Bambardamenti nell'Est del Paese e nei i sobborghi Sud di Beirut. Le forze Onu affermano che l'esercito israeliano ha agito "deliberatamente". Colpita per la terza volta questa settimana la città di Nabatiyeh. Hezbollah avrebbe lanciato una "grande salva di razzi" contro una base militare nel nord di Israele, in risposta agli attacchi israeliani in Libano
Guerra Israele-Hamas, cosa può succedere dopo la morte di Sinwar? Gli scenari
L'uccisione del capo di Hamas sulla Striscia da parte di Israele è un colpo che alcuni esperti definiscono “fatale” per il movimento. Netanyahu porta a casa il successo, ma d'altra parte ribadisce ancora una volta che "il nostro compito non è ancora finito". Il tono è lo stesso della controparte, con Khalil Al-Hayya - uno dei nomi in lizza per il dopo Sinwar - che in un discorso pubblico promette: quanto successo “servirà solo ad aumentare la forza e la solidità del nostro movimento". Si va avanti, ha aggiunto, per arrivare "alla creazione dello Stato palestinese su tutto il suolo palestinese con Gerusalemme come capitale". LEGGI QUI
Idf annunciano intensi raid su Beirut: 'Colpiremo asset economici Hezbollah'
L'esercito israeliano attaccherà importanti asset economici di Hezbollah in Libano. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf Daniel Hagari citato da Haaretz. "Attaccheremo il potere economico di Hezbollah", ha affermato Hagari, aggiungendo che "l'obiettivo è danneggiare la fiducia degli operatori nell'organizzazione".
Media: Israele vuole usare corpo Sinwar come merce di scambio
Israele intende usare il corpo del capo militare di Hamas e 'mente' dell'attacco del 7 ottobre, Yahya Sinwar, come merce di scambio nei negoziati per ottenere il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti a Gaza. Lo ha rivelato un funzionario israeliano al Times of Israel, aggiungendo che "useremo una serie di leve per fare pressione su Hamas, sia militari che diplomatiche".
Ucciso a Gaza comandante 401ma brigata corazzata Idf
Il comandante della 401ma brigata corazzata delle Idf, il colonnello Ehsan Daqsa, è stato ucciso durante i combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato l'esercito, spiegando che il carro armato a bordo del quale si trovava Daqsa e un altro carro armato sono stati colpiti da ordigni esplosivi durante le operazioni nel campo profughi di Jabalya. Daqsa è uno degli ufficial israeliani più alti in grado uccisi durante i combattimenti a Gaza.
Francia, Israele ricorre contro esclusione da Euronaval
Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha dichiarato di aver ordinato al suo ministero di avviare un procedimento legale contro il Presidente francese, Emmanuel Macron, dopo che Parigi ha vietato alle aziende israeliane di partecipare a un'imminente fiera commerciale militare e navale, denominata 'Euronaval'.
Tajani domani in Israele e Palestina, vedrà Netanyahu
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani sarà domani in missione in Israele e Palestina. Lo rende noto la Farnesina. Nel corso della visita sono previsti incontri con il Primo Ministro, Benyamin Netanyahu, e il Ministro degli Esteri, Israel Katz, e, a Ramallah, con il Primo Ministro palestinese Mohammad Mustafa. "L'impegno per la pace dell'Italia è senza sosta", ha indicato Tajani. "Ribadirò alle autorità israeliane e palestinesi la necessità di arrivare a un cessate il fuoco e al rilascio di tutti gli ostaggi", ha proseguito. "La morte del capo di Hamas, responsabile del brutale attacco del 7 ottobre e dell'avvio dell'escalation di violenza nella regione, potrebbe portare a una svolta nell'attuale conflitto nella striscia di Gaza", ha spiegato Tajani, evidenziando la necessità di rilanciare i negoziati per il processo di pace verso l'obiettivo, che l'Italia sostiene da sempre, di due popoli-due Stati. "L'impatto del conflitto sulla popolazione civile è ormai intollerabile", ha sottolineato il ministro. "Ai miei interlocutori illustrerò i contenuti della conferenza umanitaria sul Medio Oriente che aprirà il G7 Sviluppo di Pescara con l'obiettivo di migliorare l'accesso umanitario nella Striscia di Gaza e affrontare la situazione umanitaria in Libano. L'iniziativa italiana Food for Gaza è un modello da perseguire in tal senso". "Con riferimento al Libano - ha concluso Tajani - pur riconoscendo il diritto all' autodifesa di Israele rispetto agli ingiustificati attacchi di Hezbollah, è fondamentale evitare un'escalation regionale dalle conseguenze imprevedibili".
Tajani domani in Israele: “Attacco a Unifil viola il diritto”
"Sarò molto chiaro con le controparti israeliane: ogni attacco ai soldati della missione (Unifil, ndr) deve essere considerato come una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della Risoluzione 1701": lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che domani sarà in missione in Israele e Palestina e, informa la Farnesina, "chiederà ulteriori assicurazioni per la sicurezza dei contingenti militari impiegati".
Palestinese a Bbc: “La casa dove hanno ucciso Sinwar è la mia”
Un palestinese di Gaza ha dichiarato alla Bbc che la casa in cui è stato ucciso l'ex leader di Hamas Yahya Sinwar è stata la sua casa per 15 anni prima di essere costretto a fuggire lo scorso maggio. Ashraf Abo Taha ha dichiarato di essere rimasto "scioccato" quando, nel filmato ripreso da un drone israeliano, ha identificato l'edificio parzialmente distrutto come la sua casa in via Ibn Sena a Rafah, nella sud della Striscia di Gaza. "Ho pensato 'sì, questa è casa mia' e quando ho visto le foto sono rimasto scioccato", ha raccontato Abo Taha aggiungendo di non avere idea del perché Sinwar si trovasse lì o di come ci fosse arrivato. "Io, i miei fratelli e i miei figli non abbiamo mai avuto niente a che fare con tutto questo", ha affermato. Oggi sul luogo dell'uccisione del leader di Hamas, l'Idf ha portato i giornalisti e, davanti alle rovine della casa, come riporta il Times of Israel il colonnello Idf Sivan Bloch ha sottolineato come l'eliminazione di Sinwar da parte di una pattuglia sotto il suo comando non sia stata "un colpo di fortuna".
Mo, media: “Danni significativi in residenza Netanyahu a Cesarea”
Ha causato "danni significativi" il drone di Hezbollah che ieri ha preso di mira la residenza del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Cesarea. Lo ha indicato un funzionario della sicurezza israeliana all'emittente Channel 12.
Media Libano: “Israele fa saltare in aria case in 3 villaggi”
L'agenzia di stampa nazionale libanese Ani ha affermato che l'esercito israeliano sta effettuando incursioni contro Hezbollah nel sud del Libano e ha fatto esplodere diverse case in tre villaggi vicino al confine con Israele. L'esercito israeliano "effettua operazioni su larga scala per far saltare in aria le case" nelle città di confine di Adaisseh, Markaba e Rab Talatine, in seguito a violenti raid aerei che oggi hanno preso di mira decine di città e villaggi nel sud del Libano.
Mo: fuga notizie piano attacco Israele a Iran, Usa preoccupati
Gli Stati Uniti stanno esaminando documenti "top secret" in cui si illustrano i piani di Israele per un attacco all'Iran, e i cui contenuti sarebbero oggetto di una pericolosa fuga di notizie. Il presidente della Camera americana Mike Johnson ha confermato l'indagine anticipata dalla stampa Usa dicendo alla Cnn che "la fuga di notizie è molto preoccupante". Tre funzionari degli USA avevano precedentemente informato l'Associated Press dell'indagine sulla fuga di notizie. Un quarto funzionario degli USA ha affermato che i documenti in questione sembrano legittimi. I documenti sono attribuiti alla US Geospatial Intelligence Agency e alla National Security Agency, e sottolineano che Israele sta spostando risorse militari in loco per condurre un attacco militare in risposta al violento attacco missilistico balistico dell'Iran del 1° ottobre. I documenti si potevano consultare nei 5 Paesi dell'alleanza Five Eyes: Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Nuova Zelanda e Australia e sono stati pubblicati sull'app di messaggistica Telegram e segnalati per la prima volta da CNN e Axios, secondo quanto ricostruisce il Guardian.
Meloni: “Per il Medio Oriente serve massimo sforzo diplomatico”
"Non ho fatto mistero di essere molto preoccupata dalla situazione mediorientale, ed è per questo che credo che ciascuno di noi, chiunque può fare qualcosa, debba fare i massimi sforzi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, in un'intervista a 'In mezz'ora', su Rai3, realizzata venerdì in occasione della sua visita in Libano. "Chiaramente noi abbiamo solamente l'arma della diplomazia, però la diplomazia parte dal fatto che intanto devi sapere ascoltare gli altri, devi saperti far ascoltare - ha notato la presidente del Consiglio -. Per questo io sono venuta qui a parlare col primo ministro libanese, col presidente del Parlamento libanese, parlo con Netanyahu molto spesso e con tutti i leader della regione. Ho parlato oggi con il re di Giordania Abdullah II, con i paesi del Golfo due giorni fa nell'ambito dell'incontro tra Unione europea e Consiglio di cooperazione del Golfo". Per Meloni, "la proposta di un cessate del fuoco, anche temporaneo, che l'Italia ha portato avanti insieme a altri attori della comunità internazionale, può essere una chiave di volta. Noi sappiamo che da parte libanese c'è stata adesione a questa proposta, credo che adesso uno sforzo debba farlo Israele e penso che quello che è accaduto con l'uccisione di Sinwar, il simbolo degli attacchi a Israele dello scorso 7 ottobre, oggettivamente possa offrire una finestra per provare a costruire una storia nuova".
Hezbollah: nuovi razzi anche su Haifa
Hezbollah ha lanciato nuovi razzi contro la principale città del Nord di Israele, Haifa, dopo i nuovi attacchi israeliani sul Libano. I combattenti di Hezbollah hanno lanciato una "salva di razzi" contro "la città di Haifa", ha affermato il gruppo, aggiungendo che l'attacco era "in risposta alle aggressioni ai sobborghi meridionali (di Beirut)", un bastione di Hezbollah dove Israele ha effettuato attacchi in mattinata. In precedenza, il gruppo sciita filoiraniano aveva detto di aver attaccato con razzi una base militare vicino alla citta' di Safed.
Capo Shin Bet a nuovo capo 007 Egitto: 'Opportunità riprendere negoziati**
Il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, ha incontrato al Cairo il nuovo capo dell'intelligence egiziana, Hassan Mahmoud Rashad. Lo ha riferito una fonte citata dal giornalista di Axios, Barak Ravid. Secondo la fonte, Bar ha detto a Rashad che dopo l'uccisione del capo militare di Hamas, Yahya Sinwar, c'è una finestra di opportunità per riprendere i negoziati sugli ostaggi ed il cessate il fuoco a Gaza, sottolineando che l'Egitto ha un ruolo chiave in questo sforzo.
Gallant: "Stiamo distruggendo Hezbollah a confine Libano"
L'esercito israeliano sta "distruggendo" Hezbollah lungo il confine sud del Libano. Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant. "Non solo stiamo sconfiggendo il nemico - ha spiegato parlando alle truppe in una visita alla frontiera nord di Israele - ma lo stiamo distruggendo in tutti i villaggi lungo il confine, nei luoghi che Hezbollah aveva pianificato di usare come rampe di lancio per gli attacchi contro Israele". La presenza militare israeliana in quell'area, ha aggiunto, sta "sopraffacendo i terroristi".
Katz: 'Azioni legali contro esclusione Israele da Euronaval'
Israele adotterà "misure legali e diplomatiche" contro la decisione della Francia di escludere le sue aziende dalla fiera Euronaval, in programma a Parigi dal 4 al 7 novembre. Lo ha annunciato sul social X il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Israel Katz, definendo il boicottaggio "una misura antidemocratica che ai nostri occhi non è accettabile, soprattutto tra nazioni amiche". "Israele è l'unico Stato in prima linea nella lotta contro il regime islamico radicale e la Francia, insieme all'intero mondo occidentale, dovrebbe stare con noi, non contro di noi", ha aggiunto Katz.
Gallant: 'Hezbollah sta crollando,prigionieri hanno paura'
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant ha visitato il confine settentrionale e ha fatto un bilancio della situazione: "Abbiamo prigionieri, che ci dicono cosa sta succedendo e che hanno una grande paura . Capiscono che c'è qualcosa che non sanno come affrontare. Tutta questa grande formazione chiamata Hezbollah sta crollando". Parlando con le truppe, il ministro ha dichiarato che "nei villaggi di contatto l'Idf è passato dallo sconfiggere il nemico alla sua distruzione, in tutti i luoghi preparati da Hezbollah per fare un raid in Israele ci sono soldati dell'esercito e i terroristi non possono affrontarli".
Ministro Israele, misure legali contro esclusione da Euronaval
Il ministro degli Esteri Israel Katz ha dichiarato che il suo ministero adotterà "misure legali e diplomatiche" contro la decisione del presidente francese Emmanuel Macron di impedire alle aziende israeliane di partecipare all'esposizione di difesa Euronaval che si terrà a Parigi il mese prossimo. In un post in lingua francese su X, Katz definisce il boicottaggio "una misura antidemocratica che ai nostri occhi non è accettabile, soprattutto tra nazioni amiche". "Israele è l'unico Stato in prima linea nella lotta contro il regime islamico radicale, e la Francia, insieme all'intero mondo occidentale, dovrebbe stare con noi, non contro di noi", ha scritto Katz.
Media Libano: 14 raid Israele su un villaggio in 15 minuti
L'agenzia di stampa statale libanese segnala che nella giornata di oggi sono stati effettuati "14 attacchi israeliani" in 15 minuti su un villaggio di confine.