Esplora tutte le offerte Sky

Elezioni Usa, Trump stravince. Biden: "Persa questa battaglia ma non molliamo"

©Ansa
Biden dopo elezioni:
NEWS
Biden dopo elezioni: "Sconfitta non significa aver perso"
00:00:32 min

Il neo presidente americano conquista oltre 300 grandi elettori e il 51% del voto popolare. Colloquio telefonico tra la premier italiana e il fondatore di Tesla e Space X, che avrà un ruolo chiave del nuovo governo e promette di impegnarsi anche per le elezioni future: "Sono convinta che il suo impegno potranno rappresentare un'importante risorsa per gli Stati Uniti e per l'Italia". "Accetto la sconfitta ma non la fine della lotta", commenta Kamala Harris. Il presidente uscente: "Non molliamo"

in evidenza

Trump stravince le presidenziali Usa, con oltre 300 grandi elettori e il 51% del voto popolare. Il tycoon promette "una nuova età dell'oro" e che fermerà le guerre. Il procuratore speciale Smith tratta la fine dei processi contro di lui. Musk carta vincente per Trump: avrà un ruolo chiave del nuovo governo e promette di impegnarsi anche per le elezioni future.

Colloquio telefonico tra Meloni e il fondatore di Tesla: "Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un'importante risorsa per gli Stati Uniti e per l'Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future". 

"Accetto la sconfitta ma non la fine della lotta", commenta la Harris. Biden la elogia, invita il presidente eletto alla Casa Bianca e oggi parlerà al Paese. "Ho detto" a Donald Trump che la "mia squadra assicurerà una transizione pacifica". Lo ha detto Joe Biden riferendo di aver parlato con Kamala Harris. "La volontà" degli elettori "prevale e dobbiamo accettare la scelta fatta dal Paese", ha aggiunto parlando al Paese per la prima volta dopo la vittoria di Trump.


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog finisce qui

Trump nomina Susan Wiles chief of staff

Donald Trump ha annunciato di aver nominato la direttrice della sua campagna e guru della vittoria Susan Wiles come suo chief of staff. 

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Elon Musk, chi è il proprietario di Tesla e X che ha sostenuto Trump alle elezioni Usa

Classe 1971, il miliardario sudafricano, proprietario di Tesla, Space X e anche del social X, potrebbe avere un ruolo nella nuova amministrazione americana, grazie alla vittoria di Donald Trump, che ha sostenuto con una donazione di più di 100 milioni di dollari e prendendo parte attiva alla campagna elettorale. Negli ultimi anni Musk si è anche avvicinato a diversi leader conservatori mondiali, a cominciare dalla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. LEGGI L'ARTICOLO

Usa 2024, ancora incerta la maggioranza alla Camera

Gli americani hanno rispedito Donald Trump alla Casa Bianca e hanno consegnato ai repubblicani il controllo del Senato nelle elezioni di martedi', ma non sappiamo ancora chi  controllera' la Camera dei rappresentanti. Lo sottolinea il 'Guardian'. Cio' e' dovuto in gran parte allo spoglio delle schede negli Stati occidentali, in particolare in California, che e' in corso e potrebbe richiedere giorni per essere risolto.

Guerra in Ucraina, quali sono i rapporti di Trump con Putin e Zelensky?

"Non inizierò le guerre, le fermerò", ha detto Donald Trump nel discorso per la vittoria alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. A stretto giro sono arrivate le congratulazioni del presidente Volodymyr Zelensky, che ha definito "impressionante" il trionfo del tycoon e ha detto di augurarsi che il suo ritorno alla Casa Bianca "aiuterà l'Ucraina ad ottenere una pace giusta". Ma quali sono i rapporti fra i due leader? E com’è la situazione fra Trump e il presidente russo Vladimir Putin? COSA SAPPIAMO

Elezioni Usa 2024, ecco l'identikit di chi ha votato per Donald Trump

Donald Trump ha vinto le elezioni negli Usa e diventa il 47esimo presidente degli Stati Uniti, dopo una rimonta senza precedenti (LO SPECIALE). Il tycoon, spinto dall’America rurale, ha sconfitto nettamente Kamala Harris grazie al voto di elettori uomini e della classe media del Mid-West. E molti tra giovani e latinos sono passati dalla sua parte. Ecco l’identikit di chi ha scelto il candidato repubblicano, che torna alla Casa Bianca succedendo a Joe Biden (LE REAZIONI). I PROFILI

Elezioni Usa, come cambiano i rapporti con l'Ue dopo la vittoria di Trump

Il candidato repubblicano ha vinto in maniera nettissima le elezioni americane del 5 novembre. Ma cosa significa questo per l’Unione europea? L'ultima stoccata del tycoon contro il Vecchio Continente risale ad appena due giorni prima del voto statunitense: "L'Europa sembra così carina, ma ci deruba". Il punto, per Trump, è sempre quello economico: l'Europa non paga abbastanza negli scambi commerciali, né per la difesa. 

Intanto, si tiene il Consiglio europeo a Budapest. E alla Puskas Arena, ad attendere i leader europei, c’è il più stretto alleato di Trump nell’Ue: Viktor Orban. COSA SAPPIAMO

Trump: "La deportazione? Non è una questione di costo"

"Non è una questione di prezzo. Non è... davvero, non abbiamo scelta. Quando le persone hanno ucciso e assassinato, quando i signori della droga hanno distrutto paesi, e ora torneranno in quei paesi perché non rimarranno qui. Non c'è un prezzo": lo ha detto Donald Trump in una intervista a Nbc, quando gli è stato chiesto quale sara' il costo del suo piano per la più grande deportazione di massa della storia Usa.

Trump: "Con Biden pranzeremo insieme molto presto"

Donald Trump e Joe Biden hanno concordato di pranzare insieme "molto presto": lo ha detto lo stesso tycoon in una intervista a Nbc News.

Xi Jinping chiama Trump dopo la vittoria alle elezioni: "Nuova era nei rapporti Cina-Usa"

Lo riferisce l'agenzia di stampa cinese Xinhua secondo cui Xi avrebbe chiamato il neo eletto presidente congratulandosi per la vittoria. Il presidente della Cina avrebbe inoltre auspicato a "una relazione stabile, sana e sostenibile in linea con gli interessi comuni di entrambi i Paesi". LEGGI QUI

Usa, Trump celebra la vittoria sul palco con sostenitori e famiglia. FOTO

Il nuovo presidente eletto ha pronunciato il discorso della vittoria circondato dal clan e dallo staff - tra cui la moglie Melania, la figlia Ivanka e i suoi fratelli, il vicepresidente eletto JD Vance, insieme a parenti e amici - in quella che sembra una vera e propria foto di famiglia al Convention center di Palm Beach, in Florida. GUARDA LA GALLERY

I leader Ue a Budapest, affrontare Trump alla pari

Donald Trump è stato eletto dagli americani e difende gli intessi degli americani e degli Stati Uniti. Com'è giusto che sia. L'Unione europea è in grado di svegliarsi e difendere i propri? Può garantire da sola la propria sicurezza e proteggere il proprio mercato? Oppure deve delegare la sicurezza ad altri ed essere un perenne cliente? Sono le domande che il presidente francese, Emmanuel Macron, ha

posto durante il suo intervento al vertice della Comunità

politica europea che ha riunito 42 leader europei (di cui 25 Ue, assenti Olaf Scholz e Pedro Sanchez) a Budapest, ospiti dal premier ungherese Viktor Orban. Ha detto ciò che pensavano in tanti, se non tutti. E li ha esortati a rispondere a questa ennesima chiamata e scrivere la storia invece di leggere quella scritta dagli altri. Già al loro arrivo i vari capi di Stato o di Governo hanno cercato di dettare la linea: con Trump abbiamo già lavorato, lo conosciamo, e possiamo tornare a lavorarci ancora. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, interrogata sui dazi ha insistito: "Abbiamo interessi comuni e lavoreremo su quello". Il presidente del Consiglio, Charles Michel, ha cercato di agire

sull'ego del tycoon: "Cosa penserà la Cina degli Stati Uniti se

si mostrano deboli con la Russia?". 

Lula, Trump pensi al clima, come un abitante della Terra

Il presidente brasiliano progressista, Luiz Inácio Lula da Silva, ha affermato che il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump deve "pensare come un abitante del pianeta Terra" e che le questioni ambientali devono far parte dei suoi piani di governo. Lo ha detto in un'intervista esclusiva di Lula a Christiane Amanpour, della Cnn International, secondo anticipazioni del portale Cnn Brasil. "Deve rendersi conto che gli Usa sono sul mio stesso pianeta -ha detto Lula - dobbiamo assumerci la responsabilità di mantenere questo pianeta Terra. Dobbiamo fare in modo che il pianeta non si riscaldi di più di 1,6 gradi.

Usa 2024: figlia transgender di Musk, "lascerò l'America"

La figlia transgender di Elon Musk ha annunciato sui social l'intenzione di lasciare gli Stati Uniti, dopo la vittoria di Donald Trump. Vivian Wilson, 20 anni, ripudiata dal padre per la sua transizione sessuale, da tempo aveva espresso critiche al tycoon e alla scelta di Musk di sostenerlo. Adesso Wilson ha detto di "non vedere" se stessa risiedere ancora in America. "Ci ho pensato un po' - ha scritto su Threads - ma ieri ne ho avuto la conferma. Non vedo il mio futuro negli Stati Uniti".

"Anche se lui (Trump, ndr) - ha aggiunto - starà in carica solo

quattro anni, anche se magicamente non dovesse esserci nessuna legge anti-trans, la gente che volontariamente ha votato questo non andrà via presto". Vivian era nata come maschio ed era stata chiamata Xavier, ma nel 2022 ha richiesto i documenti per la transizione legale da maschio a femmina. Allo stesso tempo chiese di poter cambiare il nome in Vivian Jenna Wilson, prendendo il cognome della madre. "Io - disse - non voglio più essere legata in alcun modo al mio padre biologico". Musk, 53 anni, ha attaccato la figlia pubblicamente, chiamandola "comunista" che pensa che "ogni ricco sia il male". 

Usa 2024: Biden, "Sarà una transizione pacifica"

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha promesso una "transizione pacifica e ordinata" in vista del ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump. "Il popolo americano - ha detto in un messaggio alla nazione - lo merita". "Per più di 200 anni - ha aggiunto - l'America ha rappresentato il più grande esperimento di autogoverno nella storia del mondo. Non è una iperbole. E' un dato di fatto. Dove il popolo vota e sceglie i propri leader, e dove lo fa in poco pacifico. E noi siamo in una democrazia, la volontà del popolo prevale sempre". Biden ha confermato di aver parlato ieri con il Presidente eletto Trump. "Mi sono congratulato con lui per la vittoria - ha ricordato - e gli ho garantito che istruirò la mia intera amministrazione a lavorare con il suo team per garantire una transizione pacifica e ordinata"

Elezioni Usa 2024, il balletto della vittoria di Donald Trump sulle note di YMCA. VIDEO

Il tycoon, dopo la vittoria, si è lasciato andare a un balletto sulle note della canzone dei Village People sul palco di Palm Beach, subito diventato viral sui social. GUARDA IL VIDEO

Elezioni Usa, il flop delle star di Hollywood pro-Kamala Harris

Il firmamento delle star di Hollywood piange in pubblico e in segreto per il flop degli sforzi di divi e celebrità, mobilitate fino all'ultimo giorno per contrastare Donald Trump. LEGGI L'ARTICOLO

Attivisti Just Stop Oil imbrattano di vernice l'Ambasciata Usa a Londra. VIDEO

Il gesto di protesta segue la vittoria di Donald Trump alle presidenziali degli Stati Uniti. Il tycoon, infatti, ha sempre minimizzato gli impatti ambientali causati dall'uomo e il suo programma prevede un massiccio sfruttamento dei combustibili fossili, oltre che un passo indietro sulla transizione green. GUARDA IL VIDEO

Cnn, Trump consentirà a presidente Fed di finire mandato

Donald Trump consentirà probabilmente al presidente della Fed Jerome Powell di restare in carica per il resto del suo mandato, che scade nel maggio del 2026. Lo riporta Cnn citando alcune fonti. Diversi nell'entourgae del presidente-eletto aspirano alla guida della Fed. Fra questi c'è Gary Cohn, l'ex di Goldman Sachs che ha lavorato nella prima amministrazione Trump, ma anche l'ex membro della Fed Kevin Warsh e l'ex capo economista del tycoon Kevin Hassett. 

Usa, Trump prepara la sua squadra di governo: da Pompeo a Kennedy jr, i nomi in corsa

Dopo la sua elezione a presidente degli Usa, il tycoon lavora già alla formazione del team con cui, da gennaio 2025, entrerà alla Casa Bianca. Nel 2016, quando vinse la sua prima corsa presidenziale, Trump si ritrovava per la prima volta a dover formare una squadra che potesse aiutarlo operativamente. Ora, l’esperienza di 8 anni fa gli sarà di aiuto, in un procedimento che potrebbe comunque durare alcune settimane. COSA SAPPIAMO

Elezioni Usa 2024, ecco l'identikit di chi ha votato per Donald Trump

Donald Trump ha vinto le elezioni negli Usa e diventa il 47esimo presidente degli Stati Uniti, dopo una rimonta senza precedenti. Il tycoon, spinto dall’America rurale, ha sconfitto nettamente Kamala Harris grazie al voto di elettori uomini e della classe media del Mid-West. E molti tra giovani e latinos sono passati dalla sua parte. Ecco l’identikit di chi ha scelto il candidato repubblicano, che torna alla Casa Bianca succedendo a Joe Biden. I PROFILI

Telefonata Von der Leyen-Trump: "Lavorare a stabilità"

"Eccellente telefonata con Donald Trump oggi per congratularmi con lui per la sua vittoria elettorale. Siamo ansiosi di rafforzare i legami tra Ue e Usa e di lavorare insieme per affrontare le sfide geopolitiche.  Abbiamo discusso di difesa e Ucraina, commercio ed energia. Insieme, possiamo promuovere la prosperità e la stabilità su entrambe le sponde dell'Atlantico." Lo ha scritto in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Elon Musk, chi è il proprietario di Tesla e X che ha sostenuto Trump alle elezioni Usa

Classe 1971, il miliardario sudafricano, proprietario di Tesla, Space X e anche del social X, potrebbe avere un ruolo nella nuova amministrazione americana, grazie alla vittoria di Donald Trump, che ha sostenuto con una donazione di più di 100 milioni di dollari e prendendo parte attiva alla campagna elettorale. Negli ultimi anni Musk si è anche avvicinato a diversi leader conservatori mondiali, a cominciare dalla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. LEGGI L'ARTICOLO

Biden loda Harris e insiste, abbassare le tensioni politiche

Joe Biden loda la campagna di Kamala Harris, che è riuscita a "ispirare". Insistendo sulla necessità di abbassare le tensioni politiche, il presidente assicura che continuerà a battersi nelle sue ultime settimane alla Casa Bianca. "Insieme abbiamo cambiato l'America in meglio. Ora abbiamo 74 giorni alla fine del mandato. Facciamo sì che ogni giorni conti, è una responsabilità che abbiamo nei confronti degli americani. "Le battute d'arresto sono inevitabili, ma arrendersi è imperdonabile. Una sconfitta non significa che siamo stati sconfitti definitivamente - ha messo in evidenza Biden -. Abbiamo perso questa battaglia ma l'America dei vostri sogni chiede di rialzarvi. Andrà tutto bene, ma dobbiamo restare impegnati".

Biden rivendica i suoi successi: "Economia più forte al mondo"

Joe Biden rivendica alcuni dei successi della sua amministrazione. "Non dobbiamo dimenticarci di quanto abbiamo fatto. Lasciamo l'economia più forte al mondo", ha detto il presidente dal giardino delle Rose, da dove ha parlato agli americani per la prima volta dopo la vittoria di Donald Trump.

Biden salutato dai giornalisti con applausi e grida di sostegno

Alla fine del discorso dalla Casa Bianca, probabilmente uno degli ultimi, Joe Biden è stato salutato dai reporter presenti con un grande applauso, una standing ovation e grida di sostegno. "E' stato un onore lavorare con tutti voi, lo dico davvero", ha detto il commander-in-chief, che non ha risposto a nessuna delle domande urlate dai giornalisti.

Biden: "Il 20 gennaio avremo trasferimento potere pacifico"

Il sistema elettorale americano è "onesto, giusto e trasparente" e il "20 gennaio avremo un pacifico trasferimento del potere". Lo ha detto Joe Biden.

Biden: "La scelta degli elettori va rispettata"

"Ho detto" a Donald Trump che la "mia squadra assicurerà una transizione pacifica". Lo ha detto Joe Biden riferendo di aver parlato con Kamala Harris. "La volontà" degli elettori "prevale e dobbiamo accettare la scelta fatta dal Paese", ha aggiunto.

Austin a militari: "Sarà una transizione ordinata"

Il Segretario della Difesa Lloyd Austin ha detto alle truppe statunitensi che il Pentagono "farà una transizione calma, ordinata e professionale verso la nuova amministrazione Trump". Lo riporta la Cnn. In un messaggio alla forza datato 6 novembre, Austin ha scritto che "come sempre, l'esercito statunitense sarà pronto a portare avanti le scelte politiche del suo prossimo comandante in capo e a obbedire a tutti gli ordini legittimi della sua catena di comando civile".

Trump promette una nuova ondata di dazi

Cotton si sfila, non vuole ruolo nell'amministrazione Trump

Il senatore dell'Arkansas, Tom Cotton, ha detto alla squadra di Donald Trump di voler restare in Senato e non voler alcun ruolo nell'amministrazione. Lo riporta Cnn citando alcune fonti. Il nome di Cotton è circolato nelle ultime settimane per ruoli di spicco all'intelligence, alla sicurezza nazionale o come segretario alla difesa.

Vittoria Trump, i 10 Paperoni guadagnano 64 miliardi

La vittoria di Donald Trump ha arricchito i 10 più ricchi del mondo di quasi 64 miliardi di dollari solo mercoledì, in quello che è stato il maggior aumento in un giorno dal 2012. La fortuna di Elon Musk, secondo il Bloomberg Billionaires Index, è aumentata di 26,5 miliardi a 290 miliardi. Ma si sono arricchiti anche Jeff Bezos che ha guadagnato sette miliardi arrivando a quasi 230 miliardi, e Larry Ellison di Oracle quasi 10 miliardi per un totale di 193 miliardi.

I chatbot per la ricerca online alla prova delle elezioni Usa

Durante le elezioni americane, chatbot di intelligenza artificiale come ChatGPT o Gemini hanno imposto dei limiti ai loro sistemi per arginare la disinformazione che avrebbero potuto generare. Altri, come Perplexity e Gork, hanno scelto un approccio diverso. LEGGI L'ARTICOLO

Zelensky: "Nessuno può prevedere che cosa farà Trump"

"Ieri ho parlato con il presidente Trump, come molti di voi. È stata una conversazione positiva e produttiva" ma "nessuno può ancora sapere quali saranno le sue azioni concrete". Lo ha affermato il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo discorso al vertice della Comunità politica europea a Budapest, come riporta Rbc Ukraine. "Ma speriamo" - ha aggiunto - "che l'America diventi più forte. Questo è il tipo di America di cui l'Europa ha bisogno. E l'America ha bisogno di un'Europa forte. Questo è un legame tra alleati che deve essere valorizzata e che non può essere perso".

Zelensky chiama Trump. Putin non si congratula

Usa 2024, Nehammer: guerra economica non interesse di nessuno

"L’obiettivo finale deve essere quello di prevenire una guerra  economica. Una guerra economica non va nell'interesse di nessuno, né  dell’Unione europea né degli Stati Uniti. Ciò significa che ora sono  necessari negoziati intensi ma buoni per entrambi le parti, in questo  caso per gli Stati Uniti, ma anche per lo spazio economico dell’Unione  europea". Lo ha dichiarato il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, al  suo arrivo al vertice della Comunità politica europea.

Con Trump i 10 paperoni Usa hanno guadagnato 64 miliardi

Dopo la vittoria di Donald Trump il patrimonio delle 10 persone più ricche del mondo, una lista dominata dai miliardari dell'hi-tech Usa, è aumentato in maniera record. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, ieri i 10 paperoni mondiali hanno guadagnato quasi 64 miliardi di dollari, il più grande incremento giornaliero da quando è stato lanciato l'indice nel 2012. Elon Musk, la persona più ricca del pianeta, ha registrato il più grande incremento con un'aggiunta di 26,5 miliardi di dollari alla sua fortuna, che ora ammonta a 290 miliardi di dollari. Altri beneficiari sono stati Bezos, fondatore di Amazon e seconda persona più ricca del mondo, che ha aggiunto 7 miliardi di dollari alla sua fortuna di quasi 230 miliardi di dollari, e Larry Ellison, presidente della società di software Oracle, storicamente un sostenitore repubblicano, che ha aumentato la sua ricchezza di 9 miliardi di dollari, portandola a 193 miliardi. Tra gli altri membri della top ten la cui ricchezza è aumentata ci sono il co-fondatore di Microsoft Bill Gates , l'ex amministratore delegato di Microsoft Steve Ballmer e i co-fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin.

Macron: Trump difende interessi Usa; noi difendiamo i nostri

"Il  nostro ruolo qui all'interno dell'Unione europea non è quello di  commentare le elezioni statunitensi. Trump è stato eletto dal popolo  americano, difende gli interessi degli americani. È legittimo ed è  giusto. Ora noi dobbiamo capire se siamo pronti a difendere i nostri  interessi". Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron,  nel suo intervento al vertice della Comunità politica europea. "Questa è  l'unica domanda che ci dobbiamo porre e questa è una nostra priorità e  quindi non un transatlantismo ingenuo, né rimettere in causa le nostre  alleanze e neppure in un nazionalismo troppo rigido che non ci  permetterà di affrontare queste sfide rispetto a Stati Uniti e Cina", ha  aggiunto. "E' un momento storico per noi europei e la domanda che ci è  posta è vogliamo leggere una storia scritta da altri? Con la guerra di  Putin, le elezioni statunitensi, le scelte fatte dai cinesi a livello  tecnologico, commerciale? Oppure se vogliamo scrivere noi la storia e io  penso che si possa scrivere la storia. Le nostre economie sono forti, i  nostri sistemi di difesa sono sofisticati e rappresentiamo qualcosa.  L'unione europea sono 440 milioni di abitanti e la comunità politica  europea penso più di 600 milioni di abitanti. Se decidiamo di essere  consapevoli di quello che rappresentiamo da un punto di vista  geopolitico o commerciale, è una potenza enorme. Nessun mercato di 600  milioni di abitanti e così unito dalla storia con gli interessi e i  valori che abbiamo noi, non ce n'è nessun altro", ha aggiunto. "Ora, se  ci svegliamo e decidiamo di non essere il mercato di aggiustamento delle  altre potenze economiche per me questo è il momento in cui si decide di  agire di difendere i nostri interessi nazionali ed europei, di credere  nella sovranità nella nostra autonomia strategica. E in fin dei conti  non vogliamo essere soltanto dei clienti o di essere un mercato pronto a  delegare ad altri le nostre scelte economiche, tecnologiche o di  sicurezza, ma vogliamo occuparci della pace sui nostri territori, della  prosperità e dei nostri modelli democratici", ha aggiunto.

Condannati per 6 gennaio esultano per vittoria Trump: 'Ora la grazia'

Le centinaia di condannati e incriminati per l'assalto al Congresso del 6 gennaio esultano per la vittoria di Donald Trump che ha più volte promesso che, non appena tornerà alla Casa Bianca, grazierà molti dei "patrioti" vittime di quelli che definito processi politicizzati. Trump, che a sua volta ha subito un processo di impeachment ed è stato incriminato a livello federale per il tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020, ha ripetuto più volte la promessa nella campagna elettorale ma non ha chiarito chi sarà interessato dal provvedimento, pur non escludendo nessuno, neanche i leader dei gruppi di estrema destra,  Proud Boys e Oath Keepers, condannati per sedizione.  La campagna di Trump ha detto che "deciderà caso per caso quando tornerà alla Casa Bianca", con il suo portavoce, Steven Cheung, che ha affermato che la vittoria elettorale mostra che "gli americani vogliono la fine immediata dell'uso politico della giustizia così che si possa, come ha detto il presidente Trump nel suo storico discorso, riunire il Paese e lavorare per migliorare la nazione". 


L'esperto Andrew Smith: 'Successo Trump comporta grado volatilità e opportunità su mercati'

"La vittoria del Presidente Trump ha sorpreso qualcuno, ma i mercati avevano già prezzato il rischio di volatilità politica prima delle elezioni presidenziali statunitensi. Il dollaro si è rafforzato rispetto alle altre valute, come era prevedibile, e prevediamo che l'S&P beneficerà di questo risultato. Altri mercati potrebbero sperimentare episodi di volatilità nelle prossime settimane, ma riteniamo che l'impatto delle politiche annunciate, come i dazi commerciali, sarà più prolungato fino al 2025 e oltre. Per una volta i sondaggi hanno azzeccato: anche se alcuni davano la vicepresidente Harris in leggero vantaggio nella corsa popolare, alla vigilia delle elezioni il neoeletto presidente Trump era marginalmente in testa negli Stati in bilico, di circa 0,8 punti percentuali. Alla fine, sono stati proprio questi swing states a portare il Presidente Trump alla vittoria, in particolare la Pennsylvania. Il presidente Trump è il primo presidente in oltre un secolo a riconquistare la Casa Bianca dopo averla persa". A dirlo l'esperto Andrew Smith, client portfolio manager, US Equities di Columbia Threadneedle Investments.


Wsj: consiglieri Trump raccomandano congelare guerra in Ucraina

I consiglieri di Donald Trump gli raccomandano di congelare la guerra in atto tra Russia e Ucraina, fissando l'occupazione da parte della Russia di circa il 20% dell'Ucraina e costringendo l'Ucraina a sospendere temporaneamente la sua richiesta di adesione alla Nato. Lo riporta il Wall Street Journal. Un'idea proposta all'interno dell'ufficio di transizione di Trump prevedrebbe che Kiev prometta di non unirsi alla Nato per almeno 20 anni. In cambio, gli Stati Uniti continuerebbero a fornire all'Ucraina armi per scoraggiare un futuro attacco russo. La linea del fronte sostanzialmente si bloccherebbe e entrambe le parti concorderebbero su una zona demilitarizzata di 800 miglia. Chi pattuglierebbe quel territorio resta poco chiaro, ma un consigliere ha detto che la forza di mantenimento della pace non coinvolgerebbe truppe americane, né proverrebbe da un organismo internazionale finanziato dagli Stati Uniti, come le Nazioni Unite. Come nel primo mandato di Trump, diverse fazioni sono pronte a competere per influenzare la politica estera del repubblicano. Gli alleati più tradizionalisti come Mike Pompeo, l'ex segretario di stato ora in lizza per guidare il Pentagono, probabilmente spingeranno per un accordo che non sembra dare una vittoria importante a Mosca. Altri consiglieri, in particolare Richard Grenell, uno dei principali candidati a guidare il Dipartimento di Stato o a fungere da consigliere per la sicurezza nazionale, potrebbero dare priorità al desiderio di Trump di porre fine alla guerra il prima possibile, anche se ciò significa costringere Kiev a concessioni significative.

Usa-Russia, Cremlino non esclude conversazione Trump-Putin

La  possibilità di una "comunicazione" tra il presidente russo Vladimir  Putin e il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump prima della  cerimonia di insediamento non è esclusa. "Non è esclusa" ha detto ai  giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo cui Trump  "ha detto che avrebbe chiamato Putin prima dell'insediamento".  Ai giornalisti che gli chiedevano se l'amministrazione presidenziale  russa o il ministero degli Esteri russo avessero contattato la campagna  di Trump dopo le elezioni ha risposto laconico: "No, perché dovremmo  contattarli?".

Cina: 'Pronti a rapporti commerciali stabili con gli Usa'

La Cina è disposta "a rafforzare la comunicazione con gli Usa, ad espandere la cooperazione e a risolvere le differenze sulla base dei principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per tutti". Lo ha detto un portavoce del ministero del Commercio, in risposta a una domanda su nuovi dazi e restrizioni tecnologiche Usa contro Pechino con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. La Cina è pronta "a promuovere lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali bilaterali verso un equilibrio stabile" perché "una direzione sana e sostenibile è a vantaggio di entrambi e del mondo in generale".

Usa 2014, Parolin: su difesa vita ci sia politica comune

"E' vero, che ci sono temi che ci avvicinano e uno dei temi importanti è  quello della difesa alla vita. Però credo che questo dovrebbe essere  una politica comune, cercare di unire consensi attorno a questo tema e  non diventare una politica ancora una volta di polarizzazione e di  divisione”. Così il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro  Parolin, a margine di un evento alla Gregoriana, riguardo al neoeletto  presidente Usa Trump. “Spero anche che questa difesa della vita che Trump ha assicurato  farà durante il suo mandato possa allargare il consenso”, ha  sottolineato Parolin.

Usa 2024, Tajani: problema dazi? Giusto confrontarsi

Problema  sui dazi dopo l’elezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti?  “Bisogna vedere cosa decideranno gli Stati Uniti, ma prima di aprire una  gara commerciale bisogna parlare con gli Stati Uniti”, Trump quando e’  stato presidente degli Usa “conto’ molto, questo legame che ha l’Italia  credo possa essere utilizzato” e creare “un rapporto positivo. Credo che  sia giusto confrontarsi e dialogare”. Cosi’ il vicepremier e ministro  degli Esteri Antonio Tajani a margine della sua visita a Pechino dove  accompagna il Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Media: presidenza Taiwan esclude tentativi di contatto con Trump

L'ufficio presidenziale di Taiwan ha negato che il presidente William Lai sia alla ricerca di contatto telefonico con il presidente eletto americano Donald Trump, secondo i media locali, a dispetto delle indiscrezioni circolate mercoledì. A dicembre del 2016, il tycoon aveva infranto la convenzione diplomatica quando aveva accettato una chiamata di congratulazioni per la vittoria elettorale su Hillary Clinton dall'allora leader dell'isola Tsai Ing-wen, mandando Pechino su tutte le furie. Nessun presidente Usa aveva fino ad allora mai parlato direttamente con un leader taiwanese da quando Washington e Pechino decisero di stabilire le relazioni diplomatiche ufficiali nel 1979. La mossa di Trump, che creò ansia nei circoli attenti sulle vicende della Repubblica popolare, alla fine sfociò nella conferma del mantenimento dello status quo tra Taipei e Pechino. La Cina è contraria a qualsiasi contatto ufficiale tra l'isola e il mondo esterno, a maggior ragione se si tratta degli Usa, considerando Taiwan parte inalienabile del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario. Gli Stati Uniti non riconoscono Taipei come Stato indipedente, ma ne sono il più forte sostenitore e il più grande fornitore di armi per assicurare le sue capacità di difesa in caso di aggressione cinese.

Parolin: deportazioni migranti? Ci sia politica saggia

“La posizione del Papa e della Santa Sede è molto chiara in questo  senso. Noi siamo per una politica saggia nei confronti dei migranti e  quindi che non arrivi a questi estremi". Così il Segretario di Stato  vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine di un convegno alla  Gregoriana, riguardo alle intenzioni del neoeletto presidente Usa Trump,  di voler effettuare la più grande deportazione di massa di immigrati  illegali latinoamericani. "Il Papa ha dato indicazioni molto precise, molto chiare su questo  tema. Credo che - ha sottolineato Parolin - sia l’unica maniera per  affrontare il problema e per risolverlo in maniera umana”. 

Analista: 'Trump? Vantaggi per finanza e energia, attenzione all'automotive'

"La deregolamentazione alla base del programma politico di Trump andrebbe a vantaggio soprattutto della finanza e dell’energia, mentre le tariffe danneggerebbero l’automotive globale". Lo sottolinea Matthew Rees, Head of Global Bond Strategies di Lgim. "A trarre i maggiori vantaggi - dice - saranno il dollaro e le azioni, mentre l’aumento dei rendimenti potrebbe affossare le obbligazioni governative. L’impatto sulle obbligazioni corporate, invece, non è semplice da valutare, dato che gli interessi più elevati da una parte e i guadagni in crescita dall’altra sono forze contrastanti e oggi è difficile prevedere quale prevarrà. Il segmento high yield sarà quello che crescerà di più, mentre il credito dei mercati emergenti potrebbe soffrire l’apprezzamento del dollaro, anche se potrebbero nascere degli outsider anche in quest’area, a seconda dell’andamento della geopolitica e del prezzo del petrolio". 


Von der Leyen: 'Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con Trump'

"Colgo l'opportunità per congratularmi ancora con Donald Trump per la sua chiara vittoria" nelle elezioni presidenziali. "Non vedo l'ora di lavorare ancora con lui per rafforzare il legame transatlantico". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, arrivando allo stadio Puskas di Budapest per il summit dell'Epc. "Ho esperienza nel lavoro con Trump, per il suo precedente mandato. Abbiamo qualcosa su cui costruire", aggiunge. 

Von der Leyen: 'Con Trump lavoreremo sugli interessi comuni'

"L'Ue ha la responsabilità di stare insieme come è stato per il Covid e per la crisi energetica. Discuteremo tre punti: il piano per la competitività, come aumentare la nostra indipendenza economica, come spingere la nostra capacità di difesa e di preparazione". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen arrivando alla riunione di Budapest. "Davanti alle sfide globali" che abbiamo "nessun Stato membro può affrontarle assieme", ha spiegato von der Leyen sottolineando che "lavoreremo con Trump con grande disponibilità. E' importante analizzare con lui quali sono i nostri interessi comuni. Ed è nostro comune interesse che i regimi non abbiano la capacità di farsi strada, e che rispettino la sovranità di un Paese".

Rutte: con Trump voglio parlare della minaccia nordocoreana

"In questo incontro parleremo di cosa sta accadendo con la Corea del nord, che assieme alla Cina e alla Russia lavorano assieme contro l'Ucraina. Ma l'aiuto della Corea del nord non è una minaccia solo alla parte europea della Nato, ma anche agli Stati Uniti. Io voglio sedermi al tavolo con Trump per capire come affrontare questa minaccia collettivamente, che è una minaccia all'Alleanza Transatlantica e all'Indo Pacifico". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte tornando a congratularsi con "il grande successo" elettorale di Donald Trump negli Usa.

Usa 2024, Lavrov: "Mai rifiutato contatti, meglio che isolarsi"

La Russia "non ha mai rifiutato i contatti, meglio  parlare che isolarsi". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo,  Sergej Lavrov, rispondendo alle domande sulla prospettiva di colloqui  tra la squadra di Trump e il Cremlino. Il conflitto in Ucraina "potrebbe finire e risolversi molto rapidamente"  se i Paesi occidentali interrompessero l’assistenza militare  all’Ucraina, ha detto a RIA Novosti il ​​senatore Sergei Perminov,  commentando le intenzioni di Donald Trump per l’Ucraina alla quale,  secondo indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal,  potrebbe continuare a fornire armi a condizione che rinunci  temporaneamente all'adesione alla Nato. Il senatore ha sottolineato che  il ruolo e la posizione degli Stati Uniti sono estremamente importanti  in questo processo e che "il precursore dell'intera situazione ucraina è  stato il colpo di stato di Kiev, compiuto con la partecipazione attiva  di Washington". Da parte sua il deputato della Duma di Stato della Crimea, il maggiore  generale della riserva Leonid Ivlev, ha affermato che l’arrivo al potere  di Trump "non cambierà gli obiettivi" della guerra in Ucraina. “Il destino dell'operazione militare speciale non dipende dallo studio  ovale, ma sarà deciso sul campo di battaglia dalle truppe russe, e noi  raggiungeremo i nostri obiettivi che non cambiano”, ha detto Ivlev ai  giornalisti in Crimea. 

Rutte: Russia minaccia non solo per Europa ma anche per Usa

"Il ruolo  della Corea del Nord è fondamentalmente un esempio di come questi Paesi  lavorano insieme, Cina, Corea del Nord, Russia e, naturalmente, Iran. E  questa è sempre più una minaccia, non solo per la parte europea della  Nato, ma anche per gli Stati Uniti, perché la Russia sta consegnando le  ultime tecnologie alla Corea del Nord in cambio dell'aiuto nordcoreano  nella guerra contro l'Ucraina. E questa è una minaccia non solo per la  parte europea della Nato, ma anche per la terraferma degli Stati  Uniti". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte,  al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea. "E questo  significa che l'Indo-Pacifico e l'Euro-Atlantico, ma in particolare  anche all'interno della Nato, Stati Uniti, Canada e la parte europea  della Nato, dobbiamo lavorare insieme. Quindi non vedo l'ora di sedermi  con Donald Trump per discutere di come possiamo affrontare queste  minacce collettivamente, cosa dobbiamo fare di più. E sì, parte di  questo, e qui ha assolutamente ragione, sarà che dalla parte europea  della Nato, dovremo spendere di più, fare di più per soddisfare gli  obiettivi di capacità", ha aggiunto.

Nato, Rutte: "Merito Trump aumento spesa, si lavora con lui"

"Prima di  tutto, naturalmente, voglio congratularmi di nuovo con il presidente  Trump, per la sua rielezione. È stato davvero un enorme successo per  lui, inclusa la conquista della Camera e del Senato. Non vedo l'ora di  lavorare di nuovo con lui. Quando era presidente è stato lui nella Nato a  stimolarci a superare il 2% e ora, grazie a lui e alla Nato, se togli  per un momento i numeri degli Stati Uniti, siamo sopra il 2%, penso che  sia merito suo, un suo successo, e dobbiamo fare di più. Lo sappiamo  oggi". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte,  al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea. "Gli americani lo hanno eletto, lui è il presidente. Ho lavorato molto  bene con lui per quattro anni. È estremamente chiaro su ciò che vuole.  Capisce che bisogna avere a che fare l'uno con l'altro per arrivare a  posizioni comuni, e penso che possiamo farlo", ha aggiunto.

Cottarelli: in arrivo nuovi dazi, brutte notizie per l'Ue

"L'elezione di Trump non è una buona notizia per l'Europa. E non lo è, più in generale. Trump farà gli interessi di breve periodo o quelli più immediati per gli Stati Uniti". Ne è convito Carlo Cottarelli, economista ed ex commissario alla spending review, intervistato dal QN. "È vero che c'è sempre una differenza tra quello che si dice in campagna elettorale e quello che si fa davvero, però non dimentichiamo che nella storia ci sono stati anche coloro che hanno realizzato anche troppe delle loro promesse - afferma -. Credo, dunque, che ci sarà un aumento dei dazi come linea generale". "Non penso che Trump sarà tenero nei confronti dell'Europa o che voglia tenere un comportamento differente verso l'Europa. Quando ha introdotto i dazi per l'acciaio o sull'alluminio lo ha fatto anche per le produzioni europee", conclude Cottarelli.

Vescovi Usa: ora passare dalla campagna elettorale al governo

"Mi congratulo con il Presidente Trump e con i funzionari nazionali, statali e locali che hanno fatto la campagna elettorale per rappresentare il popolo. Ora passiamo dalla campagna elettorale al governo". Lo dice il presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, l'arcivescovo Timothy Broglio, ai media vaticani. Monsignor Broglio sottolinea come elemento positivo "la nostra capacità di passare pacificamente da un governo all'altro. La Chiesa cattolica non è allineata con nessun partito politico, e nemmeno la Conferenza episcopale. Non importa chi occupa la Casa Bianca o detiene la maggioranza a Capitol Hill, gli insegnamenti della Chiesa rimangono immutati". Ora si apre l'era di Donald Trump: "Noi vescovi non vediamo l'ora di lavorare con i rappresentanti eletti del popolo per promuovere il bene comune di tutti. Come cristiani e come americani, abbiamo il dovere di trattarci a vicenda con carità, rispetto e civiltà, anche se potremmo non essere d'accordo su come gestire questioni di politica pubblica". Per il capo dei vescovi Usa, "come nazione benedetta da molti doni, dobbiamo anche preoccuparci per coloro che sono fuori dai nostri confini e desiderosi di offrire assistenza a tutti. Preghiamo per il presidente eletto Trump, così come per tutti i leader della vita pubblica, affinché possano essere all'altezza delle responsabilità loro affidate mentre servono il nostro paese e coloro che rappresentano".

Parolin: ‘Santa Sede ha un interesse ecclesiale al di là di reazioni anche da Usa’

Con Pechino "abbiamo  rinnovato l'accordo per altri quattro anni,  il dialogo continua". Lo sottolinea il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin commentando la possibilità di pressioni Usa sul Vaticano per quanto riguarda i rapporti con la Cina con la futura Amministrazione Trump. E' un dialogo che procede "a piccoli passi ma continua, quindi noi confermiamo questa linea ecco al di là delle reazioni che possano venire anche dall'America". "Sappiamo sempre che il nostro interesse per la Cina è essenzialmente un interesse ecclesiale e quindi dobbiamo uscire da una dimensione politica, forse presente in molte valutazioni, anche diciamo di governi" ricordando "che la Santa Sede in base a questa a questa bussola cerca di andare avanti”.



Rama: Trump? Con lui la Nato è diventata più forte

"Quello  che ho capito è che c'è stata molta eccitazione. Forse non nel modo  giusto riguardo al suo possibile ritorno. E la mia esperienza mi dice  che quando era presidente e tutti dicevano che la Nato sarebbe stata più  debole, la Nato è diventata più forte. Quindi vediamo. Non diventiamo  isterici prima di avere verificato la realtà". Lo ha dichiarato il  premier albanese, Edi Rama, al suo arrivo al vertice della Comunità  politica europea, rispondendo a una domanda sul ritorno di Donald Trump  alla Casa Bianca.

Cardinale Parolin a Trump: su difesa della vita allarghi consenso

"Sì, è vero ci sono questi temi" come quello della difesa della vita, "che ci accomunano, ecco però io credo che questo dovrebbe essere come dire una politica comune, dovrebbe cercare di riunire consensi attorno a questo e non diventare una politica ancora una volta di polarizzazione e di divisione". Lo dice il segretario di Stato vaticano il cardinale Pietro Parolin nelle prime dichiarazioni dopo la vittoria di Donald Trump negli Usa. "Dovremmo sentirci tutti accomunati nella difesa della vita - ha aggiunto - spero che anche questa difesa della vita che Trump ha assicurato durante il suo mandato possa allargare il consenso in questo senso". Il segretario di stato vaticano ha anche spiegato di non credere che i rapporti tra Vaticano e Stati Uniti cambieranno con la nuova amministrazione: "Non credo - ha detto - abbiamo mantenuto rapporti con Trump anche in occasione del suo precedente mandato quindi più o meno ecco continueremo come sempre, ci sono elementi che ci avvicinano, altri che ci differenziano, che ci distanziano, e sarà questa l'occasione per esercitare il dialogo e per cercare di trovare insieme maggiori punti di consenso sempre in beneficio del bene del bene comune e della pace nel mondo". 

Finlandia: messaggio a Trump è fare di più per difesa

"Penso  che oggi dobbiamo dare un messaggio chiaro agli Stati Uniti e alla nuova  amministrazione: sosteniamo l'Ucraina finché e quanto necessario, il  messaggio deve essere chiaro e forte, e il secondo è che è chiaro che  l'Europa deve fare di più per la propria difesa, per rafforzarla e per  la propria sicurezza. Questo è un messaggio importante per Trump". Lo ha  dichiarato il premier finlandese, Petteri Orpo, al suo arrivo al  vertice della Comunità politica europea.

Parolin: ‘Speriamo che Trump faccia terminare guerre, ci vuole umiltà e umanità ‘

“Speriamo, speriamo, speriamo” che il 47esimo presidente americano Trump faccia finire le guerre. E’ l’auspicio espresso dal segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, ai margini di un evento alla Gregoriana.  “Io credo che neppure lui ha la bacchetta magica, ecco. Per far terminare la guerra ci vuole tanta umiltà, ci vuole tanta disponibilità, ci vuole davvero la ricerca degli interessi generali della, diciamo dell'umanità ecco, piuttosto che concentrarsi su interessi particolari. Io me lo auguro”, ha osservato.  Commentando i timori di ucraini e palestinesi sulla possibilità che la pace possa essere fatta a loro spese "adesso vedremo, - ha detto il porporato -  è difficile pronunciarci su questi aspetti. Vediamo che proposte farà". Parolin ha sottolineato come "molti sono rimasti incerti" dinanzi agli impegni pre-elettorali: "Ad esempio  quella famosa frase ‘il giorno dopo terminerà la guerra’ ma nessuno ha saputo mai dire e neppure lui ha dato delle indicazioni concrete su come. Vediamo adesso che cosa proporrà dopo che si sarà insediato”.


Crosetto: Musk ha monopolio satelliti, non possiamo non parlarci

"Oggi c'è solo Starlink sui satelliti in bassa quota per la comunicazione. Per raggiungere il livello di Starlink serve una capacità di lanciarli che oggi nessuno ha e nessuno ha ai costi di Starlink. Nessun altro è in grado di far tornare un lanciatore così. Abbiamo quindi un privato, Elon Musk, che ha un monopolio sostanziale. Ti puoi permettere di non parlare con quel privato? Puoi mettere in campo un sistema tuo, e l'Europa ci sta pensando, ma arriverà tra 10-15 anni". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in audizione alla commissione Affari esteri e Difesa del Senato.

Tajani: Trump amico Italia. Evitare scontro su dazi

"Gli Usa sono  una grande democrazia. Sono contento che il popolo degli Stati Uniti  abbia deciso con chiarezza a chi affidarsi per i prossimi 4 anni. Sono  contento che la decisione sia stata presa in maniera pacifica, serena,  al momento senza scontri. Il nuovo presidente è stato eletto con una  chiara maggioranza di elettori votanti e di grandi elettori: non c’è  incertezza su cosa hanno scelto gli americani". Lo dice il vicepremier,  ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani,  commentando l'elezione di Donald Trump in un'intervista al Corriere  della sera. Trump "è un amico sicuro dell’Italia" e "sono sicuro che il  governo italiano e la nuova amministrazione americana sapranno lavorare  insieme per proteggere i nostri popoli", aggiunge. Dunque non cambierà  "nulla" nei rapporti tra Italia e Usa "perché sono talmente profondi,  complessi e importanti che nulla potrebbe indebolirli. Ma è chiaro che  Trump ha vinto la sua sfida con messaggi che promettono un cambiamento  radicale. Il primo che lui vorrebbe costruire non è ideologico o  puramente politico, ma nei rapporti commerciali con paesi come la Cina, e  anche con alleati come i paesi Ue", osserva Tajani. Trump imporrà dazi:  "Da mesi è chiara la sua posizione: utilizzare i dazi commerciali per  ridurre il deficit commerciale degli Usa con l’estero, di fatto alzando i  dazi del 10% o 20%. Con la Cina si è parlato anche di dazi del 60% su  tutti i loro prodotti. Ma anche per paesi europei esportatori netti  verso gli Usa (Germania, Francia, Italia, Olanda) la nuova  amministrazione vorrebbe queste penalizzazioni dal 10% fino al 20%".  L’Italia e l’Europa dovrebbero mettere dazi sulle merci americane?  "Dovremo evitare uno scontro sui dazi, parlando e negoziando:  l’interscambio Ue-Usa nel 2023 ha sfiorato gli 850 miliardi di euro, con  un saldo commerciale a favore dell’Europa di 156 miliardi di euro. La  sola Italia ha avuto nel 2023 un saldo positivo di 40 miliardi di euro,  gli Usa sono il nostro secondo mercato dopo la Germania. L’export è la  vita stessa dell’Italia. Trump ha sempre dimostrato di guardare con  occhio attento all’Italia, già in passato ha fatto scelte diverse per  noi rispetto ad altri Paesi", sottolinea il vicepremier. Quanto alle  guerre, "mi auguro che si possa arrivare a una conferenza di pace per  l’Ucraina, coinvolgendo Russia e Cina, oltre che i partner europei e  americani. Con gli Usa si potrà lavorare, come abbiamo sempre fatto,  mano nella mano, per difendere il diritto di Israele a esistere e del  popolo palestinese ad avere uno Stato". Infine, sulle spese militari e  la Nato, Tajani spiega: "Lavoriamo per aumentare le spese militari ma il  nuovo patto di stabilità europeo ci impone dei vincoli. Ecco perché  chiediamo a livello europeo di scorporare gli impegni per la difesa dal  patto di stabilità".

Parolin: ‘Trump non arrivi a posizioni estreme, ci vuole saggezza e umanità ‘

In campagna elettorale Trump ha parlato di deportazioni di massa di immigrati latinoamericani negli Stati Uniti. Qual è la vostra reazione? “Mi  pare che la posizione del Papa e della Santa Sede è molto chiara in questo senso - ha osservato il segretario di Stato vaticano , card. Pietro Parolin ai margini di un evento alla Gregoriana -Ecco , noi siamo per una politica saggia nei confronti de i migranti e quindi che non arrivi a questi estremi ecco. Il Papa ha dato indicazioni anche molto precise, molto chiare su questo tema. Credo che questa è l'unica maniera per affrontare il problema e per risolverlo in maniera umana”.

Cardinale Parolin: auguri a Trump, superi polarizzazioni

"Facciamo gli auguri" al nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, "gli auguriamo tanta saggezza perché questa è la virtù principale dei governanti secondo la Bibbia. Io credo che deve lavorare soprattutto per essere Presidente di tutto il paese quindi superare la polarizzazione, ecco che si è verificata, che si è avvertita in maniera molto molto netta in questo tempo e poi ci auguriamo che possa davvero essere un elemento di distensione e di pacificazione negli attuali conflitti che stanno sanguinando il mondo. Ha detto che farà terminare le guerre. Speriamo, speriamo. Certo, neppure lui ha la bacchetta magica". Così il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin rivolgendosi al nuovo presidente Usa.

Xi Jinping chiama Trump dopo la vittoria alle elezioni: "Nuova era nei rapporti Cina-Usa"

Lo riferisce l'agenzia di stampa cinese Xinhua secondo cui Xi avrebbe  chiamato il neo eletto presidente congratulandosi per la vittoria. Il  presidente della Cina avrebbe inoltre auspicato a "una relazione  stabile, sana e sostenibile in linea con gli interessi comuni di  entrambi i Paesi". LEGGI L'ARTICOLO

Cremlino smentisce congratulazioni informali di Putin a Trump

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito notizie circolate ieri su alcuni media russi secondo le quali il presidente Vladimir Putin si sarebbe congratulato in via informale con il presidente eletto americano Donald Trump. Si tratta di informazioni "inaffidabili", ha detto Peskov in un'intervista al canale televisivo Rtvi, ripresa dall'agenzia Tass. Ieri il sito di notizie russo Vertska aveva affermato di avere saputo da una fonte parlamentare "di alto livello" e da un'altra "vicina al Cremlino" che Putin aveva inviato ufficiosamente un messaggio di congratulazioni attraverso il ministero degli Esteri.

Borse europee: aprono in cauto rialzo dopo voto Usa

Apertura in  cauto rialzo per le Borse europee dopo la chiusura negativa di ieri a  poche ore dalla vittoria di Donald Trump. Gli investitori stanno ancora  valutando le possibili ricadute dell'elezione di Trump sull'economia  globale, anche alla luce delle sue dichiarazioni in materia di dazi. A Francoforte il Dax segna +0,82%, a 19.192,45 punti. Parigi segna un  lieve calo, a -0,13%, con 7.358,55 punti. Piatto il Ftse 100 di Londra a  +0,08%. Milano apre in rialzo a +0,52%.

Stone: Trump è un candidato di pace, perciò ha vinto

"Gli americani vogliono il ritorno alle politiche che funzionavano per il Paese". Lo dice, intervistato dalla Stampa, l'ex consigliere alla Casa Bianca Roger Stone, parlando della vittoria di Donald Trump. "Con Donald - aggiunge - abbiamo avuto prosperità e pace, è stato il primo presidente nei tempi moderni a non iniziare nessun conflitto. E ha riportato a casa migliaia di soldati dall'estero senza che quei Paesi collassassero". Il ritorno di Trump, secondo Stone, significa per il mondo "una maggiore stabilità. Siamo sull'orlo di due grandi guerre e sull'Ucraina nemmeno c'è uno straccio di negoziato. Trump è un candidato di pace e questa è una delle ragioni che l'ha portato al successo, gli americani non vogliono le guerre". Quanto a Kamala Harris afferma: "Non era qualificata per essere presidente. Non aveva un programma suo, se non ricorrere alla piattaforma della attuale Amministrazione che non è stata proprio un successo".

Usa 2024, Meloni chiama Trump: "Solida alleanza". Poi sente Musk

La premier si è messa subito in contatto con il presidente  eletto. Una nota di Palazzo Chigi spiega che "la conversazione ha  costituito l'occasione per confermare il partenariato strategico e la  profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington".  Colloquio anche con il patron di Tesla, definito come "amico" dalla  Presidente del Consiglio, per ribadire lo "spirito di collaborazione  volto ad affrontare le sfide future". LEGGI L'ARTICOLO

Cina: surplus con gli Usa a 291 miliardi nei primi 10 mesi

La Cina segna a ottobre un surplus commerciale con gli Usa in leggero rialzo a 33,50 miliardi di dollari, a fronte dei 33,33 miliardi di settembre: nei primi 10 mesi del 2024, il saldo si è portato a 291,38 miliardi. La vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa ha alimentato i timori di nuove tensioni commerciali tra Washington e Pechino: se il tycoon dovesse restare fedele alle promesse elettorali, l'imposizione di dazi del 60% su tutti i beni cinesi diretti verso gli Usa potrebbe ridurre del 2,5% il Pil della Cina, secondo un'analisi fatta da Ubs.

Salvini: Trump ha statura morale per fermare le guerre

Matteo  Salvini trumpiano della prima ora, tra i primi a congratularsi per la  vittoria di Donald Trump, "non per tifoseria ma innanzitutto per  vicinanza culturale delle idee, ma poi anche per interesse: perchè a un  italiano dovrebbe cambiare la vita l'elezione di Trump? Innanzitutto per  la fine delle guerre che, oltre all'alto valore morale del salvare la  vita delle persone, sono convinto che Trump può farcela a mettere tutti  attorno a un tavolo, e poi la fine delle guerre ha delle conseguenze  economiche e sui mercati assolutamente vantaggiose. Penso che Trump  abbia la statura morale per riuscire a mettere d'accordo Putin e  Zelensky e Israele e i suoi oppositori. Biden non è riuscito a portarli  al tavolo, io credo che sarà il primo grande risultato di Trump, da  Nobel per la pace". Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega  Matteo Salvini a Radio anch'io.

Tajani: Trump amico dell'Italia, evitare lo scontro sui dazi

"Gli Usa sono una grande democrazia. Sono contento che il popolo degli Stati Uniti abbia deciso con chiarezza a chi affidarsi per i prossimi 4 anni". E' quanto afferma, intervistato dal Corriere della Sera, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Sono contento che la decisione sia stata presa in maniera pacifica, serena, al momento senza scontri - aggiunge - Il nuovo presidente è stato eletto con una chiara maggioranza di elettori votanti e di grandi elettori: non c'è incertezza su cosa hanno scelto gli americani". Quanto a Trump dice: "È un amico sicuro dell'Italia, e gli italo-americani sono un legame potente fra la nostra nazione e il nuovo presidente. Sono sicuro che il governo italiano e la nuova amministrazione americana sapranno lavorare insieme per proteggere i nostri popoli". E in merito all'ipotesi dei dazi sottolinea: "Da mesi è chiara la sua posizione: utilizzare i dazi per ridurre il deficit commerciale degli Usa con l'estero, di fatto alzando i dazi del 10% o 20%. Con la Cina si è parlato anche di dazi del 60% su tutti i loro prodotti. Ma anche per Paesi europei esportatori netti verso gli Usa (Germania, Francia, Italia, Olanda) la nuova amministrazione vorrebbe queste penalizzazioni dal 10% fino al 20%". E aggiunge: "Dovremo evitare uno scontro sui dazi - risponde parlando e negoziando: l'interscambio Ue-Usa nel 2023 ha sfiorato gli 850 miliardi di euro, con un saldo commerciale a favore dell'Europa di 156 miliardi di euro".

Elezioni Usa, come cambiano i rapporti con l'Ue dopo la vittoria di Trump

Il candidato repubblicano ha vinto in maniera nettissima le elezioni  americane del 5 novembre. Ma cosa significa questo per l’Unione europea? L'ANALISI

Usa 2024, Taiwan sosterrà la Cina contro i dazi di Trump

Le aziende taiwanesi saranno aiutate a trasferire i  loro stabilimenti di produzione in Cina se il presidente eletto Donald  Trump metterà in atto la sua minaccia di imporre una tariffa del 60  percento sui prodotti di fabbricazione cinese. Lo ha affermato il  ministero dell'economia dell'isola, in una mossa a sostegno di Pechino  in quella che si preannuncia come una guerra commerciale fra le due  principali economie mondiali.  Durante la campagna elettorale, Trump ha promesso di essere più duro  con la Cina e di imporre tariffe del 60 percento su tutti i prodotti  cinesi in entrata negli Stati Uniti. "Presto forniremo assistenza ai  nostri imprenditori taiwanesi su come trasferire le loro basi di  produzione in modo che non siano soggetti a una tariffa del 60  percento", ha detto il ministro dell'economia di Taiwan Kuo Jyh-huei a  una commissione parlamentare. Tra il 2019 e il 2021, mentre infuriava  una guerra commerciale tra Pechino e Washington, Taipei ha offerto  incentivi alle aziende taiwanesi in Cina per tornare sull'isola.   Durante la campagna elettorale, Trump ha preannunciato un dazio del 10%  su tutte le importazioni e un livello più alto, il 60% appunto, sui beni  cinesi. Il presidente cinese Xi Jinping ha affermato giovedì che  Pechino e Washington devono trovare un modo per "andare d'accordo" in un  messaggio a Trump, hanno riferito i media statali. "Una relazione  Cina-USA stabile, sana e sostenibile è nell'interesse comune di entrambi  i paesi ed è in linea con le aspettative della comunità  internazionale", ha affermato Xi.

Cina avverte: nessun vincitore in guerra commerciale con Usa

Dopo  la rielezione di Donald Trump alla presidenza Usa, la Cina avverte che  una guerra commerciale fra i due Paesi come quella promessa con le  minacce di dazi da parte del neo presidente sarà "senza vincitori". "In linea di principio, vorrei ribadire che non ci saranno vincitori  in una guerra commerciale, che non gioverebbe nemmeno al mondo", ha  affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning.

Iran: Trump corregga passate politiche Usa errate

L'Iran, che ha rapporti tesi con gli Stati Uniti da  quattro decenni, spera che l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca  permetta a Washington di "rivedere le sue politiche errate del passato."  Come ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil  Baghaei, citato dall'agenzia ufficiale Irna, "abbiamo esperienze molto  amare delle politiche e degli approcci dei vari governi americani". Il portavoce ha quindi considerato che la vittoria di Trump può  essere un'opportunità per gli Usa di "rivedere le sue politiche errate  del passato".

Meloni sente Musk,sua visione risorsa per Usa e Italia

"Nelle scorse ore ho sentito l'amico Elon Musk. Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un'importante risorsa per gli Stati Uniti e per l'Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.

Iran: con Trump chance per rivedere approcci sbagliati Usa

L'Iran ha definito la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane un'opportunità per gli Stati Uniti di rivalutare gli errori passati. "Abbiamo avuto esperienze molto amare con le politiche e gli approcci dei diversi governi degli Stati Uniti in passato", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei, citato dall'agenzia di stampa statale Irna, aggiungendo che la vittoria di Trump è un'opportunità "per rivedere le politiche sbagliate del passato".

Borsa Tokyo chiude in calo, Nikkei a -0,25%

Chiude in calo la Borsa di Tokyo dopo l'apertura positiva. Il Nikkei ha perso lo 0,25%, chiudendo a 39.381 punti e invertendo  alcuni dei guadagni realizzati nella seduta precedente, poiché i titoli  tecnologici sono stati messi sotto pressione dalle prese di profitto. Sono aumentate anche le preoccupazioni che un brusco calo dello yen  possa spingere le autorità giapponesi a un ulteriore intervento. Inoltre, gli investitori continuano a valutare le implicazioni  economiche della vittoria di Trump, sia a livello globale che per le  aziende giapponesi.

In India è festa nel villaggio del padre di Usha: moglie di Vance

Se la vittoria di Donald Trump è stata accolta con delusione a Thulasendrapuram, il villaggio indiano del Tamil Nadu da cui proveniva il nonno materno di Kamala Harris, un altro villaggio indiano ha festeggiato i risultati delle presidenziali statunitensi con fuochi d'artificio, danze e dolci: Vadluru, nello stato dell'Andhra Pradesh, è infatti il luogo natale del padre di Usha Chilukuru, la 38enne avvocatessa moglie di JD Vance, il prossimo vicepresidente statunitense, che sarà la prima donna di origine indiana a ricoprire il ruolo. Mentre alcuni zii di Usha vivono tuttora in India, a Chennai, e sono noti come studiosi della letteratura e dei canti vedici, suo padre si trasferì negli Stati Uniti per gli studi universitari nel 1980: Usha è nata a San Diego e ha sposato Vance dieci anni fa. "Siamo orgogliosi di sapere che una giovane donna nota per i suoi successi professionali ma anche per l'orgoglio delle sue origini indiane entrerà ufficialmente alla Casa Bianca nel ruolo di Second Lady", hanno detto ai media i parenti di Usha.

Erdogan telefona a Trump per congratularsi

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha telefonato a Donald Trump per congratularsi della vittoria alle elezioni americane. Durante il colloquio, "Erdogan ha espresso il desiderio che la cooperazione tra la Turchia e gli Stai Uniti possa svilupparsi nel prossimo mandato" di Trump, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. Il leader turco è stato ieri tra i primi politici a congratularsi con Trump per la vittoria, definendolo un "amico" e augurandosi che durante il suo prossimo mandato le crisi in Medio Oriente e la guerra tra Russia e Ucraina possano finire.

Dopo vittoria di Trump Borse asiatiche viaggiano miste, rialzo delle cinesi

Viaggiano  miste le Borse asiatiche sulla scia della vittoria di Trump, con il  Nikkei che perde lo 0,28% dopo l'apertura positiva, mentre le piazze  cinesi proseguono in deciso rialzo. Shanghai registra +2,04%. Lo Shenzhen guadagna l'1,56%. A Hong Kong  l'Hang Seng viaggia a +1,51%. In lieve rialzo anche Seul, dove il Kospi  segna +0,14%.

Reichlin: 'Con Trump rischiamo guerra commerciale e declino Europa'

"Più tariffe e quindi più guerre commerciali, con implicazioni sull’ordine globale ma anche e soprattutto sulla tenuta della costruzione europea". E' quanto afferma l'economista Lucrezia Reichlin a 'Repubblica', nel commentare l'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Un'elezione che, dice, ancora, "avrà effetti immediati e dirompenti anche da noi".  "Tariffe generalizzate sulle importazioni tra il 10 e il 20%, fino ad arrivare al 60% per le merci cinesi, se saranno confermate avranno di sicuro un effetto immediato sull’inflazione negli Stati Uniti e una serie di implicazioni legate alle tensioni commerciali per l’Europa, che ha congelato fino a marzo le contromisure sulle tariffe già imposte dagli Stati Uniti. Bisogna capire come risponderà a un irrigidimento delle tariffe. Il problema fondamentale è se l’Europa reggerà a questo scontro mantenendo una politica comune o se, come è probabile, Trump cercherà di avere intese bilaterali con singoli Paesi europei, puntando sul 'divide et impera' e su una frammentazione della risposta europea. L’Italia, visto l’orientamento del nostro governo, più vicino a Trump di Francia e Germania, e in una fase in cui il motore franco-tedesco appare in forte crisi, è uno dei Paesi che potrebbero essere al centro di queste manovre". Quindi, conclude Reichlin, "non voglio essere troppo negativa, però vedo un’Europa che non è in grado di cambiare, che non ha l’energia e il capitale politico per fare un grande salto sulle politiche comuni. Avremmo bisogno di farlo in tanti campi, dall’energia alla finanza, ma c’è bisogno di investimenti comuni, di tassazione comune, di capacità decisionale non paralizzata dalle regole sull’unanimità. Purtroppo l’Europa sta andando in direzione esattamente contraria e rischia il declino e forse anche un grande ridimensionamento del progetto dell’Unione".


Xi a Trump: "Cina e Usa vadano d'accordo nella nuova era"

Il presidente cinese Xi Jinping si è congratulato con Donald Trump per la rielezione a presidente Usa, auspicando che i due Paesi trovino la strada giusta "per andare d'accordo nella nuova era" e per gestire "in modo adeguato le divergenze". Xi Jinping, nel resoconto riportato dalla Cctv sul messaggio presidenziale, ha sottolineato che "la storia ci mostra che Cina e Stati Uniti possono trarre vantaggi dalla cooperazione e perdere dal confronto". Una relazione sino-americana "stabile, sana e sostenibile è in linea con gli interessi comuni di entrambi i Paesi e con le aspettative della comunità internazionale", ha aggiunto Xi.

Guerra in Ucraina, quali sono i rapporti di Trump con Putin e Zelensky?

"Non inizierò le guerre, le fermerò", ha detto Donald Trump nel discorso per la vittoria alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. A stretto giro sono arrivate le congratulazioni del presidente Volodymyr Zelensky, che ha definito "impressionante" il trionfo del tycoon e ha detto di augurarsi che il suo ritorno alla Casa Bianca "aiuterà l'Ucraina ad ottenere una pace giusta". Ma quali sono i rapporti fra i due leader? E com’è la situazione fra Trump e il presidente russo Vladimir Putin? L'APPROFONDIMENTO

Ecco l'identikit di chi ha votato per Donald Trump

Donald Trump ha vinto le elezioni negli Usa e diventa il 47esimo presidente degli Stati Uniti, dopo una rimonta senza precedenti (LO SPECIALE). Il tycoon, spinto dall’America rurale, ha sconfitto nettamente Kamala Harris grazie al voto di elettori uomini e della classe media del Mid-West. E molti tra giovani e latinos sono passati dalla sua parte. Ecco l’identikit di chi ha scelto il candidato repubblicano, che torna alla Casa Bianca succedendo a Joe Biden. L'ANALISI DEL VOTO

Biden parla alla nazione del voto e della transizione alle 17

Joe Biden commenterà oggi i risultati delle elezioni americane e della transizione parlando alla nazione alle 11 ora locale (le 17 in Italia) dalla Casa Bianca. L'evento è previsto nel programma ufficiale della sua giornata. 

Musk: queste elezioni sono solo l'inizio del mio impegno

La campagna presidenziale del 2024 è solo l'inizio delle ambizioni politiche di Elon Musk. Lo ha detto lui stesso parlando in streaming su X con migliaia di ascoltatori mentre volava a Mar-a-Lago per seguire i risultati delle elezioni, come riferisce il Washington Post. Il ceo di Tesla e SpaceX ha detto che America Pac, il gruppo politico pro-Trump che ha formato e finanziato con almeno 118 milioni di dollari di tasca sua, "continuerà dopo queste elezioni e si preparerà per quelle di medio termine e per qualsiasi elezione intermedia". 

Trump potrebbe annunciare scelte chiave del suo governo a giorni

Donald Trump potrebbe annunciare alcune scelte chiave nella sua futura amministrazione nel giro di pochi giorni. Lo riferisce il suo transition team. "Nei giorni e nelle settimane a venire, il presidente (designato, ndr) Trump selezionerà il personale per servire la nostra nazione sotto la sua guida e promulgherà politiche che rendano la vita degli americani accessibile, sicura e protetta", si legge in una nota.

Mondo: I più letti