J.D Vance, dall'Ohio ai Marine e poi al Senato: chi è il candidato vicepresidente di Trump
Quarant'anni, con radici nel Midwest operaio e alle spalle anni passati prima in Iraq e poi tra studi legali e venture capital. L’ascesa in politica del senatore eletto nel 2022 è culminata con la decisione del tycoon di averlo al suo fianco per le elezioni (anche se tra i due non è stato amore a prima vista). Dal libro "Hillbilly Elegy" alle posizioni politiche: chi è il prossimo potenziale numero due alla Casa Bianca
- Le radici nel Midwest operaio, una famiglia difficile, il passato tra le file dei Marine, l’ascesa in politica che lo ha portato a essere eletto senatore dell’Ohio. È J.D. Vance (James David Vance) il candidato vicepresidente in ticket insieme a Donald Trump alle elezioni di martedì 5 novembre. Ecco la sua storia
- Era il 2 agosto 1984 quando, da una famiglia di operai originaria della zona dei Monti Appalachi, nella cittadina di Middletown (Ohio), nasceva James Donald Bowman. Dopo il divorzio dal padre (Donald Ray Bowman), la madre decise di cambiare sia il nome che il cognome del figlio: divenne James David, per non perdere il diminutivo ormai utilizzato "J.D.", a cui seguiva Hamel, cognome del terzo marito. Più avanti optò per il cognome dei nonni materni, Vance
- L’infanzia di Vance non è stata semplice, all’ombra della tossicodipendenza della madre e, in generale, delle difficoltà dell’ambiente in cui era nato, con la fine della fortuna industriale della Rust Belt (la regione tra gli Appalachi e i Grandi Laghi) e la lotta per la sopravvivenza economica che ne seguì. La famiglia di Vance, come riconosciuto più avanti da lui stesso, era composta da quelli che negli Usa vengono definiti dispregiativamente hillbillies, persone "grezze" che risiedono nelle aree rurali
- Dopo aver concluso gli studi, mentre lavorava in un negozio di alimentari, Vance inizia a muovere i primi passi per cercare un futuro migliore. Entra così nel corpo dei Marine, non come soldato sul campo ma come corrispondente militare. Nel 2005 parte alla volta dell’Iraq
- Dopo essere tornato in patria, grazie alle agevolazioni per chi ha prestato servizio militare, nel 2007 entra all’Università statale dell’Ohio dove consegue un Bachelor of Arts in scienze politiche e filosofia. Subito dopo passa alla Yale Law School. Lì ha incontrato l'attuale moglie, Usha Chilukuri, con cui ha avuto tre figli (in foto, i due nel 2024). Gli studi finiscono nel 2013
- Uscito da Yale, Vance lavora prima per il senatore repubblicano John Cornyn e poi per il giudice David Bunning (Kentucky), come assistente. A quel punto passa allo studio legale Sidley Austin, dove è avvocato aziendale. Appesa la toga al gancio, si trasferisce a San Francisco e, tra il 2016 e il 2017, entra nel fondo di venture capital di Peter Thiel, uno dei fondatori di PayPal (Mithril Capital). In foto: Vance nel 2017
- Ancora all'università, Vance inizia a lavorare a un libro autobiografico che esce nel 2016: è Hillbilly Elegy: A Memoir of a Family and Culture in Crisis (tradotto in italiano con Elegia americana). Racconta dell'infanzia passata tra gli Appalachi e della volontà di scappare dalla povertà di quelle zone. Vance diventa un simbolo dell'American Dream, in salsa repubblicana. Dal libro viene tratto un film diretto da Ron Howard, con Amy Adams e Glenn Close nel cast
- Il memoir è un caso editoriale e rimane tra i titoli più venduti nella lista del New York Times per mesi. Vance inizia a scrivere sia per il quotidiano di New York che per la CNN e diventa sempre più apprezzato in ambienti repubblicani. Intanto continua a lavorare nell'ambito degli investimenti e delle venture capital: nel 2017 entra in Revolution LLC, del co-fondatore di AOL, Steve Case. Poi, nel 2019, è lui stesso tra i co-fondatori di Narya Capital, società di investimenti per startup e aziende innovative
- Vance passa poi alla carriera politica nel 2021, quando annuncia la sua candidatura per il Senato in Ohio, insieme ai repubblicani. L'anno dopo viene eletto, forte anche del sostegno di Donald Trump. Tra i due non c'è stata però una grande affinità fin da subito: in Hillbilly Elegy Vance definiva Trump come "un idiota" e "un aspirante dittatore". Durante la campagna elettorale che lo ha portato a Capitol Hill disse poi di aver cambiato idea perché Trump "è stato un grande presidente" tra il 2017 e il 2021
- Lasciate nel passato le critiche a Trump, nel 2024 Vance viene scelto come candidato vicepresidente nella corsa alla Casa Bianca del tycoon. In campagna elettorale si è detto contrario all'aborto, ai matrimoni omosessuali e alle operazioni per cambiare il genere. Minimizza gli effetti del cambiamento climatico, è un sostenitore della lotta all’immigrazione irregolare e non continuerebbe a inviare aiuti all'Ucraina in guerra contro la Russia