Elezioni USA 2024
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Elezioni Usa, Trump stravince. Meloni sente Musk. Oggi parla Biden. LIVE

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©IPA/Fotogramma

Il neo presidente americano conquista oltre 300 grandi elettori e il 51% del voto popolare. Colloquio telefonico tra la premier italiana e il fondatore di Tesla e Space X, che avrà un ruolo chiave del nuovo governo e promette di impegnarsi anche per le elezioni future: "Sono convinta che il suo impegno potranno rappresentare un'importante risorsa per gli Stati Uniti e per l'Italia". "Accetto la sconfitta ma non la fine della lotta", commenta Kamala Harris. Il presidente uscente oggi parlerà al Paese

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Trump stravince le presidenziali Usa, con oltre 300 grandi elettori e il 51% del voto popolare. Il tycoon promette "una nuova età dell'oro" e che fermerà le guerre. Il procuratore speciale Smith tratta la fine dei processi contro di lui. Musk carta vincente per Trump: avrà un ruolo chiave del nuovo governo e promette di impegnarsi anche per le elezioni future. Colloquio telefonico tra Meloni e il fondatore di Tesla: "Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un'importante risorsa per gli Stati Uniti e per l'Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future". "Accetto la sconfitta ma non la fine della lotta", commenta la Harris. Biden la elogia, invita il presidente eletto alla Casa Bianca e oggi parlerà al Paese. L'Iran, che ha rapporti tesi con gli Stati Uniti da quattro decenni,  spera che l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca permetta a  Washington di "rivedere le sue politiche errate del passato." Lo ha  affermato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei,  citato dall'agenzia ufficiale Irna.


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Cardinale Parolin: auguri a Trump, superi polarizzazioni

"Facciamo gli auguri" al nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, "gli auguriamo tanta saggezza perché questa è la virtù principale dei governanti secondo la Bibbia. Io credo che deve lavorare soprattutto per essere Presidente di tutto il paese quindi superare la polarizzazione, ecco che si è verificata, che si è avvertita in maniera molto molto netta in questo tempo e poi ci auguriamo che possa davvero essere un elemento di distensione e di pacificazione negli attuali conflitti che stanno sanguinando il mondo. Ha detto che farà terminare le guerre. Speriamo, speriamo. Certo, neppure lui ha la bacchetta magica". Così il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin rivolgendosi al nuovo presidente Usa.

Xi Jinping chiama Trump dopo la vittoria alle elezioni: "Nuova era nei rapporti Cina-Usa"

Lo riferisce l'agenzia di stampa cinese Xinhua secondo cui Xi avrebbe  chiamato il neo eletto presidente congratulandosi per la vittoria. Il  presidente della Cina avrebbe inoltre auspicato a "una relazione  stabile, sana e sostenibile in linea con gli interessi comuni di  entrambi i Paesi". LEGGI L'ARTICOLO

Cremlino smentisce congratulazioni informali di Putin a Trump

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito notizie circolate ieri su alcuni media russi secondo le quali il presidente Vladimir Putin si sarebbe congratulato in via informale con il presidente eletto americano Donald Trump. Si tratta di informazioni "inaffidabili", ha detto Peskov in un'intervista al canale televisivo Rtvi, ripresa dall'agenzia Tass. Ieri il sito di notizie russo Vertska aveva affermato di avere saputo da una fonte parlamentare "di alto livello" e da un'altra "vicina al Cremlino" che Putin aveva inviato ufficiosamente un messaggio di congratulazioni attraverso il ministero degli Esteri.

Borse europee: aprono in cauto rialzo dopo voto Usa

Apertura in  cauto rialzo per le Borse europee dopo la chiusura negativa di ieri a  poche ore dalla vittoria di Donald Trump. Gli investitori stanno ancora  valutando le possibili ricadute dell'elezione di Trump sull'economia  globale, anche alla luce delle sue dichiarazioni in materia di dazi. A Francoforte il Dax segna +0,82%, a 19.192,45 punti. Parigi segna un  lieve calo, a -0,13%, con 7.358,55 punti. Piatto il Ftse 100 di Londra a  +0,08%. Milano apre in rialzo a +0,52%.

Stone: Trump è un candidato di pace, perciò ha vinto

"Gli americani vogliono il ritorno alle politiche che funzionavano per il Paese". Lo dice, intervistato dalla Stampa, l'ex consigliere alla Casa Bianca Roger Stone, parlando della vittoria di Donald Trump. "Con Donald - aggiunge - abbiamo avuto prosperità e pace, è stato il primo presidente nei tempi moderni a non iniziare nessun conflitto. E ha riportato a casa migliaia di soldati dall'estero senza che quei Paesi collassassero". Il ritorno di Trump, secondo Stone, significa per il mondo "una maggiore stabilità. Siamo sull'orlo di due grandi guerre e sull'Ucraina nemmeno c'è uno straccio di negoziato. Trump è un candidato di pace e questa è una delle ragioni che l'ha portato al successo, gli americani non vogliono le guerre". Quanto a Kamala Harris afferma: "Non era qualificata per essere presidente. Non aveva un programma suo, se non ricorrere alla piattaforma della attuale Amministrazione che non è stata proprio un successo".

Usa 2024, Meloni chiama Trump: "Solida alleanza". Poi sente Musk

La premier si è messa subito in contatto con il presidente  eletto. Una nota di Palazzo Chigi spiega che "la conversazione ha  costituito l'occasione per confermare il partenariato strategico e la  profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington".  Colloquio anche con il patron di Tesla, definito come "amico" dalla  Presidente del Consiglio, per ribadire lo "spirito di collaborazione  volto ad affrontare le sfide future". LEGGI L'ARTICOLO

Cina: surplus con gli Usa a 291 miliardi nei primi 10 mesi

La Cina segna a ottobre un surplus commerciale con gli Usa in leggero rialzo a 33,50 miliardi di dollari, a fronte dei 33,33 miliardi di settembre: nei primi 10 mesi del 2024, il saldo si è portato a 291,38 miliardi. La vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa ha alimentato i timori di nuove tensioni commerciali tra Washington e Pechino: se il tycoon dovesse restare fedele alle promesse elettorali, l'imposizione di dazi del 60% su tutti i beni cinesi diretti verso gli Usa potrebbe ridurre del 2,5% il Pil della Cina, secondo un'analisi fatta da Ubs.

Salvini: Trump ha statura morale per fermare le guerre

Matteo  Salvini trumpiano della prima ora, tra i primi a congratularsi per la  vittoria di Donald Trump, "non per tifoseria ma innanzitutto per  vicinanza culturale delle idee, ma poi anche per interesse: perchè a un  italiano dovrebbe cambiare la vita l'elezione di Trump? Innanzitutto per  la fine delle guerre che, oltre all'alto valore morale del salvare la  vita delle persone, sono convinto che Trump può farcela a mettere tutti  attorno a un tavolo, e poi la fine delle guerre ha delle conseguenze  economiche e sui mercati assolutamente vantaggiose. Penso che Trump  abbia la statura morale per riuscire a mettere d'accordo Putin e  Zelensky e Israele e i suoi oppositori. Biden non è riuscito a portarli  al tavolo, io credo che sarà il primo grande risultato di Trump, da  Nobel per la pace". Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega  Matteo Salvini a Radio anch'io.

Tajani: Trump amico dell'Italia, evitare lo scontro sui dazi

"Gli Usa sono una grande democrazia. Sono contento che il popolo degli Stati Uniti abbia deciso con chiarezza a chi affidarsi per i prossimi 4 anni". E' quanto afferma, intervistato dal Corriere della Sera, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Sono contento che la decisione sia stata presa in maniera pacifica, serena, al momento senza scontri - aggiunge - Il nuovo presidente è stato eletto con una chiara maggioranza di elettori votanti e di grandi elettori: non c'è incertezza su cosa hanno scelto gli americani". Quanto a Trump dice: "È un amico sicuro dell'Italia, e gli italo-americani sono un legame potente fra la nostra nazione e il nuovo presidente. Sono sicuro che il governo italiano e la nuova amministrazione americana sapranno lavorare insieme per proteggere i nostri popoli". E in merito all'ipotesi dei dazi sottolinea: "Da mesi è chiara la sua posizione: utilizzare i dazi per ridurre il deficit commerciale degli Usa con l'estero, di fatto alzando i dazi del 10% o 20%. Con la Cina si è parlato anche di dazi del 60% su tutti i loro prodotti. Ma anche per Paesi europei esportatori netti verso gli Usa (Germania, Francia, Italia, Olanda) la nuova amministrazione vorrebbe queste penalizzazioni dal 10% fino al 20%". E aggiunge: "Dovremo evitare uno scontro sui dazi - risponde parlando e negoziando: l'interscambio Ue-Usa nel 2023 ha sfiorato gli 850 miliardi di euro, con un saldo commerciale a favore dell'Europa di 156 miliardi di euro".

Elezioni Usa, come cambiano i rapporti con l'Ue dopo la vittoria di Trump

Il candidato repubblicano ha vinto in maniera nettissima le elezioni  americane del 5 novembre. Ma cosa significa questo per l’Unione europea? L'ANALISI

Usa 2024, Taiwan sosterrà la Cina contro i dazi di Trump

Le aziende taiwanesi saranno aiutate a trasferire i  loro stabilimenti di produzione in Cina se il presidente eletto Donald  Trump metterà in atto la sua minaccia di imporre una tariffa del 60  percento sui prodotti di fabbricazione cinese. Lo ha affermato il  ministero dell'economia dell'isola, in una mossa a sostegno di Pechino  in quella che si preannuncia come una guerra commerciale fra le due  principali economie mondiali.  Durante la campagna elettorale, Trump ha promesso di essere più duro  con la Cina e di imporre tariffe del 60 percento su tutti i prodotti  cinesi in entrata negli Stati Uniti. "Presto forniremo assistenza ai  nostri imprenditori taiwanesi su come trasferire le loro basi di  produzione in modo che non siano soggetti a una tariffa del 60  percento", ha detto il ministro dell'economia di Taiwan Kuo Jyh-huei a  una commissione parlamentare. Tra il 2019 e il 2021, mentre infuriava  una guerra commerciale tra Pechino e Washington, Taipei ha offerto  incentivi alle aziende taiwanesi in Cina per tornare sull'isola.   Durante la campagna elettorale, Trump ha preannunciato un dazio del 10%  su tutte le importazioni e un livello più alto, il 60% appunto, sui beni  cinesi. Il presidente cinese Xi Jinping ha affermato giovedì che  Pechino e Washington devono trovare un modo per "andare d'accordo" in un  messaggio a Trump, hanno riferito i media statali. "Una relazione  Cina-USA stabile, sana e sostenibile è nell'interesse comune di entrambi  i paesi ed è in linea con le aspettative della comunità  internazionale", ha affermato Xi.

Cina avverte: nessun vincitore in guerra commerciale con Usa

Dopo  la rielezione di Donald Trump alla presidenza Usa, la Cina avverte che  una guerra commerciale fra i due Paesi come quella promessa con le  minacce di dazi da parte del neo presidente sarà "senza vincitori". "In linea di principio, vorrei ribadire che non ci saranno vincitori  in una guerra commerciale, che non gioverebbe nemmeno al mondo", ha  affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning.

Iran: Trump corregga passate politiche Usa errate

L'Iran, che ha rapporti tesi con gli Stati Uniti da  quattro decenni, spera che l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca  permetta a Washington di "rivedere le sue politiche errate del passato."  Come ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil  Baghaei, citato dall'agenzia ufficiale Irna, "abbiamo esperienze molto  amare delle politiche e degli approcci dei vari governi americani". Il portavoce ha quindi considerato che la vittoria di Trump può  essere un'opportunità per gli Usa di "rivedere le sue politiche errate  del passato".

Meloni sente Musk,sua visione risorsa per Usa e Italia

"Nelle scorse ore ho sentito l'amico Elon Musk. Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un'importante risorsa per gli Stati Uniti e per l'Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.

Iran: con Trump chance per rivedere approcci sbagliati Usa

L'Iran ha definito la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane un'opportunità per gli Stati Uniti di rivalutare gli errori passati. "Abbiamo avuto esperienze molto amare con le politiche e gli approcci dei diversi governi degli Stati Uniti in passato", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei, citato dall'agenzia di stampa statale Irna, aggiungendo che la vittoria di Trump è un'opportunità "per rivedere le politiche sbagliate del passato".

Borsa Tokyo chiude in calo, Nikkei a -0,25%

Chiude in calo la Borsa di Tokyo dopo l'apertura positiva. Il Nikkei ha perso lo 0,25%, chiudendo a 39.381 punti e invertendo  alcuni dei guadagni realizzati nella seduta precedente, poiché i titoli  tecnologici sono stati messi sotto pressione dalle prese di profitto. Sono aumentate anche le preoccupazioni che un brusco calo dello yen  possa spingere le autorità giapponesi a un ulteriore intervento. Inoltre, gli investitori continuano a valutare le implicazioni  economiche della vittoria di Trump, sia a livello globale che per le  aziende giapponesi.

In India è festa nel villaggio del padre di Usha: moglie di Vance

Se la vittoria di Donald Trump è stata accolta con delusione a Thulasendrapuram, il villaggio indiano del Tamil Nadu da cui proveniva il nonno materno di Kamala Harris, un altro villaggio indiano ha festeggiato i risultati delle presidenziali statunitensi con fuochi d'artificio, danze e dolci: Vadluru, nello stato dell'Andhra Pradesh, è infatti il luogo natale del padre di Usha Chilukuru, la 38enne avvocatessa moglie di JD Vance, il prossimo vicepresidente statunitense, che sarà la prima donna di origine indiana a ricoprire il ruolo. Mentre alcuni zii di Usha vivono tuttora in India, a Chennai, e sono noti come studiosi della letteratura e dei canti vedici, suo padre si trasferì negli Stati Uniti per gli studi universitari nel 1980: Usha è nata a San Diego e ha sposato Vance dieci anni fa. "Siamo orgogliosi di sapere che una giovane donna nota per i suoi successi professionali ma anche per l'orgoglio delle sue origini indiane entrerà ufficialmente alla Casa Bianca nel ruolo di Second Lady", hanno detto ai media i parenti di Usha.

Erdogan telefona a Trump per congratularsi

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha telefonato a Donald Trump per congratularsi della vittoria alle elezioni americane. Durante il colloquio, "Erdogan ha espresso il desiderio che la cooperazione tra la Turchia e gli Stai Uniti possa svilupparsi nel prossimo mandato" di Trump, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. Il leader turco è stato ieri tra i primi politici a congratularsi con Trump per la vittoria, definendolo un "amico" e augurandosi che durante il suo prossimo mandato le crisi in Medio Oriente e la guerra tra Russia e Ucraina possano finire.

Dopo vittoria di Trump Borse asiatiche viaggiano miste, rialzo delle cinesi

Viaggiano  miste le Borse asiatiche sulla scia della vittoria di Trump, con il  Nikkei che perde lo 0,28% dopo l'apertura positiva, mentre le piazze  cinesi proseguono in deciso rialzo. Shanghai registra +2,04%. Lo Shenzhen guadagna l'1,56%. A Hong Kong  l'Hang Seng viaggia a +1,51%. In lieve rialzo anche Seul, dove il Kospi  segna +0,14%.

Reichlin: 'Con Trump rischiamo guerra commerciale e declino Europa'

"Più tariffe e quindi più guerre commerciali, con implicazioni sull’ordine globale ma anche e soprattutto sulla tenuta della costruzione europea". E' quanto afferma l'economista Lucrezia Reichlin a 'Repubblica', nel commentare l'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Un'elezione che, dice, ancora, "avrà effetti immediati e dirompenti anche da noi".  "Tariffe generalizzate sulle importazioni tra il 10 e il 20%, fino ad arrivare al 60% per le merci cinesi, se saranno confermate avranno di sicuro un effetto immediato sull’inflazione negli Stati Uniti e una serie di implicazioni legate alle tensioni commerciali per l’Europa, che ha congelato fino a marzo le contromisure sulle tariffe già imposte dagli Stati Uniti. Bisogna capire come risponderà a un irrigidimento delle tariffe. Il problema fondamentale è se l’Europa reggerà a questo scontro mantenendo una politica comune o se, come è probabile, Trump cercherà di avere intese bilaterali con singoli Paesi europei, puntando sul 'divide et impera' e su una frammentazione della risposta europea. L’Italia, visto l’orientamento del nostro governo, più vicino a Trump di Francia e Germania, e in una fase in cui il motore franco-tedesco appare in forte crisi, è uno dei Paesi che potrebbero essere al centro di queste manovre". Quindi, conclude Reichlin, "non voglio essere troppo negativa, però vedo un’Europa che non è in grado di cambiare, che non ha l’energia e il capitale politico per fare un grande salto sulle politiche comuni. Avremmo bisogno di farlo in tanti campi, dall’energia alla finanza, ma c’è bisogno di investimenti comuni, di tassazione comune, di capacità decisionale non paralizzata dalle regole sull’unanimità. Purtroppo l’Europa sta andando in direzione esattamente contraria e rischia il declino e forse anche un grande ridimensionamento del progetto dell’Unione".


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