediamo anche le grandi opportunità davanti a Israele, nel campo della pace e della sua espansione". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu in un video pubblicato dal suo ufficio.
Manifestazione filo-palestinese ad Amsterdam, arresti
La polizia olandese ha arrestato un gruppo di manifestanti filo-palestinesi dopo che questi avevano inscenato una manifestazione nel centro di Amsterdam, nonostante un'ordinanza del tribunale che vietava le proteste. La polizia in tenuta antisommossa è intervenuta contro i manifestanti che cantavano slogan e brandivano cartelli in piazza Dam. Giovedì notte, dopo la partita di Europa League tra il Maccabi Tel Aviv e l'Ajax, Amsterdam si è trasformata in un teatro di violenza in cui "ragazzi sugli scooter" hanno dato la caccia ai tifosi israeliani, attaccandoli con bastoni e coltelli.
Emiro del Kuwait riceve il presidente degli Emirati: "Fermare le ostilità a Gaza e in Libano"
E' in Kuwait per colloqui con l'emiro, Sheikh Mishal Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah, il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Lo riferisce l'agenzia emiratina Wam, sottolineando che i due leader hanno parlato di temi legati alle relazioni bilaterali e degli sviluppi nella regione e a livello internazionale, in particolare della situazione in Medio Oriente, nella Striscia di Gaza e in Libano, con la "necessità di intensificare gli sforzi per impedire un allargamento del conflitto".
Hanno evidenziato, si legge, "l'importanza di rafforzare il lavoro a livello internazionale" per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza e in Libano e sottolineato l'importanza di "fermare le ostilità a Gaza, con la priorità di garantire piena protezione per i civili in linea con il diritto umanitario internazionale". I due leader hanno insistito sulla soluzione dei due Stati. E, sul Libano, hanno riaffermato "la posizione ferma" volta a "tutelare l'unità, la sovranità e l'integrità territoriale" del Paese dei Cedri e "il loro impegno a restare al fianco della popolazione libanese in tutte le circostanze".
Beirut: "Pronti a schierare più forze militari nel sud del Libano"
Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib ha affermato che il Paese è determinato a rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza e schiererà maggiori forze militari nel Libano meridionale. Secondo Habib il governo prevede di addestrare circa 1.500 soldati aggiuntivi come parte di un nuovo gruppo di 5.000 che saranno inviati nella regione, aggiungendosi ai 4.500 soldati già di stanza.
©Ansa
Razzi in Galilea, tre feriti
Due persone sono rimaste moderatamente ferite e un'altra è rimasta leggermente ferita nell'ultimo bombardamento di razzi nella zona di Nahariya, nell'Alta Galilea. Le tre sono in cura presso il Galilee Medical Center in città. Lo scrive il quotidiano israeliano 'Haaretz'.
Libano: "23 i morti in un raid israeliano a nord di Beirut, 7 erano bambini"
Si aggrava ancora e sale ad almeno 23 morti, compresi sette "bambini", il bilancio del israeliano che ha colpito un'abitazione nella località di Aalmat, a nord della capitale libanese Beirut. Lo denuncia il ministero della Salute libanese, come riporta L'Orient Le Jour. Il giornale libanese precisa che si tratta di un bilancio ancora provvisorio. I feriti sono almeno sei.
Tv Houthi, sette raid Usa-Gb su siti militari
Caccia della coalizione Usa-Gran Bretagna hanno condotto sette attacchi aerei su obiettivi nel nord dello Yemen controllato dagli Houthi. Lo ha riferito la tv Al Masirah, affiliata agli Houthi, secondo cui gli attacchi hanno preso di mira siti militari nella capitale Sanaa e nella provincia settentrionale di Amran. La nuova offensiva è arrivata poche ore dopo la notizia di ieri sera di tre attacchi aerei della coalizione su altri siti a Sanaa.
La coalizione non ha ancora commentato gli attacchi, ma gli abitanti della capitale yemenita hanno riferito di forti esplosioni udibili in tutta la città.
Media: "Il Ministro israeliano Dermer in Usa per una tregua in Libano"
Nell'ambito dei tentativi di raggiungere un cessate il fuoco in Libano, il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer è volato negli Stati Uniti sabato sera per incontrare alti funzionari della Casa Bianca, dopo essere stato anche in Russia la settimana scorsa. Lo riferisce Ynet spiegando che negli ultimi tempi delegazioni russe e israeliane hanno avuto colloqui sulla situazione nel nord di Israele, bombardato da oltre un anno da Hezbollah dal Libano, la cessazione delle ostilità con l'Iran e un accordo di cessate il fuoco con Hamas a Gaza. Ieri alcuni funzionari statunitensi hanno confermato che ci sono progressi nei colloqui per porre fine ai combattimenti tra Israele e Hezbollah: "Le possibilità di una soluzione in Libano stanno aumentando sotto la guida di Amos Hochstein, inviato del presidente Joe Biden, e con l'incoraggiamento del presidente eletto Donald Trump. C'è anche un grande sforzo per realizzare un piccolo accordo sugli ostaggi", hanno detto. Diverse fonti americane stimano che Trump voglia vedere una soluzione in Libano ancor prima di insediarsi alla Casa Bianca il 20 gennaio.
Medio Oriente, scontri ad Amsterdam: 4 persone restano in stato di fermo
Quattro persone, compresi due minori, restano in stato di fermo dopo i fatti di giovedì sera ad Amsterdam. Lo confermano le autorità olandesi precisando che sinora nessuno è stato arrestato con l'accusa di atti di violenza contro gli israeliani. Nei prossimi giorni potrebbero scattare altri fermi, mentre proseguono le indagini per identificare sospetti tramite foto e filmati.
Dopo la partita di giovedì tra Maccabi Tel Aviv e Ajax erano state fermate 62 persone. Poi venerdì è stato fermato un 26enne. L'accusa è di disturbo della quiete pubblica. La maggior parte delle persone fermate sono state nel frattempo rilasciate.
Il Ministro della Difesa israeliano: "Abbiamo sconfitto Hamas e Hezbollah"
Al ministero degli Esteri di Gerusalemme si è tenuta la cerimonia di insediamento di Gideo Sa'ar che sostituisce Israel Katz, il quale ha preso il posto di Yoav Gallant dopo il licenziamento della scorsa settimana. "Hamas è stata sconfitta dal punto di vista organizzativo anche se a Gaza continuano ad esserci più terrorismo e guerriglia. Abbiamo sconfitto Hezbollah e l'eliminazione di Nasrallah è stato il momento clou", ha dichiarato Katz al passaggio di consegne con il collega. I media israeliani hanno sollevato la questione se Sa'ar accetterà la realtà in cui il politico, che di fatto gestisce le relazioni con Washington, è un ministro molto vicino al premier, Ron Dermer: il ministro degli Esteri uscente Katz infatti si era tenuto lontano dall'arena americana, e al momento non è ancora chiaro quale sarà il ruolo di Sa'ar in questo contesto.
Media: "In video di Hamas tortura di civili palestinesi detenuti"
L'esercito israeliano ha scoperto migliaia di ore di filmati che mostrano agenti di Hamas torturare civili palestinesi detenuti a Gaza: lo riporta il tabloid britannico Daily Mail in un articolo pubblicato in esclusiva. I video mostrano prigionieri maschi con sacchi sopra la testa, incatenati al pavimento e al soffitto: "gli uomini si contorcono in agonia mentre vengono picchiati con bastoni sulla pianta dei piedi", scrive il giornale. Sembra che i video, spiega il Daily Mail, siano stati ripresi inavvertitamente dalle telecamere a circuito chiuso all'interno di una base militare di Hamas nel nord di Gaza, presa d'assalto dalle truppe israeliane all'inizio di quest'anno. I filmati sarebbero stati scoperti su computer sequestrati nel complesso abbandonato all'interno del campo profughi di Jabalia, aggiunge il tabloid.
Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO
Tel Aviv, protesta nel 400esimo giorno del conflitto. VIDEO
Libano, attacco Israele a nord di Beirut, almeno 20 morti
Almeno 20 persone sono state uccise oggi in un attacco israeliano contro una città sciita situata in una regione prevalentemente cristiana a nord di Beirut: lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese. "L'attacco israeliano contro Aalmat nella regione di Jbeil ha provocato 20 morti, tra cui tre bambini, e sei feriti", ha affermato il ministero in un comunicato.
Libano, almeno 12 morti in raid israeliano a nord di Beirut, 3 erano bimbi
E' di almeno 12 morti, compresi "tre bambini", il bilancio provvisorio di un raid israeliano che ha colpito la località di Aalmat, a nord della capitale libanese Beirut. Lo denuncia il ministero della Salute libanese.
Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 43.603
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 43.603, di cui 51 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 102.929, secondo la stessa fonte.
Direttore Aiea Rafael Grossi a Teheran mercoledì
Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, è atteso in Iran mercoledì e avrà colloqui con le autorità iraniane giovedì: lo ha reso noto l'agenzia di stampa ufficiale Irna. Grossi sarà in Iran mercoledì "su invito ufficiale della Repubblica Islamica dell'Iran", scrive l'Irna. Il nove settembre il capo dell'Aiea aveva espresso la speranza di incontrare il presidente Masoud Pezeshkian entro novembre per discutere le questioni in sospeso, come le restrizioni imposte dall'Iran alla visita delle ispezioni dell'Aiea, le attività di produzione di uranio del Paese e la mancata spiegazione delle tracce di uranio trovate in alcuni siti non dichiarati.
Media Libano, attacco israeliano contro una casa a Baalbek
I media ufficiali libanesi hanno riferito di un attacco israeliano contro una casa nella principale città orientale di Baalbek, che non è stato preceduto da un ordine di evacuazione dell'esercito israeliano. "Aerei nemici hanno lanciato un attacco contro una casa nel quartiere di al-Laqees" della città, ha dichiarato l'agenzia di stampa nazionale statale.
Media, ministro israeliano è stato in Russia per colloqui su cessate fuoco in Libano
Il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, sarebbe stato in Russia la scorsa settimana per una missione rimasta segreta fino ad oggi. A parlarne è stata la radio militare israeliana, come riporta il Times of Israel, che scrive di una missione che sembrerebbe rientrare nel lavoro per arrivare a un cessate il fuoco in Libano. No comment dall'ufficio di Dermer. Lo scorso 24 ottobre era stata in Israele una delegazione russa.
Scontri Amsterdam, revocato divieto di viaggio nei Paesi Bassi per soldati israeliani
Revocato il divieto di recarsi nei Paesi Bassi per il personale delle forze di sicurezza israeliane (Idf). Era stato imposto dopo i fatti di giovedì notte ad Amsterdam. Adesso, dopo una nuova "valutazione", le Idf - come si legge su X - hanno deciso di tornare a consentire a tutti i militari i viaggi nei Paesi Bassi.
Capo staff Netanyahu dietro ricatto a ufficiale Idf
Il capo dello staff del premier israeliano Tzachi Braverman sarebbe dietro il presunto ricatto a un alto ufficiale della segreteria militare del premier per ottenere l'accesso ai verbali delle riunioni dell'inizio della guerra. Lo riferiscono i media locali. Il caso ha portato all'apertura di un'inchiesta che si concentra sulle modifiche apportate ai verbali delle riunioni che si sono tenute tra Benyamin Netanyahu e il suo ex segretario militare. Braverman, avrebbe anche raccolto video sensibili delle telecamere di sicurezza dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant e di un ufficiale delle Idf del premier per scopi poco chiari.
Gaza, "almeno 33 morti in raid a Jabalya, 13 erano bambini"
E' di almeno 33 morti, compresi 13 minori, il bilancio provvisorio di un raid aereo che ha colpito Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo denuncia l'agenzia palestinese Wafa, secondo cui jet israeliani hanno bombardato e raso al suolo una casa nella zona centrale della città, dove si trovavano molte persone e anche sfollati. Stando alle notizie riportate dall'agenzia, le 33 vittime sono tutti civili. La Wafa parla di "un numero significativo di feriti", che però non viene precisato, e di molte persone che sarebbero sotto le macerie.
Iran, gli americani hanno eletto il presidente che preferiscono
"Il popolo americano ha preso la sua decisione e l'Iran rispetta il suo diritto di eleggere il presidente di sua scelta (con conseguente vittoria di Donald Trump)", ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi sul suo account X. "Anche la strada da seguire è una scelta e inizia con il rispetto", ha affermato, sottolineando che "è necessaria la creazione di fiducia da entrambe le parti, non è una strada a senso unico. L'Iran non è alla ricerca di armi nucleari, punto. Questa è una politica basata sugli insegnamenti islamici e sui nostri calcoli di sicurezza".
Hamas, "30 morti in attacchi Israele, anche 13 bambini"
La protezione civile della Striscia di Gaza gestita da Hamas ha annunciato oggi la morte di 30 persone, tra cui 13 bambini, in due attacchi israeliani.
Aerei da guerra Usa attaccano obiettivi Huthi in Yemen
Aerei da guerra statunitensi hanno messo a segno attacchi contro strutture di stoccaggio di armi degli Huthi nello Yemen. Lo ha fatto sapere il Pentagono. Le armi venivano utilizzate per attaccare imbarcazioni militari e civili nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, ha detto un funzionario della difesa statunitense .
A Tel Aviv famiglie ostaggi celebrano i 400 giorni dai rapimenti
Le strade di Tel Aviv e di altre città israeliane si sono riempite stasera di familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas che vogliono così sottolineare i 400 giorni dai rapimenti dei loro cari. Si tratta - commenta The Times of Israel - dei primi raduni del sabato sera dopo il 'licenziamento' del ministro della Difesa Yoav Gallant da parte del premier Benjamin Netanyahu che già hanno scatenato proteste di piazza. Il raduno più grande di stasera, promosso dall' Hostage Families Forum, si svolge a Hostages Square di Tel Aviv, con raduni più piccoli a Gerusalemme, Kiryat Gat, all'incrocio meridionale di Shaar HaNegev e altrove. Manifestanti antigovernativi e pro-accordo sugli ostaggi hanno manifestato anche a Begin Street di Tel Aviv, fuori dal quartier generale dell'Idf. Il Forum ha affermato che il raduno di Hostages Square, "che segna questi inimmaginabili 400 giorni", vedrà la partecipazione di "rappresentanti pubblici che riflettono l'ampia diversità del popolo israeliano" che "esprimeranno la richiesta della pubblica opinione della restituzione di tutti gli ostaggi".
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Tifosi israeliani aggrediti, ad Amsterdam manifestazioni vietate per tre giorni
La polizia olandese ha detto di aver avviato un’indagine su diversi incidenti avvenuti dopo la partita tra Ajax e Maccabi Tel Aviv. LEGGI L'ARTICOLO
Israele prende sul serio una tregua con Hezbollah
Israele sta prendendo seriamente in considerazione la possibilità di un accordo di cessate il fuoco limitato nel tempo con Hezbollah. Lo riferisce Channel 12 sottolineando che l'iniziativa del governo israeliano è legata a un contesto di profonda preoccupazione per la possibile decisione del Consiglio di Sicurezza Onu che potrebbe limitare le operazioni dell'Idf. Secondo Channel 12 sono in corso colloqui attraverso canali diplomatici. Alti funzionari a Gerusalemme esprimono il timore che gli Usa questa volta si asterranno dall'usare il loro potere di veto per proteggere gli interessi israeliani nel Consiglio di Sicurezza.