Guerra Israele-Hamas, arrivati in Italia i primi bambini palestinesi feriti

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Ad accoglierli all'aeroporto di Ciampino il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. I piccoli, dieci in totale, sono ora ricoverati tra l'ospedale Bambin Gesù di Roma, il Gaslini di Genova e il Meyer di Firenze. Il generale Figliuolo: "Una bella pagina, ora altri ponti aerei col nostro Paese"

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Sono arrivati alle 21.34 di ieri, 29 gennaio, all'aeroporto militare di Ciampino (Roma) i primi bambini palestinesi feriti nella guerra tra Israele e Hamas (LE NOTIZIE LIVE DA GAZA). I piccoli - dieci in totale - verranno curati presso strutture ospedaliere italiane, accompagnati dai loro familiari. Ad accogliere il gruppo di bambini c'era il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il trasferimento dei palestinesi, coordinato dal Comando vertice interforze, è stato realizzato con un C130 dell'Aeronautica militare proveniente dalla città egiziana di Al-Arish.

Dove si trovano ora

Dopo che il velivolo si è fermato sulla piazzola davanti alla sala di rappresentanza del 31esimo Stormo, il ministro Tajani è salito a bordo dell'aereo dove si è intrattenuto a lungo - oltre 25 minuti - con i piccoli e i loro familiari. Alcuni bambini erano in barella, altri in carrozzina. Ad attenderli c'erano anche sei ambulanze. Per la precisione, a Ciampino sono sbarcati quattro bambini, che ora sono all'ospedale Bambin Gesù di Roma. Con loro anche un ferito maggiorenne, accompagnato all'ospedale San Camillo di Roma. Il volo è proseguito poi per Pisa, dove sono sbarcati altri sei bambini, tre dei quali sono stati trasferiti all'ospedale Gaslini di Genova e tre all'ospedale Meyer di Firenze.

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Ne arriveranno cento

Il volo speciale arrivato dall'Egitto rientra nell'ambito di una più ampia operazione che proseguirà nei prossimi giorni, con l'obiettivo di concludere il trasferimento in Italia di 100 minori palestinesi feriti - con relativi accompagnatori - presso gli ospedali Bambin Gesù di Roma, Gaslini di Genova e Meyer di Firenze. Ora la nave Vulcano, dove gli 11 arrivati hanno completato le operazioni di triage, sta ospitando altri 19 bambini.

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Figliuolo: "Una bella pagina, ora altri ponti arei con l'Italia"

"Una bella pagina, una bella storia - ha detto il generale Francesco Paolo Figliuolo, a capo del Comando operativo di vertice interforze -. Porteremo altri 50-60 bambini che necessitano di cure con la nave Vulcano. Dopo 4-5 giorni di navigazione saranno in Italia e verranno portati verso gli ospedali pediatrici di riferimento. La nostra nave era accoppiata a una nave francese, andata via una settimana fa. L'Italia e la Francia sono stati gli unici Paesi europei che avevano assetti sanitari vicino al valico di Rafah. Abbiamo curato al momento un centinaio di pazienti. Faremo probabilmente altri ponti aerei per l'Italia. Uno sforzo che la Difesa ha messo in atto e che il ministro Crosetto ha voluto, all'interno di un dispositivo interforze. Vedere ora i volti di questi bimbi, alcuni davvero piccoli, fa tanta tenerezza".

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Figliuolo: "Ospedale italiano a Gaza? Stiamo studiando"

Sulla possibilità di un ospedale da campo italiano a Gaza, il generale Figliuolo ha detto che "sono state fatte delle ricognizioni. Le condizioni di sicurezza non c'erano e non ci sono ancora. Abbiamo molte interlocuzioni a livello politico e tecnico, con gli egiziani e gli israeliani. Bisogna poi trovare la soluzione più efficace perché l'obiettivo è curare e curare bene. Se ci saranno le condizioni e la possibilità, stiamo studiando e pianificando anche questa eventualità di un ospedale da campo".

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