Wafa,almeno 30 persone uccise in raid israeliano a Jabalya

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Almeno 30 persone sono state uccise e decine ferite negli attacchi israeliani che hanno colpito diverse case in una piazza a Jabalia, il più grande degli otto storici campi profughi di Gaza. I carri armati hanno fatto saltare in aria strade e case e l'agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA ha affermato che tra le vittime ci sono almeno 20 donne e bambini

 

in evidenza

Khalil al-Hayya, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, ha confermato "il martirio" di Yahya Sinwar, leader del gruppo ucciso nell'enclave palestinese come annunciato ieri da parte israeliana. La sua uccisione, ha aggiunto, "rafforzerà" il movimento militante palestinese. Spiegando che i prigionieri tenuti a Gaza non saranno liberati finché Israele non cesserà gli attacchi contro la Striscia e ritirerà le sue truppe dall'enclave.

"Il male ha subito un grave colpo, ma la nostra missione non è ancora finita", le parole del premier israeliano Benyamin Netanyahu. L'Iran rilancia: lo "spirito della resistenza sarà rinforzato" dopo il "martirio" del leader di Hamas, afferma la missione permanente alle Nazioni Unite. Hezbollah: "Al via la nuova fase della guerra contro Israele".

L'Idf ha riferito di aver ucciso Mohammad Hussein Ramal, comandante di Hezbollah nell'area di Taybeh, in un attacco aereo nel Libano meridionale.

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno 30 persone sono state uccise, tra cui una ventina di bambini e donne, e più di 50 sono rimaste ferite, in un raid israeliano nell campo profughi di Jabalya, nel nord di Gaza, attaccato senza sosta nell'ultima settimana



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Almeno 30 palestinesi sono stati uccisi nell'attacco israeliano al campo di Jabalia a Gaza, dice la WAFA

Almeno 30 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 20 bambini e donne, e più di 50 altri sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro il campo Jabalia di Gaza, nel nord di Gaza, ha riferito sabato l'agenzia di stampa ufficiale dell'Autorità Palestinese WAFA.

Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi

L’Idf ha preso di mira la missione Unifil nel quartier generale a Naqura, dove sono rimasti feriti due militari indonesiani, e le due basi italiane 1-31 e 1-32A, danneggiando veicoli, telecamere e sistemi di comunicazione.

Fonti di sicurezza ipotizzano che l’attacco alla forza di pace dell'Onu avrebbe l'obiettivo di "costringerla a ritirarsi" per non avere "testimoni scomodi" in vista di "pianificazioni future" dell'esercito. Ma dietro quanto accaduto potrebbe esserci anche la volontà di allontanare l’Unifil per usare la zona come corridoio sulla costa e intrappolare i combattenti di Hezbollah in una tenaglia. L'ANALISI

Missione Unifil, perché in Libano ci sono 1.200 militari italiani: i loro compiti

L'Idf ha attaccato la missione Unifil, colpendo il quartier generale a Naqura e le due basi italiane 1-31 e 1-32A. Secondo fonti di sicurezza, l'offensiva di Tel Aviv alla forza di pace dell'Onu avrebbe come obiettivo quello di "costringerla a ritirarsi" per non avere "testimoni scomodi" in vista di "pianificazioni future" dell'esercito. Gli attacchi israeliani alla Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite sono stati condannati da Italia, Francia e Spagna che li hanno definiti "inaccettabili". Della missione Unifil fa parte un contigente di 1.200 soldati italiani, che hanno il compito di controllare e supervisionare il ritiro israeliano dal Libano dopo l'invasione. LE LORO FUNZIONI

Trump su Sinwar, Bibi ha fatto ciò che doveva

Trump ha affermato che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha "cercato di frenarlo", riferendosi a Netanyahu e che "in realta' dovrebbe fare il contrario". Trump si vanta spesso di essere un sostenitore di Israele, sottolineando la sua decisione di spostare l'ambasciata statunitense a Gerusalemme e il ruolo della sua amministrazione nella mediazione degli Accordi di Abramo del 2020, che hanno visto i Paesi arabi, tra cui gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein, normalizzare i legami con Israele. I palestinesi si oppongono da tempo a queste politiche

Medio Oriente, Paesi divisi sulla fornitura di armi a Israele: le posizioni

Gli Usa sono di gran lunga il più grosso fornitore di armi a Israele, ma nei giorni scorsi hanno avvertito Netanyahu: potrebbero interrompere gli aiuti se la situazione umanitaria a Gaza non dovesse migliorare. Anche l’Europa s’interroga sul bloccare o meno le forniture, con Macron e Sanchez che hanno ventilato un possibile embargo, ma non è stata trovata una linea comune e i 27 restano divisi. Nell'ultimo anno, comunque, alcuni Stati hanno drasticamente ridotto i loro aiuti militari. Ecco le posizioni dei Paesi, compresa l’Italia. LEGGI QUI

Thaad, Israele adotta il sistema antimissile Usa: come funziona

Gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio allo Stato ebraico del sistema di difesa antimissile che potrebbe risultare utile in caso di nuovo attacco dell'Iran. Il Terminal High Altitude Area Defens (Thaad) è progettato per colpire missili balistici a corto, medio e intermedio raggio prima che impattino su aree abitate o obiettivi sensibili. Il Thaad, inoltre, prodotto da Lockheed Martin, è l'unico sistema statunitense progettato per intercettare bersagli all'esterno e all'interno dell'atmosfera. COME FUNZIONA

Idf: "Intercettato drone lanciato da Siria verso Israele"

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver intercettato un sospetto "bersaglio aereo" in avvicinamento dalla Siria. Gli analisti militari ritengono che si trattasse di un drone. "Poco fa un obiettivo aereo sospetto che si avvicinava al territorio israeliano dalla Siria è stato intercettato dall'aeronautica militare prima che entrasse in territorio israeliano", ha affermato l'esercito in una nota.

Trump su Sinwar: "Bibi ha fatto ciò che doveva"

Donald Trump ha plaudito l'uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar, dicendo che la sua morte ha aumentato le probabilità di una soluzione pacifica alla guerra di Israele a Gaza. Alla domanda se la morte di Sinwar abbia reso piu' facile o più difficile la pace, Trump ha risposto: "Penso che la renda più facile. Sono contento che Bibi (il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ndr.) abbia deciso di fare quello che doveva fare".

Trump: "La morte Sinwar rende la pace più facile"

La morte del leader di Hamas Yahya Sinwar rende ''più facile'' raggiungere la pace in Medioriente. Lo ha dichiarato l'ex presidente americano Donald Trump. Riferendosi al premier israeliano Benjamin Netanyahu Trump si è poi detto ''felice che Bibi abbia deciso di fare quello che doveva fare''.

Yahya Sinwar, il video del drone pochi istanti prima della morte diffuso da Idf

Il filmato, girato da un drone, mostrerebbe gli ultimi momenti in vita del capo di Hamas, prima dell'eliminazione in un'operazione dell'esercito israeliano a Gaza

ascolta articolo. LEGGI QUI

Netanyahu aumenta aiuti a Gaza, 250 camion al giorno

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha deciso di aumentare gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, facendo entrare 250 camion al giorno per la popolazione palestinese. Lo riporta la televisione Kan. Il governo israeliano dibatterà la prossima settimana la questione degli aiuti a Gaza. La mossa di Netanyahu segue la minaccia americana di porre un embargo sulle armi a Israele se non avesse aumentato l'assistenza alla popolazione palestinese.

Trump: "La pace in Medio Oriente è più facile senza Sinwar"

La pace in Medio Oriente è "più facile" dopo la morte di Yahya Sinwar. Lo ha detto Donald Trump. 

Hamas, il successore di Sinwar sarà scelto presto

- Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato alla Bbc che il gruppo si riunirà presto per scegliere un nuovo leader dopo l'uccisione di Yahya Sinwar. Il leader di Hamas afferma che le condizioni del movimento per porre fine alla guerra e concludere un accordo di scambio di prigionieri, ovvero il ritiro da tutte le terre di Gaza, la fine della guerra, l'ingresso degli aiuti e la ricostruzione, non sono cambiate con l'uccisione di Yahya Sinwar. 

Putin: "Pronto a mediare tra Iran e Israele"

La Russia è pronta ad aiutare a cercare compromessi tra gli acerrimi nemici Israele e Iran. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin, dicendo che sarebbero negoziati difficili ma possibili. "Siamo in contatto con Israele, siamo in contatto con l'Iran. Abbiamo relazioni piuttosto di fiducia. E vorremmo molto che questo infinito scambio di colpi si fermasse a un certo punto. E che si trovassero modi per risolvere la situazione che soddisfino entrambe le parti", ha detto Putin ai giornalisti.

Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra. FOTO

Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. DI CHI SI TRATTA

Media: "Netanyahu ordina 250 tir di aiuti al giorno per Gaza"

Dopo l'avvertimento degli Usa a Israele, secondo il quale saranno limitate le consegne di armi se non verrà aumentata la quantità di aiuti umanitari a Gaza. il premier Benyamin Netanyhu ha ordinato di far passare 250 camion al giorno verso la Striscia. Lo riferiscono i notiziari nazionali. Il governo dovrebbe discutere domenica gli aiuti a Gaza e tra l'altro una proposta per trovare una compagnia armata per la distribuzione degli aiuti a Gaza. 

Morte Sinwar, chi sarà adesso il nuovo leader di Hamas? I possibili successori

L'uccisione del leader del movimento militante islamico per mano di Israele, a poco più di un anno dall’attentato del 7 ottobre 2023, apre una fase di incertezza per l'organizzazione, che potrebbe decidere di affidarsi a un triumvirato in attesa di capire come muoversi soprattutto nel conflitto con gli israeliani. L'APPROFONDIMENTO

Media: "Trovate le lettere di Sinwar, anche quelle al figlio"

Negli edifici vicino al luogo in cui è stato ucciso Yahya Sinwar, nel quartiere di TelSultan, è stata trovata una raccolta di lettere, che include quelle che il leader di Hamas ha ricevuto dal figlio di dieci anni, e quelle che gli ha inviato lui stesso. Lo riferisce il notiziario di Channel 12 affermando che Sinwar cercò di "fare il lavaggio del cervello al figlio, che aveva scritto al padre: "Quando finirà la guerra?". Il terrorista inoltre ha cercato con le sue missive di instillare nel bambino l'odio per Israele. 

Hamas: "La lotta continua, non rilasceremo gli ostaggi"

La morte di Yahya Sinwar non fermerà la guerra a Gaza. Su questo convergono le visioni, solitamente lontanissime, di Hamas e Israele all'indomani dell'uccisione a Rafah della mente dell'attacco del 7 ottobre, mentre la comunità internazionale vi intravede, al contrario, l'opportunità di "aprire un cammino verso la pace", come ha detto tra gli altri Joe Biden. Nel confermare in un videomessaggio l'uccisione del suo "grande leader", il movimento palestinese ha giurato di uscirne "rafforzato" e di continuare la guerra contro lo Stato ebraico, minacciando ancora una volta la sorte degli ostaggi israeliani a Gaza: i prigionieri non saranno liberati finché Israele non cesserà gli attacchi e si ritirerà dalla Striscia, ha avvertito Khalil al Hayya, influente esponente di Hamas basato in Qatar e tra i papabili alla successione di Sinwar. 

Hamas

©Ansa

Hezbollah: "Droni contro base in Israele, attacco in onore di Nasrallah"

Hezbollah rivendica il lancio di droni contro una base militare israeliana nel centro del Paese, in un attacco che dice essere 'dedicato' ad Hassan Nasrallah, ucciso a Beirut il 27 settembre scorso. In una nota, i militanti libanesi fanno sapere di aver lanciato “uno sciame di droni carichi di esplosivo” contro una “base aerea di difesa missilistica” a est della città  di Hadera, un lancio avvenuto “in risposta al'attacco ai civili” e “al servizio” di Nasrallah.

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. LEGGI QUI

Colloquio Berri-Meloni, focus su sviluppi politici e sul campo

Il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri ha parlato con la premier Giorgia Meloni a Beirut dell'''evolversi della situazione generale e degli sviluppi politici e sul campo''. Lo riferisce una nota del parlamento libanese spiegando che l'incontro tra Meloni e Berri è durato quaranta minuti.

Berri gode dell'appoggio di Hezbollah, tanto che il suo vicesegretario generale Naim Qassem lo ha definito un ''fratello maggiore'' per i suoi sforzi di mediazione.

Hezbollah: "Sparato con dei droni contro base militare israeliana"

Hezbollah afferma di aver sparato con dei droni contro una base militare nel centro di Israele.

Media: "Il nuovo leader Hamas sarà probabilmente fuori Gaza"

Il gruppo palestinese Hamas probabilmente sostituira' il suo capo Yahya Sinwar, ucciso due giorni fa in un attacco israeliano a Gaza, con un nuovo leader politico che avrà la sua base fuori dalla Striscia. Lo riferisce la stampa regionale, in particolare il sito del canale tv all news Al Arabiya. Il fratello di Sinwar, Mohammad, assumerà secondo le indiscrezioni riportate un ruolo più importante nella direzione della guerra contro Israele sul territorio. Nella scelta del suo capo, il Consiglio della Shura di Hamas (movimento sunnita) deve tenere conto non solo delle indicazioni dello sciita Iran, principale sostenitore del movimento e dei cosiddetti "Proxy" che combattono contro Israele, ma anche di quelle del sunnita Qatar, il Paese del Golfo nel quale risiedono tutti i principali candidati alla successione di Sinwar, che a sua volta aveva sostituito il precedente capo di Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso in Iran nel luglio scorso. Sinwar aveva concentrato a Gaza sia la leadership politica che quella militare, ma secondo l'analisi di Al Arabiya un'analoga decisione non appare probabile dopo di lui. Uno dei candidati alla successione è Khalil al-Hayya, che è considerato un potenziale successore, ha detto oggi che gli ostaggi israeliani non verranno liberati fino a quando le truppe israeliane non si ritireranno da Gaza. Il Consiglio della Shura rappresenta tutti i membri di Hamas nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania, nelle prigioni israeliane e nella diaspora palestinese: per questa ragione, secondo Al Arabiya, il nuovo leader dovrebbe avere l'autorità di avviare colloqui di cessate il fuoco anche se non si trova a Gaza, dove gli uomini armati di Hamas tengono ancora in ostaggio decine di israeliani. Oltre ad Hayya, che è il capo negoziatore di Hamas, gli altri principali contendenti alla leadership sono Khaled Meshaal, predecessore di Haniyeh, e Mohammad Darwish, una figura poco conosciuta che presiede il Consiglio della Shura. 

Idf: "Capo battaglione Tel Sultan ucciso era responsabile sicurezza Sinwar"

Il comandante del battaglione Tel Sultan a Rafah, Mahmoud Hamdan, era responsabile della sicurezza di Yahya Sinwar ed è stato ucciso nello scontro a fuoco che ha portato alla morte del leader di Hamas. Lo ha reso noto l'Idf confermando che Hamdan è stato ucciso ieri e non varie settimane fa, come aveva annunciato in precedenza l'esercito israeliano.

Oltre che della sorveglianza di Sinwar, Hamdan era anche responsabile della sorveglianza dei sei ostaggi israeliani uccisi da Hamas a Rafah alla fine di agosto. "Qualche settimana fa è stato detto che Hamdan era stato molto probabilmente eliminato in seguito a informazioni di intelligence. Oggi sappiamo che le conclusioni di intelligence su cui si basava la sua morte non erano abbastanza accurate", afferma l'Idf.

L'Olp "piange" la morte di Sinwar

L'Organizzazione per la liberazione della Palestina "piange" la morte del leader di Hamas Yahya Sinwar. Il Comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) esprime "le sue condoglianze al popolo palestinese e a tutte le fazioni nazionali per il martirio del grande leader nazionale Yahya Sinwar, capo dell'ufficio politico di Hamas", si legge in una dichiarazione del comitato.

La Russa: "Spero in una svolta. Israele e Palestina si riconoscano"

"Sono preoccupato non solo per la situazione Unifil, ma anche per tutta la vicenda mediorientale e mi auguro che questi giorni costituiscano davvero una svolta". Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Roma, a margine di Comolake, rispondendo a una domanda sulla situazione in Medio Oriente. "Io credo che Israele abbia tutto il diritto di mettere a tacere chi attenta alla sua esistenza, capisco voglia eliminare la possibilità che vincano coloro che vogliono cancellarla dalla geografia, dalla politica, e dall'esistenza - aggiunge - però a questo punto avendo ormai eliminato i capi, perlomeno sul territorio, poi rimane l'Iran, credo si possa andare verso quello che abbiamo sostenuto, e non solo noi di destra, cioè che occorrono due Stati per due popoli che convivano con accettazione reciproca l'uno dell'altro". 

Biden e alleati condannano l'Iran: "Sforzi contro l'escalation"

I leader di Usa, Germania, Francia e Gran Bretagna hanno ribadito "la loro condanna all'attacco dell'Iran contro Israele, foriero di escalation, e hanno concordato sugli sforzi per riportare l'Iran alla responsabilità e prevenire ulteriori escalation". Lo dice una nota della cancelleria sull'incontro di Biden, Scholz, Macron e Starmer a Berlino. "Hanno discusso della situazione in Libano e concordato sulla necessità di lavorare per la piena attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e per una soluzione diplomatica che permetta ai civili su entrambi i lati della linea blu di tornare a casa in sicurezza". 

Biden e alleati: "Porre subito fine alla guerra a Gaza"

I Capi di Stato e di Governo di Usa Germania, Francia e Gran Bretagna hanno inoltre discusso gli eventi in Medio Oriente, "in particolare l'impatto della morte di Yahya Sinwar, responsabile dello spargimento di sangue dell'attacco terroristico del 7 ottobre, sulla necessità immediata di riportare gli ostaggi a casa dalle loro famiglie, di porre fine alla guerra a Gaza e di garantire che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione civile". Lo si legge in una nota della cancelleria tedesca. 

Hezbollah: "Abbiamo sparato una salva di missili su Haifa"

Hezbollah ha annunciato di aver sparato una salva di missili su Haifa. "In risposta agli attacchi contro civili e ai massacri commessi dal nemico sionista, la resistenza islamica ha lanciato una salva di missili che hanno preso di mira la città di Haifa", si legge nel comunicato. 

Talebani: "Profondo dolore per il martirio di Sinwar, la sua morte rafforzerà la resistenza"

I talebani afghani hanno espresso "profondo dolore" per l'uccisione di  Yahya Sinwar, 'eliminato' due giorni fa a Rafah dai soldati israeliani. “È con profondo dolore che abbiamo ricevuto la notizia del martirio di Yahya Sinwar”, ha dichiarato in un comunicato il portavoce del governo Zabihullah Mujahid, aggiungendo che la sua uccisione "servirà a intensificare e fortificare la resistenza" contro le forze israeliane.

Talebani: "Profonda tristezza per la morte di Sinwar"

"Profonda tristezza" per la morte del leader di Hamas Yahya Sinwar è stata espressa dalle autorità talebane afghane: lo rende noto il portavoce del governo di Kabul. 

Hezbollah rivendicano lancio razzi contro Haifa (2)

Le Forze di difesa israeliane, nel confermare il lancio dei razzi, hanno riferito di averne abbattuti tre nell'area della baia di Haifa.

Ankara risponde a Katz: "Nazista e assassino"

"Nazista e assassino". Durissima replica del portavoce del governo turco Omer Celik al Ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. Quest'ultimo si era rivolto al leader turco postando sui social una foto del leader di Hamas, Yahya Sinwar, ucciso ieri a Gaza, con il commento "Riprenditi il tuo amico assassino e stupratore". Dopo poche ore è arrivata la dura risposta di Ankara. "Katz è il membro di una gang di assassini e di un governo nazista e dedito ai massacri come quello israeliano, tra i responsabili di una barbarie che sta portando a un genocidio. Siamo dinanzi a un killer, un nemico dell'umanità. Katz, insieme agli altri suoi compari risponderà dinanzi la legge per i crimini commessi", la dura risposta del governo turco. Erdogan fino ad ora non ha espresso nessun tipo di cordoglio o commento della notizia della morte di Yahya Sinwar.

Hezbollah rivendicano lancio razzi contro Haifa

Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato stasera il lancio di razzi contro Haifa, nel nord di Israele.

Biden: "Strada verso la pace, c'è opportunità per fine guerra"

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto convinto che ci sia ''una strada verso la pace'' da percorrere in Medio Oriente. Parlando a Berlino il giorno dopo l'uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar e al termine dell'incontro con Olaf Scholz, Keir Starmer ed Emmanuel Macron, Biden ha parlato di un percorso che sarà ''molto difficile, molto duro, ma siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda''.

Secondo Biden ''c'è un'opportunità, secondo il mio punto di vista e i miei colleghi sono d'accordo, che possiamo arrivare a un accordo con Israele e con l'Iran in un modo da mettere fine al conflitto''. In particolare, il presidente americano ha spiegato che ''pensiamo che ci sia la possibilità di lavorare per un cessate il fuoco in Libano. Per Gaza sarà più difficile".

Meloni: "Abbiamo affrontato anche il problema rifugiati siriani e sfollati Libano, l'Italia c'è"

"Ho incontrato Re Abdallah di Giordania, volevo portare la vicinanza e il rispetto dell'Italia a una nazione che è oggettivamente fondamentale per la stabilità del Medio Oriente, e che anche in questa difficile fase sta dimostrando la sua capacità di utilizzare pragmatismo, di essere moderata. Una nazione che è molto importante soprattmutto per il sostegno alle popolazioni civili". Così la premier Giorgia Meloni, in un punto stampa a Beirut si sofferma sulla sua visita in Medio Oriente. "Il re di Giordania e il suo governo stanno pensando a nuovi strumenti molto concreti, particolarmente per aiutare le popolazioni civili di Gaza alle quali ovviamente l'Italia ha garantito il suo piano supporto. Del resto abbiamo già lavorato insieme nell'iniziativa 'Food For Gaza' che ci ha permesso di consegnare quarantasette tonnellate di generi alimentari nella Striscia. Con il re di Giordania abbiamo ovviamente affrontato, oltre alla crisi in atto, anche la questione dei profughi siriani che sta impattando pesantemente sia in Giordania che in Libano. Ovviamente in Giordania ne sono registrati seicentomila ma ne sono stimati il doppio in una nazione di 10 mln di abitanti. In Libano parliamo di circa un milione e cinquecentomila rifugiati in una nazione di circa cinque milioni di abitanti e ovviamente questa questione deve essere affrontata dalla comunità internazionale". "Sui profughi siriani l'Italia è al lavoro già da tempo - dice Meloni - lo abbiamo fatto anche durante questo Consiglio europeo. Abbiamo fatto del nostro meglio per favorire un percorso del quale stiamo parlando soprattutto con i giordani, che possa piano piano costruire le condizioni perché questi rifugiati possano tornare in Siria, chiaramente in condizioni di sicurezza, chiaramente sotto l'ombrello della comunità internazionale e volontariamente, ma è sicuramente una delle questioni che vanno affrontate se si vuole aiutare queste nazioni. Ovviamente la questione dei profughi siriani impatta anche in Libano, così come quella degli sfollati, una situazione altrettanto complessa sulla quale l'Italia ha già dimostrato la sua disponibilità. Noi immediatamente all'indomani della inizio dell'escalation in Libano abbiamo deliberato ulteriori diciassette milioni di aiuti per le popolazioni colpite, per le popolazioni civili. C'è da fare di più. C'è da coinvolgere credo il livello europeo e anche su questo abbiamo dato la nostra piena disponibilità. Dopodiché io sono fiera di essere stato il primo capo di governo a venire qui in Libano dopo l'inizio dell'escalation".

Erdogan: "Embargo Onu su armi a Israele per fermare Netanyahu"

Recep Tayyip Erdogan chiede alle Nazioni Unite di imporre un embargo sulle armi a Israele. Il presidente turco, scrive l'agenzia ufficiale Anadolu, afferma che "un embargo sulle armi imposto a Israele da parte dell'Onu sarebbe una misura efficace per fermare Israele", per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza.

Erdogan: "Onu blocchi vendita armi a Israele"

Il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, vuole che le Nazioni Unite vietino la vendita di armi ad Israele, una misura definita "efficace" per fermare gli attacchi a Gaza e al Libano. Il leader turco ha parlato dinanzi ai ministri degli Esteri di Russia, Iran, Azerbaigian e Armenia, onvenuti a Istanbul per una riunione della piattaforma dei Paesi del Sud Caucaso. Erdogan, alla presenza del ministro degli esteri russo Sergej Lavrov e iraniano Abbas Araqchi, ha chiesto prima ai Paesi del gruppo di fermare l'export di armi vero lo Stato ebraico, per poi dichiarare che agirà presso l'Onu. "Ogni giorno che passa ci avviciniamo sempre più a un conflitto regionale. La via più efficace per fermare Israele è un embargo imposto dalle Nazioni Unite alla vendita di armi per tutti i Paesi membri. Come Turchia faremo di tutto per farci ascoltare e portare avanti questa iniziativa politica in ogni piattaforma", ha dichiarato Erdogan. 

Usa e Germania: "La morte di Sinwar sia lo slancio per la fine della guerra"

La morte del leader di Hamas Yahya Sinwar "può creare uno slancio per porre fine al conflitto" in Medio Oriente. Lo hanno sostenuto, in una dichiarazione congiunta, la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock e il segretario di Stato americano Antony Blinken dopo il loro incontro a Berlino. "Yahya Sinwar era un brutale assassino e terrorista che era intenzionato a sradicare Israele e il suo popolo. Come mente malvagia degli attacchi terroristici del 7 ottobre, ha portato la morte a migliaia di persone e sofferenze incommensurabili in un'intera regione. Sinwar ha ostacolato un cessate il fuoco a Gaza. La sua morte può creare uno slancio per porre fine al conflitto. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati. Allo stesso tempo, gli aiuti umanitari devono essere intensificati per i civili di Gaza in difficoltà. La Germania e gli Stati Uniti, insieme ai partner, non risparmieranno alcuno sforzo su questa strada", conclude la dichiarazione congiunta di Berlino e Washington. 

Meloni: "Rafforzare Unifil? Per ora nessuna richiesta, ma pronti a fare la nostra parte"

"Rafforzare il contingente italiano dell'Unifil? Per ora non c'è questa richiesta del governo libanese, ma sicuramente noi siamo pronti a fare sempre la nostra parte. Ricordo che noi siamo la seconda nazionalità per presenza nelle missioni internazionali, siamo già molto rappresentati ma siamo sempre pronti a fare la nostra parte per tutto quello che può servire". Lo ha detto Giorgia Meloni, in un punto stampa a Beirut.

"Sono molto preoccupata da quello che sta accadendo in Medio Oriente -ha aggiunto- penso che veramente dobbiamo tutti fare ogni sforzo possibile per affrontare questa situazione, se i nostri interlocutori ci chiedono degli sforzi ulteriori penso che dobbiamo assolutamente prenderli in considerazione". 

Meloni: "Do per scontato mai più attacchi a Unifil"

Sulla sicurezza delle forze Unifil ho parlato "con molta chiarezza a tutti i miei interlocutori, mi pare che ci sia una presa di coscienza" su questo. Lo ha detto Giorgia Meloni, in un punto stampa a Beirut. "Io diciamo do per scontato che alcune cose che sono accadute negli scorsi giorni non accadano ancora", conclude il premier italiano. 

Meloni: "Con morte Sinwar nuova finestra, Israele la colga"

La morte di Sinwar "può offrire la finestra per una stagione nuova e credo che questa finestra debba essere colta da parte israeliana". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut. 

Mikati a Meloni: "Stop agli attacchi di Israele ai civili"

Israele deve fermare gli attacchi ai civili e la distruzione di cittadine e villaggi: lo ha detto il premier uscente libanese Najib Mikati parlando con la premier Giorgia Meloni.   Durante la conferenza stampa congiunta a Beirut, Mikati ha detto: "Ho ribadito alla premier Meloni il fatto che la priorità deve essere fermare gli attacchi di Israele ai civili e la distruzione delle cittadine e delle località" libanesi nel sud del Libano. 

Premier Libano: "Condanniamo gli attacchi di Israele a Unifil"

"Il Libano condanna gli attacchi israeliani e le minacce all'Unifil che sono una palese violazione della legittimità internazionale". Lo ha detto il premier uscente libanese Najib Miqati al termine dell'incontro con la premier Giorgia Meloni. "Dobbiamo unirci assieme contro questo flagrante attacco contro il ruolo di Unifil e la sua importante missione nello stare dalla parte del Libano e dei libanesi", ha aggiunto Mikati.

Medico che salvò Sinwar: "Non gioisco per morte ma è punto di svolta" (2)

Bitton spiega inoltre di aver riconosciuto immediatamente Sinwar sin dalle prime foto circolate ieri dopo la sua uccisione, grazie agli anni trascorsi a parlare con lui in carcere, prima come dentista e poi come alto ufficiale dell'intelligence per il servizio carcerario israeliano. ''Mai conversazioni personali o emozionali, abbiamo sempre e solo parlato di Hamas'', spiega. "Ho passato così tanti anni a guardare il suo volto che non ho avuto bisogno di alcuna forma di identificazione. L'ho riconosciuto immediatamente", ha aggiunto. I due si erano conosciuti nei primi anni Duemila in carcere.

Nell'attacco del 7 ottobre, di cui Sinwar è considerato la mente, Bitton è stato colpito personalmente. Suo nipote, Tamir Adar, è stato preso in ostaggio durante l'assalto, ferito negli attacchi e morto poco dopo essere portato a Gaza.

Medico che salvò Sinwar: "Non gioisco per morte ma è punto di svolta"

Yuval Bitton, il medico israeliano che nel 2004, quando Yahya Sinwar era detenuto in Israele, gli salvò la vita, ''non gioisce per la morte'' del leader di Hamas, come insegna la Torah. Ma allo stesso tempo crede che la sua uccisione rappresenti ''un punto di svolta'' utile a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza che permetta di riportare in Israele gli ostaggi ancora nell'enclave. Citato dal New York Times, Bitton si dice anche sollevato dal fatto che d'ora in poi non verrà più considerato responsabile del fatto che Sinwar sia vivo. "Ora penso che sia la gente, sia i media non faranno più questa associazione, che lui è vivo grazie a me. Ecco fatto. Non è più vivo", ha detto Bitton.

Augurandosi di chiudere, con la morte di Sinwar, anche un capitolo della sua vita, il medico spiega che ''ogni giorno mi chiedono se ho rimpianti'', per aver contribuito a salvare la vita del leader di Hamas quando era un giovane dentista. ''Non avrei potuto agire diversamente'', dichiara.

Meloni: "Chiamerò di nuovo Netanyahu"

"All'esito di questa mia visita tornerò a chiamare il primo ministro Netanyahu". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut, al termine della missione in Giordania e Libano. 

Houthi: "Addio a Sinwar, Gaza e causa palestinese vinceranno"

Gli Houthi dello Yemen danno l'ultimo saluto a Yahya Sinwar, il leader di Hamas ucciso dai militari israeliani nella Striscia di Gaza. "Le mie più sentite condoglianze" ad Hamas e "al caro popolo palestinese dopo che il grande leader Sinwar ha ricevuto la medaglia del martirio", scrive su X un portavoce degli Houthi, Mohammed Abdulsalam. E aggiunge: "Gaza e la causa palestinese sono destinati alla vittoria, non importa l'entità dei sacrifici".

Meloni: "Ora serve uno sforzo da parte israeliana"

"Sono venuta qui a ribadire l'impegno italiano per il cessate il fuoco. L'Italia con altri partner internazionali ha proposto un cessate il fuoco di 21 giorni. Mikati e Berri hanno aderito alla proposta, ora serve uno sforzo da parte israeliana". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut, sottolineando che la "scomparsa" di Sinwar "può offrire la finestra per una stagione nuova, una finestra che deve essere colta da parte israeliana". 

Mikati: "Il futuro del Libano è stare lontano da conflitti regionali"

Il premier uscente Najib Miqati ha implicitamente preso le distanze da Hezbollah affermando che "il futuro del Libano" risiede "nella dissociazione del Libano stesso dai conflitti che sono intorno a lui". Parlando al termine dell'incontro con la premier Giorgia Meloni, Mikati ha espresso una posizione diversa rispetto a quella di Hezbollah secondo cui la resistenza armata libanese deve andare in soccorso a quella dei palestinesi contro Israele. 

Premier Libano: "Soluzione diplomatica metta fine alla guerra"

Il governo del Libano chiede "una soluzione diplomatica" per metter fine alla "guerra nel Sud" del Paese contro Israele. Lo ha detto il premier uscente Najib Mikati, al termine dell'incontro con la premier italiana Giorgia Meloni. "La soluzione diplomatica deve prevalere sulla violenza. Israele deve cessare il fuoco e rispettare e attuare la legittimità della risoluzione internazionale 1701", ha detto Mikati. "Il Libano da parte sua si impegna ad attuare la 1701. Siamo pronti a rafforzare l'esercito libanese e l'Unifil nel loro lavoro", ha ribadito il premier. 

Starmer,: "Dalla morte di Sinwar un'opportunità per un accordo per cessate il fuoco"

La morte del leader di Hamas Yahya Sinwar rappresenta ''una opportunità'' per avanzare verso un accordo per il cessate il fuoco. Lo ha dichiarato il primo ministro britannico Keir Starmer aggiungendo che ''gli alleati continueranno a lavorare insieme per una de-escalation in Medioriente''. Perché solo ''un cessate il fuoco, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi'' ancora a Gaza, ''l'accesso immediato agli aiuti umanitari e il ritorno a un percorso verso una soluzione a due stati sono gli unici modi per garantire una pace a lungo termine''.

Parlando a Berlino, Starmer ha aggiunto che ''nessuno dovrebbe piangere la morte di Sinwar'' perché ''le sue mani erano macchiate dal sangue di israeliani innocenti e anche il sangue del popolo palestinese che ha sofferto per la violenza che lui ha cercato''.

Macron: "Agire per il Libano, aggiungere guerra alla guerra non porta pace"

Emmanuel Macron ricorda la necessità di "agire per il Libano". In un video diffuso su X, parte di un discorso tenuto ieri a Bruxelles, il presidente francese parla della "conferenza di sostegno al Libano e alla sua sovranità" organizzata dalla Francia per il 24 ottobre. Macron insiste su quella che è una "causa cruciale" perché - scrive anche su X - il Libano "porta un messaggio di pace e diversità utile a tutta la regione".

"Questa conferenza avrà per oggetto la fornitura di aiuti umanitari necessari a centinaia di migliaia di sfollati a causa delle operazioni israeliane e l'assistenza alle istituzioni libanesi con i mezzi per resistere in questo periodo pericoloso e per prepararsi per il futuro, prendendo le prime misure affinché l'esercito libanese possa essere dispiegato nel sud del Paese".

L'appello rinnovato a Israele è di porre fine alle sue operazioni militari e "rispettare la sovranità del Libano". Su X aggiunge che "la Francia è sempre stata al fianco di Israele" e ribadisce che "l'esistenza e la sicurezza di Israele non sono negoziabili". "Aggiungere guerra alla guerra - scrive - non porta né pace né sicurezza, né per Israele né per nessun altro nella regione".

Meloni a Mikati: "Il Libano può sempre contare sull'Italia"

"Lei può sempre contare sull'Italia. Faremo tutto quello che è in nostro potere per far tornare la pace e prosperità in questo Paese amico". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Beirut, rivolgendosi al premier libanese Najib Mikati nelle dichiarazioni congiunte alla stampa al termine dell'incontro bilaterale avuto oggi pomeriggio.

Meloni: "Rafforzare le capacità dell'esercito libanese" (2)

"Come Italia abbiamo anche la missione bilaterale Mibil, parte dell'International Support Group for Lebanon, per rafforzare l'addestramento del personale militare libanese - ha aggiunto Meloni -. Proveremo di fare più su questo fronte non è un caso se nell'ambito del G7 Difesa che si tiene oggi in Italia, è prevista una riunione con tutti i partecipanti, su come meglio implementare questo obiettivo". 

Ministro Barrot: "Conferenza Libano il 24/10 a Parigi"

Il 24 ottobre a Parigi si terrà una conferenza internazionale dedicata al Libano voluta da Emmanuel Macron. Lo ha confermato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot in un intervento all'emittente France Inter, illustrando le linee generali della riunione. "L'obiettivo è mobilitare quanti più Paesi possibile per gli aiuti umanitari di cui il Libano ha bisogno. Sarà anche l'occasione per parlare del futuro istituzionale del Paese", che non ha un presidente da due anni, ha sottolineato Barrot. "Se non facciamo nulla, il Libano domani assomiglierà alla Siria di oggi, focolaio di emigrazione di massa di civili innocenti in fuga dalle persecuzioni in Europa", ha aggiunto il titolare del Quai d'Orsay. Ha inoltre accolto con favore la mano tesa dell'Iran per negoziare un cessate il fuoco con la Francia su Hezbollah in Libano. Il presidente del parlamento iraniano, Mohammad Ghalibaf, ha lasciato intendere che Teheran sarebbe pronta a negoziare con Parigi l'applicazione della risoluzione ONU 1701 che prevede che solo l'esercito libanese possa essere schierato nel sud del Paese. Una condizione essenziale per il ritorno alla pace. "Quando le condizioni sono giuste, la Francia parla a tutti. Quando, tre settimane fa, abbiamo proposto una formula di tregua per il Libano seguita da un cessate il fuoco, abbiamo parlato con l'Iran, che è un attore importante nella regione e che meritava di essere consultato affinché questa proposta fosse credibile. Ora, alle parole devono seguire i fatti", esorta Barrot.

Hamas: "Con Sinwar morto anche capo battaglione al-Sultan a Rafah"

Nell'operazione delle Idf che ha portato all'uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar è stato ucciso anche il comandante del Battaglione al-Sultan a Rafah, Muhammed Hamdan. Lo ha confermato Hamas in una nota.

Macron a Israele: "Non aggiungere guerra alla guerra"

"La Francia è sempre stata al fianco di Israele. L'esistenza e la sicurezza di Israele non sono negoziabili per la Francia e il popolo francese. Aggiungere guerra alla guerra non porta né pace né sicurezza, né per Israele né per chiunque altro nella regione". Lo afferma il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron.

Meloni: "Italia in prima fila per aiuti umanitari a Gaza e Libano"

"L'Italia è in prima fila nelle iniziative per mitigare la crisi umanitaria a Gaza. Con Food for Gaza abbiamo inviato oltre 47 tonnellate di beni alimentari. E per il Libano, dopo la escalation militare, abbiamo approvato nuovi e immediati aiuti umanitari per 70 milioni di euro, mirati in particolare a sostenere le popolazioni sfollate". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut. 

Meloni: "Cruciale sostenere istituzioni Libano"

"E' cruciale sostenere, rafforzare le istituzioni libanesi in questo scenario complesso che stiamo vivendo. Non sono il tipo di leader che vuole dire agli altri quello che dovrebbero fare, ma questa nazione sta soffrendo e avere istituzioni che funzionano è fondamentale per essere capaci di difendere i propri interessi". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Beirut, nelle dichiarazioni congiunte alla stampa con il premier libanese Najib Mikati. 

Meloni: "Con Mikati abbiamo affrontato anche il tema dei rifugiati siriani, impegno dell'Italia"

"Abbiamo approfondito con il primo ministro Mikati la situazione dei profughi interni a Libano e ci siamo occupati anche della crisi dei rifugiati, che è un problema che ha riguardato il Libano per molti anni. Si stima che oltre un milione di persone, di persone sfollate, siano arrivate in Libano in seguito al conflitto in Siria e, come ho detto prima, l'Italia è pronta a affrontare questa problematica a livello nazionale, ma non solo, anche europeo. Per quanto riguarda la questione dei rifugiati, è un argomento su cui l'Italia si impegna da anni e stiamo collaborando con i nostri partner europei per creare le condizioni necessarie per far sì che i profughi possano ritornare in Siria. Ovviamente il ritorno deve essere volontario, sicuro, degno e sostenibile ed è per questo che sosteniamo anche gli sforzi profusi dall'UNHCR". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut.

Meloni a Mikati: "L'Italia cercherà di fare di più per il Libano"

"Come Italia cercheremo di fare di più" nell'ambito della Missione bilaterale in Libano, compreso l'addestramento delle forze militari libanesi. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Beirut, nelle dichiarazioni congiunte alla stampa con il premier libanese Najib Mikati. 

Autopsia Sinwar conferma: ucciso con colpo pistola alla testa

Il leader di Hamas Yahya Sinwar è stato ucciso ''con un colpo di pistola alla testa''. Lo ha confermato il medico legale che ha condotto l'autopsia, Chen Kugel, capo dell'Istituto forense israeliano. Kugel ha aggiunto che ''Sinwar era abbastanza pallido'', confermando il fatto che avesse trascorso molto tempo sottoterra nei tunnel. Allo stesso tempo, però, Sinwar pesava circa 68 chili e mostrava ''pochi segni di una cattiva alimentazione'', ha aggiunto Kugel.

Spiegando che durante lo scontro a fuoco che ha portato all'uccisione di Sinwar il leader di Hamas è stato anche ferito al braccio, Kugel ha spiegato che ''i militari israeliani gli hanno tagliato un dito'' per poterlo portare ai medici competenti e permettere loro di condurre l'esame del Dna. Solo successivamente, una volta confermata l'identità, il corpo di Sinwar è stato trasferito in Israele.

Idf, gravemente feriti 4 soldati in Libano e a Gaza

L'Idf ha reso noto che quattro soldati sono rimasti gravemente feriti durante i combattimenti avvenuti ieri in Libano e un altro è in un combattimento nella Striscia di Gaza. In Libano, tre militari dell'unità d'élite Maglan sono stati colpiti nel Libano meridionale. Un altro ufficiale, un riservista, durante gli scontri al confine, afferma l'Idf. Un soldato della Brigata Givati è stato ferito in modo grave questa mattina nel nord di Gaza. 

Meloni: "Solo rafforzando Unifil si potrà voltare pagina"

 Il rafforzamento della missione Unifil, ha sottolineato Meloni, è necessario "mantenendo la sua imparzialità" e "in coordinamento con Laf", ossia l'esercito libanese". 

Meloni: "Rafforzare capacità esercito libanese"

"Le forze armate libanesi devono essere messe nelle condizioni migliori per essere in grado di sostenere le proprie responsabilità. L'obiettivo è aumentare le loro capacità complessive. Bisogna rafforzare l'addestramento, in accordo con le autorità libanesi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut.

Mikati a Meloni: "Prevalga diplomazia su guerra"

La premier italiana Giorgia Meloni ha chiesto in Libano che la missione Unifil "sia rafforzata". Il premier libanese, Najib Mikati, che l'ha incontrata a Beirut, afferma: "La soluzione diplomatica prevalga sulla guerra".

Meloni: "Al Libano servono istituzioni funzionanti"

"In questo incerto e complesso scenario, credo anche che sia cruciale sostenere le istituzioni libanesi. Non sono il tipo di leader che vuole dire ad altri cosa devono fare, ma questa nazione soffre, e avere istituzioni funzionanti è la chiave per poter difendere i propri interessi. È una riflessione che penso sia condivisa dalla leadership di questa nazione. Posso assicurare che l'Italia è pronta a dare tutto l'aiuto necessario, se richiesto, anche su questo fronte". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut. 

Meloni: "A sud del Litani ci siano solo Unifil e forze libanesi"

"Sono d'accordo con il primo ministro Mikati sulla necessità di una piena applicazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu 1701: a sud del fiume Litani non deve esserci altra presenza militare se non quella dell'Unifil e di Laf", ossia Lebanese Armed Forces. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut. 

Scontri in Libano e a nord di Gaza, 5 soldati Idf feriti gravi

Quattro soldati delle Forze di difesa israeliane sono rimasti gravemente feriti in combattimenti in Libano, al confine con Israele, e un quinto è stato ferito gravemente ferito nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Idf. Tutti i soldati sono stati trasferiti in Israele per essere curati, aggiunge l'esercito.

Mikati: "Grazie Meloni per visita in questa difficile circostanza"

"Benvenuta presidente Meloni". Esordisce così in italiano il premier libanese Najib Mikati aprendo le dichiarazioni congiunte a Beirut, affermando di essere “lieto di ricevere il premier Meloni, che ha voluto visitare il Libano in questa difficile circostanza che stiamo attraversando per esprimere la sua solidarietà al Libano e al suo popolo” ed anche "come messaggio italiano di sostegno alle forze Unifil”.

Meloni: "Unifil e Mibil necessari in ogni scenario post-conflitto"

"Sono qui anche per ringraziare tutti i soldati dislocati nella missione Unifil e nella missione bilaterale Mibil. Questi soldati hanno contribuito per anni alla stabilità del confine tra Israele e Libano e saranno necessari in ogni scenario post-conflitto". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut. 

Meloni arrivata al Parlamento libanese per bilaterale con Berri

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata presso la sede del Parlamento libanese per un incontro bilaterale con il presidente del Parlamento della Repubblica libanese, Nabih Berri.

Israele richiama un'altra brigata di riservisti per il fronte nord

L'esercito israeliano richiama "un'ulteriore brigata di riservisti per missioni operative" nel nord di Israele, a ridosso del confine con il Libano, dove è stata avviata un'operazione contro Hezbollah. Le forze israeliane (Idf) ripetono che questo "consentirà il proseguimento degli sforzi di combattimento contro l'organizzazione terroristica Hezbollah e di raggiungere gli obiettivi della guerra, compreso il ritorno in sicurezza nelle proprie case degli abitanti del nord di Israele".

Hamas: "Scelta del successore di Sinwar non richiederà tempo"

L'alto funzionario di Hamas Mahmoud Mardawi ha affermato che dopo l'omicidio di  Yahya Sinwar  "la scelta di un successore non richiederà molto tempo, è una procedura naturale. I nostri termini riguardo ai negoziati per il cessate il fuoco non cambieranno dopo la morte di Sinwar". Lo riferisce Ynet. 

Meloni: "In Ue lavoriamo per un cessate il fuoco a Gaza e Libano"

"L'Italia e gli altri partner internazionale stanno chiedendo da 21 giorni il cessate il fuoco. Ringrazio il primo ministro e il presidente del parlamento Berri, che incontrerò più tardi, per aver accettato questa proposta. È molto importante per noi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut. "Come sapete, vengo da Bruxelles, dove ho partecipato al Consiglio europeo - ha proseguito -. Ovviamente la crisi in Medio Oriente era al centro dei nostri lavori, e posso assicurare che stiamo tutti lavorando per un sostenibile cessate il fuoco a Gaza e in Libano, sosteniamo i negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas e gli sforzi per sostenere nel modo migliore le popolazioni civili".

30 camion con aiuti entrati oggi nel nord di Gaza

Trenta camion con aiuti umanitari sono entrati oggi nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il Jerusalem Post spiegando che i camion hanno trasportato cibo, acqua, materiale medico e rifugi. Gli aiuti veicolati dalla comunità internazionale sono arrivati al porto israeliano di Ashdod e sono entrati nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Erez.

Meloni: "Orgogliosa di essere in Libano oggi, speriamo torni presto stabilità"

"Sono orgogliosa di essere qui oggi, speriamo che la stabilità possa tornare presto in questo Paese". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut.

Mikati a Meloni: "Impegno su risoluzione 1701, no a minacce a Unifil"

"Durante il mio incontro con il primo ministro Giorgia Meloni, ho affermato l’impegno del Libano ad attuare pienamente le risoluzioni dell'Onu, in particolare la risoluzione 1701, per rafforzare l’esercito nel Libano meridionale in cooperazione con le forze Unifil". Lo ha detto il premier libanese Najib Mikati in dichiarazioni alla stampa a Beirut, riaffermando che il Libano "respinge le minacce di Israele alle forze Unifil nel Libano meridionale".

Putin invita Abbas a vertice Brics di Kazan

Il presidente russo Vladimir Putin ha invitato il presidente dell'Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, a partecipare al vertice dei Brics che si terrà a Kazan la prossima settimana. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Tass. Putin ha ribadito il sostegno della Russia alla soluzione a due Stati nel conflitto tra Israele e i palestinesi e ha detto che la questione sarà discussa durante il vertice di Kazan. Il presidente russo ha anche annunciato di aver convocato per dicembre a Mosca una riunione della commissione economica intergovernativa russo-palestinese.

Meloni: "Missione Unifil va rafforzata, prenderla di mira inaccettabile"

"Considero inaccettabile prendere di mira l'Unifil, tutte le parti coinvolto devono fare la loro parte per garantire la sicurezza dei soldati. Sono convinta che Unifil debba essere rafforzata. Solo rafforzando la missione si potrà voltare pagina, garantendo imparzialità e perseguendo risultati importanti. Dobbiamo tornare alla missione originaria di Unifil" che passa dal "programmare e ricostruire". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut.

Meloni a Mikati: "Il Libano può contare sull'Italia"

"Puoi sempre contare sull'Italia, faremo tutto quello che è in nostro potere per far tornare pace e prosperità in questo Paese amico". Così la premier Giorgia Meloni si è rivolta al primo ministro del Libano Najib Mikati, concludendo le dichiarazioni congiunte dopo l'incontro bilaterale a Beirut.

Meloni: "Solidarietà ai civili che soffrono per il conflitto"

"Sono orgogliosa di essere il primo capo di governo a visitare il Libano dall'inizio dell'escalation militare e l'unico ad averlo visitato due volte dal 7 ottobre dell'anno scorso. Esprimo solidarietà e vicinanza ai civili di entrambe le parti che soffrono conseguenze del conflitto". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut. 

Meloni: "Solo rafforzando Unifil si potrà voltare pagina"

"Considero inaccettabile attaccare l'Unifil, tutte e due le parti devono garantire la sicurezza dei soldati. Sono convinta che Unifil debba essere rafforzata. Solo rinforzando la missione si potrà voltare pagine. Dobbiamo tornare alla missione originale di Unifil". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut.

Caritas, da domani seconda fase vaccinazioni a Gaza

Seconda fase della campagna vaccinale antipolio a Gaza dal 19 al 24 ottobre. "Caritas Gerusalemme torna a essere in prima linea nel suo impegno per la salute dei bambini della Striscia, minacciati dalle precarie condizioni sanitarie causate dal conflitto in corso", riferisce in una nota Caritas Italiana. Di recente, le cliniche della Caritas a Deir Al Balah sono state di vitale importanza per l'Organizzazione Mondiale della Sanità nell'opera di somministrazione delle vaccinazioni antipolio complementari ai bambini di età inferiore ai 10 anni. "Solo pochi giorni fa", conferma Caritas Gerusalemme, "le squadre dell'Oms hanno vaccinato con successo 2.327 bambini presso il nostro punto medico. Oltre al vaccino antipolio, queste squadre hanno fornito anche integratori di vitamina A ed E, assicurando un approccio completo alla salute dei bambini in questo periodo critico". Ora dunque la nuova fase della campagna che si svolgerà dal 19 al 24 ottobre ad Al Birkeh Street. Caritas Gerusalemme consolida la sua collaborazione con l'Oms e con le autorità sanitarie locali, lavorando per proteggere la salute e il benessere della comunità. "Insieme, ci impegniamo per un futuro più sano per tutti i bambini di Gaza". In questi mesi "non sono mai mancati la vicinanza e il sostegno da parte di Caritas Italiana e di tutto la Chiesa italiana. Una vicinanza che si manifesta, oltre che nel seguire con attenzione l'evolversi degli eventi, negli aiuti di emergenza e nel progettare e realizzare insieme la riabilitazione e la ricostruzione", si legge nella nota della branca italiana di Caritas. 

Pezeshkian: "Sinwar è morto come un eroe"

Il leader di Hamas Yahya Sinwar, ucciso ieri dalle Idf a Rafah nel sud della Striscia di Gaza, è morto ''come un eroe''. Lo ha dichiarato il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, aggiungendo che "il martirio di comandanti, dei leader e degli eroi non intaccherà la lotta del popolo islamico contro l'oppressione e l'occupazione".

Idf: "1.500 terroristi di Hezbollah uccisi da inizio guerra"

Sono stati ''uccisi 1.500 terroristi di Hezbollah dall'inizio della guerra'' tra Israele e il movimento libanese sciita. Lo ha dichiarato il capo di Stato maggiore dell'esercito israeliano, Herzl Halevi, affermando che ''sono stati inflitti grandi danni''. Durante un incontro con i comandanti della Brigata Golani, Halevi ha spiegato che ''l'intera catena di comando è stata spazzata via. Hezbollah nasconde il suo conteggio delle vittime, nasconde i comandanti morti".

Il presidente dell'Iran: "La morte di Sinwar non fermerà la resistenza"

"Il nemico dovrebbe sapere che con il martirio di generali, eroi e comandanti non fermerà la resistenza della Ummah (comunità) islamica contro le forze di occupazione". Lo ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, facendo riferimento all'uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar, ieri a Gaza. Il "martirio" di Sinwar "sebbene sia stato doloroso e commovente per tutti coloro che cercano libertà del mondo, in particolare per l'eroico popolo della Palestina, è allo stesso tempo un chiaro segno degli inarrestabili crimini del regime sionista occupante", ha scritto Pezeshkian in un messaggio pubblicato sul suo sito ufficiale, in cui esprime cordoglio per la morte del leader di Hamas. "Il martire Sanwar è stato prigioniero del crudele regime sionista per molti anni durante la sua preziosa vita e in seguito ha combattuto eroicamente fino all'ultimo istante della sua gloriosa vita e non si è mai arreso", si legge nel messaggio. 

Times of Israel: "Sinwar stava cercando di raggiungere l'area umanitaria"

Secondo fonti del Times of Israel, quando è stato ucciso Yahya Sinwar stava probabilmente tentando di raggiungere l'area umanitaria di al Mawasi, vicino al mare, nella Striscia di Gaza sudorientale. L'Idf  ritiene che il leader di Hamas fosse stato inizialmente costretto a lasciare Khan Yunis per trasferirsi a Rafah a causa della pressione  dell'esercito israeliano, che lo aveva messo alle strette e costretto a spostarsi, rimanendo il più possibile nascosto. 

Hamas: "Il successore di Sinwar a breve, la posizione non cambia"

"La scelta di un successore (del leader di Hamas, Yahaya Sinwar) non richiederà molto tempo, è una procedura naturale". Lo ha affermato l'alto funzionario di Hamas, Mahmoud Mardawi, citato da Yedioth Ahronoth, assicurando che "i nostri termini riguardanti i negoziati per il cessate il fuoco non cambieranno dopo la morte di Sinwar". 

Meloni: "Molto chiari sul ruolo dei nostri militari impegnati in Libano"

"Io avrei tanto voluto venire a trovare tutti i militari, mi rendo conto che non sarebbe stato facile, però sono qui anche per portare la vicinanza, l'attenzione, la solidarietà e la gratitudine dell'Italia per il vostro lavoro". Sono le parole della premier Giorgia Meloni, come si ascolta in un video diffuso da Palazzo Chigi, durante l'incontro a Beirut con il comandante della Missione bilaterale italiana in Libano: il colonnello Matteo Vitulano e il vicepresidente del Comitato Tecnico-Militare per il Libano, il colonnello Attilio Cortone. "I miei messaggi -ha assicurato- sono stati e saranno molto chiari sul ruolo dei nostri militari impegnati sia in Unifil che nella Mibil e nella missione multilaterale".

"Vi prego di trasferire a tutti gli uomini e le donne impegnati la mia vicinanza e la mia solidarietà. Spero di venirli a trovare presto", ha concluso Meloni. 

Hezbollah: "Abbiamo lanciato sciami di droni sul nord di Israele"

Hezbollah ha affermato di aver lanciato droni contro le truppe di stanza nella città di Safed, nel nord di Israele, oggi in risposta agli attacchi israeliani contro le sue roccaforti nel sud del Libano. Il gruppo sostenuto dall'Iran ha affermato di aver lanciato un attacco "con uno squadrone di droni d'attacco contro raduni di soldati nemici nella città occupata di Safed", in risposta agli attacchi ai villaggi nel sud del Libano, dove Hezbollah detiene il potere. 

Hezbollah: "Continueremo a sostenere i palestinesi"

Hezbollah ha celebrato il leader di Hamas, Yahya Sinwar, e ha promesso di continuare a sostenere i palestinesi. In un comunicato stampa, il gruppo sciita filo-iraniano, il cui leader Hassan Nasrallah è stato assassinato a fine settembre da Israele, ha reso omaggio a Yahya Sinwar "che ha combattuto il progetto americano e l'occupante sionista e ha versato il suo sangue al punto da diventare un martire". Hezbollah ha inteso "riaffermare il sostegno al popolo palestinese" che "resiste alla criminale aggressione sionista". 

Putin: "La Russia ha sempre sostenuto la soluzione a due Stati"

La Russia ha sempre sostenuto le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU sulla creazione di due stati, Israele e Palestina. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, al vertice dei Brics a Kazan secondo quanto riportano le agenzie russe. Putin ha tricordato che al vertice è stato invitato anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Mosca è in contatto sia con Israele che con la Palestina, la via principale per risolvere il problema palestinese è la creazione di un vero e proprio Stato palestinese, ha concluso Putin. 

Idf: "Sinwar nei tunnel per il 90% della guerra, ucciso mentre si spostava verso nord"

Il leader di Hamas Yahya Sinwar ha trascorso nei tunnel il 90 per cento del periodo della guerra con Israele, dal 7 ottobre dello scorso anno, ed è stato ucciso quando è uscito per trasferirsi nel nord della Striscia di Gaza, nell'area di al-Muwasi. E' quanto ritengono le Forze di difesa israeliane, le Idf, convinte che l'assedio al quartiere di Tel al-Sultan a Rafah, dove Sinwar è stato ucciso, gli abbia impedito di fuggire verso nord.

Come scrive il sito di Haaretz, l'esercito israeliano era a conoscenza della presenza di Sinwar nella zona di Tel al-Sultan grazie a tracce del suo Dna raccolte alcune settimane fa nel complesso sotterraneo in cui alloggiava, a poche centinaia di metri dal tunnel in cui sei ostaggi erano stati assassinati ad agosto.

Sinwar

©Ansa

La Casa Bianca: "Dopo Sinwar priorità a tregua e liberazione degli ostaggi"

"Dopo l'uccisione di Yahya Sinwar la priorita' di Joe Biden è arrivare al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi e all'aumento degli aiuti umanitari a Gaza": lo ha ribadito il portavoce del consiglio di sicurezza John Kirby in una call.

Houthi e Hezbollah omaggiano la memoria di Sinwar

Gli Houthi dello Yemen e Hezbollah in Libano commemorano la morte del capo di Hamas Sinwar. "Le mie sincere condoglianze e grandi benedizioni al movimento di Hamas e al caro popolo palestinese per il grande leader Yahya Sinwar che riceve la medaglia del martirio", ha scritto un portavoce del gruppo ribelle degli Houthi su X, aggiungendo che "Gaza e la causa palestinese sono destinate alla vittoria, non importa quanto grandi siano i sacrifici". Hezbollah ha garantito che continuerà a sostenere i palestinesi. 

Hamas, bilancio Gaza a 42.500 morti e 99.546 feriti

Dall'inizio della guerra di Israele contro Hamas a Gaza, sono morti in 42.500 e altri 99.546 sono rimasti feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito dal gruppo militante palestinesi, precisando che nelle ultime 24 ore in 62 hanno perso la vita.

Ucciso il leader di Hamas, Sinwar. Netanyahu: "La guerra continua". VIDEO

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, oggi contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO

Gb: "Sinwar un brutale terrorista, ora Israele cessi il fuoco"

Con l'uccisione di Yahya Sinwar, leader di Hamas, scompare "un terrorista brutale, responsabile dell'orrore del 7 ottobre", ma "ora è tempo" di mettere fine alle ostilità nella Striscia di Gaza e il Medio Oriente per aprire una pagina nuova. Lo ribadisce il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, a margine di una visita in Cina, in una dichiarazione rilanciata sul suo profilo X.  "I miei pensieri - premette Lammy - sono per le vittime (del 7 ottobre) e le famiglie di tutti coloro che hanno subito il peggior attacco contro il popolo ebraico dopo l'Olocausto". "Ora - aggiunge tuttavia a seguire, rivolgendosi in primis al governo d'Israele -  è tempo di un cessate il fuoco che porti a un nuovo capitolo in Medio Oriente". 

Meloni incontra il capo della missione italiana in Libano

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nell'ambito della visita a Beirut, ha incontrato il comandante della Missione bilaterale italiana in Libano, il colonnello Vitulano, e il vicepresidente del Comitato Tecnico-Militare per il Libano, colonnello Cortone. Lo riferiscono fonti italiane, spiegando che la premier ha espresso la sua vicinanza personale e quella del Governo a tutta la missione di Unifil e a tutti i militari italiani impegnati in Libano. 

Iran: "Sinwar fonte d'ispirazione per la regione"

Il leader di Hamas, assassinato dalle forze israeliane a Gaza ieri, è "fonte di ispirazione" per il Medio Oriente. Lo ha affermato la missione iraniana presso l'Onu, celebrando il capo del movimento palestinese morto combattendo. "Quando le forze statunitensi hanno tirato fuori un Saddam Hussein trasandato da un buco sotterraneo, lui li ha implorati di non ucciderlo nonostante fosse armato. Coloro che consideravano Saddam come il loro modello di resistenza alla fine sono crollati", ha sottolineato la rappresentanza diplomatica. "Tuttavia, quando i musulmani ammirano il martire Sinwar in piedi sul campo di battaglia, in tenuta da combattimento e all'aperto, non in un nascondiglio, di fronte al nemico, lo spirito di resistenza sarà rafforzato". 

Austin: "La morte di Sinwar rimuove un enorme ostacolo"

Il leader militare di Hamas Yahya Sinwar "ha dedicato la vita a sabotare le possibilità di pace tra israeliani e palestinesi. Finalmente è stata fatta giustizia. E questo rimuove un ostacolo enorme". Lo dice il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin, a Bruxelles al termine della Ministeriale della Nato.

Austin

©Ansa

Giorgia Meloni arrivata a Beirut, accolta da Mikati

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunto all'aeroporto internazionale Rafic Hariri di Beirut, accolto dal presidente del Consiglio della Repubblica libanese, Najib Mikati. Meloni si trasferirà al Palazzo del Governo, Grand Serail, per un incontro bilaterale con il presidente Mikati. Al termine, sono previste dichiarazioni congiunte alla stampa. 

Hamas: "Fonderemo lo stato palestinese con Gerusalemme capitale"

"Hamas prosegue il suo percorso per fondare uno stato palestinese nella totalità dei Territori Palestinesi con Gerusalemme come capitale". Lo afferma Khalil al-Hayya, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, nel discorso trasmesso da al-Jazeera.

Hamas: "Sinwar è morto combattendo, si è sacrificato per noi"

Yahya Sinwar, leader di Hamas ucciso ieri dalle forze israeliane a Gaza, "ha incontrato la sua fine stando coraggiosamente, a testa alta, impugnando la sua arma da fuoco, sparando fino all'ultimo respiro, fino all'ultimo momento della sua vita". Lo ha affermato Khalil Hayya, capo di Hamas a Gaza, descrivendo il leader palestinese come "risoluto, coraggioso e intrepido" che "ha sacrificato la sua vita per la causa della nostra liberazione". 

Hamas: "La morte di Sinwar rafforzerà il movimento

L'uccisione di Yahya Siwar "rafforzerà" il movimento militante palestinese. Lo ha affermato Khalil Hayya, capo di Hamas a Gaza, confermandone la morte. 

Hamas: "Libereremo gli ostaggi solo quando Israele si ritirerà"

Khalil Hayya, capo di Hamas a Gaza, ha dichiarato che i prigionieri tenuti a Gaza non saranno liberati finché Israele non cesserà gli attacchi contro la Striscia e ritirerà le sue truppe dall'enclave. Lo riporta Al Jazeera. 

Hamas conferma la morte di Sinwar, al-Hayya parla all'indomani dell'annuncio israeliano

Khalil al-Hayya, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, conferma "il martirio" Yahya Sinwar, leader del gruppo ucciso nell'enclave palestinese come annunciato ieri da parte israeliana. Al-Hayya sta intervenendo all'indomani della notizia. E' la tv satellitare al-Jazeera a trasmettere il suo discorso.

Austin: "La morte di Sinwar apre opportunità, gli ostaggi liberi"

"La morte di Sinwar apre un'opportunità per il progresso: era la mente del 7 ottobre, responsabile per 1200 morti, la morte di molti americani. Sinwar ha speso la sua vita per impedire la pace tra Palestina e Israele. La priorità è il rilascio degli ostaggi, non devono stare in prigionia altre ore, hanno vissuto l'inferno". Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin a Bruxelles, sottolineando che ora c'è la chance per finire la guerra. 

Austin: "Le forze Usa pronte ad assistere la difesa di Israele"

Le nostre forze nella regione sono pronte ad assistere la difesa di Israele, evitare aggressioni e ridurre il rischio di tutti coloro in guerra". Lo ha dichiarato il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, in conferenza stampa al termine della riunione dei ministri della Difesa della Nato.

Media: "Attesa a Doha riunione di Hamas per scegliere il successore di Sinwar"

E' attesa a Doha, in Qatar, una riunione della leadership di Hamas all'estero presieduta dal capo del Consiglio della Shura del movimento, Muhammad Ismail Darwish, per scegliere il successore di Yahya Sinwar, il leader del gruppo di cui ieri Israele ha confermato l'uccisione nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il sito di notizie saudita Asharq News, che parla della possibilità di una riunione "nelle prossime ore" o forse "nei prossimi giorni".

Secondo le notizie, Hamas potrebbe istituire un "consiglio direttivo", ovvero optare per una guida collegiale, sotto la presidenza di Darwish. Asharq News indica comunque tra i possibili successori di Sinwar, lo stesso Darwish, Khalil al-Hayya, vice di Sinwar, Husam Badran e Mohammed Nasr che fanno parte dell'ufficio politico di Hamas.

Sinwar

©Ansa

Israele schiera brigata aggiuntiva a confine Libano

L'esercito israeliano afferma di aver schierato una brigata aggiuntiva al confine con il Libano.

Scholz: "Siamo al fianco di Israele, più che mai importante prevenire escalation"

"Siamo al fianco di Israele". A sottolinearlo è stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a Berlino dove ha accolto il presidente americano Joe Biden.  Ora più che mai è importante prevenire un'ulteriore escalation, ha sottolineato Scholz, che ha detto di considerare la morte di Sinwar un'occasione ed ha auspicato che essa possa portare alla “prospettiva concreta” di un cessate il fuoco a Gaza e alla liberazione degli ostaggi. A riferirne è la Bild.

Meloni e re giordano: "Sforzi per cessate il fuoco e ostaggi"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in visita in Giordania, è stata ricevuta da re Abdullah II e "i due leader hanno discusso della situazione in Medio Oriente e degli sforzi comuni per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani in linea con la risoluzione 2735, ribadendo la necessità di un processo politico che conduca alla soluzione dei due Stati". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. 

Media: il corpo di Sinwar in un luogo segreto dopo l'autopsia

Il corpo del leader di Hamas Yahya Sinwar è stato trasferito in un luogo segreto in Israele dopo essere stato sottoposto a un'autopsia presso l'Abu Kabir Forensic Institute durante la notte. Lo scrive Walla citato a sua volta dal Times of Israel. Secondo quanto riferito, l'autopsia ha confermato che Sinwar è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco alla testa. Walla aggiunge che l'istituto forense sta aspettando i risultati di ulteriori test per determinare se nel suo sangue al momento della morte fossero presenti droghe o altre sostanze.

Idf ordina l'evacuazione di 23 villaggi nel sud Libano

L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti di 23 villaggi nel sud del Libano di evacuare a decine di chilometri verso nord, oltre il fiume Awali, che scorre dalla valle della Bekaa nel Mediterraneo, mentre intensifica la sua attacchi nella regione. Lo riporta il Guardian. In un post su X, il portavoce arabo dell'esercito israeliano Avichay Adraee ha affermato che ai residenti è "proibito andare a sud" e che farlo "potrebbe essere pericoloso per la vita". "Chiunque si trovi vicino a elementi, strutture o armi di Hezbollah sta mettendo a rischio la sua vita", si legge nel post.

Hamas: "Il gruppo non può essere eliminato"

Un alto responsabile di Hamas ha affermato che il gruppo palestinese "non può essere eliminato" con l'uccisione dei suoi leader, ma non ha confermato la morte di Yahya Sinwar. "Hamas è un movimento di liberazione guidato da persone che cercano libertà e dignità, e questo non può essere eliminato", ha detto all'Afp Basem Naim, membro senior dell'ufficio politico di Hamas.

Cremlino teme "conseguenze per i civili dopo morte Sinwar

La Russia è preoccupata per le conseguenze sulla popolazione civile in Libano e a Gaza, dopo che Israele ha eliminato il leader di Hamas Yahya Sinwar. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass. "La cosa principale per noi sono le conseguenze per la popolazione pacifica", ha detto in risposta a una richiesta di commento sull'azione di Israele. "Abbiamo serie preoccupazioni a riguardo", ha sottolineato il portavoce. "Il disastro umanitario che si osserva sia a Gaza che in Libano è oggetto della nostra seria preoccupazione", ha aggiunto Peskov.

Morte Sinwar, chi sarà adesso il nuovo leader di Hamas?

Media:due israeliani feriti in scontro Idf-terroristi

Due israeliani sono rimasti feriti nello scontro a fuoco tra l'Idf e i terroristi che si sono infiltrati dalla Giordania. Lo scrive Ynet secondo cui i miliziani erano vestiti con uniformi militari.

Idf: "Si cerca un terzo terrorista fuggito da luogo attacco"

"In seguito alla segnalazione iniziale, due terroristi che avevano attraversato la Giordania per entrare in territorio israeliano, a sud del Mar Morto, sono stati eliminati dai soldati dell'Idf. Sono state inviate forze aggiuntive per rinforzare l'area e stanno conducendo ricerche a terra e in aria per un altro terrorista che probabilmente è fuggito dalla scena". Lo scrive l'Idf in un aggiornamento su Telegram.

Idf: "Terroristi entrati da Giordania, due neutralizzati"

L'Idf afferma di aver eliminato due terroristi che si erano infiltrati in Israele dalla Giordania nell'area del Mar Morto. "Poco fa, i soldati dell'Idf hanno identificato un certo numero di terroristi entrati dalla Giordania in territorio israeliano a sud del Mar Morto. Le truppe dell'Idf sono state inviate sulla scena e due terroristi che hanno aperto il fuoco contro le truppe sono stati neutralizzati dalle forze. Le truppe stanno conducendo delle ricerche nella zona", ha riferito l'Idf su Telegram.

Iran: "Risolvere le questioni regionali in modo pacifico"

"Dobbiamo assicurare che le questioni regionali siano risolte in modo pacifico e che la sicurezza della regione e gli accordi politici contribuiscano alla pace e alla stabilità". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, come riferisce Iran International, dopo essere arrivato a Istanbul per partecipare alla riunione della Piattaforma regionale per la cooperazione nel Caucaso, assieme agli omologhi di Turchia, Russia, Armenia e Azerbaigian, rispettivamente Hakan Fidan, Serghei Lavrov, Ararat Mirzoyan e Jeyhun Bayramov. Il capo della Diplomazia di Teheran è arrivato nella città turca dopo un tour regionale che lo ha portato a visitare Giordania, Arabia Saudita, Egitto, Libano, Siria, Iraq, Oman e Qatar, nel contesto delle tensioni tra Iran e Israele.

Premier Libano respinge interferenza Iran in negoziato

Il primo ministro ad interim del Libano, Najib Mikati, ha dichiarato di aver respinto l'interferenza iraniana in una questione libanese. Nelle scorse ore, il presidente del parlamento iraniano ha detto che il suo Paese era pronto a negoziare con la Francia sulla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite.

Israele, sventati attacchi pianificati da residente Gerusalemme est

La polizia israeliana e lo Shin Bet hanno annunciato di aver scoperto e sventato diversi attacchi terroristici pianificati da un residente di Gerusalemme est, un 22enne che si apprestava tra le altre cose ad entrare in azione durante una protesta dei parenti degli ostaggi a Tel Aviv, a piazzare ordigni su un treno e ad aprire il fuoco contro i militari israeliani. A scriverne è il quotidiano israeliano 'Ha'aretz'.

Secondo lo Shin Bet e la polizia durante le indagini è emerso che il sospetto è sostenitore di Hamas e del gruppo 'Brigate Jenin' e che è stato appoggiato da residenti della Cisgiordania, anche nell'acquisizione di armi ed esplosivi. L'indagine ha anche rivelato che l'uomo aveva lasciato un testamento e che ha aperto un gruppo sui social chiamato  “Soldati di Dio”. Per oggi è previsto l'atto di incriminazione a suo carico. 

Netanyahu convoca riunione sicurezza, priorità ostaggi

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu convocherà una riunione speciale sulla sicurezza per discutere gli sforzi per un accordo sugli ostaggi alla luce della morte di Sinwar. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel. Alla riunione, che si terrà presso il quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv "più tardi oggi", parteciperanno ministri del governo e funzionari della sicurezza. Sarà la prima riunione operativa dopo la morte del leader di Hamas, Yahya Sinwar e, secondo quanto riportato dai media ebraici, si concentrerà sulla possibilità di progressi nei negoziati per un accordo sugli ostaggi proprio alla luce della sua morte.

Biden a Netanyahu, "Andare avanti" verso cessate il fuoco

Il presidente Joe Biden ha nuovamente esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad "andare avanti" e a fare progressi verso un cessate il fuoco a Gaza dopo l'uccisione di Yahya Sinwar, il leader di Hamas. Il presidente Usa ha ribadito il concetto parlando da Berlino, nel corso della sua visita ufficiale. E' stato accolto con gli onori militari dal suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier. A mezzogiorno è previsto un tete a tete con il cancelliere Olaf Scholz, seguito da un incontro a quattro con il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer dedicato al Medio Oriente e all'Ucraina. Da Berlino, Biden e i leader mondiali rinnoveranno sicuramente la spinta per porre fine al conflitto a Gaza, poche ore dopo l'uccisione di Sinwar a Rafah. Al suo arrivo a Berlino ieri sera, il presidente degli Stati Uniti si è congratulato con Netanyahu, dicendo che Sinwar "ha molto sangue sulle mani: sangue americano, sangue israeliano e altri". Biden ha affermato che l'uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar da parte di Israele è un "buon giorno per il mondo", dicendo di sentirsi "più fiducioso" sulle prospettive di un cessate il fuoco. Nei prossimi quattro cinque giorni il segretario di stato americano, Antony Blinken, andrà in missione in Israele. 

Katz: "Guterres non esulta per Sinwar, è anti-israeliano"

"Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres non ha accolto con favore l'eliminazione dell'arciterrorista Yahya Sinwar, così come si è rifiutato di dichiarare Hamas un'organizzazione terroristica dopo il massacro del 7 ottobre. Guterres sta guidando un programma anti-israeliano e anti-ebraico estremo. Continueremo a designarlo come persona non grata e a impedirgli l'ingresso in Israele". Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. 

Idf, in un giorno raid su 150 obiettivi a Gaza e Libano

L'esercito israeliano ha affermato di aver effettuato in un solo giorno, ieri, circa 150 attacchi su siti nella Striscia di Gaza e in Libano. Secondo la stessa fonte, citata dai media israeliani, sono stati colpiti depositi di munizioni, siti di lancio di razzi e postazioni di cecchini e di osservazione. Durante la notte, "la squadra di combattimento" della Brigata Givati israeliana ha unito le forze con la Divisione 162 nell'assedio e nell'offensiva di terra contro il campo profughi di Jabalyia a Gaza nel nord del territorio, ha dichiarato l'Idf. Gli attacchi dell'aeronautica attuati ieri a Jabalyia avevano "eliminato decine di terroristi", ha aggiunto l'esercito. Si stima che 400 mila palestinesi siano rimasti intrappolati dall'assedio di due settimane dell'esercito israeliano nel nord della Striscia. Sul posto non sarebbero più arrivate scorte di cibo, acqua e medicine e i soccorritori non sono in grado di recuperare i corpi delle persone uccise per strada e intrappolate sotto le macerie degli edifici bombardati.

Bambini palestinesi fra le vittime di un raid contro una casa di Gaza

Ci sono anche bambini fra i civili uccisi in un raid missilistico israeliano contro una casa a nord ovest della Città di Gaza. La Mezzaluna rossa palestinese, citata dall'agenzia Wafa, ha denunciato il ritrovamento dei loro corpi. Dalla scorsa notte, fino a questa mattina, sono proseguiti i raid israeliani a Gaza. Altre due persone sono rimaste uccise nella zona di Wadi-al-Aryes, a sud est della città di Gaza. Ci sono altre vittime nel campo profughi di al-Shati, a ovest. 

Oggi Giorgia Meloni in visita in Giordania e Libano

La premier italiana visiterà prima la Giordania, dove vedrà il re Abdallah II, e poi il Libano dove incontrerà il premier Mikati. Ieri il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ribadito la presenza della missione Unifil sulla Blue Line spiegando che "andare via ora minerebbe, forse definitivamente, la credibilità stessa delle Nazioni Unite". Intanto a Berlino in giornata c’è il vertice tra Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito sulla crisi in Medio Oriente e la guerra in Ucraina. LEGGI QUI

Al Jazeera, in coma nostro reporter colpito da cecchino Israele

Il giornalista di Al Jazeera Fadi Al-Wahidi è caduto in coma più di una settimana dopo essere stato colpito al collo da un cecchino israeliano nel nord di Gaza: lo ha riferito l'emittente affermando che Israele non ha risposto alle richieste di consentire la sua evacuazione per cure mediche. Secondo Al Jazeera, Al-Wahidi indossava un giubbotto che lo identificava chiaramente come membro della stampa quando è stato colpito la scorsa settimana mentre copriva le operazioni israeliane a Jabalya, nel nord di Gaza. Pochi giorni prima dell'attacco ad al-Wahidi, un suo collega di Al Jazeera, il cameraman Ali al-Attar, era stato colpito e gravemente ferito mentre copriva le condizioni dei palestinesi sfollati a Deir el-Balah, nel centro di Gaza. All'inizio di questa settimana tre organizzazioni per la libertà di stampa, il Committee to Protect Journalists (cpj), Free Press Unlimited (Fpu) e Reporter senza frontiere (Rsf), hanno lanciato un raro appello congiunto a Israele affinché consenta l'evacuazione dei due giornalisti.

Oms, Israele nega l'ingresso di specialisti medici a Gaza

Israele ha negato l'ingresso a Gaza ad alcuni specialisti medici che volevano dare supporto alle cliniche nella Striscia. Lo afferma l'Oms citata dalla Dpa, secondo cui da agosto, otto organizzazioni e oltre 50 servizi di emergenza specializzati sono stati colpiti dal blocco israeliano. Gli specialisti avrebbero dovuto fornire un supporto cruciale per vari servizi medici, nonché supporto psicologico per gli operatori sanitari presso strutture tra cui l'European Gaza Hospital e il Nasser Hospital, ha affermato l'Oms. Secondo la Cnn, tra le organizzazioni a cui è stato negato l'ingresso c'è la statunitense Palestinian American Medical Association. Per l'Oms, questo segna il primo caso in cui Israele ha negato a intere organizzazioni la possibilità di partecipare agli sforzi di soccorso per la Striscia di Gaza.

Idf, brigata si unisce alle rinnovate operazioni a Jabalya

L'Idf ha riferito che le truppe della Brigata Givati ;;si sono unite alla 162a Divisione nell'area di Jabalya, nel nord di Gaza, durante la notte, come parte della rinnovata operazione di terra. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l'esercito israeliano, "decine di terroristi sono stati eliminati in combattimenti e attacchi aerei nel nord di Gaza nell'ultima giornata", mentre nel centro di Gaza, "le truppe della 252a Divisione hanno colpito un edificio che utilizzato da Hamas". 

Governo, in Libano 45 morti e 179 feriti in 24 ore

Il Ministero della Salute Pubblica del Libano ha riferito che 45 persone sono state uccise e 179 ferite negli attacchi israeliani sul Paese durante la giornata di giovedì. Le ultime vittime portano il bilancio complessivo delle vittime in Libano a 2.412 persone uccise e 11.267 ferite da quando sono scoppiati i combattimenti tra Hezbollah e Israele. un anno fa. 

Idf, ucciso comandante locale di Hezbollah nel sud Libano

L'Idf ha riferito di aver ucciso Mohammad Hussein Ramal, comandante di Hezbollah nell'area di Taybeh, in un attacco aereo nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l'esercito israeliano, Ramal era responsabile della pianificazione e dell'esecuzione di attività terroristiche contro Israele ed è stato ucciso nell'attacco aereo diretto dalle truppe della 98a Divisione. Nello stesso momento, le truppe della 7a Brigata corazzata hanno localizzato e distrutto diversi lanciarazzi pronti per il lancio verso il nord di Israele, afferma l'esercito. 

Teheran: "Circostanze morte Sinwar rafforzeranno spirito di resistenza"

Le circostanze della morte di Yahya Sinwar rafforzeranno "lo spirito di resistenza", scrive la missione iraniana alle Nazioni Unite sottolineando che l'ideatore degli attacchi del 7 ottobre contro Israele è stato ucciso a Rafah combattendo, e non nascosto in un bunker, come Israele aveva spesso denunciato. "Quando le forze Usa hanno trascinato fuori uno scomposto Saddam Hussein da una buca, questi ha implorato i militari di non ucciderlo anche se era armato. Coloro che guardavano a Saddam come al loro modello di resistenza sono infine crollati. Quando i musulmani guardano al Martire Sinwar sul campo di battaglia, in divisa, che a viso aperto, non nascosto, affronta il nemico, lo spirito di resistenza non potrà che rafforzarsi. Diventerà un modello per i giovani e i bambini che seguiranno il suo percorso fino alla liberazione della Palestina, fino a che ci sarà occupazione e aggressione, ci sarà resistenza e il martire rimarrà vivo e fonte di ispirazione", recita la dichiarazione. 

Hamas, saliti a 28 morti nel raid di ieri su Jabalya

Almeno 28 palestinesi, tra cui bambini, sono stati uccisi ieri in un attacco israeliano che ha colpito una scuola usata come rifugio a Jabalya, nel nord di Gaza. Lo ha affermato un funzionario del ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas, citato dal Guardian. L'esercito israeliano ha affermato che l'attacco aveva come obiettivo i miliziani di Hamas e della Jihad islamica palestinese che operavano all'interno della scuola, sostenendo che decine di combattenti erano presenti quando l'attacco ha avuto luogo. In una dichiarazione, Hamas ha negato che i militanti stessero utilizzando la scuola come base.

Hezbollah, verso nuova fase conflitto con Israele

Hezbollah annuncia "una transizione verso una nuova fase di escalation nel confronto con il nemico israeliano, che si rifletterà negli sviluppi e negli eventi dei prossimi giorni". La formazione di stanza nel Sud-Est del Libano afferma di aver utilizzato per la prima volta missili a guida di precisione contro le truppe israeliane.

Idf, attivate sirene antiaeree a Eilat per sospetto drone

Il Comando del Fronte Interno delle IDF ha attivato le sirene antiaeree nella città costiera di Eilat, sulla costa del Mar Rosso, a causa della sospetta presenza di un drone. Lo riporta The Times of Israel. 

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