Il premier del Qatar annuncia di aver ricevuto "una risposta positiva" dalla fazione islamica, che ribadisce, tuttavia, la richiesta "di un cessate il fuoco totale e comprensivo" e della "fine dell'aggressione". Fonti israeliane: "La risposta è negativa nella sostanza. Hamas ha detto sì al quadro dell'accordo, ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti". Almeno 32 ostaggi israeliani sarebbero morti: lo riferisce il New York Times che ha visionato una valutazione interna dell'esercito
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Il premier Mohammed bin Abdulrahman Al Thani annuncia di aver ricevuto "una risposta positiva" sull'intesa tra Hamas e Israele per il rilascio degli ostaggi. Ma la fazione islamica ribadisce la richiesta "di un cessate il fuoco totale e comprensivo" e della "fine dell'aggressione". E fonti israeliane: ""Hamas ha detto sì al quadro dell'accordo, ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti". Almeno 32 prigionierri israeliani - un quinto dei 136 rapiti ancora nelle mani di Hamas - sono morti. Lo riferisce il New York Times che ha visionato una valutazione interna dell'esercito israeliano.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Liveblog del 7 febbraio 2024 sulla guerra Israele Hamas
Ong: 4 morti tra cui civili nel raid israeliano in Siria
"Quattro persone sono rimaste uccise, tra cui due civili, negli attacchi israeliani sulla città di Homs". Lo ha reso noto Rami Abdel Rahman, che dirige l'Ong Osservatorio siriano per i diritti umani. Il ministero della Difesa siriano ha riferito che "il nemico israeliano ha lanciato attacchi aerei dalla direzione a nord di Tripoli (Libano) prendendo di mira una serie di siti nella città di Homs e nelle sue campagne... uccidendo e ferendo un certo numero di civili".
Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse
Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria LEGGI
Guerra Israele-Hamas, arrivati in Italia i primi bambini palestinesi feriti
Ad accoglierli all'aeroporto di Ciampino il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. I piccoli, dieci in totale, sono ora ricoverati tra l'ospedale Bambin Gesù di Roma, il Gaslini di Genova e il Meyer di Firenze. Il generale Figliuolo: "Una bella pagina, ora altri ponti aerei col nostro Paese" LEGGI
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli CHI SONO
Gaza, 800 funzionari europei e Usa accusano Israele: "Viola il diritto internazionale"
Centinaia di diplomatici e funzionari (la metà lavora per la Commissione europea), tra cui anche italiani, hanno sottoscritto un documento "transatlantico" in cui accusano Israele di "gravi violazioni del diritto internazionale" per la risposta militare contro la Striscia e chiedono ai rispettivi governi una reazione più decisa. Altrimenti c'è "il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo": fino a scenari di "pulizia etnica e genocidio". LEGGI L'ARTICOLO
inviato Usa: "In atto sforzi diplomatici per porre fine ad attacchi Houthi"
Sono in corso sforzi diplomatici per porre fine agli attacchi degli Houthi alle navi internazionali nel Mar Rosso. Lo ha affermato l'inviato speciale americano Tim Lenderking, aggiungendo che si stanno “facendo sforzi diplomatici per cercare di trovare una via d’uscita per gli Houthi che consentirebbe alla situazione di migliorare".“Abbiamo bisogno di vedere una seria riduzione della tensione a Gaza” - ha detto ancora - Il Segretario di Stato Antony Blinken, che è impegnato in un’azione diplomatica nella regione, sta lavorando molto duramente su questo”.
Ufficio di Netanyahu, risposta Hamas al vaglio del Mossad
"La risposta di Hamas è stata trasmessa dal mediatore del Qatar al Mossad. I suoi dettagli vengono attentamente valutati dai funzionari coinvolti nei negoziati". Lo annuncia l'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.
Gaza, ucciso direttore Centro informazioni palestinese
Rizq Al-Gharabli, direttore del Centro informazioni palestinese nella Striscia di Gaza, è stato ucciso “come risultato dei continui attacchi e bombardamenti da parte dell'occupazione 'israeliana' contro le case dei cittadini a Khan Younis”. Lo ha riferito l'ufficio stampa del governo di Gaza, aggiungendo che il numero dei giornalisti uccisi nella Striscia dall'inizio della guerra è ora di 123.
I soldati israeliani morti sono finora 563
Un soldato israeliano e' stato ucciso oggi nel nord di Gaza. Lo rende noto l'esercito israeliano. In un post sul canale Telegram, l'esercito israeliano aggiunge che il bilancio delle vittime è salito a 563 unità. Il numero comprende i soldati israeliani uccisi nel sud del Paese il 7 ottobre.
Blinken a premier Qatar, rilasciare tutti ostaggi
"Ho avuto una discussione produttiva con il premier del Qatar Al Thani a Doha. Il costante impegno ai massimi livelli dei nostri governi riflette la nostra incessante attenzione a garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e a ottenere una pausa nella lotta per affrontare la terribile situazione umanitaria a Gaza". Lo scrive il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
Mar Rosso, Usa schierano Phalanx ciws: come funziona l'arma anti-missili
Stando a quanto riferiscono funzionari americani citati dalla Cnn, il cacciatorpediniere USS Gravely martedì notte avrebbe utilizzato il sistema Phalanx CIWS contro un missile da crociera intercettato a solo un miglio alla nave, e quindi a pochi secondi dall'impatto. IL FOCUS
Tajani: "Sostegno convinto a negoziato per ostaggi"
"Sostegno convinto al negoziato per la liberazione degli ostaggi, per il cessate il fuoco a Gaza e per la definizione di un orizzonte politico che porti alla soluzione 'due Popoli due Stati'. Il Governo italiano lavora per la pace in Medio Oriente". Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Idf: "Soldato israeliano ucciso nel nord di Gaza"
Un soldato israeliano è stato ucciso nel nord di Gaza. Ne dà notizia l'Idf su Telegram. Con quest'ultima vittima, il bilancio dei militari israeliani uccisi dal 7 ottobre sale a 563.
Papa chiama Patriarcato: "Incoraggiate la parrocchia di Gaza"
Papa Francesco ha telefonato al Patriarcato latino di Gerusalemme chiedendo di tenersi quotidianamente in contatto con la parrocchia di Gaza "per verificare come stanno e per incoraggiarli". Lo riferisce il ceo del Patriarcato, Sami El-Yousef. Poi c'è stata la telefonata con padre Yousef il viceparroco della Sacra Famiglia. "Io e padre Gabriel - afferma l'esponente del Patriarcato riferendosi a padre Gabriel Romanelli, il parroco di Gaza che non è più potuto rientrare nella sua parrocchia - eravamo depressi nel sentire lo stato delle scorte alimentari, del carburante dell'acqua, figuriamoci nelle rigide condizioni invernali senza riscaldamenti, per non parlare delle condizioni mediche con le cure non disponibili". "Dopo quattro mesi - riferisce ancora Sami El-Yousef - sono esausti ma trovano ancora miracolosamente la forza di andare avanti grazie alla loro fede. Dio li protegga con le nostre preghiere per un cessate il fuoco immediato".
Blinken: "Riad vuole fine guerra e Stato palestinese per normalizzazione con Israele"
L'Arabia Saudita resta interessata alla normalizzazione dei rapporti con Israele, ma in cambio chiede la fine del conflitto nella Striscia di Gaza e un processo ''limitato nel tempo'' che porti alla creazione di uno Stato palestinese. Lo ha dichiarato il Segretario di Stato Usa Antony Blinken riferendo, nel corso di una conferenza stampa a Doha, dei suoi colloqui a Riad con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. "Per quanto riguarda specificamente la normalizzazione, il principe ereditario ha ribadito il forte interesse dell'Arabia Saudita nel perseguirla", ha detto Blinken ai giornalisti. Allo stesso tempo, però, ''ha anche chiarito ciò che mi aveva detto prima, e cioè che per fare ciò saranno necessarie due cose: la fine del conflitto a Gaza e un percorso chiaro, credibile e con scadenze precise per la creazione di un uno Stato palestinese''.
Israele, dall'Iran 150 milioni di dollari a Hamas e Sinwar
Nel corso delle ispezioni di decine di chilometri di tunnel e di sale di comando di Hamas situate sotto a Khan Yunis, i militari israeliani hanno trovato "documenti segreti che confermano i legami tra Iran e Hamas in generale e con Sinwar in particolare". Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. "Si tratta di documenti ufficiali di Hamas del 2020 che descrivono i trasferimenti dell'Iran negli anni 2014-2020 di oltre 150 milioni di dollari a Hamas e a Sinwar. Questo - ha aggiunto - è un elemento ulteriore a riprova del sistema con cui l'Iran esporta il terrorismo in Medio Oriente".
Biden: "Richieste Hamas un po' oltre ma ci stiamo ragionando"
"C'è stata una risposta da Hamas" a proposito dell'accordo sugli ostaggi "ma è un po' oltre il limite.... Ci stiamo ragionando". Lo ha detto Donald Trump rispondendo alle domande dei giornalisti alla Casa Bianca.
Yemen, attacchi Usa-Gb contro Houthi: rischio guerra totale in Medioriente? Cosa sappiamo
Usa e Gran Bretagna hanno nuovamente colpito gli obiettivi dei ribelli in Yemen, legati a doppio filo alla Repubblica Islamica in Iran: in questo modo si rischia di “fare il gioco” degli Houthi, che possono accrescere la loro immagine rivoluzionaria. Nonostante si rischi costantemente l’allargamento del conflitto, la possibilità che ciò avvenga resta ancora improbabile visto che non sembra essere negli interessi o nelle ambizioni di Washington e Teheran. L'ANALISI
Fonti Israele: "Hamas chiede l'impossibile, non ci fermiamo"
"La risposta di Hamas è negativa nella sostanza". Lo ha detto una fonte politica israeliana citata dalla tv Canale 12. Fonti autorevoli in Israele citate da Ynet hanno sostenuto che "Hamas ha detto sì al quadro dell'accordo ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti".
Il leader Houti: Italia bersaglio se partecipa all'aggressione
"Consigliamo agli europei di aumentare la pressione sui responsabili degli orrori a Gaza. Le nostre operazioni mirano a fermare l'aggressione e a sollevare l'assedio. Qualsiasi altra giustificazione per l'escalation da parte degli europei è inaccettabile", le sue parole. LEGGI L'ARTICOLO
Blinken: "Domani discuterò con Israele la risposta di Hamas"
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha annunciato che discuterà domani con Israele la risposta di Hamas sull'accordo sugli ostaggi. Nella conferenza stampa con il premier del Qatar, Blinken ha poi ribadito che è "essenziale" raggiungere l'accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas.
Hamas: "Spirito positivo, ma serve cessate il fuoco totale"
Hamas insiste nella sua richiesta "di un cessate il fuoco totale e comprensivo" e sulla "fine dell'aggressione". Lo ha fatto sapere la fazione islamica su Telegram confermando di aver inoltrato al Qatar e all'Egitto la sua risposta alla mediazione di Parigi, "affrontata con spirito positivo".
Il Qatar annuncia: "Sì di Hamas all'intesa sugli ostaggi"
Il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha annunciato di aver ricevuto "una risposta positiva" da parte di Hamas sull'intesa per gli ostaggi israeliani a Gaza.
Halevi: "Indagine su 7 ottobre per capire cosa non ha funzionato"
Il capo di Stato maggiore israeliano, Herzl Halevi, ha annunciato una indagine interna su quanto è avvenuto il 7 ottobre. Le nostre intenzioni "sono molto chiare: indagare e capire, scavare a fondo", ha detto a una conferenza operativa dell'aviazione, secondo quanto riferiscono i media israeliani.
"Vogliamo capire cosa ha funzionato e cosa no, cosa avremo potuto fare in maniera diversa, sia per allertare che prevenire", ha sottolineato. "Perché finora non abbiamo indagato? È perché ci troviamo nel pieno di una guerra intensa, una inchiesta richiede tempo e indagini".
Israele Palestina, il piano in dodici punti dell'Ue per una soluzione a due stati
È un piano di dodici punti quello preparato dall'alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, con l'intento di porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente. Non si tratterebbe di un piano di pace, come lo stesso Borrell ha precisato, ma un piano per la soluzione a due Stati: ecco le sue specifiche. IL PIANO IN 12 PUNTI
Hamas condanna l'Argentina sull' ambasciata a Gerusalemme
Hamas ha "condannato con forza" l'annuncio del presidente argentino Javier Milei di trasferire l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. "Una decisione sbagliata e ingiusta" - ha scritto la fazione islamica su Telegram chiedendo di "invertire" la scelta che "fa dell'Argentina un partner dell'occupante sionista nelle sue violazioni contro il popolo palestinese e i suoi diritti nazionali".
Nyt, '32 ostaggi ancora in mano ad Hamas sono morti'
Almeno 32 ostaggi israeliani - un quinto dei 136 rapiti ancora nelle mani di Hamas - sono morti. Lo riferisce il New York Times che ha visionato una valutazione interna dell'esercito israeliano. Le famiglie dei 32 ostaggi, la cui morte è stata confermata, sono state informate, hanno detto quattro ufficiali militari al Nyt, aggiungendo che si stanno verificando notizie di intelligence secondo cui almeno altri 20 ostaggi sono stati uccisi. La cifra di 32 ostaggi morti è più alta di quanto finora affermato pubblicamente delle autorità israeliane. L'Idf ha dichiarato al Nyt che la maggior parte è stata uccisa il 7 ottobre.
Netanyahu grato a Milei per annuncio su ambasciata
Il premier Benyamin Netanyahu estende ''un caloroso benvenuto'' al presidente argentino Javier Milei e si compiace del suo annuncio relativo al trasferimento a Gerusalemme dell'ambasciata dell'Argentina. Lo rende noto un comunicato ufficiale. ''Il premier - prosegue il comunicato - ne aveva parlato col presidente Milei dopo la sua elezione e si felicita che egli abbia mantenuto la promessa''. Netanyahu incontrerà Milei domani e - precisa il comunicato - in quella occasione ''discuterà dell'ulteriore rafforzamento delle relazioni fra i due Paesi''.
Milei in Israele: sposterà ambasciata argentina a Gerusalemme
Il presidente argentino Javier Milei è atterrato in Israele per la sua prima visita all'estero da quando è entrato in carica e ha annunciato che trasferirà l'ambasciata a Gerusalemme. È stato accolto dal ministro degli Esteri Israel Katz, che lo ha ringraziato per il suo sostegno allo Stato di Israele.
Libano convoca ambasciatore Gb, 'protesta' dopo visita Cameron
Il capo della diplomazia libanese, Abdallah Bou Habib, ha convocato l'ambasciatore del Regno Unito a Beirut, Hamish Cowell, al quale "ha consegnato una nota di protesta riguardo la recente visita" nella capitale libanese del ministro degli Esteri britannico, David Cameron. Lo riferisce l'agenzia libanese Nna, senza alcun dettaglio sulle motivazioni della protesta. "Il Regno Unito lavora per contribuire a preservare la stabilità in Libano e prevenire una dannosa escalation regionale", aveva scritto due giorni fa su X Cameron, confermando il "sostegno" alle Forze Armate libanesi e "aiuti umanitari per i più vulnerabili".
Mezzaluna Rossa: 2 volontari arrestati da Israele vicino ospedale
Due volontari della Mezzaluna Rossa palestinese sono stati arrestati dalle Forze di difesa israeliana (Idf) mentre attraversavano il corridoio umanitario per sfollati presso l'ospedale di al-Amal. Lo scrive in un tweet la Mezzaluna Rossa palestinese spiegando che si tratta di Tamer Mohammed Hussein Shahin e Hamdan Samer Abu Khattar.
Volevano uccidere ebrei in Svezia, coppia di agenti iraniani arrestati
Due cittadini iraniani, considerati agenti dell'intelligence militare di Teheran, sono stati arrestati a Stoccolma con l'accusa di aver organizzato attacchi per uccidere gli ebrei nella capitale svedese. Lo rende noto l'emittente radiofonica Sverige Radio spiegando che si tratta di una coppia iraniana, Mahdi Ramezani e Fereshteh Sanaeifarid.
Media: 'Scontri dimostranti-polizia al valico di Kerem Shalom'
Manifestanti si sono scontrati con la polizia al valico di Kerem Shalom, dove da giorni sono in corso le proteste contro la consegna degli aiuti umanitari a Gaza che, secondo i dimostranti, devono essere condizionati al rilascio degli ostaggi israeliani. Lo riporta il Jerusalem Post.
Ambasciatrice Israele in Russia al Cremlino: "Mosca morbida con Hamas"
L'ambasciatrice israeliana in Russia, Simona Halperin, è arrivata al ministero degli Esteri russo dove è stata convocata a causa dei "commenti inaccettabili" fatti in un'intervista al quotidiano Kommersant. La rappresentante diplomatica, entrata in carica a Mosca il mese scorso, ha accusato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov di minimizzare l'importanza dell'Olocausto e ha affermato che la Russia è troppo amichevole con Hamas. Halperin ha inoltre sostenuto che Mosca non stia facendo abbastanza per il rilascio degli ostaggi tenuti dal Movimento islamico a Gaza.
Arrivato in Israele presidente argentino Milei
Il presidente argentino Javier Milei e' arrivato in Israele, prima tappa di un tour che lo portera' venerdi' anche in Italia. Ad accoglierlo, il ministro degli Esteri Israel Katz che lo ha ringraziato per il "sostegno allo Stato d'Israele". Secondo quanto riferito da Yedioth Ahronoth, Milei ha annunciato al suo arrivo la decisione di trasferire l'ambasciata argentina a Gerusalemme.
Attacco a soldati a Nablus, palestinese ucciso
Un palestinese ha aperto il fuoco oggi contro una postazione militare vicino all'insediamento ebraico di Itamar (Nablus) ed è stato colpito a morte dal fuoco dei soldati. Lo riferisce il sito di Israel ha-Yom secondo cui sul suo corpo è stato trovato anche un coltello oltre alla pistola con cui aveva sparato. Sempre oggi, nella Cisgiordania settentrionale, palestinesi hanno aperto il fuoco contro Merav, un kibbutz israeliano di frontiera, senza provocare vittime. Ieri a Maaleh Adumim un adolescente palestinese aveva cercato di accoltellare agenti era era stato poi ucciso.
Mo: spari contro soldati israeliani a Nablus, assalitore 'neutralizzato'
Colpi d'arma da fuoco sono stati sparati contro un checkpoint dell'esercito israeliano a Nablus, in Cisgiordania. Lo riportano i media dello Stato ebraico, precisando che nessun militare è rimasto ferito. Secondo la prima ricostruzione, un assalitore - armato di coltello e pistola - è riuscito a sparare alcuni colpi contro i soldati, che hanno risposto al fuoco "neutralizzandolo".
Mo: Onu avverte Israele, rischio 'crimine di guerra' a Rafah
Qualsiasi attacco "indiscriminato" contro aree densamente popolate o il blocco degli aiuti di cui le persone hanno bisogno per "sopravvivere" può costituire un "crimine di guerra". Lo ha dichiarato il responsabile per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, mentre Israele incrementa le operazioni militari nella città di Rafah, nel sud della Striscia, dove secondo l'Onu sarebbero ammassati circa metà di tutti gli abitanti dell'enclave palestinese.
La popolazione di questa città si è quintuplicata, "con famiglie stipate nei rifugi e che dormono all'aperto", ha denunciato Griffiths, mettendo in guardia da un possibile "disastro sanitario". Griffiths ha anche avvertito che la guerra a Gaza porterà a un peggioramento della situazione in altre zone. "Il conflitto è un incendio che minaccia di consumare la Cisgiordania, il Libano e l'intera regione", ha affermato, sottolineando che "questa guerra deve finire".
Nuovo sospetto attacco Houthi a sud di Aden
Nuovo "incidente" al largo delle coste dello Yemen. L'agenzia United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) riferisce via X di aver ricevuto una segnalazione di un "incidente a 50 miglia nautiche a sud di Aden". Non ci sono al momento altri dettagli. Nelle scorse ore gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato attacchi contro un nave americana e una britannica nel Mar Rosso. "Il comandante ha dichiarato che un proiettile è stato sparato contro la sua nave sul lato sinistro ed è passato sopra il ponte, causando lievi danni alle finestre del ponte", ha riferito la Ukmto senza identificare la nave o la sua bandiera e aggiungendo che "la nave e l'equipaggio sono al sicuro" e procedono verso il porto di destinazione.
Unrwa, a marzo risultati indagine su ruolo dipendenti in attacchi 7/10
L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) pubblicherà a marzo il suo rapporto preliminare sugli attacchi del 7 ottobre, ovvero sul coinvolgimento di dodici suoi dipendenti nelle azioni compiute da Hamas nel sud di Israele. Lo ha dichiarato Dorothee Klaus, direttrice dei programmi dell'Unrwa in Libano, aggiungendo che l'Agenzia si aspetta che, dopo aver visto i risultati delle indagini, i donatori che hanno sospeso i finanziamenti rivedano le decisioni prese.
Anp: "Israele riceve Blinken mentre commette genocidio palestinesi"
Israele riceve il segretario di Stato americano, Antony Blinken, "mentre intensifica i crimini ed il genocidio contro il nostro popolo, prendendo di mira i civili, impedendo l'accesso alle necessità primarie e continuando a distruggere la Striscia di Gaza". Lo ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), secondo cui quello di Israele, che sta "ammassando" più di 1,3 milioni di palestinesi a Rafah e minaccia di "commettere altri massacri", è "un forte messaggio di sfida alla comunità internazionale e all'amministrazione statunitense".
Hezbollah rivendica due attacchi contro i militari israeliani
Gli Hezbollah hanno rivendicato oggi due attacchi contro caserme e postazioni militari israeliane. In due diversi comunicati, il movimento armato libanese alleato di Hamas e dell'Iran ha fatto sapere di aver preso di mira una postazione israeliana nei pressi di Capo Naqura, sulla costa mediterranea, e di aver colpito una caserma nemica nella città di Kiryat Shmona in Alta Galilea.
Unwra, a inizi marzo primo rapporto su accuse Israele
Un rapporto preliminare dell'Unwra, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, sulle accuse di Israele secondo cui una dozzina di dipendenti avrebbero preso parte all'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, sarà pronto all'inizio del mese prossimo. Lo ha detto Dorothee Klaus, rappresentante dell'UNRWA in Libano, secondo quanto riporta Al Jazeera. Klaus ha aggiunto che si aspetta che i paesi donatori che hanno tagliato i finanziamenti dopo che Israele ha presentato le accuse rivedano la loro decisione una volta pubblicato il rapporto. Molte nazioni occidentali - tra cui l'Italia, la Francia, gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada - sono tra i paesi che hanno sospeso i finanziamenti.
Razzi dal Libano, feriti due soldati israeliani: raid su obiettivi Hezbollah
Due soldati israeliani sono rimasti feriti a causa di attacchi con razzi lanciati stamani dal Libano in direzione di un'area nei pressi di Margaliot, nel nord di Israele. Lo confermano le Idf. I due militari hanno riportato ferite lievi. L'attacco è stato rivendicato dagli Hezbollah libanesi che hanno affermato di aver colpito una postazione militare, riporta il Times of Israel.
Le Idf hanno bombardato siti usati per il lancio di razzi e tra la notte scorsa e questa mattina hanno effettuato raid contro obiettivi di Hezbollah. Confermate operazioni di jet contro un edificio utilizzato da Hezbollah nella località di Marwahin e altri siti a Mays al-Jabal. Per "rimuovere minacce" sono state anche colpite anche con l'artiglieria altre aree nel sud del Libano.

©Ansa
Anp: "Israele accoglie Blinken mentre commette massacri"
Israele riceve il Segretario di Stato americano Antony Blinken dopo aver "intensificato i crimini e il genocidio contro il nostro popolo, preso di mira i civili, impedito l'accesso ai bisogni primari e continuato a distruggere la Striscia di Gaza". Lo afferma l'Autorità Palestinese in una nota rilanciata dai media arabi. Israele sta inviando un messaggio forte sfidando la comunità internazionale e l'amministrazione statunitense ammassando più di 1,3 milioni di palestinesi a Rafah, minacciando di invadere la città meridionale e di "commettere altri massacri", si legge nella nota del ministero degli Esteri palestinese. "Israele accoglierà Blinken nel contesto della crescente frammentazione della Cisgiordania, dei continui attacchi dei coloni e dell'implementazione di più posti di blocco, paralizzando la circolazione dei cittadini", conclude l'Anp.
Israele, in centinaia bloccano aiuti per Gaza: scontri al valico di Kerem Shalom
Sono centinaia i manifestanti radunati al valico di Kerem Shalom, tra Israele e la Striscia di Gaza. Hanno bloccato i camion diretti a Gaza e si sono registrati scontri con le forze di polizia, riferisce il Jerusalem Post. Secondo il sito di notizie Ynet sono circa 350 i manifestanti che bloccano il passaggio dei camion carichi di aiuti per l'enclave palestinese.
Il leader Houti: Italia bersaglio se partecipa all'aggressione
"Consigliamo agli europei di aumentare la pressione sui responsabili degli orrori a Gaza. Le nostre operazioni mirano a fermare l'aggressione e a sollevare l'assedio. Qualsiasi altra giustificazione per l'escalation da parte degli europei è inaccettabile", le sue parole. LEGGI L'ARTICOLO
Ministero della Sanità di Gaza: "107 morti nelle ultime 24 ore, 27.585 in totale"
E' di 107 "martiri" e 143 feriti il bilancio delle operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas, precisando che dall'inizio dell' "aggressione" israeliana all'enclave palestinese si contano 27.585 morti e 66.978 feriti.
Israele: "L'Idf opera a Khan Yunis sopra e sotto il suolo"
L'esercito israeliano (Idf) sta proseguendo le sue operazioni a Khan Yunis, nel sud della Striscia, con l'obiettivo di mettere in sicurezza "le aree sopra e sotto il suolo". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i soldati si sono scontrati "con terroristi di Hamas travestiti da civili che si accingevano ad attacchi alle truppe". Secondo la stessa fonte nelle ultime 24 ore "sono stati uccisi decine di terroristi e arrestate circa 80 persone sospettati di essere coinvolti in attività terroristiche, inclusa una parte di coloro che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre". Il portavoce ha aggiunto che le operazioni proseguono anche al centro e al nord dell'enclave palestinese.
Israele: "123 giorni. 136 ostaggi. Non un minuto da perdere"
Idf, catturati 80 sospetti terroristi: molti hanno preso parte al massacro 7/10
Le truppe israeliane continuano a combattere contro i miliziani di Hamas sopra e sotto terra a Khan Younis, nel sud di Gaza, oltre ad effettuare incursioni nelle parti settentrionali e centrali della Striscia. Nel dare notizia dello svolgimento delle operazioni nelle ultime ore, l'Idf - citato dal Times of Israel - informa che nel corso di un attacco aereo notturno a Deir al-Balah, nel centro di Gaza, un terrorista palestinese della Jihad islamica che ha partecipato all'attacco a Nir Oz durante l'assalto del 7 ottobre, è stato ucciso. Nel corso delle ultime 24 ore, i militari hanno ucciso decine di miliziani di Hamas e catturato circa 80 sospetti terroristi, molti dei quali hanno partecipato al massacro del 7 ottobre.
Gallant: "Si stringe il cerchio attorno a Sinwar, passa da un nascondiglio all'altro"
Le truppe israeliane che operano nella Striscia di Gaza si stanno avvicinando al capo militare di Hamas Yahya Sinwar. Ad assicurarlo è stato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant parlando con i giornalisti. "Sinwar è in fuga, si muove da un nascondiglio all'altro, è passato dall'essere capo di Hamas a terrorista in fuga", ha dichiarato, secondo quanto riportato dall'emittente i24news.
Parlando alla stampa, Gallant ha osservato che il prossimo punto decisivo per le Forze di Difesa Israeliane sarà Rafah, nel sud di Gaza, una volta che saranno state sconfitte le brigate di Hamas a Khan Yunis. E' probabile - ha infine concluso - che le ostilità continuino per diversi mesi.
Michel: "Su Unrwa sostegno alle indagini, fa un lavoro essenziale"
"Più leader hanno menzionato la questione del coinvolgimento grave di alcuni collaboratori dell'Unrwa" negli attacchi del 7 ottobre. "Si tratta di fatti estremamente scioccanti e sta a noi sostenere le indagini avviate dalle Nazioni Unite in modo indipendente per fare luce su questo caso. Ma sta a noi anche non dimenticare che l'Unrwa ha 13 mila collaboratori che lavorano sul campo per fornire un lavoro umanitario estremamente essenziale". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel dibattito in plenaria al Parlamento europeo sulle conclusioni del vertice straordinario della settimana scorsa.
Medioriente, Pechino: "Usa con le sue rappresaglie alimenta il circolo vizioso del conflitto"
Pechino accusa Washington di alimentare il conflitto in Medio Oriente attraverso i raid compiuti per rappresaglia contro postazioni delle milizie filoiraniane in Iraq e Siria.
Le azioni degli Stati Uniti nella regione - ha dichiarato il rappresentante presso le Nazioni Unite, Zhang Jun, citato dalla televisione di stato cinese - alimentano il "circolo vizioso di violenze che generano altre violenze".
Da Pechino arriva pertanto l'appello alla calma rivolto alle parti coinvolte, la richiesta di rispettare l'integrità territoriale degli altri paesi e di "fermare le operazioni militari illegali".
Michel: "Su Gaza non ci siano due pesi e due misure"
"Ribadiamo la condanna ferma agli attacchi ignobili di Hamas e ribadiamo il nostro appello alla liberazione dei prigionieri senza precondizioni. Dobbiamo fare il necessario per evitare una escalation regionale, è un pericolo che ha un impatto economico sul mondo, come vediamo da ciò che avviene nel mar Rosso". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel alla Plenaria del Pe sottolineando che, sul piano umanitario, "bisogna evitare due pesi, due misure": "Il coinvolgimento di alcuni operatori dell'Onu" negli attacchi del 7 ottobre "è grave, va appoggiata un'inchiesta indipendente. Ma non dimentichiamo il lavoro che fa l'Unrwa", ha aggiunto Michel ribadendo "l'indispensabile impegno" per una soluzione dei due Stati e avviare "una discussione con i nostri partner della regione".
Raisi: "L'Iran vuole allontanare i Paesi islamici da Israele"
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha chiesto ai Paesi islamici per quale motivo mantengano relazioni con Israele nonostante i "crimini e l'infanticidio", sottolineando: "Il regime sionista, ha sempre cospirato contro i musulmani, non sarà mai loro amico". Lo riportano i media iraniani. "Allontanare i Paesi da Israele è una delle politiche fondamentali dell'Iran, perché se questi Paesi avessero tagliato i loro legami prima, oggi non assisteremmo aegli attacchi di Israele contro il popolo oppresso di Gaza", ha aggiunto in un incontro con il ministro degli Esteri del Sudan Al-Sadiq Ali a Teheran ieri.
Portavoce Houthi: "Colpite navi Usa e Gb, le nostre operazioni continuano"
"Le Forze navali delle Forze armate yemenite, con l'aiuto di Dio, hanno condotto due operazioni militari nel Mar Rosso, la prima con obiettivo la nave americana 'Star Nasia', mentre l'altra la nave britannica 'Morning Tide'", attaccate con missili antinave e "i raid sono stati diretti e accurati". Lo ha rivendicato in una nota il portavoce delle Forze armate yemenite del governo houthi, Yahya Saree, annunciando che "saranno condotte altre operazioni militari contro tutti gli obiettivi ostili americano-britannici nel Mar Rosso e nel Mar Arabico, nell'ambito del diritto di rispondere all'aggressione". E continueranno "le operazioni militari contro le navi israeliane e quelle dirette nei porti della Palestina occupata fino a quando non finiranno l'assedio e l'aggressione al popolo palestinese nella Striscia di Gaza".

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Idf, continuano le operazioni: uccisi decine militanti di Hamas
L'esercito israeliano ha ucciso decine di combattenti di Hamas nelle ultime 24 ore. E' quanto si legge in un post pubblicato su X dall'IDF. L'esercito israeliano aggiunge che i paracadutisti continuano a combattere nella parte occidentale di Khan Younis. Nelle ultime 24 ore, sono stati arrestati inoltre 80 palestinesi. I militari israeliani, continua il post dell'IDF, hanno identificato e ucciso quattro combattenti palestinesi che hanno cercato di posizionare dispositivi di osservazione vicino a Beit Hanoon. L'esercito ha inoltre affermato che i soldati hanno ucciso diversi combattenti palestinesi nel centro e nel nord della Striscia di Gaza.
Medioriente, Crosetto in Arabia Saudita vede il suo omologo: "Condivise le preoccupazioni sulla crisi"
"Preziosa opportunità per rafforzare i rapporti tra i nostri Paesi. Condivise preoccupazioni sulle ripercussioni della crisi del Medio Oriente in tutta l'area. Necessario impegno comune per la stabilità nel Mar Rosso". Lo afferma, su 'X', il ministro della Difesa Guido Crosetto con il collega dell'Arabia Saudita principe Khalid bin Salman bin Abdulaziz.
Onu, ordine di evacuazione Israele copre due terzi di Gaza
L'ordine di evacuazione di Israele a Gaza copre due terzi del territorio, ovvero 246 chilometri quadrati (95 miglia quadrate). Lo riferisce l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari nel suo ultimo rapporto quotidiano sulla situazione umanitaria a Gaza. Secondo gli osservatori umanitari delle Nazioni Unite, prima dell'inizio del 7 ottobre, l'area ospitava 1,78 milioni di palestinesi, ovvero il 77% della popolazione di Gaza. Nel corso della massiccia offensiva israeliana, gli ordini di evacuazione si sono estesi a parti del sud, tra cui Khan Younis e le aree circostanti, una zona precedentemente dichiarata sicura e attuale fulcro dell'offensiva di terra israeliana. Decine di migliaia di persone sono fuggite e continuano a fuggire dall'area, ha affermato ancora l'agenzia dell'Onu. Più della metà della popolazione di Gaza, pari a 2,3 milioni di persone, si trova adesso nella città di Rafah, al confine con l'Egitto e nelle aree circostanti.
"L'Iran non vuole portare le controversie con gli Usa in Iraq"
L'Iran non ha mai cercato di portare le sue controversie con gli Stati Uniti in territorio iracheno e rimane impegnato per la sovranità nazionale dell'Iraq, ha dichiarato l'ambasciatore iraniano all'Onu Saeed Iravani nel suo discorso alla riunione del Consiglio di sicurezza di ieri sera, in riferimento ai recenti attacchi aerei statunitensi su obiettivi legati a gruppi sostenuti dall'Iran in Iraq e Siria, come ritorsione ai loro attacchi alle basi statunitensi. Lo riporta Mehr. "Gli Stati Uniti hanno disonorato le leggi internazionali e la Carta delle Nazioni Unite violando la sovranità e l'integrità territoriale di questi due Paesi e hanno rappresentato una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale", ha aggiunto Iravani condannando le operazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Regno Unito contro gli Houthi yemeniti, sostenuti da Teheran, che hanno avuto luogo in risposta agli attacchi delle milizie alle navi commerciali nel Mar Rosso.
Gabi Siboni: "Denazificare Hamas anche se servono 50 anni"
"Se dobbiamo davvero andare per i prossimi 50 anni attraverso un processo che io chiamo di denazificazione, dehamasificazione, dobbiamo eliminare ogni esterna esposizione della ideologia di Hamas". Lo spiega il colonnello Gabi Siboni, specialista di Sicurezza nazionale e direttore dei programmi 'Military and Strategic Affairs' e 'Cyber Security' all'Istituto Inss (National security studies) all'Università di Tel Aviv, in un'intervista a La Stampa. "Come per i nazi. Ci sono ancora nazisti nel mondo e non praticano il loro nazismo perché è una violazione o altro. La stessa cosa Hamas. Questo è il mio punto di vista, dobbiamo inseguirli fino alla fine del tempo - aggiunge -. E lo faremo. I nostri amici e nemici devono capire come siamo determinati a ottenere questo obbiettivo; e se è in 50 anni, lo faremo. Così è. Non ci sono modi per girarci intorno, se vogliamo vivere".
Gaza, 800 funzionari europei e Usa accusano Israele: "Viola il diritto internazionale"
Centinaia di diplomatici e funzionari (la metà lavora per la Commissione europea), tra cui anche italiani, hanno sottoscritto un documento "transatlantico" in cui accusano Israele di "gravi violazioni del diritto internazionale" per la risposta militare contro la Striscia e chiedono ai rispettivi governi una reazione più decisa. Altrimenti c'è "il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo": fino a scenari di "pulizia etnica e genocidio". LEGGI L'ARTICOLO
Prosegue il tour di Blinken, incontro con Al-Sisi al Cairo
Il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà al Cairo per incontrare il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi. Blinken ha iniziato il suo quinto tour in Medio Oriente dal 7 ottobre incontrando il principe ereditario saudita a Riyad. Il segretario di Stato americano e il principe ereditario Mohammed bin Salman hanno discusso del "coordinamento regionale per porre fine in modo duraturo alla crisi a Gaza", secondo il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. I due hanno sottolineato l'"urgente necessità di ridurre le tensioni regionali", ha detto Miller, riferendosi all'ondata di attacchi in tutta la regione che ha innescato contrattacchi da parte degli Stati Uniti e dei suoi partner. La visita di Blinken prevede anche due tappe in Israele e Qatar.

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Attaccato cargo Gb al largo dello Yemen, lievi danni
Nuovo attacco nel Mar Rosso. Un mercantile britannico è stato colpito poco dopo la mezzanotte a ovest di Hodeida, al largo dello Yemen. Lo ha reso noto l'Uk Maritime Trade Operations (Ukmto), secondo cui nessuno a bordo è rimasto ferito, mentre il cargo ha riportato solo lievi danni e ha ripreso la navigazione. Secondo l'Ukmto, il comandante della nave ha riferito della "presenza di una piccola imbarcazione sul lato sinistro" prima che venisse sparato un proiettile.
The Jerusalem Post: "Un nuovo rapporto pubblicato martedì mattina rivela un quadro preoccupante delle condizioni in cui vengono tenuti i prigionieri a seguito della guerra di Israele contro Hamas a Gaza"
Yemen, attacchi Usa-Gb contro Houthi: rischio guerra totale in Medioriente? Cosa sappiamo
Usa e Gran Bretagna hanno nuovamente colpito gli obiettivi dei ribelli in Yemen, legati a doppio filo alla Repubblica Islamica in Iran: in questo modo si rischia di “fare il gioco” degli Houthi, che possono accrescere la loro immagine rivoluzionaria. Nonostante si rischi costantemente l’allargamento del conflitto, la possibilità che ciò avvenga resta ancora improbabile visto che non sembra essere negli interessi o nelle ambizioni di Washington e Teheran. L'ANALISI
Il leader Houti: Italia bersaglio se partecipa all'aggressione
"Consigliamo agli europei di aumentare la pressione sui responsabili degli orrori a Gaza. Le nostre operazioni mirano a fermare l'aggressione e a sollevare l'assedio. Qualsiasi altra giustificazione per l'escalation da parte degli europei è inaccettabile", le sue parole. LEGGI L'ARTICOLO
Nuovo attacco Usa nello Yemen contro gli Houthi
Gli Stati Uniti hanno effettuato ieri pomeriggio un nuovo attacco contro gli Houthi nello Yemen, prendendo di mira due droni marini carichi di esplosivi: lo ha reso noto su X il Comando militare statunitense in Medio Oriente (Centcom). L'esercito ha effettuato "un attacco di autodifesa contro due droni marini di superficie carichi di esplosivo intorno alle 15:30 (ora di Sanaa)", le 13:30 in Italia, si legge nel messaggio. Le forze statunitensi "hanno identificato" questi droni nelle "aree dello Yemen controllate dagli Houthi" e hanno ritenuto che rappresentavano "una minaccia imminente per le navi militari e mercantili statunitensi", prosegue la nota.
Cargo Gb danneggiato in attacco droni al largo dello Yemen
Una nave mercantile di proprietà britannica è stata danneggiata in un attacco di droni al largo dello Yemen controllato dai ribelli Houthi: lo ha reso noto oggi la società di sicurezza marittima britannica Ambrey. La nave, battente bandiera delle Barbados, ha "subito lievi danni sul lato sinistro", ha affermato la Ambrey, aggiungendo che non ci sono stati feriti.