Guerra Gaza, Hamas: "Accordo con Israele prevede tre fasi e fine guerra"

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Hamas ha ricevuto la proposta di tregua dei mediatori a Parigi e risponderà ma la priorità "è fermare l'aggressione del brutale attacco a Gaza e il completo ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia". In Israele il governo si spacca: il ministro della sicurezza, Itamar Ben Gvir, la giudica "irresponsabile" e significherebbe "la spaccatura del governo". Secondo Hamas il piano prevede 3 fasi e include il rilascio di ostaggi e detenuti palestinesi mettendo fine alla guerra

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Hamas ha ricevuto la proposta di tregua dei mediatori a Parigi e risponderà ma la priorità "è  fermare l'aggressione, del brutale attacco a Gaza e il completo ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia". In Israele il governo si spacca: il ministro della sicurezza, Itamar Ben Gvir, la giudica "irresponsabile" e significherebbe "la spaccatura del governo". Secondo Hamas il piano prevede 3 fasi e include il rilascio di ostaggi e detenuti palestinesi mettendo fine alla guerra. Blitz israeliano con militari travestiti da medici e donne all'ospedale a Jenin: "uccisi 3 terroristi" che si nascondevano nella struttura. "Un crimine vile che non sarà senza risposta", la reazione di Hamas. "Non voglio un allargamento del conflitto in Medio Oriente" ha chiarito Biden. Mentre le milizie irachene Hezbollah sospendono gli attacchi contro gli Usa. Vogliamo evitare imbarazzo al governo di Baghdad, dicono.


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Liveblog del 31 gennaio 2024 sulla guerra Israele Hamas

Israele Palestina, il piano in dodici punti dell'Ue per una soluzione a due stati

È un piano di dodici punti quello preparato dall'alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, con l'intento di porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente. Non si tratterebbe di un piano di pace, come lo stesso Borrell ha precisato, ma un piano per la soluzione a due Stati: ecco le sue specifiche. IL PIANO

Sentenza Onu su Israele, quali sono le misure urgenti imposte dall’Aja e cosa succede ora

I provvedimenti sono in tutto sei, indirizzati soprattutto a prevenire azioni considerate tipiche di un "genocidio" nei confronti dei palestinesi. Le decisioni della Corte internazionale di Giustizia sono giuridicamente vincolanti e non esiste possibilità di appello. C’è però una contraddizione: la Corte non ha i mezzi e gli strumenti per imporre concretamente le misure decretate. LA DECISIONE

Condoglianze di Netanyahu per i 3 soldati Usa uccisi: "Affrontiamo nemico comune"

Benjamin Netanyahu si dice "rattristato nell'apprendere della morte di tre coraggiosi soldati americani" uccisi nell'attacco in Giordania e in un post su X scrive: "Mentre Israele persegue la vittoria totale su Hamas-Isis, ricordiamo che affrontiamo un nemico comune e che stiamo combattendo una comune battaglia di civiltà contro la barbarie".

Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi

È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA

Netanyahu a Usa: "Voi combattete Isis, noi Isis/Hamas"

"Sono rimasto rattristato nell'apprendere della morte di tre coraggiosi soldati americani provenienti dalla Georgia. Erano schierati nell'operazione 'Inherent Resolve' per garantire la sconfitta duratura dell'ISIS. Mentre Israele persegue la vittoria totale su Hamas-ISIS, ricordiamo che affrontiamo un nemico comune e che stiamo combattendo una comune battaglia di civiltà contro la barbarie. Possa il ricordo dei militari Rivers, Sanders e Moffett essere una benedizione". Lo scrive il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

'Riad riprende trattative con Usa per patto di sicurezza'

L'Arabia Saudita ha ripreso le trattative con gli Stati Uniti per legami di sicurezza più stretti dopo la pausa causata dall'inizio della guerra a Gaza. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali un incontro è avvenuto all'inizio del mese fra il principe alla corona Mohammed Bin Salman e alcuni senatori americani a Alula, in Arabia Saudita. In agenda c'è stata la ripresa delle trattative su un patto di difesa che includerebbe banche legami fra Riad e Israele. Uno dei maggiori ostacoli nelle trattative - riporta Bloomberg - è il fatto che l'Arabia Saudita da tempo ribadisce che ogni accordo con Israele deve essere condizionato alla creazione di uno stato palestinese indipendente. 

Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. L'APPROFONDIMENTO

Cameron a ministro Oman, serve cessate il fuoco

"Il Regno Unito e l'Oman stanno lavorando insieme per promuovere la stabilità regionale in Medio Oriente e ridurre le tensioni. Ho incontrato Badr Al Busaidi (ministro degli Esteri dell'Oman) per discutere della necessità di una pausa umanitaria immediata a Gaza per far arrivare gli aiuti tanto necessari. Continuiamo a lavorare con i partner sulla strada verso un cessate il fuoco sostenibile e soluzioni politiche a lungo termine". Lo scrive il ministro degli Esteri britannico,David Cameron.

Pentagono, stop attacchi Kataib? 'Contano le azioni non le parole'

"Non ho un commento specifico da fare, se non che le azioni parlano più forte delle parole". Lo ha detto il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, a proposito dell'annuncio di Kataib Hezbollah, milizia filo iraniana attiva in Iraq, sullo stop agli attacchi contro le truppe americane. "Avete sentito il presidente ed il segretario Austin dire che risponderemo. Ci saranno delle conseguenze" per l'attacco di tre giorni fa in Giordania, costato la vita a tre soldati americani, ha aggiunto.

Guerra Israele-Hamas, arrivati in Italia i primi bambini palestinesi feriti

Ad accoglierli all'aeroporto di Ciampino il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. I piccoli, dieci in totale, sono ora ricoverati tra l'ospedale Bambin Gesù di Roma, il Gaslini di Genova e il Meyer di Firenze. Il generale Figliuolo: "Una bella pagina, ora altri ponti aerei col nostro Paese". LEGGI L'ARTICOLO

Hezbollah Iraq, non attaccheremo più basi Usa

Il gruppo armato iracheno Kataib Hezbollah, allineato all'Iran, ha annunciato la sospensione di tutte le sue operazioni militari contro le truppe statunitensi nella regione, con una decisione volta a evitare "imbarazzo" per il governo iracheno. Lo afferma il gruppo in una nota. La decisione fa seguito all'uccisione di tre soldati americani in un attacco di droni vicino al confine tra Giordania e Siria - un attacco che secondo il Pentagono portava le "impronte" di Kataib Hezbollah, anche se una valutazione finale non è stata ancora fatta. Fondata all'indomani dell'invasione dell'Iraq nel 2003, Kataib Hezbollah è una delle fazioni armate irachene d''lite più vicine all'Iran. 

Pentagono, stop raid milizie irachene? Vedremo dai fatti

No comment dal Pentagono sulla decisione delle milizie irachene Kataib Hezbollah di sospendere le operazioni militari contro le truppe americane nella regione. "Le azioni parlano più forti delle parole", si è limitato a dire il portavoce Pat Ryder. 

Blitz israeliano in ospedale di Jenin: militari travestiti da medici e donne

Le forze speciali israeliane, vestite da medici e pazienti, hanno fatto irruzione nella struttura sanitaria in Cisgiordania, uccidendo tre presunti terroristi palestinesi. “Crimini dell'esercito israeliano non rimarranno senza risposta” ha detto Hamas. GUARDA IL VIDEO

Segre, non rispondo in quanto ebrea per azioni Israele

"Lo scorso 27 gennaio sono successe cose che mi hanno lasciato sgomenta. Io non penso proprio di dover rispondere, di dovermi discolpare, in quanto ebrea di quello che fa lo Stato di Israele". Lo ha detto Liliana Segre al Memoriale della Shoah di Milano per l'incontro "Memoria della deportazione" a 80 anni dalla deportazione ad Auschwitz col padre Alberto dal Binario 21. 

Segre, sbagliato discutere Giorno memoria per Gaza

"Trovo sbagliato mescolare cose completamente diverse, come hanno fatto tanti che hanno pensato di mettere in discussione il 27 gennaio per quello che sta succedendo a Gaza". Lo ha detto Liliana Segre al Memoriale della Shoah di Milano per l'incontro "Memoria della deportazione" a 80 anni dalla deportazione ad Auschwitz col padre Alberto dal Binario 21. "Evidentemente hanno un bisogno spasmodico di fare pari e patta con la Shoah, di togliere agli ebrei il ruolo di vittime per antonomasia, di liberarsi da un inconscio complesso di colpa". 

Usa, cambiamenti fondamentali prima rifinanziare l'Unrwa

"Dobbiamo vedere cambiamenti fondamentali prima di poter riprendere a fornire finanziamenti direttamente all'Unrwa". Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield, precisando che "dobbiamo guardare all'organizzazione, a come opera a Gaza, a come gestisce il proprio personale e garantire che le persone che commettono atti criminali siano ritenute immediatamente responsabili in modo che l'agenzia possa continuare il lavoro essenziale che sta svolgendo". 

Onu, l'incontro Guterres-donatori sarà con 36 paesi e l'Ue

All'incontro del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres con i donatori di Unrwa parteciperanno 36 paesi membri e il rappresentante dell'Ue. Lo ha comunicato il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric. L'incontro a porte chiuse è in programma alle 17 locali, le 23 italiane.

Biden su attacco drone, "Iran responsabile"

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden resta fermo nella sua posizione di considerare l'Iran responsabile per l'attacco killer del drone che, tra Siria e Giordania, ha portato alla morte di tre soldati americani e 34 feriti. "Io - ha detto Biden, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano del ruolo dell'Iran - ritengo loro responsabili nel senso che forniscono armi alle persone che hanno fatto quello". Alla domanda se li ritenesse direttamente responsabili, Biden ha risposto: "Beh, dobbiamo discuterne".

Sullivan incontra premier Qatar, focus su accordo ostaggi

Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha discusso a Washington con il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, degli sforzi in corso per raggiungere un'intesa definitiva sull'accordo tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha indicato ai giornalisti a bordo dell'Air Force One il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, spiegando che più tardi oggi Sullivan incontrerà alcuni familiari degli ostaggi alla Casa Bianca.

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